N R E! REDLAV 2.1 Réseau durable transfrontalier de démoustication et de lutte anti-vectorielle

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1 S T O P A LL E ZA N ZA R E! REGIONE LIGURIA

2 2 CARTA DI IDENTITà DELLA ZANZARA TIPO: ARTROPODI (invertebrati con zampe articolate e corpo rivestito dall esoscheletro o cuticola, formato da una proteina detta chitina, che dà spessore, resistenza e impermeabilità) CLASSE: INSETTI ORDINE: DITTERI (insetti con due ali)

3 FAMIGLIA: CULICIDAE 3 GENERE: 30 TIPOLOGIE (i più importanti e diffusi sono: Culex, Aedes, Ochlerotatus) SPECIE CONOSCIUTE: OLTRE Nella Provincia di Oristano sono presenti: Ochlerotatus (Detritus, Caspius, Mariae), Culex (Pipens, Theileri, Hortensis) Aedes Albopictus, Culiseta (Annulata, Subocrea, Longiareolata), Anopheles (Maculipennis, Petragnani)

4 4 Areale geografico di distribuzione ¾ delle specie vivono in aree tropicali e subtropicali, ¼ vive nei climi temperati, quindi anche nel nostro Paese. Caratteristiche morfologiche Dotati di due ali e di sistemi di localizzazione altamente sofisticati nel volo e nell'inquadrare il bersaglio; grazie alle antenne relativamente lunghe, articolate in 15 parti (articoli), le zanzare trovano l ospite sul quale pasteggiare. Infatti nel secondo articolo sono presenti piccoli radar, indispensabili per percepire rumori e odori.

5 ALIMENTAZIONE 5 Le femmine della famiglia Culicidae sono ematofaghe, cioè hanno bisogno di un pasto di sangue per portare a maturazione le uova e riprodursi. L intervallo tra il pasto di sangue e la deposizione delle uova varia dai 3 ai 5 giorni. Ogni femmina può deporre, dopo ogni singolo pasto di sangue, circa 100 uova, ma in genere ne depone solo alcune decine.

6 6 CICLO DI SVILUPPO DELLA ZANZARA La prima fase è in acqua: ma di che tipo? Praticamente qualsiasi tipo di acqua: pozze piene di materiale organico, acqua di mare, stagni, risaie, sorgenti, sottovasi, secchi, bidoni, tombini stradali, copertoni.

7 Ciclo biologico 7 La zanzara femmina, dopo aver succhiato il sangue, va alla ricerca di raccolte d'acqua dove deporre le uova. Nell'arco di 1-3 settimane, in relazione alla specie e alla temperatura dell'ambiente, si ha lo sviluppo dell'insetto: dalle uova si originano le larve che, attraverso 4 stadi di sviluppo, si trasformano in pupe, che poi sfarfallano in zanzare adulte.

8 8 Uova delle zanzare A B CULEX AEDES Le uova delle zanzare sono differenti da genere a genere. La maggior parte delle specie depone le uova sul pelo dell'acqua, altre su una foglia, uno stelo, un sasso, immediatamente fuori dall'acqua. Nell immagine A le uova deposte in gruppi a zattera sono tipiche della zanzara Culex, la zanzara più fastidiosa e comune. Nell immagine B le uova di Aedes albopictus (Zanzara Tigre) sono deposte singolarmente, in piccole raccolte temporanee di acqua stagnante.

9 Prima fase in acqua 9 Le uova si schiudono in acqua. Dalle uova si sviluppano le larve che, attraverso 4 stadi di crescita, separati da altrettante mute, raggiungono lo stadio di pupa. LARVA PUPA

10 10 In acqua le larve respirano aria attraverso un sifone Se ci si avvicina con cautela ad una vasca in un giardino e si guarda dentro, soprattutto negli angoli, si vedrà come le larve respirano con il loro sifone. Per nutrirsi invece trasportano le particelle di materiale organico alla bocca, ruotando vorticosamente le spazzole boccali poste sul capo. Appena si accorgono della nostra ombra o sentono il rumore dei nostri passi si nascondono subito sott'acqua. Culex sp.

11 Le larve di Anopheles sono le uniche a non essere dotate del sistema respiratorio a sifone. Queste larve hanno direttamente dei fori sulla parte terminale dell'addome. Assumono, quindi, la posizione orizzontale sul pelo dell'acqua per respirare. 11

12 12 Sfarfallamento un momento critico per la zanzara La zanzara adulta sfarfalla, abbandonando lo stadio di pupa. Dopo circa 2 giorni dallo sfarfallamento, maschi e femmine sono in grado di accoppiarsi. La femmina effettua il suo primo pasto di sangue, necessario per far maturare le uova, mentre il maschio, esaurita la sua funzione riproduttiva, sopravviverà solo per pochi giorni. Culex sp.

13 Le zanzare nascono, crescono e proliferano in ambienti con caratteristiche diverse, detti focolai larvali. In base a ciò le possiamo distinguere in: FOCOLAI LARVALI 13 Zanzare di città Zanzare di laguna Zanzare di mare Zanzare di collina e montagna

14 14 Zanzare di città Culex pipiens Zanzara comune Aedes albopictus Zanzara Tigre La femmina punge al crepuscolo e all'alba Non è aggressiva Ronza nell'orecchio La femmina punge anche di giorno È aggressiva Le punture sono dolorose e pruriginose. Corpo nero e bianco

15 Focolai larvali in città 15

16 16 Zanzare di laguna Ochlerotatus caspius Le femmine adulte pungono sia di giorno che di notte Danno fastidio e sono molto aggressive sia per l'uomo che per gli animali domestici Si spostano per lunghe distanze, raggiungendo i centri abitati Ochlerotatus detritus Le femmine pungono di giorno e al crepuscolo Prediligono l'uomo Sono in grado di spostarsi anche di 20 km rispetto ai focolai di riproduzione

17 Zanzare di mare 17 Ochlerotatus mariae Le femmine sono molto aggressive e pungono l'uomo Si trovano in piccole cavità nelle rocce in riva al mare Pungono anche durante il giorno, soprattutto quando il cielo è coperto

18 18 ZANZARA DI COLLINA E MONTAGNA Anopheles maculipennis s.l. Anopheles petragnani Culex pipiens Culex theileri Culiseta longiareolata

19 WEST NILE DISEASE O FEBBRE DEL NILO 19 La «FEBBRE DEL NILO» è una malattia virale, di provenienza Africana, arrivata attraverso gli uccelli migratori che si stanziano nelle zone umide. Le zanzare comuni si infettano del virus dagli uccelli selvatici e domestici, che fungono da ospiti serbatoio. Le zanzare infette, attraverso la loro puntura, trasmettono il virus ai cavalli e all'uomo, determinando la malattia. I mammiferi si comportano come ospiti accidentali, ossia non trasmettono l infezione, pertanto il virus non si trasmette da persona a persona né da cavallo a persona, ma solo attraverso la puntura di una zanzara infetta.

20 20 LA MALATTIA È frequente tra i cavalli, ma si può manifestare anche nell'uomo dopo un periodo d'incubazione variabile da 3 a 15 giorni, in seguito alla puntura di una zanzara infetta. Si manifesta con sintomi influenzali come febbre, cefalea, dolori muscolari e articolari. Nelle persone con sistema immunologico alterato, in anziani e bambini, possono insorgere manifestazioni più gravi, quali meningite ed encefalite. In una scarsa percentuale, variabile tra il 3% e il 15%, può insorgere anche la morte.

21 LA PREVENZIONE 21 Non è stato ancora prodotto un vaccino umano per la febbre del Nilo. Quindi possiamo proteggerci dalle punture usando: Zanzariere alle finestre Repellenti Virus della febbre del Nilo Abbigliamento adeguato quando siamo all'aperto, soprattutto all'alba e al tramonto Ma soprattutto eliminando o riducendo i luoghi di riproduzione delle zanzare

22 22 ZANZARA TIGRE (Aedes albopictus) La zanzara tigre è arrivata circa trent'anni fa negli Stati Uniti, con carichi di copertoni che venivano dal Giappone. Nell'arco di cinque anni si è propagata in tutti gli Stati Uniti e in Italia, sempre attraverso l importazione di copertoni infestati.

23 La zanzara tigre è forse l'insetto più plastico dal punto di vista della capacità di adattamento al territorio che colonizza. È molto aggressiva e può trasmettere gravi malattie come la dengue e la chikungunya. 23 L'origine è tropicale, con i focolai in cavi di alberi, in bambù spezzati, nei malli delle noci di cocco e nelle ascelle fogliari di alcune piante.

24 24 Poi man mano che il bosco e la foresta sono stati disboscati per costruire case, strade,... si è adattata a contenitori che ricordano i suoi focolai naturali. Ad esempio i copertoni somigliano al cavo di un albero, sono esposti all'aperto al sole, contengono poca acqua molto calda perché il nero attira il sole e rappresentano il focolaio ideale in cui la zanzara tigre depone le uova e attraverso il quale si è diffusa in tutto il mondo.

25 SVILUPPO DI UNA COLONIA DI AEDES ALBOPICTUS 25 Le uova sono deposte in copertoni abbandonati all'aperto. Questi, con le prime piogge si riempiono d'acqua, le uova si schiudono e gli adulti volano alla ricerca di focolai, colonizzando raccolte di acqua (bidoni, lattine, tombini...) che si trovano sia in aree pubbliche che private.

26 26 Curiosità sulle zanzare A che velocità volano le zanzare? Dipende dalle specie, ma una zanzara può volare da 1,5 a 2,5 km all'ora. A che distanza possono volare le zanzare? Alcune zanzare, come la zanzara tigre e la zanzara comune, preferiscono rimanere vicino al luogo di nascita. Hanno capacità di volo limitate ad alcune centinaia di metri. Altre specie possono raggiungere i 4/5 km e qualcuna in particolare può raggiungere i 20/30 km. Se le zanzare vengono portate in quota da correnti ascensionali, possono percorrere lunghe distanze trasportate dalle correnti d aria. Quanto alto volano le zanzare? In generale, le zanzare che pungono gli esseri umani preferiscono volare sotto i 10 metri. La zanzara tigre è stata trovata tra i rami degli alberi anche oltre i 15 metri. Sono state trovate anche in appartamenti al 21-esimo piano, ma probabilmente hanno preso l'ascensore. Alcune specie sono state trovate oltre i metri in Himalaya e 700 metri sotto terra in alcune miniere dell'india.

27 27 Se le zanzare si estinguessero... come sarebbe influenzato l'ecosistema? Per come si comporta la natura, altre specie riempirebbero le nicchie lasciate libere dalle zanzare, dopo un periodo iniziale di assestamento di lunghezza variabile. Attenzione, le specie che rimpiazzerebbero le zanzare potrebbero essere peggiori! È difficile da prevedere. Comunque la capacità di adattamento delle zanzare ai cambiamenti ambientali rende estremamente improbabile che si estinguano. Quanto pesano le zanzare? Le specie più piccole pesano intorno ai 2,5 milligrammi. Quelle più grandi possono arrivare a pesare 10 milligrammi.

28 28 Quanto sangue succhia una zanzara durante un pasto? Quando si nutre per la riproduzione una zanzara può succhiare fino a 2,8 milligrammi di sangue. Perché le zanzare si nutrono di sangue? Le zanzare femmine succhiano sangue per permettere la maturazione delle uova prima di deporle. Non ha alcuno scopo nutritivo. I maschi non succhiano mai sangue durante i loro pasti. Per ottenere energia sia i maschi che le femmine si nutrono del nettare delle piante.

29 Perché le zanzare a me pungono e a te no? Quante volte ci siamo fatti questa domanda!! Ormai è noto scientificamente che le zanzare non pungano in maniera indiscriminata, ma prediligano alcune persone piuttosto che altre. Questo dipende da diversi fattori: Se sei in sovrappeso: Non è che le zanzare ce l'abbiano con i cicciottelli, ma se si ha qualche chilo in più o si è incinta, si emana più anidride carbonica e loro «annusano» meglio! Se sei un tipo sportivo: Muovendosi molto, si suda e si produce acido lattico. E le zanzare ne vanno pazze! 29

30 30 Se hai un odore forte: Alle zanzare piace molto l'odore della pelle delle persone, dovuto ai batteri che ciascuno di noi ha sulla pelle! Se ti piace il nero: Pare che i vestiti scuri, in particolare neri, piacciano molto alle zanzare. Logicamente vale per quelle che pungono in ambienti luminosi! Se ti piace la birra: Non si è capito ancora quale sia la spiegazione scientifica del fenomeno. Però, molti esperimenti hanno dimostrato che se si beve birra, si è più appetibili per le zanzare!!! Inoltre, si aggiungono i cosmetici che sanno di fiori o sostanze vegetali: profumi, shampoo e balsamo per i capelli, doposole

31 Perché le zanzare ronzano sempre vicino alle orecchie? Respirando, emettiamo anidride carbonica, questa attira le zanzare, che quindi si avvicinano alla zona della testa, facendo quel fastidioso ronzio, che tanto da fastidio, e che non è altro che il rapidissimo battito d'ali! 31 Quanto sopravvive una zanzara? In genere le femmine sono più longeve dei maschi, che resistono 7-15 giorni, mentre le femmine, che sono quelle che ci interessano di più perché ci pungono, vivono per un periodo variabile da un mese (nelle generazioni estive) a 4-5 mesi (nel caso delle svernanti, cioè quelle che hanno passato un periodo di «letargo» in inverno, aspettando condizioni meteorologiche più propizie).

32 è un progetto finanziato con le risorse comunitarie del FERS all'interno del Programma di cooperazione Transfrontaliera P.O. Marittimo ITALIA - FRANCIA La Provincia di Oristano, partecipa al progetto in compartecipazione di altri quattro partner: le Conseil Général de Corse du Sud (capofila), le Conseil Général de Haute-Corse, l'azienda Sanitaria Locale n. 2 di Lucca e l'izs del Piemonte Liguria e Valle d'aosta- Sez. Imperia. Il progetto ha l'obiettivo di consolidare un agire comune e condiviso nelle strategie di controllo anti vettoriale, migliorando i sistemi di gestione dei mezzi di lotta e di crisi di epidemie nelle patologie trasmesse dagli insetti vettori, attraverso l'acquisto di beni materiali e immateriali, in modo da rendere ancora più efficienti le azioni di prevenzione e di lotta anti vettoriale, realizzate nell'area di cooperazione transfrontaliera. Il tutto nell'ambito di un processo sostenibile ed ecologico, nel rispetto degli ambienti naturali. Nello specifico, la Provincia di Oristano ha avviato la campagna di sensibilizzazione Stop alle zanzare, organizzando incontri nelle diverse scuole della provincia, mirati a sensibilizzare i ragazzi sull'importanza di eliminare i focolai di riproduzione delle zanzare che spesso, anche involontariamente, vengono lasciati in ambito domestico. A sostegno della campagna di sensibilizzazione vengono divulgate brochure illustrative sulla zanzara e il suo ciclo biologico e giochi interattivi sul tema. A conclusione dell'attività sarà organizzato un incontro finale, che coinvolgerà tutte le scuole partecipanti. Con il progetto, inoltre, sono state acquistate attrezzature di supporto alle attività del Servizio di Disinfestazione deputato al controllo, monitoraggio e lotta contro gli insetti vettori di malattie infettive (zanzare, zecche, blatte, ecc.), è stata implementata la strumentazione per la gestione di un sistema informatico idoneo all'espletamento delle attività di monitoraggio dei focolai e realizzato un laboratorio entomologico completo in tutte le sue parti, installato presso la sede del. Presidente: Massimiliano de Seneen Assessore: Mariella Pani Dirigente: Luciano Casu Gruppo di lavoro Mariella Obinu, Piergiorgio Murtas, Maddalena Irranca, Cristiana Colombino, Marianna Cotza, Luigia Neri Testi a cura di Mariella Obinu e Cristiana Colombino I disegni della copertina sono stati realizzati dall'artista Bob Marongiu REGIONE LIGURIA

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