SISMICITA E RISCHIO SISMICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SISMICITA E RISCHIO SISMICO"

Transcript

1 Corso di progetto di strutture in zona sismica Prof. Calvi SISMICITA E RISCHIO SISMICO Filippo DACARRO European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering Università degli Studi di Pavia, Italy filippo.dacarro@eucentre.it

2 L esame N 2 Prove in itinere; Progetto edificio in c.a. Zona 1=accelerazione attesa a livello della fondazione superiore a 0,25g; Orale; Numero minimo di piani fuori terra=4+piano terra; Dimensione minima inscrivibile in un rettangolo 40x60; Il progetto dovrà essere consegnato prima dell orale; Al progetto sarà assegnato un peso 0,4 mentre 0,3 sarà assegnato agli scritti; Non sono ammessi gruppi di progettazione formati da più di 3 persone.

3

4

5

6 Dynamics of Structures Anil K. Chopra

7

8 COS È UN TERREMOTO? Improvviso rilascio di energia accumulata dalle rocce in profondità che, sottoposte alle azioni dei continui movimenti della crosta terrestre, si rompono lungo superfici di scorrimento chiamate faglie. Parte di tale energia è liberata sotto forma di onde sismiche, che provocano lo scuotimento del suolo in superficie. Circa 2 miliardi di persone vivono in aree a rischio sismico Le vittime dei terremoti dall inizio del secolo sono state: circa nel mondo circa in Italia

9 Il fenomeno fisico

10 TETTONICA DELLE PLACCHE Placche convergenti Placche divergenti Continente Le placche di litosfera poggiano su di uno strato viscoso (astenosfera). Il loro moto relativo è dovuto ad uno squilibrio termico interno alla Terra, che innesca moti convettivi nello strato corrispondente al mantello. Due teorie: 1) comportamento PASSIVO delle placche galleggianti sul mantello 2) Comportamento ATTIVO delle placche, che prendono direttamente parte al processo convettivo, subendo processi di riscaldamento e raffreddamento Da: Press and Siever, 1994 and USGS

11 MARGINI DELLE PLACCHE a) MARGINI DIVERGENTI: le placche A e B si allontanano, MARGINI CONVERGENTI: le placche B e C entrano in collisione (zone di subduzione, i terremoti hanno origine particolarmente in queste zone). b) MARGINI TRASFORMI: le placche A e B scorrono lateralmente fra di loro Da: Press and Siever (1994)

12 TIPI DI FAGLIE Faglia DIRETTA espansione Faglie TRASFORMI taglio Faglia INVERSA subduzione FAGLIA OBLIQUA Gli scorrimenti delle faglie reali sono rappresentabili mediante una combinazione (sovrapposizione) dei movimenti descritti Da: Press and Siever (1994)

13 ESEMPIO: LA FAGLIA DI SAN ANDREAS, CARRIZO PLANE, CALIFORNIA Il complesso di San Andreas è costituito da un insieme di faglie, anche se generalmente si parla di faglia trasforme. Esso rappresenta il limite di separazione fra la placca pacifica e quella nordamericana. In sintesi, mentre Los Angeles si muove in direzione delle isole Hawaii, la vicina Berkeley si muove insieme a New York sulla placca nordamericana. Tale zona è estremamente significativa da un punto di vista scientifico perché permette l osservazione diretta e lo studio sia dei meccanismi di faglia, sia dei frequenti eventi sismici associati Una caratteristica particolare è che, mentre tutto il complesso è contraddistinto da una elevata sismicità, la porzione centrale è una faglia inattiva

14 MECCANISMO DI GENESI DEI TERREMOTI Le faglie sono da ritenersi l origine, piuttosto che l effetto di un terremoto, da esse generato secondo il seguente schema: 1) Due blocchi crostali, separati da una superficie di faglia, si trovano nella posizione originaria indeformata. Lungo la superficie di faglia si ha un progressivo accumulo di sforzi. 2) Tale accumulo di sforzi provoca una deformazione elastica della zona interessata 3) Raggiunto il limite di rottura in un punto, si ha uno scorrimento dei due ammassi rocciosi lungo la superficie di faglia, con concomitante rilascio istantaneo di energia 4) I due ammassi rocciosi raggiungono ad una nuova condizione di equilibrio (configurazione indeformata, non più coincidente con la posizione originaria)

15 PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE Ipocentro: punto in cui ha origine la scossa sismica o rilascio di energia Epicentro: intersezione della verticale all ipocentro con la crosta terrestre epicentro faglia ipocentro o fuoco Distanza focale: distanza di un punto della superficie dall ipocentro Distanza epicentrale: distanza di un punto della superficie dall epicentro Le onde sismiche si diffondono dall ipocentro in direzione radiale. Attraversando gli strati all interno della Terra, subiscono fenomeni di rifrazione e riflessione, esattamente come quando un raggio luminoso passa da un mezzo ad un altro con caratteristiche diverse

16 TIPI DI ONDE SISMICHE Onde di volume (si propagano in un mezzo continuo) Onde P ( primarie o longitudinali ): longitudinali alla direzione del moto, sono le più veloci (v ~ 5 7 km/s), producono i tipici boati, responsabili dei maremoti Onde S ( secondarie o trasversali ): perpendicolari alla direzione di vibrazione, non si propagano in acqua, v ~ 3 4 km/s Onde di superficie (si propagano in superficie, sono la principale causa dello scuotimento del suolo e dei danni ambientali, v = 3.5 km/s) Onde di Love: vibrano in un piano parallelo alla superficie terrestre, perpendicolarmente alla direzione dell onda Onde di Rayleigh vibrano in un piano perpendicolare alla superficie terrestre e inducono un movimento ellittico nelle particelle interessate

17 La misura del terremoto

18 STRUMENTI DI MISURA DEI TERREMOTI Sismoscopio di Chang: primo strumento per la misurazione dei terremoti, costruito in Cina nel 132 A.C. Le bocche dei draghi tengono delle palline tramite dei meccanismi a leva, connessi ad un pendolo interno. Si riteneva che la direzione dell epicentro fosse indicata dalla prima pallina che cadeva. Gli effetti sulle strutture in un sito non indicano la grandezza di un terremoto Per misurare le caratteristiche di un terremoto occorre disporre di una registrazione oggettiva strumentale dello scuotimento. Lo strumento impiegato è il sismografo/accelerometro strong motion. Questi strumenti registrano l accelerazione del terreno nel tempo Sismografo e tipi di pendoli per sismografi a lungo periodo per la misura degli spostamenti (pendolo orizzontale e pendolo inverso)

19 REGISTRAZIONE DEI TERREMOTI Onde P Onde S Onde L T SP = 1 V S 1 T V SP P 1 = V S 1 V P Accelerogramma: accelerazione in funzione del tempo). L intervallo T SP misura lo sfasamento tra le onde P e S e consente di ricavare la distanza della stazione di registrazione dall ipocentro del terremoto. La posizione assoluta dell ipocentro è determinata dall intersezione delle registrazioni di tre stazioni Componente N-S del terremoto di El Centro (California, 1940), in termini di accelerazione, velocità e spostamento

20 MISURA DELLA GRANDEZZA DEI TERREMOTI MAGNITUDO (scala Richter) Definita da Richter nel 1935 attraverso la misura dell ampiezza massima della traccia registrata dal sismografo, rapportata con una misura di riferimento standard. È indipendente dagli effetti che il terremoto provoca sull uomo e sulle costruzioni. Permette di confrontare eventi sismici avvenuti in diverse parti del Mondo ed in tempi diversi. E proporzionale alla lunghezza di faglia ed all energia rilasciata INTENSITA (scala di Mercalli) Scala empirica che misura gli effetti di un terremoto sull ambiente, sulle persone, sugli edifici. È una grandezza meno rappresentativa perchè dipendente dalle condizioni di misura, ma permette di classificare i terremoti del passato Correlazione appprossimata tra l intensità epicentrale (MCS) e la magnitudo di Richter scala Mercalli I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII non percepito percezione crescente, reazioni di paura, caduta di oggetti, senza danni danni lievi crolli e distruzione di una percentuale crescente di edifici storicamente mai raggiunto scala Richter

21 PARAMETRI DEL LIVELLO DI SCUOTIMENTO Magnitudo Più grande è la magnitudo, maggiore è l energia rilasciata Distanza Lo scuotimento si attenua con la distanza, a causa dell amplificazione delle dimensioni del fronte d onda e di dissipazioni energetiche Condizioni locali del suolo Amplificazione dovuta alle diverse caratteristiche degli strati di terreno dall ipocentro fino in superficie Approssimativamente, terremoti in grado di provocare vittime e seri danni agli edifici, possono essere caratterizzati da una magnitudo da 5.5 in su. M = 5 M = 6 M = 7 L incremento di una unità di magnitudo corrisponde a un incremento di energia rilasciata pari a circa trenta volte.

22 I PIÙ GRANDI TERREMOTI NEL MONDO TERREMOTI DEGLI ULTIMI 100 ANNI IN ORDINE DI MAGNITUDO Zona Anno Magnitudo 1 Cile Prince William Sound, Alaska Andreanof Islands, Alaska Al largo di Sumatra, Indonesia Kamchatka Al lrago della costa dell'ecuador Northern Sumatra, Indonesia Rat Islands, Alaska Assam - Tibet Ningxia-Gansu, China Kuril Islands Banda Sea, Indonesia TERREMOTI STORICI IN ORDINE DI PERDITE DI VITE UMANE Zona Anno Perdite umane 1 Regione dello Shansi, Cina Calcutta, India Antiochia, Siria Tientsin e Tangshan,Cina M= Tokyo, Giappone Tokyo e Yokohama M= Nan-chan, Cina M= Sud Est Asiatico M= Hokkaido Turkmeinstan, URSS Chihli, Cina Gansu, Cina M= Reggio Calabria e Messina, Italia M= 7.2

23 Gli effetti del terremoto in Italia Terremoto di Reggio Calabria e Messina, 1908 Terremoto del Friuli, 1976 Terremoto in Irpinia e Basilicata, 1980 Terremoto di Umbria e Marche, 1997 Terremoto del Molise, 2002 Terremoto dell Aquila, 2009

24 REGGIO CALABRIA E MESSINA, 1908 M = 7.2, VITTIME

25 Messina, 27 dicembre 1908

26 Messina, 29 dicembre 1908

27 FRIULI, 1976 M = 6.5, 922 VITTIME

28 IRPINIA E BASILICATA, 1980 M = 6.9, 2800 VITTIME

29 UMBRIA E MARCHE, 1997 M = VITTIME

30 MOLISE, 2002 M = VITTIME

31 ABRUZZO, 2009 M = VITTIME; SFOLLATI

32

33

34 Abruzzo, 2009

35 Nel Mondo

36 Pakistan, 2005

37 Algeria, 2003

38 Turchia, 1999

39 Esempi di inadeguata risposta sismica delle strutture

40 COLLASSO PER PIANO DEBOLE

41 ESPULSIONE TAMPONATURE E PIANO DEBOLE CON COLLASSO VERTICALE

42 COLLASSO PER CARENZE IN FONDAZIONE

43 IRREGOLARITÀ IN PIANTA ED IN ELEVATO

44

45

46 1) Si possono prevedere i terremoti? 2) Si può annullare (o almeno ridurre) l effetto distruttivo dei terremoti?

47 1) Si possono prevedere i terremoti? I tentativi di prevedere i terremoti risalgono agli albori dell umanità La storia della sismologia è ricca di personaggi che hanno rivendicato la scoperta di metodi per prevedere i terremoti: Aggarwal, Varotsos, Bakun, Kossobokov, e anche in Italia: Bendandi, Giuliani..

48 Addirittura negli anni 70 in California si era arrivati a formulare una teoria della prevsione : la teoria della dilatanzadiffusione: Sotto forte carico la roccia si dilata per l apertura di microfratture Le microfratture si riempiono d acqua e si propagano Ciò diminuisce la resistenza meccanica E porta alla rottura

49 La teoria è semiempirica e fonda tutta la sua credibilità sulla osservazione di fenomeni precursori A-INCLINAZIONE DEL TERRENO B-DIFFERENZIALE DI POTENZIALE ELETTRICO C-COMPORTAMENTI ANIMALI ANOMALI D-VARIAZIONI DELLA FALDA ACQUIFERA E-SCOSSE SISMICHE F-CONCENTRAZIONE DI Rd

50 Messa alla prova in innumerevoli casi questa teoria ha fatto fiasco, al pari di ogni altro metodo di previsione In un caso però, clamorosamente, sembrò funzionare: Haicheng, Cina, 1975: Un grande terremoto l unico in tutta la storia previsto con successo?

51 La previsione di Haicheng A metà dicembre 1974 si verifica uno sciame sismico nelle vicinanze di Liaoyang, circa 70 km a N di Haicheng. La scossa principale, M=4.8, fu avvertita in un area vasta, ma gli esperti tranquillizzarono la popolazione poiché questa era nota come regione a bassa sismicità. Inizia comunque l osservazione del comportamento degli animali e del livello dell acqua dei pozzi in tutta la regione Shenyang-Tantung-Dairen, ma non si trova nessun segnale chiaro. inizia anche l osservazione della inclinazione del terreno, della sua resistività elettrica, del livello del radon, ma anche questa senza alcun segnale chiaro. Uno violento sciame di scosse sismiche ad Haicheng inizia il 1 febbraio e raggiunge il picco la sera del 3 febbraio. 10 eventi ebbero M>3 e 2 ebbero M>4.

52 4 FEBBRAIO 1975: la scossa principale, M= 7.3 Dall analisi dei sismogrammi si ricavano i dati della faglia sorgente: non coincidono con nessuna faglia nota Bilancio dell evento: MORTI e FERITI, 90% DEGLI EDIFICI DISTRUTTI Se non fosse stata evacuata la città si stimano più di TRA MORTI E FERITI

53 UNA PREVISIONE AZZECCATA? NO! I DOCUMENTI MOSTRANO INEQUIVOCABILMENTE CHE NON CI FU ALCUNA PREVISIONE, NE ALCUN ORDINE DI EVACUAZIONE. SPAVENTATA DALLE SCOSSE, LA GENTE ABBANDONO SPONTANEAMENTE LA CITTA

54 L INCAPACITA DEGLI SCIENZIATI CINESI DI PREVEDERE I TERREMOTI CONFERMATA IL 28 LUGLIO 1976, DA TANGSHAN M=7.6 TANGSHAN, florida città industriale con 1 milione di abitanti NESSUN FENOMENO PRECURSORE, NESSUNO SCIAME, NESSUNA EVACUAZIONE: MORTI e FERITI

55 Quindi Haicheng è stato solo un caso eccezionalmente fortunato Un caso in cui il terremoto si è previsto da solo Una cosa analoga stava succedendo a L Aquila

56 In generale, però Ari Ben-Menahem, in A Concise History of Mainstream Seismology: Origins, Legacy, and Perspectives, BSSA 1995, p. 1216: `` April. Unpredicted earthquake of magnitude 6 in the heart of Europe, amidst hundreds of seismographs, computers, and professors of seismology. Just another reminder that even with all the accumulated seismological lore since the Lisbon earthquake (1755), we are still as surprised by earthquakes now as we were then."

57 In conclusione Non esiste evidenza scientifica della possibilità di prevedere un terremoto

58 Fenomeni fisici intrinsecamente imprevedibili Tutti quelli in cui la fisica di base è non-lineare. Non necessariamente devono essere complessi. Si pensi al lancio di un moneta: si può prevedere con certezza il risultato del prossimo lancio? I terremoti sono fratture e la fisica delle fratture è altamente non-lineare

59 2) Si può annullare (o almeno ridurre) l effetto distruttivo dei terremoti? Deve essere possibile giacché un terremoto poco più piccolo di quello dell Aquila (M=5.0 anziché M=5.8) nel centro di Los Angeles poco prima non ha prodotto il benché minimo danno.

60 Le dimensioni del problema A partire dal 1000 d.c fino ad oggi, almeno 200 terremoti hanno avuto effetti disastrosi in Italia

61 La distruzione dei terremoti L attenzione dei media è concentrata sulle vittime Ma la mortalità da terremoto è bassa

62 Poca cosa in confronto alle malattie o agli incidenti stradali

63 E marginale anche rispetto ad altre catastrofi naturali

64 I terremoti sono delle catastrofi soprattutto dal punto di vista economico: il costo del terremoto dell Aquila del 6 aprile 2009 è stimabile in almeno 100 miliardi di Euro. L Italia è un paese ad alto rischio sismico

65 Il Rischio Sismico Il Rischio Sismico è frutto della combinazione di tre elementi 1. La pericolosità 2. La vulnerabilità 3. L esposizione

66 L approccio di difesa dai terremoti seguito in Italia nell ultimo ventennio Si è basato su 1. Carta di pericolosità sismica. E più o meno la stessa da 40 anni. 2. Normativa antisismica rigorosa. Ma solo per i fabbricati di nuova costruzione, che sono il 10% del totale. 3. Ricerca geofisica di base. Purtroppo di nessuna utilità pratica

67

68 L approccio seguito in Italia Sono mancate totalmente: 1. Una mappa dell amplificazione sismica 2. Una mappa della vulnerabilità sismica 3. Una mappa combinata della vulnerabilità e del valore esposto 4. Una normativa di intervento sul patrimonio edilizio esistente, che è oltre il 90% del totale

69 E un approccio che si è mostrato drammaticamente sbagliato

70 La mappa dell amplificazione sismica è ben più importante della mappa di pericolosità!

71 Distruzione totale a Onna Pochi cornicioni caduti a Monticchio Abruzzo, Aprile 2009

72 I due paesi sono a 1 chilometro di distanza l uno dall altro, esattamente all epicentro del terremoto dell Aquila e quindi con identica pericolosità, ed hanno identiche tipologie costruttive

73 L importanza fondamentale del valore esposto In Italia il patrimonio storico monumentale è un bene dell Umanità: E nostro dovere proteggerlo in modo adeguato. Anche perché per l Italia è fonte di una delle industrie più importanti: il turismo Durante il terremoto dell Umbria (1997) la Basilica di Assisi crollò sotto gli occhi del mondo.

74 Le aree in cui intervenire sono note

75 Come note sono le tecniche di costruzione antisismica Non serve ricercare tecniche esotiche: basta la classica controventatura La Torre dell Embarcadero di San Francisco, all epicentro del terremoto del 1906, M=7.9, subì solo danni modesti

76 Occorre solo pianificare le priorità di intervento Identificare le zone specifiche in cui è massima l amplificazione sismica Identificare i singoli edifici in cui la vulnerabilità sismica è alta Incrociare i dati di amplificazione con quelli di pericolosità, di vulnerabilità e di valore esposto Stabilire le priorità di intervento

77 Le valutazioni di amplificazione sismica e di vulnerabilità sono facili, rapide e poco costose Analisi modale passiva del terreno Tromografo digitale portatile Analisi modale passiva dell edificio (Torre degli Asinelli, Bologna)

78 In conclusione, Ridurre gli effetti distruttivi dei terremoti non solo è possibile: è prassi consolidata da quasi un secolo in tutti i paesi sismici con un economia a livello di G8. L Italia è allineata al 3 mondo a causa di scelte drammaticamente sbagliate Occorre cambiare rotta. Possibilmente prima della prossima catastrofe.

PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE

PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE faglia epicentro ipocentro o fuoco Ipocentro: punto in cui ha origine la scossa sismica o rilascio di energia Epicentro: intersezione della verticale all ipocentro con

Dettagli

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA Filippo DACARRO European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering Università degli Studi di Pavia, Italy filippo.dacarro@eucentre.it COS È UN TERREMOTO? Improvviso

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

Terremoti a cura di Francesco Speciale

Terremoti a cura di Francesco Speciale Terremoti a cura di Francesco Speciale Il terremoto o sisma viene definito come una rapido e violento scuotimento del suolo dovuto a improvvise lacerazioni che si manifestano a grandi profondità nelle

Dettagli

PARTE I COME SI GENERANO TERREMOTI

PARTE I COME SI GENERANO TERREMOTI PARTE I COME SI GENERANO TERREMOTI dal latino terrae motus ossia movimento della terra. CO): deriva dal greco seismos ossia scuotimento. : deriva dal latino Tellus che era la dea romana della Terra. significano

Dettagli

I terremoti più disastrosi nella storia dal 1900 a oggi

I terremoti più disastrosi nella storia dal 1900 a oggi Dal momento che è stato praticamente impossibile armonizzare i dati raccolti dai ragazzi ho riunito in queste pagine le tabelle più interessanti e significative corredate da sitografia così che ognuno

Dettagli

CORSO DI GEOPEDOLOGIA A.S. 2012 2013 prof. Luca Falchini LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA

CORSO DI GEOPEDOLOGIA A.S. 2012 2013 prof. Luca Falchini LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA CORSO DI GEOPEDOLOGIA A.S. 2012 2013 prof. Luca Falchini LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA Indagini dirette Scavi per ricerche minerarie, energetiche e idriche; carotaggi Non si giunge oltre i 12 km di

Dettagli

unità 13. I fenomeni sismici

unità 13. I fenomeni sismici Terremoto: vibrazione della Terra prodotta da rapida liberazione di energia elastica che avviene nell che avviene secondo il modello del rimbalzo elastico dal quale si propagano le onde sismiche forniscono

Dettagli

Attività antropiche: attività umane.

Attività antropiche: attività umane. A Acque di strato (o di produzione): sono le acque associate agli idrocarburi nei giacimenti e, quindi, estratti insieme ad essi. Le loro proprietà chimico fisiche variano a seconda della localizzazione

Dettagli

Deriva dei Continenti e Tettonica a Zolle

Deriva dei Continenti e Tettonica a Zolle Deriva dei Continenti e Tettonica a Zolle Struttura della Terra Lo studio delle onde sismiche ha fatto ipotizzare agli scienziati che la Terra sia formata da :tre principali strati La crosta terrestre

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Dario Polimeni - Salvatore Le Pira - Salvatore Ferracane Domenico Scalia - Salvatore Motta e Francesco Nicolosi

Dario Polimeni - Salvatore Le Pira - Salvatore Ferracane Domenico Scalia - Salvatore Motta e Francesco Nicolosi Dario Polimeni - Salvatore Le Pira - Salvatore Ferracane Domenico Scalia - Salvatore Motta e Francesco Nicolosi Sei tecnici del Comune di Catania, provenienti da diverse Direzioni, hanno dato la propria

Dettagli

FRATTURAZIONE Della LITOSFERA. MOVIMENTO Delle PLACCHE

FRATTURAZIONE Della LITOSFERA. MOVIMENTO Delle PLACCHE Tettonica a placche FRATTURAZIONE Della LITOSFERA MOVIMENTO Delle PLACCHE Placche Frammenti di litosfera Crosta continentale Crosta oceanica Crosta continentale + Crosta oceanica Cosa succede? Prima

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

VIA ANDREA COSTA, 187 BOLOGNA

VIA ANDREA COSTA, 187 BOLOGNA VIA ANDREA COSTA, 187 BOLOGNA Le Case in Legno sono il sistema costruttivo più diffuso nei paesi del Nord Europa e si stanno diffondendo anche nel nostro paese, soprattutto al Nord (grazie all'influenza

Dettagli

Perché questo incontro. Giugno 2012: contattato dal Sig. Furlanetto del comitato Volpago Ambiente per parlare del «Caso Montello»

Perché questo incontro. Giugno 2012: contattato dal Sig. Furlanetto del comitato Volpago Ambiente per parlare del «Caso Montello» Perché questo incontro Giugno 2012: contattato dal Sig. Furlanetto del comitato Volpago Ambiente per parlare del «Caso Montello» Emergenza di comunicazione: sei membri della Commissione Grandi Rischi sotto

Dettagli

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software Il calcolo di questo parametro dinamico può essere effettuato attraverso le classiche prove sismiche in foro del tipo DOWN-HOLE oppure con metodi innovativi indiretti.

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 1 Obiettivi prestazionali e normativa vigente Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Obiettivi prestazionali Obiettivi progettuali Sono definiti dall associazione associazione tra

Dettagli

Il rischio vulcanico

Il rischio vulcanico Il rischio vulcanico Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Sesta parte Prof. Rolando Neri 2 Alcuni eventi pericolosi nell attività di un vulcano. (Rielaborato da Press e Siever). Il loro verificarsi può provocare

Dettagli

La nuova rete accelerometrica della Svizzera

La nuova rete accelerometrica della Svizzera La nuova rete accelerometrica della Svizzera La rete accelerometrica della Svizzera nel 2019 Blu: prima fase del progetto (2009 2013), 30 stazioni installate. Rosso: seconda fase del progetto (2013 2019),

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

Lo stoccaggio dei materiali può avvenire sia a terra si su apposite attrezzature: gli scaffali.

Lo stoccaggio dei materiali può avvenire sia a terra si su apposite attrezzature: gli scaffali. Mezzi di warehousing Le attrezzature per lo stoccaggio comprendono tutti i mezzi che non possono seguire il materiale durante i suoi movimenti. Si tratta quindi di "mezzi fissi", cioè di attrezzature facenti

Dettagli

La deriva dei continenti. Il geofisico Alfred WEGENER, nel 1915, formulò una teoria sulla formazione dei continenti e degli oceani.

La deriva dei continenti. Il geofisico Alfred WEGENER, nel 1915, formulò una teoria sulla formazione dei continenti e degli oceani. La deriva dei continenti Il geofisico Alfred WEGENER, nel 1915, formulò una teoria sulla formazione dei continenti e degli oceani. La deriva dei continenti Wegener presuppose che le terre attualmente emerse

Dettagli

VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI

VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI Verifica di vulnerabilità sismica Pagina 2 di 8 INDICE Premessa...3 Classificazione sismica...3 Vulnerabilità sismica...5 Indagini...5 Calcolo...6 Verifica

Dettagli

Eliosismologia. Marco Potenza. Planetario di Milano 30 maggio 2006

Eliosismologia. Marco Potenza. Planetario di Milano 30 maggio 2006 Eliosismologia Marco Potenza Planetario di Milano 30 maggio 2006 Elio-sismologia = studio dei terremoti sul Sole o meglio: Studio del Sole mediante l analisi delle sue oscillazioni Guardiamo da vicino

Dettagli

Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea

Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea Le resistenze liminari Rsi e Rse si calcolano, noti i coefficienti conduttivi (liminari) (o anche adduttanza) hi e he, dal loro reciproco. (tabella secondo

Dettagli

PERCORSO COMPOSITIVO 1. La forza distruttrice della natura.

PERCORSO COMPOSITIVO 1. La forza distruttrice della natura. 8. CALAMITÀ NATURALI L Italia è un paese geologicamente instabile e, come tale, è sottoposto a numerosi fattori di rischio, tra cui fenomeni sismici, vulcanici e alluvionali. A ciò si aggiunge l intervento

Dettagli

PROGETTAZIONE DELL AMPLIAMENTO DELLA CASA DI RIPOSO DON BOSCO A BOLZANO RELAZIONE GEOLOGICO GEOTECNICA DI PROGETTO- INTEGRAZIONE

PROGETTAZIONE DELL AMPLIAMENTO DELLA CASA DI RIPOSO DON BOSCO A BOLZANO RELAZIONE GEOLOGICO GEOTECNICA DI PROGETTO- INTEGRAZIONE PROGETTAZIONE DELL AMPLIAMENTO DELLA CASA DI RIPOSO DON BOSCO A BOLZANO RELAZIONE GEOLOGICO GEOTECNICA DI PROGETTO- INTEGRAZIONE Redattore della relazione: Dott. Geol. Emanuele Sascor PROGETTAZIONE DELL

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 7 -

Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Campionamento La codifica dei suoni si basa sulla codifica delle onde che li producono, a sua volta basata su una procedura chiamata campionamento.! Il campionamento

Dettagli

. conoscere il fenomeno sismico, LO STUDIO DI MICROZONAZIONE SISMICA DEL COMUNE DI NEGRAR. Dott. Geol. Enrico Castellaccio 13 febbraio 2012

. conoscere il fenomeno sismico, LO STUDIO DI MICROZONAZIONE SISMICA DEL COMUNE DI NEGRAR. Dott. Geol. Enrico Castellaccio 13 febbraio 2012 . conoscere il fenomeno sismico, LO STUDIO DI MICROZONAZIONE SISMICA DEL COMUNE DI NEGRAR Dott. Geol. Enrico Castellaccio 13 febbraio 2012 1 Terremoto dell Aquila 6 aprile 2009 Mr = 5,9 Mw = 6,3 Tr = 300-350

Dettagli

Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale 1 Mercati perfettamente concorrenziali 1. Price taking Poiché ogni impresa vende una porzione relativamente piccola della produzione complessiva del

Dettagli

MAREMMAXLAM S.r.l. Maremmaxlam S.r.l.

MAREMMAXLAM S.r.l. Maremmaxlam S.r.l. Cartesio ci ricordava che: Chi cerca la verità deve una volta nella vita dubitare di tutto, per quanto è possibile. Lui si riferiva al fatto che il sapere tradizionale con le sue certezze si andava sbriciolando

Dettagli

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa

Dettagli

SCENEGGIATURA I terremoti

SCENEGGIATURA I terremoti Progetto LES SCENEGGIATURA I terremoti Premessa Questa attività è dedicata allo studio della natura e genesi dei terremoti. I terremoti costituiscono una delle manifestazioni più imponenti della dinamica

Dettagli

Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali.

Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali. FANOLEGNO Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali. FANOLEGNO Tetti La nostra struttura ha acquisito, nel corso

Dettagli

Gli input sono detti anche fattori di produzione: terra, capitale, lavoro, materie prime.

Gli input sono detti anche fattori di produzione: terra, capitale, lavoro, materie prime. LA TECNOLOGIA Studio del comportamento dell impresa, soggetto a vincoli quando si compiono scelte. La tecnologia rientra tra vincoli naturali e si traduce nel fatto che solo alcuni modi di trasformare

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme

Dettagli

Prof. Ing. Andrea Giuseppe CAPODAGLIO. Prof. Ing. Arianna CALLEGARI

Prof. Ing. Andrea Giuseppe CAPODAGLIO. Prof. Ing. Arianna CALLEGARI RIDUZIONE IMPATTO AMBIENTALE CERTIFICATI DI VALIDAZIONE DIFFUSIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE DAL CANALE DI INGRESSO DELL IMPIANTO DI NOSEDO: STUDIO DIFFUSIONALE DI CONFRONTO TRA RISULTATI DEL SISTEMA ODOWATCH

Dettagli

CIRCOLO FILATELICO, NUMISMATICO ED HOBBISTICO - GONZAGA MOSTRA MERCATO DEL C ERA UNA VOLTA GONZAGA

CIRCOLO FILATELICO, NUMISMATICO ED HOBBISTICO - GONZAGA MOSTRA MERCATO DEL C ERA UNA VOLTA GONZAGA , - 2013 DOMENICA 6 GENNAIO - 1 M 2 M 3 G 4 V 5 S 6 D 7 L 8 M 9 M 10 G 11 V 12 S 13 D 14 L 15 M 16 M 17 G 18 V 19 S 20 D 21 L Bovimac Fo.R.Agri.Expo Bovimac Fo.R.Agri.Expo Bovimac Fo.R.Agri.Expo 22 M 23

Dettagli

Lezione 12 (BAG cap. 11) Crescita: i fatti principali

Lezione 12 (BAG cap. 11) Crescita: i fatti principali Lezione 12 (BAG cap. 11) Crescita: i fatti principali Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia Ci spostiamo dallo studio delle determinanti della produzione nel breve e nel medio

Dettagli

TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI. Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008

TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI. Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008 TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008 D. Lgs. 81/2008: Art. 100 Piano di Sicurezza e Coordinamento comma 1: il Piano di Sicurezza e Coordinamento è corredato..da una tavola tecnica

Dettagli

Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM

Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM Technical Convention QUALITY IN MAINTENANCE: FULL SAFETY, FULL ACCESSIBILTY Augsburg, 18 October 2007 Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM Ascensori esistenti

Dettagli

Costruzioni in legno: nuove prospettive

Costruzioni in legno: nuove prospettive Costruzioni in legno: nuove prospettive STRUZION Il legno come materiale da costruzione: origini e declino Il legno, grazie alla sua diffusione e alle sue proprietà, ha rappresentato per millenni il materiale

Dettagli

Più processori uguale più velocità?

Più processori uguale più velocità? Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In

Dettagli

DOBBIAMO AVER PAURA DELLA PIOGGIA?

DOBBIAMO AVER PAURA DELLA PIOGGIA? Nuovo Rapporto Ance Cresme alluvioni con una scia ininterrotta di disastri, vittime e costi altissimi per i cittadini. Un territorio martoriato da Nord a Sud e L aggiornamento del rapporto Ance Cresme

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

19 Il campo elettrico - 3. Le linee del campo elettrico

19 Il campo elettrico - 3. Le linee del campo elettrico Moto di una carica in un campo elettrico uniforme Il moto di una particella carica in un campo elettrico è in generale molto complesso; il problema risulta più semplice se il campo elettrico è uniforme,

Dettagli

SOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA

SOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA LEGGI FONDAMENTALI DELLE NORMESISMICHE SOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME SISMICHE LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA Giacomo Di Pasquale, Dipartimento della Protezione

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

LA CALABRIA CONFERMA LA PERICOLOSITÀ DELLE SUE STRADE: ANCHE NEL 2014 L INDICE DI MORTALITÀ È TRA I PIÙ ALTI D ITALIA (dati ACI-ISTAT)

LA CALABRIA CONFERMA LA PERICOLOSITÀ DELLE SUE STRADE: ANCHE NEL 2014 L INDICE DI MORTALITÀ È TRA I PIÙ ALTI D ITALIA (dati ACI-ISTAT) LA CALABRIA CONFERMA LA PERICOLOSITÀ DELLE SUE STRADE: ANCHE NEL 2014 L INDICE DI MORTALITÀ È TRA I PIÙ ALTI D ITALIA (dati ACI-ISTAT) Nel 2014, secondo il rapporto ACI-ISTAT presentato a Roma il 3 Novembre,

Dettagli

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con. CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

PICCOLI EINSTEIN. Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie

PICCOLI EINSTEIN. Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie PICCOLI EINSTEIN Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Il liceo scientifico Einstein, sito in via Pacini 28, propone alle singole

Dettagli

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Premessa I composti organici non metanici (COV), pur rappresentando

Dettagli

(liberamente interpretato da http://www2.unipr.it/~bottarel/epi/homepage.html) SCHEDA ALUNNI. Descrizione dell attività:

(liberamente interpretato da http://www2.unipr.it/~bottarel/epi/homepage.html) SCHEDA ALUNNI. Descrizione dell attività: Pagina 1 di 11 (liberamente interpretato da http://www2.unipr.it/~bottarel/epi/homepage.html) SCHEDA ALUNNI Descrizione dell attività: Problema 1. Siamo nel 2060 ed ormai gli umani hanno colonizzato Marte.

Dettagli

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro)

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) E dipendente dalla temperatura:capacità di riposizionamento di difetti ed atomi (diffusione

Dettagli

OTTICA TORNA ALL'INDICE

OTTICA TORNA ALL'INDICE OTTICA TORNA ALL'INDICE La luce è energia che si propaga in linea retta da un corpo, sorgente, in tutto lo spazio ad esso circostante. Le direzioni di propagazione sono dei raggi che partono dal corpo

Dettagli

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di La popolazione Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di trasformare il cibo in lavoro. Data l

Dettagli

Il disagio economico delle famiglie

Il disagio economico delle famiglie delle famiglie Cristina Freguja Dirigente Servizio Condizioni economiche delle famiglie Cagliari, 17 settembre 2010 Gli indicatori di deprivazione materiale L indagine reddito e condizioni di vita EU-SILC

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

L effetto della corrente sullo stato del mare

L effetto della corrente sullo stato del mare L effetto della corrente sullo stato del mare La presenza della corrente influenza la navigazione in molteplici aspetti diversi: da quelli più evidenti come la modifica nella velocità e rotta rispetto

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

All.n.7 GAD PEC RI12 INDAGINE GEOFISICA TRAMITE TECNICA MASW

All.n.7 GAD PEC RI12 INDAGINE GEOFISICA TRAMITE TECNICA MASW All.n.7 GAD PEC RI2 INDAGINE GEOFISICA TRAMITE TECNICA MASW Easy MASW La geofisica osserva il comportamento delle onde che si propagano all interno dei materiali. Un segnale sismico, infatti, si modifica

Dettagli

Dimensionamento delle strutture

Dimensionamento delle strutture Dimensionamento delle strutture Prof. Fabio Fossati Department of Mechanics Politecnico di Milano Lo stato di tensione o di sforzo Allo scopo di caratterizzare in maniera puntuale la distribuzione delle

Dettagli

I terremoti. Cosa sono. Dove si verificano i terremoti

I terremoti. Cosa sono. Dove si verificano i terremoti I terremoti Cosa sono Un terremoto, lo dice la parola stessa, è un moto, un movimento della Terra, chiamato anche sisma, dal greco scossa. La Terra è un pianeta vivo, che si muove continuamente sotto ai

Dettagli

Martina Zaminato Classe III A A.S. 2012/2013

Martina Zaminato Classe III A A.S. 2012/2013 Martina Zaminato Classe III A A.S. 2012/2013 IL SOLE Tutti prima o poi si chiedono cosa sia il Sole, già da bambini chi non è stato incuriosito dalla nostra stella? Il Sole non è altro che una gigantesca

Dettagli

LA FORZA. Il movimento: dal come al perché

LA FORZA. Il movimento: dal come al perché LA FORZA Concetto di forza Principi della Dinamica: 1) Principio d inerzia 2) F=ma 3) Principio di azione e reazione Forza gravitazionale e forza peso Accelerazione di gravità Massa, peso, densità pag.1

Dettagli

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Nella proiezione di Mercatore la Germania (patria elettiva del geografo) e l Europa si trovano al centro del mondo, sia in senso latitudinale

Dettagli

Qui cade sua altezza

Qui cade sua altezza Qui cade sua altezza Silvia Sbaragli N.R.D. Bologna DFA, SUPSI Locarno (Svizzera) Pubblicato in: Sbaragli S. (2010). Qui cade sua altezza. La Vita Scolastica. 18, 25-27. Nell insegnamento della matematica

Dettagli

Si classifica come una grandezza intensiva

Si classifica come una grandezza intensiva CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,

Dettagli

Note a cura di M. Martellini e M. Zeni

Note a cura di M. Martellini e M. Zeni Università dell Insubria Corso di laurea Scienze Ambientali FISICA GENERALE Lezione 6 Energia e Lavoro Note a cura di M. Martellini e M. Zeni Queste note sono state in parte preparate con immagini tratte

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

Sommario 1. Introduzione... 3 1.1. I primi anni del fotovoltaico in Italia, Europa e al mondo... 4 1.1.1. La situazione in Italia... 4 1.1.2.

Sommario 1. Introduzione... 3 1.1. I primi anni del fotovoltaico in Italia, Europa e al mondo... 4 1.1.1. La situazione in Italia... 4 1.1.2. Sommario 1. Introduzione... 3 1.1. I primi anni del fotovoltaico in Italia, Europa e al mondo... 4 1.1.1. La situazione in Italia... 4 1.1.2. A livello mondiale... 8 1.1.3. La situazione europea... 10

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale

Dettagli

Documento sull edilizia scolastica per la giornata di ascolto del mondo della scuola

Documento sull edilizia scolastica per la giornata di ascolto del mondo della scuola Documento sull edilizia scolastica per la giornata di ascolto del mondo della scuola LO STATO DELLE COSE Quanti sono e di chi sono gli edifici scolastici italiani? Circa 43.000, dove vivono circa 9 milioni

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

Calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità Calcolo delle probabilità Laboratorio di Bioinformatica Corso A aa 2005-2006 Statistica Dai risultati di un esperimento si determinano alcune caratteristiche della popolazione Calcolo delle probabilità

Dettagli

LEADER EUROPEO. Blocchi e Solai in Legno Cemento. Struttura antisismica testata e collaudata

LEADER EUROPEO. Blocchi e Solai in Legno Cemento. Struttura antisismica testata e collaudata LEADER EUROPEO Blocchi e Solai in Legno Cemento Struttura antisismica testata e collaudata Come da Linee Guida del Ministero LLPP Luglio 2011 TERREMOTO IN EMILIA 2012 Asilo a Ganaceto (MO) Intervento a

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

Ing. Massimo Esposito U-SERIES srl - Bologna www.ravenna2014.it

Ing. Massimo Esposito U-SERIES srl - Bologna www.ravenna2014.it Radioattività in casa. Radon e valutazione della qualità ambientale. Decreti, Direttive e il futuro in Italia. Ing. Massimo Esposito U-SERIES srl - Bologna Radioattività naturale in edilizia L esposizione

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle

Dettagli

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi 1 Forza Si definisce forza una qualunque causa esterna che produce una variazione dello stato

Dettagli

Calamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi

Calamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi Nuova indagine CINEAS Calamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi Il 73% degli intervistati ha vissuto una o più volte catastrofi

Dettagli

Esperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro

Esperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro Esperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro Seminario ENIS Italia 5-6-7 aprile 2006, Villa Lucidi Monte Porzio Catone (Roma) Maria Blasini Giovanni Andreani Scuola ENIS Dante Alighieri

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

MOTO DI UNA CARICA IN UN CAMPO ELETTRICO UNIFORME

MOTO DI UNA CARICA IN UN CAMPO ELETTRICO UNIFORME 6. IL CONDNSATOR FNOMNI DI LTTROSTATICA MOTO DI UNA CARICA IN UN CAMPO LTTRICO UNIFORM Il moto di una particella carica in un campo elettrico è in generale molto complesso; il problema risulta più semplice

Dettagli

riabilitazione delle strutture

riabilitazione delle strutture riabilitazione delle strutture Corso di laurea Magistrale in Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali Orientamento: Strutture e Rischio Sismico Crediti formativi: CFU 6 Docente: Gianmarco

Dettagli