Il parco agricolo di Casal del Marmo (Roma): potenzialità e vocazione geoambientale del territorio
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- Angela Paoletti
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1 Comune di Roma Dipartimento alle Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio Roma Capitale U.O. n. 2 Pianificazione e Progettazione Generale 11 a Conferenza Italiana Utenti Esri, Roma, maggio 2008 Il parco agricolo di Casal del Marmo (Roma): potenzialità e vocazione geoambientale del territorio Claudio Succhiarelli (*), Eleonora Capparella (**), Maurizio Di Biase (***), Vittorio Di Stefano (****) (*) Geologo, Comune di Roma (**) Dottoressa in Scienze Geologiche (***) Architetto, Comune di Roma (****) Architetto consulente, Comune di Roma Abstract. Nell'ambito degli studi del Nuovo Piano Regolatore Generale è stata condotta, nel settore nord - ovest di Roma, un'analisi geologico - ambientale di un territorio, ricadente nel bacino idrografico del fosso della Magliana, costituito da un area dell agro romano di circa 4 km 2 denominata Casal del Marmo. La creazione di un geodatabase contenente i dati del sistema geoambientale, le risorse e le potenzialità storico - naturali dell'area (caratteri geolitologici, idrogeomorfologici, pedologici, vegetazionali, archeologici) e gli impatti ambientali delle attività antropiche, ha consentito di realizzare: 1) lo stato dell'ambiente in 8 cartografie tematiche; 2) la localizzazione degli interventi di risanamento igienico-sanitario e infrastrutturali; 2) l'elaborazione della determinazione delle principali aree di destinazione d'uso ottimali (in relazione alla vocazione del territorio) per la pianificazione del nuovo assetto dell'area a parco agricolo. Il Progetto Introduzione Il progetto è consistito in uno studio elaborativo preliminare di sintesi a supporto delle successive indagini per la realizzazione, per l area di Casal del Marmo (Municipio Roma XIX) di un Parco agricolo comunale. Con la definizione di Parco agricolo comunale si intende un ambito rurale diversificato dalle aree naturali protette ( ) riconducibile ( ) ad un sistema unitario di interesse naturalistico, paesaggistico, storico-archeologico, da tutelare e valorizzare. (Comune di Roma, 2008). Le previsioni di destinazione dell area di Casal del Marmo (fig.1) a Parco agricolo si inseriscono, nell ambito dell attuazione del Nuovo Piano Regolatore Generale (approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 18 il 12 febbraio 2008), in un programma più ampio riguardante la realizzazione di un sistema dei parchi agricoli costituito insieme con le aree di Arrone-Galeria e Rocca Cengia (Comune di Roma, 2008, art. 70). Fig. 1 Panoramica di una parte dell area di Casal del Marmo, vista da nord verso sud, interessata da colture agricole e dalla vallata del tratto iniziale del fosso del Marmo Nuovo. All orizzonte, nella parte destra, è visibile l insedimanto urbano di Palmarola. 1
2 Il progetto, illustrato nello schema di flusso delle informazioni di fig. 2, è stato strutturato e svolto in due fasi: 1) fase di analisi con acquisizione dei dati bibliografici territoriali; 2) fase di sintesi con elaborazione della localizzazione degli interventi ambientali e infrastrutturali. Fig. 2 Schema di flusso delle fasi progettuali di analisi e di sintesi. Gli obiettivi Gli obiettivi del progetto sono stati finalizzati alla realizzazione di un nuovo contributo tecnico conoscitivo di sintesi (territoriale e ambientale) a supporto della successiva predisposizione, in fase di attuazione (del Nuovo Piano Regolatore Generale), di un Programmi unitari d intervento (con approvazione del Consiglio comunale) (Comune di Roma, 2008) per la realizzazione del Parco agricolo comunale. Gli studi precedenti di analisi Un primo studio geologico-ambientale del territorio di Casal del Marmo fu condotto a supporto degli interventi urbanistici del Programma di Recupero Urbano Primavalle Torrevecchia (art. 11, Legge 493/93) dove venne analizzata la parte più degradata dell area, costituita dalla valle del fosso delle Campanelle situata nelle adiacenze dell insediamento urbano di Torrevecchia [Succhiarelli C., (1999)]. Successivamente, nell ambito degli studi per la redazione del Nuovo Piano Regolatore Generale, l analisi sullo stato dell ambiente fu estesa e aggiornata in uno studio organico e dettagliato, comprendente il territorio di 15,7 Km 2 del bacino settentrionale del fosso della Magliana al cui interno è interclusa (dagli insediamenti urbani) l area di Casal del Marmo [Succhiarelli C., (2000, a), (2000, b), (2002); Succhiarelli C. e Simoncelli A., (2005)]. Lo studio evidenzio la molteplicità delle dinamiche di degrado in atto, sulle potenzialità e le funzioni ecosistemiche dell area, rappresentate da: discariche abusive, scarichi fognari inquinanti, insediamenti abusivi per pratiche agricole non regolamentate con deturpazione antropica del paesaggio vallivo, incendi e taglio delle essenze arboree boschive, degrado delle evidenze storicoarcheologiche. Caratteri geologico-ambientali del territorio L area agricola di Casal del Marmo rappresenta un residuo naturalistico dell agro romano che, precedentemente al periodo dell espansione urbana non pianificata della città verso nord-ovest, aveva una continuità ecosistemica con le odierne aree protette dell Insugherata, del Pineto, di Monte Mario e di Acquafredda. Morfologicamente è costituita da un altopiano di origine vulcanica di tipo piroclastico interrotto da 3 principali incisioni vallive (del reticolo idrografico) percorse dal deflusso di acque meteoriche e di acque reflue inquinanti (fosso della Polledrara, fosso del Marmo Nuovo, fosso delle Campanelle). I sommitali altopiani sono raccordati con i sottostanti fondovalle da scarpate o pendii boscati con prevalenza di essenze di quercie da sughero. La base dei pendii vallivi prossimali alle pianure alluvionali è caratterizzata dalla presenza di emergenze sorgentizie di 2
3 acque sotterranee. I suoli presentano tipologie particolarmente adatte per le predisposizioni colturali di tipo arboreo, seminativo in genere e per l orticoltura. La presenza di particolari evidenze storico-archeologiche testimoniano come la vocazione e le potenzialità rurali e agricole dell area fossero già note e utilizzate in epoca etrusca e romana (Castellani V. e Succhiarelli C., 2004; Mineo S., 2000). La fase di acquisizione dei dati di analisi territoriale La creazione di un geodatabase in ambiente strutturato (coordinate ED50 UTM33N) contenente i dati geologico-ambientali (provenienti da diversi software specifici e fra loro distinti: alfanumerico, grafico vettoriale e/o raster) raccolti dagli studi precedenti condotti sull area, ha permesso inizialmente di integrare e gestire le varie informazioni georeferenziate, (attraverso il sistema ArcGIS) con forma, dimensione e collocazione geografica. La gestione delle informazioni ha consentito di esporre i risultati delle analisi territoriali, attraverso la realizzazione di 8 cartografie tematiche (Carta geolitologica, Carta geomorfologica, Carta delle unità morfologiche, Carta pedologica, Carta idrogeologica, Carta del degrado della copertura boschiva, Carta archeologica e Carta dei fattori di pressione e dei principali impatti ambientali. La fase di sintesi territoriale Attraverso processi di derivazione (operazioni di overlay e interrogazioni per attributo) dei dati di 3 carte tematiche di analisi (carta archeologica, carta pedologica e carta dei fattori di pressione e dei principali impatti ambientali), si è pervenuta alla fase progettuale di sintesi territoriale che ha consentito di definire lo scenario (illustrato in fig. 3) riguardante la localizzazione: dei principali interventi per il risanamento igienico-sanitario e ambientale (preliminare alla pianificazione del parco agricolo); dei principali interventi (riguardanti anche il restauro e la tutela) delle presenze storiche e archeologiche; delle principali aree di destinazione d uso ottimali e delle relative tipologie degli interventi di progettazione del parco agricolo. Gli interventi riguardanti il risanamento igienico-sanitario e ambientale interessano l insieme complessivo dell area con una prevalenza verso gli ambiti morfologici vallivi e sono costituiti da: reincisione e ripulitura dell alveo del fosso delle Campanelle e di parti del fosso del Marmo Nuovo; ripulitura della vegetazione del tratto iniziale del fosso del Marmo Nuovo; taglio della vegetazione infestante; eliminazione degli scarichi fognari inquinanti ed eventualmente degli sversamenti degli impianti di depurazione, attraverso il collegamento con il costruendo collettore fognario Campanelle ; bonifica ed eliminazione delle discariche abusive; rimozione dell impianto di rottamazione di autoveicoli presente nel fondovalle del fosso del Marmo Nuovo; rimozione di rifiuti e dei manufatti fatiscenti alteranti i caratteri ambientali dei luoghi. Gli interventi riguardanti le presenze storiche e archeologiche costituiscono una azione importante per la valorizzazione culturale dell area e sono stati definiti in: recupero delle emergenze sorgentizie (e dei relativi fontanili) situate alla base delle scarpate vallive; recupero e valorizzazione di un cunicolo idraulico di epoca etrusca e dei relativi pozzi si scavo e di ispezione con la protezione delle aperture di ingresso e di uscita e la predisposizione di aree di rispetto e di interdizione alle attività antropiche per la conservazione del manufatto; recupero dei manufatti e dei casali moderni conservati e attuali; indagini di approfondimento per la valutazione e il recupero delle aree interessate e segnalate da ritrovamenti archeologici di superficie. Le principali aree in cui è possibile operare una distinzione e una scelta delle destinazioni d uso ottimali, sia per la localizzazione delle tipologie degli interventi (paesaggistico-ambientali) che di progettazione infrastrutturale del parco agricolo, sono state definite nei tre ambiti morfologici che caratterizzano l area: fondovalli del reticolo idrografico, altopiano piroclastico, pendii (o scarpate) acclivi vallivi. 3
4 Fig. 3 Carta degli interventi preliminari individuati e proposti per la realizzazione del Parco Agricolo Comunale di Casal del Marmo. 4
5 Le aree di fondovalle possono essere destinate preferibilmente per: attività agricole regolamentate (seminativo, frutteto, pascolo) con l osservanza di una fascia di rispetto riguardanti gli alvei dei deflussi delle acque meteoriche e sorgentizie dei fossi presenti; rinaturalizzazione degli alvei del reticolo idrografico per il deflusso delle acque superficiali; predisposizione di tracciati sentieristici e di sosta per la fruibilità pubblica; eventuale predisposizione di una regolamentazione per le attività di conduzione degli orti urbani; eventuale creazione di zone umide. Le aree di altopiano piroclastico, per la loro morfologia pianeggiante e i caratteri podologici, risultano ottimali: 1) alla destinazione all uso agricolo con opportuna scelta per quelle colture aventi maggiore compatibilità ambientale e 2) alla localizzazione degli interventi connessi con i servizi e l accessibilità per le attività di fruizione pubblica. Le aree acclivi di pendio (o scarpata) vallivo rappresentano le parti di territorio di raccordo tra la superficie sommitale di altopiano e il sottostante fondovalle, in cui sono presenti parti di essenze arboree della vegetazione originaria. In questo ambito risultano fondamentali gli interventi riguardanti: il restauro ambientale con il reimpianto di specie autoctone in modo da ricostituire continuità con le fitoassociazioni preesistenti; la valutazione della pericolosità da frana per i cigli dei pendii (o delle scarpate) vallive con la eventuale predisposizione di consolidamenti da attuarsi principalmente con le tecniche di ingegneria naturalistica. Nei tre ambiti morfologici dovranno inoltre essere considerati le eventuali azioni di mitigazione dell impatto ambientale in relazione alle attività antropiche sulle componenti ambientali che, potranno essere connesse anche con quelle di valorizzazione funzionale per le attività di fruizione dei luoghi (servizi, percorsi pedonali, ciclabili o equestri, attrezzature per la sosta, parcheggi ecc.). Conclusioni Il lavoro svolto rappresenta un contributo tecnico-scientifico integrativo agli studi analitici precedenti che ha consentito di definire le linee principali su cui si potranno indirizzare gli interventi per la predisposizione, in fase attuativa, di un nuovo assetto dell area a parco agricolo. Strumenti per la realizzazione del parco dovranno essere i Programmi unitari d intervento (secondo quanto previsto dall art. 70 delle Norme Tecniche di Attuazione del Nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Roma) che, sulla base dei risultati esposti nel presente lavoro, potranno essere delineati da indagini progettuali di approfondimento che considerino sia le potenzialità e la vocazione naturale degli ambiti morfologici presenti, sia gli impatti ambientali rilevati. La pianificazione potrà quindi essere indirizzata verso gli obbiettivi specifici per i parchi agricoli, determinati dal comma 3 dell art. 70 delle Norme sopraccitate, costituiti: dallo sviluppo delle attività agricole, dalla tutela e valorizzazione del patrimonio geoambientale, dal risanamento del reticolo idrografico, dal recupero e valorizzazione del patrimonio storico ed archeologico, dalla fruizione pubblica. Il lavoro inoltre ha evidenziato la complessità degli interventi da predisporre e quindi la necessità di un coordinamento tra i soggetti attuatori per quanto riguarda la loro organicità e la loro propedeuticità in relazione alle priorità territoriali, sia in fase progettuale che operativa. Infine, l applicazione metodologica utilizzata potrà garantire nel tempo una gestione dinamica del territorio in esame, nei successivi livelli di trasformazione dello stesso, e soprattutto, al passaggio dal livello strategico di assetto al livello di azione operativa; in sintesi la necessità di avvalersi di una strumentazione informatica in grado fornire supporto alle decisioni in modo interattivo, tale da essere definito con l acronimo DSS ovvero Sistema di Supporto alla Decisione. Riferimenti Autori Claudio Succhiarelli - Comune di Roma, Dipartimento VI via del Turismo, Roma - Tel. 06/ Fax 06/ claudio.succhiarelli@comune.roma.it Eleonora Capparella via Italo Orto, Roma Tel. 06/ eleonora.capparella@lycos.it 5
6 Maurizio Di Biase - Comune di Roma, Dipartimento VI via del Turismo, Roma - Tel. 06/ Fax 06/ maurizio.dibiase@comune.roma.it Vittorio Di Stefano Comune di Roma, Dipartimento VI via del Turismo, Roma - Tel. 06/ Fax 06/ vittorio.distefano@uniroma1.it Bibliografia Arnoldus-Huyzendveld A., (2003), I suoli di Roma, Comune di Roma, Dipartimento X, pp. 95 con una cartografia scala 1:50.000, D.E.I. S.r.l., Roma. Castellani V., Succhiarelli C., (2004), Casal del Marmo: un antica opera di bonifica idraulica nell agro etrusco romano, Atti del IV Congresso di Topografia Antica, Insediamenti e strutture rurali nell Italia Romana (Roma, 7-8 marzo 2001), Rivista di Topografia Antica, vol. XIV, parte III: 71 82, Mario Congedo Editore. Comune di Roma, Dipartimento alle Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio Roma Capitale, U.O. n. 2 Pianificazione e Progettazione Generale, (2008), Norme Tecniche di Attuazione. Testo coordinato con le modifiche approvate con l accordo di pianificazione di cui all art. 66 bis, comma 6, della Legge Regione Lazio n. 38/1999, e con la deliberazione di Consiglio comunale n. 18/2008, pp. 166, Roma. Mineo S., (2000), Il territorio del XIX Municipio del Comune di Roma entro il G.R.A.,in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, fasc. 101: , l Erma di Bretschneider, 2002, Roma. Succhiarelli C., (1999), Indagine geoambientale sull uso e sullo stato attuale del territorio del fosso delle Campanelle interessato dal programma di recupero urbano (art. 11, legge 493/93) Primavalle- Torrevecchia, elaborato n. 1: relazione, pp. 48; elaborato n. 2: cartografie, pp. 6; elaborato n. 3: allegati; Comune di Roma, Dipartimento alle Politiche del Territorio, U.O. n. 3 - Progetti Urbani, Roma, rapporto tecnico interno. Succhiarelli C., (2000, a), Carta geoambientale sull uso e sullo stato attuale del territorio periurbano di Primavalle Torrevecchia e Palmarola- Selva Candida, scala 1:5.000, Comune di Roma, Dipartimento alle Politiche del Territorio, U.O. n. 3 - Progetti Urbani, Roma, carta tecnica interna. Succhiarelli C., (2000, b), Carta degli sversamenti degli scarichi fognari (Circoscrizioni XVIII e XIX) e della rete delle adduttrici e dei collettori fognari interessanti i bacini idrografici del fosso della Magliana e del Rio Galeria, scala 1:20.000, Comune di Roma, Dipartimento alle Politiche del Territorio, U.O. n. 3 - Progetti Urbani, Roma, carta tecnica interna. Succhiarelli C., (2002), Paesaggio a nord-ovest, Studio geoambientale nei programmi di recupero urbano, Comune di Roma, Dipartimento alle Politiche della Programmazione e Pianificazione Roma Capitale, Ufficio Pianificazione e Progettazione Generale, pp. 144 con 10 cartografie tematiche e 80 fotografie, Futura Grafica S.r.l., Roma. Succhiarelli C., Simoncelli A., (2005), Analisi geoambientale del territorio periurbano di Casal del Marmo (Roma nord-ovest) per la riqualificazione ambientale e la tutela di una area naturalistica dell agro romano, Atti del Convegno Ecosistema Roma (Roma, aprile 2004), Accademia dei Lincei, pp , Bardi Editore, Roma. ALTRE INFORMAZIONI Ambito del Progetto Il lavoro si colloca nella politica del Nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Roma indirizzata alla tutela e la valorizzazione degli ambiti rurali (distinti dalle aree naturali protette) caratterizzati da pecularietà naturalistiche, paesaggistiche e storico archeologiche attraverso l attuazione di Programmi unitari d intervento. 6
7 Fasi di Realizzazione Il progetto si inserisce come contributo nelle fasi di redazione e attuazione del N.P.R.G. costituite da: acquisizione dati territoriali (fase di analisi territoriale marzo-dicembre 2003); fase di approvazione del Nuovo Piano Regolatore Generale (giugno 2007-febbraio 2008); fase di attuazione attraverso la redazione di un Programmi unitari d intervento per la realizzazione del Parco agricolo comunale di Casal del Marmo. Software Utilizzati: Tipo Software Produttore Client GIS ArcGIS 9(ArcInfo, Arcview) ESRI 7
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