IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO

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1 IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO COMUNITÀ DELLA VAL DI NON La COMUNITÀ DELLA VAL DI NON Assessorato ai lavori pubblici, servizi sovracomunali e gestione ambientale EMAS in collaborazione con la FONDAZIONE EDMUND MACH DI SAN MICHELE ALL ADIGE Unità Biomasse e Energie Rinnovabili con il sostegno della PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali presenta IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO MANUALE PER UNA CORRETTA TRASFORMAZIONE DEI RIFIUTI ORGANICI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

2 REGOLE PRATICHE PER UN CORRETTO COMPOSTAGGIO DOMESTICO a cura di Aldo Valentini Preparazione Preparare una scorta di legno sfibrato, ad esempio gli scarti di potatura del giardino o lo scarto del taglio della legna; il legno sminuzzato ha una maggiore superficie di contatto con il rifiuto umido e con i microbi, inoltre conferisce alla massa una porosità utile al passaggio dell aria. Qualora si avessero scarti di potatura o ramaglie non triturati e sfibrati si ricorda che sono in commercio dei piccoli mulini trituratori adatti a questo scopo. Procurasi un composter o costruirselo con queste caratteristiche: - deve avere due grandi aperture una in alto per il carico, la miscelazione ed i rivoltamenti, una in basso per lo scarico del compost finito; importanti sono anche le fessure laterali per l ossigenazione. Non appoggiarlo direttamente sulla terra, ma su un bancale di legno coperto da una rete metallica a maglie strette che ha la funzione di impedire l accesso agli animali e di favorire la circolazione dell aria (effetto camino). Disporre sul fondo del composter uno strato di circa cinque centimetri di legno triturato, che assorbe un eventuale perdita di percolato del rifiuto umido ed evita l arrivo di animali attratti dalla presenza di cibo. Fare una miscelazione tra i residui organici e la matrice lignocellulosica: un litro di umido abbisogna di almeno mezzo litro di legno. Se il rifiuto è particolarmente bagnato, oppure nella stagione invernale è bene aumentare la quantità di legno fino a un rapporto uno ad uno. La miscela può essere fatta all esterno o all interno del composter. Prima di chiudere il composter è bene coprire la superficie della massa con la quantità di legno che si prevede di adoperare la volta seguente. Questa operazione tampona gli odori e limita il richiamo di insetti. Una volta in settimana il materiale va rivoltato con l aiuto di una forca in modo da rendere più omogenea la massa e arieggiarla a fondo. Operazioni da svolgere

3 Trasformazione degli scarti del giardino e dell orto Quando si effettua la manutenzione del giardino e dell orto, si hanno da smaltire una gran quantità di scarti vegetali, che potrebbero creare dei problemi pratici se messi, tutti insieme, in un composter. Per questo risulta più facile e vantaggioso il sistema aperto del cumulo che non crea particolari problemi in quanto non attira nessun animale, è di facile stoccaggio e movimentazione. Gestione di un cumulo: - Miscelazione legno/scarti orto-giardino in rapporto volumetrico 0,5 a 1. - Copertura con telo geo tessile (ha la particolarità di lasciar passare l aria, ma non l acqua piovana). - Rivoltamento con forca: una volta ogni dieci giorni, fino alla trasformazione del materiale. - Vagliatura della massa rimasta. Temperatura: se ho svolto nel modo corretto tutte le operazioni i microrganismi decomponendo la sostanza organica creano energia termica che durante il rivoltamento viene sprigionata attraverso vapor acqueo (il rilascio di un po di vapore è sintomo quindi di un attività microbica). Umidità: nella stragrande maggioranza dei casi di compostaggio domestico si riscontrano problemi di eccessiva umidità (la massa deve essere ben idratata senza però sgrondare acqua, in caso di dubbio si può effettuare la prova del pugno *). L aggiunta di scarti legnosi e foglie secche consente di riequilibrare questo parametro. In casi estremi il composter deve essere svuotato e la massa stesa ad asciugare al sole. Nei rari casi in cui la massa risulti troppo asciutta va reidratata con acqua e miscelata accuratamente. Se dovessi avere dei resti di cucina particolarmente bagnati è bene aggiungerci più legno del normale. Parametri del compostaggio domestico da controllare

4 da staccare e appendere in cucina COSA COMPOSTARE avanzi di cucina, quali residui di pulizia delle verdure, bucce, pelli, fondi di caffè e filtri di the, pane raffermo (ridotto in pezzi) scarti dell orto legno triturato e sfibrato, ad esempio gli scarti di potatura del giardino o lo scarto del taglio della legna; il legno sminuzzato ha una maggior superficie di contatto con il rifiuto umido e con i microbi e conferisce alla massa una porosità utile al passaggio dell aria. sfalci d erba (mescolare con altro materiale, evitando di inserire grosse quantità di sola erba appena sfalciata), foglie secche, fiori recisi appassiti carta non patinata, tovaglioli e fazzoletti di carta, cartone, segatura e trucioli non trattati avanzi di cibo di origine animale e cibi cotti foglie di piante resistenti alla degradazione (magnolia, faggio, castagno, aghi di conifere): da usare in piccole quantità miscelando bene con materiali più facilmente degradabili cenere: da usare in minima quantità rispetto alle altre matrici in quanto aumenta il valore di ph e la conducibilità elettrica specifica della massa in compostaggio; ciò è di danno al processo. sfalci d erba vicino a strade molto trafficate:contengono alte percentuali di inquinanti lettiere (non sintetiche) per cani e gatti: si possono usare solo se si è sicuri di effettuare un compostaggio corretto che consenta una buona igienizzazione del materiale vetro, plastica, pile scariche vernici ed altri prodotti chimici ferro, legno verniciato farmaci scaduti carta patinata (riviste) tessuti, olio NO POCO SI

5 Prelievo del compost Prova del pugno: raccogliete con la mano (protetta da un guanto) un po di materiale e stringetelo nel pugno. L umidità è ottimale se la massa rimane coerente (come una spugna) e tra le dita non scorrono goccioline d acqua. Se viene rilasciata molta acqua significa che l umidità è eccessiva; se invece la massa non rimane aggregata vuol dire che è carente. Dall inizio dell impiego del composter passano circa 8-10 mesi perché il primo compost giunga a maturazione. In questo tempo i rifiuti immessi sul fondo del modulo vengono trasformati in un prodotto omogeneo, di colore bruno, non maleodorante: il compost. Questo può essere prelevato dai portellini posti alla base dei lati del composter. Per gravità il materiale soprastante, non ancora completamente trasformato, cade sul fondo ed occorre fare attenzione a non mescolarlo con il prodotto maturo. In seguito l asportazione del compost può essere ripetuta ogni 6-8 mesi, con l accortezza di effettuare un prelievo all inizio della stagione fredda (fine ottobre) al fine di creare spazio nel composter. Nel periodo invernale la trasformazione biologica è molto rallentata e di conseguenza anche la riduzione di volume dei rifiuti. Nel compost finito non si riconoscono più i materiali di partenza tranne le parti di legno più grossolane lente nella degradazione. Per un miglior utilizzo agronomico e per una maggior facilità di manipolazione del materiale è opportuno effettuare una separazione del legno dal resto del materiale tramite un setaccio o un vaglio. Il legno va riutilizzato nella miscela umido-legno. Occorre tener sempre presente che il compost è un ammendante ciò significa che migliora le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di un terreno ma non si sostituisce a questo, quindi non va usato da solo ma miscelato. In floricoltura: nei vasi si prepara una miscela di torba e compost. I due materiali devono essere mescolati in modo da formare un unico substrato. Le dosi sono variabili in relazione al tipo di pianta coltivata; l indicazione di massima è comunque la miscela di torba e compost al 50%. Per questo tipo di impiego si richiede un compost molto fine, ben maturo. In buca di piantagione: nella messa a dimora di piante è vantaggioso collocare nella buca di piantagione una stabilita quantità di compost non a contatto con le radici, mescolato al terreno e in dosi variabili da un litro a cinque. In orticoltura: spargere il compost sul terreno nel periodo autunno - inverno o in primavera. Interrarlo con la lavorazione principale (vangatura) oppure con le lavorazioni complementari (zappatura) tra un ciclo di coltivazione e l altro; se nell arco dell anno si prevedono più cicli colturali è bene distribuire il compost sempre prima della semina o del trapianto interrandolo nel suolo. Dosi di impiego: dai 3 ai 10 kg per m 2 circa 6-20 l. per m 2. Realizzazione e manutenzione di prati, giardini e spazi verdi in genere: - realizzazione: apporto di non meno di 5 kg/m 2 - manutenzione: spargere possibilmente in autunno circa 2 kg/m 2 di compost maturo. Utilizzo del compost Dosi e modalità di impiego

6 I MACERATI PER L ORTO a cura di Giorgio Perini Se abbiamo l orto e vogliamo coltivare delle buone e sane verdure per la nostra tavola è indispensabile rendersi conto che tutto ciò che noi mettiamo nella terra ci tornerà nel piatto. Se poi vogliamo che le nostre verdure crescano sane e rigogliose dobbiamo capire come queste necessitino di suolo nelle giuste condizioni, fertile e soffice al punto giusto. Un suolo fertile e ricco di vita rimane tale solo con una corretta lavorazione e un equilibrato apporto di sostanza organica matura. Ecco che la fertilità non ha nulla a che vedere con i concimi chimici che invece la depauperano. Per fertilizzare allora usiamo il compost fatto con i residui dell orto e, se necessario, del buon stallatico maturo. Vi sono delle piante che necessitano nei momenti di forte crescita di un apporto di sostanze di rapida assimilazione, e ideali a questo scopo sono i macerati. LIVELLO ACQUA CENERE DI LEGNO CONTENITORE PER MACERATO RETICELLA PROTETTIVA: evita la caduta in acqua di lucertole e altri animali utili BASTONE PER MESCOLARE Sono delle macerazioni di parti vegetali in acqua che si protraggono per diversi giorni (circa 10) e che permettono la dissoluzione delle parti tenere della pianta. Si presentano come un liquido verdastro e sono pronti quando solamente le parti fibrose delle erbe rimangono indecomposte. Le fibre rimanenti vanno poi messe nel compost e agiscono come eccellente attivatore. Le piante più indicate per la preparazione del macerato sono: ortica, tarassaco, consolida maggiore, equiseto. NB: le piante non vanno utilizzate quando presentano i semi per evitare di infestare l orto. Il macerato di ortica (ricco in particolare di potassio e azoto) è il più indicato e si prepara utilizzando circa un chilogrammo di ortica fresca per litro d acqua. Le ortiche dopo essere state inserite in un contenitore non metallico, vanno un poco pestate con l acqua per facilitare la macerazione e rimestate ogni giorno fino a quando saranno rimaste solo le fibre. Successivamenteva filtrato e conservato in bottiglie chiuse. Il liquido va somministrato alla pianta diluito (un litro ogni dieci litri d acqua) e somministrato periodicamente. Per evitare che emani troppo odore è necessario rimestare frequentemente il liquido e se vi fosse la necessità di bloccare la produzione di odore basta aggiungere un poco di cenere di legna. Che cosa sono? Quali piante utilizzare? Come si preparano e come vanno utilizzati Precauzioni da adottare perchè non emanino cattivi odori? ortica equiseto tarassaco cenere consolida maggiore

7 Per Informazioni: COMUNITÀ della Val di NON Servizio Tecnico e Tutela Ambientale Tel Fax tecnico@comunitavaldinon.tn.it www. comunitavaldinon.tn.it Tipografia INAMA - Taio