PROPOSTE RIORGANIZZATIVE DEI CENTRI DIURNI DISABILI

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1 PROPOSTE RIORGANIZZATIVE DEI CENTRI DIURNI DISABILI Il personale attualmente in dotazione presso i CDD di Sesto San Giovanni è costituito da: 14 educatori a 36 ore; 1 educatore a 30 ore; 1 educatore a 20 ore; 2 educatori a 24 ore; 5 Asa a 36 ore. Gli utenti attualmente inseriti sono 52, di cui 2 hanno superato il limite di età stabilito per i CDD (65 anni), mentre 1 utenti ha condizioni sanitarie estremamente precarie, verosimilmente non compatibili con la struttura di un CDD. Al fine di rendere il Servizio maggiormente rispondente alle esigenze espresse dall'amministrazione si sono elaborate le seguenti proposte organizzative. Un evidente punto di forza delle due ipotesi descritte, risiede nella possibilità di utilizzo delle due strutture in essere rispondenti alla normativa vigente in materia di requisiti strutturali dell'unità di offerta. 1

2 IPOTESI 1 Presa visione della delibera 3612/2015, che precisa i titoli di studio per l'attività di educatore nelle unità di offerta socio sanitarie, questa ipotesi si riferisce ad una gestione in economia con personale attualmente in servizio, già autorizzato in deroga. Negli attuali CDD gli utenti compresi tra la classe 1 e la classe 4 sono 21; il totale dei minuti richiesti, secondo la tabella definita in delibera regionale 18334/2004, per questa utenza è di minuti. Il 50% di questo minutaggio deve essere garantito da personale educativo, come da delibera sopracitata, che corrisponde a 9525 minuti, per i quali servono 5 educatori full time (5 x 2160 minuti, che sono 36 ore - orario di lavoro settimanale - per 60 minuti) che assicurano minuti di assistenza. Inserendo altri 9 utenti per raggiungere la capienza massima, con una media aritmetica di minutaggio per utente di 1000 minuti (molto vicina alle classi più alte), si hanno 9000 minuti di assistenza, che corrispondono a due educatori (4500 minuti, cioè il 50% del minutaggio). Complessivamente quindi il CDD necessita di 7 educatori. Realisticamente è però opportuno dislocare nove educatori totali in modo da garantire il servizio in qualsiasi situazione. Tutte e 5 le ASA confluiscono nel CDD. Rispetto alla situazione attuale, il minutaggio degli educatori è 2

3 largamente sufficiente a garantire la totale copertura del servizio. Questa ipotesi che prevede 21 utenti attuali compresi nelle classi tra la 1 e la 4 potrebbe essere modificata, inserendo anche utenti attuali di classe 5, in relazione alle esigenze degli utenti attualmente in lista di attesa o inseriti presso strutture esterne. I restanti 9 educatori potrebbero essere suddivisi su due nuove unità di offerta: un CSE ed uno SFA ( Servizio Formazione Autonomie). I restanti 31 utenti di classe 5 e 6 confluirebbero quindi nel CSE, che necessita di un rapporto 1:5. ( D.G.R /05). Complessivamente il CSE necessiterebbe di 6 educatori, ma realisticamente sarebbe opportuno un totale di 7. Gli altri due educatori potrebbero essere utilizzati in uno SFA in grado di attivare circa 14 progetti. Si tenga presente che tra CSE e SFA esiste un rapporto diretto e che i progetti SFA, che possono essere al massimo di durata quinquennale, possono essere gestiti per quel che riguarda tempi e modi nella più assoluta flessibilità e che gli educatori SFA possono quindi essere di supporto al CSE. In sintesi con questo tipo di modello riorganizzativo del Servizio, si potrebbero accogliere, in seguito ad una valutazione specialistica, fino a 23 nuovi utenti. 3

4 IPOTESI 2 La seguente ipotesi nasce dall'eventualità che la D.G.R. 3612/2015 imponga un adeguamento immediato anche per unità di offerta già attivate. La seconda ipotesi di riorganizzazione del Servizio prevede, in gestione esterna, un CDD che contenga utenza di classe 1-4 (21 utenti). I posti liberi, tolte le classi 5 e 6, sarebbero circa 10 Concretamente, in questo modo si avrebbero 23 operatori (educatori e asa) da utilizzare per le due nuove unità di offerta, derivanti dalla trasformazione di uno dei due attuali CDD in CSE e SFA. Il CSE, unità di offerta a carattere socio educativo, prevede, come da D.G.R. N 7437/2008, un rapporto operatori - utenti di 1 : 5, senza vincoli di titolo di studio sanitario né di minutaggio. Si avrebbero così un CSE a trenta posti ed uno SFA con 35 progetti attivabili. E' necessario infatti tenere presente che, in merito al Servizio Formazione Autonomie, la D.G.R. sopracitata, che regola i requisiti minimi di esercizio e i criteri regionali di accreditamento per le Unità di Offerta Sociale, prevede l'attivazione di progetti variabili in ore e modalità di frequenza, che possono prevedere l'entrata e l'uscita dal CSE in relazione a specifici progetti e obiettivi, oppure l'inserimento a tempo pieno di nuova utenza per un massimo di anni 5, suddivisi in un modulo formativo della durata massima di anni 3, più un modulo di consolidamento della durata massima di anni 2. Entrambi i moduli sono assolutamente flessibili per quanto riguarda 4

5 la modalità di erogazione. Il rapporto numerico operatori - utenti di SFA è di 1:7, quindi in questo caso si potrebbero attivare fino a 35 nuovi progetti. L'età di frequenza dello SFA è compresa tra i 16 e i 35 anni. Avendo a disposizione 23 operatori, oltre alle suddette unità di offerta, sarebbe possibile prevedere anche progetti pilota, come la creazione di un CSE piccoli o un supporto educativo ai bambini disabili dei Nidi. In sintesi con questo tipo di modello riorganizzativo del Servizio, si potrebbero accogliere, in seguito ad una valutazione specialistica, fino a 44 nuovi utenti tra CDD e SFA. Questa ipotesi, che prevede 21 utenti attuali compresi nelle classi tra la 1 e la 4 inseriti nel CDD, potrebbe essere modificata, inserendo anche utenti attuali di classe 5, in relazione alle esigenze degli utenti attualmente in lista di attesa o inseriti presso strutture esterne. INTEGRAZIONI Considerate le criticità sottolineate dall'amministrazione relative al personale ausiliario (età anagrafica, limitazioni certificate dalla Medicina del Lavoro), si può considerare un'integrazione con personale esterno. Per la parte sanitaria è possibile una convenzione con la Fondazione La Pelucca, relativamente a medico e ad infermiere. Si segnala che già esiste un rapporto con la Fondazione La Pelucca per il servizio di Fisioterapia. 5

6 Come in altri Enti già accade da tempo, è possibile una integrazione parziale con personale esterno e la costituzione di una gestione mista del Centro; ciò favorirebbe nel tempo anche il turnover del personale. Per rispondere maggiormente alle esigenze della cittadinanza e delle nuove unità di offerta, si potrebbe considerare una diversa articolazione dellì'orario settimanale degli operatori. Gli operatori dei CDD Sesto San Giovanni, giugno

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