COMUNE DI PAOLA. ( Provincia di Cosenza )

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1 COMUNE DI PAOLA ( Provincia di Cosenza ) SETTORE N.7 Attività Economiche e Produttive SUAP Entrate Tributarie ( tel fax ) Responsabile : Dr. Sarpa Ufficio : ICI IMU (tel ) Responsabile : Dr. Ssa Politano IL 1 gennaio 2012 è entrata in vigore l IMU, Imposta Municipale propria, anticipata di due anni dalla legge ,n Essa sostituirà l imposta comunale sugli immobili ( ICI ) e graverà sui proprietari di immobili. Legge 214/2011 recante : disposizioni urgenti la crescita,l equità e il consolidamento dei conti pubblici Art.13 Imposta Municipale propria ( IMU ) Comma 1 :l istituzione dell imposta municipale propria anticipata,in via simentale, a decorrere dall anno 2012 Comma 2 : l imposta municipale propria ha presupposto il possesso di immobili di cui all articolo 2 del decreto legislativo 504/1992, ivi comprese

2 l abitazione principale e le tinenze della stessa. Per abitazione principale si intende l immobile,iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Per tinenze dell abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 nella misura massima di un unità tinenziale. art. 2. Definizione di fabbricati e aree. 1. Ai fini dell'imposta di cui all'articolo 1: decreto legislativo 504/1992 : a) fabbricato si intende l'unità immobiliare iscritta o che deve essere iscritta nel catasto edilizio urbano, considerandosi parte integrante del fabbricato l'area occupata dalla costruzione e quella che ne costituisce tinenza; il fabbricato di nuova costruzione è soggetto all'imposta a partire dalla data di ultimazione dei lavori di costruzione ovvero, se antecedente, dalla data in cui è comunque utilizzato; b) area fabbricabile si intende l'area utilizzabile a scopo edificatorio in base agli strumenti urbanistici generali o attuativi ovvero in base alle possibilità effettive di edificazione determinate secondo i criteri previsti agli effetti dell'indennità di espropriazione pubblica utilità. Sono considerati, tuttavia, non fabbricabili i terreni posseduti e condotti dai soggetti indicati nel comma 1 dell'articolo 9, sui quali siste l'utilizzazione agro-silvopastorale mediante l'esercizio di attività dirette alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura ed all'allevamento di animali. Il comune, su richiesta del contribuente, attesta se un'area sita nel proprio territorio è fabbricabile in base ai criteri stabiliti dalla presentelettera; ( l'interpretazione si veda l'articolo 11-quaterdecies, comma 16, legge n. 248 del 2005 e ora l'articolo 36, comma 2, legge n. 248 del 2006) c) terreno agricolo si intende il terreno adibito all'esercizio delle attività indicate nell'articolo 2135 del codice civile. RIVALUTAZIONE DEL VALORE IMMOBILIARE Comma 4 : i fabbricati iscritti in catasto, il valore è costituito da quello ottenuto applicando all ammontare delle rendite risultanti in catasto, vigenti al 1 gennaio dell anno di imposizione, rivalutate del 5 %, i seguenti moltiplicatori : a) 160 i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 con esclusione della categoria catastale A/10 ;

3 b) 140 i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5 ; c) 80 i fabbricati classificati nella categoria catastale A/10 e D/5 ; d) 60 i fabbricati classificati nella categoria catastale D, ad esclusione di D/5 ; e) 55 i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1 ; Comma Comma 5. Per i terreni agricoli, il valore è costituito da quello ottenuto applicando all ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1 o gennaio dell anno di imposizione, rivalutato del 25 cento ai sensi dell articolo 3, comma 51, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, un moltiplicatore pari a 130. Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola il moltiplicatore è pari a 110. LE ALIQUOTE Comma 6 Comma 6. L di base dell imposta è pari allo 0,760 cento. I comuni con deliberazione del consiglio comunale, adottata ai sensi dell articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, possono modificare, in aumento o in diminuzione, l di base sino a 0,3 punti centuali. Comma 7 Comma 7. L è ridotta allo 0,4 cento l abitazione principale e le relative tinenze. I comuni possono modificare, in aumento o in diminuzione, la suddetta sino a 0,2 punti centuali. Comma 8 Comma 8. L è ridotta allo 0,2 cento i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all articolo 9, comma 3-bis, del decreto-legge 30 dicembre 1993, n. 557, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1994, n I comuni possono ridurre la suddetta fino allo 0,1 cento. Comma 9. I comuni possono ridurre l di base fino allo 0,4 cento nel caso di immobili non produttivi di reddito fondiario ai sensi dell articolo 43 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986,

4 ovvero nel caso di immobili posseduti dai soggetti passivi dell imposta sul reddito delle società, ovvero nel caso di immobili locati. LE DETRAZIONI Comma 10. Dall imposta dovuta l unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e le relative tinenze, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro 200 rapportati al iodo dell anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota la quale la destinazione medesima si verifica. Per gli anni 2012 e 2013 la detrazione prevista dal primo iodo è maggiorata di 50 euro ciascun figlio di età non suiore a ventisei anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell unità immobiliare adibita ad abitazione principale. L importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non può suare l importo massimo di euro 400. I comuni possono disporre l elevazione dell importo della detrazione, fino a concorrenza dell imposta dovuta, nel rispetto dell equilibrio di bilancio. In tal caso il comune che ha adottato detta deliberazione non può stabilire un suiore a quella ordinaria le unità immobiliari tenute a disposizione. La suddetta detrazione si applica alle unità immobiliari di cui all articolo 8, comma 4, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n L ridotta l abitazione principale e le relative tinenze e la detrazione si applicano anche alle fattispecie di cui all articolo 6, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 e i comuni possono prevedere che queste si applichino anche ai soggetti di cui all articolo 3, comma 56, della legge 23 dicembre 1996, n È riservata allo Stato la quota di imposta pari alla metà dell importo calcolato applicando alla base imponibile di tutti gli immobili, ad eccezione dell abitazione principale e delle relative tinenze di cui al comma 7, nonché dei fabbricati rurali ad uso strumentale di cui al comma 8, l di base di cui al comma 6, primo iodo. La quota di imposta risultante è versata allo Stato contestualmente all imposta municipale propria. Le detrazioni previste dal presente articolo, nonché le detrazioni e le riduzioni di deliberate dai comuni non si

5 applicano alla quota di imposta riservata allo Stato di cui al iodo precedente. Per l accertamento, la riscossione, i rimborsi, le sanzioni, gli interessi ed il contenzioso si applicano le disposizioni vigenti in materia di imposta municipale propria. Le attività di accertamento e riscossione dell imposta erariale sono svolte dal comune al quale spettano le maggiori somme derivanti dallo svolgimento delle suddette attività a titolo di imposta, interessi e sanzioni. 12. Il versamento dell imposta, in deroga all articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, è effettuato secondo le disposizioni di cui all articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con le modalità stabilite con provvedimento del direttore dell Agenzia delle entrate. LE CATEGORIE CATASTALI TIPO DI UNITA IMMOBILIARI MOLTIPLICATORI PREVISTI DALLA LEGGE 214/2011. CALCOLO IMU - A/1 (R/1) Abitazioni di tipo signorile Unità immobiliari appartenenti a fabbricati ubicati in zone di pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello suiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale. 160 A/2 (R/1) Abitazioni di tipo civile Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello rispondente alle locali richieste di mercato fabbricati di tipo residenziale. 160 A/3 (R/1) Abitazioni di tipo economico Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia sia i materiali impiegati che la rifinitura, e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili. 160 A/4 (R/1) Abitazioni di tipo popolare Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di modesto livello. Dotazione limitata di impianti quantunque indispensabili. 160 A/5 (R/1) Abitazioni di tipo ultrapopolare Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di bassissimo livello. Di norma non dotate di servizi igienico-sanitari esclusivi. 160

6 A/6 (R/3) Abitazioni di tipo rurale 160 A/7 (R/2) Abitazioni in villini Per villino deve intendersi un fabbricato, anche se suddiviso in unità immobiliari, avente caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture proprie di un fabbricato di tipo civile o economico ed essere dotato, tutte o parte delle unità immobiliari, di aree esterne ad uso esclusivo. 160 A/8 (R/2) Abitazioni in ville Per ville devono intendersi quegli immobili caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parco e/o giardino, edificate in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture, di livello suiore all'ordinario. 160 A/9 (P/5) Castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici Rientrano in questa categoria i castelli ed i palazzi eminenti che la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati non sono comparabili con le Unità tipo delle altre categorie; costituiscono ordinariamente una sola unità immobiliare. È compatibile con l'attribuzione della categoria A/9 la presenza di altre unità, funzionalmente indipendenti, censibili nelle altre categorie. 160 A/10 (T/7) Uffici e studi privati Rientrano in questa categoria quelle unità immobiliari che tipologia, dotazione di impianti e finiture sono destinate all'attività professionale. 80 A/11 (R/3) Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi Rifugi di montagna, baite, trulli, sassi, ecc Gruppo B B/1 (P/1) Collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme 140 B/2 (P/2) Case di cura ed ospedali (senza fine di lucro) 140 B/3 (P/3) Prigioni e riformatori 140 B/4 (P/4) Uffici pubblici 140 B/5 (P/4) Scuole, laboratori scientifici, costruiti o adattati tale destinazione e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, se non hanno fine di lucro 140

7 B/6 (P/5) Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9, circoli ricreativi, quando il circolo ricreativo non ha fine di lucro e, in quanto tale, assimilabile alle unità immobiliari adibite ad attività culturali; quando hanno fine di lucro, dovranno essere censiti nella categoria propria dell' unità immobiliare, secondo l'uso ordinario della stessa. 140 B/7 (V/4) Cappelle ed oratori non destinati all'esercizio pubblico del culto 140 B/8 (T/2) Magazzini sotterranei depositi di derrate 140 Gruppo C C/1 (T/1) Negozi e botteghe 55 C/2 (T/2) Magazzini e locali di deposito (cantine e soffitte disgiunte dall'abitazione e con rendita autonoma) 160 C/3 (T/2) Laboratori arti e mestieri 140 C/4 (T/3) Fabbricati e locali esercizi sportivi (senza fine di lucro) 140 C/5 (V/2) Stabilimenti balneari e di acque curative (senza fine di lucro) 140 C/6 (R/4) Box o posti auto tinenziali 160 C/6 (T/5) Autosilos, autorimesse (non tinenziali), parcheggi a raso ati al pubblico 160 C/6 (T/6) Stalle, scuderie e simili 160 C/7 (T/2) Tettoie chiuse od ate 160

8 Gruppo D D/1 (Z/1) Opifici 60 D/2 (Z/4) Alberghi, pensioni e residences (con fine di lucro) 60 D/3 (Z/5) Teatri, cinematografi, sale concerti e spettacoli e simili (con fine di lucro) e spettacoli e simili (arene, parchi-giochi) 60 D/4 (V/5) Case di cura ed ospedali (con fine di lucro) 60 D/5 (Z/3) Istituto di credito, cambio e assicurazione (con fine di lucro) 80 D/6 (V/6) Fabbricati, locali ed aree attrezzate esercizio sportivi (con fine di lucro) 60 D/7 (Z/1) Fabbricati costruiti o adattati le speciali esigenze di un'attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni 60 D/8 (Z/2) Fabbricati costruiti o adattati le speciali esigenze di un'attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni 60 D/9 (Z/8) Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio 60 D/10 (Z/2) Fabbricati funzioni produttive connesse alle attività agricole 60 D/11 (T/7) Scuole e laboratori scientifici privati 60 D/12 Posti barca in porti turistici e stabilimenti balneari

9 (Z/8) 60 Gruppo E E/1 Stazioni servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei E/2 Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio E/3 Costruzioni e fabbricati speciali esigenze pubbliche (edicole giornali e simili, chioschi bar, rifornimenti di auto, sale di aspetto di tranvie, ecc., pese pubbliche, ecc.) E/4 Recinti chiusi speciali esigenze pubbliche ( mercati, posteggio bestiame, ecc.) E/5 Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze E/6 Fari, semafori, torri rendere d'uso pubblico l'orologio comunale E/7 Fabbricati destinati all'esercizio pubblico dei culti E/8 Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia E/9 Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E, comprese le discariche lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, quando la loro gestione è senza scopo di lucro Entità urbane Le entità urbane di tipo F sono state istituite contemporaneamente alla procedura DOCFA identificare quei casi in cui l'unità immobiliare non produce reddito. Si tratta di tipologie fittizie sempre esistite, codificate unicamente a scopo gestionale e tecnico, affinché fossero riconosciute dai programmi software utilizzati l'automazione. Il gruppo F non ha alcuna rendita catastale ché comprende unità immobiliari non idonee (anche solo temporaneamente) a produrre ordinariamente un reddito; esso non deve essere mai rappresentato in planimetria, ma soltanto sull'elaborato planimetrico. Qui sotto se ne possono consultare le categorie. F/1 Aree urbane Aree di corte urbana che non risultano legate ad alcuna unità immobiliare appartenente agli altri gruppi. F/2 Unità collabenti (diroccate, in disuso, ruderi, non utilizzate) Unità immobiliari totalmente o parzialmente inabitabili. Non è consentito dichiarare unità collabenti

10 partendo da unità già denunciate. Si può presentare una unità immobiliare con questa categoria solo con documenti di accatastamento, mai in variazione. F/3 Unità in corso di costruzione Unità immobiliari di nuova costruzione, non ancora ultimate. In genere, si adotta questa categoria quando si procede ad una compravendita prima del completamento del fabbricato. F/4 Unità in corso di definizione Unità immobiliari non ancora definite: ad esempio, frazionamento di ville da cui sono ricavati miniappartamenti, non già definiti nella forma e/o nel numero; oppure, parti di unità immobiliari non idonee a produrre reddito autonomamente, come nel caso di stanze scorporate da un appartamento una successiva compravendita. F/5 Lastrici solari Unità immobiliari che si creano quando, ad esempio, una ditta diversa da quella del piano sottostante intenda sopraelevare. F/6 Procedimenti innanzi alle commissioni tributarie F/7 Portici F/9 Unità proveniente dal catasto fondiario F/10 Unità dichiarate o ritenute rurali F/11 Unità in attesa di classamento AVVISO AI CONTRIBUENTI : - Le Delibere Consiliari, previste dalle norme sopra richiamate : 1. Approvazione del Regolamento IMU 2. Approvazione delle aliquote e delle detrazioni Saranno rese pubbliche entro i termini di cui alla legge 214/2011.

11 IMPORTANTE Per la categoria A/10, avente destinazione d uso : Uffici e studi privati Rientrano in questa categoria quelle unità immobiliari che tipologia, dotazione di impianti e finiture sono destinate all'attività professionale. A GIORNI, SI DARA AVVIO AD UNA FASE DI ACCERTAMENTO E VERIFICHE INCROCIANDO I DATI CATASTALI IN POSSESSO DELL Ente CON QUELLI DELL AGENZIA DEL TERRITORIO ( visure catastali ) E DELLA AGENZIA DELLE ENTRATE ( registrazione di contratti ).