PROPRIETA MECCANICHE DEI MATERIALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROPRIETA MECCANICHE DEI MATERIALI"

Transcript

1 PROPRIETA MECCANICHE DEI MATERIALI Le proprietà meccaniche riguardano il comportamento di un materiale sottoposto ad uno sforzo esterno (estensione, compressione, torsione, flessione). Dall esperienza sappiamo che si hanno comportamenti di vario genere: Se facciamo cadere su un pavimento duro una pallina di gomma o di acciaio osserviamo un rimbalzo; all impatto la pallina modifica la sua forma, ma la riprende nel rimbalzo) Una pallina di piombo invece si schiaccia leggermente intorno al punto di impatto e non rimbalza Un oggetto di vetro o di ceramica comune cadendo va in frantumi Una lima di ferro può lavorare per lungo tempo del ferro dolce, ma si logora se è impiegata sull acciaio Una punta di rame scalfisce il legno ma non l acciaio Una sbarra sottoposta ad un numero elevato di vibrazioni, anche di piccola ampiezza, ad un certo punto si può rompere Elasticità Plasticità Fragilità Usura Durezza Fatica

2 LA LEGGE DI HOOKE La formulazione della legge dell elasticità di deve a Hooke. Nel caso semplice di un corpo soggetto a trazione essa afferma che l allungamento è proporzionale alla forza. F=KΔl Conviene formulare in modo opportuno la legge dell elasticità introducendo le nozioni di SFORZO e di DEFORMAZIONE

3 SFORZO E DEFORMAZIONE Se sottoponiamo a trazione un campione (per esempio una sbarra od un filo) di sezione A, esercitando una forza alle sue estremità, chiamiamo sforzo il rapporto σ = Dunque lo sforzo σ (detto anche tensione o stress) è la forza che si esercita su un campione di lunghezza unitaria. La lunghezza iniziale del campione sia l o, applicando lo sforzo σ la lunghezza diventa l o +Δl. Chiamiamo deformazione relativa (detta anche strain), e la indichiamo con ε, il rapporto: ε=δl/l o Nei limiti del comportamento elastico la legge di Hooke riformulata afferma che la deformazione è direttamente proporzionale allo sforzo: F ort A σ=eε dove E èdetto modulo di Young o modulo di elasticità F A = E Δl l o F = EA l o Δl F = KΔl con K = EA L o costante elastica

4 Differenza fra costante elastica (K) e modulo elastico (E) (1) Hooke si accorge che se due fili, entrambi di lunghezza l 0, sono tirati l uno con un peso (2P) doppio dell altro (P), anche l allungamento è l uno il doppio dell altro F=KΔl Sfuggì, però ad Hooke che l allungamento significativo non è quello assoluto (l l 0 = Δ l), ma piuttosto quello relativo alla lunghezza iniziale (l 0 ), cioè la deformazione relativa ε

5 Differenza fra costante elastica e modulo elastico (2): Il merito di Young Applicando lo stesso carico P l allungamento assoluto Δl è maggiore nel provino più lungo (l ) ma l allungamento relativo ε è lo stesso (a parità di sforzo e di materiale) Riformulazione della legge di Hooke σ=eε Thomas Young fu il primo a capire l importanza del fatto che E (modulo di Young) varia con il materiale

6 Il modulo di Young E dipende dal materiale! Qualche esempio. La misura diretta del rapporto fra sforzo e deformazione (σ/ε=e) permette di determinare il modulo di Young E. E dipende dalle forze interatomiche e varia di molti ordini di grandezza passando dai materiali più elastici, come la gomma, a quelli più rigidi come l acciaio.

7 OSSERVIAMO CHE. Nel limite di sollecitazioni esterne modeste, la deformazione è piccola è ha carattere ELASTICO (eliminando il carico esterno essa si annulla) Se la sollecitazione esterna aumenta la deformazione permane anche se cessa il carico deformazione anelastica

8 MISURA DEL MODULO DI YOUNG Operiamo nella regione di elasticità!! Per studiare il comportamento dei diversi materiali a seguito di sollecitazioni applicate, occorrono tre condizioni: sottoporre ad indagine una porzione ben definita di materiale omogeneo la porzione ben definita di materiale omogeneo si deve presentare in forma di una geometria relativamente semplice (prisma, cilindro, cubo, lamina) che prende il nome di provino; la sollecitazione applicata deve essere di tipo semplice, solitamente monoassiale (compressione o trazione) o comunque facilmente maneggiabile matematicamente (taglio, flessione).

9 GUARDANDO ----OLTRE IL LIMITE DI ELASTICITA

10 PROPRIETA MECCANICHE DELLA MATERIA Esperienza: Verifica della Legge di Hooke e Misura del modulo di Young Obbiettivi dell esperienza Evidenza sperimentale della proporzionalità diretta fra due grandezze fisiche Distinzione fra modulo e coefficiente di elasticità Caratterizzazione meccanica di differenti materiali

11 SCHEDA TECNICA A-DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Per studiare le caratteristiche meccaniche elastiche del materiali si possono misurare le variazioni di lunghezza di un provino a forma di lamina rettangolare di lunghezza iniziale standard sottoposto a uno sforzo uniassiale L esperienza può essere eseguita sia in modo tradizionale che con l impiego di sensori.

12 SCHEDA TECNICA B- MATERIALI utilizzati 1) sensore di forza 2) sensore di rotazione 3) apparato stress-strain 4) provini standard di differente materiale e spessore 7) sistema di acquisizione compatibile con i sensori 8) elaboratore

13 Rotary motion sensor (RMS) Il Rotary motion sensor (RMS) modello Pasco CI-6538 è un sensore di posizione bidirezionale realizzato in modo da poter essere interfacciato ad un computer mediante l interfaccia PASCO Science Workshop TM 700. L RMS contiene un encoder ottico che fornisce un massimo di 1440 conteggi per ogni rivoluzione (360 gradi) compiuta dal perno rotante. La risoluzione di tale sensore può essere impostata da software potendo scegliere tra 360 o 1440 conteggi per rivoluzione (1 grado o ¼grado).

14 Sensore di forza Il sensore utilizzato corrisponde al modello Pasco CI-6746 ed è un sensore di forza realizzato in modo da poter essere interfacciato ad un computer mediante l interfaccia PASCO Science Workshop TM 700. In uscita fornisce valori di voltaggio in un range esteso tra 8 ed 8 volts Il sensore garantisce in uscita un voltaggio lineare rispetto al ingresso V per Newton segnale in Consente di misurare forze i cui valori variano tra 50 e 50 Newton

15 PASCO AP-8214 Stress/Strain Strain Apparatus Consente di determinare sperimentalmente la relazione esistente tra lo sforzo cui vengono sottoposti differenti materiali (diversa sostanza e spessore) ed il corrispondente stress. Il software è utilizzato per generare un plot dell allungamento del provino in funzione dello sforzo su di esso applicato.

16 SCHEDA TECNICA C- Conduzione dell esperienza Vanno montati in successione diversi provini di differente materiale e/o spessore e per ognuno di questi vanno acquisiti i dati relativi agli sforzi imposti e alle deformazione conseguenti. I dati infine vanno riportati su grafico sul quale vanno individuate le regioni di elasticità del materiale in esame I coefficienti angolari nelle zona elastica forniscono la misurazione del modulo di Young dei vari materiali Osservazioni Per approfondire la trattazione dei fenomeni elastici è particolarmente utile dal punto di vista didattico ripetere la misura oltre i limiti di linearità della deformazione, in modo che vengano messi in evidenza i limiti di validità di tale legge fisica, problema di grande rilevanza dal punto di vista epistemologico.

Proprietà meccaniche. Proprietà dei materiali

Proprietà meccaniche. Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Tutti i materiali sono soggetti a sollecitazioni (forze) di varia natura che ne determinano deformazioni macroscopiche. Spesso le proprietà

Dettagli

Caratteristiche di materiali

Caratteristiche di materiali Caratteristiche di materiali Caratteristiche macroscopiche Lavorazione Microstruttura Formula chimica Legami chimici Struttura atomica Meccaniche Materiale Fisiche Elettriche Megnetiche Termiche Meccaniche

Dettagli

Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi

Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi La nozione di corpo rigido deriva dal fatto che i corpi solidi sono caratterizzati dall avere una forma ed un volume non facilmente modificabili. Nella realtà

Dettagli

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 La temperatura di fusione ed il coefficiente di espansione termica di alcuni metalli sono riportati nella tabella e nel diagramma sottostante: Metallo Temperatura di fusione [ C]

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Proprietà elastiche 28/2/2006

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Proprietà elastiche 28/2/2006 a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Proprietà elastiche 28/2/2006 Deformazione dei materiali Un asta di acciaio posta su due appoggi si flette sotto l azione del suo

Dettagli

7 aprile 2011. Annalisa Tirella. a.tirella@centropiaggio.unipi.it

7 aprile 2011. Annalisa Tirella. a.tirella@centropiaggio.unipi.it Scienze dei Materiali A.A. 2010/2011 7 aprile 2011 Annalisa Tirella a.tirella@centropiaggio.unipi.it Tenacità La tenacità di un materiale ne indica la capacità di assorbire energia, spendendola nella sua

Dettagli

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Proprietà meccaniche Prove meccaniche prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Prova di trazione provini di dimensione standard deformazione

Dettagli

Università degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria e Architettura. Fondamenti di Costruzioni Meccaniche Tensione e deformazione Carico assiale

Università degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria e Architettura. Fondamenti di Costruzioni Meccaniche Tensione e deformazione Carico assiale Esercizio N.1 Un asta di acciaio è lunga 2.2 m e non può allungarsi più di 1.2 mm quando le si applica un carico di 8.5 kn. Sapendo che E = 200 GPa, determinare: (a) il più piccolo diametro dell asta che

Dettagli

Comportamento meccanico dei materiali

Comportamento meccanico dei materiali Comportamento meccanico dei materiali Riferimento: capitolo 2 del Kalpakjian Importante per comprendere il comportamento dei materiali durante le lavorazioni Introduzione Tensione e compressione Torsione

Dettagli

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI Il comportamento meccanico di un materiale rappresenta la risposta ad una forza o ad un carico applicato 1. Comportamento elastico 2. Comportamento plastico 3. Comportamento

Dettagli

Cenni di resistenza dei materiali

Cenni di resistenza dei materiali Università degli Studi di Bergamo Corso di Laurea in Ingegneria Tessile Corso di Elementi di Meccanica Cenni di resistenza dei materiali Un corpo soggetto a dei carichi presenta modificazioni più o meno

Dettagli

Sforzo e Deformazione nei Metalli

Sforzo e Deformazione nei Metalli Sforzo e Deformazione nei Metalli I metalli vanno incontro a deformazione sotto l azione di una forza assiale a trazione Deformazione elastica: il metallo ritorna alla sua dimensione iniziale quando la

Dettagli

Meccanica Vettori, Principio di Saint Venant, Legge di Hooke, fatica

Meccanica Vettori, Principio di Saint Venant, Legge di Hooke, fatica Meccanica Vettori, Principio di Saint Venant, Legge di Hooke, fatica Grandezze scalari e vettoriali Grandezza scalare: numero reale, in fisica associato ad una unità di misura (senza direzione né verso)

Dettagli

Proprietà fisico-meccaniche dei materiali reologia dello stato solido

Proprietà fisico-meccaniche dei materiali reologia dello stato solido Proprietà fisico-meccaniche dei materiali reologia dello stato solido REOLOGIA La reologia è la scienza che studia le relazioni tra i carichi (tensioni) ed il relativo campo di spostamenti (deformazioni)

Dettagli

Classificazione generica delle prove meccaniche in base alla legge di applicazione del carico nel tempo

Classificazione generica delle prove meccaniche in base alla legge di applicazione del carico nel tempo Classificazione generica delle prove meccaniche in base alla legge di applicazione del carico nel tempo carico 1 2 min.1 s.1.1 s 1 1 h tempo statiche dinamiche dinamiche periodiche di scorrimento Prova

Dettagli

Caratteristiche di materiali

Caratteristiche di materiali Caratteristiche di materiali Caratteristiche macroscopiche Lavorazione Microstruttura Formula chimica Legami chimici Struttura atomica Meccaniche Materiale Fisiche Elettriche Megnetiche Termiche Meccaniche

Dettagli

Michelangelo Laterza Principi di Statica e di Dinamica delle Strutture

Michelangelo Laterza Principi di Statica e di Dinamica delle Strutture Michelangelo Laterza Principi di Statica e di Dinamica Introduzione al concetto di sforzo Alle sollecitazioni di trazione, di compressione, di taglio, o ai momenti flettenti all interno di una struttura

Dettagli

3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA

3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA 3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA Quanto segue ci consente di dimensionare l altezza di una trave inflessa con un criterio di imporre che la tensione massima agente sulla sezione della trave sia

Dettagli

MOLLE, MOLLE A SPIRALE E DI VARIA FOGGIA

MOLLE, MOLLE A SPIRALE E DI VARIA FOGGIA MOLLE, MOLLE A SPIRALE E DI VARIA FOGGIA Molla a spirale per compressione Molla a spirale per trazione (estensione) Molle con tante forme diverse! Leonardo da Vinci, Codice di Madrid, 1490-99 MOLLA A SPIRALE

Dettagli

VINCOLI CEDEVOLI ANELASTICAMENTE

VINCOLI CEDEVOLI ANELASTICAMENTE VINCOLI CEDEVOLI ANELASTICAMENTE IL cedimento anelastico detto anche cedimento impresso è indipendente dai carichi applicati ed è definito da un valore assegnato. Esso provoca sollecitazioni solo nelle

Dettagli

QUADERNI DI PROGETTAZIONE Franco Concli

QUADERNI DI PROGETTAZIONE Franco Concli QUADERNI DI PROGETTAZIONE ranco Concli 50 Le molle LE MOLLE SONO ELEMENTI ELASTICI CAPACI DI GRANDI DEORMAZIONI CHE ACCUMULANO ENERGIA PER POI RILASCIARLA. SONO SOLITAMENTE REALIZZATE IN ACCIAIO ANCHE

Dettagli

Lezione n Forze elastiche

Lezione n Forze elastiche Corso di Fisica Lezione n Forze elastiche Corso di Fisica 1 Deformazione di un corpo Nel definire le forze abbiamo detto che La forza èl ente fisico che deforma i corpi Pertanto quando applichiamo una

Dettagli

Applicazione dei Principi della Dinamica

Applicazione dei Principi della Dinamica Applicazione dei Principi della Dinamica Applicazione: l'equazione f = m a può essere utilizzata in modi diversi: a) per la misura indiretta di m da misure dirette di f e a b) per la misura indiretta di

Dettagli

Proprietà dei materiali

Proprietà dei materiali meccaniche Proprietà dei materiali modulo elastico carico di snervamento resistenza a trazione durezza tenacità tenacità a frattura resistenza a fatica resilienza modulo di creep tempo di rilassamento

Dettagli

TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA 2009/10 PROF. SERGIO RINALDI

TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA 2009/10 PROF. SERGIO RINALDI SISTEMI STRUTTURALI PRINCIPALI NELLA STORIA DELL ARCHITETTURA Esiste una stretta relazione tra il sistema strutturale e i materiali scelti per la costruzione sistema a telaio sistema trilitico sistema

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Scuola di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica. Andrea Stefanini

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Scuola di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica. Andrea Stefanini UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Scuola di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica Andrea Stefanini Appunti del corso di Fisica I con laboratorio Nozioni elementari di elasticità e misura del modulo

Dettagli

Lezione III. Figura 3.1 A limite di proporzionalita', L limite elastico, B punto di snervamento, C punto di carico massimo, D punto di rottura.

Lezione III. Figura 3.1 A limite di proporzionalita', L limite elastico, B punto di snervamento, C punto di carico massimo, D punto di rottura. Lezione III 3.1 Comportamento dei materiali sotto carico Abbiamo fin ora analizzato la risposta dei materiali alle piccole deformazioni. In realta' le caratterisctiche meccaniche dei materiali si estendono

Dettagli

La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa.

La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa. Pressione La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa. E originata dallo scambio di forze fra le molecole del

Dettagli

UNIVERSITÀ DEL SALENTO

UNIVERSITÀ DEL SALENTO UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DELLA COSTANTE ELASTICA DI UNA MOLLA E VERIFICA DELLA LEGGE DI HOOKE Scopo dell esperienza Misura

Dettagli

4. LE FORZE E LA LORO MISURA

4. LE FORZE E LA LORO MISURA 4. LE FORZE E LA LORO MISURA 4.1 - Le forze e i loro effetti Tante azioni che facciamo o vediamo non sono altro che il risultato di una o più forze. Le forze non si vedono e ci accorgiamo della loro presenza

Dettagli

SISTEMI DI PRODUZIONE

SISTEMI DI PRODUZIONE 0/0/05 SISTEMI DI PRODUZIONE Dario Antonelli Lezione A7 Introduzione alla lezione Elementi base di meccanica del continuo Legge elastica Legge plastica Casi particolari 0/0/05 Moduli del corso A: I materiali

Dettagli

Sollecitazioni delle strutture

Sollecitazioni delle strutture Sollecitazioni delle strutture I pilastri e i muri portanti sono tipicamente sollecitati a compressione Le travi e i solai sono sollecitati a flessione L indeformabilità di questi elementi costruttivi

Dettagli

L Oscillatore Armonico

L Oscillatore Armonico L Oscillatore Armonico Descrizione del Fenomeno (max 15) righe Una molla esercita su un corpo una forza di intensità F=-kx, dove x è l allungamento o la compressione della molla e k una costante [N/m]

Dettagli

MATERIALI COMPOSITI: comportamento meccanico

MATERIALI COMPOSITI: comportamento meccanico MATERIALI COMPOSITI: comportamento meccanico Materiali tradizionali Proprietà Metalli Ceramiche Polimeri in massa in fibre Resistenza a trazione Rigidezza Tenacità Resistenza all'impatto Limite di fatica

Dettagli

TEST DINAMICO MECCANICI

TEST DINAMICO MECCANICI Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria - Industrialemisure@unipg.it Nuovo laboratorio di Foligno (Pg) dedicato ai TEST DINAMICO MECCANICI Tecniche sperimentali per migliorare le prestazioni

Dettagli

Cenni di resistenza dei materiali

Cenni di resistenza dei materiali Appunti di Elementi di Meccanica Cenni di resistenza dei materiali v 1.0 Studio della trave Una parte delle strutture meccaniche può essere schematizzata, ai fini del calcolo strutturale, come una trave.

Dettagli

FORZE. introduzione. Approssimativamente possiamo dire che una forza è: una spinta. o un tirare

FORZE. introduzione. Approssimativamente possiamo dire che una forza è: una spinta. o un tirare introduzione Le forze sono grandezze fisiche che non sono una caratteristica di un oggetto ma riguardano il modo con cui gli oggetti interagiscono tra di loro 1 introduzione Approssimativamente possiamo

Dettagli

Prova di trazione. LIUC - Ingegneria Gestionale 1

Prova di trazione. LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Prova di trazione LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Proprietà dei materiali Proprietà fisiche e chimiche: sono identificate con un parametro misurabile secondo una definizione Massa volumica Punto di fusione

Dettagli

Metallurgia e Materiali non Metallici. Prova di trazione. Marco Colombo.

Metallurgia e Materiali non Metallici. Prova di trazione. Marco Colombo. Metallurgia e Materiali non Metallici Prova di trazione Marco Colombo marco1.colombo@polimi.it 16/03/2016 La prova di trazione uniassiale Una delle più comuni e importanti prove distruttive, si ricavano

Dettagli

Principi di Estensimetria. parte 1

Principi di Estensimetria. parte 1 Principi di Estensimetria parte 1 Generalità Un estensimetro elettrico è un dispositivo che misura una variazione di lunghezza traducendola in una deformazione. Tale misura avviene attraverso una misura

Dettagli

Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine

Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine Lezione 3 Prova di trazione a cura del prof. ing. Vito Dattoma e dell ing. Riccardo Nobile 1 Prove di caratterizzazione meccanica Prova

Dettagli

Resistenza dei materiali

Resistenza dei materiali Scheda riassuntiva capitoli 8-1 Resistenza dei materiali a resistenza dei materiali mette in relazione tra loro i seguenti elementi: Trazione/ Carichi compressione Taglio Flessione Torsione Deformazioni

Dettagli

Lezione Il calcestruzzo armato I

Lezione Il calcestruzzo armato I Lezione Il calcestruzzo armato I Sommario Il calcestruzzo armato Il comportamento a compressione Il comportamento a trazione Il calcestruzzo armato Il cemento armato Il calcestruzzo armato Il calcestruzzo

Dettagli

Esistono due tipologie tipo di frattura: duttile e fragile. Nel vetro si parla di frattura fragile (che avviene per propagazione veloce e instabile

Esistono due tipologie tipo di frattura: duttile e fragile. Nel vetro si parla di frattura fragile (che avviene per propagazione veloce e instabile Esistono due tipologie tipo di frattura: duttile e fragile. Nel vetro si parla di frattura fragile (che avviene per propagazione veloce e instabile di un difetto). 1 2 3 4 La resistenza teorica di un materiale

Dettagli

RELAZIONI FRA STRESS E STRAIN

RELAZIONI FRA STRESS E STRAIN RELAZIONI FRA STRESS E STRAIN Il comportamento dei materiali varia in funzione del tipo di materiale, delle sue caratteristiche e delle condizioni esistenti al momento della deformazione. I materiali possono

Dettagli

Esercizio_1. Una barra metallica cilindrica di diametro pari a 1.25cm è. MPa. Soluzione: m 2

Esercizio_1. Una barra metallica cilindrica di diametro pari a 1.25cm è. MPa. Soluzione: m 2 Esercizio_1 Una barra metallica cilindrica di diametro pari a 1.5cm è sottoposta ad un carico pari a 500Kg.Calcolare lo sforzo in MPa. Soluzione: Kg m F m g 500 9.81 455 455N s d 0.015 4 A0 πr π π 1. 10

Dettagli

FINUDA QUADRUPOLE FRAME DESIGN

FINUDA QUADRUPOLE FRAME DESIGN FINUDA Internal technical note November 10, 2002 FINUDA QUADRUPOLE FRAME DESIGN Ing. Tomassini Sandro, Fontana Gianni FEM code used: Ansys 1. INTRODUZIONE Nel collider DAΦNE sono previsti due punti di

Dettagli

RELAZIONE COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI: MISURE ESTENSIMETRICHE

RELAZIONE COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI: MISURE ESTENSIMETRICHE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA RELAZIONE COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI: MISURE ESTENSIMETRICHE Relazione a cura di: Mattia Lai 45295 Andrea Aresu 45198

Dettagli

La risposta ad ogni quesito è scritta in carattere normale, ulteriori spiegazioni saranno scritte in corsivo.

La risposta ad ogni quesito è scritta in carattere normale, ulteriori spiegazioni saranno scritte in corsivo. La risposta ad ogni quesito è scritta in carattere normale, ulteriori spiegazioni saranno scritte in corsivo. ESERCIZIO 1 a) Dall osservazione del diagramma si evince che ad un elevata temperatura di fusione

Dettagli

17/03/2014. Le prove meccaniche distruttive. Tipologie di deformazione. Sistemi di Produzione D. Antonelli, G. Murari C.L.U.T.

17/03/2014. Le prove meccaniche distruttive. Tipologie di deformazione. Sistemi di Produzione D. Antonelli, G. Murari C.L.U.T. Le prove meccaniche distruttive Le prove meccaniche distruttive Sistemi di Produzione D. Antonelli, G. Murari C.L.U.T. Editrice, 2008 capitolo 3 Tecnologia meccanica S. Kalpakjian, S. R. Schmid Pearson

Dettagli

Breve nota sulla misurazione della grandezza Forza

Breve nota sulla misurazione della grandezza Forza Breve nota sulla misurazione della grandezza Forza 1. Introduzione In generale, si ricorre al concetto di forza in tutte quelle situazioni in cui sia necessario qualificare e quantificare l entità delle

Dettagli

DINAMICA 2. Quantità di moto e urti Attrito tra solidi Attrito viscoso Forza elastica Proprietà meccaniche dei solidi Forza centripeta

DINAMICA 2. Quantità di moto e urti Attrito tra solidi Attrito viscoso Forza elastica Proprietà meccaniche dei solidi Forza centripeta DINAMICA 2 Quantità di moto e urti Attrito tra solidi Attrito viscoso orza elastica Proprietà meccaniche dei solidi orza centripeta 2 Seconda Legge di Newton: quantità di moto Dalla seconda Legge di Newton

Dettagli

Misura dei moduli di Young e Coulomb dell acciaio

Misura dei moduli di Young e Coulomb dell acciaio Misura dei moduli di Young e Coulomb dell acciaio 224 Deformazioni elastiche Questa coppia di esperienze è finalizzata allo studio delle proprietà elastiche dei materiali sottoposti a sforzi di trazione

Dettagli

PROPRIETÀ ELASTICHE DEI SOLIDI

PROPRIETÀ ELASTICHE DEI SOLIDI COMPEMENTI DI FISICA Massimo Masera A.A. 006/7 PROPRIETÀ EASTICHE DEI SOIDI Da un punto di vista macroscopico i solidi sono generalmente caratterizzati da forma e volume propri e non sono facilmente deformabili.

Dettagli

EQUAZIONI COSTITUTIVE

EQUAZIONI COSTITUTIVE QUAZIONI COSTITUTIV Macchina per Prova di trazione P P quazioni costitutive Prova di trazione di una barra di acciaio dolce, normalmente utiliato nelle costruzioni civili. Registriamo i valori simultanei

Dettagli

LEZIONI PER IL CORSO DI MECCATRONICA LA PROVA DI TRAZIONE- 01

LEZIONI PER IL CORSO DI MECCATRONICA LA PROVA DI TRAZIONE- 01 LEZIONI PER IL CORSO DI MECCATRONICA LA PROVA DI TRAZIONE- 01 PROF. FEDERICO GRUBISSA ITT ENRICO FERMI VENEZIA CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Ogni corpo materiale, sottoposto a delle forze, subisce delle

Dettagli

Cinghie, funi, catene

Cinghie, funi, catene Scheda riassuntiva capitoli 3-4 Cinghie, funi, catene Flessibilità Gli organi flessibili sono quelli che oppongono una limitata reazione elastica interna a un momento flettente; la flessibilità può essere

Dettagli

[3] Un asta omogenea di sezione trascurabile, di massa M = 2.0 kg e lunghezza l = 50 cm, può ruotare senza attrito in un piano verticale x y attorno a

[3] Un asta omogenea di sezione trascurabile, di massa M = 2.0 kg e lunghezza l = 50 cm, può ruotare senza attrito in un piano verticale x y attorno a [1] Un asta rigida omogenea di lunghezza l = 1.20 m e massa m = 2.5 kg reca ai due estremi due corpi puntiformi di massa pari a 0.2 kg ciascuno. Tale sistema è in rotazione in un piano orizzontale attorno

Dettagli

Introduzione allo studio degli elementi finiti

Introduzione allo studio degli elementi finiti Introduzione allo studio degli elementi finiti Richiami sulla resistenza di materiali Equazioni Cardinali della statica Un corpo è in equilibrio se contemporaneamente sono verificate le equazioni di equilibrio:

Dettagli

LE FORZE. Il mondo che ci circonda è costituito da oggetti che esercitano azioni gli uni sugli altri Queste azioni sono dette forze

LE FORZE. Il mondo che ci circonda è costituito da oggetti che esercitano azioni gli uni sugli altri Queste azioni sono dette forze LE FORZE Il mondo che ci circonda è costituito da oggetti che esercitano azioni gli uni sugli altri Queste azioni sono dette forze Le forze possono agire: Per contatto a distanza Effetto delle forze Le

Dettagli

Biomateriali. Proprietà meccaniche ING. DENNY COFFETTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E SCIENZE APPLICATE

Biomateriali. Proprietà meccaniche ING. DENNY COFFETTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E SCIENZE APPLICATE Biomateriali Proprietà meccaniche ING. DENNY COFFETTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E SCIENZE APPLICATE MAIL: DENNY.COFFETTI@UNIBG.IT Classificazione dei materiali Elementi

Dettagli

Programmazione modulare a.s

Programmazione modulare a.s Programmazione modulare a.s. 2014-2015 Disciplina: Meccanica applicata alle macchine e macchine a fluido Docenti prof.rinaldi Angelo, prof Spinelli Raniero Classe: 4 Meccanica Ore settimanali previste:

Dettagli

Il modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:

Il modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi: IL PROBLEM DEL DE SINT-VENNT Il problema del De Saint-Venant è un particolare problema di equilibrio elastico di notevole interesse applicativo, potendosi considerare alla base della teoria tecnica delle

Dettagli

LA RESISTENZA DEI MATERIALI

LA RESISTENZA DEI MATERIALI Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì LA RESISTENZA DEI MATERIALI AGGIORNAMENTO 23/09/2013 Richiami LEGAME ELASTICO-LINEARE Un materiale si

Dettagli

LEGGE DI HOOKE. Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata.

LEGGE DI HOOKE. Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata. LEGGE DI HOOKE Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata. 2. Individuare la costante di rigidità della molla k. 3. Applicare ai

Dettagli

APPUNTI DI COSTRUZIONE DI MACCHINE

APPUNTI DI COSTRUZIONE DI MACCHINE APPUNTI DI COSTRUZIONE DI MACCHINE 1 LEZIONE 3 13/03/2015 LEGAME COSTITUTIVO (regime elastico) Abbiamo visto l importanza della determinazione dei momenti flettenti e torcenti e come, note queste sollecitazioni

Dettagli

E un trasduttore digitale in grado di fornire una indicazione binaria della. Non sfruttano alcun principio fisico. Nei trasduttori lineari a principio

E un trasduttore digitale in grado di fornire una indicazione binaria della. Non sfruttano alcun principio fisico. Nei trasduttori lineari a principio TRASDUTTORI: ENCODER (detto anche CODIFICATORE OTTICO) E un trasduttore digitale in grado di fornire una indicazione binaria della grandezza fisica oggetto di misura ENCODER ASSOLUTO DI POSIZIONE Non sfruttano

Dettagli

ESERCIZIO 1.1. Sulla base dei dati forniti: a) Descrivere la dipendenza che si desume dall osservazione del diagramma;

ESERCIZIO 1.1. Sulla base dei dati forniti: a) Descrivere la dipendenza che si desume dall osservazione del diagramma; Università degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria - Corso di Laurea in Ingegneria Civile A.A. 2018/2019 ESERCIZIO 1.1 La temperatura di fusione ed il coefficiente di espansione termica di alcuni

Dettagli

Corso di Biomeccanica

Corso di Biomeccanica Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica Corso di Biomeccanica Parte 3: prove di trazione F. Auricchio auricchio@unipv.it http://www.unipv.it/dms/auricchio Università degli Studi di Pavia Dipartimento di

Dettagli

La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti.

La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti. Stato di sforzo La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti. Questo comportamento include deformazioni, fratture e separazione di parti,

Dettagli

Legno. Corso di Costruzioni Edili. Sforzo normale, Flessione e taglio. Progetto e verifica di strutture in. Metodo agli stati limite.

Legno. Corso di Costruzioni Edili. Sforzo normale, Flessione e taglio. Progetto e verifica di strutture in. Metodo agli stati limite. Corso di Costruzioni Edili Prof. Giacomo Sacco Progetto e verifica di strutture in Legno etodo agli stati limite. Sforzo normale, Flessione e taglio Aggiornato al 24/02/2011 1 IL LEGNO COE ATERIALE DA

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDIO DI PADOVA Facoltà di Agraria Collegio dei Geometri CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DI PROGETTAZIONE COSTRUTTIVA

UNIVERSITA DEGLI STUDIO DI PADOVA Facoltà di Agraria Collegio dei Geometri CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DI PROGETTAZIONE COSTRUTTIVA UNIVERSITA DEGLI STUDIO DI PADOVA Facoltà di Agraria Collegio dei Geometri CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DI PROGETTAZIONE COSTRUTTIVA LEZIONE 4 STATI SEMPLICI DI TENSIONE E COMPORTAMENTO DEI MATERIALI:

Dettagli

SOLUZIONE Esercitazione 1 La soluzione è scritto normale, ulteriori spiegazioni (non necessarie per rispondere alle domande) in corsivo.

SOLUZIONE Esercitazione 1 La soluzione è scritto normale, ulteriori spiegazioni (non necessarie per rispondere alle domande) in corsivo. SOLUZIONE Esercitazione 1 La soluzione è scritto normale, ulteriori spiegazioni (non necessarie per rispondere alle domande) in corsivo. ESERCIZIO 1 a) Dalla osservazione del diagramma, si evince che ad

Dettagli

Come lavorano gli estensimetri

Come lavorano gli estensimetri Come lavorano gli estensimetri Quando un materiale viene sottoposto a una di trazione, subisce una proporzionale alla forza applicata, la sua sezione rispetto a quella originaria L (parte superiore Fig.

Dettagli

Uno di questi casi è rappresentato dal cedimento in elementi di strutture soggetti a carichi di compressione che danno luogo ad instabilità elastica

Uno di questi casi è rappresentato dal cedimento in elementi di strutture soggetti a carichi di compressione che danno luogo ad instabilità elastica In alcuni casi una struttura soggetta a carichi statici può collassare con un meccanismo diverso da quello del superamento dei limiti di resistenza del materiale. Uno di questi casi è rappresentato dal

Dettagli

Le proprietà dei materiali

Le proprietà dei materiali Le proprietà dei materiali Dispensa integrativa al libro di testo Prof. M.T. Oldani (IC Angelini - Pavia), Prof. P. Monni (IC Manzoni - Cava Manara) Gli oggetti che ci circondano sono fatti con materiali

Dettagli

LA RESISTENZA DEI MATERIALI

LA RESISTENZA DEI MATERIALI Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì LA RESISTENZA DEI MATERIALI AGGIORNAMENTO DEL 30/09/2011 LEGAME COSTITUTIVO Il legame costitutivo rappresenta il collegamento

Dettagli

Progettazione Assistita e Meccanica Sperimentale

Progettazione Assistita e Meccanica Sperimentale Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica Lezioni del corso di Progettazione Assistita e Meccanica Sperimentale prof. ing. Riccardo Nobile Estensimetria Lezione 2 1 Il ponte di Wheatstone La variazione

Dettagli

Proprietà dei materiali. Meccaniche. Resistenza alle sollecitazioni: Trazione Compressione Flessione Taglio Torsione. Durezza. Tenacità o Resilienza

Proprietà dei materiali. Meccaniche. Resistenza alle sollecitazioni: Trazione Compressione Flessione Taglio Torsione. Durezza. Tenacità o Resilienza Proprietà dei materiali Fisiche/Chimiche Densità (o massa volumica) Colore e Superficie Conducibilità elettrica Conducibilità termica Dilatazione termica Temperatura di FUSIONE (solo per metalli, vetro

Dettagli

Conoscere le proprietà dei materiali è di primaria importanza per poter fabbricare prodotti il più efficienti possibili.

Conoscere le proprietà dei materiali è di primaria importanza per poter fabbricare prodotti il più efficienti possibili. Caratteristiche e proprietà dei materiali Conoscere le proprietà dei materiali è di primaria importanza per poter fabbricare prodotti il più efficienti possibili. Macchina utensile La conoscenza delle

Dettagli

Momento di inerzia di una massa puntiforme

Momento di inerzia di una massa puntiforme 1 Scopo Momento di inerzia di una massa puntiforme Lo scopo di questo esperimento e' la determinazione sperimentale del momento di inerzia di una massa puntiforme e la verifica che questo valore corrisponde

Dettagli

LA PROVA DI TRAZIONE. Prof. Michele Burgarelli

LA PROVA DI TRAZIONE. Prof. Michele Burgarelli Prof. Michele Burgarelli LA TRAZIONE Rappresenta il più importante test convenzionale Tensione convenzionale LA TRAZIONE LE DEFORMAZIONI Ritorno elastico LA DEFORMAZIONE ELASTICA LA DEFORMAZIONE ELASTICA

Dettagli

Studiamone le caratteristiche:

Studiamone le caratteristiche: prof. A.Battistelli Guardiamo attentamente, tastiamo, ascoltiamo il rumore di alcuni campioni di materiali. Studiamone le caratteristiche: morbido o rigido; liscio o ruvido colore brillante, puro, naturale

Dettagli

URTI: Collisioni fra particelle (e/o corpi) libere e vincolate.

URTI: Collisioni fra particelle (e/o corpi) libere e vincolate. URTI: Collisioni fra particelle (e/o corpi) libere e vincolate. Approssimazione di impulso: l interazione fra le due particelle e/o corpi è istantanea e l azione delle forze esterne durante l urto non

Dettagli

Sollecitazioni semplici La flessione

Sollecitazioni semplici La flessione Sollecitazioni semplici La flessione Considerazioni introduttive Un altro tipo di sollecitazione semplice particolarmente importante è la flessione, ossia lo stato di sforzo conseguente all applicazione

Dettagli

d. Metodologie soniche (le onde sonore si espandono + velocemente nel legno sano): martello ad impulso

d. Metodologie soniche (le onde sonore si espandono + velocemente nel legno sano): martello ad impulso 2. DIAGNOSI STRUMENTALE/b d. Metodologie soniche (le onde sonore si espandono + velocemente nel legno sano): martello ad impulso elettronico (velocità di propagazione di un onda di carico); Arbotom, Metriguard,

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TRE Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TRE Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TRE Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali OGGETTO: Relazione di Fine Tirocinio Realizzazione di un modellino in scala di un Ponte in acciaio e acquisizione

Dettagli

ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA

ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA DIPARTIMENTO DI MECCANICA, CHIMICA E MATERIALI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA Relazione del

Dettagli

Liceo G.B. Vico Corsico

Liceo G.B. Vico Corsico Liceo G.B. Vico Corsico Programma svolto durante l anno scolastico 2018-19 Classe: 1^A Materia: FISICA Insegnante: Monica Chiappini Testo utilizzato: Fabbri-Masini Quantum ed SEI Argomenti svolti ARGOMENTO

Dettagli

Presentazione del MATMEC

Presentazione del MATMEC FOCUS GROUP Materiali per la progettazione meccanica Presentazione del MATMEC 12 Dicembre 2005 Caratterizzazione di Materiali e Componenti Ing. M. Labanti ENEA CR Faenza Focus Group InnovaBologna 12-12-2005

Dettagli

Esperimenti quantitativi PREMESSA

Esperimenti quantitativi PREMESSA Esperimenti quantitativi PREMESSA Questo è il nostro piano di lavoro (figura 1) costituito da una carrucola composta (fissa + mobile), una carriola (leva) e un piano inclinato in cui è possibile variare

Dettagli

Costruzione di Macchine

Costruzione di Macchine Costruzione di Macchine A.A. 017/018 Prof. Luca Esposito Lecture 3: Concentrazioni delle tensioni Verifiche di resistenza e dimensionamento per carichi statici Travi curve soggette a flessione Instabilità

Dettagli

Architettura Laboratorio di Costruzione I (A-L)

Architettura Laboratorio di Costruzione I (A-L) Università degli Studi di Parma Architettura Laboratorio di Costruzione I (A-L) Anno accademico 2012/2013 Docenti: Prof. Roberto Brighenti e-mail: roberto.brighenti@unipr.it Tel.: 0521/905910 Ricevimento:

Dettagli

Comportamento meccanico dei terreni

Comportamento meccanico dei terreni Comportamento meccanico dei terreni Terreni non coesivi Metodi di analisi Non è possibile raccogliere campioni indisturbati di terreni non coesivi Si ricorre a prove in sito per la determinazione delle

Dettagli

Sollecitazioni semplici Il Taglio

Sollecitazioni semplici Il Taglio Sollecitazioni semplici Il Taglio Considerazioni introduttive La trattazione relativa al calcolo delle sollecitazioni flessionali, è stata asata sull ipotesi ce la struttura fosse soggetta unicamente a

Dettagli

Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u.

Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u. Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u. Scuola di Architettura Corso di Laurea: Magistrale Architettura c.u. Criteri di resistenza Sommario La misura del livello di sicurezza

Dettagli

TEST REPORT. Via Cal Trevisana, 26/A - 31044 Montebelluna TV IT

TEST REPORT. Via Cal Trevisana, 26/A - 31044 Montebelluna TV IT DOLOMITICERT DolomitiCert Scarl Zona Industriale Villanova - 32013 LONGARONE (BL) Tel.: +39 0437 573407 - FAX: +39 0437 573131 Web: www.dolomiticert.it E-mail: info@dolomiticert.it Pagina 1 / 9 Organismo

Dettagli

LABORATORIO SPERIMENTALE DI MISURE MECCANICHE A.A. 2003-2004 Lezione n.3 (15.10.03)

LABORATORIO SPERIMENTALE DI MISURE MECCANICHE A.A. 2003-2004 Lezione n.3 (15.10.03) LABORATORIO SPERIMENTALE DI MISURE MECCANICHE A.A. 2003-2004 Lezione n.3 (15.10.03) LA CATENA DI MISURAZIONE Qualsiasi catena di misurazione comprende un sensore, un elaboratore (o condizionatore), un

Dettagli

Presentazione della seconda edizione

Presentazione della seconda edizione Presentazione della seconda edizione A circa otto anni dalla prima edizione si è resa necessaria una revisione del testo, la quale tiene conto sia dell evoluzione dell insegnamento, ora divenuto Costruzione

Dettagli