Politica di Valutazione e Pricing - Regole Interne per la Negoziazione/Emissione dei Prestiti Obbligazionari emessi dal Credito Trevigiano

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1 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 1 di 33 Politica di Valutazione e Pricing - Regole Interne per la Negoziazione/Emissione dei Prestiti Obbligazionari emessi dal Credito Trevigiano Documento adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26/03/2013 Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo Società Cooperativa Sede Legale e Ammin.: Via Stazione 3-5 / Fanzolo di Vedelago TV - Telefono: Fax: Iscriz. Registro Imprese di TV, C.F. e P.IVA n : Iscriz. Albo Az. Di Credito n C.C.I.A.A. Treviso R.E.A. n Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia - Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo - Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti Iscriz. Albo Cooperative n A del Cod.ABI /S.W.I.F.T.:ICRA ITRR PH certificata: creditotrevigiano@legalmail.it

2 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 2 di 33 Indice 1 Premessa Politica di valutazione e pricing... 4 Caratteristiche delle metodologie di pricing e processo valutativo... 4 Aggiornamento e revisione... 5 Controlli interni Prestiti obbligazionari di propria emissione... 6 Metodologia di pricing Approccio metodologico Merito di credito dell emittente... 7 Obbligazioni strutturate con componenti opzionali implicite... 7 Criteri e metriche Definizioni Spread commerciale Determinazione del Mark up... 8 Regole interne di negoziazione dei prestiti... 9 Entrata in vigore METODOLOGIA CASSA CENTRALE BANCA...11 Metodologia di valutazione e pricing impiegate Tipologia di prezzo impiegata Tipologia di strumenti finanziari oggetto di valutazione Parametri di mercato e relative fonti di rilevamento Curva dei rendimenti di mercato Term Structure Applicazione della Term Structure...12 Schede esplicative degli strumenti finanziari prezzati Obbligazioni a tasso fisso Obbligazioni a tasso variabile o misto Term Structure METODOLOGIA ICCREA BANCA: Criteri metodologici di riferimento per l erogazione del servizio di Pricing dei Prestiti Obbligazionari emessi dalle Banche di Credito Cooperativo Sezione I: Criteri metodologici di riferimento per la valutazione dei titoli obbligazionari standard Sezione II: Valutazione dei contratti derivati non quotati Sezione III: Valutazione dei titoli coperti da derivati APPENDICE A: Determinazione della struttura a termine dei tassi APPENDICE B: Criterio per la determinazione dei tassi forward partendo dai tassi a pronti (in regime di capitalizzazione semplice) APPENDICE C: Metodi di trasformazione dei tassi coupon-swap in zero-coupon: il bootstrapping APPENDICE D: Dati di mercato utilizzati nel calcolo dei prezzi dei titoli e degli strumenti derivati non quotati...32

3 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 3 di 33 1 Premessa La Comunicazione Consob n del 2 marzo 2009 inerente al dovere dell intermediario nella distribuzione di prodotti finanziari illiquidi 1 (di seguito Comunicazione Consob ) e le relative Linee Guida interassociative ABI, Assosim, Federcasse (di seguito Linee Guida interassociative ) prevedono che gli intermediari, in ossequio ai doveri di trasparenza e correttezza previsti dalla normativa di riferimento, adottino una Politica di valutazione e pricing (di seguito Politica ) dei prodotti finanziari, fatta eccezione per quelli assicurativi. La presente politica, redatta in conformità al documento Linee Guida per la redazione della Politica di valutazione e pricing trasmesso con circolare Federveneta n CI 492 del 18/10/2010, ha ad oggetto esclusivamente gli strumenti finanziari emessi dalla Banca. Il presente documento si articola in due parti principali: nella prima parte (Cap. 2) sono descritti i presidi di correttezza in relazione alle modalità di pricing previste dalla Comunicazione Consob e dalle Linee Guida interassociative; nella seconda parte (Cap. 3), con specifico riferimento ai PO di propria emissione, sono riportate: a) le metodologie di determinazione del fair value adottate dalla Banca; b) i criteri e le metriche utilizzabili per determinare lo spread denaro/lettera e il c.d spread commerciale ; c) le regole interne di negoziazione adottate dalla Banca in coerenza con quanto previsto dalle Linee Guida Interassociative. 1 Cfr Comunicazione Consob n del 2 marzo 2009

4 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 4 di 33 2 Politica di valutazione e pricing La Comunicazione Consob e le Linee Guida interassociative prevedono che la politica individui per ogni prodotto/famiglia di prodotto finanziario: le metodologie di valutazione; i parametri di input e le relative fonti; il mark up massimo applicabile. La presente Politica deve essere adottata dalla banca sia nell ipotesi di distribuzione di prodotti connotati da una condizione di illiquidità, sia nel caso di adozione da parte della banca di una qualsiasi delle soluzioni per la connotazione di liquidità dei prodotti finanziari declinate nelle Linee guida interassociative (negoziazione su una sede di esecuzione quale un Mercato regolamentato o un sistema multilaterale di negoziazione; adozione di regole interne per la negoziazione; impegno al riacquisto e internalizzazione sistematica). La presente Politica individua i criteri e parametri di valutazione e di pricing adottati dalla banca con riferimento alle fasi del processo di emissione/offerta/collocamento/negoziazione in cui è necessario che l intermediario determini il valore dei prodotti finanziari di propria emissione e ne fornisca opportuna informativa in sede di proposizione al cliente e in sede di rendicontazione periodica. L onere di indicare il valore del prodotto finanziario, nonché il presumibile valore di realizzo, in sede di rendicontazione periodica ricade sulla banca a prescindere dal loro ruolo di emittente o negoziatore, solo per i prodotti finanziari illiquidi e ad esclusione dei casi di distribuzione di prodotti finanziari assicurativi. La banca può dotarsi, anche mediante accordi con soggetti terzi, di sistemi che consentano la fornitura di informazioni periodiche affidabili sul presumibile valore di realizzo e del fair value dei singoli strumenti offerti. In particolare, la Banca ha già deliberato di aderire al servizio di pricing offerto da Cassa Centrale Banca S.p.A. nell ambito del più ampio Servizio Informazioni Finanziarie, per l emissione di propri prestiti obbligazioni non strutturati. Diversamente, ovvero per prestiti obbligazionari strutturati, la Banca ha già deliberato di aderire al servizio di pricing offerto da Iccrea Banca S.p.A. La Politica deve essere approvata dal Consiglio di Amministrazione ed è soggetta a monitoraggio periodico e a revisione su base almeno annuale (vedi infra). Caratteristiche delle metodologie di pricing e processo valutativo I modelli di pricing utilizzati devono essere coerenti con il grado di complessità dei prodotti offerti/negoziati, affidabili nella stima dei valori, impiegati e conosciuti anche dagli altri operatori di mercato. Le metodologie di pricing, nonché i relativi parametri di input, applicati sul mercato primario devono essere coerenti con quanto effettuato ai fini della valorizzazione del portafoglio titoli e derivati della proprietà. Tale coerenza deve essere assicurata anche sul mercato secondario. Più specificamente, il processo valutativo si articola nelle seguenti fasi: 1. La prima fase presuppone l individuazione dei parametri e delle relative fonti da utilizzare. Tale fase, comune sia al mercato primario che secondario, richiede di specificare le diverse componenti utilizzate per calcolare il prezzo di ciascuna tipologia di prodotto finanziario quali, ad esempio: o o o la curva dei tassi d interesse utilizzati per l attualizzazione e la stima dei flussi finanziari futuri; eventuali spread creditizi che riflettano la rischiosità dell emittente del prodotto finanziario; volatilità e correlazioni dei parametri di mercato alla base dell indicizzazione dei flussi futuri di ciascun prodotto finanziario.

5 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 5 di 33 Per ciascuna delle componenti sopra elencate è necessario indicare anche le fonti e le tipologie di dati utilizzati, nonché prevederne la storicizzazione al fine di assicurare la ricostruzione dell attività svolta. 2. La seconda fase del processo valutativo richiede, quindi, che venga specificato per ciascuna tipologia di prodotto la metodologia di pricing. 3. La terza fase, infine, consente di determinare il pricing del prodotto finanziario assegnando un diverso livello di mark up, in base alla tipologia di prodotto, di mercato e del costo delle coperture. La banca deve effettuare, quantomeno annualmente, un attività di monitoraggio periodico dell efficacia e della correttezza delle metodologie individuate per la determinazione del fair value dei prodotti finanziari e delle fonti informative utilizzate per il funzionamento dei relativi modelli. Aggiornamento e revisione La banca, prima di procedere all offerta di un nuovo prodotto finanziario ovvero prima di inserirlo nell elenco dei prodotti finanziari negoziati in conto proprio, provvede ad individuare la metodologia da utilizzare per la determinazione del fair value dello stesso, eventualmente classificando il prodotto in una delle famiglie già esistenti, e a definire il relativo mark up. Sottopone, inoltre, a revisione le metodologie individuate per ciascun prodotto/famiglia di prodotti con cadenza annuale e comunque ogni qual volta siano disponibili nuove metodologie riconosciute e diffuse sul mercato ovvero l attività di monitoraggio abbia evidenziato criticità in merito ai risultati delle metodologie scelte. Controlli interni Il processo di validazione della Politica prevede il coinvolgimento delle strutture di controllo di primo e secondo livello, ciascuna per le attività di propria competenza. La banca definisce, nell ambito delle proprie procedure interne, le attività di competenza delle strutture di controllo di primo, secondo e terzo livello con riferimento alla verifica della adozione della Politica. In particolare, la funzione Compliance verifica che la Politica sia stata definita ed effettivamente applicata in conformità alle regole organizzative delle Linee Guida interassociative. La funzione Risk controlling verifica l effettivo utilizzo delle metodologie approvate e l applicazione dei mark up nei limiti previsti. La funzione Internal Audit verifica l esistenza e l adeguatezza della Politica nonché dei presidi di primo e secondo livello con riferimento all applicazione della stessa. Al fine di assicurare la ricostruzione dell attività svolta, tenuto conto delle attività previste per il monitoraggio, la banca provvede, per il tramite dei provider scelti, ad archiviare, volta per volta, il set dei parametri utilizzati ai fini della determinazione dei prezzi delle transazioni effettuate.

6 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 6 di 33 3 Prestiti obbligazionari di propria emissione Metodologia di pricing La proposta metodologica di determinazione del fair value dei PO elaborata da Federcasse comporta la formulazione di prezzi di riacquisto sulla base delle medesime condizioni applicate in sede di emissione, fatta eccezione per il tasso risk-free ed eventuali componenti di spread denaro/lettera applicate in sede di negoziazione. La scelta di tale approccio risponde all obiettivo precipuo di definire soluzioni operative quanto più possibili coerenti e vicine alle attuali prassi operative delle BCC-CR nelle relazioni con la loro clientela retail. Inoltre, atteso il vincolo di necessaria coerenza tra modalità di pricing adottate nei confronti della clientela e valutazioni di bilancio (espressamente previsto dalla citata Comunicazione Consob) sono state altresì prese in considerazione le posizioni espresse dai principali organismi tecnici nazionali e comunitari in materia di vigilanza bancaria e finanziaria (CESR, CEBS, Comitato di Basilea) nonché contabile (OIC, EFRAG) nelle lettere di commento al Discussion Paper Credit Risk in Liability Measurement pubblicato dallo IASB nel giugno Le posizioni assunte a riguardo dai citati organismi convergono sui seguenti punti: il rischio di credito dovrebbe essere preso in considerazione solo in sede di iscrizione iniziale delle passività finanziarie mentre le valutazioni successive, in linea di principio, non dovrebbero considerare eventuali variazioni dello stesso; preferenza per l approccio cd. del frozen spread, che prevede la valutazione iniziale del titolo al prezzo della transazione e valutazioni successive che riflettono esclusivamente variazioni dei tassi riskfree. Quest ultima, evidentemente, costituisce una metodologia di stima del fair value che si basa sullo spread di emissione ed è in linea con l approccio definito da Federcasse. Peraltro, risulta analoga a quella dell asset swap già applicata nell ambito della Categoria per una componente non irrilevante di BCC-CR, nonché alle metodologie applicate da altre banche italiane già in vigenza della comunicazione Consob. Si segnala, inoltre, lo IASB ha pubblicato l Exposure Draft Fair Value Option for Financial Liabilities.Pur accogliendo il principio secondo cui le variazioni di fair value delle passività finanziarie ascrivibili a mutamenti del rischio di credito dell emittente non devono confluire nel Conto Economico, in tale documento lo IASB ha proposto un approccio che prevede la valutazione delle stesse al full fair value con imputazione all Other Comprehensive Income (OCI) delle differenze valutative ascrivibili alle variazioni del credit spread dell emittente (attraverso il cd. two-step approach). Con riferimento a tale ultimo aspetto, da parte sia dell industria bancaria (FBE), sia di alcuni organismi internazionali e nazionali (CEBS, Comitato di Basilea, OIC) sono state manifestate delle forti perplessità circa la modalità di contabilizzazione che prevede l allocazione nell OCI delle variazioni di fair value attribuibili a mutamenti del rischio di credito. A tale proposito, considerato quanto descritto nel precedente capoverso nonché il fatto che gli approfondimenti da parte dello IASB sul fair value measurement degli strumenti finanziari non sono stati completati, si ritiene opportuno confermare la proposta metodologica sopra riportata Approccio metodologico Alla luce di quanto sopra, la Banca adotta la metodologia di valutazione c.d. frozen spread. Per quanto attiene alla declinazione operativa della stessa, si rinvia a quanto riportato nei documenti:

7 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 7 di 33 Policy di valutazione e pricing obbligazioni ordinarie elaborato da Cassa Centrale Banca S.p.A. ed allegato alla presente Politica (vedasi cap. 4), facendo particolare riferimento alla tipologia Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di emissione citata nel documento; Criteri metodologici di riferimento per l erogazione del Servizio di Pricing dei Prestiti Obbligazionari emessi dalle Banche di Credito Cooperativo elaborato da Iccrea Banca S.p.A. ed allegato alla presente Politica (vedasi cap. 5) Merito di credito dell emittente Con riferimento alle emissioni della Banca, attualmente prive di rating ufficiale, ai fini della valutazione dello spread creditizio, viene utilizzato un livello di merito creditizio corrispondente alla classe 4 della seguente tabella di raccordo dei rating Moody s, in coerenza con le attuali prassi operative utilizzate anche da Cassa Centrale Banca ed in previsione dell imminente istituzione del Fondo di Garanzia Istituzionale per il credito cooperativo. Classe Rating Moody s 1 Aaa Aa1 Aa2 Aa3 A1 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Obbligazioni strutturate con componenti opzionali implicite Laddove sia prevista una opzione (es. Cap e/o Floor, Inflazione, Indici azionari ), l'obbligazione sarà un'obbligazione strutturata, scomponibile, sotto il profilo finanziario, in una componente obbligazionaria pura, valutata come sopra descritto, ed una componente derivativa valutata mediante modelli finanziari che possono variare in base al tipo di opzione implicitamente acquistata o venduta dall Emittente. Per Obbligazioni di questa tipologia la Banca si riserva la facoltà di ricorrere a parti terze per la valutazione della componente derivativa e/o della componente obbligazionaria. Criteri e metriche Definizioni Con riferimento alle emissioni di prestiti obbligazionari della Banca si forniscono le seguenti definizioni: Spread di emissione: corrisponde a quel tasso percentuale che sommato ai tassi free risk di attualizzazione di pari durata dei flussi di cassa rende alla data di emissione il valore dell obbligazione pari al 100% del valore nominale. Per scadenze brevi (3-5 anni) tale valore è

8 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 8 di 33 approssimato dalla differenza tra il TIR (Tasso interno di rendimento) di emissione ed il tasso free risk di pari durata del titolo emesso; Spread creditizio: si veda paragrafo precedente Spread commerciale: Spread di emissione spread creditizio Spread commerciale Lo spread commerciale, quindi, è la parte di spread di emissione diversa da quella relativa al merito creditizio, riferibile ad una componente commerciale. Con riferimento alle Linee guida per la redazione della Politica di valutazione e Pricing licenziata da Federcasse, la Banca, con riferimento ai prossimi 12 mesi, delibera di limitare il proprio spread commerciale nella misura massima del 100% dello spread creditizio relativo a ciascuna emissione, così come definito al precedente paragrafo Ciò significa che la Banca effettuerà emissioni con un rendimento almeno pari a quello del tasso Swap di durata pari a quella delle obbligazioni di volta in volta in emissione. Con particolare riferimento alle emissioni di prestiti obbligazionari a tasso variabile, la banca, comunque, si impegna a non effettuare emissioni a spread inferiori a 20 punti base rispetto al parametro di indicizzazione prescelto (Euribor 360 giorni a 3, 6 mesi) Determinazione del Mark up In condizioni normali di mercato, lo spread denaro/lettera, ossia la differenza tra il prezzo di acquisto ed il prezzo di vendita proposto dalla controparte contrattuale dell investitore, potrà arrivare ad un massimo di 500 punti base (250 commissioni in acquisto; 250 commissioni in vendita). Al verificarsi di condizioni di Stress di mercato è possibile sospendere temporaneamente la negoziazione degli strumenti finanziari. Con riferimento alle condizioni normali e di stress si rinvia a quanto riportato al paragrafo successivo.

9 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 9 di 33 Regole interne di negoziazione dei prestiti Con riferimento ai prestiti obbligazionari di propria emissione, la Banca non si impegna al riacquisto di qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa dell investitore. Le Obbligazioni non saranno oggetto di domanda per l ammissione alla quotazione su mercati regolamentati. La Banca, al fine di assicurare la liquidità delle proprie obbligazioni, definisce, adotta e mette in atto regole interne formalizzate che individuano procedure e modalità di negoziazione dei prodotti finanziari in oggetto. Tali regole sono state definite in coerenza con quanto previsto dalle Linee Guida ABI-Assosim-Federcasse validate dalla Consob in data 5 agosto 2009 e sono sintetizzabili come segue: Prodotti finanziari oggetto delle regole interne Clientela ammessa alla negoziazione Proposte di negoziazione della clientela Esecuzione dell ordine Quantitativo massimo di riacquisti di prestiti di propria emissione Giornate e orario di funzionamento del sistema Trasparenza prenegoziazione Trasparenza post negoziazione Tutti i Prestiti obbligazionari emessi dalla Banca Clientela al dettaglio (retail) Raccolta presso tutte le filiali della Banca Entro tre giorni lavorativi dal momento dell inserimento nella procedura. La banca si riserva la facoltà di effettuare operazioni di riacquisto delle Obbligazioni nel corso della vita delle medesime. Tale facoltà potrà essere esercitata dalla Banca entro il limite massimo 4% dell importo nominale complessivamente collocato dalla Banca e giornalmente monitorato dalla stessa. Prima del raggiungimento di detto limite, l Emittente provvederà a darne comunicazione a partire dal raggiungimento del 3,5% dell importo nominale complessivamente collocato, tramite avviso a disposizione del pubblico presso la Sede Legale dell Emittente in via Stazione, Fanzolo di Vedelago (TV) e presso tutte le sue filiali in formato cartaceo e contestualmente sul sito internet Tale avviso sarà aggiornato quotidianamente. La Banca si riserva la facoltà di sospendere la negoziazione delle proprie obbligazioni anche in caso di gravi crisi di mercato tali da compromettere la stabilità dell Emittente stesso in particolare e del sistema in generale. Si assumono gli eventi indicati nella tabella successiva, come rappresentativi di uno stato di grave crisi di mercato. In particolare la Banca si riserva di sospendere le negoziazioni quando almeno 3 gruppi di indicatori evidenziano una situazione di anomalia. L ammissione alla negoziazione è consentita durante le giornate di apertura della Banca, nel rispetto degli orari di apertura e funzionamento degli sportelli Durante l orario di negoziazione, per ogni prodotto finanziario: - codice ISIN e descrizione titolo; - divisa; - migliori condizioni di prezzo in vendita e in acquisto e le rispettive quantità; - prezzo, quantità e ora dell ultimo contratto concluso. Entro l inizio della giornata successiva di negoziazione, per ogni prodotto finanziario: - codice ISIN e la descrizione dello strumento finanziario;

10 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 10 di 33 Liquidazione e regolamento dei contratti - divisa; - numero dei contratti conclusi; - quantità complessivamente scambiate e il relativo controvalore; - prezzo minimo e massimo. Le operazioni effettuate vengono liquidate per contanti, con valuta il terzo giorno lavorativo dalla data di negoziazione Gruppo Indicatore di Preallarme Limite (bps) Indicatori Gruppo 1 Variazione giornaliera Euribor 3M 5 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Variazione giornaliera Euribor 6M 5 CDS ITraxx Crossover 30 CDS ITraxx Financials 10 Rendimento (Btp 3Yr Swap 3 Yr) : Variazione giornaliera 20 Rendimento (Btp 5Yr Swap 5 Yr) : Variazione giornaliera 18 Rendimento (Btp 7Yr Swap 7 Yr) : Variazione giornaliera 15 Spread di Credito BBB 10 Spread di Credito A 15 Entrata in vigore La presente metodologia di pricing verrà applicata a decorrere dalle emissioni effettuate con riferimento al Prospetto di Base autorizzato da Consob nell Agosto Per i PO emessi prima di tale data la Banca continuerà ad applicare i criteri di pricing precedentemente adottati.

11 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 11 di 33 4 METODOLOGIA CASSA CENTRALE BANCA Metodologia di valutazione e pricing impiegate Tipologia di prezzo impiegata Il presente documento riporta la metodologia di pricing utilizzata dalla Banca per la prezzatura teorica dei titoli obbligazionari ordinari (plain vanilla) non quotati. Tra le diverse tipologie di prezzo proposte nel documento fornito da Cassa Centrale Banca quella che risponde al meglio ai requisiti/dettami enunciati nelle logiche descritte nel cap. 3.1 Metodologia di pricing, e che la Banca ha adottato, è la cosiddetta Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di emissione Tipologia di strumenti finanziari oggetto di valutazione I principi e le metodologie di pricing descritti nel presente documento hanno ad oggetto le seguenti tipologie di obbligazioni ordinarie: Tasso fisso Sono titoli obbligazionari che prevedono il pagamento periodico di una cedola già fissata in sede di emissione. Il rimborso del capitale avviene in unica soluzione a scadenza oppure tramite piano di ammortamento con rimborso progressivo. Step Up / Step Down Sono titoli obbligazionari che prevedono il pagamento periodico di cedole già fissate in sede di emissione, ma con andamento crescente (caso dello step up) o decrescente (caso dello step down). Il rimborso del capitale avviene in unica soluzione a scadenza oppure tramite piano di ammortamento con rimborso progressivo. Zero Coupon Sono titoli obbligazionari che prevedono l emissione del titolo ad un prezzo inferiore a quello di rimborso. Non sono quindi previsti flussi intermedi. Tasso variabile o misto Sono titoli obbligazionari che prevedono il pagamento periodico di una cedola indicizzata ad un parametro del mercato monetario (generalmente il tasso Euribor). L emittente può prevedere uno spread cedolare. Questo può essere positivo, quindi andrà aggiunto al parametro di indicizzazione, oppure negativo ed in questo caso sarà invece sottratto. Alcune emissioni possono prevedere anche una percentuale del parametro, ad esempio il 90% dell Euribor a 6 mesi; in questo caso il tasso cedolare viene determinato calcolando il valore percentuale del tasso di riferimento alla data di rilevazione. Alcune cedole possono avere già un tasso prefissato al momento dell emissione. Il rimborso del capitale avviene in unica soluzione a scadenza oppure tramite piano di ammortamento con rimborso progressivo Parametri di mercato e relative fonti di rilevamento Per determinare il fair value delle diverse tipologie di strumenti oggetto di prezzatura vengono utilizzati i seguenti dati di mercato, che vengono esposti con l indicazione del provider e della modalità di rilevazione: Tipologia di dato Provider Modalità di rilevazione Tasso di deposito overnight Telekurs/reuters Rilevazione ore Tassi Euribor Telekurs/reuters Fixing ore Tassi Swap Telekurs/reuters Rilevazione ore 16.30

12 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 12 di 33 Spread di credito (suddivisi su 4 classi di rating) Reuters Rilevazione ore Curva dei rendimenti di mercato Term Structure Nel calcolare il fair value ad una certa data di valutazione delle diverse tipologie di strumenti oggetto di prezzatura viene impiegata una curva che sintetizza, sulle varie scadenze, i rendimenti di mercato, la cosiddetta term structure. La curva base utilizzata è una curva di tassi zero coupon risk free. Giornalmente vengono rilevati, per le scadenze fini a 12 mesi, il tasso di deposito overnight e i tassi di mercato monetario e, per le scadenze uguali o superiori ai 2 anni, i tassi swap di mercato. Essi sono sottoposti al metodo del bootstrapping al fini di ottenere la curva dei tassi zero coupon risk free. Per determinare i fattori di sconto utilizzati per l attualizzazione dei flussi futuri e per il calcolo dei tassi forward su scadenze intermedie rispetto a quelle della term structure si procede applicando l interpolazione lineare. Le term structure così definita verrà utilizzata per l attualizzazione dei flussi futuri associandolo agli spread di emissione come descritto nel paragrafo Applicazione della Term Structure Con la metodologia adottata dalla Banca del Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di emissione, per l attualizzazione dei flussi viene utilizzata la term structure risk free modificata con uno spread di emissione mantenuto costante per tutta la vita del titolo. Il calcolo degli eventuali tassi forward viene effettuato utilizzando la term structure risk free. Il fair value di uno strumento valutato con lo spread di emissione è dato dalla somma dei flussi futuri attualizzati. La formula che esprime tale principio è la seguente: n FV = DF i f i= 1 i Dove: FV : prezzo o Fair Value f i : flusso (cedola o rimborso) - per scadenze entro 1Y DF i = ( ri + SEM) x di - per scadenze oltre 1Y DF i = 1 1 d [ + ( r + S )] i i EM Dove: r i d i : tasso risk free derivato dalla term structure : scadenza del flusso (espressa in frazione d anno)

13 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 13 di 33 S EM : spread di emissione 2 Schede esplicative degli strumenti finanziari prezzati Obbligazioni a tasso fisso Il fair value di un titolo obbligazionario a tasso fisso, ad una certa data di valutazione, viene calcolato attualizzando e sommando tutti i flussi che il titolo produrrà, ossia le cedole fisse ed il capitale di rimborso a scadenza. La stessa logica viene seguita per la determinazione del fair value dei titoli obbligazionari di tipo step-up, step-down e zero-coupon. La prezzatura avviene attualizzando i flussi futuri, ottenuti considerando le convenzioni per il calcolo dei giorni specifiche di ogni emissione, per la durata del periodo corrispondente. Nell esempio riportato viene utilizzata la curva risk free alla data del riportata nel cap. 4.4 Appendice A per calcolare i discount factors ed i corrispondenti valori attuali. La metodologia Prezzo con spread di emissione prevede l utilizzo della curva comprensiva dello spread di emissione per l attualizzazione dei flussi. Per il dettaglio delle formule utilizzate si rimanda al paragrafo Il processo valutativo dei titoli obbligazionari emessi prevede che il fair value sia determinato mediante la curva risk free a cui viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito di credito dell emittente. Tale componente viene mantenuta costante per tutta la vita dell obbligazione e le valutazione successive riflettono, quindi, esclusivamente variazioni della curva risk free di mercato. 2 Incorpora lo spread commerciale iniziale, ovvero quel valore che consente di definire un fair value pari al prezzo di emissione al netto di eventuali costi da esplicitare secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob

14 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 14 di 33 La parte dello spread di emissione diversa da quella relativa al merito creditizio dell emittente è riferibile ad una componente commerciale la cui entità, nell ambito della regolamentazione interna della banca, è oggetto a limitazioni predeterminate (vedasi cap ) Lo spread di emissione calcolato per l esempio è pari a 0,255% Obbligazioni a tasso variabile o misto Seguendo la metodologia forward, il fair value di un titolo obbligazionario a tasso variabile o misto, ad una certa data di valutazione, viene calcolato attualizzando e sommando tutti i flussi che il titolo produrrà, ossia le cedole già fissate, le cedole future determinate tramite i tassi forward ed il capitale di rimborso a scadenza. La prezzatura avviene attualizzando i flussi futuri, ottenuti considerando le convenzioni per il calcolo dei giorni specifiche di ogni emissione, per la durata del periodo corrispondente. La determinazione delle cedole future non ancora fissate in modo definitivo avviene attraverso la loro derivazione dai tassi forward impliciti nella curva risk free alla data di valutazione. Le cedole così ottenute saranno incrementate o decrementate dell eventuale spread cedolare (a seconda che sia positivo o negativo). Nell esempio riportato viene utilizzata la curva risk free alla data del riportata nel cap. 4.4 Appendice A per la stima delle cedole future, per calcolare i discount factors ed i corrispondenti valori attuali. La tipologia per la determinazione del prezzo denominata Prezzo con spread di emissione e metodologia Forward prevede l utilizzo della curva comprensiva dello spread di emissione per l attualizzazione dei flussi. Le cedole future non certe vengono determinate tramite i tassi forward ricavabili dalla curva risk free. Per il dettaglio delle formule utilizzate si rimanda al paragrafo

15 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 15 di 33 Lo spread di emissione calcolato per l esempio è pari a -0,216%.

16 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 16 di Term Structure La tabella seguente riporta la curva tassi zero coupon risk free (term structure) alla data del 01/10/2010, fino alla scadenza dei 5 anni.

17 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 17 di 33 5 METODOLOGIA ICCREA BANCA: Criteri metodologici di riferimento per l erogazione del servizio di Pricing dei Prestiti Obbligazionari emessi dalle Banche di Credito Cooperativo Sezione I: Criteri metodologici di riferimento per la valutazione dei titoli obbligazionari standard 1) Classificazione dei titoli obbligazionari In funzione delle caratteristiche finanziarie, i titoli obbligazionari standard possono essere classificati in: a1) titoli obbligazionari a tasso fisso: a1.1) titoli coupon bond: trattasi di titoli obbligazionari caratterizzati da una sequenza temporale di flussi di cassa valorizzati a tasso fisso (anche crescente o decrescente) più il rimborso del capitale a scadenza. a1.2) titoli obbligazionari zero coupon: trattasi di titoli obbligazionari la cui remunerazione è data dalla differenza tra il prezzo di acquisto del titolo e il prezzo di rimborso dello stesso. a2) titoli obbligazionari a tasso variabile (floating bonds): a.2.1) titoli a tasso variabile: trattasi di obbligazioni che prevedono una sequenza temporale di flussi di cassa valorizzati a tasso variabile aumentato o diminuito di uno spread fisso più il rimborso del capitale a scadenza. a.2.2) titoli a tasso indicizzato: trattasi di obbligazioni che prevedono una sequenza temporale di flussi di cassa determinati sulla base di meccanismi di indicizzazione di tasso complessa o atipica in cui vi è un mismatch temporale tra la frequenza cedolare e il tasso di riferimento (ad esempio una cedola semestrale indicizzata all Euribor 3 mesi o alla media del tasso Euribor 6 mesi o indicizzati al CMS). a3) titoli obbligazionari a tasso misto: trattasi di obbligazioni che prevedono una sequenza temporale di flussi di cassa valorizzati a tasso fisso nei primi anni ed una sequenza temporale di flussi di cassa valorizzati a tasso variabile negli ultimi anni più il rimborso del capitale a scadenza. a4) titoli strutturati non complessi: trattasi di titoli a tasso variabile o misto che prevedono delle opzioni quali ad esempio call e put (rimborso anticipato), cap e/o floor (minimo e/o massimo). a5) titoli strutturati: trattasi di titoli le cui cedole dipendono da opzioni strutturate, indicizzate a indici di borsa, azioni, commodities indici d inflazione, differenziali di tasso o qualsiasi altra indicizzazione non semplice. 2) Metodica valutativa Nella tabella sottostante (tab. n. 1) si riepilogano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le diverse tipologie dei titoli obbligazionari per i quali viene erogato il servizio di pricing.

18 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 18 di 33 Tabella 1: Tipologie di titoli obbligazionari per i quali si eroga il servizio di Pricing Tipologia titolo Titoli obbligazionari a tasso fisso, step-up o step-down, mirroring Titoli obbligazionari a tasso fisso zero coupon Titoli obbligazionari a tasso variabile Titoli obbligazionari a tasso misto Titoli strutturati Metodica valutativa Assenza rischio emittente Presenza rischio emittente Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l attualizzazione della sequenza temporale dei flussi di cassa a tasso fisso, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping 3 dalla curva dei tassi spot risk free. Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l attualizzazione dell unico flusso di cassa a scadenza, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot risk free. Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l attualizzazione della sequenza dei flussi di cassa a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward 5, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot risk free Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l attualizzazione della sequenza temporale dei flussi di cassa a tasso fisso e quelli a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward 5 la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping 3 dalla curva dei tassi spot risk free Scorporo della componente derivativa 7 e tecnica dello sconto finanziario utilizzando, per l attualizzazione della sequenza temporale dei flussi di cassa a tasso fisso e quelli a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping dalla curva dei tassi spot risk free Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l attualizzazione della sequenza dei flussi di cassa a tasso fisso, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot relativa alla categoria di rating di appartenenza dell emittente del titolo 4 e del settore merceologico dello stesso. Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l attualizzazione dell unico flusso di cassa a scadenza, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot relativa alla categoria di rating di appartenenza dell emittente del titolo e del settore merceologico dello stesso. Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l attualizzazione della sequenza dei flussi di cassa a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot relativa alla categoria di rating di appartenenza dell emittente del titolo e del settore merceologico dello stesso. Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l attualizzazione della sequenza dei flussi di cassa a tasso fisso e quelli a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward 5, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot relativa alla categoria di rating di appartenenza dell emittente del titolo 6 e del settore merceologico dello stesso. Scorporo della componente derivativa e tecnica dello sconto finanziario utilizzando, per l attualizzazione della sequenza temporale dei flussi di cassa a tasso fisso e quelli a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward 5, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping 3 dalla curva dei tassi spot relativa alla categoria di rating di appartenenza dell emittente del titolo e del settore merceologico dello stesso. 3 In merito al metodo del bootstrapping si rinvia all Appendice C 4 In merito al metodo di determinazione dei tassi spot zero coupon comprensivo dello spread connesso al rischio di credito della controparte si segnala che la suddetta curva si ottiene sommando alla curva zero coupon risk free lo spread 5 In merito al metodo di determinazione dei tassi forward si rinvia all Appendice B. 6 In merito al metodo di determinazione dei tassi spot zero coupon comprensivo dello spread connesso al rischio di credito della controparte si segnala che la suddetta curva si ottiene sommando alla curva zero coupon risk free lo spread. 7 In merito al metodo di calcolo dei contratti derivati si faccia riferimento alla Sezione 2 Valutazione dei contratti derivati non quotati. Valutate entrambe le componenti si ottiene per somma il Fair value del titolo.

19 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 19 di 33 3) Calcolo prezzo teorico Il prezzo teorico (P) di un titolo con valore facciale 100 e che rimborsa a scadenza 100 è calcolato secondo la seguente formula: dove -nel caso di un titolo a tasso variabile: è la cedola i-esima calcolata come somma dell i-esimo tasso forward Fw i e dell eventuale spread s -nel caso di un titolo a tasso fisso: è il tasso fisso di riferimento del titolo, costante per tutta la vita del titolo o step up/down. è la i-esima durata cedolare è il fattore di sconto al tempo t i. Il tasso forward è calcolato sempre a partire dalla curva zero coupon risk-free. Il fattore di sconto è calcolato a partire dalla curva risk-free nel caso di valutazione in assenza del rischio emittente ovvero dalla curva rischiosa in base al settore/rating di appartenenza dell emittente/emissione, ovvero a partire dalla curva risk-free alla quale viene aggiunto uno spread identico per tutte le scadenze in caso di applicazione del rischio emittente. 4) Calcolo prezzo teorico utilizzando la metodologia dello spread di emissione Il prezzo teorico (P) di un titolo con valore facciale 100 e che rimborsa a scadenza 100 è calcolato secondo la seguente formula: dove -nel caso di un titolo a tasso variabile:

20 Rev. Mod. Nr.02 del 26/03/2013 Pag. 20 di 33 è la cedola i-esima calcolata come somma dell i-esimo tasso forward Fw i e dell eventuale spread s -nel caso di un titolo a tasso fisso: è il tasso fisso di riferimento del titolo, costante per tutta la vita del titolo o step up/down. è la i-esima durata cedolare è il fattore di sconto al tempo t i PO. è lo spread di emissione che permette di neutralizzare il day 1 profit&loss alla data di emissione del Il tasso forward è calcolato sempre a partire dalla curva zero coupon risk-free. 5) Calcolo dello spread di emissione Lo spread di emissione viene calcolato utilizzando la stessa formula del calcolo del prezzo teorico del PO tale per cui si ha l equivalenza, alla data di emissione tra prezzo teorico (P) e prezzo di emissione (Pe) secondo la seguente formula: dove -nel caso di un titolo a tasso variabile: è la cedola i-esima calcolata come somma dell i-esimo tasso forward Fw i e dell eventuale spread s

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