IL DIRIGENTE SCOLASTICO

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1 Prot. 2251/A19 del 4/11/2015 ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO , E Oggetto: Atto di indirizzo al Collegio dei Docenti riguardante la definizione e la predisposizione del Piano triennale dell Offerta Formativa - triennio , e IL DIRIGENTE SCOLASTICO Vista la Legge 13 luglio 2015, n 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, in particolare il comma 14, punto 4 in base al quale Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto ; Visto l art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59; Visto l art. 1 del D.lgs 59/98 con il quale si affidano al DS compiti di gestione unitaria dell unità scolastica, conferendo al medesimo autonomi poteri di direzione, di coordinamento, di gestione e valorizzazione delle Risorse Umane, nel rispetto delle competenze degli OO.CC.; Visto il DPR 275/1999 Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, e in particolare gli artt. 3, come modificato dalla legge n. 107/2015, 4 e 5, comma 1; Vista la l. 170/2010; Visto il Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139; Visto il DPR 122/2009; Vista la l 241/1990 e s.m.i. Visto l art. 25 del Dlgs 165/2001; Visto il Dlgs 150/2009; Viste le competenze del Collegio dei docenti di cui all art. 7 del TU n. 297/94; Visto il DM 211/2010: Indicazioni nazionali per i Licei; Visti gli obiettivi formativi individuati come prioritari tra quelli declinati dal comma 7, le cui aree di intervento sono state ricondotte, a titolo esemplificativo, ai campi suggeriti dalla Nota del MIUR n del 21/9/2015; Considerate le delibere precedenti del Collegio Docenti in merito alla valutazione degli apprendimenti; Tenuto conto delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizi socio-sanitari del territorio;

2 Sentito il Collegio dei docenti nella seduta del 1 settembre 2015 per evidenziare punti di forza e di criticità emersi nel Rapporto di Autovalutazione; Visti gli esiti del Rapporto di Autovalutazione e considerate le priorità e i traguardi in esso individuati e dei risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti dell istituzione scolastica; Visti i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti nella istituzione scolastica; Tenuto conto delle risorse professionali, strumentali e finanziarie di cui l istituzione dispone, nonché le esperienze professionali maturate nel corso degli anni; Richiamato l art. 1, commi da 1 a 4, della Legge 107/2015; Considerate le Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici , e (Direttiva n. 11/2014); Viste le priorità e i traguardi inseriti nella sezione V del Rapporto di Autovalutazione del Liceo Classico Carducci ; EMANA Il seguente atto di indirizzo per la elaborazione del Piano triennale dell Offerta formativa. PRINCIPI GENERALI PER L ELABORAZIONE DEL P.T.O.F. Il piano triennale dell Offerta formativa sarà orientato all innalzamento dei livelli di istruzione e della competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. L azione dell istituzione scolastica è espressione dell autonomia della comunità professionale e territoriale, caratterizzata da apertura al territorio e dalla valorizzazione del contributo di tutte le componenti della comunità scolastica, orientata all inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Il metodo di lavoro sarà improntato a collaborazione e partecipazione, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze degli organi collegiali e delle istanze degli alunni e delle loro famiglie. Il Collegio dei docenti è invitato a considerare: - l assunzione di responsabilità e la condivisione dei traguardi e degli obiettivi individuati nel Rapporto di Autovalutazione; - l organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta riflessione e capacità critica, partecipazione e cooperazione, creatività e in particolare: - la diffusione di metodologie didattiche attive (apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta), individualizzate e personalizzate che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali;

3 - l attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo, la promozione di situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari, lavoro in gruppo, realizzazione di progetti e ricerche come attività ordinaria della classe); - il raccordo tra attività di ampliamento dell offerta formativa e il curricolo di istituto, con la chiara individuazione di obiettivi, abilità e competenze; - l adozione di modalità di valutazione comuni, coerenti ed allineate alle modalità di programmazione dipartimentale. La valutazione avrà una funzione incentivante nel processo di apprendimento degli studenti e nella loro crescita personale e intellettuale e sarà incentrata sui principi di omogeneità, equità e trasparenza. - l adozione di iniziative educative e didattiche secondo quanto indicato dalle Linee guida sui Bisogni Educativi Speciali; - attività di monitoraggio finalizzato al miglioramento dei processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio. PRINCIPI ISPIRATORI E ORGANIZZAZIONE INTERNA DEGLI OO.CC. La progettazione organizzativa-didattica dell Istituto sarà improntata ai seguenti principi: - operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo; - integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; - potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF; - migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie relativo agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti; - generalizzare l uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; - sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell innovazione metodologico-didattica; - accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, protocolli, intese. In merito alla programmazione didattica ed educativa e coerentemente a priorità e traguardi indicati nel rapporto di autovalutazione, si ritiene essenziale che il Collegio sia articolato in dipartimenti per la progettazione didattica e che i docenti effettuino una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele finalizzata a rinnovare l ambiente di apprendimento promuovendo metodologie didattiche innovative mediante l utilizzo di nuove strategie e metodologie per il raggiungimento di competenze come: - didattica laboratoriale; - apprendimento peer to peer; - classi e discipline parallele; - orario scolastico in funzione dello scambio di docenti;

4 - percorsi interdisciplinari; - gruppi di livello; - classi aperte per il recupero e gli approfondimenti; - classi capovolte. Il rinnovamento degli ambienti di apprendimento dovrà tenere in considerazione l utilizzo e l interazione con tecnologie digitali, di cui la scuola è già ben dotata, soprattutto nella valorizzazione di pratiche laboratoriali e lavoro in team, allo scopo di favorire il successo formativo e la valorizzazione degli stili degli studenti. Il referente di ciascun Dipartimento avrà funzione di supervisione, coordinamento, indirizzo e monitoraggio delle attività di progettazione di innovazioni didattiche e metodologiche, di interventi di recupero sul metodo, per l individuazione di modelli valutativi integrati con progetti di ampliamento delle competenze, l applicazione di buone pratiche nel lavoro dei docenti, la predisposizione di proposte di formazione incidenti nel lavoro in classe e per la richiesta di supporti didattici multimediali per il lavoro in classe. Si ritiene essenziale, inoltre, la valorizzazione del ruolo del coordinatore di classe, con attribuzioni di funzioni di controllo, monitoraggio degli esiti, individuazione di strategie di miglioramento, comunicazione periodica con il Dirigente scolastico per la programmazione di interventi didattici e/o individuazione di supporti di carattere metodologico e di sostegno psicologico nei confronti degli alunni in difficoltà. In relazione ai rapporti con il territorio, si opererà per: - Aprire la scuola al territorio. - Costituire un Comitato Tecnico Scientifico con la partecipazione di soggetti esterni, appartenenti al mondo accademico e a quello professionale. Il Comitato esprime pareri in stretta collaborazione con gli altri organismi dell istituto (Collegio docenti e Consiglio d Istituto); - Mappare le associazioni, gli enti e le istituzioni formative universitarie con le quali si hanno contatti sui progetti. PRINCIPI ISPIRATORI E ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA AMMINISTRATIVA L attività amministrativa sarà improntata ai seguenti principi: - facilitare l accesso ai servizi; - accogliere ed orientare l utenza; - far conoscere il servizio e la sua organizzazione; - garantire la conoscenza del processi decisionali in riposta a richieste e bisogni dell utenza; - implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; - assicurare la costanza del servizio nel tempo;

5 - innovare il servizio attraverso l utilizzo di nuovi strumenti e tecnologie e attraverso la valutazione delle procedure seguite; - estendere a tutto il personale la conoscenza e la competenza necessaria all uso delle tecnologie multimediali; - prevedere la valutazione degli strumenti e delle procedure seguite; - formalizzare le procedure gestionali attraverso una modulistica appositamente predisposta; - diffondere la conoscenza delle procedure seguite a tutto il personale amministrativo; - partecipare alla programmazione PON CONTENUTI FORMATIVI DEL PIANO TRIENNALE - continuità con la scuola secondaria di I grado; - formazione degli studenti sulla sicurezza e il primo soccorso; - informazione e collaborazione con le famiglie rendendole compartecipi dei modi e delle esplicazioni del progetto formativo intrapreso, anche con gli strumenti propri della comunicazione pubblica; - ampliamento progressivo di moduli CLIL a partire dal terzo anno; - percorsi di alternanza scuola-lavoro a partire dal III anno di corso; - individuazione, descrizione, misurazione e valutazione di competenze note in ambiti nuovi, quali i percorsi di alternanza scuola lavoro e i progetti sia di carattere curriculare che extracurricolare e/o connessi alla partecipazione a eventi e iniziative extrascolastiche; - progetti di valorizzazione di competenze di cittadinanza attiva certificabili e funzionali alla costruzione di un curriculum formativo di dimensione internazionale; - certificazione esterna delle competenze linguistiche ed informatiche; - riflessione e riprogettazione classi V: rivedere e proporzionare i piani di lavoro attuando le Indicazioni nazionali, con particolare riferimento allo studio del 900 e in generale al mondo e ai temi della contemporaneità anche prevedendo spazi di informazione e approfondimento extracurriculare e curriculare; razionalizzare il quadro delle verifiche in funzione delle prove finali; costruire percorsi di simulazione e spazio svolte anche in attività di interclasse; favorire la costruzione dell orario in modo da affiancare gli insegnamenti nelle classi V; - sviluppo di progetti funzionali alla acquisizione di competenze trasversali di orientamento alla scelta universitaria o finalizzati all inserimento nel mondo del lavoro, con l inserimento nel curricolo del liceo classico di forme innovative di presenza delle Università nella scuola. Al fine di considerare la scuola un luogo nel quale sia possibile far esprimere al meglio attitudini diverse, permettendo all istituzione stessa e ai suoi operatori di concretizzare azioni formative coerenti all interno dell autonomo potere di gestione e indirizzo, sono state incorporate, con uno specifico sviluppo all interno del profilo curriculare, attività già sperimentate in ambito extracurriculare come i percorsi di Teatro e Musica.

6 Allo scopo di migliorare tale orientamento di sviluppo intrapreso, vengono esplicitati i seguenti strumenti organizzativi e formativi: - possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina; - potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari; - programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo; - apertura pomeridiana della scuola e riduzione del numero di studenti per classe; - articolazione di gruppi di classi. FORMAZIONE DEL PERSONALE Temi prevalenti della formazione docenti: - processi di autovalutazione e valutazione; - attuazione delle indicazioni nazionali; - formazioni su pratiche didattiche innovative; - comprensione e prevenzione del disagio adolescenziale; - sviluppo di pratiche didattiche innovative in relazione ai bisogni educativi speciali; - adesione al Piano Nazionale Scuola Digitale. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell Offerta formativa sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi. La valutazione deve essere un processo che consenta la raccolta sistematica di informazioni allo scopo di prendere decisioni riguardanti il processo educativo; l apprendimento infatti non è solo determinato da fattori di tipo cognitivo, ma anche da altri elementi che possono risultare determinanti, di tipo contestuale e organizzativo, di riflessione meta cognitiva, di intelligenza emotiva. Nella valutazione dovrà avere congruità il valore della progressione rispetto ai livelli di partenza. Pertanto la valutazione: - non può essere incoerente o non allineata alle modalità di progettazione e di insegnamento; - deve avere una funzione incentivante dell apprendimento e non ledere in alcun momento la dignità dello studente e la sua autostima, anche/soprattutto in presenza di un insuccesso; - deve essere tesa all accertamento di competenze e non meri contenuti; per tale motivo, deve essere determinata non solo da fattori di tipo cognitivo, ma deve tenere conto di diverse

7 prospettive di osservazione e di tutti i fattori che contribuiscono all acquisizione di competenze spendibili in un contesto reale (ad esempio, gli esiti dell alternanza scuola lavoro, le capacità sviluppate in altre esperienze formative, l impegno. Il Collegio Docenti definisce criteri comuni di valutazione per ambiti/discipline che risultino coerenti con tali principi, nel rispetto della libertà d insegnamento. Indirizzi per l attività di progettazione della valutazione degli alunni: - costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione di criteri comuni di correzione. Le prove comuni per classi parallele, proprio per la loro ragione, natura e necessità, dovranno tendere a esperire competenze piuttosto che contenuti; - inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di condotte cognitive ed affettivo-motivazionali; - i risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati. Il seguente atto di indirizzo contenente i principi generali e gli indirizzi necessari per la stesura del Piano Triennale dell Offerta Formativa potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Il Dirigente Scolastico Prof. Andrea Di Mario