FIORI E PIANTE IN VASO

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1 FIORI E PIANTE IN VASO La fotografia La rilevanza del comparto: Il comparto fiori e piante in vaso è composto da un numero elevato di aziende di piccole dimensioni (di dimensione media pari a 0,7 ha); l attività di coltivazione è soprattutto labour intensive e occupa un numero di addetti superiore a 100 mila. Il comparto fiori e piante in vaso incide sulla produzione agricola nazionale per poco più del 3%, generando un saldo positivo negli scambi con l estero. Le tendenze degli ultimi dieci anni: offerta: nel corso dell ultimo decennio si è verificata una riduzione delle attività di fiori e piante in vaso soprattutto in pien aria, in termini di numero di aziende, che ha favorito la specializzazione e un lieve incremento della dimensione media aziendale. Le produzioni registrano andamenti differenti: diminuiscono quelle di fiori recisi sostituite in parte da quelle di fronde mentre aumentano le disponibilità di piante in vaso; domanda: dopo quasi un decennio di crescita, intorno a metà degli anni 90, la domanda di fiori e piante in vaso ha subito una contrazione per poi collocarsi negli ultimi due anni tra i 43 e i 46 euro pro-capite. L acquisto delle famiglie finalizzato ad uso ornamentale per se stessi o per ricorrenze costituisce la quota più importante pari a circa il 65% della domanda complessiva; la restante parte definita domanda istituzionale proviene da acquirenti pubblici come le municipalità, gli uffici, ville e parchi, da privati (negozi, uffici privati) e dagli operatori professionali che effettuano manutenzione o opere di verde architettonico; mercato: l evoluzione dei listini di fiori e piante in vaso da molti anni evidenzia una stabilità e persino una tendenza alla riduzione nel caso del reciso. La crescente pressione competitiva a livello internazionale ha ridotto la remuneratività a tutti i livelli della filiera; scambi con l estero: la tendenza delle esportazioni si è mantenuta positiva per gran parte del decennio analizzata. Solo negli ultimi anni le spedizioni all estero hanno subito una battuta d arresto, a causa di una debolezza dei consumi che interessa l intero mercato europeo. In crescita anche le importazioni, in particolare di fiori recisi mentre diminuiscono quelle del materiale di base in seguito ad una contrazione delle produzioni. I fattori competitivi: Il comparto fiori e piante in vaso presenta al proprio interno una elevata concorrenza sia fra le aziende di produzione che nelle fasi successive. Il Rev 0 febbraio 2006 Pagina 1 di 5

2 contesto in cui gli operatori si muovono sta subendo negli ultimi anni una evoluzione caratterizzata da: aumento dell offerta; diminuzione della domanda; diminuzione della redditività causata da una flessione dei ricavi e da un aumento dei costi di produzione; aumento del potere contrattuale degli acquirenti intermedi e finali; maggiore concorrenza sui mercati esteri; mutamento delle motivazioni di spesa dei consumatori. Concorrenza interna: elevata soprattutto per le aziende che producono fiori e fronde recise; la concorrenza sta spingendo verso l adozione di standard qualitativi più elevati, la fornitura di lotti di merce rispondente alle caratteristiche dichiarate e alla creazione di rapporti diretti con la distribuzione al dettaglio. Fornitori: il potere negoziale dei fornitori può essere definito medio e in generale elevato soprattutto per l acquisto del materiale di base per il quale le società fornitrici sono straniere e di grandi dimensioni. Inoltre lo scarso associazionismo tra i produttori fa emergere una strutturale debolezza nella contrattazione dei vari fattori produttivi. Barriere all entrata: la possibilità che nel mercato affluiscano nuovi entranti sono medie se ci si riferisce al grado di tecnologia che è di dominio comune; tuttavia sia le conoscenze tecniche sia l attuale competitività interna del settore pongono delle barriere abbastanza efficaci, limitando l ingresso di aziende totalmente esterne al settore. Clienti: il potere negoziale è elevato per il segmento del reciso, medio per quello delle piante in vaso. I clienti più importanti sono il dettaglio tradizionale e quello specializzato (garden center, plant center, flor center e vivai); il primo non ha elevato potere contrattuale ma disponendo di numerosi fornitori può scegliere da chi acquistare e a quale prezzo; il canale specializzato si approvvigiona per una quota elevata da grossisti esteri ma anche direttamente da produttori nazionali o grossisti nazionali; sta divenendo significativa la presenza di verde ornamentale presso la GDO e la grande distribuzione specializzata (GDS) costituita dai bricocenter o centri del giardinaggio, il cui potere negoziale è elevato. Consumi finali: il consumo di fiori e piante in vaso può essere considerato voluttuario ; nonostante ciò la quota pro-capite è costantemente aumentata in Italia fino ai primi anni 90 e per poi stabilizzarsi su livelli inferiori negli anni successivi. L Italia fa parte di quei paesi il cui mercato è considerato maturo con possibilità di rivitalizzazione dovute allo sviluppo delle superfici di vendita del libero servizio (GDS e GDO), per la diffusione di prodotti a maggior valore aggiunto e per i segmenti ancora poco espansi. I prezzi costo ed i prezzi ricavo: Rev 0 febbraio 2006 Pagina 2 di 5

3 sul fronte dei costi, il 2004 ha mostrato un aumento significativo delle materie prime legate al petrolio (materie plastiche, fertilizzanti) oltre ovviamente al costo del riscaldamento. Queste due voci rappresentano nel caso dell azienda con coltivazioni in serra, quasi il 40% dei costi variabili che a loro volta sono il 26% dei costi totali; sul fronte dei ricavi, il comparto negli ultimi cinque anni non ha recuperato agevolmente i maggiori costi e nel caso dei fiori recisi a stento ha recuperato il deprezzamento della moneta (l indice dei prezzi alla produzione è cresciuto meno del 2% tra il 2000 e il 2004). E stata migliore l evoluzione della domanda e dell offerta di piante in vaso, consentendo di recuperare quote di fatturato attraverso l ampliamento della gamma, determinando un aumento del valore aggiunto. I risultati di bilancio: Le difficoltà mercantili riscontrate negli ultimi anni sono visibili in maniera netta nei bilanci delle aziende di produzione e di commercializzazione di fiori e piante in vaso. L analisi condotta su tre gruppi di aziende differenziate dal tipo di prodotto (fiori o piante) e dal tipo di attività (produzione o commercializzazione), evidenzia risultati che peggiorano nell ultimo anno del triennio osservato ( ). Per tutte e tre i gruppi è elevato il ricorso a capitali esterni che aumenta nel periodo; questo elemento influenza negativamente la solidità patrimoniale nonostante la buona copertura delle immobilizzazioni con fonti proprie. A livello settoriale, le aziende di piante in vaso, nel 2004 riescono a aumentare i ricavi proporzionalmente di più rispetto ai costi per cui il ROS migliora (anche se il ROE è negativo). Infine le aziende di commercializzazione presentano un elevato uso della leva finanziaria (rapporto di indebitamento) che amplifica il valore del ROE e quindi la redditività del capitale proprio nel biennio 2002 e Le prospettive evolutive Per il medio-lungo periodo le previsioni indicano: un calo delle produzioni di fiori recisi, una stabilizzazione dell offerta di piante verdi con modifiche interne alla gamma, un lieve aumento per piante fiorite e per quelle da esterno; un aumento della specializzazione a livello geografico con ulteriore contrazione delle unità produttive; un rafforzamento delle capacità di competizione nelle zone riconosciute quali distretti produttivi; un aumento delle importazioni di fiori e fronde recise; un espansione dei flussi di esportazione verso il bacino del Mediterraneo e l area dell est europeo nonché un incremento delle quote di mercato per alcuni sub-segmenti di piante in vaso nei paesi UE la cui domanda è in crescita. Rev 0 febbraio 2006 Pagina 3 di 5

4 Nel breve e medio periodo gli elementi che incideranno in maniera più sensibile sull evoluzione del comparto sono di seguito riportati (analisi s.w.o.t.): Punti di forza Punti di debolezza condizioni pedoclimatiche favorevoli all ottenimento di produzioni con buoni standard qualitativi; elevato "know how in diverse aree produttive che determina prodotti di elevata qualità; ricchezza varietale della flora mediterranea che consente un allargamento della gamma autoctona; flessibilità delle aziende agricole alle innovazioni varietali e colturali; peculiarità d origine di alcuni prodotti floricoli e vivaistici. spostamento a valle del settore delle aziende di piante in vaso da esterno attraverso la realizzazione di servizi connessi alla vendita; posizionamento sui mercati esteri ottimo di parte delle aziende medio-grandi e delle cooperative/consorzi che consentono anche alle aziende medio-piccole di allargare gli sbocchi commerciali; Opportunità riorientamento al mercato delle aziende in seguito alle modifiche mercantili intervenute nell ultimo quinquennio; miglior approccio alle esigenze della clientela, indotto dalla crescente competizione, tramite la realizzazione di servizi (selezione del prodotto, uso delle etichette e di standard di imballaggio più moderni); creazione di alleanze tramite consorzi o associazioni sviluppate anche in seguito all inclusione del florovivaismo nella normativa che riconosce i prodotti DOP e IGP; buon andamento delle vendite in alcuni mercati esteri e allargamento degli sbocchi verso l est europeo; maggiore controllo delle voci di costo e disponibilità a partecipare ad acquisti collettivi di alcuni fattori produttivi; Integrazione della fase di moltilplicazione e produzione del materiale di base al fine di abbassare i costi e monitorare la qualità fin dal seme, talea o giovane pianta; realizzazione di investimenti da parte di aziende medio-grandi verso paesi dove i fattori produttivi sono più competitivi al fine di integrare la gamma o disporre di materiale di Frammentazione dell offerta e con parametri qualitativi non uniformi sia di qualità oggettiva sia intrinseca metodi di coltivazione (specialmente nella floricoltura) in aziende di piccole dimensioni, tradizionali che impediscono un controllo gestionale finalizzato ad un contenimento dei costi; basso uso di tecnologia per la difficoltà di accedere ai finanziamenti; vincoli strutturali (natura del territorio, leggi che limitano la costruzione di nuove serre, ecc.) che condizionano l espansione delle aziende; dipendenza dall estero per l approvvigionamento del materiale di propagazione; debolezza commerciale delle aziende dovuta alla mancanza di standard produttivi comuni e resistenza ad associarsi per raggiungere volumi e livelli di gamma per meglio rapportarsi con gli operatori a valle; problemi logistici connessi all'esistenza di canali commerciali di tipo "lungo" soprattutto nel Sud a causa della presenza di un elevato numero di grossisti e di intermediari; assenza di un collegamento verticale tra gli operatori della filiera; difficoltà di adattamento della produzione alle esigenze specifiche del trade. Minacce aumento delle importazioni di fiori e fronde recise; diminuzione dei punti vendita tradizionali (fioristi e chioschi); ulteriore abbassamento dei prezzi di vendita dovuto sia all internazionalizzazione degli scambi sia all ampliamento della quota di mercato della distribuzione non specializzata; maturità dei consumi sul mercato interno ed estero in particolare di alcuni prodotti (piante verdi, fiori recisi); crescita della competitività sul mercato europeo di paesi produttori quali Spagna e Portogallo (soprattutto piante in vaso il primo e fiori recisi il secondo) oltre alle disponibilità provenienti, sebbene per volumi contenuti, dai nuovi paesi membri della Ue; continuo rafforzamento sul mercato interno del ruolo dei Paesi Bassi quale fornitore sia di fiori che di piante in vaso: Rev 0 febbraio 2006 Pagina 4 di 5

5 base a costi contenuti; Rev 0 febbraio 2006 Pagina 5 di 5

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