sommario speciale P.O.F.A. La visione strategica dell Asl di Varese maggio/giugno n. 49 Piano di organizzazione e funzionamento

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "sommario speciale P.O.F.A. La visione strategica dell Asl di Varese maggio/giugno 2005 - n. 49 Piano di organizzazione e funzionamento"

Transcript

1 maggio/giugno n. 49 speciale P.O.F.A. La visione strategica dell Asl di Varese Il Piano di organizzazione e funzionamento aziendale Filodiretto pubblica in questo numero un estratto del POFA, il Piano di organizzazione e funzionamento aziendale. E un documento fondamentale di strategia e programmazione dell Asl, che fotografa l Azienda e detta le linee per il suo sviluppo. E un documento ampio e complesso, la cui funzione, come per altre Asl, è quella di stabilire esattamente ruoli, funzioni, obiettivi. Una sorta di Magna Charta della sanità varesina, per meglio far funzionare il sistema sociosanitario e per garantire le migliori prestazioni a costi compatibili. L ASL della provincia di Varese è un Azienda Sanitaria Locale collocata nella parte nord-occidentale della Lombardia, ha 855 dipendenti a tempo pieno e 175 part-time, comprende 141 Comuni ed una popolazione residente di circa abitanti.. L ASL, secondo il piano sociosanitario lombardo, deve assicurare i livelli essenziali di assistenza ai residenti del proprio territorio, principalmente attraverso un attività di programmazione acquisto e controllo di prestazioni e di servizi presso strutture pubbliche e private accreditate. Avendo come specifico riferimento il contesto fortemente dinamico e l assetto competitivo del servizio sanitario regionale lombardo e provinciale, si evidenzia la necessità di dover soddisfare, nella nuova cornice federale, tre requisiti essenziali per il governo del settore sanitario ed in particolare della spesa: 1. lo sviluppo di capacità di committenza e negoziazione; 2. la conoscenza dei bisogni di salute e la capacità di governare la domanda di prestazioni: il cambiamento del quadro demografico richiederà l intelligenza di incidere alla radice sulla formazione dei fattori di spesa, in un contesto di separazione tra produttori e finanziatori e di pagamento a tariffa delle prestazioni; 3. la capacità di migliorare l efficienza e la qualità dei servizi sanitari, riducendo i costi di produzione in un ambito caratterizzato da rapida innovazione tecnologica. L assistenza sanitaria di base è assicurata da 638 Medici di Medicina Generale e 105 Pediatri di Libera Scelta, che costituiscono il sistema delle cure primarie in ambito distrettuale. La domanda clinica è inoltre espressa da medici specialisti pubblici ovvero da strutture pubbliche accreditate (farmaceutica, visite specialistiche, diagnostica di laboratorio e strumentale, ricoveri, psichiatria, protesica, etc.). L ASL gestisce con personale proprio linee di produzione diretta di servizi afferenti alle aree di prevenzione medica e veterinaria. La prevenzione medica comprende, tra l altro, le vaccinazioni obbligatorie e facoltative, gli screenings e l attività di polizia giudiziaria in materia di igiene e di sicurezza nei luoghi di lavoro. L educazione sanitaria è implementata tramite differenziate articolazioni organizzative e con modalità trasversali ai servizi, dipartimenti e realtà distrettuali. La medicina fiscale è gestita con oneri a carico delle aziende che ne fanno richiesta, salvo che per gli enti pubblici. Su tutto il territorio provinciale è assicurato il servizio di continuità assistenziale notturna, prefestiva e festiva, da medici in convenzione a carico del bilancio dell ASL. Nell ambito delle 6 Aree Distrettuali dell ASL sono presenti: 3 aziende ospedaliere pubbliche: Azienda Ospedaliera di Varese, con 5 stabilimenti ospedalieri, 1206 posti letto per acuti e 182 posti letto per riabilitazione; Azienda Ospedaliera di Gallarate, con 3 stabilimenti ospedalieri, 834 posti letto per acuti e 62 posti letto per riabilitazione; Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio, con 3 stabilimenti ospedalieri, 1359 posti letto per acuti e 30 posti letto per riabilitazione; 4 strutture di ricovero private accreditate: 2 riabilitative La visione strategica dell Asl di Varese L associazionismo locale e le organizzazioni di volontariato I distretti Collegio Sindacale La Direzione Sanitaria e il Direttore Sanitario La Direzione Amministrativa e il Direttore Amministrativo La Direzione Sociale e il Direttore Sociale Il Collegio di Direzione Consiglio dei Sanitari Nucleo di valutazione Comitato Etico Comitati aziendali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e i comitati di distretto Governo della domanda - tavolo tecnico aziendale I Dipartimenti Il Controllo di gestione Risorse umane Risorse finanziarie Relazione con la Regione e gli enti locali accade nella nostra regione Emergenza caldo sommario

2 2 (Fondazione Maugeri con 130 posti letto e Casa di Cura Le Terrazze con 120 posti letto), la Casa di Cura Santa Maria (con 243 posti letto per acuti e 50 per riabilitazione) e la Casa di Cura Mater Domini (con 119 posti letto per acuti e 14 per riabilitazione); 3 Dipartimenti di Salute Mentale: di Varese (cui afferiscono le Unità Operative dei presidi ospedalieri di Varese e di Cittiglio, e quelle con sede ad Azzate), di Gallarate (cui afferisce l U.O. del presidio ospedaliero di Gallarate), di Busto Arsizio (con le UU.OO. di Busto A. e Saronno); inoltre sono attive 13 strutture residenziali private accreditate per pazienti psichiatrici; i seguenti punti di erogazione, comprendenti le strutture pubbliche e private accreditate e con contratto di tipo ambulatoriale territoriale: a. 32 punti di erogazione di prestazioni di radiologia (0,4 x 1000 ab.); b. 26 punti di erogazione di prestazioni di laboratorio (0,3x1000 ab.); c. 35 punti di erogazione di prestazioni di medicina fisica riabilitativa (0,4 x 1000 ab.); d. 285 punti di erogazione di prestazioni specialistiche di altre discipline (3,4 x 1000 ab.). Sono operative nelle strutture presenti sul territorio provinciale 20 TAC (di cui 12 in strutture pubbliche, 4 in strutture private accreditate e 4 in strutture private) e 3 RMN (di cui 1 in strutture pubbliche e 2 in strutture private accreditate); non sono attualmente censite PET. Sono presenti, infine, 202 farmacie comunali e private aperte al pubblico e 16 dispensari o armadi farmaceutici che, assieme al sistema delle cure primarie, costituiscono la rete essenziale della medicina del territorio. ALCUNI NUMERI Nel 2002, l 83% dei ricoveri richiesti da residenti nell A- SL, è stato erogato presso strutture con sede nella provincia e il restante 17% in strutture esterne. Di questo 17% le strutture con oltre 1000 ricoveri sono state: l Ospedale di Legnano (4658 ricoveri), la CC Centro Ortopedico di Lanzo Intelvi (1875 ricoveri), il CTO + ICP di Milano (1175 ricoveri). Da un analisi storica condotta per discipline, risulta che sono maggiormente soggetti a migrazione fuori dall ASL pazienti con patologie oncologiche, cardiochirurgiche e neurochirurgiche. Per quanto riguarda le prestazioni specialistiche ambulatoriali consumate dai cittadini residenti in provincia (oltre nel 2002), l 85% è stato erogato da strutture con sede nell ASL. Sul versante della produzione il 77% delle prestazioni che vengono erogate dalle strutture provinciali riguarda cittadini residenti nell ASL. Dunque, in termini percentuali, la mobilità passiva per queste prestazioni (15%) risulta inferiore alla mobilità attiva (23%). Da rilevare che le prestazioni specialistiche erogate in provincia derivano per il 25% da strutture private accreditate e per il 75% da strutture pubbliche. Nel 2002, la popolazione residente nell ASL ha avuto un indice di invecchiamento uguale a quello regionale (18,5%). Il tasso di ricovero ordinario standardizzato è di 153,47 x 1000 ab. (quello regionale è 164,75 x 1000 ab.). I costi dei ricoveri e delle attività specialistiche sono assoggettati a tetti di struttura, preventivamente definiti a livello regionale. I costi degli interventi socio-sanitari presso strutture esterne sono programmati direttamente dalla Regione. Nel 2003 i costi totali della gestione sanitaria, proiettati al 31/12/03, sono di circa 801 milioni di euro. La farmaceutica ha un tetto di spesa programmato, il cui rispetto a livello aziendale, come accade per i ricoveri e le prestazioni specialistiche, è condizionato dall appropriatezza delle prescrizioni. L OFFERTA SOCIO-SANITARIA L offerta socio-sanitaria in ambito provinciale si caratterizza per una significativa rete di strutture a favore delle diverse aree di fragilità. In ambito socio-sanitario, sono presenti, oltre alle strutture gestite direttamente dall ASL, le seguenti unità d offerta: AREA ANZIANI 48 RSA per un totale di 4892 posti letto autorizzati di cui 4494 posti letto accreditati; 2 C.D.I. accreditati per un totale di 35 posti; n. 2 C.D.I. autorizzati; 8 Case Albergo per un totale di 307 posti autorizzati; 38 Centri Diurni Anziani per un totale di 2165 posti autorizzati; AREA MINORI 84 Asili Nido per un totale di 2757 posti autorizzati; 22 Centri di Aggregazione Giovanile per un totale di 645 posti autorizzati; 40 Comunità Alloggio per Minori per un totale di 291 posti autorizzati; 2 I.E.A. per un totale di 43 posti autorizzati; AREA DISABILI 19 C.S.E. per un totale di 377 posti accreditati; 1 I.E.A.H. per un totale di 39 posti accreditati; 3 C.R.H. per un totale di 100 posti accreditati 16 Comunità Alloggio Handicap per un totale di 122 posti autorizzati; CONSULTORI 3 Consultori Familiari Privati Accreditati e 1 Consultorio Familiare Privato in fase di Accreditamento; STRUTTURE PER TOSSICODIPENDENTI 10 Enti Ausiliari per n. 214 posti accreditati; CENTRI PRONTO INTERVENTO 1 C.P.I. per n. 8 posti autorizzati; ISTITUTI DI RIABILITAZIONE Associazione La Nostra Famiglia con 3 sedi (Vedano Olona, Castiglione Olona e Cislago); Fondazione Istituto Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago; Ospedale Raimondi Francesco di Gorla Minore; Fondazione Don Carlo Gnocchi di Malnate; AIAS Onlus di Busto Arsizio. Assume una valenza strategica la necessità di stabilire una forte relazione di partnership con i professionisti che operano sul territorio, concertando con essi interventi finalizzati al governo della domanda sanitaria nell interezza e complessità delle sue espressioni (attività di ricovero, specialistica ambulatoriale, farmaceutica, etc.), riportando l area delle cure primarie ad un ruolo di centralità nel sistema provinciale. Non è evidentemente meno importante, a questi fini, la collaborazione con i medici specialisti e ospedalieri, che spesso intervengono, in qualità di attori protagonisti, nei processi di diagnosi e cura. L ASL deve inoltre garantire che le strutture pubbliche e private accreditate, con le quali dovrà dal 2004 negoziare contratti i cui contenuti sono in evoluzione, mantengano i requisiti e gli standard di qualità in base ai quali sono state accreditate e che l attività che vi viene svolta abbia le caratteristiche di appropriatezza e conformità con le regole regionali. LE RELAZIONI CON L ESTERNO Le attività di informazione e comunicazione sono attuate dall ASL nei riguardi dei cittadini, al fine di fornire uno strumento indispensabile per il soddisfacimento dei loro

3 bisogni. Tutto ciò nel rispetto dei principi che regolano il miglioramento continuo della qualità e lo sviluppo delle politiche di accoglienza e di agevolazione dell accesso ai servizi da parte degli utenti. Al fine di garantire il diritto di informazione dei cittadini, l ASL adotta ed aggiorna periodicamente la Carta dei Servizi con il supporto del nucleo permanente. La gestione delle relazioni con l utente è affidata, per le rispettive competenze, all Ufficio Relazioni con il Pubblico. L ASSOCIAZIONISMO LOCALE E LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO L ASL riconosce ed incentiva le forme associative per la tutela del diritto alla salute dei cittadini, pur nel rispetto della reciproca autonomia, favorisce lo sviluppo delle attività di volontariato svolte dalla organizzazioni operanti nell ambito territoriale di competenza, secondo il principio della sussidiarietà orizzontale in accordo con le linee stabilite dal P.S.S.R I DISTRETTI Il territorio dell ASL della Provincia di Varese è suddiviso provvisoriamente nelle seguenti sei Aree Distrettuali socio sanitarie (articolate ciascuna in due Distretti sociosanitari), e in tre Distretti Veterinari (deliberazione n. 284/03). Area Distrettuale di Busto Arsizio comprensiva dei: (Distretto di Busto Arsizio - Distretto di Castellanza); Area Distrettuale di Gallarate comprensiva dei: (Distretto di Gallarate - Distretto di Somma Lombardo); Area Distrettuale di Laveno Mombello comprensiva dei: (Distretto di Cittiglio - Distretto di Luino); Area Distrettuale di Saronno comprensiva dei: (Distretto di Saronno - Distretto di Tradate); Area Distrettuale di Sesto Calende comprensiva dei: (Distretto di Azzate - Distretto di Sesto Calende); Area Distrettuale di Varese comprensiva dei: (Distretto di Arcisate - Distretto di Varese); Distretto Veterinario di Busto Arsizio - Saronno - Tradate; Distretto Veterinario di Gallarate; Distretto Veterinario di Laveno Mombello - Varese; Il Direttore Generale con atto deliberativo, su parere della Conferenza dei Sindaci, può rideterminare tale assetto organizzativo. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO L ASL di Varese intende sviluppare la propria attività orientando e coinvolgendo tutti gli operatori, ad ogni livello, verso comportamenti che si ispirino ai seguenti valori: Centralità del cittadino: organizzare i servizi sociosanitari considerando il cittadino come il primo riferimento dell Azienda; Fattore umano: valorizzare il lavoro delle persone, rafforzare il loro senso di appartenenza, stimolare la loro creatività, professionalità e capacità di collaborare per il raggiungimento di obiettivi comuni; Umanizzazione dei servizi: promuovere il pieno coinvolgimento delle risorse umane e di tutte le professionalità nel miglioramento dei rapporti tra il personale dell Azienda e il cittadino; Efficacia della prestazione: prestare un servizio che sia effettivamente orientato alla promozione della salute e che comunque garantisca la corrispondenza tra il livello di assistenza erogato e gli obiettivi della programmazione sanitaria; Efficienza della prestazione: razionalizzare l organizzazione, ottimizzare l impiego di tutte le risorse disponibili per ridurre i consumi impropri e gli sprechi; Innovazione e miglioramento continuo della qualità: ricercare la continua evoluzione dell organizzazione e di tutti i servizi socio-sanitari e non, con l applicazione di strumenti e metodologie che permettano di interpretare il cambiamento delle esigenze della cittadinanza; Etica professionale: interpretare il proprio lavoro come il giusto equilibrio di competenza, integrità, onestà, evitando di suscitare conflitti fra deontologia professionale degli operatori e finalità aziendali. LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE Al fine di assicurare un corretto svolgimento dei compiti istituzionali, l ASL si articola in strutture organizzative che aggregano competenze professionali, risorse umane, tecnologiche e strutturali orientate all assolvimento delle funzioni di competenza. Pertanto l ASL costituisce Strutture Complesse con caratteristiche di: rilevanza strategica rispetto alla mission aziendale; complessità e specializzazione delle materie trattate; numerosità e rilevanza economica delle risorse a disposizione; capacità produttiva e attività non di routine svolte; autonomia e responsabilità gestionale; interdisciplinarità; sistemi di relazioni e di servizi sul territorio. L ASL costituisce inoltre Strutture Semplici, anche a valenza Dipartimentale, definite in base: alle caratteristiche delle attività e delle funzioni della struttura organizzativa (Complessa e/o Dipartimento) di appartenenza; all esigenza di massimizzare l efficacia e l efficienza delle attività e delle funzioni ovvero di preservare la peculiarità del processo a cui siano preposte specifiche risorse professionali e organizzative. Sono attribuiti Incarichi Professionali ad Alta Specializzazione. Sono altresì costituite Posizioni Organizzative non dirigenziali per esercitare le altre attività di supporto tecnicoamministrativo. GLI ORGANI DELL ASL Il Direttore Generale è nominato con provvedimento della Giunta Regionale ex art. 7 della L.R. 31/97. Il Direttore Generale ha la rappresentanza legale dell Azienda Sanitaria. Nella figura 1 nella pagina seguente è rappresentato l organigramma della Direzione Generale con le strutture in staff e le aree Distrettuali Socio Sanitarie e i Distretti Veterinari. Il Direttore Generale è coadiuvato nell esercizio delle proprie funzioni dai Direttori Sanitario, Amministrativo e Sociale. Il Direttore Generale nomina i Responsabili delle strutture operative dell Azienda medesima. Sono di esclusiva competenza del Direttore Generale le attività più propriamente di controllo e di governo. La responsabilità del governo complessivo dell Azienda si sviluppa mediante l adozione degli atti di alta amministrazione e con l esercizio della generale funzione di indirizzo e controllo. Il Direttore Generale tramite l integrazione tra la Direzione Strategica (Direttore Sanitario Direttore Amministrativo Direttore Sociale) e i suoi uffici e strutture di staff coordinati dal Direttore del Dipartimento PAC, determina l istruttoria, la predisposi- 3

4 4 figura 1 fornendo parere obbligatorio al Direttore Generale sugli atti relativi alle materie di competenza. Nella figura 2 è rappresentato l organigramma della Direzione Sanitaria con le strutture in staff e in line. LA DIREZIONE AMMINISTRATIVA E IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Il Direttore Amministrativo dirige le attività amministrative e fornisce parere obbligatorio al Direttore Generale sugli atti relativi alle materie di competenza. Nella figura 3 è rappresentato l organigramma della Direzione Amministrativa con le strutture in staff e quella in line. LA DIREZIONE SOCIALE E IL DIRETTORE SOCIALE zione e la gestione operativa delle seguenti funzioni: Programmazione Aziendale relativamente agli atti di alta amministrazione; Pianificazione degli obiettivi annuali e il loro monitoraggio; Negoziazione budget; Controllo della qualità delle prestazioni e dei servizi resi. Determina inoltre la politica e le linee di indirizzo per la: Pianificazione delle risorse umane; Rilevazione dei bisogni e dei piani di formazione del personale. LA DIREZIONE STRATEGICA figura 2 La Direzione Strategica è costituita dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore Sociale e garantisce l unitarietà d azione e l approccio integrato ai problemi al fine di supportare le decisioni attraverso valutazioni sia di carattere sanitario, sociale, economico ed organizzativo. LA DIREZIONE SANITARIA E IL DIRETTORE SANITARIO Il Direttore Sanitario dirige le attività sanitarie ai fini igienico sanitari e organizzativi, Il Direttore Sociale assume diretta responsabilità della Direzione del Dipartimento A.S.S.I., dirige le attività socio-sanitarie integrate e fornisce parere obbligatorio al Direttore Generale sugli atti relativi alle materie di competenza. Nella figura 4 è rappresentato l organigramma della Direzione Sociale con le strutture in staff e in line. COLLEGIO SINDACALE Il Collegio Sindacale esercita la funzione di controllo nei con fronti dell attività complessiva dell azienda. La composizione, la nomina, le funzioni, la durata e l indennità del Collegio Sindacale sono quelle previste dalle disposizioni di legge.

5 figura 3 delle attività sanitarie assistenziali, nonché di indirizzo nella promozione della formazione etico-sanitaria di operatori sanitari ed utenti, con particolare riguardo a problemi di etica biomedica emergenti. COMITATI AZIENDALI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE E DEI PEDIATRI DI LIBERA SCELTA E I COMITATI DI DISTRETTO 5 Sono istituiti i Comitati Aziendali per la Medicina Generale e per la Pediatria di Libera Scelta per le competenze e nelle forme previste dalle rispettive convenzioni. Sono istituiti, altresì, i Comitati di distretto quale supporto per il coordinamento delle attività distrettuali e in particolare per il monitoraggio dei consumi sanitari, secondo quanto previsto dalle convenzioni dei medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta. Il COLLEGIO DI DIREZIONE Il Direttore Generale si avvale del Collegio per: l il governo delle attività tecnico sanitarie e di quelle ad alta integrazione sanitaria; l per la formulazione dei programmi formativi, delle soluzioni organizzative per l attuazione dell attività libero professionale intramuraria e per la valutazione di risultati conseguiti rispetto agli obiettivi; l per il coordinamento delle attività interdipartimentale; l per l organizzazione, lo sviluppo dei servizi e l utilizzazione delle risorse umane in attuazione del modello dipartimentale. CONSIGLIO DEI SANITARI Il Consiglio dei Sanitari è organismo elettivo dell ASL ed è presieduto dal Direttore Sanitario. Il Consiglio dei Sanitari esprime i pareri previsti dalla normativa vigente. La composizione, le modalità di elezione e il funzionamento del Consiglio sono disciplinate dalla normativa vigente in materia. NUCLEO DI VALUTAZIONE Il Nucleo di Valutazione assicura un supporto operativo e tecnico adeguato alle attività di valutazione del Personale Dirigente e del Comparto. Il Nucleo di Valutazione è nominato dal Direttore Generale ed è composto anche da esperti in materia di organizzazione, economia aziendale, qualità delle prestazioni sanitarie, gestione amministrativa e socio-sanitaria anche esterni all Azienda. Per le modalità di funzionamento del Nucleo di Valutazione si rinvia al regolamento agli atti. COMITATO ETICO Il Comitato Etico è un organismo autonomo ed indipendente dall ASL. E composto secondo criteri di interdisciplinarietà al fine di garantire l esperienza e le qualifiche necessarie per valutare sia gli aspetti etici che quelli scientifico-metodologici degli studi proposti. Il Comitato Etico svolge una funzione istituzionale autorizzatoria in materia di sperimentazioni cliniche ed una funzione consultiva/propositiva su aspetti etici rilevanti figura 4 GOVERNO DELLA DOMANDA - TAVOLO TECNICO AZIENDALE Viene istituito un Tavolo tecnico finalizzato a definire le strategie aziendali orientate al governo della domanda. Il Tavolo presieduto dal Direttore Generale è composto dalla Direzione Strategica, dal Direttore del Dipartimento PAC, dal Direttore di Dipartimento delle Cure Primarie e della Continuità

6 6 Assistenziale, dal Direttore di Dipartimento Sviluppo e Sussidiarietà A.S.S.I. e dai 6 Direttori delle Aree Distrettuali Socio Sanitarie. I DIPARTIMENTI Il Dipartimento è un articolazione organizzativa avente quale compito specifico lo svolgimento, in maniera coordinata, di attività complesse al fine di razionalizzare in termini di efficienza, efficacia ed economicità i rapporti tra le strutture (comprese quelle territoriali). In coerenza con il PSSR , il modello dipartimentale è incentrato sulla flessibilità organizzativa delle aziende sanitarie. Sono Organi del Dipartimento: Il Direttore del Dipartimento; Il Comitato di Dipartimento. che coinvolge tutti i dirigenti e i funzionari così da assicurare che le risorse impiegate siano utilizzate razionalmente secondo i criteri dell economicità efficienza ed efficacia. L ORGANIGRAMMA AZIENDALE figura 5 Nella figura 5 sotto si rappresenta l organigramma aziendale sino al livello delle strutture complesse RISORSE UMANE Per il finanziamento dei servizi e per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, l'asl si avvale delle competenze professionali del personale assunto con rapporto di dipendenza o con rapporto professionale/convenzionale nel rispetto delle leggi in materia. Al fine di valorizzare la professionalità e il senso di I Dipartimenti sono 7: Dipartimento programmazione, acquisto e controllo Dipartimento di prevenzione medico Dipartimento di prevenzione veterinario Dipartimento delle cure primarie e continuità assistenziale Dipartimento sviluppo e sussidiarietà Dipartimento A.S.S.I. in cui è inserito il dipartimento tecnico funzionale delle Dipendenze. Dipartimento amministrativo IL CONTROLLO DI GESTIONE Il Controllo di Gestione è uno strumento di governo attraverso il quale la direzione aziendale ai vari livelli di responsabilità verifica che la gestione sia coerente con gli obiettivi della pianificazione strategica, che la spesa sia corrispondente alla previsione budgetaria, che le attività svolte siano conformi ai principi di efficienza ed economicità. Si tratta di un attività

7 appartenenza del personale all'azienda, l'asl predispone periodicamente un piano di formazione per l'aggiornamento continuo del personale. Il personale dipendente (dirigente e del comparto) è soggetto a valutazione periodica in base ai criteri e alle modalità previste dal contratto di lavoro e dagli accordi decentrati (regionali e aziendali). La Direzione Aziendale identifica gli obiettivi strategici da assegnare ad ogni dipendente con criteri di trasparenza ed imparzialità, anche al fine di corrispondere, sulla base di criteri predeterminati, gli incentivi economici previsti dal CCNL vigente. I rapporti con le rappresentanze sindacali sono regolamentati dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Il Direttore Generale adotta specifici regolamenti per la definizione di rapporti con le rappresentanze sindacali, per la determinazione degli obiettivi aziendali e la valutazione dei dipendenti, per l'esercizio della libera professione e per la disciplina dei contratti individuali di diritto privato dei dirigenti. RISORSE FINANZIARIE La Regione Lombardia assegna annualmente all'asl le risorse finanziarie necessarie per assicurare il funzionamento dei servizi socio-sanitari nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza. L'ASL utilizza lo strumento del budget aziendale e quello assegnato ai centri di responsabilità per la costante verifica e il monitoraggio delle risorse. La contabilità aziendale è un sistema integrato che si fonda sulla contabilità generale e la contabilità analitica. L'ASL adotta il bilancio preventivo economico, il conto economico trimestrale e il bilancio d'esercizio nel rispetto della normativa vigente e delle disposizioni regionali. Al fine di monitorare con maggiore efficacia l'andamento economico della gestione, l'asl redige un bilancio preconsuntivo. Le modalità di tenuta della contabilità generale, della contabilità analitica e di gestione del budget sono quelle declinate nei regolamenti allegati. RELAZIONI CON LA REGIONE E GLI ENTI LOCALI I rapporti sistematici e diretti dell Azienda Sanitaria con gli Enti Locali, nel pieno rispetto delle normative regionali cogenti, sono decisivi al fine di sviluppare una risposta sempre più efficace ai bisogni dei cittadini. In linea con il PSSR , l ASL della provincia di Varese sostiene un reale coinvolgimento degli E.E.L.L. nella programmazione partecipata degli interventi e dei servizi al cittadino. L affinamento del principio di sussidiarietà verticale permette l elaborazione di strategie di intervento che, attraverso l ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie e la valorizzazione delle competenze e delle tecnologie, sono sempre più in grado di rispondere efficacemente ai bisogni peculiari espressi dalle comunità locali. Il coordinamento, la collaborazione e la corresponsabilità tra gli enti del sistema dei servizi, o in altre parole, il raccordo interistituzionale, trova la sua esplicitazione nella realizzazione del sistema integrato di interventi sociali ove i Comuni, associati nell ambito distrettuale, d intesa con l ASL, provvedono alla stesura e all applicazione del Piano zonale di programmazione sociale (ex L.328/00). L integrazione del sistema dei servizi richiede inoltre l attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale mediante un continuo e proficuo accomodamento dei rapporti con il terzo settore e con i portatori di interesse in campo socio-sanitario. La piena realizzazione della mission aziendale passa anche attraverso il concorso, concordato e condiviso, dei dipartimenti e dei servizi aziendali, dei Comuni e delle loro Assemblee, delle istituzioni pubbliche e private profit e no profit, delle organizzazioni sindacali e del Volontariato alla realizzazione di un sistema a rete più maturo. Gli Enti locali, anche attraverso gli organismi previsti dalle leggi vigenti (Conferenza dei Sindaci, Consiglio di Rappresentanza e Assemblee Distrettuali), esercitano funzioni di indirizzo e vigilanza sull attività socio sanitaria erogata dall ASL. Nell ambito dei rapporti istituzionali, l ASL opera in stretta sinergia con la Provincia di Varese su tematiche orientate al miglioramento della rete dei Servizi a tutela dei cittadini. 7 accade nella nostra regione Emergenza caldo Conoscere e prevenire i rischi di un estate bollente Ecco una serie di consigli pratici per prevenire e affrontare i pericoli del caldo estivo. Questi consigli, validi per tutti, sono rivolti in particolare alle persone della terza età e ai disabili che, per la loro condizione fisica, sono più esposti ai disturbi provocati dalle temperature eccessive. Conoscere il rischio è sempre il primo passo per prevenirlo. Il caldo è un pericolo se: la temperatura esterna supera i gradi l alta umidità impedisce la regolare sudorazione la temperatura in casa è superiore a quella esterna (locali poco ventilati, tetti e solai non ben isolati). 10 REGOLE D ORO PER UNA ESTATE IN SALUTE. 1. Evita di uscire e di svolgere attività fisica nelle ore più calde del giorno (dalle alle 17.00). 2. Apri le finestre dell abitazione al mattino e abbassale tapparelle o socchiudi le imposte. 3. Rinfresca l ambiente in cui soggiorni. 4. Copriti quando passi da un ambiente molto caldo a uno con aria condizionata. 5. Quando esci, proteggiti con cappellino e occhiali scuri; in auto, accendi il climatizzatore, se disponibile, e in ogni caso usa le tendine parasole, specie nelle ore centrali della giornata. 6. Indossa indumenti chiari, non aderenti, di fibre natu-

8 8 rali, come ad esempio lino e cotone; evita le fibre sintetiche che impediscono la traspirazione e possono provocare irritazioni, pruriti e arrossamenti. 7. Bagnati subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, per abbassare la temperatura corporea. 8. Consulta il medico se soffri di pressione alta (ipertensione arteriosa) e non interrompere o sostituire di tua iniziativa la terapia. 9. Non assumere regolarmente integratori salini senza consultare il tuo medico curante. 10. Ricordati di bere spesso. I PERICOLI PIÙ FREQUENTI. Calore eccessivo L alta temperatura, anche senza esposizione ai raggi solari, è una possibile causa di disturbi. Conseguenza: Edemi da calore Senso di pesantezza e gonfiore agli arti inferiori. Liberarsi di vestiti e calzature troppo strette Sdraiarsi, tenere le gambe sollevate, più alte rispetto alla testa, dormire con un cuscino sotto i piedi In viaggio fare frequenti soste e passeggiare Al mare camminare a lungo nell acqua. Non bere alcolici. Esposizione diretta al sole Esporsi in modo diretto e prolungato ai raggi solari può essere fonte di disturbi da non sottovalutare. Conseguenza: Colpo di sole Rossore al viso, malessere generale improvviso, mal di testa, nausea, sensazione di vertigine, possibile fastidio alla luce, aumento rapido della temperatura corporea (febbre). Si può verificare perdita di coscienza. Chiedere assistenza medica. Nell attesa: Distendere la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo Fare impacchi di acqua fresca Dare da bere acqua fresca, anche con aggiunta di sali minerali Eventualmente coprire gli occhi. Non provocare raffreddamenti troppo rapidi Non bere alcolici Non somministrare alcuna bevanda se c è perdita di coscienza. Alta umidità Umidità oltre il 60-70%, ridotta ventilazione e temperature superiori ai 25 gradi possono dare luogo a diversi disturbi. Impariamo a conoscerli. Conseguenza: Colpo di calore Si può verificare soprattutto in luoghi chiusi. Volto arrossato o pallido, pelle secca e calda, aumento della temperatura corporea (febbre), aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), aumento della respirazione (tachipnea), pupille dilatate. Si può verificare shock e perdita di coscienza. Chiedere assistenza medica. Nell attesa: Portare la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo (se pallido) o in posizione semiseduta (se rosso in viso) Liberare la persona dagli indumenti Raffreddare il corpo con acqua fresca, anche avvolgendolo in lenzuola o asciugamani umidi o utilizzando borse di ghiaccio da posizionare sotto le ascelle, ai polsi, all inguine, alle caviglie, ai lati del collo Dare da bere acqua fresca, eventualmente con sali minerali. Non bere alcolici Non bere alcuna bevanda se c è perdita di coscienza. Conseguenza: Crampi muscolari da calore Si verificano soprattutto durante una intensa attività fisica in ambiente caldo. Sudorazione abbondante con perdita di liquidi e sali minerali, spasmi muscolari. Portare la persona in un posto fresco e ventilato Somministrare acqua, eventualmente con sali minerali Se i crampi persistono, chiedere assistenza medica. Non bere alcolici. Conseguenza: Spossatezza o collasso da calore Dovuto a una esposizione prolungata al sole e alla perdita massiccia di acqua e sali. Aumento della respirazione (tachipnea), pressione bassa, cute fredda, pallida e umida, nausea, mal di testa. Chiedere assistenza medica. Nell attesa: Portare la persona in un posto fresco e ventilato e mantenerla a riposo Togliere gli indumenti più pesanti Bere bevande, eventualmente con sali minerali. Non bere alcolici. CONSIGLI PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE. Bere frequentemente Dovresti bere almeno 2 litri d acqua nel corso della giornata, anche se hai poca sete: se vuoi alternare, va bene anche il tè. I succhi di frutta e le bevande gassate vanno assunti con moderazione, perché ricchi di calorie e poco dissetanti. Preferisci inoltre le bevande fresche, evita quelle ghiacciate. Fare pasti leggeri e frequenti L ideale è consumare 5 pasti al giorno: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda e cena. Cibi e bevande da assumere con moderazione Fritti, insaccati, intingoli, cibi piccanti Poiché sono cibi elaborati, molto salati e ricchi in grassi. Birra e alcolici Poiché aumentano la sudorazione e la sensazione di calore, contribuendo alla disidratazione. Caffè Cibi e bevande da preferire Frutta e verdura Consumane in abbondanza perché apportano acqua, vitamine e sali minerali. Pesce Il consumo del pesce è sempre auspicabile. Pasta e riso Saziano senza appesantire. Consumali regolarmente, ma sempre in quantità moderata. Gelati Preferisci quelli al gusto di frutta, più ricchi in acqua. Call Center Sanità (da telefono fisso per Milano e provincia) Auser Filo d argento (da telefono fisso) Filodiretto n. 49 Maggio/Giugno 2005 Periodico d informazione dell Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Varese Via Ottorino Rossi, Varese Registro Stampa del Tribunale di Varese, iscrizione n. 795 del 3 luglio 2000 Editore ASL Varese Direttore generale: Pierluigi Zeli Direttore responsabile: Giorgio Carrion Coordinamento redazionale: Urp Asl Varese Tel.: 0332/ Fax: 0332/ urp@asl.varese.it Esecuzione: Hill & Knowlton srl - Milano Tipografia: Le Grafiche Riunite, Monza Altre informazioni? Consulta il portale

UN ESTATE AL RIPARO DAL CALDO

UN ESTATE AL RIPARO DAL CALDO I.P. UN ESTATE AL RIPARO DAL CALDO QUESTO OPUSCOLO È STATO REALIZZATO PER FORNIRE UTILI CONSIGLI A SOSTEGNO DEGLI ANZIANI. FAVORISCI LA SUA DIFFUSIONE TRA LE FASCE DI POPOLAZIONE IN ETÀ PIÙ AVANZATA. GRAZIE.

Dettagli

REGOLE D ORO Per affrontare il caldo estivo LOMBARDIA. COSTRUIAMOLA INSIEME.

REGOLE D ORO Per affrontare il caldo estivo LOMBARDIA. COSTRUIAMOLA INSIEME. www.regione.lombardia.it 10 REGOLE D ORO Per affrontare il caldo estivo LOMBARDIA. COSTRUIAMOLA INSIEME. LOMBARDIA. COSTRUIAMOLA INSIEME. Ecco uno strumento utile per combattere il caldo estivo. Una serie

Dettagli

REGOLE D ORO. Per affrontare il caldo estivo

REGOLE D ORO. Per affrontare il caldo estivo 10 REGOLE D ORO Per affrontare il caldo estivo Ecco uno strumento utile per combattere il caldo estivo. Una serie di consigli pratici per affrontare questa emergenza e i rischi che ne derivano. Questi

Dettagli

Difendersi dal caldo. I consigli della tua Regione, per combattere il caldo estivo.

Difendersi dal caldo. I consigli della tua Regione, per combattere il caldo estivo. Difendersi dal caldo. I consigli della tua Regione, per combattere il caldo estivo. Ecco uno strumento utile per combattere il caldo estivo. Una serie di consigli pratici per affrontare questa emergenza

Dettagli

Comune di GRASSANO Assessorato alle Politiche Sociali PROGETTO NONNESTATE UNA RETE DI ASCOLTO PER I NOSTRI NONNI

Comune di GRASSANO Assessorato alle Politiche Sociali PROGETTO NONNESTATE UNA RETE DI ASCOLTO PER I NOSTRI NONNI Comune di GRASSANO Assessorato alle Politiche Sociali PROGETTO NONNESTATE UNA RETE DI ASCOLTO PER I NOSTRI NONNI La stagione calda è critica soprattutto per gli anziani SENTIAMOCI TUTTI COINVOLTI NON LASCIAMOCI

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI

AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI ONDATE ANOMALE DA CALORE INDICAZIONI E CONSIGLI PRATICI PER UN ESTATE IN SALUTE A cura di Servizio di Igiene

Dettagli

PROGETTO NONNESTATE UNA RETE DI ASCOLTO PER I NOSTRI NONNI. La stagione calda è critica soprattutto per gli anziani

PROGETTO NONNESTATE UNA RETE DI ASCOLTO PER I NOSTRI NONNI. La stagione calda è critica soprattutto per gli anziani Comune di GRASSANO Assessorato alle Politiche Sociali PROGETTO NONNESTATE UNA RETE DI ASCOLTO PER I NOSTRI NONNI La stagione calda è critica soprattutto per gli anziani SENTIAMOCI TUTTI COINVOLTI NON LASCIAMOCI

Dettagli

DECALOGO ESTATE IN SALUTE

DECALOGO ESTATE IN SALUTE DECALOGO ESTATE IN SALUTE Questi consigli, validi per tutti, sono rivolti in particolare alle persone anziane ed ai disabili che, per la loro condizione fisica, sono più esposti ai disturbi provocati dalle

Dettagli

Emergenza caldo. Conoscere e prevenire i rischi di un estate bollente.

Emergenza caldo. Conoscere e prevenire i rischi di un estate bollente. Emergenza caldo. Conoscere e prevenire i rischi di un estate bollente. Emergenza caldo. Ecco una serie di consigli pratici per prevenire e affrontare i pericoli del caldo estivo. Questi consigli, validi

Dettagli

- Evitare di uscire, di svolgere attività fisica e di stare sulla spiaggia nelle ore più calde del giorno (dalle alle 17.00).

- Evitare di uscire, di svolgere attività fisica e di stare sulla spiaggia nelle ore più calde del giorno (dalle alle 17.00). DECALOGO ESTATE IN SALUTE Questi consigli, validi per tutti, sono rivolti in particolare alle persone anziane ed ai disabili che, per la loro condizione fisica, sono più esposti ai disturbi provocati dalle

Dettagli

EMERGENZA CALDO GIUGNO 15 SETTEMBRE

EMERGENZA CALDO GIUGNO 15 SETTEMBRE EMERGENZA CALDO 2007 1 GIUGNO 15 SETTEMBRE Azienda Sanitaria Locale Teramo Comune di Teramo Obiettivo Piano d intervento Prevenire e gestire situazioni di emergenza sanitaria che possono interessare fasce

Dettagli

UN ESTATE AL RIPARO DAL CALDO

UN ESTATE AL RIPARO DAL CALDO I.P. UN ESTATE AL RIPARO DAL CALDO QUESTO OPUSCOLO È STATO REALIZZATO PER FORNIRE UTILI CONSIGLI A SOSTEGNO DEGLI ANZIANI. FAVORISCI LA SUA DIFFUSIONE TRA LE FASCE DI POPOLAZIONE IN ETÀ PIÙ AVANZATA. GRAZIE.

Dettagli

REGIONE LIGURIA PIANO CALDO 2019

REGIONE LIGURIA PIANO CALDO 2019 REGIONE LIGURIA PIANO CALDO 2019 Da attivare in caso di bollettino arancione o rosso Popolazione target di riferimento Residenti in Regione Liguria Età pari o superiore a 75 anni CRITERI DI DEFINIZIONE

Dettagli

PROTEZIONE CIVILE CITTA DI TORINO - RISCHIO METEOROLOGICO ONDATE DI CALORE

PROTEZIONE CIVILE CITTA DI TORINO - RISCHIO METEOROLOGICO ONDATE DI CALORE PROTEZIONE CIVILE CITTA DI TORINO - RISCHIO METEOROLOGICO ONDATE DI CALORE Raccomandazioni utili ad affrontare in modo adeguato il caldo estivo 1. Bere spesso. Evitare di uscire e svolgere attività fisica

Dettagli

4 giugno 2005 ASLMI3 Monza

4 giugno 2005 ASLMI3 Monza Pop 1.032.558 (11% della Lombardia) Aziende Ospedaliere: 7 Ambulatori territoriali: 66 Posti letto n. 3849 (9% della Lombardia) Tasso di ospedalizzazione 145/1000 MMG n.758 PLS n. 132 MISSION ASL INDIRIZZI

Dettagli

ATTENTI AL CALDO!!!! come affrontare il rischio di ondate di calore. www.anpanacosenza.it

ATTENTI AL CALDO!!!! come affrontare il rischio di ondate di calore. www.anpanacosenza.it A.N.P.A.N.A. (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente) Sezione Provinciale di Cosenza e COMUNE DI PAOLA PROVINCIA DI COSENZA presentano ATTENTI AL CALDO!!!! come affrontare il rischio

Dettagli

REGIONE LIGURIA, PRONTO IL PIANO CALDO DA ATTIVARE IN CASO DI BOLLETTINO ARANCIONE O ROSSO.

REGIONE LIGURIA, PRONTO IL PIANO CALDO DA ATTIVARE IN CASO DI BOLLETTINO ARANCIONE O ROSSO. REGIONE LIGURIA, PRONTO IL PIANO CALDO DA ATTIVARE IN CASO DI BOLLETTINO ARANCIONE O ROSSO. IDENTIFICATI I CITTADINI FRAGILI, UNA TASK FORCE PER CONTRASTARE GLI EFFETTI DELLE ONDATE DI CALORE. GENOVA.

Dettagli

www.regione.lombardia.it REGOLE D ORO Per affrontare il caldo estivo LOMBARDIA. COSTRUIAMOLA INSIEME.

www.regione.lombardia.it REGOLE D ORO Per affrontare il caldo estivo LOMBARDIA. COSTRUIAMOLA INSIEME. www.regione.lombardia.it 10 REGOLE D ORO Per affrontare il caldo estivo LOMBARDIA. COSTRUIAMOLA INSIEME. LOMBARDIA. COSTRUIAMOLA INSIEME. Ecco uno strumento utile per combattere il caldo estivo. Una serie

Dettagli

NUOVI ASSETTI TERRITORIALI. Area Sanità e Sociale

NUOVI ASSETTI TERRITORIALI. Area Sanità e Sociale NUOVI ASSETTI TERRITORIALI Area Sanità e Sociale 1 1 Presidiare un sistema complesso, derivante da interconnessioni di ambiti funzionali diversi (clinico, assistenziale, amministrativo), di soggetti diversi

Dettagli

DSS Gruppo Operativo Salute e Ambiente - Come proteggersi nei periodi di forte caldo

DSS Gruppo Operativo Salute e Ambiente - Come proteggersi nei periodi di forte caldo Residenza Governativa telefono 091 814 44 81 fax 091 814 44 05 e-mail dss-dir@ti.ch Internet www.ti.ch/dss Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento della sanità e della socialità incaricato Direzione 6501

Dettagli

Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia. Anna Banchero

Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia. Anna Banchero Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia Anna Banchero Il Servizio sanitario nazionale è stata una conquista in materia di diritti di cittadinanza Ha ordinato

Dettagli

consigli per difendersi dal grande caldo

consigli per difendersi dal grande caldo brochure:layout 1 12/06/19 15:58 Pagina 1 Sole SÌ Soli NO 14 consigli per difendersi dal grande caldo brochure:layout 1 12/06/19 15:58 Pagina 2 Gli anziani devono fare sempre attenzione alla loro salute,

Dettagli

Agenzia di Tutela della Salute

Agenzia di Tutela della Salute Agenzia di Tutela della Salute Le ATS sono dotate di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile gestionale e tecnica. L ATS attua la

Dettagli

DIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013

DIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013 DIREZIONE SOCIALE DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013 Premessa Vista la normativa della Regione Lombardia: DGR X/116 del 14/05/2013: Determinazione in ordine all istituzione

Dettagli

LE STRUTTURE NEL CONTESTO AZIENDALE

LE STRUTTURE NEL CONTESTO AZIENDALE LE STRUTTURE NEL CONTESTO AZIENDALE DPR 27 Marzo 1969 n.128 Ordinamento interno dei servizi ospedalieri Capo III Sezione II: Servizi speciali di diagnosi e cura Art. 34 : Servizio di Fisica Sanitaria Negli

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ELISABETTA PINI Indirizzo ASST DEI SETTE LAGHI VARESE VIALE BORRI, N. 57 21100 VARESE ITALIA Telefono 0332-393.819

Dettagli

Governance delle politiche giovanili per il territorio provinciale di Bologna

Governance delle politiche giovanili per il territorio provinciale di Bologna Governance delle politiche giovanili per il territorio provinciale di Bologna La presente proposta di governance territoriale è stata presentata dalla Presidente della Provincia ai Sindaci dei Comuni della

Dettagli

Emergenza caldo. Conoscere e prevenire i rischi di un estate bollente.

Emergenza caldo. Conoscere e prevenire i rischi di un estate bollente. Emergenza caldo. Conoscere e prevenire i rischi di un estate bollente. Emergenza caldo. Ecco una serie di consigli pratici per prevenire e affrontare i pericoli del caldo estivo. Questi consigli, validi

Dettagli

REGOLAMENTO - DPS 1. - DPS

REGOLAMENTO - DPS 1. - DPS ALLEGATI REGOLAMENTO Direzioni Professioni Sanitarie - DPS 1. La Direzione Professioni Sanitarie - DPS La Direzione delle Professioni Sanitarie (DPS), di cui alla Legge 251/2000, è una struttura complessa

Dettagli

Linee di indirizzo per la redazione. del Piano Sociale Integrato. della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese

Linee di indirizzo per la redazione. del Piano Sociale Integrato. della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese Linee di indirizzo per la redazione del Piano Sociale Integrato della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese 2014-2016 Premesse La Regione Liguria con la Deliberazione del Consiglio Regionale n.

Dettagli

PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE DEGLI ANZIANI

PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE DEGLI ANZIANI Regione Puglia ANCI Provincia di Taranto Ass. Politiche Sociali Osservatorio Provinciale Politiche Sociali TARANTO Emergenza caldo 2008 ESTATE Progetto Interistituzionale PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE

Dettagli

Proposta di riorganizzazione

Proposta di riorganizzazione Proposta di riorganizzazione 1. L assetto attuale e il Sistema Ospedaliero Provinciale: L attuale assetto organizzativo dell APSS, definito dalla L.P. 23 luglio 2010, n. 16 e dal Regolamento di organizzazione,

Dettagli

RISCHIO METEOROLOGICO ONDATE DI CALORE

RISCHIO METEOROLOGICO ONDATE DI CALORE RISHIO METEOROLOGIO ONDTE DI LORE Raccomandazioni utili ad affrontare in modo adeguato il caldo estivo 1. ere spesso. Evitare di uscire e svolgere attività fisica nelle ore più calde del giorno (dalle

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome DANIELE MANNELLI Nazionalità Italiana Data di nascita 9 MARZO 1973 ESPERIENZA LAVORATIVA Date Nome e indirizzo

Dettagli

RISCHIO METEOROLOGICO ONDATE DI CALORE

RISCHIO METEOROLOGICO ONDATE DI CALORE RISHIO METEOROLOGIO ONDTE DI LORE Raccomandazioni utili ad affrontare in modo adeguato il caldo estivo 1. ere spesso. Evitare di uscire e svolgere attività fisica nelle ore più calde del giorno (dalle

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL'ENTE OSPEDALIERO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL'ENTE OSPEDALIERO REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL'ENTE OSPEDALIERO Ai sensi dell art.27, comma 4, dell Atto di Autonomia Regolamentare approvato dal Consiglio di Amministrazione dell Ente ospedaliero

Dettagli

USTIONI - MALORI CAUSE AMBIENTALI USTIONI - MALORI CAUSE AMBIENTALI. Monitori Pergine Valsugana

USTIONI - MALORI CAUSE AMBIENTALI USTIONI - MALORI CAUSE AMBIENTALI. Monitori Pergine Valsugana USTIONI - MALORI CAUSE AMBIENTALI Le ustioni sono lesioni della pelle provocate direttamente dalla fiamma o da contatto con solidi, liquidi e vapori ad alta temperatura. Sono ustioni anche le lesioni da

Dettagli

AFFRONTIAMO L ESTATE CON LO SPIRITO GIUSTO

AFFRONTIAMO L ESTATE CON LO SPIRITO GIUSTO AFFRONTIAMO L ESTATE CON LO SPIRITO GIUSTO Estate continua con il giusto ritmo D estate il caldo, in alcune giornate, può essere un ostacolo sia per la volontà di svolgere l attività di allenamento, che

Dettagli

Codice Struttura organizzativa Livello Graduazione

Codice Struttura organizzativa Livello Graduazione 71.02.00 RISORSE E PROGRAMMAZIONE SOCIO- SANITARIA 2 A Laurea in discipline economiche Capacità professionali: competenze specifiche nell ambito dei sistemi informativi, della programmazione amministrativa

Dettagli

Allegato B. Declaratorie Posizioni Organizzative Area Comparto. pag. 1 di 13

Allegato B. Declaratorie Posizioni Organizzative Area Comparto. pag. 1 di 13 Allegato B Declaratorie Posizioni Organizzative Area Comparto pag. 1 di 13 Coordinamento Dipartimento Chirurgico Collaboratore professionale sanitario: personale infermieristico infermiere cat D Collaboratore

Dettagli

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 2 - ORGANI ISTITUZIONALI E ALTRI ORGANISMI Capo 1 - ORGANI ISTITUZIONALI Art. 11 - Art. 12 - Art. 13 - Art. 14 - Direttore Generale

Dettagli

Emergenza caldo. prevenzione e tutela della salute delle persone Fragili. consigli utili per trascorrere un'estate serena

Emergenza caldo. prevenzione e tutela della salute delle persone Fragili. consigli utili per trascorrere un'estate serena Regione Puglia Provincia di Taranto Ass. Politiche Sociali TARAnTo osservatorio Provinciale Politiche Sociali 2009 2009 Emergenza caldo EstatE progetto interistituzionale prevenzione e tutela della salute

Dettagli

Legge di evoluzione del Sistema Socio Sanitario Lombardo

Legge di evoluzione del Sistema Socio Sanitario Lombardo Legge di evoluzione del Sistema Socio Sanitario Lombardo Agenzie di Tutela della Salute (ATS) in numero di 8, rispetto alle precedenti 15 ASL. Hanno compiti di programmazione dell'offerta sanitaria, di

Dettagli

IL MESE DI GIUGNO BUON COMPLEANNO. Ecco è arrivato giugno con la falce in pugno.

IL MESE DI GIUGNO BUON COMPLEANNO. Ecco è arrivato giugno con la falce in pugno. IL MESE DI GIUGNO Ecco la poesia della nostra amica Germana Ecco è arrivato giugno con la falce in pugno. Il grano è già un po maturo, nel grano ci sono tanti papaveri e l erba zizzania che il mio papà

Dettagli

Piano Annuale di Vigilanza e Controllo della ATS Insubria sulle Unità d offerta Sociali Anno 2017

Piano Annuale di Vigilanza e Controllo della ATS Insubria sulle Unità d offerta Sociali Anno 2017 DIREZIONE SOCIO-SANITARIA UNITÀ OPERATIVA COMPLESSA PROGRAMMAZIONE ACQUISTO CONTROLLO SOCIO SANITARIO Piano Annuale di Vigilanza e Controllo della ATS Insubria sulle Unità d offerta Sociali Anno 2017 INDICE

Dettagli

Ruolo del Distretto. Approfondimenti e riflessioni. DCA 206/2013 e gli atti di autonomia aziendale. Roma 11 Settembre 2013 Sala Tirreno Regione Lazio

Ruolo del Distretto. Approfondimenti e riflessioni. DCA 206/2013 e gli atti di autonomia aziendale. Roma 11 Settembre 2013 Sala Tirreno Regione Lazio Roma 11 Settembre 2013 Sala Tirreno Regione Lazio DCA 206/2013 e gli atti di autonomia aziendale Ruolo del Distretto Approfondimenti e riflessioni Mete Rosario: Presidente Card Lazio Direttore Distretto

Dettagli

Illustrazione dei contenuti e prospettive future

Illustrazione dei contenuti e prospettive future Roma 6 Maggio 2014 Sala Tirreno Regione Lazio DCA 429/2013 Raccomandazioni per la stesura degli atti aziendali L organizzazione del Distretto Illustrazione dei contenuti e prospettive future Mete Rosario

Dettagli

Relazione sulla Performance 2016

Relazione sulla Performance 2016 Relazione sulla Performance 2016 PREMESSA La presente relazione sulle Performance relativa all anno 2016, viene predisposto in attuazione delle disposizioni di cui all art. 10 del Decreto Legislativo 150/2009

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO 1

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO 1 AMBITO TERRITORIALE DEL COMUNE DI BARLETTA ART.1 ISTITUZIONE DELL UFFICIO DI PIANO In esecuzione della deliberazione di G.C. n.205 del 01.10.04 è istituito

Dettagli

Relazione sulla Performance 2017

Relazione sulla Performance 2017 Relazione sulla Performance 2017 PREMESSA La presente relazione sulle Performance relativa all anno 2017, viene predisposto in attuazione delle disposizioni di cui all art. 10 del Decreto Legislativo 150/2009

Dettagli

Scopo della proposta di legge

Scopo della proposta di legge Proposta di legge Modifiche alla legge regionale n.40/2005 (Disciplina del servizio sanitario regionale) e alla legge regionale n.28/2015 (Disposizioni urgenti per il riordino dell'assetto istituzionale

Dettagli

I NUCLEI DI CURE PRIMARIE IL CONTESTO NORMATIVO REGIONALE E AZIENDALE

I NUCLEI DI CURE PRIMARIE IL CONTESTO NORMATIVO REGIONALE E AZIENDALE I NUCLEI DI CURE PRIMARIE IL CONTESTO NORMATIVO REGIONALE E AZIENDALE 1 IL DCP E la struttura che garantisce l erogazione dell assistenza primaria, i cui luoghi della risposta assistenziale sono i luoghi

Dettagli

Delibera 8928 dell 11 febbraio Costituzione, composizione e modalità di funzionamento dell'osservatorio Regionale sulle Dipendenze

Delibera 8928 dell 11 febbraio Costituzione, composizione e modalità di funzionamento dell'osservatorio Regionale sulle Dipendenze Delibera 8928 dell 11 febbraio 2009 Costituzione, composizione e modalità di funzionamento dell'osservatorio Regionale sulle Dipendenze VISTA la legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione

Dettagli

Le modalità della verifica tra procedure, requisiti e problematiche: differenze e analogie tra sanitario e socio-sanitario

Le modalità della verifica tra procedure, requisiti e problematiche: differenze e analogie tra sanitario e socio-sanitario Corso di Aggiornamento Professionale I Sistemi di Autorizzazione e Accreditamento per le Strutture Sanitarie e Socio-Sanitarie. Un confronto di esperienze. 9 10 Ottobre 2006 Le modalità della verifica

Dettagli

Funzioni/attività attribuite alle SS.CC. e SS.SS.DD. afferenti al Dipartimento di Staff

Funzioni/attività attribuite alle SS.CC. e SS.SS.DD. afferenti al Dipartimento di Staff Funzioni/attività attribuite alle SS.CC. e SS.SS.DD. afferenti al Dipartimento di Staff Tabella 1 Funzioni/attività relative alla SC PROGRAMMAZIONE SANITARIA STRATEGICA OGGETTO ATTIVITA Adozione del programma

Dettagli

1. POLITICA, OBIETTIVI E ATTIVITA

1. POLITICA, OBIETTIVI E ATTIVITA 1 1. POLITICA, OBIETTIVI E ATTIVITA 1.1 2 Questa sezione del D.A. 890/2002 comprende 21 requisiti identificati dalla sigla SPOA1.1, i cui contenuti essenzialmente rappresentati dalla richiesta di definire:

Dettagli

Allegato A. 5. Coordina le attività dei Responsabili dei procedimenti individuati dalla Legge 241/90 rientranti nelle proprie competenze;

Allegato A. 5. Coordina le attività dei Responsabili dei procedimenti individuati dalla Legge 241/90 rientranti nelle proprie competenze; Allegato A FUNZIONI ATTRIBUITE AL DIRETTORE AMMINISTRATIVO 1. Formula, per quanto di competenza, proposte al Direttore Generale, ai fini della elaborazione di programmi, direttive generali, schemi di deliberazioni

Dettagli

Presentazione della Zona /Distretto di Pistoia e regolamento di funzionamento DP.ZD PT.O1

Presentazione della Zona /Distretto di Pistoia e regolamento di funzionamento DP.ZD PT.O1 Pag.: 1 di 10 DP.ZD PT.O1 Presentazione della zona/distretto pistoia e regolamento di funzionamento Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata Referenti del documento: Dott.ssa

Dettagli

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001 FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Ulss n. 15 Alta Padovana Direzione servizi sociali - Direzione servizi sanitari Il distretto socio-sanitario al centro del sistema per la tutela della salute: le realizzazioni

Dettagli

REGOLAMENTO DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento

REGOLAMENTO DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento REGOLAMENTO DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente Regolamento disciplina l organizzazione ed il funzionamento del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze,

Dettagli

Inaugurazione. della Casa della Salute di San Secondo.

Inaugurazione. della Casa della Salute di San Secondo. Inaugurazione Inaugurazione della Casa della Salute di San Secondo. Cerimonia di ringraziamento agli Amici del Cuore per la doppia donazione. Lunedì 29 ottobre 2012 ore 11.00 Piazza Martiri della Libertà,

Dettagli

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Dai sistemi di valutazione e classificazione un modello per la governance Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Cagliari, 26 ottobre

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se

AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se LINEE DI INDIRIZZO PER L ATTIVAZIONE DEL PROCESSO PROGRAMMATORIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI ZONA, DI CUI ALL ART.19 DELLA LEGGE 328/2000 E ALL

Dettagli

SISTEMI SANITARI. Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale

SISTEMI SANITARI. Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale SISTEMI SANITARI Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale SISTEMI SANITARI Liberista/ Assicurativo/ S.S.N. Liberista (bricolage della malattia) Assicurativo (diritto

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE nella persona della Dott.ssa Paola Lattuada

IL DIRETTORE GENERALE nella persona della Dott.ssa Paola Lattuada AGENZIA DI TUTELA DELLA SALUTE DELL INSUBRIA CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE La presente deliberazione é stata pubblicata nei modi di legge dal 18/01/2016 Varese, 18/01/2016 IL FUNZIONARIO DELEGATO (F.TO

Dettagli

I CONSUMI DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI PER DISCIPLINA E DI PRIME VISITE SPECIALISTICHE NELL ASL DI VARESE ANNO 2013

I CONSUMI DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI PER DISCIPLINA E DI PRIME VISITE SPECIALISTICHE NELL ASL DI VARESE ANNO 2013 I CONSUMI DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI PER DISCIPLINA E DI PRIME VISITE SPECIALISTICHE NELL ASL DI VARESE ANNO 2013 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L.Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza

Dettagli

Azienda USL di Rieti Corso di alta formazione

Azienda USL di Rieti Corso di alta formazione Azienda USL di Rieti Corso di alta formazione L ASSETTO ISTITUZIONALE DELL AZIENDA USL Dr.ssa Maria Rotili ORGANIZZAZIONE DELLE USL Le regioni, attraverso le unità sanitarie locali, assicurano i livelli

Dettagli

Tutela della salute in provincia di Trento

Tutela della salute in provincia di Trento Principi fondamentali: La Provincia garantisce la tutela e la promozione della salute come diritto fondamentale del cittadino e interesse della comunità. La legge disciplina il nuovo quadro ordinamentale

Dettagli

Dipartimento Professioni Sanitarie. Valutazione degli operatori assegnatari di Posizione Organizzativa (Dirigenti / Responsabili di Area)

Dipartimento Professioni Sanitarie. Valutazione degli operatori assegnatari di Posizione Organizzativa (Dirigenti / Responsabili di Area) Dipartimento Professioni Sanitarie Valutazione degli operatori assegnatari di Posizione Organizzativa (Dirigenti / Responsabili di Area) La colonna di SN evidenzia le competenze e le responsabilità del

Dettagli

Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione

Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione Stefano Tardivo Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Università degli Studi di Verona Legge 833/78 Principi guida del SSN (art. 2, 3 e 32 della Costituzione):

Dettagli

LE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO DELL ANNO 2012 NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE. Direzione Generale U.O.C. Osservatorio Epidemiologico

LE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO DELL ANNO 2012 NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE. Direzione Generale U.O.C. Osservatorio Epidemiologico LE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO DELL ANNO 2012 NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE Direzione Generale U.O.C. Osservatorio Epidemiologico Introduzione Le prestazioni di pronto soccorso (specialistica ambulatoriale

Dettagli

Vista la legge regionale 27 dicembre 1994, n. 66 e succ. mod. Tasse sulle concessioni regionali e la relativa tariffa.

Vista la legge regionale 27 dicembre 1994, n. 66 e succ. mod. Tasse sulle concessioni regionali e la relativa tariffa. Deliberazione della Giunta regionale n.475 del 27 marzo 2015 coordinamento delle tariffe di cui alla legge regionale n.66/1994 con la legge regionale n.20/99 in materia di applicazione delle tasse sulle

Dettagli

L Assessore alle Politiche Sociali Marcello Secchiaroli. L Assessore alla Sanità Augusto Melappioni

L Assessore alle Politiche Sociali Marcello Secchiaroli. L Assessore alla Sanità Augusto Melappioni Una società per tutte le età è una società che, lungi dal mettere in caricatura gli anziani, li considera al contrario agenti e beneficiari dello sviluppo. Una società multigenerazionale si impegna a creare

Dettagli

Distretto Sanitario di Enna Distretto Sanitario di Piazza Armerina Distretto Sanitario di Nicosia Distretto Sanitario di Agira

Distretto Sanitario di Enna Distretto Sanitario di Piazza Armerina Distretto Sanitario di Nicosia Distretto Sanitario di Agira L ambito territoriale dell ASP di Enna corrisponde a quello della provincia di Enna, nonché del Comune di Capizzi (ME), con una popolazione di circa 180.000 abitanti distribuiti in 2.563,13 Kmq. di superficie

Dettagli

Allegato A alla deliberazione D.G. n 1116 del Regolamento Dipartimenti Sanitari

Allegato A alla deliberazione D.G. n 1116 del Regolamento Dipartimenti Sanitari Regolamento Dipartimenti Sanitari 1 Indice Articolo 1 Fonti e disciplina pag. 3 Articolo 2 Definizione pag. 3 Articolo 3 Composizione pag. 4 Articolo 4 Obiettivi pag. 4 Articolo 5 Il Direttore del Dipartimento

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE UMANE E PROFESSIONI SANITARIE IL MINISTRO DELLA SALUTE

DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE UMANE E PROFESSIONI SANITARIE IL MINISTRO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE UMANE E PROFESSIONI SANITARIE IL MINISTRO DELLA SALUTE VISTO l art. 16-ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502, e successive modificazioni,

Dettagli

IL LAVORO DI RETE NELLA VALLE OLONA

IL LAVORO DI RETE NELLA VALLE OLONA IL LAVORO DI RETE NELLA VALLE OLONA Incontro con gli educatori impiegati nei servizi scolastici Biennio 2011-2013 Busto Arsizio, sabato 1 giugno 2013 Premessa operativa A partire dalle linee di indirizzo

Dettagli

Il problema delle risorse ed il ruolo della regione.

Il problema delle risorse ed il ruolo della regione. 7 PQ e Salute - ARTI 08.03.07 Il problema delle risorse ed il ruolo della regione. Ambrogio Aquilino, ARES Puglia Il contesto di riferimento Federalismo e politiche regionali Diritto alla salute Ospedale

Dettagli

con l Università di cui all art. 2, comma 2 lett. b) del Decreto Legislativo 21/12/1999, n.517.

con l Università di cui all art. 2, comma 2 lett. b) del Decreto Legislativo 21/12/1999, n.517. 13904 PARTE PRIMA Leggi e regolamenti regionali 2008, n. 13 Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.L.gs n. 517/99. novembre

Dettagli

Provincia autonoma di Trento

Provincia autonoma di Trento Provincia autonoma di Trento Assessorato alla salute e politiche sociali ACCORDO PROVINCIALE per i medici specialisti ambulatoriali ed altre professionalità ambulatoriali (biologi, chimici, psicologi)

Dettagli

Strategie applicate in ASL Biella

Strategie applicate in ASL Biella Strategie applicate in ASL Biella Ida Grossi Direttore Sanitario Angelo Penna Responsabile Programmazione Sanitaria Azienda Sanitaria Locale Biella 180.000 abitanti 82 comuni 1 Ospedale 450 posti letto

Dettagli

Evoluzione del sistema sociosanitario

Evoluzione del sistema sociosanitario Evoluzione del sistema sociosanitario Patto per la Salute 2014-2016 Regolamento per la definizione degli standard dell assistenza ospedaliera Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo Il Patto per

Dettagli

Funzioni/attività attribuite alle SS.CC. e SS.SS.DD. afferenti al Dipartimento di Staff

Funzioni/attività attribuite alle SS.CC. e SS.SS.DD. afferenti al Dipartimento di Staff Funzioni/attività attribuite alle SS.CC. e SS.SS.DD. afferenti al Dipartimento di Staff Tabella 1 Funzioni/attività relative alla SC PROGRAMMAZIONE SANITARIA STRATEGICA OGGETTO ATTIVITA Adozione del programma

Dettagli

Appropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva. Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2

Appropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva. Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2 Appropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2 Il modello organizzativo ospedaliero può essere riprodotto in modo omogeneo ed è codificato

Dettagli

RUOLO, FUNZIONI, COMPITI, Tommasa Maio

RUOLO, FUNZIONI, COMPITI, Tommasa Maio RUOLO, FUNZIONI, COMPITI, ATTIVITA Tommasa Maio Ruolo, Funzioni, Compiti e Attività Definiscono uno spazio professionale e non solo culturale Rispondono principalmente a bisogni della Società In particolare,

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo ROBERTA CHIESA Telefono 030/3998531 Fax 030/303300 E-mail direttore.sociosanitario@asst-spedalicivili.it

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara 1 Il contesto di riferimento 2 Il profilo aziendale 3 Obiettivi istituzionali e strategie aziendali 4 Condizioni di

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara 1 Il contesto di riferimento 2 Il profilo aziendale 3 Obiettivi istituzionali e strategie aziendali 4 Condizioni di

Dettagli

Dalla prevenzione alla promozione della salute

Dalla prevenzione alla promozione della salute Dalla prevenzione alla promozione della salute La promozione della Salute in Lombardia: il Piano Regionale Prevenzione 2015 2018 ed i Piani Integrati Locali degli interventi di promozione della salute

Dettagli

Introduzione. Ma sulla bontà del nostro operato l ultima parola ora spetta a Voi che leggerete il nostro nuovo Bilancio di Missione. Buona lettura!

Introduzione. Ma sulla bontà del nostro operato l ultima parola ora spetta a Voi che leggerete il nostro nuovo Bilancio di Missione. Buona lettura! Introduzione Si rinnova con questa nuova edizione del Bilancio di Missione il nostro impegno annuale di rendicontazione pubblica su quanto operatori e servizi dell Azienda Usl assicurano ogni giorno per

Dettagli

DECRETO n. 731 del 22/12/2017

DECRETO n. 731 del 22/12/2017 Agenzia di Tutela della Salute di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.ats-brescia.it Posta certificata: protocollo@pec.ats-brescia.it Codice

Dettagli

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE Regolamento Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero Universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.L.gs

Dettagli

REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO. Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento:

REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO. Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento: REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento: Il Dipartimento realizza: 1. le attività di coordinamento e di indirizzo rivolte alle strutture ed ai servizi ad esso afferenti;

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

EQUIPE TERRITORIALE. DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso Matera Tel. 0835/ Fax 0835/253538

EQUIPE TERRITORIALE. DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso Matera Tel. 0835/ Fax 0835/253538 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso - 75100 Matera Tel. 0835/253630 - Fax 0835/253538 EQUIPE TERRITORIALE L ACN che

Dettagli

Raccolta dati degli sportelli per l amministrazione di sostegno

Raccolta dati degli sportelli per l amministrazione di sostegno Raccolta dati degli sportelli per l amministrazione di sostegno A cura di: Comitato Varese AdS Rete di tutela dei diritti Rilevazione periodo gennaio-giugno 204 In provincia di Varese, diversi enti che

Dettagli