REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO E DEI BENI NON CULTURALI ASSEGNATI ALLA FONDAZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO E DEI BENI NON CULTURALI ASSEGNATI ALLA FONDAZIONE"

Transcript

1 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO E DEI BENI NON CULTURALI ASSEGNATI ALLA FONDAZIONE ACQUISTO DI BENI CULTURALI E UTILIZZO DI SPAZI O DI BENI MOBILI DA PARTE DI TERZI Approvato dal Consiglio Direttivo il 29 aprile 2004

2 Art. 1 Oggetto. 1.1 Il presente Regolamento: - definisce, al Titolo I, obiettivi e modalità di gestione del patrimonio della Fondazione, quale individuato dall art.3 dello Statuto, e di ogni altro bene non avente rilevanza culturale (le Dotazioni ) comunque assegnato dalla Città di Torino, da altri Fondatori o da terze parti; - individua, al Titolo II, le modalità con cui la Fondazione acquista beni a rilevanza culturale; - stabilisce, al Titolo III, le condizioni in base alle quali gli spazi dei musei o di altri beni immobili facenti capo alla Fondazione possono essere utilizzati da terzi richiedenti. 1.2 Alla gestione dei beni culturali concessi alla Fondazione non si applica il presente Regolamento, salvo quanto previsto al titolo III, essendo oggetto di apposita disciplina nelle convenzioni stipulate con la Città di Torino o con altri concedenti. 1.3 Le tariffe e le condizioni di accesso del pubblico ai musei, alle collezioni, alle mostre, o, in ogni caso, alla fruizione di beni culturali sono disciplinate in apposito Regolamento. TITOLO I GESTIONE DEL PATRIMONIO E DELLE DOTAZIONI Art. 2 Obiettivi della gestione del patrimonio e delle dotazioni. 2.1 La gestione del patrimonio persegue gli obiettivi della conservazione del valore economico, per quanto possibile tenendo conto dell utilizzo cui i beni sono destinati e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a tale scopo, e del conseguimento di una reddività coerente con le attività della Fondazione. 2.2 La gestione delle Dotazioni è improntata al rispetto degli obiettivi indicati al comma che precede, in quanto compatibili con la specifica destinazione ad esse attribuita dal concedente o dalla Fondazione stessa. 2.3 La Direzione Servizi Generali, che assicura la funzione di Controllo di Gestione (quale identificata nel Regolamento dei contratti), verifica il rispetto degli obiettivi di gestione del patrimonio e delle Dotazioni. Art. 3 Competenze relative alla gestione del patrimonio e delle dotazioni. 3.1 La gestione del patrimonio della Fondazione e delle Dotazioni è affidata al Presidente della Fondazione, che si avvale del Segretario Generale, il quale opera tramite il Direttore Amministrativo e il personale della Direzione Servizi Generali. 2

3 3.2 Possono essere delegati dal Presidente o dal Segretario Generale ai Direttori o ai Dirigenti della Fondazione singoli atti o categorie di atti gestionali che riguardino beni che attengano specificatamente alla struttura o al centro di costo loro assegnato o di cui fanno parte. Art. 4 Inventari. 4.1 Tutti i beni di proprietà della Fondazione o comunque ad essa facenti capo, e ad eccezione dei beni mobili di ordinario consumo e di rapido deterioramento, sono inventariati, a cura del Direttore Amministrativo, in appositi registri, disposti per categorie omogenee, che ne evidenziano denominazione, specie, quantità, ubicazione, assegnazione, e, se stimabili, valore ed eventuale reddito. 4.2 Al Direttore Amministrativo compete la tenuta e l aggiornamento dei registri d inventario relativi ai beni mobili non aventi rilevanza culturale assegnati dalla Città di Torino alla Fondazione. Art. 5 Assegnazione. 5.1 Salvo specifiche assegnazioni, i beni mobili sono assegnati dal Presidente della Fondazione, che si avvale del Segretario Generale, il quale opera tramite il Direttore Amministrativo, ai Direttori, ai Dirigenti o ai responsabili delle singole strutture o centri di costo, che ne sono responsabili verso la Fondazione. 5.2 I beni immobili possono essere assegnati dal Presidente della Fondazione, che si avvale del Segretario generale, il quale opera tramite il Direttore Amministrativo, ai Direttori, ai Dirigenti o ai responsabili delle singole strutture o centri di costo, che ne sono responsabili verso la Fondazione, e li utilizzano esclusivamente per perseguire le finalità statutarie. Gli assegnatari devono segnalare tempestivamente al Direttore Amministrativo ogni esigenza manutentiva, ordinaria o straordinaria, sorta in relazione agli immobili assegnati, come anche ogni ulteriore necessità o problematica. Art. 6 Disponibilità economiche. 6.1 Le disponibilità economiche che possano essere investite lo sono secondo criteri prudenziali, presso intermediari autorizzati di primaria importanza, in strumenti di raccolta, e precisamente fondi monetari, titoli obbligazionari pubblici, strumenti finanziari a basso rischio. 6.2 Le disponibilità economiche possono anche essere investite in immobili strumentali. 6.3 Gli impieghi di cui al presente articolo sono di competenza del Segretario Generale, il quale si avvale della collaborazione del Direttore Amministrativo. 3

4 Art. 7 Beni immobili. 7.1 I beni immobili non direttamente utilizzati dalla Fondazione sono messi a reddito nelle forme di cui al libro IV, titolo III, capo VI del Codice Civile. La scelta del contraente avviene secondo quanto previsto nel Regolamento dei contratti. TITOLO II ACQUISIZIONE DI BENI CULTURALI Art. 8 Individuazione delle potenziali acquisizioni. 8.1 I Direttori dei musei gestiti dalla Fondazione, previa verifica delle disponibilità assegnate all area museale di competenza, segnalano al Presidente della Fondazione e al Comitato scientifico, per il rilascio del necessario parere, le proposte di acquisizioni di beni culturali. 8.2 La segnalazione al Comitato scientifico può avvenire su impulso diretto del Presidente della Fondazione. Art. 9 Competenze del Comitato Scientifico. 9.1 Il Comitato scientifico esprime parere sulla proposta di acquisizione. Il parere viene espresso tenendo conto dei seguenti parametri: - valore scientifico dell acquisizione; - capacità dell acquisizione di valorizzare le collezioni museali; - congruità del costo. 9.2 Il presidente del Comitato scientifico può nominare un relatore, dotato delle necessarie competenze scientifiche e scelto all interno del Comitato stesso, che illustra, alla prima convocazione successiva alla nomina, quanto necessario per consentire al Comitato l espressione del parere. 9.3 In caso di particolare urgenza, su richiesta del Presidente della Fondazione, il parere può essere rilasciato dal Presidente del Comitato scientifico o, su sua indicazione, da uno o più membri del Comitato in possesso delle competenze scientifiche necessarie alla valutazione. Dell espressione del parere viene informato il Comitato scientifico nella prima occasione utile. Art. 10 Adempimenti relativi all acquisizione Nel contratto di acquisto, sottoscritto dal Presidente della Fondazione, o su sua delega, dal Segretario, viene specificato che la stipulazione avviene ai sensi dell art.1411 del Codice Civile, e dunque, a favore della Città di Torino. Si applica, per quanto possibile, l art.36, comma 2 del Regolamento dei Contratti. 4

5 10.2 Stipulato il contratto, il Presidente della Fondazione ne dà immediata comunicazione alla Città di Torino, affinché venga prestata la dichiarazione di voler profittare della stipulazione (art.1411, comma 2 del Codice Civile) e sia contestualmente disposta la concessione in uso gratuito alla Fondazione del bene culturale acquistato. TITOLO III UTILIZZO DI SPAZI DEI MUSEI O DI BENI IMMOBILI DA PARTE DI TERZI Art. 11 Tipologie degli utilizzi L utilizzo, da parte di terzi richiedenti, di spazi dei musei o di altri beni immobili comunque facenti capo alla Fondazione si riconduce a tre principali filoni: - impiego di spazi, in collaborazione con la Fondazione, per la realizzazione di manifestazioni che, per valore culturale, siano in grado qualificare e valorizzare il sistema museale facente capo alla Fondazione; - concessione occasionale di spazi; - concessione di spazi e/o autorizzazioni per riprese cinematografiche o televisive. Art. 12 Autorizzazione agli utilizzi Il Presidente della Fondazione autorizza gli utilizzi di cui al presente titolo, avvalendosi, per la necessaria istruttoria, del parere dei Direttori. Art. 13 Rinvio Le modalità di presentazione delle richieste di utilizzo, gli spazi utilizzabili e le relative tipologie di eventi, le condizioni e i costi sono oggetto di specifiche pubblicazioni, a cura del Direttore Amministrativo. 5

6 6

7 LINEE GUIDA PER LE ACQUISIZIONI MUSEALI Approvato dal Consiglio Direttivo il 7 luglio

8 PREMESSA È compito dei musei perseguire l arricchimento del proprio patrimonio favorendo le donazioni e impostando una corretta politica di acquisti. La politica delle acquisizioni deve tenere conto della missione del museo, missione che si definisce sulla base della specifica natura del museo, della sua storia e delle linee strategiche di sviluppo e di valorizzazione che l amministrazione responsabile del museo intende adottare. La Fondazione Torino Musei, istituita con delibera del Consiglio Comunale l 8 luglio 2002, in adempimento a quanto previsto dalla Convenzione e Contratto di Servizio sottoscritto il 15 aprile 2003, stabilisce con il presente documento le Linee guida per le acquisizioni museali. Tale documento è formulato in conformità con quanto indicato nell Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei, adottato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con decreto del 10 maggio 2001 e, in particolare, per ciò che attiene ai seguenti principi: Ogni museo deve adottare e rendere pubblici gli indirizzi e i criteri di incremento delle collezioni, impegnandosi a rivederle periodicamente; Gli oggetti devono essere acquisiti coerentemente con le linee stabilite dal museo e deve essere sempre documentata la loro provenienza legittima; I musei, salvo circostanze del tutto eccezionali, non devono acquisire oggetti che hanno poche probabilità di poter catalogare, conservare, sistemare in depositi o esporre, in condizioni adeguate. MISSIONE La Fondazione Torino Musei amministra le seguenti strutture che hanno comune origine nel Museo Civico di Torino, istituito nel 1863: Galleria d Arte Moderna Museo Civico d¹arte Antica e Palazzo Madama Borgo Medievale Museo di Arte Orientale Sulla base della natura e della storia delle collezioni, le finalità dei Musei amministrati dalla Fondazione Torino Musei possono essere così definite: 1. Promuovere la conservazione, lo studio e la conoscenza delle arti dal medioevo all età contemporanea. 2. Promuovere la conservazione, lo studio e la conoscenza dell arte in Piemonte e nei territori culturalmente connessi. 3. Promuovere la conservazione, lo studio e la conoscenza delle arti applicate. 4. Promuovere la conservazione, lo studio e la conoscenza dell arte dell Estremo Oriente. 8

9 5. Promuovere, attraverso programmi di valorizzazione di Palazzo Madama e del Borgo Medievale, lo studio e la conoscenza della storia della Città di Torino. LINEE GUIDA Le acquisizioni dei musei amministrati dalla Fondazione Torino Musei si ispirano alle seguenti linee guida: 1. Valorizzazione Ogni museo di tradizione è caratterizzato da un assetto patrimoniale costituitosi in rapporto al ruolo culturale e sociale che la struttura ha rivestito nel tempo. Le nuove acquisizioni devono puntare a valorizzare il patrimonio del museo migliorandolo in termini qualitativi e quantitativi, ossia accrescendone il valore storico e culturale e puntando ad una sua sempre maggiore rappresentatività nel contesto delle istituzioni affini per finalità e natura. 2. Coerenza Nell ambito dei musei storici, ogni collezione presenta un profilo peculiare, legato alle specifiche condizioni della sua formazione nel tempo. Ove non sussista un preciso progetto collezionistico in sé conchiuso, questi insiemi sono sempre perfettibili, sia per la necessità di colmare inevitabili lacune originarie, sia per correggere quelle che si rendono via via manifeste grazie al progredire degli studi e al modificarsi degli approcci culturali. Le nuove acquisizioni hanno dunque anche come obiettivo il risarcimento delle lacune, assimilabili ad anelli mancanti nella catena delle serie storiche, tecniche e formali. 3. Efficacia È compito dei musei stabilire e realizzare programmi di esposizioni temporanee che abbiano anche lo scopo di saggiare ed esplorare la natura e il carattere delle collezioni e/o di sperimentare nuove prospettive di approccio al patrimonio. È opportuno che la politica delle nuove acquisizioni possa avvantaggiarsi degli esiti di questi processi, raccordandosi alle indagini e agli approfondimenti scientifici dell attività espositiva. 4. Congruità Le scelte operate dal museo nel campo delle nuove acquisizioni devono ispirarsi a generali criteri di equilibrio rispetto alla dimensione organizzativa della struttura e ai suoi programmi di sviluppo. L opportunità delle nuove acquisizioni, siano esse a titolo oneroso oppure a titolo gratuito, dovrà essere considerata sul piano del valore monetario dell opera, confrontandolo con quello di altri oggetti di classe affine, e anche sul piano delle concrete potenzialità di gestione proprie della struttura (spazi espositivi e spazi di deposito). 5. Eccezionalità Una buona politica di acquisizioni deve poter contare sulla capacità del museo di rispondere anche ad eventi imprevedibili come la disponibilità improvvisa di opere particolarmente pregevoli, vuoi sul mercato o per via di donazioni. Anche se non immediatamente riconducibili al profilo storico delle collezioni queste dovranno essere valutate come opportunità per aprire il museo a nuove prospettive culturali e/o per soddisfare potenzialità ancora inespresse del servizio. 9

10 POLITICHE I musei amministrati dalla Fondazione Torino Musei definiscono le politiche di acquisizione sulla base di un programma pluriennale che rende noti gli indirizzi e i criteri di incremento delle collezioni. Tale documento dovrà essere valutato anche in base alla compatibilità con le disponibilità finanziarie. Gli indirizzi e i criteri di incremento delle collezioni dovranno essere coerenti con la missione del museo e con le linee guida, individuando di volta in volta: i settori che necessitano di incremento e valorizzazione (potenziamento e completamento di collezioni già esistenti; apertura di nuovi filoni collezionistici); gli obiettivi che si intendono raggiungere in termini di miglioramento dei servizi al pubblico (esposizione dei nuovi acquisti nell ambito del percorso museale; possibile impatto sul pubblico ed effetti nel gradimento del servizio); le strategie che si intendono adottare per raggiungere gli obiettivi prefissati (ricerche di mercato, consulenze specialistiche, nuovi rapporti con il collezionismo privato o con altre istituzioni). 10

Regolamento del Museo degli Strumenti Astronomici. dell'inaf-osservatorio Astronomico di Capodimonte

Regolamento del Museo degli Strumenti Astronomici. dell'inaf-osservatorio Astronomico di Capodimonte Regolamento del Museo degli Strumenti Astronomici dell'inaf-osservatorio Astronomico di Capodimonte Art. 1 Denominazione, finalità e funzioni del Museo degli Strumenti Astronomici 1. Il Museo degli Strumenti

Dettagli

Regolamento di PALAZZO LOMELLINI Arte Contemporanea

Regolamento di PALAZZO LOMELLINI Arte Contemporanea Regolamento di PALAZZO LOMELLINI Arte Contemporanea Deliberazione Consiglio Comunale n. 70 del 14/07/2014 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE PALAZZO LOMELLINI Arte Contemporanea, già Civica Galleria d Arte Contemporanea,

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI BOLOGNA BUB

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI BOLOGNA BUB Alma Mater Studiorum-Università di Bologna NormAteneo - sito di documentazione sulla normativa di Ateneo vigente presso l Università di Bologna - REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA

Dettagli

FONDAZIONE MUSEO FRANCESCO BORGOGNA ************* STATUTO *************

FONDAZIONE MUSEO FRANCESCO BORGOGNA ************* STATUTO ************* FONDAZIONE MUSEO FRANCESCO BORGOGNA ************* STATUTO ************* 1 Art. 1 ORIGINE E DENOMINAZIONE Il Museo geometra Francesco Borgogna, già eretto in Ente Morale sotto il patronato della Città di

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MUSEO DELLA STORIA DEL GENOA

REGOLAMENTO DEL MUSEO DELLA STORIA DEL GENOA REGOLAMENTO DEL MUSEO DELLA STORIA DEL GENOA PREMESSA Il presente regolamento disciplina l organizzazione e il funzionamento del Museo denominato Museo della Storia del Genoa. Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL MUSEO "CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO, MONUMENTI E COLLEZIONI PROVINCIALI" ISTITUITO CON LEGGE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL MUSEO CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO, MONUMENTI E COLLEZIONI PROVINCIALI ISTITUITO CON LEGGE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL MUSEO "CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO, MONUMENTI E COLLEZIONI PROVINCIALI" ISTITUITO CON LEGGE PROVINCIALE 11 MAGGIO 2000, N. 5. Art. 1 Principi generali 1.

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SISTEMA MUSEALE DELLA PROVINCIA DI PADOVA

REGOLAMENTO DEL SISTEMA MUSEALE DELLA PROVINCIA DI PADOVA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 13 PROVINCIA DI PADOVA Settore 011 Direzione Generale / Affari Generali REGOLAMENTO DEL SISTEMA MUSEALE DELLA PROVINCIA DI PADOVA Approvato con D.C.P. in data 6.6.1994 n.

Dettagli

Provincia di Pesaro e Urbino REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

Provincia di Pesaro e Urbino REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE Provincia di Pesaro e Urbino REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE Approvato con deliberazione consiliare n. 115 del 21.12.2009 Art. 1 Tipologia dei beni immobili concedibili in uso a

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL POLO MUSEALE MUSEO DEL MARE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL POLO MUSEALE MUSEO DEL MARE REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL POLO MUSEALE MUSEO DEL MARE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 48 del 30/05/2012 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE Il presente regolamento disciplina l organizzazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI PATROCINI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI PATROCINI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI PATROCINI Approvato dal consiglio comunale con deliberazione n. 72 del 29 novembre 2005 In pubblicazione all Albo Pretorio del Comune dal 9.12.2005 al 23.12.2005 e dal

Dettagli

COMUNE DI UBOLDO Piazza S. G. Bosco n Uboldo (Va)

COMUNE DI UBOLDO Piazza S. G. Bosco n Uboldo (Va) COMUNE DI UBOLDO Piazza S. G. Bosco n.10 21040 Uboldo (Va) Regolamento per la concessione di contributi economici ed altri benefici alle Associazioni 1 di 7 Capo I DISCIPLINA GENERALE Art. 1 Finalità 1.L

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, BENEFICI ECONOMICI E PATROCINIO AD ENTI PUBBLICI, ASSOCIAZIONI OD ORGANISMI PUBBLICI O PRIVATI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, BENEFICI ECONOMICI E PATROCINIO AD ENTI PUBBLICI, ASSOCIAZIONI OD ORGANISMI PUBBLICI O PRIVATI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, BENEFICI ECONOMICI E PATROCINIO AD ENTI PUBBLICI, ASSOCIAZIONI OD ORGANISMI PUBBLICI O PRIVATI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 31 del

Dettagli

STATUTO PER L ORDINAMENTO ED IL FUNZIONAMENTO DELL UNIONE DI COMUNI DEI FENICI CAPO I ELEMENTI COSTITUTIVI. Art. 1. (Natura dell Unione) Art.

STATUTO PER L ORDINAMENTO ED IL FUNZIONAMENTO DELL UNIONE DI COMUNI DEI FENICI CAPO I ELEMENTI COSTITUTIVI. Art. 1. (Natura dell Unione) Art. STATUTO PER L ORDINAMENTO ED IL FUNZIONAMENTO DELL UNIONE DI COMUNI DEI FENICI CAPO I ELEMENTI COSTITUTIVI Art. 1 (Natura dell Unione) 1. I Comuni di CABRAS, PALMAS ARBOREA, RIOLA SARDO, SANTA GIUSTA,

Dettagli

STATUTO PER L ORDINAMENTO ED IL FUNZIONAMENTO DELL UNIONE DEI COMUNI DEI FENICI

STATUTO PER L ORDINAMENTO ED IL FUNZIONAMENTO DELL UNIONE DEI COMUNI DEI FENICI STATUTO PER L ORDINAMENTO ED IL FUNZIONAMENTO DELL UNIONE DEI COMUNI DEI FENICI CAPO I ELEMENTI COSTITUTIVI Art. 1 (Natura dell Unione) 1. I Comuni di CABRAS, NURACHI, PALMAS ARBOREA, RIOLA SARDO, SANTA

Dettagli

Regolamento per la gestione del Patrimonio della Fondazione CRT

Regolamento per la gestione del Patrimonio della Fondazione CRT Regolamento per la gestione del Patrimonio della Fondazione CRT REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Aggiornato ad aprile 2013 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E ALTRI VANTAGGI ECONOMICI A FAVORE DI ENTI E ASSOCIAZIONI NON AVENTI SCOPO DI LUCRO

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E ALTRI VANTAGGI ECONOMICI A FAVORE DI ENTI E ASSOCIAZIONI NON AVENTI SCOPO DI LUCRO Allegato alla deliberazione del Commissario Straordinario n. del REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E ALTRI VANTAGGI ECONOMICI A FAVORE DI ENTI E ASSOCIAZIONI NON AVENTI SCOPO DI LUCRO Approvato

Dettagli

CITTA DI CIAMPINO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE

CITTA DI CIAMPINO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE CITTA DI CIAMPINO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 94 del 22.10.2012 Art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina l uso della

Dettagli

Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli-Venezia Giulia.

Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli-Venezia Giulia. Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli-Venezia Giulia. Il Consiglio regionale ha approvato, Il Presidente della Regione promulga la seguente legge: Art. 1 Istituzione. 1. È istituito,

Dettagli

COMUNE DI VENEZIA. Estratto dal registro delle deliberazioni del COMMISSARIO STRAORDINARIO. nella competenza della Giunta Comunale

COMUNE DI VENEZIA. Estratto dal registro delle deliberazioni del COMMISSARIO STRAORDINARIO. nella competenza della Giunta Comunale COMUNE DI VENEZIA Estratto dal registro delle deliberazioni del COMMISSARIO STRAORDINARIO nella competenza della Giunta Comunale N. 152 del 30 APRILE 2015 E presente il COMMISSARIO STRAORDINARIO: VITTORIO

Dettagli

COMUNE DI SAN MINIATO PROVINCIA DI PISA

COMUNE DI SAN MINIATO PROVINCIA DI PISA COMUNE DI SAN MINIATO PROVINCIA DI PISA REGOLAMENTO DELL ISTITUZIONE LA BOTTEGA DI GEPPETTO CENTRO INTERNAZIONALE DI RICERCA E DOCUMENTAZIONE SULL INFANZIA GLORIA TOGNETTI Approvato con Deliberazione Consiglio

Dettagli

S T A T U T O. della Fondazione Centro Studi Investimenti Sociali - Censis

S T A T U T O. della Fondazione Centro Studi Investimenti Sociali - Censis S T A T U T O della Fondazione Centro Studi Investimenti Sociali - Censis ART: 1 - La Fondazione Centro Studi Investimenti Sociali - CENSIS ha sede in Roma, Piazza di Novella, 2. ART. 2 - La Fondazione

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI PIAN DEL BRUSCOLO (Provincia di Pesaro e Urbino)

UNIONE DEI COMUNI PIAN DEL BRUSCOLO (Provincia di Pesaro e Urbino) UNIONE DEI COMUNI PIAN DEL BRUSCOLO (Provincia di Pesaro e Urbino) REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI AD ENTI, ASSOCIAZIONI, ISTITUZIONI Approvato con deliberazione

Dettagli

AREA POLO MOSTRE E MUSEI SCIENTIFICI

AREA POLO MOSTRE E MUSEI SCIENTIFICI AREA POLO MOSTRE E MUSEI SCIENTIFICI AREA POLO MOSTRE E MUSEI SCIENTIFICI DIRETTORE DI AREA SEGRETERIA DI DIREZIONE UFFICIO PROMOZIONE ED EVENTI UFFICIO TECNICO UFFICIO DIDATTICA PAC ORGANIZZATIVO E AMMINISTRATIVO

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL MUSEO CIVICO EL BALAROL

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL MUSEO CIVICO EL BALAROL Comune di Berzo Inferiore Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL MUSEO CIVICO EL BALAROL Approvato con delibera di Giunta Comunale n 54 del 20/07/2015 INDICE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

Dettagli

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia TESTO PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE INDICE

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia TESTO PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE INDICE - 1 - TESTO PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE INDICE Art. 1 - Istituzione Art. 2 - Attribuzioni Art. 3 - Programmazione dell attività Art. 4 - Ordinamento Art. 5 - Direttore Art. 6 - Risorse umane Art. 7

Dettagli

L.R. 60/1976, art. 37 (B.U.R. 28/9/2005, n. 39) L.R. 77/1981, art. 14 L.R. 25/2006

L.R. 60/1976, art. 37 (B.U.R. 28/9/2005, n. 39) L.R. 77/1981, art. 14 L.R. 25/2006 L.R. 60/1976, art. 37 (B.U.R. 28/9/2005, n. 39) L.R. 77/1981, art. 14 L.R. 25/2006 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 8 settembre 2005, n. 0296/Pres. Regolamento concernente criteri e modalità per la

Dettagli

COMUNE DI PARMA SETTORE SVILUPPO ORGANIZZATIVO DISCIPLINA DELLA MOBILITA INTERNA

COMUNE DI PARMA SETTORE SVILUPPO ORGANIZZATIVO DISCIPLINA DELLA MOBILITA INTERNA COMUNE DI PARMA SETTORE SVILUPPO ORGANIZZATIVO DISCIPLINA DELLA MOBILITA INTERNA Approvata con delibera di Giunta Comunale n. 354 del 29.10.2014 1 INDICE Art. 1 Principi Generali Art. 2 Tipologie di mobilità

Dettagli

Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007]

Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007] Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007] Oggetto del regolamento 1.1. Il presente regolamento definisce

Dettagli

Divisione Servizi Culturali e Amministrativi /026 Area Cultura Servizio Archivi, Musei e Patrimonio Culturale GC 0/B CITTÀ DI TORINO

Divisione Servizi Culturali e Amministrativi /026 Area Cultura Servizio Archivi, Musei e Patrimonio Culturale GC 0/B CITTÀ DI TORINO Divisione Servizi Culturali e Amministrativi 2019 02190/026 Area Cultura Servizio Archivi, Musei e Patrimonio Culturale GC 0/B CITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE 11 giugno 2019 Convocata

Dettagli

MUSEO D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE

MUSEO D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE MUSEO D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE (Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 15/10 del 30/04/2010,

Dettagli

Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato).

Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato). Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato). Premessa Capo I - Disposizioni generali Art. 1 - Oggetto e finalità. Art.

Dettagli

COMUNE DI RIETI. SCHEMA DI REGOLA.MENTO DEL MUSEO CIVICO Art. 1

COMUNE DI RIETI. SCHEMA DI REGOLA.MENTO DEL MUSEO CIVICO Art. 1 COMUNE DI RIETI SCHEMA DI REGOLA.MENTO DEL MUSEO CIVICO Art. 1 Il Museo Civico di Rieti, istituito dal Comune ai funi di una migliore conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio culturale, funziona

Dettagli

Regolamento per l istituzione dell area delle posizioni organizzative e il conferimento dei relativi incarichi

Regolamento per l istituzione dell area delle posizioni organizzative e il conferimento dei relativi incarichi Regolamento per l istituzione dell area delle posizioni organizzative e il conferimento dei relativi incarichi ADEGUATO ALLE DISPOSIZIONI PREVISTE DAL CCNL FUNZIONI LOCALI 2016/2018 DEL 21.05.2018 Pagina

Dettagli

SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ (AQ) DELLA RICERCA E DELLA TERZA MISSIONE DELL UNIVERSITA DI FOGGIA

SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ (AQ) DELLA RICERCA E DELLA TERZA MISSIONE DELL UNIVERSITA DI FOGGIA UNIFGCLE - Prot. n. 0007783 - II/7 del 17/03/2017 - Delibera Consiglio di Amministrazione - 57/2017 SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ (AQ) DELLA RICERCA E DELLA TERZA MISSIONE DELL UNIVERSITA DI FOGGIA

Dettagli

COMUNE DI ANDEZENO CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO COMUNALE ED UTILIZZO DELLO STEMMA

COMUNE DI ANDEZENO CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO COMUNALE ED UTILIZZO DELLO STEMMA COMUNE DI ANDEZENO CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO COMUNALE ED UTILIZZO DELLO STEMMA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 del 18 dicembre

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTOPERLAGESTIONE DELPATRIMONIO RegolamentoapprovatodalConsiglioGeneralenellasedutadel19settembre2013 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO AMBITO DI APPLICAZIONE Art. 1 Oggetto Il presente

Dettagli

STATUTO DELLA STRUTTURA SPECIALE CENTRO UNIVERSITARIO DI STUDI PER LA FORMAZIONE E LA RICERCA IN DIRITTO PRIVATO EUROPEO (CENTRO EURODIP S.

STATUTO DELLA STRUTTURA SPECIALE CENTRO UNIVERSITARIO DI STUDI PER LA FORMAZIONE E LA RICERCA IN DIRITTO PRIVATO EUROPEO (CENTRO EURODIP S. STATUTO DELLA STRUTTURA SPECIALE CENTRO UNIVERSITARIO DI STUDI PER LA FORMAZIONE E LA RICERCA IN DIRITTO PRIVATO EUROPEO (CENTRO EURODIP S.PUGLIATTI) Art. 1 E istituita nell Università di Messina, ai sensi

Dettagli

Regolamentoo Assemblea dei

Regolamentoo Assemblea dei Fondazione Museo Civico di Rovereto Regolamentoo Assemblea dei soci Versione Approvato dall Assemblea dei Soci in data 20 dicembre SOMMARIO I. SOCI Art. 1 - Compagine associativa Art. 2 - Acquisto della

Dettagli

Regolamento del Sistema museale di Ateneo (SMA) dell Università degli Studi di Ferrara

Regolamento del Sistema museale di Ateneo (SMA) dell Università degli Studi di Ferrara SENATO ACCADEMICO 12 dicembre 2018 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 19 dicembre 2018 DECRETO RETTORALE DI ULTIMO AGGIORNAMENTO STRUTTURA COMPETENTE Rep. n. 3/2019 Prot. n. 295-3 gennaio 2019 Ripartizione Musei

Dettagli

COMUNE DI MONTEMILETTO PROVINCIA DI AVELLINO

COMUNE DI MONTEMILETTO PROVINCIA DI AVELLINO REGOLAMENTO DELLE ATTIVITA DI INDIRIZZO E CONTROLLO SULLA MO.SE. S.p.A. Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.10 del 30.11.2013 Art. 1 Oggetto e ambito di applicazione Il presente Regolamento

Dettagli

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia Capo I Disposizioni generali. Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Patrimonio fotografico d interesse regionale)

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia Capo I Disposizioni generali. Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Patrimonio fotografico d interesse regionale) - 1 - Capo I Disposizioni generali Art. 1 (Finalità) 1. La Regione, nel quadro delle proprie competenze in materia di attività e di beni culturali, promuove, gestisce e valorizza il patrimonio fotografico

Dettagli

COMUNE DI VALLEFOGLIA

COMUNE DI VALLEFOGLIA COMUNE DI VALLEFOGLIA (Provincia di Pesaro e Urbino) REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI, AUSILI FINANZIARI E VANTAGGI ECONOMICI 61022 VALLEFOGLIA (PU), Piazza IV Novembre,

Dettagli

Regolamento del Sistema Museale di Ateneo (SiMuA)

Regolamento del Sistema Museale di Ateneo (SiMuA) Regolamento del Sistema Museale di Ateneo (SiMuA) Art. 1 Definizione Il Sistema Museale di Ateneo, ai sensi dell articolo 25 ter dello Statuto di Ateneo, è l insieme coordinato delle strutture destinate

Dettagli

Il Presidente della Giunta promulga. la seguente legge:

Il Presidente della Giunta promulga. la seguente legge: 22 31.12.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 56 2. La Giunta regionale, con propria deliberazione, provvede alla determinazione del contributo annuale di cui al comma 1. 3. Dalla data

Dettagli

Regolamento CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI E PER L ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI

Regolamento CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI E PER L ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI Regolamento Comune di Carpegna CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI E PER L ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI Art. 12, L. n. 241 del 7-8-1990 Adozione con Delibera di Consiglio

Dettagli

COMUNE DI LODRINO... STATUTO DEL FONDO COMUNALE OPERE SOCIALI

COMUNE DI LODRINO... STATUTO DEL FONDO COMUNALE OPERE SOCIALI COMUNE DI LODRINO... STATUTO DEL FONDO COMUNALE OPERE SOCIALI Norme generali Art. 1 Denominazione Sotto la denominazione «Fondo comunale opere sociali», chiamato in seguito Fondo, è stata istituita una

Dettagli

Comune di Borgo San Siro Provincia di Pavia. Regolamento per la Concessione del patrocinio e dello stemma comunale.

Comune di Borgo San Siro Provincia di Pavia. Regolamento per la Concessione del patrocinio e dello stemma comunale. Comune di Borgo San Siro Provincia di Pavia Regolamento per la Concessione del patrocinio e dello stemma comunale. REGOLAMENTO PATROCINIO NON ONEROSO Art. 1 - FINALITÀ Con il presente Regolamento vengono

Dettagli

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE E DELLA SALA DEI SERVITORI

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE E DELLA SALA DEI SERVITORI DISCIPLINARE DI UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE E DELLA SALA DEI SERVITORI (approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 1 del 25/01/2018) Art. 1 Premesse 1. La Sala Consiliare e la Sala dei Servitori

Dettagli

(Delibera UdP n. 34/2014, come modificata dalla delibera UdP n. 80/2014)

(Delibera UdP n. 34/2014, come modificata dalla delibera UdP n. 80/2014) Disciplina dei criteri e delle modalità di erogazione dei contributi concessi, ai sensi della L.R. n. 13/73 e ss.mm.ii., dall Ufficio di Presidenza della Basilicata, nonché del patrocinio gratuito (Delibera

Dettagli

COMUNE DI BESOZZO Provincia di Varese

COMUNE DI BESOZZO Provincia di Varese COMUNE DI BESOZZO Provincia di Varese REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ-PRODUZIONI TIPICHE E TRADIZIONALI LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE De.C.O. INDICE

Dettagli

AREA POLO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

AREA POLO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA AREA POLO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA AREA POLO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DIRETTORE DI AREA SEGRETERIA DI DIREZIONE UFFICIO RETI E COOPERAZIONE CULTURALE UNITÀ GAM UNITÀ MUSEO 900 UNITÀ MUSEO DELLE

Dettagli

BOZZA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE. Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale

BOZZA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE. Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI 1. OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente Regolamento, previsto dall articolo 45, comma 3, lettera b dello Statuto dell (di seguito

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI PATROCINIO COMUNALE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI PATROCINIO COMUNALE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI PATROCINIO COMUNALE Regolamento per la Concessione di Patrocinio Comunale Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. dell 11 Settembre 2015 Sommario art. 1.

Dettagli

COMUNE DI MALTIGNANO Provincia di Ascoli Piceno. Regolamento per la concessione degli impianti sportivi comunali

COMUNE DI MALTIGNANO Provincia di Ascoli Piceno. Regolamento per la concessione degli impianti sportivi comunali COMUNE DI MALTIGNANO Provincia di Ascoli Piceno Regolamento per la concessione degli impianti sportivi comunali Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 20 del 25/06/2012 Art. 1 Oggetto 1. Il presente

Dettagli

COMITATO PARI OPPORTUNITA PRESSO CONSIGLIO GIUDIZIARIO DELLA CORTE DI APPELLO DI SALERNO REGOLAMENTO

COMITATO PARI OPPORTUNITA PRESSO CONSIGLIO GIUDIZIARIO DELLA CORTE DI APPELLO DI SALERNO REGOLAMENTO COMITATO PARI OPPORTUNITA PRESSO CONSIGLIO GIUDIZIARIO DELLA CORTE DI APPELLO DI SALERNO REGOLAMENTO ARTICOLO 1-COMPOSIZIONE E DURATA Il Comitato per le Pari Opportunità costituito presso il Consiglio

Dettagli

L.R. 34/2004, L.R. 18/2017, L.R.

L.R. 34/2004, L.R. 18/2017, L.R. REGIONE PIEMONTE BU19 09/05/2019 Deliberazione della Giunta Regionale 12 aprile 2019, n. 35-8760 L.R. 34/2004, L.R. 18/2017, L.R. 11/2018 e DGR 21-7209 del 13/7/2017. Approvazione delle misure "Intervento

Dettagli

COMUNE DI GORLA MINORE Provincia di VARESE

COMUNE DI GORLA MINORE Provincia di VARESE Regolamento per la concessione in gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale Criteri generali, obiettivi e modalità di affidamento. Art. 1 Oggetto Il presente Regolamento ha per oggetto la

Dettagli

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COMUNI DI COLLEGNO E GRUGLIASCO

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COMUNI DI COLLEGNO E GRUGLIASCO C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COMUNI DI COLLEGNO E GRUGLIASCO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI E PER L ATTRIBUZIONE

Dettagli

COMUNE DI CASTELNUOVO DI FARFA -PROVINCIA DI RIETI

COMUNE DI CASTELNUOVO DI FARFA -PROVINCIA DI RIETI COMUNE DI CASTELNUOVO DI FARFA -PROVINCIA DI RIETI REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI LOCALI E DELLE STRUTTURE COMUNALI (approvato con delibera di Consiglio Comunale n. del ) INDICE Art. 1 Oggetto del regolamento

Dettagli

Art.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO. Art.2 SOGGETTI BENEFICIARI

Art.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO. Art.2 SOGGETTI BENEFICIARI REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI E/O ATTREZZATURE SPORTIVE DI PROPRIETA COMUNALE 1 Art.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente regolamento, redatto ai sensi della Legge 7 agosto 1990, n. 241

Dettagli

COMUNE DI LARCIANO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E PATROCINI A PERSONE ED ENTI PUBBLICI E PRIVATI

COMUNE DI LARCIANO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E PATROCINI A PERSONE ED ENTI PUBBLICI E PRIVATI REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E PATROCINI A PERSONE ED ENTI PUBBLICI E PRIVATI Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 51 del 18/12/2015 Pagina 1 / 7 Art. 1 OGGETTO...3

Dettagli

REGOLAMENTO MUSEI CIVICI "LUIGI BARNI" DI VIGEVANO

REGOLAMENTO MUSEI CIVICI LUIGI BARNI DI VIGEVANO CITTA DI VIGEVANO * * * REGOLAMENTO MUSEI CIVICI "LUIGI BARNI" DI VIGEVANO Approvato con Deliberazione di C.C. n. 6 del 17/02/2011 1 TITOLO I - Status giuridico ART. 1 I Musei Civici Luigi Barni di Vigevano

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE RIPRODUZIONI. Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 117 del 6 aprile 1998 esecutiva ai sensi di legge

REGOLAMENTO DELLE RIPRODUZIONI. Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 117 del 6 aprile 1998 esecutiva ai sensi di legge REGOLAMENTO DELLE RIPRODUZIONI Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 117 del 6 aprile 1998 esecutiva ai sensi di legge In vigore dal 1 giugno 1998 ai sensi dell articolo 13 del presente

Dettagli

STATUTO. ARTICOLO 2 SEDE La Fondazione ha sede in Torino, via XX Settembre, n. 31.

STATUTO. ARTICOLO 2 SEDE La Fondazione ha sede in Torino, via XX Settembre, n. 31. STATUTO ARTICOLO 1 COSTITUZIONE Dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino viene costituita, ai sensi degli articoli 12 e seguenti del Codice Civile, la Fondazione denominata FONDAZIONE PER L ARTE MODERNA

Dettagli

ALLEGATO 1: ORGANIGRAMMA LA TRIENNALE DI MILANO PAGINE: 4 PROCEDURA INTERNA GFA.REV. ORGANIGRAMMA LA TRIENNALE DI MILANO

ALLEGATO 1: ORGANIGRAMMA LA TRIENNALE DI MILANO PAGINE: 4 PROCEDURA INTERNA GFA.REV. ORGANIGRAMMA LA TRIENNALE DI MILANO ALLEGATO 1: ORGANIGRAMMA LA TRIENNALE DI MILANO PAGINE: 4 PROCEDURA INTERNA GFA.REV. LA TRIENNALE DI MILANO ORGANIGRAMMA LA TRIENNALE DI MILANO ADOTTATA DAL CDA IL La Triennale di Milano Fondazione Triennale

Dettagli

CAPITOLO I USO DI BENI DI PROPRIETÀ COMUNALE... PAG. 2 CAPITOLO II USO DELLA PALESTRA COMUNALE... PAG. 5 CAPITOLO III NORME GENERALI... PAG.

CAPITOLO I USO DI BENI DI PROPRIETÀ COMUNALE... PAG. 2 CAPITOLO II USO DELLA PALESTRA COMUNALE... PAG. 5 CAPITOLO III NORME GENERALI... PAG. CAPITOLO I USO DI BENI DI PROPRIETÀ COMUNALE... PAG. 2 ART. 1 OGGETTO 2 ART. 2 RICHIESTA 2 ART. 3 RILASCIO DELLA CONCESSIONE 2 ART. 4 PRIORITÀ 2 ART. 5 TARIFFE 3 ART. 6 ESENZIONI 3 ART. 7 RESPONSABILITÀ

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI ALCUNE SALE COMUNALI PER ATTIVITA ESPOSITIVE. Approvato con delibera consiliare n. 43 del 27/04/2006

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI ALCUNE SALE COMUNALI PER ATTIVITA ESPOSITIVE. Approvato con delibera consiliare n. 43 del 27/04/2006 REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI ALCUNE SALE COMUNALI PER ATTIVITA ESPOSITIVE Approvato con delibera consiliare n. 43 del 27/04/2006 REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI ALCUNE SALE COMUNALI PER ATTIVITA ESPOSITIVE

Dettagli

C O N S I G L I O R E G I O N A L E. LEGGE REGIONALE (n. 181)

C O N S I G L I O R E G I O N A L E. LEGGE REGIONALE (n. 181) Atti consiliari Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia C O N S I G L I O R E G I O N A L E LEGGE REGIONALE (n. 181) approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 20 novembre 2002 -----

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L UTILIZZO DELLE MOSTRE DELL ENTE FORESTE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L UTILIZZO DELLE MOSTRE DELL ENTE FORESTE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L UTILIZZO DELLE MOSTRE DELL ENTE FORESTE Direzione Generale Servizio Tecnico Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 87 del 10.07.2013 Premessa L allestimento

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. Art. 12 Legge 7 agosto 1990 n.241 Approvato con delibera di Consiglio comunale n.44 del

Dettagli

Guida all adozione del verde

Guida all adozione del verde Guida all adozione del verde Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 41del 10.04.1995 In vigore dal 31.07.1995 Modificato, limitatamente alla lettera a) dell art. 3, con deliberazione di Consiglio

Dettagli

ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA DELLA GALLERIA BORGHESE

ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA DELLA GALLERIA BORGHESE ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA DELLA GALLERIA BORGHESE DIREZIONE GENERALE Il Direttore UFFICIO DEL DIRIGENTE Svolgere mansioni di supporto a tutte le attività della Direzione Generale Responsabilità e competenze

Dettagli

Statuto della Fondazione Forum Permanente ANIA Consumatori

Statuto della Fondazione Forum Permanente ANIA Consumatori Statuto della Fondazione Forum Permanente ANIA Consumatori Art. 1 Costituzione La Fondazione Forum Permanente ANIA - Consumatori, di seguito Forum, è costituita su iniziativa dell ANIA Associazione Nazionale

Dettagli

COMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE CULTURA ED ATTIVITA PROMOZIONALI

COMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE CULTURA ED ATTIVITA PROMOZIONALI COMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE CULTURA ED ATTIVITA PROMOZIONALI N. Proposta 1737 del 10/11/2015 OGGETTO: COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN FRANCESCO - VALORIZZAZIONE DELLA COLLEZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO COMUNALE ED UTILIZZO DELLO STEMMA COMUNALE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO COMUNALE ED UTILIZZO DELLO STEMMA COMUNALE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO COMUNALE ED UTILIZZO DELLO STEMMA COMUNALE (approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 62 del 22 Dicembre 2017, esecutivo dal 10 Marzo 2018) Art.

Dettagli

REGOLAMENTO PER UTILIZZO DELLA SALABLU POSTA ALL INTERNO DEL CENTRO CULTURALE BONCOMPAGNO DA SIGNA

REGOLAMENTO PER UTILIZZO DELLA SALABLU POSTA ALL INTERNO DEL CENTRO CULTURALE BONCOMPAGNO DA SIGNA REGOLAMENTO PER UTILIZZO DELLA SALABLU POSTA ALL INTERNO DEL CENTRO CULTURALE BONCOMPAGNO DA SIGNA Approvato con delibera n. 7 di Consiglio Comunale del 06/03/2007. Art.1 Oggetto 1. Il Comune di Signa,

Dettagli

COMUNE DI BAIANO PROVINCIA DI AVELLINO

COMUNE DI BAIANO PROVINCIA DI AVELLINO COMUNE DI BAIANO PROVINCIA DI AVELLINO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI BENI DI PROPRIETA COMUNALE TITOLO I NORME DI CARATTERE GENERALE ART. 1 OGGETTO La Giunta Comunale, con apposita deliberazione, stabilisce

Dettagli

REGOLAMENTO CONCESSIONE CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI AD ENTI E ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO CONCESSIONE CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI AD ENTI E ASSOCIAZIONI COMUNE DI BUDRIO Provincia di Bologna --------------- REGOLAMENTO CONCESSIONE CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI AD ENTI E ASSOCIAZIONI 2012 Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 71 del 29/10/2008.

Dettagli

Regolamento del Centro Interdipartimentale di Diritto e Storia Costituzionale DiSCo D.R. n 311 del 28/04/2015

Regolamento del Centro Interdipartimentale di Diritto e Storia Costituzionale DiSCo D.R. n 311 del 28/04/2015 Regolamento del Centro Interdipartimentale di Diritto e Storia Costituzionale DiSCo D.R. n 311 del 28/04/2015 Articolo 1 Oggetto Il presente Regolamento disciplina le finalità, l organizzazione e il funzionamento

Dettagli

PROGETTO DI LEGGE IN MATERIA DI SPETTACOLO PROPOSTA DI ARTICOLATO. Art. 1 Finalità

PROGETTO DI LEGGE IN MATERIA DI SPETTACOLO PROPOSTA DI ARTICOLATO. Art. 1 Finalità PROGETTO DI LEGGE IN MATERIA DI SPETTACOLO PROPOSTA DI ARTICOLATO Art. 1 Finalità 1 - La Regione Lombardia riconosce lo Spettacolo, nelle sue diverse articolazioni di generi e settori, componente fondamentale,

Dettagli

COMUNE DI CASTELCOVATI. (Provincia di Brescia) REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DELLA SALA POLIVALENTE DEL CENTRO CIVICO

COMUNE DI CASTELCOVATI. (Provincia di Brescia) REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DELLA SALA POLIVALENTE DEL CENTRO CIVICO COMUNE DI CASTELCOVATI (Provincia di Brescia) REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DELLA SALA POLIVALENTE DEL CENTRO CIVICO Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 53 del 29/10/2012 INDICE Art.1

Dettagli

STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE Amministrazione, Finanza e Controllo - Fiscale Strategia Fiscale STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 1 Il presente documento definisce la strategia fiscale,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DI SALE COMUNALI AD ENTI, ASSOCIAZIONI E PRIVATI PER FINALITÀ CULTURALI, RICREATIVE, SOCIALI, EDUCATIVE E SPORTIVE.

REGOLAMENTO PER L USO DI SALE COMUNALI AD ENTI, ASSOCIAZIONI E PRIVATI PER FINALITÀ CULTURALI, RICREATIVE, SOCIALI, EDUCATIVE E SPORTIVE. COMUNE DI CARZANO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER L USO DI SALE COMUNALI AD ENTI, ASSOCIAZIONI E PRIVATI PER FINALITÀ CULTURALI, RICREATIVE, SOCIALI, EDUCATIVE E SPORTIVE. Allegato alla deliberazione

Dettagli

COMUNE DI PORTO MANTOVANO. (Provincia di Mantova)

COMUNE DI PORTO MANTOVANO. (Provincia di Mantova) COMUNE DI PORTO MANTOVANO (Provincia di Mantova) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI NEI SETTORI ATTIVITA SPORTIVE, CULTURALI, TUTELA AMBIENTALE, SVILUPPO ECONOMICO

Dettagli

Sezione II AMBITO BIBLIOTECHE E ARCHIVI STORICI (L.R. 25/2016, ART )

Sezione II AMBITO BIBLIOTECHE E ARCHIVI STORICI (L.R. 25/2016, ART ) 31 Sezione II AMBITO BIBLIOTECHE E ARCHIVI STORICI (L.R. 25/2016, ART. 14-) INDICE A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1 Finalità e obiettivi specifici dell ambito A.2. Riferimenti normativi A.3 Soggetti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI AD ENTI, ASSOCIAZIONI, ISTITUZIONI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI AD ENTI, ASSOCIAZIONI, ISTITUZIONI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI AD ENTI, ASSOCIAZIONI, ISTITUZIONI ARTICOLO 1 Finalità 1. L Amministrazione comunale, in attuazione dei principi generali

Dettagli

Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Nera e Velino (della Provincia di Perugia)

Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Nera e Velino (della Provincia di Perugia) Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Nera e Velino (della Provincia di Perugia) REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI E DEL PATROCINIO CONSORZIALE (approvato con Delibera dell Assemblea Consorziale

Dettagli

Regolamento per il patrimonio

Regolamento per il patrimonio Regolamento per il patrimonio Il testo del Regolamento per il patrimonio nel seguito redatto, non sostituisce il testo delle determinazioni degli Organi competenti dell INFN, nella versione nel tempo pubblicata

Dettagli

(Rif. deliberazione commissariale n. 30 del 29 giugno 2017) AVVISO PUBBLICO

(Rif. deliberazione commissariale n. 30 del 29 giugno 2017) AVVISO PUBBLICO (Rif. deliberazione commissariale n. 30 del 29 giugno 2017) AVVISO PUBBLICO PER LA RACCOLTA DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER LA CONCESSIONE IN USO, ED A TITOLO ONEROSO, DI ALCUNI BENI IMMOBILI DI PROPRIETA

Dettagli

Il Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 novembre 1993 Regolamento interno del Consiglio dei Ministri (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 15 novembre 1993, n. 268.) ----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

- COMUNE DI AULETTA - Provincia di Salerno

- COMUNE DI AULETTA - Provincia di Salerno - COMUNE DI AULETTA - Provincia di Salerno REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE TEMPORANEA DI BENI IMMOBILI DI PROPRIETA COMUNALE (Approvato con delibera di C.C. n. 23 del 06/09/2007) Indice Art. 1 Tipologia

Dettagli

PROVINCIA DI UDINE INDICE

PROVINCIA DI UDINE INDICE PROVINCIA DI UDINE Regolamento provinciale per la concessione dei contributi e l attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati Testo modificato dal Consiglio

Dettagli

Adesione della Regione Piemonte in qualita' di Socio Fondatore Successivo alla Fondazione Torino Musei.

Adesione della Regione Piemonte in qualita' di Socio Fondatore Successivo alla Fondazione Torino Musei. REGIONE PIEMONTE BU32 07/08/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 21 luglio 2014, n. 32-151 Adesione della Regione Piemonte in qualita' di Socio Fondatore Successivo alla Fondazione Torino Musei. A

Dettagli

CITTÀ DI. (Provincia di Benevento) COMUNE DI SANT AGATA DE GOTI Provincia di Benevento REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

CITTÀ DI. (Provincia di Benevento) COMUNE DI SANT AGATA DE GOTI Provincia di Benevento REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE CITTÀ DI SANT AGATA DE GOTI (Provincia di Benevento) COMUNE DI SANT AGATA DE GOTI Provincia di Benevento REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA Approvato

Dettagli

COMUNE DI MASERA DI PADOVA. REGOLAMENTO per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi cellulari

COMUNE DI MASERA DI PADOVA. REGOLAMENTO per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi cellulari COMUNE DI MASERA DI PADOVA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi cellulari (approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 70 in data 25.5.2009 I N D I

Dettagli

A relazione dell'assessore Parigi: Premesso che:

A relazione dell'assessore Parigi: Premesso che: REGIONE PIEMONTE BU22S1 01/06/2017 Deliberazione della Giunta Regionale 15 maggio 2017, n. 28-5053 L.R. 58/78. Enti partecipati dalla Regione Piemonte operanti nei settori dei beni e delle attivita' culturali.

Dettagli

Comune di Macerata Feltria

Comune di Macerata Feltria Comune di Macerata Feltria Provincia di Pesaro e Urbino Regolamento Centro Culturale Angela Lazzarini Deliberazione del Consiglio Comunale n. 8 del 19.04.2010 ART. 1 FUNZIONI DEL CENTRO CULTURALE Il Centro

Dettagli

COMUNE DI ASIAGO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO MUSEO DELL ACQUA DI ASIAGO. Approvato con deliberazione di C.C. n. 4 del

COMUNE DI ASIAGO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO MUSEO DELL ACQUA DI ASIAGO. Approvato con deliberazione di C.C. n. 4 del COMUNE DI ASIAGO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO MUSEO DELL ACQUA DI ASIAGO Approvato con deliberazione di C.C. n. 4 del 05.03.2009 1 Art. 1 Istituzione Art. 2 Sede Art. 3 Titolarità Art. 4 Finalità Art.

Dettagli