In questo decimo numero...

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1 Numero 10, Ottobre 2005 NEWSLETTER DI AGGIORNAMENTO SUI PROGETTI DI AMICI DEI BAMBINI IN KOSOVO In questo decimo numero... Animazione per i bambini Aggregazione giovanile Attività per le famiglie Scambi interetnici Storia, cultura, politica, economia Un torneo di basket a Priluzje Un attività dei nostri ragazzi per dare un alternativa alla strada ai loro coetanei Parlando con i bambini dei nostri centri è nata tempo fa la necessità, espressa calorosamente e a gran voce da loro stessi, di organizzare dei tornei e delle competizioni all interno delle attività svolte nei nostri centri. L idea era che attraverso questi simpatici tornei i nostri bambini potessero invitare anche altri bambini e i loro fratelli attirati soprattutto dall idea di poter giocare tutti insieme e di poter partecipare a qualche cosa di divertente. Così abbiamo organizzato un torneo di basket in cui hanno gareggiato tre squadre composte da tre ragazzi in ognuna. Finito il torneo abbiamo invitato tutti i partecipanti e gli ospiti a unirsi al rinfresco che avevamo organizzato e dove abbiamo così avuto l occasione di poter presentare tutte le nostre attività e di far conoscere cosa facciamo realmente nel nostro centro servizi per il bambino e la famiglia Duga. Fortunatamente, grazie alla nostra presentazione, siamo riusciti nell intento; molti bambini e ragazzi infatti hanno espresso il desiderio di potersi unire alle nostre attività al più presto. Siamo rimasti molto soddisfatti per il risultato ottenuto e 1

2 soprattutto perchè sappiamo che cosi facendo siamo riusciti a togliere dalla strada altri bambini per cercare di garantirgli un futuro migliore. Tra Calcio e Cocktail I ragazzi di Prluzje e i militari marocchini si sfidano in un appassionante partita di calcio In questi ultimi giorni abbiamo partecipato al torneo di calcio nato dal desiderio dei ragazzi delle squadre di Priluzje e della Kfor del Marocco. In realtà il torneo è nato anche da una nostra idea in un incontro fatto con gli altri partecipanti e organizzatori proprio per sviluppare un maggior senso di integrazione e per trovare delle occasioni per poter stare insieme scambiando anche conoscenze sulle nostre rispettive culture. Il torneo è stato organizzato nella scuola e i partecipanti erano davvero dei fuoriclasse: la prima squadra di Priluzje, la squadra degli insegnanti di educazione fisica della scuola superiore e la squadra della Kfor marocchina, rafforzata da elementi francesi. La giornata sportiva è stata davvero intensa ed interessante, il pubblico era animato e tifava molto rendendo l atmosfera di alto livello. Per tre ore consecutive i giocatori sono stati impegnati in quattro partite, che hanno visto vincitori la prima squadra di Priluzje, poi gli insegnanti, ancora dietro i militari. Anche i generali francesi hanno presenziato alla giornata, tifando i loro malcapitati soldati arrivati ultimi; si sono dovuti accontentare del rinfresco organizzato poi nel nostro centro e di condividere l opinione del pubblico, che la nostra squadra fosse la migliore. Tra una coca cola e un caffè abbiamo colto l occasione per mostrare agli ufficiali il nostro centro, parlare delle nostre attività, pubblicizzare il nostro nome e cercare un pò di aiuto. Per noi è stato un immenso piacere ricevere questa visita ma anche per i militari lo è stato, perchè hanno visto quante attività utili realizziamo per i giovani e per la popolazione del nostro villaggio. Una trasmissione particolare Attività culturali e religiose nel CBF Duga di Priluzje Durante questo mese è stata realizzata, in collaborazione con la Chiesa Ortodossa del nostro villaggio e a tutta la popolazione, una notte religiosa ; un fatto strano, nel senso che era la prima volta che lo facevamo e che si è realizzato nel modo migliore possibile. Il prete del grande monastero Crna Reka ha partecipato e diretto la funzione religiosa per tutta la fedelissima popolazione di Priluzje, che è accorsa numerosa all evento. Proprio per questo grande attaccamento alla fede sono intervenuti il nostro prete, quello del monastero ma anche altri di altre enclavi vicine a noi, ed è stato interessante ascoltare le loro teorie e spiegazioni ai fatti del mondo. Siamo stati orgogliosi che per la celebrazione della prima notte religiosa di Priluzje sia stato scelto il nostro Centro Servizi per il Bambino e la Famiglia Duga, poichè ci ha permesso di farci conoscere come erogatori di servizi non solo al nostro villaggio ma anche ai villaggi vicini. 2

3 Grazie poi alle nostre apparecchiature radio e alle conoscenze apprese durante gli ultimi corsi di formazione abbiamo potuto diffondere via etere i messaggi registrandoli in diretta nel nostro piccolo studio privato; in questo modo anche chi non aveva potuto partecipare direttamente all evento ha potuto per lo meno ascoltarlo in diretta. La collaborazione con il nostro prete continua e siamo stati molto felici di metterci a disposizione di questo tipo di attività, che fa riflettere sui mali del mondo e capire molte cose, in un sistema e in un tempo in cui fermarsi a riflettere non è più di moda. Vivo anch io nella mia famiglia felice Queste sono le parole di un bimbo adottato di 5 anni che vive nel villaggio di Miradia Durante il nostro lavoro quotidiano abbiamo recentemente iniziato a cercare alcune famiglie risorsa per Amici dei Bambini, potenziali famiglie cioè che potrebbero accogliere o hanno già accolto, grazie alla loro buona volontà ed apertura, un bambino abbandonato temporaneamente o definitivamente. Questa attività è finalizzata alla formazione, in ogni luogo in cui Amici dei Bambini lavora, di un movimento di famiglie accoglienti, persone in grado di rappresentare i diritti dei bambini senza famiglia e combattere le nostre battaglie, e chi meglio della società civile, in questo caso chi ha già avuto esperienza di accogliere un bimbo abbandonato nella propria casa, può mobilitarsi in questo senso? Abbiamo realizzato quindi una visita ad una coppia adottiva che vive nel villaggio di Miradia, all interno della municipalità di Fushe-Kosova/Kosovo Polje, città in cui lavoriamo. Questa coppia di genitori ha adottato due bambini, un maschio e una femmina di 5 e 6 anni rispettivamente; papà e mamma hanno iniziato ad accompagnare i loro bambini alle nostre attività di animazione e ci hanno aperto la porta del loro cuore raccontandoci la loro storia, e chiedendoci di avere un pò di cura particolare per loro, perchè essendo stati più sfortunati di altri hanno bisogno di maggiore attenzione. Il desiderio di questa famiglia era da tempo di chiedere un bambino in adozione, ma solo nell anno 2000 e poi nel 2001 hanno potuto realizzare il loro sogno, aprire la loro casa e accogliere un piccolo abbandonato. Queste adozioni sono state entrambe concluse attraverso i Servizi Sociali e il Tribunale, e non tramite consenso tra famiglie, come spesso succede, oppure illegalmente. I genitori sono molto felici di avere ottenuto questi due bambini che hanno cambiato le loro vite. Noi animatrici abbiamo raccontato loro la storia della nascita dell ong Amici dei Bambini, della sua mission e del movimento di famiglie che la anima, insieme alle attività che realizza in tutto il mondo; loro sono stati sorpresi e fieri di loro stessi, per aver fatto questo grande gesto d amore. Noi realizziamo sempre attività di sensibilizzazione, in tutti modi, e queste visite sono solo i primi passi che muoviamo in modo da porci come punti di riferimento delle famiglie che vogliono essere aiutate. Il problema di questa famiglia resta quello del modo di raccontare ai piccoli, una volta cresciuti, che sono stati adottati. Siamo una coppia aperta, ma non vogliamo far male ai nostri bambini su questa questione...come possiamo fare?. Spetta a noi adesso dare una risposta! 3

4 Finalmente Operatori Familiari! L ultimo modulo formativo per il progetto 212 in Kosovo raccontato dai nostri operatori dei Centri per il Bambino e la Famiglia La settimana scorsa è terminato l ottavo modulo previsto dal corso di formazione attuato in base al progetto 212 in Kosovo e indirizzato agli operatori sociali, o meglio familiari, assistenti sociali cioè che hanno come proprio obiettivo il lavoro all interno della famiglia. Amici dei Bambini, grazie al finanziamento del Ministero Affari Esteri Italiano, ha collaborato nell organizzazione di tale corso in partnership con il Ministero del Lavoro e del Benessere Sociale locale, e l interessante seminario che ne è uscito ha avuto durata di 10 mesi, per un totale di otto moduli formativi, tenuti da esperti italiani e locali. Ai seminari hanno partecipato assistenti sociali pubblici provenienti da diversi Servizi Sociali dislocati nel territorio, gli ufficiali dell Istituto per le Politiche Sociali di Pristina, i giovani operatori privati dei centri Duga di Priluzje, Hareja di Vucitrn/Vushtrri e Akti di Kosovo Polje/Fushe Kosova. La bravissima Barbara Meroni, insegnante italiana che ha saputo metterci a confronto con un altra realtà, e Luigi Ndou, esperto di Pristina ma con esperienza in diversi paesi dei Balcani, ci hanno accompagnati in un percorso formativo teorico ma anche pratico, sapendo ben conciliare le loro lezioni filosofiche con i casi concreti che noi portavamo in esempio dal nostro lavoro ma anche dalla nostra vita quotidiana. Dal nostro centro Duga hanno partecipato 5 ragazzi, davvero entusiasti per i nuovi argomenti trattati e il modo di poterli rapportare alla pratica del lavoro di tutti i giorni; noi infatti lavoriamo a contatto con i giovani e i bambini ma soprattutto con le donne, che spesso ci confessano le loro tristi storie in cerca di un consiglio ma anche di un pratico aiuto. E difficile spesso aiutare, dopo certi racconti si ha davvero poco da dire.. Il mestiere dell educatore, come quello dell assistente sociale, è davvero difficile, perché in una società come la nostra, afflitta da tanti mali sociali indotti soprattutto dalla guerra, dare consigli attuabili è impossibile, mancando ancora la ricostruzione sociale e la possibilità di comunicare tutti insieme, a causa di forti e inconciliabili tradizioni patriarcali. E difficile educare i giovani, ma è ancora più difficile insegnare ai genitori, ma ora, con questa nuova esperienza, potremmo di sicuro fare di meglio. Nel nostro centro le persone possono trovare aiuto, conforto, amicizia, ascolto, e da oggi anche un parere professionale, e questo non solo grazie ai bravi insegnanti ma anche alle persone dei Servizi Sociali locali, che spesso hanno portato la loro esperienza concreta in classe, mostrandoci come avessero trattato casi che anche a noi sono capitati di fronte. 4

5 Ti siamo vicini Presidente! Rugova fuori dai giochi, le Nazioni Unite chiedono passi avanti verso una società multietnica L Amministratore del Kosovo Søren Jessen-Petersen ha chiesto a tutti i cittadini della provincia etnicamente divisa e contesa del Kosovo di continuare i loro sforzi verso la costruzione di una società pacifica, stabile, multietnica; questo è successo subito dopo l apparizione in video di un malatissimo Rugova, che ha annunciato di essere afflitto da una grave malattia e di non essere in grado di continuare il suo impegno politico a causa delle numerose cure che dovrà seguire. In una dichiarazione di ieri il Rappresentante Speciale del Segretario Generale Kofi Annan ha espresso le sue speranze per la pronta guarigione del Presidente. Penso che i cittadini del Kosovo debbano ora rimanere uniti, mantenere ritegno e dignità, ma soprattutto solidarietà, nei confronti del loro Presidente, e continuare i suoi sforzi proseguendo sulla strada delle sue aspirazioni pacifiche e raggiungendo alla fine un futuro multietnico, democratico e stabile per il Kosovo, così come era nei sogni del Presidente Rugova. Le Nazioni Unite hanno guidato il Kosovo sin dal 1999, momento in cui la NATO ha iniziato i bombardamenti sulle truppe della ex-yugoslavia per contrastare l abuso dei diritti umani da parte dei serbi nei confronti degli albanesi. La settimana scorsa Jessen-Petersen ha dichiarato che la situazione in Kosovo, provincia in cui gli albanesi superano numericamente di circa 9 su 10 le altre comunità, è migliorata sentitamente dai disordini risalenti a Marzo 2004, quando 22 persone sono state uccise e 500 ferite in scontri etnici violenti. La Newsletter LA STRADA DAVANTI A NOI e` stata pensata per tenere aggiornati tutti i sostenitori dei progetti di Amici dei Bambini in Kosovo. Si tratta di un servizio che abbiamo denominato SOL (Sostegno On Line). L idea e` quella di trasmettere via la newsletter contenente estratti dei report settimanali redatti dai volontari espatriati e notizie relative all andamento del progetto. Abbiamo pensato di utilizzare la posta elettronica, poiche` e` uno strumento che consente di raggiungere un grande numero di utenti ad un costo minimo. Se l idea riscontrasse il Suo interesse e desiderasse aderire a quest iniziativa e` necessario che comunichi la Sua all indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio: sad@aibi.it affinche` possa ricevere, direttamente dai nostri volontari in Moldavia, i prossimi numeri del notiziario. La newsletter e` comunque disponibile anche sul sito Internet di Amici dei Bambini, all indirizzo nelle pagine dedicate ai nostri progetti in Kosovo. Lo staff di Amici dei Bambini in Kosovo Maurizia Sandrini (volontaria di Amici dei Bambini) - Rudina Llapashtica (responsabile ong OGPK) - Ibadete Krasniqi (responsabile della rete dei Centri Servizi per la Famiglia) Adriano Falconi (volontario in formazione di Amici dei Bambini) 5