VERBALE DI CONCILIAZIONE IN SEDE SINDACALE
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- Filiberto Lelli
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1 VERBALE DI CONCILIAZIONE IN SEDE SINDACALE Addì (data) presso la sede di Confindustria Verona, Piazza Cittadella, 12, il Dott. (cognome e nome) (rappresentante Confindustria Verona ) ed il/la Sig./ra (cognome e nome) (rappresentante sindacale) al quale il/la Signor/a (cognome e nome) nato/a a (località di nascita) (prov) il (data di nascita) (codice fiscale) matricola n. (numero) con il presente atto conferma/conferisce mandato ai fini della rappresentanza, nella loro qualità di Conciliatori designati rispettivamente da Confindustria Verona e dal Sindacato (denominazione), hanno esperito il tentativo di conciliazione in sede sindacale fra il/la Sig./ra (cognome e nome) e la Società Poste Italiane S.p.A. - società con socio unico - in persona del/la Dr/D.ssa (cognome e nome), giusta procura in atti. I CONCILIATORI Accertata l'identità delle Parti, la capacità ed il potere di ciascuna di esse di conciliare, hanno preventivamente provveduto ad avvertire le Parti stesse circa gli effetti propri della conciliazione in sede sindacale ai sensi della Legge n. 533/73. I predetti hanno quindi esperito la amichevole e definitiva composizione della vicenda risolta nei seguenti termini Premesso che: - Tra le parti intercorre rapporto di lavoro a tempo indeterminato a far data dal (data); - II/la Signor/ra (cognome e nome) è inquadrato nel Livello (lettera), in servizio presso (unità operativa), Servizio (denominazione), con mansione di (denominazione), - II/la Signor/ra (cognome e nome) ha chiesto di essere inquadrato, per motivi personali, nel Livello (lettera) ed adibito/a alle corrispondenti mansioni di (denominazione), - La Società si dichiara disponibile ad accettare la richiesta del/la dipendente, in considerazione del fatto che le attuali esigenze tecnico - organizzative - produttive lo consentono; - In tal senso le parti stesse hanno congiuntamente richiesto la convocazione della Commissione Provinciale di Conciliazione Tutto ciò premesso, le parti convengono quanto segue dandosi atte che: 1) La premessa è parte integrante della presente transazione; 2) Poste Italiane S.pA. inquadra II/la Signor/ra (cognome e nome) nel Livello (lettera) (denominazione) con decorrenza dalla sottoscrizione del presente verbale di accordo, assegnando il medesimo dipendente alle mansioni di (denominazione), da espletarsi presso la (unità operativa), Servizio (denominazione) - fatta salva ogni diversa assegnazione al verificarsi di eventuali future esigenze tecnico - organizzative - produttive in relazione anche ad eventuali processi di mobilità collettiva; 3) Poste Italiane S.p.A, dalla data di sottoscrizione del presente accordo, applica nei confronti del/la Signor/ra (cognome e nome) il trattamento giuridico ed economico proprio del Livello (lettera). La differenza tra la retribuzione minima contrattuale di Livello (lettera) e quella di Livello (lettera) vena conservata come assegno che verrà riassorbito fino a concorrenza solo in caso di passaggio a livello retribuivo superiore. 4) II/la Signor/ra (cognome e nome) con la sottoscrizione del presente atto si dichiara pienamente soddisfatto/a e dichiara altresì di accettare espressamente l'inquadramento, l'assegnazione e le mansioni, nonché il trattamento normativo/economico di cui ai punti 2) e 3) che precedono;
2 5) II/la Signor/ra (cognome e nome) dichiara di non aver più nulla a pretendere in relazione all'oggetto della transazione e rinuncia ad azionare ogni rivendicazione ricollegabile al rapporto di lavoro sin qui intercorso con Poste Italiane S.p.A. 6) Poste Italiane S.p.A. accetta le rinunce del/la Signor/ra (cognome e nome) di cui al punto 5 ) che precede; 7) Le Parti si danno reciprocamente atto che il suesteso accordo ha carattere transattivo generale e novativo ex art 1965, 2 comma, c.c.; 8) Le spese di eventuale assistenza legale per la sottoscrizione del presente atto restano a carico delle rispettive parti. Il presente verbale di conciliazione in sede sindacale viene depositato - a cura di Confindustria Verona presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Verona. Letto, confermato e sottoscritto Verona, (data) II Lavoratore (cognome e nome) Per l organizzazione sindacale (cognome e nome) Per Poste Italiane S.p.A. Società con Socio Unico Dr/D.ssa (cognome e nome) Per Confindustria Verona Dr/D.ssa (cognome e nome) Nota bene: - Prima di iniziare la conciliazione in sede sindacale ogni parte, qualora lo ritenga necessario, ha diritto di chiedere l identificazione di una o più parti e la visione della giusta procura in atti che deve essere depositata presso l Ufficio Provinciale del Lavoro insieme alla firma del rappresentante di una delle parti in causa; - Il presente documento deve essere letto a voce alta dal rappresentante di Confindustria e se necessario tale lettura può essere ripetuta, interrotta o sospesa per eventuali chiarimenti; - In caso di errori di compilazione del documento può essere apportata un eventuale correzione a penna controfirmandone la correzione per approvazione oppure può essere richiesta la nuova stesura in forma corretta; - il primo foglio deve essere siglato da tutte le parti ed il secondo firmato per esteso ed in modo leggibile. - La conciliazione può avvenire alla presenza anche di più soggetti che debbano effettuare la medesima composizione purchè siano garantiti i diritti di privacy legati ai dati sensibili contenuti nel documento che dovrà essere letto omettendo i dati evidenziati tra parentesi nel fac-simile. - E comunque garantito il diritto di chiedere che la conciliazione avvenga in separata sede e senza presenze non autorizzate da una qualsiasi delle parti.
3 Note: di seguito si riportano gli articoli delle leggi e dei codici citati nel documento di conciliazione. Legge 11 agosto 1973, n. 533 (Gazzetta Ufficiale n. 237 del 13 settembre 1973) Disciplina delle controversie individuali di lavoro e delle controversie in materia di previdenza e di assistenza obbligatorie. Art. 1. Il titolo IV del libro secondo del codice di procedura civile approvato con regio decreto 28 ottobre 1940, n. 1443, è sostituito dal seguente: Titolo IV Norme per le controversie in materia di lavoro. Capo I DELLE CONTROVERSIE INDIVIDUALI DI LAVORO Sezione I Disposizioni generali Art (Controversie individuali di lavoro). - Si osservano le disposizioni del presente capo nelle controversie relative a: 1) rapporti di lavoro subordinato privato, anche se non inerenti all'esercizio di una impresa; (In un atto pubblico che riproduce in estratto un documento, indica parole o frasi omesse perché coperte da segreto o giudicate non necessarie alla comprensione e all'uso dell'atto stesso) Art (Tentativo facoltativo di conciliazione). - Chi intende proporre in giudizio una domanda relativa ai rapporti previsti dall'articolo precedente, e non ritiene di avvalersi delle procedure di conciliazione previste dai contratti e accordi collettivi, può promuovere anche tramite una associazione sindacale il tentativo di conciliazione presso la commissione di conciliazione, nella cui circoscrizione si trova l'azienda o una qualsiasi dipendenza di questa, alla quale è addetto il lavoratore, o presso la quale egli prestava la sua opera al momento della fine del rapporto. La commissione, ricevuta la richiesta, tenta la conciliazione della controversia, convocando le parti, per una riunione da tenersi non oltre dieci giorni dal ricevimento della richiesta. Con provvedimento del direttore dell'ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione è istituita in ogni provincia, presso l'ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione, una commissione provinciale di conciliazione composta dal direttore dell'ufficio stesso o da un suo delegato, in qualità di presidente, da quattro rappresentanti effettivi e da quattro supplenti dei datori di lavoro e da quattro rappresentanti effettivi e da quattro supplenti dei lavoratori, designati dalle rispettive organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative su base nazionale. Commissioni di conciliazione possono essere istituite, con le stesse modalità e con la medesima composizione di cui al precedente comma, anche presso le sezioni zonali degli uffici provinciali del lavoro e della massima occupazione. Le commissioni, quando se ne ravvisi la necessità, affidano il tentativo di conciliazione a proprie sottocommissioni, presiedute dal direttore dell'ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione o da un suo delegato, che rispecchino la composizione prevista dal precedente terzo comma. In ogni caso per la validità della riunione è necessaria la presenza del presidente e di almeno un rappresentante dei datori di lavoro e di uno dei lavoratori. Ove la riunione della commissione non sia possibile per la mancata presenza di almeno uno dei componenti di cui al precedente comma, il direttore dell'ufficio provinciale del lavoro certifica l'impossibilità di procedere al tentativo di conciliazione.
4 Art (Processo verbale di conciliazione). - Se la conciliazione riesce, si forma processo verbale che deve essere sottoscritto dalle parti e dal presidente del collegio che ha esperito il tentativo, il quale certifica l'autografia della sottoscrizione delle parti o la loro impossibilità di sottoscrivere. Il processo verbale è depositato a cura delle parti o dell'ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione nella cancelleria della pretura nella cui circoscrizione è stato formato. Il pretore, su istanza della parte interessata, accertata la regolarità formale del verbale di conciliazione, lo dichiara esecutivo con decreto. Se il tentativo di conciliazione si è svolto in sede sindacale, il processo verbale di avvenuta conciliazione è depositato presso l'ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione a cura di una delle parti o per il tramite di un'associazione sindacale. Il direttore, o un suo delegato, accertatane la autenticità, provvede a depositarlo nella cancelleria della pretura nella cui circoscrizione è stato redatto. Il pretore, su istanza della parte interessata, accertata la regolarità formale del verbale di conciliazione, lo dichiara esecutivo con decreto. Art (Processo verbale di mancata conciliazione). - Se la conciliazione non riesce, si forma processo verbale: in esso le parti possono indicare la soluzione, anche parziale, nella quale concordano, precisando, quando è possibile, l'ammontare del credito che spetta al lavoratore. In quest'ultimo caso il processo verbale acquista efficacia di titolo esecutivo, osservate le disposizioni di cui all'art L'ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione ha l'obbligo di rilasciare, alla parte che ne faccia richiesta, copia del verbale nel termine di cinque giorni. Codice Civile Capo XXV Della transazione Art Nozione La transazione è il contratto col quale le parti, facendosi reciproche concessioni, pongono fine a una lite già incominciata o prevengono una lite che può sorgere tra loro. Vocabolario novativa Si definisce novazione, in termine giuridico, l'estinzione di un rapporto di obbligazione tra due parti (creditrice e debitrice) con conseguente nascita di uno nuovo, rispetto al precedente mutato nel titolo o nell'oggetto. La novazione è disciplinata dall'articolo 1230 del codice civile. Per parlare di novazione è necessario che da ambo le parti vi sia volontà esplicita di mutare l'obbligazione in essere; pertanto perché essa possa validamente configurarsi devono risultare espressamente alcuni elementi essenziali: la volontà (tecnicamente animus novandi ); l'indicazione del nuovo titolo e del nuovo oggetto (tecnicamente aliquid novi ) l'indicazione dell'obbligazione originale che si vuole mutare in quella nuova (tecnicamente obligatio novanda )
5 Per quanto riguarda invece gli effetti verso terzi, l'articolo 1300 recita: La novazione tra il creditore e uno dei debitori in solido libera gli altri debitori. Qualora però si sia voluto limitare la novazione a uno solo dei debitori, gli altri non sono liberati che per la parte di quest'ultimo. Se convenuta tra uno dei creditori in solido e il debitore, la novazione ha effetto verso gli altri creditori solo per la parte del primo (1230 e seguenti, 1268 e seguenti). (Codice civile, articolo 1300) Questo significa che, qualora un debitore in solido con altri novi l'obbligazione in essere con la parte creditrice, la novazione solleva gli altri debitori solidali, qualora non espressamente specificato altrimenti. Altrimenti, in caso che il creditore e il debitore si accordino solo per la quotaparte di quest'ultimo, gli altri debitori sono obbligati per il rimanente; qualora altresì un debitore si accordi solo con uno dei suoi creditori in solido, rimane responsabile verso gli altri per la quota rimanente. Codice Civile Libro Quinto: Del lavoro Titolo II: Del lavoro nell'impresa Capo I: Dell'impresa in generale Sezione I: Dell'imprenditore Art Rinunzie e transazioni Così sostituito dall art. 6 della Legge 11 agosto 1973, n. 533 Le rinunzie e le transazioni (1966), che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi concernenti i rapporti di cui all'art. 409 Cod. Proc. Civ., non sono valide. L'impugnazione deve essere proposta, a pena di decadenza, entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto o dalla data della rinunzia o della transazione, se queste sono intervenute dopo la cessazione medesima. Le rinunzie e le transazioni di cui ai commi precedenti possono essere impugnate con qualsiasi atto scritto, anche stragiudiziale, del lavoratore idoneo a renderne nota la volontà. Le disposizioni del presente articolo non si applicano alla conciliazione intervenuta ai sensi degli artt. 185, 410 e 411 Cod. Proc. Civ. Codice di Procedura civile Art Processo verbale di conciliazione Se la conciliazione riesce, si forma processo verbale che deve essere sottoscritto dalle parti e dal presidente del collegio che ha esperito il tentativo, il quale certifica l'autografia della sottoscrizione delle parti o la loro impossibilità di sottoscrivere. Il processo verbale é depositato a cura delle parti o dell'ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione nella cancelleria della pretura nella cui circoscrizione é stato formato. Il pretore, su istanza della parte interessata, accertata la regolarità formale del verbale di conciliazione, lo dichiara esecutivo con decreto. Se il tentativo di conciliazione si é svolto in sede sindacale, il processo verbale di avvenuta conciliazione é depositato presso l'ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione a cura di una delle parti o per il tramite di un'associazione sindacale. Il direttore, o un suo delegato, accertatane la autenticità, provvede a depositarlo nella cancelleria della pretura nella cui circoscrizione é stato redatto. Il pretore, su istanza della parte interessata, accertata la regolarità formale del verbale di conciliazione, lo dichiara esecutivo con decreto. A cura del settore Informazione della UILposte di Verona - Gennaio 2012
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