Introduzione alla progettazione dei
|
|
- Susanna Pasini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Introduzione alla progettazione dei dispositivi biomedici
2 Dispositivo medico Una definizione di carattere generale Uno strumento, un apparato, un arnese, una macchina, un invenzione, un reagente in vitro o un altro oggetto similare o correlato, compreso ciascun componente, ciascuna parte o ciascun accessorio per il quale è previsto l uso in medicina. Tale uso può riferirsi alla diagnosi di una malattia o di un altro stato, o alla cura, alleviamento, trattamento o prevenzione di malattie dell uomo. (Es: organi artificiali, protesi, dispositivi percutanei ecc. ma anche aghi, siringhe, fili da sutura, telini operatori, guanti, ecografi..)
3 La normativa ISO Oggi: 18 parti Quasi tutte le parti sono state rielaborate e riemesse tra il 2009 e il 2010
4 Dispositivo medico secondo EN-ISO
5 Dispositivo medico secondo EN-ISO
6 Altre definizioni di interesse Organo artificiale Un dispositivo medico che sostituisce in parte o completamente le funzioni di uno degli organi del corpo umano Protesi Un dispositivo medico che sostituisce un arto, un organo od un tessuto del corpo umano Bioprotesi Una protesi impiantabile costituita totalmente o sostanzialmente da un tessuto biologico trattato e non vivente (es. valvola cardiaca porcina o bovina) Dispositivo percutaneo Un dispositivo medico che passa attraverso la cute rimanendo in tale posizione per un significativo lasso di tempo (es. fili per trazione, fissatori esterni) Graft Un pezzo di tessuto vivente, od un insieme di cellule viventi, trasferito da una zona di un donatore ad una zona di un ricevente a scopo terapeutico/ricostruttivo Trapianto Una struttura completa (ad esempio un organo) che viene trasferita da una zona di un donatore ad una zona di un ricevente a scopo terapeutico/ricostruttivo Impianto Un dispositivo medico fabbricato con uno o più biomateriali posto intenzionalmente all interno del corpo umano e totalmente o parzialmente inglobato al di sotto di una superficie epiteliale cutanea o mucosa (es. impianti dentali)
7 La progettazione dei dispositivi medici La progettazione di un dispositivo medico differisce da quella di un qualunque altro componente ingegneristico?
8 La progettazione dei dispositivi medici
9 La progettazione dei dispositivi medici La progettazione di un dispositivo medico differisce da quella di un qualunque altro componente ingegneristico?...dipende dal tipo di dispositivo!!! In alcuni casi il dispositivo è destinato a replicare le funzioni di un componente umano (organo, arto, tessuto, ecc.) Dunque, ingombri, masse, forma ed interfacce sono rigidamente fissate Globalmente ci si trova di fronte ad un notevole numero di vincoli Purtroppo i vincoli di progetto non sono sempre ben conosciuti o identificabili La conoscenza dell anatomia e della fisiologia è spesso qualitativa e non quantitativa Esistono differenze tra soggetto e soggetto (non è una produzione in serie ) Occorre partire da un accurata conoscenza della struttura umana
10 Ad esempio Pancreas artificiale: Rilevare costantemente la concentrazione di glucosio (glicemia) nel sangue Adattare la somministrazione di insulina alla concentrazione corrente Cuore artificiale: Conoscere i requisiti dell organismo in termini di ossigenazione ed adattarla alle varie situazioni (riposo, attività fisica moderata, intensa, stati di eccitazione e stress ecc.) Rene artificiale: Valutare la presenza e la concentrazione di alcune sostanze tossiche in circa 400 litri di sangue al giorno Depurare il sangue, ed eliminare i prodotti di scarto
11 Ad esempio (endoprotesi) Protesi totale d anca: Riprodurre la cinematica dell articolazione coxo-femorale Sopportare carichi verticali che, in condizioni dinamiche, possono essere di entità rilevante (7 volte il peso corporeo) Protesi vascolare: Veicolare il flusso sanguigno pulsatile senza deformarsi in modo permanente Garantire limitati (o assenti) fenomeni di trombogenicità Protesi valvolare cardiaca: Consentire il passaggio del flusso sanguigno in condizioni analoghe a quelle fisiologiche Aprirsi e chiudersi volte al minuto per tutta la vita del paziente (fenomeni di fatica)
12 Organizzazione gerarchica del corpo umano Occorre partire da un accurata conoscenza della struttura umana
13 Organizzazione gerarchica del corpo umano CELLULA Unità morfologica e fisiologica fondamentale degli organismi viventi di cui possiede tutte le proprietà metaboliche, accrescimento, riproduzione, eccitabilità e motilità. La cellula può esistere come unità singola (organismo unicellulare) oppure aggregata ad altre cellule (organismo pluricellulare). In quest ultimo caso tutte le cellule che svolgono la stessa funzione sono riunite a formare un tessuto. TESSUTO Insieme di più cellule correlate dal punto di vista morfologico e funzionale che costituisce gli organi. I quattro tipi principali di tessuto nel corpo umano sono: 1.Epiteliale (epiteli di rivestimento, epiteli ghiandolari, epiteli sensoriali, smalto dei denti, unghie, peli ecc.) 2.Connettivo, tessuto di collegamento, sostegno e nutrimento dei tessuti dei vari organi (ossa, sangue, cartilagini, linfa ecc.) caratterizzato da una sostanza fondamentale nella quale sono immerse cellule di vario tipo 3.Muscolare (cellule di forma allungata specificamente differenziate per la funzione contrattile) 4.Nervoso, costituito da cellule specificamente differenziate per la conduzione di impulsi elettrici (neuroni) e cellule di supporto (gliali)
14 Organizzazione gerarchica del corpo umano ORGANO Struttura differenziata costituita da cellule e tessuti deputata ad una o più funzioni specifiche nell ambito di un organismo animale o vegetale. Tutti gli organi ripetono un comune piano costruttivo nel quale il tessuto di prevalente importanza è organizzato in unità ripetute che sono riunite in una struttura la cui impalcatura è costituita da tessuto connettivo APPARATO Insieme di più organi le cui singole funzioni si sommano dando luogo ad una funzione più generale (digerente, respiratoria, circolatoria, riproduttiva, locomotoria ecc.) ORGANISMO Essere vivente e, in quanto tale, dotato di strutture ben distinte con propri caratteri morfologici e funzionali. In genere si considerano caratteri peculiari degli organismi la capacità di accrescimento, di reagire a determinati stimoli e di riprodursi
15 Nel cuore... Il funzionamento degli organi è definito dall accoppiamento e dall integrazione degli obiettivi funzionali dei tessuti o dei componenti elementari I vasi coronarici Hanno la funzione di trasportare ed accumulare l energia chimica associata al flusso di sangue che li percorre Le fibre muscolari Convertono l energia chimica in energia meccanica e il modo in cui esse sono assemblate lega gli effetti contrattili locali in una contrazione complessiva che coinvolge tutto il ventricolo Tessuti nervosi Che generano gli stimoli necessari alla contrazione, ne regolano intensità e ritmo
16 Esempio: progettazione di un organo artificiale Fase di identificazione dell organo naturale Raggruppa una serie di operazioni finalizzate a definire le specifiche di progetto dell organo artificiale, inclusa la raccolta di informazioni di carattere qualitativo su forme, pesi, funzioni e interfacce. Tali informazioni di carattere anatomico saranno poi integrate con quelle relative alle modalità di impiego, ossia durata (permanente, temporaneo, periodico) e tipi di impianto (intracoroporeo, extracorporeo, percutaneo.) Fase di progettazione dell organo artificiale Prevede la realizzazione dei disegni costruttivi, la definizione delle modalità di funzionamento e la scelta dei materiali da utilizzare per la costruzione del dispositivo Fase di verifica Prevede l esecuzione di una serie di prove atte a valutare la rispondenza dell organo artificiale alle specifiche di progetto. Tali prove devono essere effettuate a tutti i livelli, quindi sui materiali, sui singoli componenti e sull assemblato finale Il superamento della fase di verifica porta alla realizzazione finale ed alla utilizzazione (produzione industriale ed uso clinico)
17 Progettazione di un organo artificiale Livello 1 (cellule/materiali) Livello 2 (tessuti/componenti) Livello 3 (organo naturale/artif.) Fase di identificazione dell organo naturale Identificazione e caratterizzazione chimico/fisica delle cellule Identificazione e caratterizzazione morfologica e funzionale dei tessuti Identificazione e caratterizzazione morfologica e funzionale dell organo Fase di progettazione dell organo artificiale Scelta dei materiali Definizione funzionale e disegno dei componenti Definizione delle modalità di assemblaggio e di interfaccia dei componenti Fase di verifica Caratterizzazione chimico/fisica dei materiali Prove funzionali dei componenti Realizzazione del prototipo, prove funzionali in vitro e in vivo Fase di realizzazione Produzione industriale Fase di utilizzazione Uso clinico definitivo
18 La progettazione dei dispositivi medici La fase di valutazione prevede tutta una serie di verifiche il cui esito può portare a retroazioni su operazioni o fasi precedenti la verifica stessa Compatibilità Le fasi di ideazione, realizzazione e valutazione, non possono prescindere da un controllo di COMPATIBILITA
19 La compatibilità Uno dei problemi peculiari, e forse quello maggiore, che riguarda le applicazioni dei biomateriali, è quello della compatibilità con l ambiente biologico. La compatibilità investe fondamentalmente tre aspetti: 1. Compatibilità MORFOLOGICA (riguarda le interfacce dimensionali e le masse). Una protesi impiantabile deve avere dimensioni tali da poter essere inserita al posto del tessuto naturale, deve essere geometricamente compatibile e deve avere una massa adeguata. 2. Compatibilità FUNZIONALE (aspetto che riguarda il ruolo svolto dalla protesi o dall organo artificiale rispetto al ruolo atteso). Non sempre un dispositivo artificiale si comporta esattamente come l originale naturale che deve sostituire. Talvolta non ne ha tutte le caratteristiche funzionali, talvolta ne ha qualcuna in più 3. Compatibilità BIOLOGICA (biocompatibilità). Riguarda tutti gli aspetti di natura chimica e biologica che possono indurre alterazioni dannose sia per i tessuti naturali, sia per i materiali impiegati per la costruzione dei dispositivi a contatto con i tessuti stessi.
20 La compatibilità
21 La compatibilità La compatibilità nel suo complesso è influenzata da un insieme di proprietà che sono legate all interazione tra dispositivo ed organismo, interazione che inizia al momento dell impianto e muta dinamicamente nel tempo in funzione delle mutate caratteristiche dell organismo (invecchiamento?, patologie?, ecc.) Previsioni sul lungo periodo? Difficili in assenza di una adeguata casistica
22 Fattori che influenzano la compatibilità La compatibilità, che evolve dinamicamente nel tempo è strettamente legata al livello di affidabilità. È indispensabile che il dispositivo medico sia caratterizzato da un elevato livello di affidabilità in quanto è spesso impossibile (ad es. se il dispositivo è impiantato) effettuare operazioni di manutenzione o sostituire eventuali componenti malfunzionanti Le esigenze di affidabilità sono variabili in funzione di alcuni aspetti: Protesi d arto esoscheletriche Protesi valvolari cardiache Drenaggi chirurgici Appare evidente che i livelli di affidabilità e compatibilità devono essere superiori per dispositivi a funzione vitale che devono essere permanentemente impiantati in posizione intracorporea
23 Affidabilità È importante tenere presente che, in forza della dinamicità dei fenomeni di interazione tra dispositivo medico ed organismo, la compatibilità e l affidabilità variano (solitamente peggiorano) con il trascorrere del tempo Si voglia valutare, a titolo di esempio, l affidabilità di una protesi di anca: se I(t) è la probabilità percentuale di insuccesso, l affidabilità viene definita come complemento all unità di I, ossia A(t) = 100 I(t) In genere, le cause di insuccesso sono molteplici. Nel caso della protesi d anca possiamo avere, ad esempio: 1.Infezione post-operatoria 2.Mobilizzazione (insorgere di gioco all interfaccia con l osso) 3.Usura dell accoppiamento articolare 4.Rottura meccanica per fatica 5.Errore chirurgico Supponendo i fattori i tra loro indipendenti (semplicistico) risulterà per ognuno di essi Ai(t) = 100 ΣIi(t)
24 Compatibilità e affidabilità Affidabilità Il termine osteointegrazione fu usato per la prima volta da Albrektsson (1981) che la definiva come una Diretta connessione funzionale e strutturale tra osso vitale e la superficie di un impianto sottoposto a carico
25 Il processo di guarigione di una lesione L intervento chirurgico (necessario nella quasi totalità degli impianti) provoca lesioni tissutali che possono essere una semplice interruzione della continuità del tessuto, o l asportazione di porzioni più o meno estese di tessuto. L organismo reagisce tentando di ripristinare la continuità interrotta, e il meccanismo secondo il quale tale reazione avviene è in forte relazione con la biocompatibilità La sequenza di eventi che caratterizzano il processo infiammatorio sono gli stessi per lesioni accidentali o intenzionali e non dipendono dal tipo di tessuto leso.
26 Il processo di guarigione di una lesione 1. I capillari lesi si vasocostringono immediatamente in modo tale da ridurre l emorragia 2. Le cellule endoteliali che costuiscono la parete dei capillari aumentano la loro attività 3. I capillari si ricoprono di globuli bianchi, rossi e piastrine 4. Si ha una vasodilatazione con perdita di plasma dai capillari 5. Il plasma, combinato con i globuli bianchi e le cellule morte dei tessuti lesi, forma l essudato (il cosiddetto pus ) Tutti questi eventi determinano arrossamento, tumefazione, aumento locale di temperatura e dolore
27 Il processo di guarigione di una lesione Il protrarsi del processo infiammatorio dà origine alle fasi proliferativa e di rimodellamento, durante le quali cellule giganti polinucleate aggrediscono e tentano di rimuovere il materiale estraneo e i batteri favorendo la produzione di collagene. Il collagene rende possibile la cicatrizzazione dei lembi del tessuto leso e l incapsulazione del materiale estraneo. In genere le fasi proliferativa e di rimodellamento durano diverse settimane. La cicatrice nella maggior parte dei tessuti è costituita da collagene e quindi la cicatrizzazione è da considerarsi un vero e proprio processo di riparazione. Solo nel caso delle ossa e del fegato la cicatrizzazione si esplica mediante rigenerazione del tessuto leso.
28 Il processo di guarigione di una lesione
29 L organismo reagisce ai materiali estranei L organismo possiede la capacità di difendersi da situazioni che potenzialmente sono in grado di danneggiarlo I processi naturali originati da questo meccanismo di difesa (controllabili in parte farmacologicamente) possono rappresentare un serio ostacolo all applicazione di dispositivi medici, in quanto l organismo non è in grado di apprezzare gli effetti benefici che da essi possono derivare Il problema fondamentale risiede nel fatto che l accettazione (o il rifiuto) del corpo estraneo dipende dal riconoscimento della natura dei materiali da parte dei tessuti, piuttosto che dalla valutazione della funzione svolta. Esempio: i trapianti d organo Situazioni simili si verificano negli impianti protesici e negli organi artificiali Nelle protesi vascolari sintetiche, esiste il rischio che il sangue coaguli sulla superficie interna occludendo il dispositivo rendendolo inutile (se non addirittura dannoso) Quindi un fenomeno fisiologico, essenziale per la sopravvivenza dell organismo, diventa potenzialmente pericoloso quando il sangue scorre su superfici che non sono quelle con le quali è abituato ad interagire.
30 Risposta dei tessuti a materiali estranei In generale, la reazione dell organismo alla presenza di un corpo estraneo è quella di espellerlo, o comunque eliminarlo mediante aggressione e metabolizzazione, come accade per i liquidi (si pensi ai farmaci iniettati nei fasci muscolari). Nel caso in cui il materiale sia solido, l organismo tende ad espellerlo se è mobile (es. una scheggia di legno nella cute) o ad isolarlo con una superficie epiteliale se non può essere spinto verso la superficie. Questo meccanismo produce una capsula intorno al corpo estraneo. In ogni caso, il tipo di reazione che si manifesta dipende dall interazione chimica tra i tessuti e i materiali estranei. Nel caso dei metallli, l aggressione dell organismo si traduce verosimilmente in corrosione con rilascio di ioni metallici nei tessuti. Ciò conduce ad una riduzione delle caratteristiche meccaniche del dispositivo impiantato e alla presenza di ioni difficlmente eliminabili e talvolta tossici nei tessuti. I polimeri sono potenzialmente inerti dal punto di vista chimico, ma altre sostanze usate nelle fasi di sintesi e lavorazione possono essere rilasciate e produrre effetti tossici a livello locale o sistemico.
31 Risposta dei tessuti a materiali estranei
32 Risposta dei tessuti a materiali estranei RISPOSTA MINIMA Impianto incapsulato da un sottile strato fibroso (materiali inerti: gomme siliconiche, Teflon, ceramici, leghe di Ti e Co) RISPOSTA INDOTTA CHIMICAMENTE modesta risposta infiammatoria acuta (materiali bioassorbibili: acido polilattico, suture assorbibili) grave risposta infiammatoria cronica (materiali degradabili: polimeri con additivi tossici, metalli corrodibili) RISPOSTA NECROTICA RISPOSTA INDOTTA FISICAMENTE risposta infiammatoria al particolato (materiali usurabili in genere, polimeri UHMWPE, PMMA, anche metalli) crescita di tessuto nei materiali porosi (materiali porosi, polimeri, ceramici, metalli, compositi) Strati di detriti necrotici (cemento per ossa, adesivi chirurgici)
33 La risposta del sangue Al fine di evitare problemi legati alla coagulazione del sangue (formazione di trombi) occorre controllare alcune caratteristiche superficiali dei materiali quali: Rugosità: il sangue coagula preferibilmente e più velocemente su superfici rugose e quindi per prevenire la coagulazione e facilitare il distacco di microscopiche formazioni trombotiche prima che raggiungano dimensioni pericolose è bene che le superfici a contatto con il sangue siano lucidate. Bagnabilità: il sangue coagula preferibilmente su superfici idrofobe piuttosto che su superfici idrofile Carica superficiale: la parte corpuscolata del sangue (ed in particolare le piastrine) è carica negativamente, di conseguenza il sangue coagula preferibilmente su superfici elettropositive Altri inconvenienti derivanti dall interazione tra sangue e dispositivi medici sono rappresentati dai danni fisici alla parte corpuscolata per azione fisica o chimica (emolisi). È quindi essenziale garantire condizioni fluidodinamiche tali da minimizzare sforzi di taglio e urti.
34 Impianti che attraversano la cute Esistono dei dispositivi medici che, per esplicare la loro funzione, devono attraversare la cute (drenaggi posizionati dopo un intervento chirurgico per scaricare all esterno i prodotti di scarto del processo infiammatorio, fili metallici per la trazione degli arti a seguito di fratture, impianti dentali endoossei ecc.) In tutti questi casi la lesione non può ripararsi in quanto il dispositivo rimane all interno della cute dovendo garantire il trasporto di materiale (o lo scambio di forze) tra interno ed esterno Talvolta questa condizione porta al fallimento dell impianto (si parla in particolare di estrusione) che si verifica essenzialmente con le seguenti modalità: 1.Estrusione causata da marsupializzazione 2.Estrusione causata da permigrazione 3.Estrusione causata da infezione e formazione di ascesso 4.Estrusione causata da avulsione 5.Estrusione causata da una qualsiasi combinazione delle precedenti cause
35 Impianti che attraversano la cute
36 Estrusione per marsupializzazione Si origina quando un dispositivo non poroso è impiantato in posizione percutanea. La proliferazione e migrazione delle cellule presenti nei bordi lesi dell epidermide provoca la creazione di una sorta di tasca cutanea che avvolge l impianto e diventa sede di detriti cellulari (potenziale sorgente di fenomeni infettivi). L impianto, alla fine, non è più in posizione percutanea ma completamente extracoroporeo
37 Estrusione causata da permigrazione Si origina quando un dispositivo poroso è impiantato in posizione percutanea. Inzialmente i pori si riempiono di tessuto connettivo, presto raggiunto da cellule basali dell epidermide (negli animali è stata misurata una velocità di permigrazione di 2 mm nei primi 10 giorni) che possono riempire totalmente l impianto per tutta la sua estensione Successivamente la porosità si riempie di cellule epidermiche cheratinizzate (tessuto duro e resistente presente nello strato corneo della pelle e nei peli) e si presenta una situazione di isolamento dell impianto simile alla marsupializzazione
38 Estrusione causata da infezione In presenza di un processo infettivo si osserva lo stesso comportamento per impianti porosi e non. Il derma e il sottostante tessuto in contatto con l impianto contaminato formano una spessa capsula di tessuto infiltrato con cellule derivanti dal processo infiammatorio acuto. L epidermide non riesce a crescere né intorno né dentro l impianto e i bordi della lesione restano vicini alla capsula anche per mesi. Manca pertanto il sigillo epidermico e le cellule nella capsula non riescono a combattere l infezione. Tali fenomeni possono presentarsi in qualunque momento dopo l impianto e non sono eliminabili mediante trattamento antibiotico
39 Estrusione causata da avulsione In alcuni casi gli impianti percutanei sono soggetti a movimenti che possono indurre sollecitazioni meccaniche sul tessuto circostante causando il danneggiamento del tessuto all interfaccia (es. impianti dentali) Ciò provoca dei microematomi e la necrosi del tessuto all interfaccia In alcuni casi le forze in gioco sono sufficientemente grandi da estrarre l impianto, in altri casi le forze causano lesioni locali che mantengono attivi i processi infiammatori e le possibili sorgenti infettive
Introduzione alla progettazione dei dispositivi biomedici
Introduzione alla progettazione dei dispositivi biomedici Obiettivi della lezione: apprendere le modlità secondo le quali si sviluppa il percorso progettuale di dispositivi medici. Acquisire familiarità
DettagliCampi magnetici. in terapia fisica
Campi magnetici in terapia fisica I Campi Magnetici Pulsanti propriamente detti (cioè i CMP dotati di opportune ed efficaci caratteristiche in termini di dose, frequenza, modalità di emissione, modalità
DettagliLe lesioni muscolari
Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI
DettagliOsteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry:
Osteointegrazione 1 Osteointegrazione Definizione della American Academy of Implants Dentistry: "Contatto che interviene senza interposizione di tessuto non osseo tra osso normale rimodellato e un impianto
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
Dettaglia.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG 27/4/2006 Cuore come dipolo elettrico Il cuore considerato come un generatore elettrico complesso, in cui sono presenti
DettagliGLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione
GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE
DettagliAREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI
Acconciatore/trice AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI PER MACROSETTORE, FAMIGLIA E QUALIFICA Scienze 1 MACROSETTORE: SERVIZI AllA PERSONA FAMIGLIA PROFESSIONALE: SERVIZI ALLA PERSONA QUALIFICA
DettagliSERVIZIO DI REUMATOLOGIA
SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,
DettagliLa forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara
La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi
DettagliMisericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica
Misericordia di Empoli Centro Formazione Primo Soccorso Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Il Trauma E detto trauma un evento violento che reca un danno psico-fisico ad un individuo. Incidente SI Infarto
Dettagliwww.mondialrelax.it - info@mondialrelax.it - Numero Verde : 800-911914
La magnetoterapia è una forma di fisioterapia che utilizza il magnetismo terrestre, risorsa presente in natura necessario per tutte le forme di vita. La magnetoterapia può essere di bassa e alta frequenza
DettagliVERIFICA La struttura generale e il rivestimento
ERIICA La struttura generale e il rivestimento Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Gli organismi unicellulari sono costituiti da tessuti In un organo ci sono tessuti di tipo diverso Un sistema è costituito
DettagliDefinizione. La terra. Folgorazione. Rischi elettrico. Effetti. Tipi di corrente elettrica. Cavi. Adempimenti Primo Soccorso
1 Tipi di corrente elettrica Rischi elettrico Definizione Cavi La terra Folgorazione Effetti Adempimenti Primo Soccorso 2 Possiamo paragonare la corrente elettrica ad una cascata e l energia trasferita
DettagliL APPARATO CIRCOLATORIO
L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in
DettagliAPPARATO CIRCOLATORIO
APPARATO CIRCOLATORIO 1 FUNZIONI F. respiratoria e nutritiva F. depuratrice F. di difesa (trasporto di O 2, principi alimentari...) (trasporto di CO 2 e altre sostanze di scarto) (nei confronti dei batteri
DettagliScuola Media Piancavallo 2
LA CELLULA Una caratteristica di quasi tutti gli esseri viventi è quella di possedere una struttura più o meno complessa in cui parti diverse, gli organi, sono adatte a svolgere funzioni specifiche. Il
DettagliPOLITECNICO DI TORINO
NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena
DettagliTECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI
LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni
DettagliLa libertà di sorridere
Impianti da vivere just smile La libertà di sorridere Il sorriso apre le porte, dà fiducia, a chi lo fa e a chi lo riceve, migliora le relazioni. Una dentatura sana è sinonimo di positività, di vitalità,
DettagliIPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA
UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliIl massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.
Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Ogni seduta deve essere iniziata con particolare cautela, onde saggiare la reattività del soggetto ed evitare
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliMassaggiatori medicali: Campi di applicazione nell ambito della para - tetraplegia
Massaggiatori medicali: Campi di applicazione nell ambito della para - tetraplegia 30.01.2016 1 Tetra/paraplegia. Cosa vuol dire? Tetra significa quattro e si riferisce ai quattro arti. Plegia significa
DettagliSTRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE
STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.
DettagliConoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di
Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore
DettagliAPPLICABILE DAL 1 GIUGNO 2015
CLASSIFICAZIONE E CARATTERISTICHE DEI RIFIUTI A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 Guida alla classificazione dei rifiuti Se un rifiuto è classificato con codice CER pericoloso assoluto, esso è pericoloso senza
DettagliSCIENZE. Il Sistema Circolatorio. Chi sono? il testo:
01 Chi sono? Uno è piccolo come una mosca, l altro è grande come un giocatore di basket, ma in tutti gli esseri viventi il cibo che essi mangiano (assorbono) e l aria (ossigeno) che respirano devono andare
DettagliIl futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato. Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI
Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI Il settore dei dispositivi medici e più in generale della medicina è in forte
DettagliLE MEMBRANE DEL CORPO. Rivestono le superfici Delimitano le cavità Formano lamine con funzione protettiva intorno ad organi
LE MEMBRANE DEL CORPO Rivestono le superfici Delimitano le cavità Formano lamine con funzione protettiva intorno ad organi LE MEMBRANE DEL CORPO Membrane epiteliali: sono membrane di rivestimento Membrane
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
Dettagli1.1 Descrizione e collocazione dell intervento... 3 1.2 Modalità di uso corretto... 3. 3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 4 3.1.1 Stabilità...
PIANO DI MANUTENZIONE PAG 1 SOMMARIO INTRODUZIONE... 2 1 MANUALE D USO... 3 1.1 Descrizione e collocazione dell intervento... 3 1.2 Modalità di uso corretto... 3 2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 3 2.1 Risorse
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE
Cod. ID: Data: Paziente: ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Test reagente del Gruppo Sanguigno per test in provetta piastra/vetrino GRUPPO SANGUIGNO COS E IL TEST PER L ANALISI DEL GRUPPO
DettagliMangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di
Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di materiali per fare funzionare il nostro corpo È il carboidrato
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it
DettagliVerifica. Tutto il quaderno di lavoro. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione.
Livello 2 07 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/6 Riferimento Tutto il quaderno di lavoro Compito Gli studenti svolgono la verifica. Materiale Soluzione Forma sociale Lavoro individuale Tempo
DettagliDifferenziamento Cellule Staminali
Differenziamento Cellule Staminali Differenziamento Tutte le cellule hanno funzioni di base Respirazione, crescita, divisione, sintesi La maggior parte ha inoltre delle capacità particolari 200 differenti
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi
DettagliLESIONI SCHELETRICHE
LESIONI SCHELETRICHE LESIONI MUSCOLO - SCHELETRICHE Anatomia dell APPARATO SCHELETRICO Lo scheletro umano è costituito da 208 ossa di diversi tipi: OSSA BREVI (es.vertebre) OSSA PIATTE (es. SCAPOLA, BACINO)
DettagliPrevenzione Formazione ed Informazione
Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il
DettagliINTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca
INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria
Dettaglitecnologia PROPRIETÀ DEI METALLI Scuola secondaria primo grado. classi prime Autore: Giuseppe FRANZÈ
tecnologia PROPRIETÀ DEI METALLI Scuola secondaria primo grado. classi prime Autore: Giuseppe FRANZÈ LE PROPRIETÀ DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE Si possono considerare come l'insieme delle caratteristiche
DettagliStruttura ergonomica a risonanza propriocettiva
Struttura ergonomica a risonanza propriocettiva benefici Rimodellamento della postura scheletrica Rilassamento psico-fisico Rilassamento muscolare Potenziamento muscolare Abbattimento dello stress Accrescimento
DettagliIL PROBLEMA DEL PRODURRE
IL PROBLEMA DEL PRODURRE IL CICLO TECNOLOGICO E I PROCESSI PRIMARI E SECONDARI Ing. Produzione Industriale - Tecnologia Meccanica Processi primari e secondari - 1 IL CICLO TECNOLOGICO Il ciclo tecnologico
DettagliCapacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro)
Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) E dipendente dalla temperatura:capacità di riposizionamento di difetti ed atomi (diffusione
DettagliAIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili
AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili le qualità del poliuretano espanso flessibile www.aipef.it numero 22 Maggio11 il Materiale Tipologie 1 il Materiale Traspirabilità 2 il Processo 5
DettagliI.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Sicurezza elettrica ---- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni. prof. Ing.
I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2011/2012 -classe IV- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni ---- Sicurezza elettrica ---- alunni Paletta Francesco Scalise Pietro Iacoi Domenico Turco
DettagliStandard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro
Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di Ambito di competenza: sicurezza e salute sul luogo di Livello: 6 Credito: Capacità Conoscenze
DettagliSostegno e locomozione
Sostegno e locomozione Uno scheletro è un apparato che deve svolgere almeno le seguenti funzioni: sostenere il corpo permettere il movimento proteggere organi interni Uno scheletro può essere: Idroscheletro
DettagliPERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo
Dettagli1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR
Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta
DettagliL APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO
L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO L' APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO è un sistema complesso costituito dal cuore e da una serie di condotti, i vasi sanguigni dentro i quali scorre il sangue. Il modo più semplice
DettagliLINFODRENAGGIO PROFONDO CON DEEP OSCILLATION AESTHETIC
LINFODRENAGGIO PROFONDO CON DEEP OSCILLATION AESTHETIC DEEP OSCILLATION Il principio d azione Attrazione elettrostatica tra mano/applicatore e il tessuto del paziente Movimento = impulsi di attrazione
Dettaglidella Valvola Mitrale
Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
DettagliNovità. Il carico immediato in implantologia.
Novità. Il carico immediato in implantologia. FAQ Che cosa è il carico immediato? Come è possibile rimettere i denti in prima seduta sugli impianti endoossei? Che possibilità dà al paziente il carico immediato?
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliI TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico
DettagliSISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).
SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione
DettagliLE VALVOLE TERMOSTATICHE
LE VALVOLE TERMOSTATICHE Per classificare ed individuare le valvole termostatiche si deve valutare che cosa si vuole ottenere dal loro funzionamento. Per raggiungere un risparmio energetico (cosa per la
DettagliL ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante
DettagliSTRUMENTI ORGANIZZATIVI
STRUMENTI ORGANIZZATIVI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp) IL RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls) IL MEDICO COMPETENTE
DettagliI documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE
I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono
DettagliISTITUTO ATERNO-MANTHONE'
ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle
DettagliRISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA
RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO IL RISCHIO ESISTE LADDOVE CI SIA UNA ESPOSIZIONE AD UN QUALUNQUE AGENTE CHIMICO.
DettagliI Papillomavirus sono tutti uguali?
Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.
Dettagliwww.cpautorip@virgilio.it il forum del meccanico FIAT Modelli vari
www.cpautorip@virgilio.it il forum del meccanico FIAT Modelli vari Versione: T.T. 1.9 JTD 8V (Punto Marea Multipla Stilo Doblò) DEBIMETRO Procedura di diagnosi delle anomalie INCONVENIENTE LAMENTATO Irregolarità
DettagliONDE ELETTROMAGNETICHE
ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine
DettagliEnergia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliGiorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio
Giorgio Bressi CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Il recupero dei rifiuti da C&D: criticità e prospettive Milano 16 dicembre 2013
DettagliCapitolo 1. Dimagrimento e calo ponderale
Introduzione Numerosi anni di esperienza nel settore Fitness come Personal Trainer mi hanno consentito di assistere ai meravigliosi e strabilianti mutamenti fisici di centinaia di persone; le loro manifestazioni
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliL ORIGINE DEI TESSUTI
L ORIGINE DEI TESSUTI Tutte le cellule dell organismo derivano dallo zigote Embrioni di topo a diversi stadi di sviluppo: A, stadio a 2 pronuclei; E, stadio a circa 16 cellule B, stadio a 2 blastomeri;
DettagliForza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA
Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi
DettagliSi utilizza per la componente acetabolare della
Quali materiali per la protesi? I materiali devono avere devono avere una elevata resistenza all usura devono resistere all azione corrosiva dei liquidi idi dell organismo non devono provocare danni all
DettagliBocca e Cuore ooklets
Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari
DettagliRAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:
Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO
DettagliIl Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliSIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE
1 Prima Stesura Data:15-02-2014 Redattori: Gasbarri - Rizzo SIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO...
DettagliLinee Guida AICQ Incollaggio Parte 5 Manutenzione e Riparazione
Direzione Tecnica Ingegneria Rotabili e Tecnologie di Base Tecnologie Meccaniche e Sistemi Frenanti - Sistemi e Componenti Meccanici - Sistemi Frenanti - Processi Speciali Autori: Nannini Andrea e-mail:
DettagliIstituto di Istruzione Superiore L. da Vinci Civitanova Marche. Anno scolastico 2014-2015. Programma svolto. Docente: Silvana Venditti
Anno scolastico 2014-2015 Programma svolto Docente: Silvana Venditti Disciplina: Scienze Naturali Classe : IV sez. E - Indirizzo Linguistico ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI E DEGLI OBIETTIVI SECONDO UNITA
DettagliLa gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA
La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della
DettagliGMG s.n.c. di Moretti Massimo & c. via XX settembre n 15 48024 Massa Lombarda (RA Tel/fax 0545 82966
Oggetto: progetto stampante solida per materiali ceramici Punti da rispettare 1) apparato a controllo numerico per formare oggetti tridimensionali in materiali sinterizzabili ad alta temperatura 2) sviluppo
DettagliSalute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008
Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro CONCETTI DI RISCHIO PERICOLO - DANNO PERICOLO Definizione di pericolo art. 2, lettera r, D.Lgs. 81/08 Proprietà o qualità intrinseca di
DettagliQuick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi
Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.
DettagliT E C N O L O G I E B I O M E D I C H E
T E C N O L O G I E B I O M E D I C H E TecnoBREAST I M P I A N T I M A M M A R I TEC NO BREAST N 0434 L AFFIDABILITÀ DEL SISTEMA TECNO BREAST. La Tecnologie Biomediche ha svolto attività di ricerca nel
DettagliALLENAMENTO A LUNGO TERMINE. di base o giovanile
ALLENAMENTO A LUNGO TERMINE di base o giovanile di alto livello PERIODIZZAZIONE DELL ALLENAMENTO PIANIFICAZIONE momento generale di formulazione della strategia delle grandi variazioni di struttura dell
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
Dettagli1 gli organi che distruggono le cellule del sangue, quando sono invecchiate sono detti..
Questionario: Apparato Circolatorio Candidato: Materia: Anatomia mercoledì 2 gennaio 2013 Punteggio: Quiz n Domanda 1 gli organi che distruggono le cellule del sangue, quando sono invecchiate sono detti..
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliTRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI
A cura di Vds Davide Bolognin Istruttore di Pronto Soccorso e Trasporto Infermi CROCE ROSSA ITALIANA Volontari del Soccorso Delegazione di Terme Euganee (PD) TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI
DettagliCorso di tecnologia Scuola media a.s. 2010-2011 PROF. NICOLA CARIDI
Corso di tecnologia Scuola media a.s. 2010-2011 PROF. NICOLA CARIDI ARGOMENTI TRATTATI: Oggetti materiali e tecnologie Classificazione dei materiali Proprietà dei materiali Proprietà chimico/fisico Proprietà
DettagliRischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.
Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Premessa Purtroppo, durante gli eventi calamitosi che si verificano durante le emergenze idrogeologiche, succede spesso che le barriere
Dettagli