CONSISTENZA E DINAMICA DEL CARICO DEMOGRAFICO NELLA REGIONE ABRUZZO E NEI SUOI COMUNI
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1 UNIVERSITÀ G. d ANNUNZIO FACOLTÀ DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE Istituto di Scienze Filosofiche, Storiche e Sociali - Laboratorio di Geografia Gerardo MASSIMI CONSISTENZA E DINAMICA DEL CARICO DEMOGRAFICO NELLA REGIONE ABRUZZO E NEI SUOI COMUNI 3. Ampiezza demografica e rango dei comuni in relazione al processo di concentrazione demografica. Atlante L atlante è contenuto nella Directory Miscellanea atlanti Abruzzo del CD-rom allestito per la Tavola Rotonda Cartografia e Ricerca, Cartografia e Didattica Pescara, 29 settembre 1999.
2 2 Sommario Nota introduttiva... 5 Tavole illustrative del carico demografico per comune ad alcune date di riferimento - ampiezza demografica e rango... 6 Tavole illustrative della concentrazione popolazione/superficie ad alcuni censimenti del periodo tramite la curva di Lorenz-Gini Grafici illustrativi del processo di concentrazione popolazione/superficie in un approccio localistico per alcuni casi esemplari Indice dei grafici Grafico 1 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 1861; assi a suddivisione logaritmica Grafico 2 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 191; assi a suddivisione logaritmica Grafico 3 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 1921; assi a suddivisione logaritmica Grafico 4 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 1951; assi a suddivisione logaritmica Grafico 5 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 1971; assi a suddivisione logaritmica Grafico 6 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 1991; assi a suddivisione logaritmica Grafico 7 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento Grafico 8 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento Grafico 9 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento Grafico 1 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento Grafico 11 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento Grafico 12 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento Grafico 13 Andamento ai censimenti dal 1861 al 1991 delle aree sottese dalla curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi Grafico 14 Profili di densità-distanza con origine delle misure il comune di Barrea ai censimenti 1861, 1921, 1951 e Grafico 15 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Pescara quale origine delle misure: censimento Grafico 16 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Pescara quale origine delle misure: censimento Grafico 17 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Pescara quale origine delle misure: censimento Grafico 18 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Pescara quale origine delle misure: censimento Grafico 19 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con L Aquila quale origine delle misure: censimento Grafico 2 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con L Aquila quale origine delle misure: censimento Grafico 21 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con L Aquila quale origine delle misure: censimento
3 3 Grafico 22 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con L Aquila quale origine delle misure: censimento Grafico 23 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Barrea quale origine delle misure: censimento Grafico 24 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Barrea quale origine delle misure: censimento Grafico 25 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Barrea quale origine delle misure: censimento Grafico 26 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Barrea quale origine delle misure: censimento Indice dei cartogrammi Cartogramma 1 Ampiezza demografica dei comuni al censimento Cartogramma 2 Ampiezza demografica dei comuni al censimento Cartogramma 3 Ampiezza demografica dei comuni al censimento Cartogramma 4 Ampiezza demografica dei comuni al censimento Cartogramma 5 Ampiezza demografica dei comuni al censimento Cartogramma 6 Ampiezza demografica dei comuni al censimento Indice dei prospetti Prospetto 1Prospetto riassuntivo delle are sottese dalla curva di concentrazione ai censimenti dal 1861 al
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5 5 Avvertenza L atlante riproduce con alcuni adattamenti l omonimo contributo allestito come WP nel 1997 (WP 1997 serie Atlanti, 2. 3; serie realizzata in previsione di una diffusione esclusivamente su floppy disk contenenti i cartogrammi originali a colori). Tutti i cartogrammi sono stati costruiti con il programma WinMap, realizzato da Achille Serpente del Dipartimento M.Q.T.E. dell Università G. d Annunzio, sede di Pescara. Nota introduttiva L analisi di rango è trattata nei suoi caratteri essenziali nel fascicolo Il carico demografico nel mosaico dei comuni e l analisi di rango al quale si rinvia per una lettura di base, mentre per approfondimenti bibliografici e tematici si segnalano in nota alcuni titoli specifici 1. Nel fascicolo di rimando è stato prospettata un interpretazione dell analisi classica di rango, conosciuta con la sigla RSR (dall inglese Rank-Size-Rule), come un semplice indicatore statistico della concentrazione (parametro q) e del tipo di concentrazione (parametro R quadro); questa impostazione metodologica vale anche in questa sede, nella quale, tuttavia, si propongono due particolarità. La prima, riguarda il doppio livello di analisi tutti i comuni e i primi 5 comuni, introdotto al fine di mostrare l incidenza sui risultati di livelli differenziati; la seconda, propone un raffronto con un altro indicatore della concentrazione, la ben nota curva di Lorenz-Gini, da ritenere anch essa, in buona sostanza, aspaziale pur quando sono in gioco dati territoriali. 1 Per un orientamento bibliografico sulla legge rango-dimensione: Massimi G., Problemi geografici della provincia di Pescara, in Pescara, cinquant anni, Amm.ne Prov.le di Pescara, 198, pp Landini P. e Massimi G., Rango urbano e dimensione demografica: da formulazione deterministica a interpretazione probabilistica dell armatura regionale medioadriatica, in Atti delle Giornate di lavoro AIRO (Associazione Italiana di Ricerca Operativa), Pescara, settembre 1984, pp Massimi G. e Salvatori F., Le vicende demografiche a scala regionale, provinciale locale (in collaborazione con F. Salvatori), in Studio socio-economico finalizzato alla formazione del quadro di riferimento regionale, Regione Abruzzo (1 Dipartimento-Settore Urbanistica, Beni Ambientali e Cultura), Pescara 1988, pp Recensione a B. Cori e altri: Studi sulla rank-size rule, in Geografia, 1, 1978, p. 36.
6 6 Tavole illustrative del carico demografico per comune ad alcune date di riferimento - ampiezza demografica e rango Ampiezza demografica oltre Cartogramma 1 Ampiezza demografica dei comuni al censimento 1861.
7 7 Ampiezza demografica dei comuni in funzione del rango alla data del censimento ampiezza demografica 1 p_ rango Grafico 1 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 1861; assi a suddivisione logaritmica. RSR 1861 tutti i comuni y = x R quadro =.9367; primi cinquanta comuni y = R quadro =.9934
8 8 Ampiezza demografica oltre Cartogramma 2 Ampiezza demografica dei comuni al censimento 191.
9 9 Ampiezza demografica dei comuni in funzione del rango alla data del censimento ampiezza demografica 1 p_ rango Grafico 2 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 191; assi a suddivisione logaritmica. RSR 191 tutti i comuni y = x R quadro =.9358; primi cinquanta comuni y = R quadro =.9927
10 1 Ampiezza demografica oltre Cartogramma 3 Ampiezza demografica dei comuni al censimento 1921.
11 11 Ampiezza demografica dei comuni in funzione del rango alla data del censimento ampiezza demografica 1 p_ rango Grafico 3 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 1921; assi a suddivisione logaritmica. RSR 1921 tutti i comuni y = x R quadro =.9377; primi cinquanta comuni y = R quadro =.9891.
12 12 Ampiezza demografica oltre Cartogramma 4 Ampiezza demografica dei comuni al censimento 1951.
13 13 Ampiezza demografica dei comuni in funzione del rango alla data del censimento ampiezza demografica 1 p_ rango Grafico 4 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 1951; assi a suddivisione logaritmica. RSR 1951 tutti i comuni y = x R quadro =.9359; primi cinquanta comuni y = R quadro =.9869.
14 14 Ampiezza demografica oltre Cartogramma 5 Ampiezza demografica dei comuni al censimento 1971.
15 15 Ampiezza demografica dei comuni in funzione del rango alla data del censimento ampiezza demografica 1 p_ rango Grafico 5 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 1971; assi a suddivisione logaritmica. RSR 1971 tutti i comuni y = x R quadro =.938; primi cinquanta comuni y = R quadro =.9895.
16 16 Ampiezza demografica oltre Cartogramma 6 Ampiezza demografica dei comuni al censimento 1991.
17 17 Ampiezza demografica dei comuni in funzione del rango alla data del censimento ampiezza demografica 1 p_ rango Grafico 6 Ampiezza demografica in funzione del rango al censimento 1991; assi a suddivisione logaritmica. RSR per il censimento 1991: tutti i comuni y = x R quadro =.9236; primi cinquanta comuni y = R quadro =.986
18 18 Tavole illustrative della concentrazione popolazione/superficie ad alcuni censimenti del periodo tramite la curva di Lorenz-Gini La nota di avvertenza al fascicolo assegna alla curva di lorenz-gini il ruolo di un indicatore aspaziale della concentrazione tra due attributi geografici, nel nostro caso la popolazione e la superficie. Tale ruolo è implicito nel modo di costruire la curva che si disegna, è il caso di ricordarlo, ordinando gli elementi territoriali in ordine decrescente del rapporto tra gli attributi e cumulando via via gli stessi. In parole semplici si richiedono queste fasi: si esprimono la superficie e la popolazione dei comuni ad una data di riferimento quali quote (in concreto: parti per 1 nelle applicazioni che si propongono nel seguito) della superficie totale e della popolazione totale della regione Abruzzo; si calcolano i rapporti di densità relativa per i singoli comuni (quota di popolazione/quota di superficie); si costruisce una tabella nella quale si elencano i comuni in ordine decrescente di densità relativa; e si cumulano ordinatamente le quote cumulate di popolazione e superficie; si procede alla redazione di un grafico cartesiano nel quale ciascun comune è individuato dalle coordinate quota cumulata di popolazione residente e quota cumulata di superficie. Le fasi successive, disegno della retta di equidistribuzione e calcola dell area sottesa dalla curva di concentrazione, non richiedono particolari osservazioni (per le quali è d obbligo il rinvio alla manualistica di statistica descrittiva), e d altra parte dall elenco delle fasi risulta ben evidente che la concentrazione descritta dalla curva sottintende un ipotesi estrema: tutti i comuni dovrebbero disporsi nello spazio geografico concreto in una sorta di lunga striscia con andamento decrescente della densità. Circa i risultati conseguiti e la loro interpretazione, i singoli grafici illustrativi non presentano difficoltà alcuna, ma non sempre risulta agevole il raffronto tra coppie di grafici in quanto le differenze possono risultare poco percepibili. Pertanto, per meglio apprezzare la dinamica del processo di concentrazione è stato costruito un grafico che riassume l andamento nel tempo delle aree sottese dalle curve: è agevole a questo punto rilevare alcuni fatti, in parte sorprendenti: all indomani dell Unità d Italia, al contrario di quanto si potrebbe pensare, lo stato di concentrazione (come sopra precisato) era già molto consistente in quanto l area sottesa dalla relativa curva valeva il 55.17%; i successivi censimenti indicano un trend di crescita molto moderato in termini quantitativi e altalenante fino al 1936 (a tale censimento l area di concentrazione vale il 57.72%); tra il 1936 e il 1991 la crescita della concentrazione è molto forte fino al 1981, successivamente si attenua sensibilmente.
19 19 Curva di concentrazione popolazione/superficie sup cum in parti per cens.1861 equidistribuzione pop cum in parti per 1 Grafico 7 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento Curva di concentrazione popolazione/superficie sup cum in parti per cens.191 equidistribuzione pop cum in parti per 1 Grafico 8 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento 191.
20 2 Curva di concentrazione popolazione/superficie sup cum in parti per cens.1921 equidistribuzione pop cum in parti per 1 Grafico 9 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento Curva di concentrazione popolazione/superficie sup cum in parti per cens.1951 equidistribuzione pop cum in parti per 1 Grafico 1 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento 1951.
21 21 Curva di concentrazione popolazione/superficie sup cum in parti per cens.1971 equidistribuzione pop cum in parti per 1 Grafico 11 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento Curva di concentrazione popolazione/superficie sup cum in parti per cens.1991 equidistribuzione pop cum in parti per 1 Grafico 12 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni in relazione alla superficie: censimento 1991.
22 22 Area sottesa dalla curva di concentrazione ai censimenti indicati 75 7 % dell'area massima anno di censimento Grafico 13 Andamento ai censimenti dal 1861 al 1991 delle aree sottese dalla curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi. Prospetto 1Prospetto riassuntivo delle are sottese dalla curva di concentrazione ai censimenti dal 1861 al Le aree sono espresse in per 1 del massimo. censimento area
23 23 Grafici illustrativi del processo di concentrazione popolazione/superficie in un approccio localistico per alcuni casi esemplari La curva di concentrazione può caricarsi di una valenza spaziale, seppure in uno spazio monodimensionale, con un diverso criterio di ordinamento dei comuni: prescelto un comune quale origine delle misure, si ordinano i restanti per distanze crescenti e si procede al computo delle superfici e delle popolazioni cumulate come nel caso generale. Se la procedura è iterata, in modo da assumere tutti i comuni come origine, la dizione approccio localistico appare pienamente giustificata; infatti si considerano luoghi concreti, i comuni (o per la precisione, i centri capoluogo), nella loro totalità. 12 Densità relativa per distanze crescenti ai censimenti indicati Barrea densità relativa in per cens1861 cens1921 cens1951 cens distanza in km dal comune indicato Grafico 14 Profili di densità-distanza con origine delle misure il comune di Barrea ai censimenti 1861, 1921, 1951 e Tuttavia, i grafici illustrativi dei singoli casi comunali possono essere di comprensione non immediata 2, in quanto la curva che si disegna può collocarsi d ambo i lati rispetto alla retta di equidistribuzione: se si colloca in alto, indica rarefazione; se si colloca in basso, concentrazione; se presenta intersezioni, evidenzia passaggi da una condizione ad un altra. In una trattazione non esemplificativa, inoltre, ciascun grafico comunale dovrebbe contenere anche la curva di concentrazione classica per lasciar cogliere la differenza tra il caso concreto e quello teorico di massima concentrazione per una dato censimento. Da precisare un ultimo aspetto: la variabile distanza, nonostante svolga un ruolo cruciale, non compare esplicitamente nei grafici di concentrazione, con la conseguente perdita di una parte, ma molto preziosa, di informazioni. Esse, però, possono essere recuperati con grafici del tipo densità-distanza, come nell esempio che si propone per Barrea: alla data del 2 Per una trattazione organica dell argomento si veda il contributo dello scrivente: Dimensione dei capoluoghi e forma delle province. Rieti come caso di studio, in Scritti in onore di Mario Lo Monaco, Kappa, Roma, 1994.
24 24 censimento 1861la curva di densità ha origine in un comune che si colloca molto al di sotto della media regionale, in un contesto locale di forte rarefazione demografica come si desume dall andamento crescente della curva e dal fatto che bisogna allontanarsi di circa 5 km dall origine per poter raggiungere il valore 1 per la densità relativa. I decenni successivi comportano una ulteriore rarefazione della popolazione, ben documentato dal trascinamento dei profili verso il basso e la sinistra del grafico.
25 25 Concentrazione locale popolazione/superficie Pescara 75 sup. cum 5 cens1861 equidistrib pop. cum Grafico 15 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Pescara quale origine delle misure: censimento Concentrazione locale popolazione/superficie Pescara 75 sup. cum 5 cens1921 equidistrib pop. cum Grafico 16 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Pescara quale origine delle misure: censimento 1921.
26 26 Concentrazione locale popolazione/superficie Pescara 75 sup. cum 5 cens1951 equidistrib pop. cum Grafico 17 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Pescara quale origine delle misure: censimento Concentrazione locale popolazione/superficie Pescara 75 sup. cum 5 cens1991 equidistrib pop. cum Grafico 18 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Pescara quale origine delle misure: censimento 1991.
27 27 Concentrazione locale popolazione/superficie L'Aquila 75 sup. cum 5 cens1861 equidistrib pop. cum Grafico 19 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con L Aquila quale origine delle misure: censimento Concentrazione locale popolazione/superficie L'Aquila 75 sup. cum 5 cens1921 equidistrib pop. cum Grafico 2 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con L Aquila quale origine delle misure: censimento 1921.
28 28 Concentrazione locale popolazione/superficie L'Aquila 75 sup. cum 5 cens1951 equidistrib pop. cum Grafico 21 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con L Aquila quale origine delle misure: censimento Concentrazione locale popolazione/superficie L'Aquila 75 sup. cum 5 cens1991 equidistrib pop. cum Grafico 22 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con L Aquila quale origine delle misure: censimento 1991.
29 29 Concentrazione locale popolazione/superficie Barrea 75 sup. cum 5 cens1861 equidistrib pop. cum Grafico 23 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Barrea quale origine delle misure: censimento Concentrazione locale popolazione/superficie Barrea 75 sup. cum 5 cens1921 equidistrib pop. cum Grafico 24 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Barrea quale origine delle misure: censimento 1921.
30 3 Concentrazione locale popolazione/superficie Barrea 75 sup. cum 5 cens1951 equidistrib pop. cum Grafico 25 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Barrea quale origine delle misure: censimento Concentrazione locale popolazione/superficie Barrea 75 sup. cum 5 cens1991 equidistrib pop. cum Grafico 26 Curva di concentrazione della popolazione nei comuni abruzzesi con Barrea quale origine delle misure: censimento 1991.
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