Primo giugno, Giornata Mondiale per i Diritti dei Bambini A Fushe Kosova si festeggia l evento più atteso dell anno dai bambini

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1 Numero 06, Giugno 2005 NEWSLETTER DI AGGIORNAMENTO SUI PROGETTI DI AMICI DEI BAMBINI IN KOSOVO In questo trentaquattresimo numero, novità su... Animazione per i bambini Aggregazione giovanile Attività per le famiglie Scambi interetnici Storia, cultura, politica, economia Primo giugno, Giornata Mondiale per i Diritti dei Bambini A Fushe Kosova si festeggia l evento più atteso dell anno dai bambini Il primo giugno si festeggia da anni la giornata internazionale per i diritti dei bambini, in modo da sensibilizzare tutti sull importanza e il valore dei minori, futuro dei singoli stati ma anche del mondo. Noi come Amici dei Bambini quest anno abbiamo cambiato modalità organizzativa: il 22 maggio infatti abbiamo organizzato la giornata di Abracadabra, che è stata un successo e uno spettacolo di giochi per bambini e adulti, e quindi non volevamo ripetere le stesse attività. Abbiamo quindi deciso di organizzare per il primo giugno una partita di calcio nel villaggio di Pomozotin con i bambini di Bardh i Madh, Grabovc e Pomozotin; ci sembrava giusto dare spazio ad una attività educativa oltre che sportiva, per rilassare il corpo ma anche per educare la mente alla lealtà e all aggregazione. Ospiti della partita erano anche i bambini del villaggio di Vragolia, così le squadre che si affrontavano erano quattro, e hanno giocato prima due partite, e poi la semifinale e la finale. Il gioco è iniziato con 10 calciatori che, per 10 minuti, si sono affrontati a calcetto, quindi 5 contro 5. In finale sono arrivate la squadra di Pomozotin e quella di Vragolia, che hanno pareggiato 0 a 0, e dopo i supplementari abbiamo scelto di far finire la partita così, prima di tutto perchè entrambi erano stati bravi ma anche perchè il nostro messaggio di oggi non voleva essere la 1

2 sconfitta per qualcuno e il successo per un altro, ma che tutti i bambini potessero stare insieme, confrontarsi e soprattutto esprimersi liberamente. Alla fine, dopo quattro ore di tifo sfrenato e la creazione di nuove amicizie, è stato realizzato uno spettacolo con canzoni e danze, che ha divertito tutti e ha concluso felicemente la giornata. Nuove attività per i giovani di Priluzje Da tempo le collaborazioni con i giovani di altri centri giovanili permettono ai ragazzi dell enclave di uscire sempre di più allo scoperto In questo ultimo mese abbiamo realizzato moltissime attività all interno del nostro Centro Servizi per il Bambino e la Famiglia di Priluzje. Quella che è particolarmente degna di nota è sicuramente la partecipazione ad un progetto con altre organizzazioni di Mitrovica, una città che si trova nel nord del Kosovo. A questo progetto il nostro CBF Duga collabora con il centro bosniaco Mladez che ha base a Mitrovica appunto e con i nostri amici storici del CBF Hareja di Vushtrri; per noi è davvero importante partecipare alle attività multietniche che possono contribuire a ricostruire il futuro del nostro paese. Ogni centro ha le proprie attività e le organizza nei suoi rispettivi spazi; poi organizziamo alcuni workshop insieme per scambiare esperienze su quanto organizzato: ad esempio c è lo spazio per le attività con le donne, con i bambini (come la sessione di pittura, che è forse la più creativa) e con i giovani, in cui parliamo delle problematiche più attuali per loro. Nell ultimo seminario organizzato per i ragazzi dai 7 ai 16 anni ci siamo incontrati due volte in una settimana per un ora ciascuna e i 16 partecipanti hanno discusso sul problema della droga, del fumo e dell abuso dell alcol. L atmosfera era distesa nonostante la gravità del problema, soprattutto quando si vive chiusi in una enclave come la nostra, senza via d uscita, e i ragazzi hanno ascoltato molto curiosi e desiderosi di avere ulteriori informazioni sugli effetti negativi del problema. Per i bambini più piccoli era importante partecipare a questo tipo di discussione, così da essere sensibilizzati già da ora a problemi che dovranno affrontare poi, senza doversi trovare disinformati di fronte ai rischi che potrebbero correre. Anche sulle attività delle donne ci confrontiamo nelle discussioni con gli altri centri, e noi andiamo fieri di quello che facciamo, soprattutto per l esposizione che mensilmente organizziamo dei lavori tradizionali delle mamme del centro. Sono due anni ormai che abbiamo iniziato con questa attività e il corso è arrivato al gruppo numero 23, con più di 180 donne -giovani o anziane- che sono passate dalle nostre stanze e hanno trovato un piccolo momento di relax, oltre che la possibilità di guadagnare qualcosa dal lavoro a mano che tessevano. La rete delle donne kosovare Ogni tre mesi le ONG delle donne che lavorano a Prishtina e dintorni si riuniscono per pianificare il loro futuro La rete delle ONG delle donne organizza con cadenza trimestrale incontri con tutte le associazioni che operano in questo settore per coordinare meglio il loro lavoro in rete. Agli incontri partecipano di solito 25 membri che provengono dagli Uffici per le Pari Opportunità, UNIFEM, l Ufficio del Primo Ministro, ONG delle donne, ecc. 2

3 La coordinatrice di questa rete è Igballe Rugova, e solitamente apre gli incontri facendo un piccolo riassunto del lavoro fatto negli ultimi mesi, con successi e insuccessi, progetti presentati e vinti, campagne realizzate o in programma per il futuro. Durante l ultima riunione ci ha detto che il numero delle ONG membre registrate nella rete è arrivato a 77: un grande successo! UNIFEM ha invece pubblicizzato la pubblicazione di un nuovo libro sui diritti delle donne al voto, scritto con un linguaggio semplice e comprensibile anche per quelle donne che vivono nelle zone rurali. La responsabile ci ha promesso che ci darà alcune copie da distribuire alle donne dei nostri villaggi, visto che noi siamo molto ben radicate a livello territoriale e quindi possiamo fungere da promotori del diritto al voto oltre che alla libertà di espressione in alcuni luoghi in cui la donna è invece considerata un oggetto più che un soggetto di diritti. All incontro l ONG Medical ha informato tutti i partecipanti sui servizi gratuiti di visite sanitarie che offre nella città di Prizren per la prevenzione del cancro, malattia che ultimamente miete molte vittime in Kosovo. La rete ha anche confermato che la nostra richiesta di riprodurre lo spettacolo teatrale contro la violenza sulle donne è stata esaudita, e che lo spettacolo si terrà nella nostra municipalità, Fushe Kosova. Noi siamo molto contente perché l ultima volta che l abbiamo organizzato c è stata una grande affluenza di pubblico, e il messaggio educativo è stato diffuso tra tante persone, soprattutto i mariti che sono arrivati numerosi a vederlo. Per noi questo è un onore, poiché i maggiori artisti del Kosovo, quelli che sono più seguiti come esempio da tutti, faranno questa campagna contro la violenza. La nostra prossima riunione sarà a settembre, speriamo con altre belle novità per le nostre beneficiarie. Scambi d esperienza Kosovo-Albania Una gita in Kosovo, un occasione di scambio tra albanesi e kosovari Il 25 maggio un pullman con a bordo 21 persone è partito da Tirana con destinazione Pristina. Il momento tanto atteso era arrivato. Da qualche tempo si pensava a questo viaggio, all incontro con i giovani kosovari conosciuti a Sarajevo, alla possibilità di conoscerne di nuovi, di visitare i loro centri e di toccare con mano la loro realtà. Sono stati 4 giorni intensi d incontri con le autorità, formazione con i responsabili dei centri, visite ai punti d animazione scanditi da momenti di festa e di condivisione. La settimana è terminata con una bella gita al parco Germia, dove erano presenti tutte le persone incontrate nei giorni precedenti. La cosa che ha colpito maggiormente tutto il gruppo, è stata la calorosa accoglienza dei kosovari nei nostri confronti, al punto che alcuni giovani albanesi si chiedevano se quando verranno loro in visita in Albania saranno in grado di eguagliare e ricompensare tale accoglienza. Durante questi giorni abbiamo avuto la possibilità di visitare il centro DUGA nell enclave serba e tutti erano stupiti di sapere che il centro si impegna molto per organizzare attività multietniche e promuovere il dialogo tra serbi ed albanesi. E stata molto toccante la festa che hanno organizzato nel villaggio di Grabovc, sede di uno dei punti d animazione. Avevano preparato per noi una grande festa di saluto e di benvenuto. Nel cortile della scuola c erano circa 100 bambini, ragazzi ed adulti che ci hanno ringraziato per la nostra presenza con un caloroso applauso. Le animatrici avevano organizzato insieme ai ragazzi e ai bambini un piccolo spettacolo con danze tradizionali, danze moderne, recite di poesie e canzoni. Inoltre avevano preparato per noi un piccolo buffet con piatti tipici kosovari fatti in casa. Il 30 mattina siamo risaliti sul nostro pullman entusiasti per l esperienza fatta, con il cuore pieno di emozioni, di gioia e di speranze per il futuro. Per me personalmente è stata un esperienza molto arricchente: sono uscita dal Kosovo fisicamente a pezzi, ma piena di energia per affrontare la prossima esperienza e di pensieri positivi per il futuro del Kosovo. 3

4 L accoglienza dei Kosovari deve essere per tutti noi una grande lezione, il loro modo di lavorare un modello da ripetere e moltiplicare qui in Albania come negli altri paesi. Bastava parlare con loro, ascoltare le presentazioni per essere contagiati dalla loro passione: una passione che non si limita allo svolgimento di un semplice lavoro ma alla realizzazione di una vera e propria missione, al perseguimento di un ideale. Le emozioni sono state grandi e sono rimasta basita. Tutti ci ringraziavamo in continuazione, quando secondo me eravamo noi che dovevamo ringraziare loro per le possibilità che ci stavano offrendo. Ho capito che non serve un bell ambiente o del materiale particolare, basta la stanza di una scuola, un prato verde, uno stanzone brutto e malridotto, la voglia di fare delle persone ed ecco la magia! Tutto si muove attorno a loro.tutti uniti per una sola cosa: ricostruire il loro paese! Sembrava tutto così facile sicuramente le difficoltà ci sono, ci sono state, ci saranno sempre ma il desiderio che è dentro di loro è così forte da superare ogni ostacolo ed anche se uno è di un centro, uno dell altro, uno serbo, uno albanese tutte le loro azioni vanno nella stessa direzione. Questa forza mi ha spaventato, nel senso positivo della parola. Già perché forse noi che non viviamo in quel contesto, non ci rendiamo nemmeno contro che meno di 6 anni fa quel paese è stato massacrato da una guerra: le case sono state bruciate, fabbriche, scuole e palazzi bombardati, le persone sono dovute fuggire in altri paesi per proteggersi, quasi tutti hanno perso tutto ma soprattutto hanno perso molte persone care, le hanno viste morire davanti ai propri occhi. Solo 6 anni.davvero pochi se ci pensiamo. Pochi se pensiamo che i giovani di adesso sono gli adolescenti traumatizzati di ieri. Non dobbiamo poi dimenticare che molte organizzazioni stanno abbandonando il Kosovo, che il governo del Kosovo è un governo UNMIK e per alcuni aspetti fragile. Mi ha fatto piacere incontrare giovani che non sperano di andarsene dal loro paese in cerca di chissà quali esperienze all estero, ma che sono pronti a lottare e difendere il loro paese senza armi in modo pacifico. Me ne sono andata da Pristina con la consapevolezza che qualcosa sta cambiando e le persone stanno andando nella direzione giusta. Il Tribunale dell Aja rilascia Ramush Haradinaj Il Kosovo in festa per la liberazione, anche se solo provvisoria, dell ormai ex Premier accusato di crimini di guerra Amsterdam, 6 giugno 2005: il Tribunale Internazionale dell Aja decide di liberare, anche se in modo provvisorio, Ramush Haradinaj e di farlo rientrare in Kosovo, dove tutta la popolazione, mobilitatasi in seguito all evento, lo aspettava a braccia aperte. Haradinaj era stato chiamato dal Tribunale per rispondere dell accusa di crimini di guerra perpetrati tra il 1998 e il 1999 dalla guerriglia separatista albanese contro le forze serbe. Lui ovviamente ha respinto le accuse, e per gli albanesi del Kosovo era ed è ancora considerato come un eroe, mentre a livello internazionale è accusato di inutili uccisioni e vendette atroci su civili inermi. Grazie alla totale collaborazione con la Corte l ex comandante dell Uck ha ricevuto il permesso di tornare nel suo paese e di attendere lì il verdetto definitivo, che comunque non sarà prossimo, in attesa di raccogliere prove e documentazione. "Chi ha deciso per la provvisoria liberazione è convinto che comparirà in giudizio e non c è pericolo di inquinamento delle prove né di minacce alle vittime o ai testimoni questa la dichiarazione del Tribunale. Carla del Ponte si era opposta alla sua liberazione provvisoria asserendo che questa avrebbe potuto intralciare il proseguimento delle indagini, ma nelle 24 di tempo per l appello della decisione nessuna prova è stata portata. Il Governo del Kosovo aveva richiesto il rilascio di Haradinaj e offerto assistenza legale per il suo processo. Non è stata ancora fissata la data di inizio del suo processo. 4

5 Tutti i diplomatici che lo avevano conosciuto hanno dichiarato che il processo al leader ha causato un brusco freno ai negoziati per il futuro status del Kosovo, poiché lui era un uomo aperto alle diverse dinamiche dei gruppi etnici che convivono più o meno forzatamente in Kosovo. Gli analisti lo definiscono una figura fondamentale per la nuova disciplina e la dovuta direzione che la provincia aspira ad avere nel rispetto della democrazia e dei diritti delle minoranze. Anche se il Kosovo reclama l indipendenza momentaneamente è ancora parte della Serbia; noi tutti speriamo che la situazione si chiarisca presto e che la nostra convivenza non venga più messa a rischio. La Newsletter LA STRADA DAVANTI A NOI e` stata pensata per tenere aggiornati tutti i sostenitori dei progetti di Amici dei Bambini in Kosovo. Si tratta di un servizio che abbiamo denominato SOL (Sostegno On Line). L idea e` quella di trasmettere via la newsletter contenente estratti dei report settimanali redatti dai volontari espatriati e notizie relative all andamento del progetto. Abbiamo pensato di utilizzare la posta elettronica, poiche` e` uno strumento che consente di raggiungere un grande numero di utenti ad un costo minimo. Se l idea riscontrasse il Suo interesse e desiderasse aderire a quest iniziativa e` necessario che comunichi la Sua all indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio: sad@aibi.it affinche` possa ricevere, direttamente dai nostri volontari in Moldavia, i prossimi numeri del notiziario. La newsletter e` comunque disponibile anche sul sito Internet di Amici dei Bambini, all indirizzo nelle pagine dedicate ai nostri progetti in Kosovo. Lo staff di Amici dei Bambini in Kosovo Maurizia Sandrini (volontaria di Amici dei Bambini) - Rudina Llapashtica (responsabile ONG OGPK) - Ibadete Krasniqi (responsabile della rete dei Centri Servizi per la Famiglia) Elena Magoni (volontaria in formazione per Amici dei Bambini) 5