Via Emilia San Pietro n Reggio Emilia Capitale interamente versato Euro Codice Fiscale Partita IVA

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1 BILANCIO 2010

2 Credito Emiliano Holding Spa Sede Sociale e Direzione: Via Emilia San Pietro n Reggio Emilia Capitale interamente versato Euro Codice Fiscale Partita IVA BILANCIO CONSOLIDATO 2

3 INDICE Cariche Sociali 5 BILANCIO CONSOLIDATO Relazione sulla Gestione 9 Relazione del Collegio Sindacale 39 Bilancio consolidato al 31/12/ Nota integrativa 57 Allegati al bilancio 295 Relazione della Società di Revisione 307 BILANCIO INDIVIDUALE Relazione sulla Gestione 313 Relazione del Collegio Sindacale 329 Bilancio al 31/12/ Nota integrativa 351 Allegati al bilancio 403 Bilanci delle società controllate 409 Relazione della Società di Revisione 419 Evoluzione dei mercati creditizi e finanziari 423 BILANCIO CONSOLIDATO 3

4 BILANCIO CONSOLIDATO 4

5 CARICHE SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Giorgio Ferrari Vice Presidenti Luigi Maramotti Franco Terrachini Consiglieri Romano Alfieri Enrico Corradi Guido Corradi Anacleto Fontanesi Benedetto Renda Giovanni Tadolini Lucio Zanon di Valgiurata Segretario Ottorino Righetti COLLEGIO SINDACALE Presidente Gian Carlo Guidi Sindaci effettivi Giulio Morandi Gianni Tanturli Sindaci supplenti Maurizio Bergomi Carlo Riccò SOCIETA' DI REVISIONE Deloitte & Touche S.p.A. BILANCIO CONSOLIDATO 5

6 BILANCIO CONSOLIDATO 6

7 BILANCIO CONSOLIDATO 2010

8 BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 8

9 RELAZIONE SULLA GESTIONE

10 AREA DI CONSOLIDAMENTO CREDITO EMILIANO HOLDING ARIOSTO CREDITO 100% EMILIANO 76,9% BANCA CREDEMLEASING MAGAZZINI CREDEM EUROMOBILIARE GENERALI DELLE ASSICURAZIONI 100% TAGLIATE 100% 100% 100% BANCA EUROMOBILIARE CREDEMFACTOR CREDEMTEL RAFFAELLO (SUISSE) GENERAL 100% 100% 100% PARTNER 43% CREDEM CREDEM CREACASA INTERCONSULT INTERNATIONAL PRIVATE EQUITY 33,3% LUX SGR 100% 100% 100% EUROMOBILIARE ABAXBANK ASSET CREDEMVITA NEXSTONE MANAGEMENT 30% 100% S.G.R. 100% 99,0% EUROMOBILIARE CREDEM CB RAFFAELLO FIDUCIARIA LUXEMBOURG 100% 70% 29,1% C.S. INFORM ALICANTE FINANCE SOCIETA CONSORTILE 100% 9,9% NUOVO MERCATO 20% Note: le percentuali esprimono i diritti di voto esercitabili direttamente e indirettamente le partecipazioni in chiaro sono valutate con il metodo del patrimonio netto la società Alicante Finance, società veicolo ai sensi della L.130, in applicazione alle indicazioni contenute nello IAS 27 e nel SIC 12, è stata considerata controllata da Credem e, pertanto, inclusa nell'area di consolidamento. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 10

11 Il 31 marzo 2008 si è perfezionato l acquisto da parte di Credem dell ulteriore 50% del capitale di Credemassicurazioni da Assurance Mutuelles; in conseguenza di ciò la quota di partecipazione nella società è passata dal 50% al 100%. Nello stesso mese di marzo 2008 Credem e Reale Mutua Assicurazioni hanno siglato un accordo di bancassurance finalizzato allo sviluppo congiunto del ramo danni. L accordo prevede, tra l altro, l acquisizione, da parte di Reale Mutua Assicurazioni, del 50% di Credemassicurazioni, che è, dopo le necessarie autorizzazioni delle autorità di vigilanza rilasciate alla fine di luglio, controllata pariteticamente dai due gruppi, e forma oggetto di una situazione di controllo congiunto a seguito della conclusione di un apposito patto parasociale. L accordo prevede il rilascio all acquirente, da parte di Credem, di un opzione di vendita, da esercitarsi per un periodo di sei mesi dal compimento del terzo anno della data di trasferimento della partecipazione. Il prezzo di esercizio dell opzione è pari all importo complessivo dell investimento effettuato dall acquirente, al netto dei dividendi incassati entro la data di esercizio dell opzione e maggiorato degli interessi intercorrenti tra ogni singolo esborso e la data di esercizio dell opzione medesima. In base ai principi contabili internazionali, tale situazione comporta l instaurazione di una situazione di continuing involvement che non consentirà, fino alla scadenza dell opzione sopra descritta, la derecognition della partecipazione in Credemassicurazioni da parte di Credem. A seguito di quanto sopra riportato al 31 dicembre 2010 il Gruppo ha consolidato la partecipazione totalitaria in Credemassicurazioni al patrimonio netto, in applicazione dello IAS 31. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 11

12 Signori Azionisti, anche per l esercizio in rassegna riteniamo opportuno fornire qualche spunto circa le condizioni di mercato in cui l attività del sistema bancario e del Gruppo si è svolta. La discontinuità alimentata dalla crisi dei debiti sovrani di alcuni stati ha infatti interrotto il percorso, che appariva lineare, di lenta e progressiva ripresa e di altrettanto progressiva restrizione delle politiche monetarie; si sono pertanto ripristinate prospettive di elevata incertezza. Nel contesto europeo tale rinnovato scenario ha determinato la sostituzione di politiche di bilancio fondate sulla gradualità a vere e proprie terapie d urto; la politica monetaria ha dovuto rivedere passi e tempi per l uscita da interventi non convenzionali. Il processo di riforma delle regole dei mercati finanziari e del sistema creditizio procede con estrema lentezza. Anche le politiche monetarie si sono disallineate: in USA e Giappone ancora tese all allargamento della base monetaria, mentre in Europa la Banca Centrale Europea ha iniziato, gradualmente, il ritiro degli strumenti non convenzionali. In estrema sintesi, il quadro di riferimento presenta aspettative assai volatili a causa dell incerta attuazione della nuova regolamentazione dei mercati finanziari e del sistema bancario, degli elevati debiti pubblici che interagiscono con le condizioni patrimoniali del sistema bancario europeo, delle possibili tensioni sociali nell attuazione delle misure restrittive di bilancio pubblico, dell elevata disoccupazione. A ciò si aggiunge (fermo restando che non sono da escludere nuove tensioni sulla valuta europea), dopo la svalutazione del primo semestre, il ritorno ai livelli di cambio euro dollaro di metà 2009, a seguito, in particolare della debolezza della ripresa statunitense. Il rallentamento della crescita nell area euro (fatta salva al momento l eccezione tedesca), unitamente a politiche di bilancio necessariamente restrittive, determina la riduzione delle previsioni di crescita degli aggregati reali. Anche per l Italia, la cui velocità di crescita è inferiore alla media dell area euro, si prospetta un analogo rallentamento. Ad esso concorre la contestuale debolezza delle componenti interne della domanda, vale a dire quelle connesse a consumi ed investimenti. Per quanto riguarda gli intermediari finanziari, si sono ampiamente manifestate le conseguenze di quanto sopra esposto ed in particolare: - le aspettative di rialzo dei tassi di interesse sono rimaste deboli e si sono ulteriormente dilatate per l intero esercizio in rassegna; nel mese di marzo 2011 la BCE, come più ampiamente descritto nel capitolo finale dedicato all evoluzione prevedibile della gestione, ha (a differenza delle altre Banche Centrali) fornito forti indicazioni di aumento del tasso di politica monetaria già dal prossimo mese di aprile; - la crisi del debito pubblico ha prodotto un progressivo aumento di rendimento dei titoli decennali rispetto all analogo titolo tedesco; - i timori di rischio sovrano si sono trasferiti sulla quotazione dei titoli bancari ed in particolare sul mercato dei CDS, misura significativa del rischio di credito, data la forte esposizione del sistema bancario europeo ai titoli di Stato dei paesi maggiormente rischiosi; - i mercati azionari hanno interrotto il trend di recupero iniziato nel 2009 ed hanno registrato andamenti complessivamente negativi, guidati in particolare dai titoli del settore finanziario, unitamente ad una sensibile accelerazione della volatilità; su quest ultimo settore hanno in particolare inciso l esposizione al rischio di credito dei debiti pubblici di alcuni stati, le prospettive dei tassi di interesse, il rallentamento delle stime di ripresa economica; - sui mercati interbancari si sono manifestate nuovamente tensioni ed attese di aumento del costo del relativo funding; a ciò hanno contribuito la minore liquidità, nonché i segnali della Banca Centrale Europea circa l intenzione di procedere alla rimozione delle misure non convenzionali; - si evidenziano, contestualmente a quanto sopra, maggiori pressioni sul costo della raccolta a mediolungo termine in relazione al collegamento tra rischio di credito e CDS bancari; - la Banca Centrale Europea ed i governi, allo scopo di preservare la stabilità dell area euro, hanno posto in essere nuovi, urgenti, interventi. E pertanto cambiato lo scenario relativo al mix di politiche economiche nell area euro e si sono allungati i tempi di normalizzazione delle politiche monetarie. Passando ad una rapida disamina dei principali aggregati bancari va preliminarmente sottolineato che i comportamenti finanziari delle famiglie sono rimasti improntati alla cautela nelle scelte di investimento; sono stati privilegiati investimenti in abitazioni ed investimenti finanziari ancora liquidi o polizze assicurative prevalentemente tradizionali. Nell ambito dell erogazione del credito si sono manifestate tendenze già espresse nel 2009 ed in particolare: BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 12

13 - si è mantenuto positivo, ma contenuto, il ritmo di crescita dei finanziamenti alle famiglie, relativamente più elevato rispetto alla media europea: a ciò hanno indubbiamente concorso il minore rallentamento subito dai mercati immobiliari, la percezione di maggiore affidabilità degli investimenti immobiliari rispetto a quelli finanziari, il perdurante, basso, livello dei tassi di interesse; - ha registrato un debole trend il credito alle imprese; in tale ambito la domanda appare alimentata soprattutto da esigenze di ristrutturazione del debito e di finanziamento di cicli sempre più lunghi del capitale circolante; è tuttora in significativo declino la domanda finalizzata agli investimenti produttivi. Segnali di ripresa del credito si sono manifestati nella seconda metà dell anno, anche se la modificata metodologia di contabilizzazione delle operazioni di cartolarizzazione introdotta dall Organo di Vigilanza, ha introdotto una discontinuità statistica che ne rende più difficile l analisi. Tale ripresa ha riguardato soprattutto i mutui alle famiglie e, nei mesi più recenti, anche il credito alle imprese, con particolare riferimento al comparto di medio-lungo termine. Va anche detto che la scelta del sistema bancario in materia creditizia ha risentito (e non potrà non risentire), oltre che delle incertezze delle prospettive economiche, dell evoluzione normativa in corso in tema di requisiti prudenziali. Si tratta, in estrema sintesi, di un insieme di proposte di revisione della regolamentazione prudenziale con l obiettivo di accrescere il profilo quali-quantitativo del capitale aziendale, di limitare il grado di leva finanziaria, di contenere il rischio di liquidità, di attenuare gli effetti prociclici dei requisiti patrimoniali. E pur vero che la revisione dell accordo approvato dai capi di Stato di governo del G20 ha fissato per il sistema bancario, rispetto alle prime indicazioni, tempi più diluiti per adeguarsi ai nuovi standard; è peraltro ovvio che il sistema bancario, nell applicazione dello spirito della norma e per assecondare le aspettative dei mercati, dovrà proseguire con determinazione la già avviata politica di ricomposizione delle attività. Già nel 2010 si sono manifestati con chiarezza i tratti di tale riposizionamento verso componenti più liquide: è infatti significativamente aumentata l incidenza del portafoglio titoli, soprattutto per effetto dei maggiori volumi di titoli di stato. A tale proposito va segnalato che l importante esposizione delle banche al debito sovrano ha suggerito le autorità di vigilanza nazionali ed il Comitato Europeo dei Supervisori Bancari (CEBS) a condurre uno stress test sui principali gruppi bancari nell estate del 2010: i risultati hanno confermato la solidità dei principali gruppi bancari italiani. Sull argomento v è anche da segnalare che le stime preliminari, ferma restando la complessiva necessità di ricapitalizzazione, segnalano differenze, anche significative, tra singoli istituti, che richiederanno pertanto azioni di diverso grado di intensità nella suddetta ricomposizione del portafoglio e nel recupero di redditività. Si mantiene ancora sostenuta la rischiosità del credito per il quale, in base agli usuali ritardi nel manifestarsi, non si prevedono inversioni nel breve termine. E rallentato il tasso di crescita della raccolta; la diminuzione ha riguardato in particolare la componente obbligazionaria, in ragione dell ancora sostenuta domanda di raccolta a breve e della debolezza degli impieghi a clientela. Ha mantenuto ritmi soddisfacenti la domanda di depositi a vista, sostenuta dalla contrazione dei rendimenti offerti da forme di investimento alternative e dalla perdurante incertezza che caratterizza il panorama economico e finanziario. In ripresa appaiono i pronti contro termine, il cui andamento riflette la ricerca di rendimenti più interessanti, pur nell ambito di strumenti finanziari liquidi e di breve termine. In uno scenario normativo che, pur con tempi dilatati, riduce la permissività della trasformazione delle scadenze, è prevedibile il maggiore ricorso a strumenti di debito a maggiore scadenza. E altresì proseguito, a ritmi peraltro meno sostenuti rispetto alla seconda metà del 2009, l orientamento del canale bancario verso la raccolta indiretta ed in particolare verso il comparto del risparmio gestito. Sotto il profilo reddituale, l esercizio in rassegna registra una contrazione di redditività complessiva che ha penalizzato in particolare i ricavi da interesse, più di quanto non abbiano contribuito positivamente le diffuse azioni di contenimento dei costi; a ciò si è associato il permanere della rischiosità del portafoglio crediti e del costo relativo. Il sistema bancario nel suo complesso sta, nelle condizioni sopra descritte, interrogandosi a fondo sulle migliori scelte di gestione future. In particolare, l obiettivo di saldare le prospettive normative (in particolare quelle già accennate che richiedono nel medio termine livelli più elevati di capitalizzazione e di liquidità e limitano fortemente il ricorso alla leva finanziaria) a soddisfacenti livelli di redditività, appare, nelle condizioni attuali, un obiettivo estremamente sfidante. Nell immediato futuro persistono infatti fattori non idonei al recupero di redditività: basso ritmo di crescita economica, basso livello dei tassi di interesse, contribuzione negativa della raccolta al margine d interesse, costi crescenti del debito e del capitale, elevata rischiosità dell attivo. In tale contesto si prospettano profonde revisioni delle politiche commerciali e di pricing, nonché dei modelli di business finora adottati. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 13

14 Passando alla disamina dei principali eventi che hanno interessato il Gruppo, lo scorso 11 gennaio il Direttore Generale di Credito Emiliano ha illustrato alla comunità finanziaria il piano triennale , che ha rivisto anticipatamente la precedente pianificazione a seguito della sostanziale mutazione delle condizioni di mercato. Le principali linee guida riguardano in particolare: - la focalizzazione sul core business, rappresentato dall attività di banca commerciale; - la valorizzazione degli investimenti per la crescita effettuati negli anni precedenti, sia attraverso le acquisizioni di sportelli, sia per linee interne; - lo sviluppo del risparmio gestito ed il forte sostegno alle piccole e medie imprese ed ai privati; - il presidio dei costi operativi, attraverso l ulteriore recupero di efficienza delle strutture centrali e la razionalizzazione della rete distributiva; - la salvaguardia delle attuali, positive, posizioni in termini di qualità creditizia e di solidità patrimoniale. La pianificazione prospetta altresì la ripresa dell espansione territoriale nel medio termine, il rafforzamento delle quote di mercato e della base clientela ed il ritorno alla generazione di valore a costi sostanzialmente stabili. Alla fine del mese di marzo si è conclusa, dopo circa quattro mesi, l ispezione in Credito Emiliano da parte dell Organo di Vigilanza. L accertamento si è principalmente focalizzato sul tema del governo, gestione e controllo del rischio di credito di Gruppo, con particolare riferimento al segmento corporate. L esito, pur fornendo utili suggerimenti ed indicazioni, ha confermato l adeguatezza dei presidi esistenti. L Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di verifiche mirate, a livello nazionale, volte ad individuare operazioni di finanza aziendale che hanno generato crediti per imposte pagate all estero; le contestazioni riguardano, sostanzialmente, asimmetrie impositive tra le giurisdizioni fiscali di diversi Paesi. Le operazioni oggetto di verifica riguardano il periodo e sono state contestate mediante distinti Processi Verbali di Constatazione, notificati nel corso del 2009 e del 2010 alle tre banche del Gruppo. A Credito Emiliano, - per gli anni , è stato notificato un processo verbale di constatazione, cui ha fatto seguito avviso di accertamento per il solo anno 2004 e conseguente avvio della procedura di contenzioso; le ricorrenti (coobbligata solidale con Credito Emiliano è Credito Emiliano Holding S.p.A., in qualità di società consolidante fiscale) sono risultate soccombenti nel giudizio di Primo grado. La Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia, infatti, con sentenze rese in data 29 novembre 2010, ha respinto i ricorsi proposti dalle società; - per gli anni , è stato notificato un processo verbale di constatazione, cui ha fatto seguito un avviso di accertamento che riguarda solo parte delle contestazioni relative al 2005 ed ha ad oggetto la mancata applicazione delle ritenute sui dividendi Italia; si tratta, in particolare, di operazioni di arbitraggio su dividendi di azioni quotate italiane. L Agenzia delle Entrate sostiene che le operazioni, ancorché negoziate tramite la Borsa Italiana, venissero, in realtà, preventivamente concordate con alcune controparti istituzionali non residenti. Ad Abaxbank, - per l anno 2004, è stato notificato un Processo Verbale di Constatazione, cui ha fatto seguito avviso di accertamento e conseguente ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia, competente per la sede della consolidante Credemholding (come detto sopra), ed all analoga Commissione di Milano, competente per la sede della società interessata; - per l anno 2006, è stato notificato un secondo Processo Verbale di Constatazione, relativo ad una verifica generale nella quale sono emerse una decina di contestazioni. A Banca Euromobiliare, infine, per gli anni 2005 e 2006, è stato notificato un unico Processo Verbale di Constatazione. In considerazione del fatto che le contestazioni delle citate indagini mirate da parte dell Agenzia delle Entrate sono state prevalentemente sviluppate nella prospettiva dell abuso del diritto, in relazione al quale l orientamento della giurisprudenza di legittimità è assai contrastato, il Gruppo sta valutando l adozione di ipotesi transattive. Occorre, infatti, tenere presente che la materia è stata recentemente oggetto di interpretazioni giurisprudenziali che hanno attribuito al principio un campo di applicazione ben più ampio di quello della norma antielusiva recata dall art. 37-bis, D.P.R. n. 600/1973, e, quindi, implicitamente, di esito molto più incerto nei giudizi di merito. Nonostante vi sia il convincimento della correttezza del proprio operato in relazione a tutte le fattispecie contestate, e nonostante siano in discussione presso le Commissioni Parlamentari cinque disegni di legge volti a definire la materia, si è ritenuto comunque opportuno considerare, in alternativa alla prosecuzione BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 14

15 del contenzioso, anche l ipotesi di definizione transattiva delle controversie, attivando un confronto con l Agenzia delle Entrate per quanto oggetto di contestazione. Questo soprattutto al fine di evitare la prosecuzione del contenzioso, in considerazione dell incertezza del relativo esito, anche in termini di durata, e dell elevata incidenza della componente sanzionatoria, modulata nella misura massima applicabile. Si rimanda alla Nota integrativa Parte A e Parte B dell attivo Sezione 14 Le attività fiscali e le passività fiscali Voce 140 dell attivo e voce 80 del passivo per una più dettagliata e completa descrizione della problematica in oggetto. Relativamente all assetto del Gruppo, nel mese di dicembre i rispettivi Consigli di Amministrazione hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Abaxbank in Credito Emiliano. L operazione, già autorizzata dagli organi competenti e perfezionata il 26 marzo 2011, rappresenta la conclusione del processo di riorganizzazione della controllata, avviato nel primo scorcio del 2009, e finalizzato a semplificarne l operatività ed il livello di rischio. Per le modifiche intervenute nell area di consolidamento si fa rimando alla parte A della nota integrativa. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 15

16 CREDITI VERSO CLIENTELA milioni di variazione % Gruppo Sistema (*) CREDITI A CLIENTELA - al netto pronti contro termine ,7 - pronti contro termine - - TOTALE (valore di bilancio) ,7 5,3 (*) dati che possono essere parzialmente inficiati dalla discontinuità, da giugno 2010, delle segnalazioni di vigilanza nel trattamento delle cartolarizzazioni La perdurante incertezza relativa all intensità della ripresa economica, coniugata all instabilità che ancora contraddistingue l andamento dei mercati finanziari si sono riflesse in una modesta crescita degli impieghi al settore privato, sia in Italia che nell area dell euro. In entrambe le aree la dinamica ha continuato ad essere sostenuta dal comparto dei mutui alle famiglie, a fronte della debolezza che ancora caratterizza l evoluzione del credito alle imprese. Nell attuale fase di mercato il livello dei tassi di interesse ha reso l acquisto di abitazione un alternativa di investimento più appetibile rispetto alla maggioranza degli strumenti finanziari. Rimane invece contenuta la dinamica del credito al consumo, su cui hanno più direttamente prevalso gli effetti della fragilità del ciclo economico su bilancio delle famiglie e la conseguente, debole, dinamica dei consumi. Segnali di ripresa del credito sono sopravvenuti nella seconda metà dell anno, ed hanno riguardato, in modo contenuto, anche il credito alle imprese, con particolare riferimento al comparto di medio-lungo termine. Per quanto riguarda il Gruppo, si sono manifestate tendenze già espresse nel 2009, che riflettono in particolare la tenuta del credito alle famiglie ed il rallentamento del credito alle imprese. Il credito a breve termine ha in particolare risentito delle condizioni di contesto, ma ha registrato tangibili segnali di ripresa nell ultimo scorcio dell esercizio. Il progresso dell aggregato puntuale che ne è complessivamente derivato ha riguardato soprattutto il mercato corporate (+10,9% a capitali medi), e, in tale ambito, si è maggiormente concentrato nel segmento middle (+18,1% a capitali medi). Si è rivelata sostanzialmente stabile l assistenza creditizia di breve termine agli operatori di small business (+0,3% a capitali medi). Ha contestualmente mantenuto ritmi di sviluppo rilevanti il credito a medio lungo termine, sia quello erogato alla clientela privata (+6,9% a capitali medi), sia quello erogato a clientela corporate (+7,5% a capitali medi). La tabella riporta il contributo delle singole società al risultato consolidato (in milioni di ) variazione importo inc.% importo inc.% % Credito Emiliano , ,7 13,2 Credemleasing , ,6-0,3 Credemfactor 386 1, ,7 20,6 Banca Euromobiliare 281 1, ,2 26,0 Abaxbank 40 0,2 60 0,3-33,3 Credem International (Lux) 197 1,0 50 0,3 n.s. Altre 44 0,2 35 0,2 25,7 Aggregato , ,0 12,7 Rettifiche di consolidamento Consolidato ,7 BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 16

17 Passando ad esaminare il credito problematico, si mantiene ancora sostenuta nel sistema la rischiosità del credito per il quale, in base agli usuali ritardi nel manifestarsi, non si prevedono inversioni nel breve termine. Anche per il Gruppo il rischio creditizio rappresenta uno dei fenomeni da monitorare con la maggiore attenzione; l esercizio in rassegna ha peraltro risentito, positivamente, dei criteri di massimo rigore utilizzati nel 2009, sia nella classificazione delle posizioni creditizie, sia nella valutazione delle previsioni di recupero. Al riguardo, va anche sottolineato che l incremento degli aggregati problematici segna un significativo rallentamento. Nel prospetto seguente viene illustrata l evoluzione del rischio creditizio del Gruppo (dati in milioni di ): Sofferenze nette/impieghi per cassa netti - Gruppo Credem 1,0 0,8 0,5 - Sistema 2,7 2,3 1,4 % previsioni di perdita su sofferenze - Gruppo Credem 57,4 61,7 62,0 - Sistema 60,3 60,9 54,5 valori nominali - sofferenze 459,1 363,8 215,6 - incagliate 253,3 247,4 123,7 - ristrutturate 7,2 6,5 4,1 - esposizione scadute 102,5 106,3 102,3 crediti problematici 822,1 724,0 445,7 previsioni di perdita analitiche 298,7 257,6 171,7 valori di realizzo - sofferenze 195,5 139,3 82,0 - incagliate 223,2 218,8 88,7 - ristrutturate 5,6 4,8 3,2 - esposizioni scadute 99,1 103,5 100,1 523,4 466,4 274,0 rettifiche di valore nette su crediti ed altre operazioni finanziarie 62,1 108,5 58,1 ricostruzione fondi contabili : 353,8 318,0 224,5 - svalutazioni analitiche 298,7 257,6 171,7 - svalutazioni forfetarie su crediti vivi 55,1 60,4 52,8 BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 17

18 RACCOLTA DA CLIENTELA milioni di variazione % Gruppo Sistema (***) - c/c e risparmi ,4 - certificati di deposito ,2 - altri rapporti ,1 DEPOSITI ,0 5,5 OBBLIGAZIONI E SUBORDINATI ,5-1,7 DIRETTA SENZA PRONTI CONTRO TERMINE ,7 2,6 PRONTI CONTRO TERMINE ,8 RACCOLTA DIRETTA BANCARIA* ,1 5,8 RISERVE ASSICURATIVE* ,9 RACCOLTA INDIRETTA ** ,1 Totale complessivo ,0 (*) la raccolta diretta bancaria comprende l apporto delle società appartenenti al Gruppo bancario, mentre la riserve assicurative comprendono le riserve tecniche e le passività finanziarie valutate al fair value di Credemvita. (**) I dati della raccolta indiretta sono esposti al valore di mercato (***) dati che possono essere parzialmente inficiati dalla discontinuità, da giugno 2010, delle segnalazioni di vigilanza nel trattamento delle cartolarizzazioni Nel sistema è rallentato il tasso di crescita della raccolta. La diminuzione ha riguardato in particolare la componente obbligazionaria, mentre ha mantenuto ritmi soddisfacenti la domanda di depositi a vista. In ripresa appaiono i pronti contro termine, il cui andamento riflette la ricerca di rendimenti più interessanti, pur nell ambito di strumenti finanziari liquidi e di breve termine. In uno scenario normativo che, pur con tempi dilatati, riduce la permissività della trasformazione delle scadenze, è prevedibile il maggiore ricorso a strumenti di debito a maggiore scadenza. Relativamente al Gruppo, ha mantenuto ritmi positivi di sviluppo la domanda di depositi a vista sostenuta dalla contrazione dei rendimenti offerti da forme di investimento alternative e dalla perdurante incertezza che caratterizza il panorama economico e finanziario. Ha nel contempo subito una significativa flessione la raccolta a tempo (-19,1%), in parte a seguito dell estinzione a scadenza di emissioni obbligazionarie istituzionali (quasi 900 milioni nell esercizio in rassegna, il cui effetto risulta attenuato da una nuova emissione di 300 milioni di euro), in parte a seguito del riposizionamento di attività finanziarie della clientela su prodotti indiretti a più elevato rendimento. Nello specifico comparto obbligazionario, si è mantenuto positivo l andamento delle emissioni a clientela ordinaria (+18,2%). Sull andamento dell aggregato ha inoltre inciso negativamente l andamento della voce Altri rapporti, che costituisce la componente meno connessa alla relazione con la clientela ordinaria. Tale flessione è ascrivibile alla sostanziale modifica della struttura debitoria di una società del Gruppo (Credemleasing), che ha sostituito finanziamenti di natura non bancaria con debiti bancari. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 18

19 In tema di raccolta istituzionale, ed allo scopo di migliorare la gestione della liquidità aziendale, Credito Emiliano ha completato nell esercizio la strutturazione di un programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds). Tali titoli obbligazionari prevedono sia la garanzia della banca emittente, sia quella rappresentata da un portafoglio crediti di qualità primaria, la cui amministrazione separata è stata affidata ad una società veicolo (Credem CB srl), che funge da depositario di mutui a garanzia. L attivazione del programma, che non ha comportato nell esercizio in rassegna emissioni sul mercato, richiede la presenza di stringenti presidi organizzativi ed una significativa solidità patrimoniale. Va anche sottolineato che il suddetto programma non modifica il profilo di rischio regolamentare della banca cedente (né del Gruppo), né comporta, in capo a quest ultima, la derecognition delle attività poste a garanzia. Per meglio focalizzare l attenzione sull andamento della diretta riportiamo Il contributo delle singole società al risultato consolidato (in milioni di ): variazione importo inc.% importo inc.% % Credito Emiliano , ,6-15,6 Credemleasing 48 0, ,1-94,9 Credemfactor 22 0,1 21 0,1 4,8 Banca Euromobiliare 502 3, ,2-57,4 Abaxbank 44 0, ,8-93,2 Credem International (Lux) 320 1, ,4-78,1 Altre società 112 0, ,8-36,0 Aggregato , ,0-27,3 Rettifiche di consolidamento Consolidato ,1 E proseguito, a ritmi peraltro meno sostenuti rispetto alla seconda metà del 2009, l orientamento del sistema verso il comparto del risparmio gestito. L esercizio registra una raccolta netta di fondi aperti moderatamente positiva (1,1 miliardi circa) ed una crescita complessiva dello stock riferito agli stessi strumenti pari a circa il 5%. Lo sviluppo del 2010 (con una raccolta netta pari a 14 miliardi) è interamente ascrivibile alle reti promotori, mentre la rete distributiva tradizionale ha registrato un segno negativo. Nel Gruppo la raccolta indiretta, ed in particolare quella gestita, ha confermato il trend positivo del In merito a quest ultimo comparto, il progresso ha riguardato in particolare le gestioni patrimoniali, i prodotti di case terze e quelli di natura assicurativa. Per quanto riguarda le classi di prodotto, la discesa dei rendimenti monetari ha favorito la domanda di investimenti dalle migliori prospettive reddituali, in particolare obbligazionari e flessibili; tale riposizionamento ha subito una sensibile frenata nell ultima parte dell esercizio a seguito delle sopravvenute tensioni sui titoli del debito sovrano. Nell ambito assicurativo, si è mantenuta soddisfacente la propensione verso investimenti finanziari a capitale protetto, ma è risultata in sensibile ripresa la domanda verso prodotti di carattere finanziario. Per quanto riguarda il posizionamento del Gruppo, la quota di mercato degli OICR aperti rilevata da Assogestioni a fine esercizio e relativa al Patrimonio promosso si attestava al 2,32% (2,37% a fine 2009); alla stessa data la quota della totalità dei prodotti gestiti attinente il cosiddetto Patrimonio non duplicato era pari al 1,53% (1,67% a fine 2009). Per valutare in modo esaustivo tale posizionamento, va peraltro specificato che il Gruppo, al fine di assecondare nel modo più ampio possibile le esigenze della clientela, ha significativamente sviluppato anche il collocamento di prodotti di case terze, e che le segnalazioni delle società al riguardo comprendono esclusivamente i prodotti di diretta emissione. Va altresì segnalato che le quote illustrate sono determinate a perimetro di sistema omogeneo, considerato il costante afflusso di nuovi enti segnalanti. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 19

20 Di seguito si illustra la composizione per società della raccolta indiretta (l aggregato è controvalorizzato in milioni di ): gestita amministrata totale var. % var. % var. % importo anno prec importo anno prec importo anno prec Credito Emiliano , , ,6 Euromobiliare A.M. SGR , ,2 Banca Euromobiliare , , ,8 Credem International (Lux) 92-14, , ,9 Euromobiliare International Fund SICAV (*) , ,4 Credem Private Equity 36-2, ,7 Banca Euromobiliare (Suisse) , , ,8 Totale indiretta aggregata , , ,6 Rettifiche di consolidamento Totale indiretta consolidata , , ,1 (*) società per la quale Credem International (Lux) svolge i servizi di supporto amministrativo e gestionale I dati della raccolta indiretta sono esposti al valore di mercato Lo stesso aggregato, per tipologia di prodotti, presenta la seguente evoluzione (i dati sono in milioni di ): % gestioni patrimoniali ,7 fondi comuni di investimento ,3 SICAV ,4 altra e prodotti di terzi ,5 totale gestita ,2 amministrata ,4 totale ,1 E opportuno sottolineare che in entrambe le scomposizioni della raccolta gestita, non viene evidenziata la raccolta assicurativa che, a seguito del consolidamento integrale di Credemvita, costituisce nel presente bilancio una fonte di finanziamento del Gruppo; per tale ragione la suddetta componente è stata rappresentata separatamente nella tabella introduttiva di questo capitolo. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 20

21 LA GESTIONE DEI RISCHI La tabella riporta la situazione dei principali rischi aziendali (dati in milioni di euro): medio max medio max rischio generico di mercato e di tasso (metodologia V.A.R.) - Credembanca 53,5 97,6 67,4 177,8 - Abaxbank 1,2 3,2 3,9 16,4 - Credemleasing 3,6 6,3 3,8 6,9 - Banca Euromobiliare 2,2 5,1 2,1 7,4 Totale 60,5 77,2 rischio emittente (metodologia standard di Vigilanza) - Credembanca 0,5 2,1 - Abaxbank 9,0 15,0 - Banca Euromobiliare 0,0 - Totale 9,5 17,1 rischio di credito, controparte e concentrazione (metodologia standard di Vigilanza + modello interno) - Credembanca (*) 183,0 140,8 - Abaxbank 38,5 53,1 - Credemleasing (*) 20,1 17,8 - Altre società e fattore di diversificazione 32,2 27,8 Totale 273,8 239,4 (*) società per le quali è applicato il modello interno (clientela retail, intermediari vigilati, governi ed enti pubblici) Relativamente al rischio di mercato, rischio di tasso del banking book e rischio emittente (in base alla metodologia VaR: intervallo di confidenza 99%, holding period 10gg, coefficiente moltiplicativo previsto dalla Vigilanza), l attività si è principalmente focalizzata su Credembanca ed Abaxbank. E inoltre attivo il calcolo del VaR nella misurazione del rischio di tasso del banking book per Credemleasing. Il confronto con l esercizio precedente evidenzia una diminuzione generalizzata dei dati medi e massimi per tutte le società, dovuta principalmente al rischio di tasso di interesse, la cui volatilità di mercato è risultata mediamente in diminuzione rispetto a quanto registrato negli esercizi precedenti. Relativamente al presidio e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione, e sulla base delle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche (la circolare 263 del dicembre 2006, che consente di dotarsi di strumenti evoluti nella misurazione dei rischi rilevanti ai fini del cosiddetto Secondo Pilastro) è attivo il modello di portafoglio per le società Credembanca e Credemleasing. Tale modello consente di apprezzare alcune caratteristiche non pienamente rilevanti nell ambito delle metodologie regolamentari come la diversificazione del rischio su settori economici diversi e il livello di correlazione tra il rischio di insolvenza degli obbligati. L evoluzione che si osserva è principalmente ascrivibile all incremento dell esposizione verso la clientela commerciale e verso stati sovrani, all impatto netto determinato dall inevitabile deterioramento dei fattori di rischio e dal miglioramento nella composizione per rating delle posizioni. Relativamente ai rischi operativi il requisito di vigilanza consolidato, calcolato adottando i metodi combinati TSA (per Credito Emiliano, Credemleasing, Euromobiliare A.M. Sgr, AbaxBank e Banca Euromobiliare) e BIA (per le rimanenti società del gruppo), è pari a circa 117 milioni di euro, in leggero calo rispetto al Per una più ampia disamina dei profili qualitativi sui rischi e sulle relative politiche di copertura si rimanda alla Parte E della Nota Integrativa, specificatamente dedicata a tale argomento. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 21

22 RISORSE UMANE variazione numero inc.% numero inc.% Credito Emiliano , ,3-163 Credemleasing 79 1,4 79 1,4 - Credemfactor 42 0,8 40 0,7 2 Banca Euromobiliare 217 3, ,1-20 Abaxbank 40 0,7 55 0,9-15 Credem International (Lux) 25 0,5 25 0,4 - Euromobiliare A.M. SGR 60 1,1 60 1,1 - Credem Private Equity 3 0,1 2 0,0 1 Credemvita 37 0,7 34 0,6 3 Credemassicurazioni 19 0,3 16 0,3 3 Magazzini Generali delle Tagliate 27 0,5 29 0,5-2 Credemtel 44 0,8 43 0,7 1 Banca Euromobiliare (Suisse) 31 0,6 36 0,6-5 Euromobiliare Fiduciaria 8 0,1 9 0,2-1 Creacasa 11 0,2 11 0,2 - Consolidato , ,0-196 L attività di gestione si è principalmente focalizzata sul recupero di efficienza delle reti commerciali e delle strutture centrali delle banche commerciali, su interventi informatici e tecnologici finalizzati al miglioramento della produttività, su azioni mirate che hanno coinvolto ed ispirato le fasi dell assunzione e dell uscita da Credito Emiliano, sulla conclusione del processo di riorganizzazione di Abaxbank. Anche l attività formativa è stata improntata all efficienza e alla focalizzazione. E stata attribuita priorità al training sulle competenze tecniche di ruolo. E entrata a pieno regime l attività, destinata alla rete commerciale, di skill assessment, finalizzata alla mappatura delle competenze di ruolo e alla definizione dei percorsi formativi indotti dai gap di competenza emersi nella fase di analisi. In tema di identità di Gruppo, già dal 2009 si è ritenuto opportuno dedicare sforzi rilevanti a far evolvere i valori aziendali verso una maggiore semplicità e vicinanza alle persone. Al riguardo, l esercizio è stato in particolare dedicato alla definizione, per ogni area aziendale, di un insieme coerente di impegni, vale a dire di comportamenti quotidiani volti a concretizzare il mutato sistema di valori. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 22

23 L ANDAMENTO DELLE SOCIETA DEL GRUPPO Si riportano di seguito i dati più significativi relativi alle società del Gruppo. Riteniamo opportuno puntualizzare che in questa sede, i dati economici e patrimoniali presentati sono desunti da situazioni contabili redatte secondo i principi internazionali IAS/IFRS per tutte le società esaminate, compreso quelle i cui bilanci individuali recepiscono tuttora specifiche normative legate al settore di appartenenza e/o al paese di residenza. Banca Euromobiliare patrimonio gestito milioni patrimonio complessivo milioni promotori finanziari n quota di mercato su:. numero promotori % 1,583 1,650 1,625. stock patrimonio % 2,062 2,200 2,112 dipendenti n filiali n patrimonio netto senza utile milioni 59,9 73,3 80,4 utile ante imposte migliaia utile netto migliaia Il patrimonio complessivo della società registra una contenuta crescita, prevalentemente riconducibile all andamento dei mercati. E risultato, al contrario, significativo il progresso del patrimonio gestito, a cui ha contribuito sia la raccolta netta positiva, sia la riallocazione, favorita dal basso livello dei tassi monetari, da prodotti amministrati o di diretta emissione bancaria. Nell ambito del comparto gestito, rilevanti sono risultati gli afflussi nelle gestioni patrimoniali e nei prodotti di terzi. II sensibile miglioramento della gestione caratteristica ha beneficiato del progresso dei ricavi, a cui ha contribuito principalmente la maggiore contribuzione della raccolta indiretta gestita, sia in termini di effetto volumi, sia in termini di effetto composizione. La contribuzione finanziaria da clientela ha, al contrario, risentito dell andamento decrescente dei tassi di interesse e del già ricordato deflusso di masse direttamente intermediate verso il comparto del risparmio gestito. Anche nell esercizio in corso, in linea con il 2009, un apprezzabile contributo reddituale, sia finanziario, sia da negoziazione, è derivato dall investimento della liquidità in titoli di stato. Significativa è risultata la contrazione delle spese generali, in relazione sia agli interventi di revisione e riorganizzazione della rete di vendita e delle strutture centrali, nonché a specifiche azioni di contenimento. Il risultato economico della società è altresì condizionato da accantonamenti di natura fiscale, come più ampiamente illustrato in sede introduttiva e nella nota integrativa, parte B dell attivo, Sezione 14. La contrazione del patrimonio aziendale risente, oltre che della perdita d esercizio registrata nel 2009, della valutazione al mercato di titoli di Stato appostati tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 23

24 Abaxbank dipendenti n patrimonio netto senza utile milioni 124,6 124,7 144,6 utile ante imposte migliaia utile netto migliaia La società ha proseguito la sua attività di progressivo ridimensionamento e riduzione dei rischi finanziari, focalizzata in particolare sul deleveraging del portafoglio obbligazionario e sulla gestione di posizioni esistenti nell area equity e trading. Il risultato economico ha risentito della forte riduzione dei ricavi operativi. L attività nei mercati finanziari è stata infatti caratterizzata dalla forte volatilità di prezzi e spread, che ha in particolare riguardato i titoli governativi; la ridotta liquidità ha inoltre concorso ad ampliare gli spread creditizi degli emittenti del settore finanziario e creditizio. La già avvenuta semplificazione organizzativa ed operativa ha nel contempo consentito la forte contrazione dei costi di gestione. Il risultato economico della società è altresì condizionato da accantonamenti di natura fiscale, come più ampiamente illustrato in sede introduttiva e nella nota integrativa, parte B dell attivo, Sezione 14. Il suddetto andamento dei mercati ha condizionato il portafoglio titoli la cui valutazione, sotto il profilo civilistico, incide direttamente sul patrimonio aziendale. Nel mese di dicembre i rispettivi Consigli di Amministrazione hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Abaxbank in Credito Emiliano. L operazione, già autorizzata dagli organi competenti, rappresenta la conclusione del processo di riorganizzazione della società, avviato nel primo scorcio del 2009, e finalizzato a semplificarne l operatività ed il livello di rischio. Credem International (Lux) impieghi milioni raccolta diretta (*) milioni raccolta indiretta milioni patrimonio gestito da Euromobiliare International Fund milioni dipendenti n patrimonio netto senza utile milioni 93,5 92,6 78,0 utile ante imposte migliaia utile netto migliaia (*) influenzata da emissioni connesse al collocamento di prodotti a tempo a clientela nell ambito del Gruppo negli esercizi 2008 e 2009 Relativamente all ambito di attività relativo ai servizi resi a Euromobiliare International Fund Sicav, è proseguita l attività di aggiornamento dell offerta prodotti: in particolare è stata realizzata la fusione di due comparti e l attivazione di altri due. Sono state altresì effettuate modifiche a tutti i comparti al fine di semplificare l offerta. In un contesto che si è rivelato ancora favorevole allo sviluppo dei fondi di diritto estero, la società, dopo i sensibili incrementi del 2009 e di gran parte del 2010, ha registrato una contenuta flessione nell ultimo scorcio dell esercizio. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 24

25 Nell ambito del private banking, la società, che presenta masse complessive in contrazione anche in riferimento all andamento dei mercati finanziari, ha in particolare riposizionato prodotti amministrati verso propri depositi. Il positivo andamento economico riflette in particolare il maggiore apporto commissionale derivante dalla gestione delle Sicav, condizionato sia dall incremento dei volumi medi sia dal riposizionamento di quote significative degli stessi su prodotti non monetari. Banca Euromobiliare (Suisse) raccolta indiretta milioni dipendenti n patrimonio netto senza utile milioni 31,3 25,9 24,9 utile ante imposte migliaia utile netto migliaia La raccolta della società, che ha presentato una forte flessione nel secondo semestre dell esercizio precedente, ha segnato, in condizioni di mercato non favorevoli, incoraggianti segnali di ripresa. La diminuita operatività ha condizionato il risultato economico, in particolare in termini di minore apporto commissionale. Credemleasing numero contratti stipulati - comparto mobiliare comparto immobiliare n importo contratti stipulati - comparto mobiliare 218,8 206,0 276,2 - comparto immobiliare 216,8 228,7 229,1 milioni 435,6 434,7 505,3 quota del mercato nazionale (stipule-valore dei beni) % 1,60 1,66 1,30 crediti da locazione finanziaria milioni punti vendita n dipendenti n patrimonio netto senza utile milioni 117,5 115,0 97,7 utile ante imposte migliaia utile netto migliaia Il mercato della locazione finanziaria ha fatto segnare i primi segnali di ripresa, sia nel valore degli investimenti finanziati sia nel numero dei nuovi contratti stipulati (entrambi +4,6% circa). L andamento commerciale della società evidenzia un sensibile incremento del numero contratti stipulati (+13,6%), mentre è risultato sostanzialmente stabile nel valore degli investimenti finanziati. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 25

26 Sotto il profilo economico la società ha risentito, a sostanziale parità di capitali, della contenuta riduzione dello spread da intermediazione creditizia, nonché, pur mantenendo un profilo di rischio del tutto soddisfacente, di maggiori rettifiche di valore di natura creditizia. Credemfactor crediti ceduti (flussi) milioni outstanding milioni impieghi milioni dipendenti n patrimonio netto senza utile milioni 38,8 38,6 34,0 utile ante imposte migliaia utile netto migliaia Analogamente alle indicazioni di sistema (che segnalano un accelerazione del turnover, delle consistenze e dell outstanding nell ordine dl 15%), la società registra un soddisfacente andamento commerciale, sia nel turnover creditizio (+8,6%), sia nelle consistenze (+19,6%), sia nell outstanding (+13,2%). Sotto il profilo economico, alla positiva evoluzione commerciale, si sono contrapposti il restringimento degli spread commissionali e finanziari, nonché le spese inerenti il potenziamento della struttura. Il risultato netto è altresì positivamente condizionato dalla minore incidenza delle rettifiche creditizie. Credem Private Equity SGR patrimonio gestito milioni patrimonio netto senza utile milioni 3,1 2,8 2,6 utile ante imposte migliaia utile netto migliaia La gestione del fondo Credem Venture Capital è stata caratterizzata dalla cessione della quota di maggioranza detenuta in Agrifarma Spa; tale operazione ha consentito la significativa rivalutazione del valore complessivo del fondo a fine esercizio. Il risultato economico risente principalmente del minore apporto commissionale, contabilizzato in via anticipata sul valore infrannuale del fondo gestito. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 26

27 Euromobiliare Asset Management SGR Fondi Azionari Fondi Bilanciati Fondi Obbligazionari Fondi Liquidità Fondi Hedge Fondi Flessibili TOTALE PATRIMONIO GESTITO IN FONDI COMUNI (*) milioni patrimonio SICAV gestito in delega milioni TOTALE PATRIMONIO GESTITO milioni quota di mercato nazionale compreso SICAV gestite in delega % 1,97 2,09 1,66 numero medio fondi per società - Euromobiliare Asset Management (**) n Sistema n dipendenti n patrimonio netto senza utile milioni 19,2 14,1 13,1 utile ante imposte migliaia utile netto migliaia (*) i fondi comuni sono stati interessati da accorpamenti e cambi di comparto, con conseguente riallocazione di masse; analoga riallocazione non è stata effettuata sugli esercizi precedenti al 2009; (**) a partire dal 2005 le segnalazioni di sistema riguardano l insieme degli OICR aperti di diritto italiano o estero promossi da intermediari italiani Il sistema registra nel 2010 una raccolta netta di fondi aperti moderatamente positiva (1,1 miliardi circa) ed una crescita complessiva dello stock riferito agli stessi strumenti pari a circa il 5%. Lo sviluppo del 2010 (con una raccolta netta pari a 14 miliardi) è interamente ascrivibile alle reti promotori delle società del Gruppo, mentre la rete distributiva tradizionale ha registrato un segno negativo. La rinnovata volatilità del mercato, unitamente all andamento decrescente dei rendimenti monetari, ha determinato rilevanti uscite dai comparti più liquidi; tale riposizionamento, in particolare quello verso il comparto obbligazionario, ha subito una sensibile frenata nell ultima parte dell esercizio a seguito delle sopravvenute tensioni sui titoli del debito sovrano. Analizzato per tipologia di fondi, lo sviluppo del settore si è concentro interamente su fondi di diritto estero (+17% circa), mentre hanno subito una flessione quelli di diritto italiano (-10% circa). In tale contesto, la società segna una soddisfacente crescita delle masse direttamente gestite, con dinamiche di comparto che, con tendenze non troppo dissimili dal contesto generale, ha visto il significativo passaggio da prodotti liquidi a prodotti flessibili. Sotto il profilo economico la società ha in particolare risentito del minore apporto commissionale derivante dalla performance dei prodotti; in progresso sono risultati i ricavi rivenienti dalla gestione diretta e dalla gestione in delega. BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE SULLA GESTIONE 27

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