TFA A029-A030 Laboratorio BES
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- Prospero Piva
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1 UNITÀ DI APPRENDIMENTO LA COORDINAZIONE TFA A029-A030 Laboratorio BES
2 AUTISMO Grave disturbo neurologico cronico dello sviluppo che compare prima dei 3 anni d'età; attualmente classificato nel DSM-V fra i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (PDD), caratterizzati da una triade di deficit nelle seguenti aree dello sviluppo: Interazione sociale reciproca Abilità di comunicazione Area del comportamento
3 SINTOMI Alterata risposta agli stimoli sensoriali Instabilità dell umore Aggressività Ritardo mentale di grado variabile Problemi nelle abilità visuo-spaziali e di memoria Iperlessia Ipercalculia
4 CLASSIFICAZIONE AUTISMO Alto funzionamento (Q.I. > 70) Basso funzionamento (Q.I. < 70)
5 LE DIFFICOLTÀ MOTORIE Rigidità negli Schemi Motori di Base; Scarsa conoscenza del proprio corpo; Alterata postura ed equilibrio; Incapacità di comprendere concetti astratti; Difficoltà nell attenzione prolungata. IMMAGINE DI SE NEGATIVA CHE INDUCE A CONSIDERARSI INCAPACE DI AFFRONTARE LE DIFFICOLTA È FATTORE CONDIZIONANTE PER ULTERIORI INSUCCESSI E FALLIMENTI
6 BENEFICI ATTIVITÀ MOTORIA Strutturazione schema corporeo; Sviluppo psico-fisico; Rispetto delle regole e comportamenti adeguati ai diversi contesti; Attitudine a collaborare e socializzazione nel gruppo; Presa di coscienza dei propri limiti e potenzialità; Gestione dell ansia e comportamenti problema; Acquisizione dei concetti spazio-temporali. PERMETTE AGLI STUDENTI DI ACQUISIRE: AUTONOMIA- SICUREZZA-SODDISFAZIONE-SUCCESSO
7 STRATEGIE PER L AUTOEFFICACIA 1. Selezionare obiettivi realistici ma non troppo facili; 2. Identificare le abilità che il soggetto ha interesse ad apprendere e quelle in cui ha più difficoltà; 3. Fornire graduali esperienze di successo; 4. Ridurre gradualmente la quantità di aiuto esterno; 5. Utilizzare i rinforzi positivi; 6. Utilizzare la dimostrazione dei compagni; 7. Creare un clima favorevole all'apprendimento e all'accettazione delle differenze individuali.
8 L'EDUCAZIONE FISICA SCOLASTICA... Si avvale di routine precise:come svolgere l attività sempre negli stessi giorni e orari, preparare la borsa, cambiarsi, prendere e riporre gli attrezzi sempre allo stesso posto... Poca verbalizzazione: comandi degli insegnanti sono brevi, concisi, chiari, accompagnati sempre dalla dimostrazione; Spesso, però, l attività motoria risulta particolarmente caotica per una persona con autismo poiché si svolge in ambienti molto rumorosi e ampi, come le palestre e i campi sportivi,che possono creare una serie di difficoltà e di problemi sensoriali...
9 ADATTAMENTI SPECIFICI NELLA U.D. Sfruttare positivamente i suoi punti di forza, ad es. l abilità nel ritagliare/incollare per realizzare insieme ai suoi compagni i supporti visivi da utilizzare in palestra Supporti visivi: per fornire all alunno esempi visivi e modelli chiari di comportamento Strutturazione degli spazi in maniera chiara e prevedibile: 4 stazioni agli angoli palestra + 1 centrale Utilizzo risorsa compagni attraverso strategie di mediazione didattica: tutoring e cooperative learning. Rinforzi positivi: i giochi con le bolle di sapone risultavano particolarmente motivanti per l'alunna VALENZA BIUNIVOCA: UTILI PER TUTTI!!
10 UNITÀ DIDATTICA LA COORDINAZIONE ATTRAVERSO I PERCORSI
11 LA CLASSE Ordine di scuola: Secondaria di primo grado Classe: Prima Numero componenti: 24, di cui 11 femmine e 13 maschi Alunni disabili: 1 con autismo a basso funzionamento La classe manifesta un atteggiamento positivo e di supporto nei confronti della compagna disabile
12 L ALUNNA DISABILE Caratteristiche motorie: Deficit coordinazione generale (in particolare oculomanuale ed equilibrio statico-dinamico) Difficoltà nelle prassie ideomotorie complesse Orientamento spaziale buono negli ambienti conosciuti Deficit orientamento temporale Grave compromissione del linguaggio Deficit dell attenzione e del comportamento
13 Competenze: Il movimento (il corpo e la sua conoscenza, la coordinazione e l adattamento allo spazio e al tempo) Competenze chiave per l apprendimento permanente Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Assi Asse dei linguaggi Discipline coinvolte Educazione artistica Educazione fisica
14 Generali Obiettivi di apprendimento Imparare a stare nel contesto Essere consapevole dei propri punti di forza e dei propri limiti Utilizzare gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri Comprendere il valore delle regole e l importanza di rispettarle Migliorare le autonomie di base (cambiarsi, condividere gli spogliatoi) Migliorare l autostima
15 Obiettivi di apprendimento Specifici Abilità Sviluppo e miglioramento degli schemi motori di base Migliorare la coordinazione dinamica generale e oculo-manuale Mantenere e controllare le posture assunte Distribuire il peso del corpo sugli appoggi in modo uniforme Migliorare la fluidità del movimento Realizzare movimenti e sequenze di movimenti su strutture temporali sempre più complesse Conoscenze Migliorare la conoscenza del proprio corpo e suo funzionamento Conoscere gli elementi che servono a mantenere l equilibrio e le posizioni del corpo che lo facilitino Conoscere i propri limiti e potenzialità
16 Compito unitario Gli alunni al termine dell unità didattica dovranno eseguire un percorso motorio secondo la modalità della staffetta. Tempi 2 lezioni da un ora ciascuna di educazioni artistica 2 lezioni da un ora ciascuna di educazione fisica Fase di applicazione Maggio Metodologia Utilizzo dei supporti visivi Rinforzi positivi (emoticon) Guida fisica del compagno (solo inizialmente) Lavoro a coppie Metodo deduttivo (spiegazione, dimostrazione, esecuzione, correzione)
17 Strumenti - Materassini - Coni - Palloni - Canestro - Cerchi - Mattoncini Ambiente di lavoro - Aula - Palestra Valutazione - Impegno e partecipazione - Rispetto delle regole - Esecuzione del percorso
18 Prima lezione Fase di attivazione (10 minuti): corsa con cambi di direzione, andature ed esercizi di ball handling. Fase centrale (40 minuti): Presentazione dei supporti visivi ai ragazzi e successiva spiegazione. Lavoro a stazioni
19 Prima stazione Seconda stazione Terza stazione Quarta stazione Quinta stazione
20 Seconda lezione Fase di attivazione (10 minuti): corsa con cambi di direzione, andature preatletiche, esercizi di mobilità articolare sul posto ed esercizi di ball handling. Fase centrale (30 minuti): percorso a staffetta con unione delle varie stazioni proposte durante la lezione precedente Fase finale: gli ultimi 10 minuti ci si reca nel cortile e, come premio, viene dato a ciascun alunno un flaconcino con le bolle di sapone.
21 VALUTAZIONE INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO IMPEGNO E PARTECIPAZIONE Partecipa mostrando particolare interesse alla pratica delle attività scarso o inesistente 1 discontinuo 2 costante 3 INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO RISPETTO DELLE REGOLE Si comporta correttamente mai 1 Qualche volta 2 sempre 3 Rispetta il proprio turno nell esecuzione degli esercizi mai 1 Qualche volta 2 Sempre 3
22 INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO CAPACITÀ COORDINATIVE Esecuzione del percorso Scarso (dai 5 errori in su) Buono (max 4 errori) Ottimo (max 2 errori) 1 2 3
23 Grazie per l attenzione!!!
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