INDICE. Normativa IL CONTESTO NORMATIVO PER L EXPORT CREDIT 3. L analisi dei rischi

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2 INDICE Normativa IL CONTESTO NORMATIVO PER L EXPORT CREDIT 3 L analisi dei rischi IL RISCHIO PAESE: CRITERI OCSE E ANALISI SACE 6 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO PER CONTROPARTI PRIVATE 11 LINEE GUIDA INTERNAZIONALI PER L ANALISI DELL IMPATTO AMBIENTALE 20 I prodotti SACE CREDITO ALL ESPORTAZIONE E PROJECT FINANCE CREDITO ACQUIRENTE 27 CREDITO FORNITORE 32 POLIZZA LAVORI 38 PROTEZIONE DEGLI INVESTIMENTI ALL ESTERO POLITICAL RISK INSURANCE 46 GARANZIE FINANZIARIE INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTIVITÀ STRATEGICHE 50 ENERGIE RINNOVABILI E INFRASTRUTTURE STRATEGICHE 60 CAUZIONI E RISCHI DELLA COSTRUZIONE CAUZIONI ESTERO 66 CAUZIONI ITALIA 73 RISCHI DELLA COSTRUZIONE 79 IL FACTORING 84 Tecniche di risk management POLITICHE DI PRICING 88 METODOLOGIA VAR 95 La crisi dell operazione LE RISTRUTTURAZIONI COMMERCIALI 101 GLI INDENNIZZI 108 2

3 IL CONTESTO NORMATIVO PER L EXPORT CREDIT Antonio Bartolo, Responsabile Campania, Rete Domestica Questa sezione sarà una veloce carrellata per passare in rassegna i provvedimenti normativi più importanti che regolano le attività delle Agenzie per il Credito all Esportazione. Parliamo di strumenti di cui ogni Paese industrializzato è dotato per sostenere i propri flussi esportativi. Come se utilizzassimo uno zoom, partiremo da lontano, esaminando la disciplina fissata nell ambito dell Organizzazione Mondiale per il Commercio, e come in un piano-sequenza ci concentreremo poi sulla normativa europea e infine su quella nazionale. Al termine, avremo un quadro delle norme a cui SACE deve attenersi nello svolgimento della propria attività. Il primo focus è sulla Normativa Internazionale. La problematica principale, dal momento che tutti gli impegni relativi a questi programmi di supporto vengono incondizionatamente sottoscritti dai Governi, riguarda l ambito della concorrenza tra operatori di nazionalità diversa. I due accordi che regolano l attività delle Agenzie per il Credito all Esportazione sono l Accordo in materia di Sussidi e Misure Protettive, sottoscritto nell ambito dell Organizzazione Mondiale per il Commercio, e l Intesa sui Crediti all Esportazione Ufficialmente Sostenuti - più noto come Consensus - concluso nell ambito dell Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Accordo in materia di Sussidi e Misure protettive Ai sensi dell Accordo in materia di Sussidi e Misure Protettive deve considerarsi sussidio : - un contributo finanziario pubblico (anche se erogato attraverso società di diritto privato sotto il controllo governativo). Questo contributo può assumere la forma di trasferimento di fondi diretto (tramite finanziamento) o potenziale (tramite prestazione di garanzie); incentivi fiscali; forniture di beni e servizi diversi da infrastrutture; - il sussidio, deve produrre un beneficio al destinatario dell intervento, ossia l accesso a condizioni economiche migliori di quelle ottenibili in assenza dell intervento pubblico; - deve avere carattere di specificità, cioè deve poterne beneficiare solo un impresa o un gruppo limitato di esse. Figura 1: definizione di sussidio 3

4 I sussidi specifici sono proibiti perché dannosi per la concorrenza e tra questi sono elencati anche quelli legati all attività esportativa, come: - la copertura dei rischi del credito a tassi di premio non adeguati; - i finanziamenti diretti a tassi sotto mercato; - i contributi in conto interessi che conferiscano all offerta finanziaria dell esportatore un vantaggio competitivo. Tuttavia l Accordo sui Sussidi stabilisce un esenzione dal divieto per quelle attività regolate in base ad un intesa sottoscritta da almeno 12 Paesi membri dell Organizzazione Mondiale per il Commercio, legittimando tale intesa come un sistema di regole coerenti finalizzate ad evitare distorsioni alla concorrenza e pertanto accettabile. Il Consensus L Intesa sulle linee guida in materia di credito all esportazione è comunemente conosciuta come Accordo Consensus. Il Consensus è stato concluso nel 1978, in risposta alla crescente domanda di termini di pagamento dilazionati da parte dei Paesi emergenti, allo scopo di fissare delle regole che consentissero il contenimento delle attività di sussidio entro confini accettabili. L Accordo trova applicazione nell ambito di operazioni con dilazione creditizia superiore ai 2 anni, diverse dalle forniture agricole e militari. Individua i termini e le condizioni che devono essere rispecchiati nelle offerte finanziarie degli esportatori, affinché l operazione possa godere del sostegno pubblico. Tra questi: - l ammontare della quota anticipata obbligatoria, che non può essere inferiore al 15%; - i termini massimi di rimborso a seconda del livello di rischio del Paese destinatario dell esportazione, che possono arrivare a 10 anni; - il tasso minimo di interesse applicabile ai finanziamenti. Sono annessi al Consensus anche alcuni accordi settoriali, che regolano le condizioni di offerta in specifici comparti: quello navale, quello dell energia nucleare, quello aeronautico e quello delle energie rinnovabili. Sebbene sia nato come un Gentlemen s Agreement (quindi non vincolante dal punto di vista giuridico) per i Paesi partecipanti, è stato recepito con una Decisione del Consiglio Europeo ed è pertanto immediatamente vincolante per i Paesi che appartengono all Unione Europea. Il vantaggio di avere un sistema di regole coerenti finalizzate ad evitare distorsioni alla concorrenza consente di concedere le medesime opportunità competitive alle imprese di tutti i Paesi partecipanti nel mercato internazionale dei beni d investimento. La Normativa Comunitaria Il Trattato sull Unione prevede all art. 132 una generica indicazione a procedere all armonizzazione di regimi agevolativi presenti nelle varie discipline nazionali. Per questo motivo, nel 1998 è stata elaborata la Direttiva n. 29 sull armonizzazione delle pratiche assicurative del credito-export. La Direttiva - che si applica alle operazioni di esportazione con una durata totale del rischio superiore a 24 mesi - contiene specifiche definizioni riguardo alle operazioni assumibili in copertura (il credito-fornitore ed il credito-acquirente), fornisce un quadro dei rischi che possono essere coperti e delle possibili cause di sinistro e prevede, infine, i termini che occorre negozialmente inserire nei contratti di assicurazione del credito affinché si possa procedere alla liquidazione del sinistro (c.d. termini costitutivi di sinistro). La Direttiva rappresenta, quindi, un ulteriore indicazione della centralità della tutela della concorrenza in ambito comunitario; nonostante ogni Paese abbia un proprio sistema autonomo di supporto all export, le condizioni di copertura dovranno perciò essere, in ossequio alla Direttiva, le medesime per tutte le imprese operanti nei paesi membri dell Unione in modo da evitare qualsiasi effetto distorsivo. In Italia la Direttiva è stata recepita con il Decreto Legislativo n. 95/

5 Sempre allo scopo di tutelare la concorrenza ed il mercato degli assicuratori del credito privati, la Commissione Europea ha individuato poi, con una Comunicazione del 1997, alcune tipologie di rischio che - essendo assorbibili dal mercato privato - dovevano essere sottratte all attività delle Agenzie di Credito all Esportazione con il supporto pubblico. Ai sensi di questa Comunicazione sono considerati di mercato - e quindi esclusi dall ambito di operatività delle agenzie governative - i rischi di natura politica e commerciale derivanti da operazioni con debitori o garanti, con sede in qualsiasi Paese dell Unione Europea e nei Paesi ad alta industrializzazione che appartengono all OCSE, e che ineriscono un periodo di rischio inferiore a due anni. La Comunicazione sui rischi di mercato è aperta a successive revisioni in seguito alle verifiche periodiche che la Commissione Europea svolge sulla capacità del mercato di assorbire i rischi di credito. In questo modo si può agevolmente modulare l intervento pubblico in base alle specifiche contingenze. Oltre al tradizionale supporto all esportazione, SACE svolge l attività legata all emissione di garanzie a favore di banche che abbiano fornito supporto finanziario ad imprese italiane per la loro internazionalizzazione. In tale contesto la garanzia fornita da SACE, godendo del supporto pubblico, deve risultare conforme alla disciplina dettata in ambito comunitario in materia di aiuti di stato: la Comunicazione emessa nel 2000 e successivamente modificata nel la Comunicazione 155. La comunicazione elenca le quattro condizioni che occorre assolvere perché l emissione di una garanzia (direttamente da parte dello Stato o attraverso un soggetto da esso controllato) non ricada nel concetto di Aiuto di Stato: a) il mutuatario non deve versare in situazione di difficoltà finanziaria; b) deve essere in grado di ottenere finanziamenti senza l intervento statale; c) la garanzia deve essere legata ad una specifica operazione, per un determinato ammontare e non deve coprire più dell 80% dell importo del finanziamento; d) la remunerazione percepita dal soggetto pubblico deve essere in linea con quella di mercato. Anche questa Comunicazione è aperta a successive revisioni ed attualmente la Commissione Europea ha adottato un regime temporaneo che modifica - fino al 31 dicembre le quattro condizioni di cui abbiamo parlato. Fino al termine del 2010 non costituiranno aiuto di stato le garanzie : - concesse a soggetti che si siano trovati in difficoltà finanziarie dopo il 1 luglio 2008; - che assistono il rimborso di una somma fino al 90% del finanziamento; - che riguardino finanziamenti di importo non superiore alla spesa salariale annuale del beneficiario. La Normativa nazionale La normativa italiana che regola l attività di SACE è in massima parte contenuta nel Decreto Legislativo n. 143/1998, che - insieme al Decreto Legge n. 269/ rappresenta la legge istitutiva di SACE. Il decreto 143 individua quindi le funzioni di SACE: il sostegno alle esportazioni; il supporto all attività di internazionalizzazione delle società italiane e delle controllate o collegate estere; l ausilio alle operazioni di interesse strategico. Il legislatore ha scelto di disciplinare a livello primario solo le funzioni di carattere generale, mentre le operazioni ed i rischi assicurabili sono lasciati a norme di livello secondario: le Delibere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, un organo collegiale presieduto dal Presidente del Consiglio e composto dai c.d. Ministri Economici. Rispetto ai precedenti, questo sistema consente al Governo di adeguare gli strumenti a disposizione di SACE per realizzare i suoi fini istituzionali in maniera più veloce e senza ricorrere ad un provvedimento di legge. In tal modo l attività risulta più efficiente. La Delibera attualmente in vigore è la n. 62/2007. Il sostegno all internazionalizzazione, oltre a trovare fondamento nelle fonti normative in materia di aiuti di stato, trova un riferimento specifico per quanto concerne le PMI, nella Legge 80/2005 che indica i requisiti affinché i finanziamenti bancari possano beneficiare della garanzia di SACE: a) connessione con il processo di internazionalizzazione; b) erogazione per oltre il 50% in favore di PMI, e per la restante parte in favore di imprese con fatturato sotto i 250 milioni di euro; c) pricing di mercato. 5

6 IL RISCHIO PAESE: CRITERI OCSE E ANALISI SACE Carlo Guarinoni, Senior Manager, Divisione Formazione L analisi del Rischio Paese è una disciplina caratteristica delle Export Credit Agencies come SACE, vale a dire degli organismi, siano essi pubblici o privati, che in tutto il mondo assicurano le aziende che operano fuori dei confini nazionali. La valutazione del rischio che si corre operando all estero, infatti, è la base del sistema di prezzi assicurativi i cosiddetti Premi che le Agenzie di Credito all esportazione applicano ai loro clienti. In generale, più il rischio è elevato e più è alto il costo della copertura assicurativa. In Italia, probabilmente, quello di SACE è l unico Ufficio Studi che svolge un analisi completa e un controllo continuo del Rischio Paese in oltre 190 realtà geografiche. I nostri economisti tengono sotto controllo l andamento di tutti i mercati mondiali cui si rivolgono gli esportatori e gli investitori italiani. Ma - come vedremo più avanti lo fanno in collaborazione con i loro colleghi di tutti i principali paesi esportatori. Per intenderci dobbiamo capire innanzitutto che cosa si intende per Rischio Paese. E qui bisogna subito premettere che la nostra non è una scienza esatta. Anche se viene condotta secondo le migliori metodiche, l analisi del Rischio Paese è un attività artigianale: un tentativo continuo di interpretare la realtà e di identificare i fattori di rischio che caratterizzano l evoluzione economica dei paesi. Non esiste, perciò, una definizione che potremmo definire canonica del rischio Paese. Noi ne abbiamo scelta una che è stata suggerita nel 2000 da un economista americano: Duncan Meldrun. Meldrun dice semplicemente che per Rischio Paese si intende l insieme dei rischi che non si sostengono se si effettuano delle transazioni nel mercato domestico, ma che emergono nel momento in cui si effettua un investimento in un paese estero. Il Rischio Paese comprende una pluralità di rischi ai quali si va incontro operando all estero. Sono rischi che dipendono soprattutto dalle differenze fra il paese di origine e quello di destinazione, in cui si esporta o investe. Di quali rischi specifici si tratta? Per semplicità Meldrun ne individua 6 e noi condividendo questa sua scelta, abbiamo adottato la stessa suddivisione. Figura 2: definizione di Meldrum Parliamo innanzitutto del rischio sovrano, che riguarda le cosiddette ability (capacità) e willingness (volontà) di un governo straniero debitore di onorare i propri impegni di pagamento. Per questo tipo di rischio sono importanti non soltanto la disponibilità effettiva di risorse per fare fronte all onere debitorio, ma anche la reputazione e l esperienza di pagamento del governo stesso, che, può anche avere il denaro, ma può decidere di non pagare lo stesso. 6

7 Quando invece parliamo di rischio politico facciamo riferimento a quegli eventi che non hanno natura economica, ma derivano da guerre, cambiamenti istituzionali oppure da atti unilaterali dei governi come gli espropri o le nazionalizzazioni. Il rischio economico deriva da fattori che influiscono direttamente sui tassi di sviluppo: la coerenza degli obiettivi di politica economica, il grado di apertura dell economia, l andamento delle ragioni di scambio del paese e così via. Il rischio di trasferimento è quello che dipende da eventuali decisioni delle autorità politiche o monetarie di adottare restrizioni ai movimenti di capitali e al rimpatrio di dividendi e profitti. E un rischio legato strettamente a quello sovrano, perché può succedere che uno Stato si trovi a corto di riserve valutarie e quindi faccia ricorso in maniera unilaterale a restrizioni nei pagamenti verso l estero. Il rischio di cambio è quello che scaturisce da fluttuazioni inaspettate delle valute oppure dalla transizione da un tipo di regime valutario ad un altro (ad esempio quando si passa da un cambio fisso a uno variabile o viceversa). È un rischio, se vogliamo, molto legato a quello di trasferimento, perché in fondo è influenzato dagli stessi fattori. Il rischio di posizione, infine, è un tipo di rischio che con la globalizzazione è diventato di attualità e riguarda il cosiddetto contagio che può trasmettersi da paesi vicini, oppure da paesi simili per caratteristiche politiche o economiche. Prima di considerare l approccio particolare di SACE, cerchiamo di capire come è costruito e come funziona il modello utilizzato dalle agenzie dei paesi aderenti all OCSE, cioè quelle di quasi tutti i maggiori paesi industrializzati del mondo. Il modello econometrico adottato dall OCSE si chiama CRAM, un acronimo che designa il Country Risk Assessment Model e serve, in sostanza a classificare i mercati in base alla loro probabilità di default, vale a dire la probabilità che nel medio-lungo termine un paese non onori il servizio del debito estero. In base ai risultati del modello i paesi vengono classificati in 8 categorie di rischio: dalla categoria 0, che rappresenta un rischio trascurabile, alla categoria 7 che rappresenta invece il massimo livello di rischio. Queste categorie di rischio, che ormai sono piuttosto note come categorie OCSE, servono a definire il Minimum Premium Rate, vale a dire il premio minimo che le ECAs (cioè le agenzie di assicurazione del credito all esportazione di tutti i paesi OCSE) devono applicare quando assicurano il rischio sovrano a MLT. Alla base di questo esercizio sta il tentativo di ridurre al minimo la concorrenza fra paesi esportatori. Adottare una classificazione comune dei mercati di destinazione delle esportazioni, infatti, permette di definire dei premi minimi cui tutte le ECAs devono adeguarsi, evitando, così, di offrire ai loro connazionali che esportano condizioni assicurative privilegiate dal punto di vista del costo. Figura 3: il modello dell'ocse Il processo di valutazione dell OCSE si svolge in due fasi. Prima come si dice in gergo si fa girare il modello econometrico vero e proprio, cioè si ottiene una classificazione dei paesi basata su dati puramente numerici. Poi si procede all aggiustamento qualitativo. 7

8 Il CRAM è per buona parte un normale modello econometrico, dal momento che prende in considerazione gli stessi aggregati economici e finanziari utilizzati da qualunque istituto di ricerca che si dedichi allo studio quantitativo dei paesi. Esso, però, si distingue da tutti gli altri perché considera anche l esperienza di pagamento dei paesi esaminati nei confronti delle ECAs. Di conseguenza, anche in presenza di un risultato economico o finanziario favorevole, un esperienza di pagamento negativa determina una penalizzazione del paese in termini di categoria di rischio. I mancati pagamenti, infatti, o indicano che il paese debitore ha una scarsa volontà di fare fronte alle proprie obbligazioni oppure, semplicemente, che discrimina qualche creditore a vantaggio di altri. Gli indicatori economici e finanziari considerati nel modello sono ricavati dalle migliori statistiche disponibili, generalmente infatti si utilizzano i rapporti del Fondo Monetario Internazionale, che nel nostro campo sono la fonte primaria e più completa. In questo modo si arriva a due score, quello economico e quello finanziario, che - a loro volta - vengono integrati in un unico risultato attraverso una media ponderata, i cui pesi sono stati scelti anch essi sulla scorta dell esperienza. A questo punto il cosiddetto score economico-finanziario è confrontato con quello relativo all esperienza di pagamento, che - a sua volta - deriva dall analisi dell esposizione delle ECAs e anche da eventuali insoluti verso il FMI o la Banca Mondiale. Una volta elaborati i due score (quello economico-finanziario e quello relativo all esperienza di pagamento), si arriva al risultato totale del modello scegliendo il peggiore fra i due e convertendolo in categorie di rischio, dalla 0 alla 7. Questa prima classificazione esclusivamente econometrica costituisce il punto di partenza per l aggiustamento qualitativo. Bisogna considerare, infatti, tutti i fattori che non sono stati inclusi nel modello in quanto non quantificabili, ma che possono avere ripercussioni anche forti sul profilo di rischio del paese. I più importanti, ad esempio, sono la situazione politica o la presenza di conflitti interni o nelle aree confinanti; ma vengono valutati anche il quadro legale e l ambiente operativo, il contesto sociale, la presenza di tensioni causate da minoranze etniche o religiose e così via. Quindi si considerano la sostenibilità della politica economica e la cooperazione con gli organismi finanziari multilaterali come il Fondo Monetario o le banche di sviluppo. Si guardano la struttura del sistema bancario e finanziario, la sua stabilità e redditività, l adeguatezza della supervisione da parte delle autorità di vigilanza oppure le politiche adottate per evitare i fenomeni di contagio in caso di crisi finanziaria. Una particolarità importante della procedura OCSE è che l aggiustamento in positivo rispetto al risultato puramente matematico del modello (e in questo caso si parla di upgrading) è limitato a una sola categoria, mentre il downgrading, potenzialmente, è illimitato. Per cui un paese finanziariamente in ordine può essere declassato di molto a causa di eventi politici, mentre un paese finanziariamente debole è difficile che possa far fronte ai propri impegni soltanto perché gode di una buona reputazione. Cosa è cambiato recentemente nell analisi del Rischio Paese? Non si deve pensare che l analisi del rischio paese sia una disciplina statica, i cui metodi possono essere dati per acquisiti. I rischi che corrono le aziende nella loro attività all estero mutano nel tempo e derivano da fattori che sono anch essi in evoluzione. Tradizionalmente le crisi finanziarie erano caratterizzate dal default sul debito estero da parte dello stato sovrano e i soggetti coinvolti erano generalmente pubblici: da un lato il paese debitore insolvente, dall altro i cosiddetti creditori ufficiali, i governi dei paesi industrializzati e le cosiddette Istituzioni Finanziarie Internazionali. Pensiamo, ad esempio, alle crisi debitorie dei paesi latinoamericani e dei paesi africani negli anni Ottanta; per questo motivo negli anni passati l obiettivo principale dell analisi era il rischio sovrano, con una focalizzazione particolare sugli squilibri macroeconomici dei paesi. Negli ultimi anni, specialmente dopo le crisi finanziarie degli anni novanta, come la Tequila Crisis messicana, o la crisi delle Tigri Asiatiche del 1997 il ruolo delle garanzie sovrane si è andato ridimensionando, mentre è aumentata l attenzione verso il settore privato, che è diventato il cliente principale delle Export Credit Agencies come SACE. In sostanza, nei paesi emergenti è cresciuta la domanda di copertura dei rischi della controparte privata, mentre è diminuita quella del rischio sovrano. Allo stesso tempo è stata riconsiderata l importanza di fattori come il business environment, ossia l atteggiamento di una paese nei confronti degli investitori esteri, oppure la consistenza e il grado di funzionalità del sistema finanziario. Vediamo, ora come ha reagito SACE a questi cambiamenti. Il nostro sforzo è stato soprattutto (e lo è ancora) di passare da un analisi dei paesi di tipo soprattutto macroeconomico, come quella effettuata in ambito OCSE, a un analisi più puntuale, ritagliata soprattutto sui singoli rischi che possono mandare in sinistro una determinata operazione. SACE ha quindi elaborato una propria metodologia interna per analizzare il rischio Paese in maniera analitica. Le linee guida che ispirano questo nuovo tipo di analisi sono tre: definire un approccio multidimensionale e personalizzato al rischio paese fornire agli operatori uno strumento informativo utile facilitare la conoscenza e l accesso agli strumenti SACE 8

9 Scendendo un po nel dettaglio, in primo luogo bisogna capire quali sono i rischi nei quali è possibile incorrere quando si voglia operare in un particolare paese straniero. Non esistono soltanto rischi legati al contesto paese in cui si opera; esistono, e devono essere valutati attentamente anche rischi legati alla controparte commerciale. Ciascuno di questi rischi, inoltre, deve essere valutato in relazione alla natura dell operatore; una banca, infatti, corre rischi diversi da un esportatore, da un costruttore o da un investitore. Un esportatore che espleta una commessa, per esempio, è esposto soprattutto al rischio di credito della controparte con cui conclude il contratto commerciale; ma corre anche rischi indiretti come quelli normativo, di violenza politica o di mercato. Una banca che finanzia un committente estero, a sua volta, è esposta in primo luogo al rischio del credito, ossia al mancato rispetto della convenzione finanziaria da parte del suo debitore o garante; ma anche la banca corre rischi indiretti come quelli cui è esposto l esportatore. Altrettanto dicasi per il costruttore, che è esposto soprattutto ai rischi normativi e di violenza politica, rischi che per l investitore, sia esso industriale o finanziario, sono invece gli unici ad essere considerati. Si deve quindi partire dal presupposto che ciascun operatore va sì incontro a rischi di natura generale, ma anche a rischi tipici della sua attività. Per l operatore nazionale misurare questi rischi diventa propedeutico a qualsiasi iniziativa. SACE, offrendo agli operatori italiani la possibilità di valutare a priori l entità dei rischi che possono presentarsi su un determinato mercato per il loro tipo di attività, li mette in grado anche di scegliere consapevolmente gli strumenti assicurativi più adatti. Siamo arrivati, così, alla terza linea guida. Oggi SACE è in grado di offrire alle aziende italiane una gamma completa di prodotti assicurativi e finanziari a tutela della loro attività all estero. L analisi dei rischi serve proprio a identificare questi rischi e a scegliere gli strumenti adatti per mitigarli. Riassumendo, possiamo dire che il nuovo approccio di SACE al rischio paese si schematizza così: in primo luogo si identificano gli operatori nazionali secondo la loro attività; poi vengono precisati i rischi che ogni categoria di operatori può correre su un determinato mercato estero, distinguendo fra i rischi del credito e i rischi normativi o di violenza politica che includono i rischi di esproprio e nazionalizzazione, di trasferimento, di convertibilità e del cosiddetto breach of contract. Ovvero che modifiche contrattuali unilaterali da parte della controparte estera non consentano all operatore nazionale di ottenere quanto gli sarebbe dovuto. In conclusione, identificare chiaramente la natura dell operatore e i rischi della singola operazione che si vuole proteggere è la prima garanzia di successo di ogni iniziativa all estero. Poi sarà compito dei servizi operativi di SACE proporre al cliente gli strumenti assicurativi o finanziari che meglio si adattano alla particolare esigenza del momento o al complesso dei suoi rapporti economici con l estero, specialmente in caso di imprese medie e piccole. Figura 4: il framework SACE Adesso vediamo, anche graficamente, il risultato della nuova metodologia adottata da SACE. Questa nuova procedura consente di identificare otto rating (su una scala da 0 a 100) che corrispondono ai rischi che gli operatori possono riscontrare nella loro attività: sono i rischi del credito (disaggregati per controparte) e quelli politici (legati ad eventi normativi o di violenza politica). Ad ogni rating corrisponde un livello di rischio che, per comodità dell utente, viene identificato da una scala cromatica: al colore chiaro corrisponde un rischio basso, a un colore scuro un rischio alto. Nel sito SACE è possibile elaborare in maniera interattiva otto diverse mappe dei rischi (che sono date dalla combinazioni fra tipo di operatore e rischio prevalente); in altre parole, uno stesso paese può avere una rischiosità diversa a seconda se chi opera è una PMI, un finanziatore o un investitore. 9

10 Dopo aver visto come viene valutato il rischio paese, è arrivato il momento di capire qual è, concretamente, l atteggiamento assicurativo di SACE nei confronti dei diversi paesi. La definizione della categoria di rischio di per sé non è sufficiente per far sapere agli operatori se SACE è disposta a intervenire a sostegno di un operazione e in quali termini è disposta a farlo. Dobbiamo dire chiaramente ai nostri clienti quali sono le condizioni alle quali siamo o non siamo disposti ad intervenire a copertura del rischio del credito; per farlo, SACE ha deciso di adottare un sistema abbastanza semplice e schematico per modulare le possibilità di intervento su un determinato mercato: questo sistema è schematizzato nelle cosiddette condizioni di assicurabilità. Le condizioni di assicurabilità sono quindi la sintesi della politica assicurativa di SACE; le tipologie di atteggiamento assicurativo sono quattro: apertura, apertura con condizioni, caso per caso e chiusura. L apertura riguarda i paesi industrializzati e alcuni paesi emergenti che non presentano aspetti di rischiosità particolarmente rilevanti (es.: Cina, Brasile o Arabia Saudita). In questo caso l accento si sposta sull esame delle controparti; bisogna chiarire, però, che anche nel caso di apertura senza restrizioni, ogni operazione viene sempre valutata singolarmente e, ove il merito di credito delle controparti fosse ritenuto inadeguato, possono venire applicate delle restrizioni particolari correlate al singolo progetto (richiedendo particolari garanzie o riducendo la percentuale di copertura assicurativa). L atteggiamento di apertura con condizioni invece, riguarda quei paesi la cui operatività è soggetta a restrizioni derivanti da accordi internazionali (come le condizionalità definite dai programmi di prestito del FMI). L atteggiamento di apertura caso per caso indica che per tali paesi l operatività per il rischio del credito è limitata ad operazioni che presentino concreti elementi di mitigazione.. Sono anche possibili coperture per i rischi accessori (come il rischio che la commessa venga revocata o il rischio di indebita escussione di fidejussioni da parte del Committente) e per operazioni di investimento per eventi di natura politica. In quest ultimo caso, si guarda agli elementi di rischiosità che possono avere effetti sulla titolarità e sull integrità delle attività detenute all estero. Quindi verrà posta particolare attenzione al rischio politico, sia dal punto di vista della sicurezza nell area dell investimento, sia da quello dei rischi di esproprio, di nazionalizzazione o di altri provvedimenti delle autorità locali che impediscano il pieno godimento dei diritti di proprietà o il rimpatrio di capitali o dei profitti. Per i paesi ad altissimo rischio, infine, è prevista la chiusura. In tal caso l operatività tradizionale è esclusa a causa di situazioni di default diffuso o di perdurante mancanza di condizioni di sufficiente sicurezza (come in Afghanistan o in Yemen) Vediamo, infine, la mappa delle condizioni di assicurabilità di SACE che offre un quadro d insieme per l operatività di SACE in tutto il mondo: in colore ocra sono indicati i paesi per i quali siamo aperti senza restrizioni; in giallo quelli in cui vi è comunque apertura, ma l operatività è sottoposta a qualche condizione; in grigio, infine, sono segnati i paesi verso i quali SACE è aperta soltanto caso per caso (grigio scuro) o addirittura è chiusa (grigio chiaro). Si può notare che questi ultimi casi sono pochi e relativi a paesi in cui i rischi sono molto alti e gli scenari imprevedibili; generalmente si tratta di paesi in cui vi sono stati colpi di stato e nei quali sono al potere dittature sanzionate a livello internazionale. Figura 5: mappa delle condizioni di assicurabilità 10

11 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO PER CONTROPARTI PRIVATE Carlo Magistrelli, Senior Risk Analyst, Divisione Analisi Rischi Questo capitolo tratta sinteticamente l attività svolta all interno di SACE dalla Divisione Analisi Rischi ed è strutturata in due sezioni principali: la prima riguarda la metodologia seguita per le aziende industriali (genericamente denominate corporates ), mentre la seconda è rivolta al segmento bancario. In ciascuna delle sezioni sarà illustrato l approccio metodologico, i principali criteri di analisi e la valutazione del merito di credito seguito dagli analisti. L iter interno di analisi Nella figura 6 illustriamo brevemente l iter interno di analisi che viene seguito ogni volta che una richiesta di garanzia - o un parere preliminare di valutazione - è inoltrato dai nostri Account alla Divisione Analisi Rischi. Figura 6: l'iter interno di analisi Come indicato nella prima colonna, la valutazione può assumere diverse forme: 1. Parere preliminare non vincolante, ossia una valutazione indicativa per mezzo della quale l analista, dopo una breve ponderazione del merito di credito, esprime l orientamento verso l assunzione di quel determinato rischio (accettabilità, rating indicativo e range probabile di copertura assicurativa). 2. Una valutazione vincolante finalizzata al rilascio di garanzia assicurativa, su richiesta presentata da una banca o da una società esportatrice. 3. Un parere di massima richiesto dagli Account per un meeting o per uno studio di mercato dei potenziali clienti. Come illustrato nella seconda colonna, una volta assunta la richiesta, inizia la fase di raccolta e scambio di informazioni. La quantità e qualità delle informazioni richieste sarà correlata alla complessità dell operazione e all entità dell ammontare richiesto. Successivamente viene effettuata la valutazione del merito di credito, che porterà poi alla delibera dell operazione da parte dell organo competente in base alle deleghe di firma concesse (comitato rischi, amministratore delegato ecc). Durante tutte le fasi del processo valutativo avviene uno scambio costante d informazioni tra gli Account e la Divisione Analisi Rischi 11

12 Il processo di valutazione L iter valutativo (simile nella sua macro struttura sia per le Banche che per i Corporates) si suddivide nelle seguenti fasi principali: 1) analisi dei rischi macro; 2) analisi dei rischi legati al business; 3) analisi dei rischi finanziari; 4) assegnazione del rating. In una prima fase dell analisi si prende visione del contesto macroeconomico di riferimento presso il quale è inserito il debitore da analizzare. Anche se l analisi vera e propria del rischio paese è demandata alla Divisione Studi Economici e Relazioni Istituzionali, è compito dell analista capire approfonditamente il quadro economico in cui l azienda si trova ad operare e rilevare possibili rischi di natura sistemica. La seconda e la terza fase del processo rappresentano le componenti principali della valutazione del merito di credito, che si costruisce mediante un analisi qualitativa e quantitativa del debitore. Il processo di valutazione si conclude con l assegnazione di un giudizio di merito alla controparte analizzata, il rating, che per semplicità si esprime nella stessa scala delle principali agenzie del settore (Standard and Poor s e Fitch). Dal rating assegnato si determinerà poi il premio assicurativo richiesto. A titolo indicativo, si può notare come il portafoglio delle controparti SACE abbia un rating medio nella fascia doppia B. Passiamo ora ad analizzare con maggiore dettaglio il processo valutativo seguito per le aziende industriali. Gli aspetti qualitativi L analisi qualitativa è una delle due componenti principali della valutazione di credito: si parte dalla comprensione del quadro normativo del paese di riferimento, analizzando poi l andamento economico ed eventuali ciclicità del settore ed altri fattori qualitativi specifici dell azienda, come il grado di diversificazione dei prodotti, la quota di mercato, la qualità del management, il grado di integrazione verticale, il portafoglio clienti e l esperienza nel settore. Tali considerazioni vengono poi incrociate con altre analisi attinenti la reputazione dell azienda sul mercato e l esperienza sui pagamenti - sia diretta, se già conosciuta da SACE, che indiretta (attraverso varie fonti informative). Figura 7: gli aspetti qualitativi 12

13 Un aspetto di fondamentale importanza è l incontro con il management dell azienda che, laddove possibile, rappresenta un elemento cruciale nella definizione del giudizio finale. Ai fini di un analisi qualitativa esaustiva è necessario capire bene le caratteristiche dei vari settori, come la presenza più o meno forte dello Stato o l esistenza o meno di barriere all entrata, e posizionare il debitore all interno di questo contesto. Questo tipo di valutazione può confluire in una SWOT Analysis in cui saranno evidenziati i punti di forza e di debolezza, le opportunità e i possibili rischi dell azienda e del settore di riferimento. Un altro aspetto rilevante è rappresentato dall analisi dei principali competitors (la cd peer analysis). In questo tipo di valutazione, i principali indicatori di bilancio delle aziende in competizione tra loro sono messi a confronto per determinare il posizionamento dell impresa nel settore. Gli aspetti quantitativi Per quanto riguarda l analisi quantitativa, il primo passo che l analista compie è un attenta lettura del bilancio aziendale, che dovrebbe essere possibilmente redatto secondo gli standard internazionali IFRS. Successivamente si predispone una riclassifica delle voci di bilancio, in cui l analista compie una rilettura critica dello stesso immettendo i dati su un foglio excel in formato standard. In alcuni casi, laddove le informazioni a disposizione lo consentono, si apportano degli aggiustamenti ad alcune delle voci di bilancio; tali modifiche possono riguardare gli strumenti ibridi, le garanzie (che in alcuni casi potrebbero essere considerate on balance ) o il leasing operativo (assimilabile all indebitamento). Questi aggiustamenti, sulla falsariga di quanto avviene anche nelle agenzie di rating, hanno lo scopo di rileggere i bilanci in un ottica più prudenziale, dare il giusto peso ad alcune poste fuori bilancio ed equiparare differenti metodi contabili. Lo stato patrimoniale (a sinistra in una tipica rappresentazione grafica utilizzata in fase di riclassifica) è una delle sezioni principali del bilancio e della valutazione del merito di credito; viene analizzato in tutte le sue componenti, tramite un attenta lettura della nota integrativa. È necessario valutare il peso percentuale delle varie voci e l andamento storico negli anni interpretandone i cambiamenti. Nella slide abbiamo sintetizzato quelle che generalmente sono le aree in cui maggiormente si concentra la nostra attenzione. Figura 8: stato patrimoniale 13

14 La liquidità è la prima area che si prende in considerazione, in particolar modo in questo periodo di crisi finanziaria in cui anche aziende strutturalmente forti possono, in determinate situazioni, trovarsi in forte carenza di liquidità. Oltre alla quantificazione delle disponibilità finanziarie si valuta la presenza di linee di credito non utilizzate, la capacità dell azienda di reperire risorse finanziarie dai mercati dei capitali o dagli azionisti. Talvolta la sopravvivenza di alcune aziende è direttamente legata a queste considerazioni. Un altro aspetto dello stato patrimoniale, peraltro legato all analisi della liquidità, è la composizione e la dinamica del capitale circolante il cui impatto sulla generazione dei flussi di cassa è di fondamentale importanza. In alcuni casi e in alcuni settori è necessario soffermarsi poi sull analisi di singole poste, come le attività materiali o immateriali e gli ammortamenti, che hanno un peso specifico all interno di alcuni bilanci. Ad esempio aziende con elevato contenuto di immobilizzazioni immateriali soggette ad impairment test che hanno un impatto significativo nel conto economico. L ultima essenziale analisi riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria dell azienda. Il debito viene innanzitutto suddiviso per natura - commerciale o finanziaria - e poi per la sua durata, al fine di misurare l effettiva esposizione con il sistema bancario e per valutare l esistenza di picchi di ripagamento nel periodo di rimborso. Poi viene individuata la quota di debito secured per passare all analisi del patrimonio netto e della sua composizione. Il conto economico è la seconda parte del bilancio che viene analizzata. Essendo questo un documento di flussi, e non di stock come lo stato patrimoniale, è bene analizzarlo nel suo andamento oltre che scomponendolo nelle sue principali sezioni. Le voci principali che vengono analizzate riguardano i ricavi, i costi operativi ed il risultato d esercizio. Un attenzione particolare è dedicata al margine operativo, per misurare l andamento dell attività tipica dell azienda, e alla gestione finanziaria, il cui impatto può incidere molto sul risultato finale. Figura 9: conto economico Cash Flow analysis La misurazione della capacità dell azienda di far fronte ai propri debiti è l obiettivo principale che si pone l analista del credito. A tal fine, uno strumento di lavoro essenziale è il cash flow statement, ossia il rendiconto finanziario. Il primo passo da compiere è l individuazione del flusso di cassa operativo, essenziale a determinare la capacità interna dell azienda a generare cassa con la sua attività tipica. Si noti come all interno della definizione dell operating cash flow entra la gestione del capitale circolante che, specie in aziende dei mercati emergenti che sperimentano tassi di crescita e decrescita elevati, spesso ha un impatto notevole sul flusso generato. Una volta dedotte dal flusso di cassa operativo le spese per investimenti (le cd capital expenditures) si arriva al free cash flow, che rappresenta l ammontare di cassa disponibile al ripagamento del debito. 14

15 La sezione finale del prospetto di cassa mette infine in evidenza i movimenti determinati dalla gestione finanziaria (loan repayment in negativo e drawdown in positivo) e dal patrimonio netto (come aumenti di capitale o dividendi). Il saldo finale di cassa sarà poi riflesso nel cambiamento tra i due anni di bilancio nella voce di cassa dello stato patrimoniale. Analisi dei ratio Nella seguente slide si evidenziano i principali indici che sono presi in considerazione. Essi sono di tipo reddituale (ROE, ROA, ROS), di tipo finanziario (come gli indici di liquidità assoluta e relativa) e di tipo patrimoniale come il leverage ed il gearing. In basso alcuni dei valori più comunemente riscontrati nella valorizzazione di taluni indici. Si fa presente che, per una buona valutazione per indici è necessario che essi vengano relazionati ai settori di riferimento e all andamento nel tempo. Figura 10: analisi dei ratio Prospective analysis Questo tipo di valutazione si rende necessaria tutte le volte che la sola analisi di bilancio non appare sufficiente ad esprimere un giudizio, o comunque è necessario completare l analisi con una valutazione dell andamento futuro ipotizzabile per l azienda. In tali situazioni è richiesto all azienda di fornire un business plan, o comunque un piano finanziario in cui si possano analizzare: 1) Le assumptions principali. Esse sono sia macroeconomiche (inflazione, crescita economica del Paese, tassi di cambio) che relative all azienda (tasso di crescita dei prezzi, dei volumi venduti, dei costi). La fondatezza e la credibilità di queste previsioni costituiscono un elemento essenziale affinché il Business Plan sia valido. In certi casi è possibile richiedere che un terzo indipendente (es. una società di certificazione) esprima un parere sul Business Plan, in particolare per le operazioni di finanza strutturata. 2) L andamento dello stato patrimoniale, del conto economico e dei flussi di cassa proiettati nel medio e lungo termine. È un esercizio che serve a capire in che modo l azienda è in grado di sostenere il debito e a rimanere solvibile. Si valuta inoltre l andamento degli investimenti, il rientro del debito finanziario, le eventuali variazioni di patrimonio a seguito di immissioni di capitale o pagamento dividendi. 15

16 3) Trattandosi di un esercizio di stime, si rende talvolta necessario affiancare l analisi prospettica con delle analisi di sensitività che studiano l andamento dell azienda al variare di alcuni elementi determinanti come i prezzi, i volumi, i costi e i tassi. 4) Infine, dall andamento dei prospetti finanziari si desumono poi gli indicatori, che molto spesso sono inseriti nei loan agreements come financial covenants, ossia i livelli finanziari da rispettare come ad esempio il rapporto debito/equity o il Debt Service Coverage Ratio. Il modello di scoring In quest ultima parte dell analisi destinata ai Corporates poniamo l accento sul modello di scoring interno e sul monitoraggio della controparte. La struttura del modello di scoring (che poi non è altro che una sintesi di tutto il processo di valutazione) è scomponibile nelle seguenti fasi: Figura 11: modello di scoring per Large Corporates Nella prima fase vengono imputate nel foglio di calcolo tutte le variabili quantitative e qualitative. A quest ultime, per poterle enumerare, viene dato un peso o un giudizio (alto, medio, basso) in modo tale che possano entrare nel calcolo numerico. Nella seconda fase ad ogni variabile è attribuito un peso, che varia a seconda dell importanza delle variabile stessa nel totale della valutazione. Nella terza ed ultima fase la somma ponderata delle variabili esaminate si tradurrà poi in uno score. L ultima tappa del processo è poi costituita dall eventuale notching, ossia un aggiustamento qualitativo allo score dato dal foglio di calcolo, che serve a rivedere in alto o in basso (o anche lasciare invariato) il rating finale. L attribuzione del rating finale La sensibilità dell analista, la sua esperienza e la sua conoscenza del settore, sono fattori importanti (e non modellizabili ) che devono comunque incidere sul giudizio finale. È per questo motivo che, all interno del processo di assegnazione del rating, si lascia la possibilità all analista di variare con un range di più o meno 2 notches il giudizio finale (in eccezionali circostanze la variazione può essere anche maggiore). 16

17 L entità di questo aggiustamento è anche spiegata dal fatto che alcuni importanti fattori di valutazione (come il supporto dell azionista, i processi di governante, la trasparenza, l accesso ai mercati ecc..) non sono parte del processo di scoring. Infine, altre considerazioni più marginali ma comunque importanti, possono entrare a far parte dell idea generale sull azienda. Esse sono riferibili all andamento del corso azionario nel caso di società quotate, ai rumours di mercato, all andamento degli spread dei CDS ecc., valutazioni che non rientrano nell analisi fondamentale di bilancio ma che completano l iter valutativo. È essenziale che, una volta che i rischi sono stati assunti, vengano attentamente monitorati. Questo è importante non solo per intraprendere azioni preventive sulle operazioni in portafoglio a difesa dell ammontare a rischio, ma anche per imparare dall andamento delle operazioni e affinare le tecniche di analisi. Il monitoraggio, che avviene con cadenza semestrale, è effettuato sistematicamente per transazioni di importi elevati. Durante questa fase vengono richiesti i bilanci aggiornati delle controparti, si parla con il management aziendale e si preparano dei prospetti riassuntivi sulle aziende esaminate. Le controparti bancarie La seconda parte di questo capitolo riguarda la metodologia utilizzata per le controparti bancarie. Anche in questo caso parleremo dei principali aspetti del processo di valutazione, per poi fare un breve accenno alle maggiori criticità emerse con la recente crisi finanziaria e come queste sono considerate in fase di valutazione. Figura 12: dal rischio paese al Corporate e alle Banche É evidente come ci sia una stretta correlazione tra i rischi sovrani e quelli privati, e come si possa facilmente passare dagli uni agli altri, dati i meccanismi di trasmissione dei rischi. Basti pensare a come le dinamiche dei tassi di cambio e d inflazione mostrino i loro effetti sui bilanci delle aziende o delle banche. È per questo motivo che l analisi dei sistemi bancari è strettamente connessa a quella del rischio paese - i due ambiti hanno spesso connotati simili. Fatta questa doverosa premessa sull importanza della valutazione a 360 gradi dei rischi, vediamo ora più nel dettaglio le principali componenti della metodologia di valutazione delle banche. Il processo di valutazione è estremamente lineare e, sulla falsariga di quanto già osservato per i rischi corporate, parte dalla valutazione del sistema paese e del settore bancario. 17

18 A questo proposito, laddove l esposizione verso le banche del paese è significativa, la Divisione Analisi Rischi, in collaborazione con i colleghi che si occupano dei rischi sovrani, organizza delle missioni operative in cui, oltre alle principali istituzioni finanziarie (banca centrale, fondo monetario, banca mondiale e agenzie di rating), si incontrano le principali autorità di controllo e regolamentazione. Il passo successivo è quello di analizzare l operatività della banca debitrice, tramite la valutazione del suo ambiente operativo, e dei dati finanziari. Si sottolinea come, nel caso delle banche, gli aspetti di supporto degli shareholders e dei governi siano molto importanti. La qualità delle informazioni è cruciale anche in questo caso. Rispetto alle controparti industriali, quelle bancarie godono di una copertura informativa più estesa; perciò l analista può raccogliere il materiale necessario in modo relativamente più facile. I bilanci sono l inevitabile punto di partenza. Insieme ad essi si raccolgono le informazioni di mercato, i report degli analisti per le società quotate, le analisi delle agenzie di rating e gli scambi informativi con le banche o le altre Export Credit Agencies. Le principali componenti dello stato patrimoniale sono le attività fruttifere, il patrimonio netto e la raccolta. Di ognuna di esse si analizzano le componenti principali ed il trend. Dell attivo è rilevante scomporre e valutare gli investimenti, le maggiori aree del portafoglio loans, le concentrazioni settoriali e sui principali clienti. Una volta appurata la qualità dell attivo di bilancio (che poi vedremo misurato anche attraverso l utilizzo di alcuni ratios), si verifica la rispondenza del patrimonio netto ai requisiti minimi imposti dalle autorità, e si analizza la sua composizione. Sul fronte della raccolta interessa capire quanto proviene dall area depositi della clientela, e quanto dalla raccolta su imprese o dal mercato. Anche in questo caso si valutano eventuali concentrazioni e criticità. Per quanto riguarda il Conto Economico, come illustrato in tabella, l attenzione dell analista si sofferma principalmente sul margine d interesse e d intermediazione, sugli accantonamenti a riserva e sul risultato d esercizio. L andamento economico delle banche viene quindi monitorato sia a livello operativo, attraverso la comprensione dell apporto del margine d interesse e di quello d intermediazione, che a livello finanziario. È importante valutare poi la capacità della banca di produrre margini e cassa in relazione alla sua capacità di crescita. Spesso veloci tassi di crescita non si riflettono immediatamente in un aumento dei margini con possibili tensioni sulla cassa. In questo senso è quindi utile sottolineare come i prospetti di bilancio vengano esaminati in maniera integrata valutandone le dinamiche principali e le loro connessioni. Nella successiva immagine, utile per avere un quadro generale dei principali elementi di valutazione, si riportano alcuni degli indici maggiormente utilizzati ed un grafico esemplificativo delle aree più interessanti. Nella tabella a sinistra abbiamo quindi un esempio di ratios che riflettono la qualità dell attivo, come il fondo rischi crediti su prestiti lordi o gli impaired loans sui gross loans. In questo caso si cerca di capire la rischiosità del portafoglio crediti tramite l analisi dei non performing loans, degli impairments e dei fondi costituiti. Nei paesi emergenti, dove i tassi di crescita sono particolarmente alti e volatili, tali indicatori sono molto importanti. Figura 13: indici finanziari e Swot analysis 18

19 Gli altri indici sono invece volti a misurare il livello di patrimonializzazione e di redditività (es ROE). In basso si mostra invece in forma grafica come le 5 aree di maggiore interesse siano equamente importanti per la misurazione del merito di credito. Nello specifico, qualora una o più delle aree interessate ricadessero all interno della fascia blu questo sicuramente rappresenterebbe un campanello d allarme per l analista. Conclusa l analisi di credito, anche alla banca viene assegnato un rating. In questo caso non si utilizza un foglio di calcolo, poiché l assegnazione è di tipo qualitativo. Gli elementi fondamentali sono comunque il rating del paese, i rating di settore e delle controparti simili, oltre a naturalmente la valutazione del bilancio. Qualora la banca disponga di un rating pubblico è possibile che lo stesso venga assunto come rating della controparte. Nell ultima immagine si è voluto porre l accento sugli aspetti che sono stati maggiormente messi in rilievo a seguito dell attuale crisi finanziaria mondiale e sui quali l analisi del credito deve soffermarsi. Il primo importante elemento è la velocità di propagazione dei rischi e l immediato impatto sulla capacità delle banche di reperire risorse. Figura 14: dov'è accentuato oggi il focus Aziende con bilanci strutturalmente solidi possono trovarsi in alcuni casi in grande difficoltà. In questo senso riveste quindi un importanza fondamentale la capacità di valutazione della liquidità di breve termine delle banche. A tale riguardo, tra i vari documenti richiesti, oggi l analista aggiunge anche la richiesta di un piano della liquidità, in cui la banca deve evidenziare tutti i fabbisogni e gli impieghi a breve termine e l eventuale funding gap. Qualora emergano delle criticità particolari è necessario approfondire, tramite colloqui con la banca e lo studio del sistema finanziario locale, la possibilità di reperire risorse con tempestività sul mercato o dagli shareholders. A livello più macro invece, oggi più che mai, è necessario soppesare l importanza della banca in oggetto nel sistema bancario di riferimento e derivarne la possibilità di supporto da parte delle autorità. In generale Banche di dimensioni rilevanti, con grossa base di depositanti e network esteso, hanno maggiori chances di essere supportate in caso di crisi. 19

20 LINEE GUIDA INTERNAZIONALI PER L ANALISI DELL IMPATTO AMBIENTALE Antonella Gentili, Responsabile Ambiente Perché parliamo di ambiente? E perché nel contesto internazionale del mondo finanziario e del credito all esportazione? Rispondere a queste domande condurrà a conoscere le linee guida ad oggi sviluppate e infine ad esaminarne alcuni casi pratici di applicazione. Perché parliamo di ambiente? É difficile definire il generico termine ambiente, dal latino participio del verbo ambire, che vuol dire circondare: è ciò che ci circonda e che intuitivamente identifichiamo con l aria, l acqua, il suolo, la flora, la fauna, ma anche con aspetti di tipo sociale e culturale. In questa sua ampia accezione lo ritroviamo facilmente in molteplici contesti, perché è un parametro con una valenza economica, legale, culturale e finanziaria. Pensiamo al costo dell inquinamento, spesso nascosto, ma anche ai benefici del mercato dei certificati di emissione; o all insieme, spesso complesso, di norme che tutelano a livello nazionale e transnazionale una o più componenti dell ambiente e incentivano, o più spesso disincentivano, un determinato comportamento. A livello culturale è sempre più diffusa una particolare sensibilità alle tematiche ambientali e sociali: si pensi alla raccolta differenziata, al commercio equo, all importanza di preservare ambienti naturali unici o specie in pericolo di estinzione. Sempre più imprese riconoscono poi che, a questa diffusa sensibilità alle tematiche sociali ed ambientali, corrisponde un valore, una caratteristica dell impresa che spesso viene percepita pienamente solo quando è messa in difficoltà: la reputazione. Una buona reputazione influisce positivamente sui clienti, sul mercato, sui dipendenti; una cattiva reputazione può portare danni gravi alla capacità dell impresa di condurre le sue attività, perdendo clienti, attirando controlli, perdendo fette di mercato o fornitori. Alla fine, quindi, l ambiente non può non essere preso in considerazione anche a livello finanziario, cioè anche dalle banche e dalle assicurazioni, come uno dei parametri da tenere in considerazione quando si decide di erogare un finanziamento o di assicurare lo svolgimento di una determinata attività. Perché si parla sempre più di ambiente in un contesto internazionale? L ambiente è un bene comune, cioè che non è proprietà di nessuno, ma di cui tutti beneficiano. É un bene comune che si estende in maniera globale: non ci sono confini all atmosfera o all oceano, ad esempio. La tutela di un bene comune globale non può essere affidata unicamente alle azioni di pochi, ma richiede accordi globali, per cui sempre più spesso la protezione dell ambiente in una o più delle sue componenti è affidata ad accordi internazionali, la cui estensione può essere più o meno ampia in base al tema in esame. Gli ultimi 30 anni hanno visto un proliferare di accordi internazionali che regolano aspetti diversi del bene ambiente. L esempio più noto è forse quello del protocollo di Kyoto per la lotta ai cambiamenti climatici, ma altri accordi regolano ad esempio: la realizzazione di attività i cui impatti superano i confini nazionali, il diritto di accesso alle informazioni ambientali, la protezione del mare dall inquinamento generato dalle navi, la protezione delle aree umide e molti altri. Tanto per dare una idea dell elevato numero di accordi in materia di ambiente, il database messo a punto dalla SEDAC evidenzia che solo in Italia gli accordi internazionali che toccano argomenti ambientali sono 446. Un numero impressionante, ma che rende conto dell importanza di queste tematiche a livello internazionale e di come questi aspetti debbano essere presi in considerazione anche quando si esce dai confini nazionali. Questo grafico illustra la vita di un accordo internazionale sull ambiente (MEA = Multilateral Environmental Agreement): le tre fasi di sviluppo, decisione ed attuazione a partire dall iniziativa fino alla revisione dei risultati ottenuti richiedono una forte interazione tra i singoli stati a livello negoziale e decisionale, ma anche una seria motivazione nella fase di attuazione e conformità, che è soprattutto svolta a livello nazionale. 20

21 ECAs e ambiente Le agenzie di credito all esportazione, o ECA, svolgono un ruolo di interesse nazionale nel supporto alle imprese che intendono svolgere attività all estero, ma si muovono in realtà al di fuori del confine nazionale. L attività delle ECA è caratteristica di questa doppia anima nazionale-internazionale e deve svolgersi in un analogo contesto di regole. Infatti, affinché la partecipazione ad attività all estero sia in regime di competizione libera e senza distorsione, le regole devono essere chiare e condivise da tutti gli attori, nonché coerenti con gli impegni già presi, inclusi quelli in materia di ambiente. Da qui è nata l esigenza di individuare delle linee guida condivise in materia di ambiente e crediti all esportazione, definite in sede OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. L OCSE è un organizzazione internazionale che, quando discute di credito all esportazione, riunisce 26 paesi intorno ad uno stesso tavolo e prende decisioni all unanimità. Ecco perché per definire le linee guida ambientali la discussione prende il via nel 1999 e si concretizza in una formulazione ufficiale solamente nel In realtà già nel 2001 si era individuato un testo che convogliava un largo consenso, ma in mancanza dell unanimità si decise di attuarlo in forma volontaria e di rinviare la negoziazione al momento in cui si potesse raggiungere un compromesso sulla base dell esperienza maturata in questa fase di attuazione. Nel 2003 questo testo ancora negoziale è diventato una Raccomandazione ufficiale dell OCSE, revisionata nel 2007 e prossima alla sua seconda revisione, prevista per il 2010 ma ancora in fase di discussione. Il titolo completo della Raccomandazione OCSE è Common Approaches on environment and officially supported export credits, un titolo che sottolinea la condivisione di questo approccio all ambiente Si tratta proprio di principi e linee guida applicative, per svolgere una valutazione dei potenziali impatti ambientali, associati alle attività che le imprese svolgeranno all estero grazie al supporto assicurativo fornito dalle ECA. Vediamone gli aspetti principali. L ambito di applicazione di questi common approaches è limitato alle operazioni con un termine di rimborso pari o superiore a 24 mesi, escludendo cioè il cosiddetto breve termine. La procedura che deve essere seguita è realizzata in quattro fasi: un primo screening delle operazioni per una valutazione preliminare; una review, cioè una valutazione approfondita; la disclosure, cioè la pubblicazione di informazioni per una maggiore trasparenza; il reporting di quanto fatto per rendere conto della corretta attuazione della Raccomandazione. Figura 15: ECAs e ambiente 21

22 Vediamo le singole fasi in dettaglio per capire in termini pratici cosa significa attuare i Common Approaches: lo screening ha per obiettivo l identificazione, in maniera preliminare ma efficace, dei potenziali impatti ambientali dell attività proposta, in modo da indirizzare la necessità di una valutazione approfondita. Obiettivo dell esame è sempre l attività o il progetto complessivo e mai la singola fornitura che ne fa parte, che di per sé può anche non avere impatti, ma che del progetto complessivo è comunque parte integrante. Esito dello screening è la categoria dell operazione, che suggerisce come concentrare successivamente l attenzione: le operazioni classificate in categoria A hanno un potenziale impatto ambientale alto, quelle in B hanno un potenziale impatto ambientale medio, quelle in C hanno un potenziale impatto ambientale basso. Esiste anche una soglia di importo, pari a 10 mln di SDR, sotto il quale, se il luogo in cui si svolgerà l attività non presenta sensibilità di carattere ambientale, è possibile evitare un analisi di maggiore dettaglio. Questo fa capire come il focus della valutazione ambientale sia prevalentemente sui grandi progetti o su quelli che per particolare localizzazione sono potenzialmente responsabili di impatti significativi. La raccomandazione fornisce anche un elenco illustrativo di quali settori industriali abbiano, per loro natura, sensibilità tale da rappresentare potenziali operazioni di categoria A. Vediamone alcuni Figura 16: le raffinerie di petrolio sono un settore sensibile e vengono classificate in categoria A, che siano nuove o espansioni rilevanti di impianti esistenti. Figura 17: oleodotti e gasdotti 22

23 Oppure attività in aree sensibili: ad esempio una foresta vergine o una riserva naturale, bacino di ricarica per sorgenti di acque potabili. La categoria B normalmente include settori non sensibili come ad esempio tessile, alimentare, ceramica. La categoria C include le esportazioni di macchinari individuali e non specifiche di un progetto, come ad esempio degli escavatori, o piccoli macchinari con importi inferiori ai 10 milioni di SDR. L approfondimento della valutazione La seconda fase di valutazione ambientale prevista dai common approaches è quella della review, cioè dell approfondimento della valutazione. Questa ha l obiettivo di valutare se gli impatti dell attività sono conformi sia agli standard ambientali del paese di destinazione, per verificare il rispetto della legalità nel paese, sia agli standard ambientali internazionali, per verificare che l attività sia accettabile anche agli occhi della comunità internazionale. Come svolgere questo compito? Per la categoria C, per definizione, un tale approfondimento non è necessario. Per la categoria B la valutazione deve essere approfondita, ma il livello di dettaglio dipende dalla natura dell operazione. Per la categoria A la review è necessaria, il livello di dettaglio è molto approfondito e richiede uno Studio di Impatto Ambientale. Gli standard internazionali che sono utilizzati nella fase di review sono principalmente quelli sviluppati dal gruppo Banca Mondiale, cioè le Safeguard Policy di Banca Mondiale, i Performance Standard di IFC e le Environmental, Health and Safety Guidelines di IFC. I Common Approaches prevedono però che si possano anche usare, in alternativa, gli standard sviluppati dalle banche regionali di sviluppo e dalla Comunità Europea, soprattutto per evitare la duplicazione del lavoro quando anche queste istituzioni sono coinvolte nello stesso progetto e, di conseguenza, richiedono già l adozione dei propri standard. Forniamo per completezza un breve cenno sulle agenzie di sviluppo, a partire da Banca Mondiale: nata nel 1944 alla Conferenza di Bretton Woods per velocizzare la ricostruzione e favorire stabilità politica e pace dopo il conflitto mondiale, la Banca Mondiale da allora si è trasformata oggi in un gruppo di 5 agenzie, sostenuta da 184 nazioni. Tra le sue 8 priorità, incluse nella Millennium Declaration del 2000, è ben presente la protezione dell ambiente e delle risorse naturali. Anche le banche regionali di sviluppo, pur avendo meccanismi di funzionamento diversi, hanno tutte tra i loro obiettivi o valori guida la protezione dell ambiente, tanto da sviluppare standard ambientali o specifiche policy che i progetti da loro finanziati devono rispettare. La trasparenza e il reporting Terza e quarta fase della procedura prevista dai Common Approaches riguardano la trasparenza ed il reporting, due aspetti strettamente connessi fra loro. La trasparenza richiede, per ogni operazione in categoria A, di rendere pubblico l interessamento al progetto e le informazioni ambientali relative per almeno 30 giorni, prima di prendere una decisione definitiva in merito al supporto dell operazione. Inoltre, a valle della decisione di supporto, si devono rendere pubbliche, almeno una volta l anno, le informazioni delle operazioni classificate nelle categorie A e B. A livello di reporting, invece, i Common Approaches richiedono che ogni ECA a) renda pubbliche e descriva all OCSE le proprie procedure per la loro attuazione; b) un rapporto semestrale molto dettagliato delle operazioni A e B. Cosa avviene invece sul fronte dei finanziatori privati, delle banche? Le banche hanno iniziato ad adottare volontariamente un set di linee guida ambientali a partire dal giugno 2003 con i cosiddetti Equator Principles. Il gruppo iniziale, che ha sviluppato gli Equator Principles con il supporto della IFC, era costituito da una decina di grandi banche internazionali, tra cui ABN Amro, Barclays, Citigroup. Il numero di banche che hanno aderito nel tempo è cresciuto al punto da coprire più dell 80% dei finanziatori che a livello globale si occupano di project finance. Anche gli Equator Principles sono stati aggiornati, nel 2006, in occasione delle modifiche che la IFC ha apportato ai suoi standard ambientali. Nella seguente tabella troviamo i nomi delle istituzioni finanziarie (non solo banche) che hanno aderito agli Equator Principles. In verde sono evidenziate le due banche italiane del gruppo, in rosso le ECA che hanno deciso di aderire anche agli Equator Principles. Si noti che alcune ECA svolgono anche il ruolo di finanziatori diretti e per questo sono più simili alle banche. 23

24 Figura 18: Istituzioni finanziarie Gli equator principles Gli Equator Principles sono 10 princìpi che, nella sostanza, non si discostano da quanto previsto dai Common Approaches - seppure in pratica sia necessario un forte lavoro di coordinamento per raggiungere la maggiore convergenza possibile. Teoricamente, la classificazione nelle categorie A, B, C è la stessa, così come la necessità di uno studio d impatto ambientale e di verifica della conformità agli standard internazionali. Le principali differenze teoriche tra i due set di regole sono qui sintetizzate. L ambito di applicazione dei Common Approaches è più ampio rispetto agli Equator Principles, che nascono esclusivamente per le attività finanziate in forma di project finance. Le categorie A, B, C sono le stesse, ma l elenco indicativo dei settori di categoria A non è presente negli Equator Principles e ciò può causare delle differenze nella classificazione. In fase di review i Common Approaches lasciano libertà su come svolgere la valutazione, purché alla base esista uno Studio Ambientale. Gli Equator Principles, invece, richiedono sempre che la valutazione sia svolta da un consulente di terza parte. Anche gli standard possono differire: gli Equator Principles usano solo i Performance Standard di IFC, mentre i Common Approaches aggiungono le safeguard policy di Banca Mondiale e gli standard delle banche regionali di sviluppo. Questo discende anche dal diverso ambito di applicazione, che nel caso dei common approaches è più ampio, e per i quali l approccio del project finance può non essere appropriato. A questo punto può essere utile esaminare l applicazione pratica dei Common Approaches, seguendo l esperienza di SACE. L attuazione della procedura in quattro fasi prevista dai Common Approaches è esemplificata dal seguente schema: la fase di screening si svolge con un breve questionario contenuto nel modulo di domanda, dalla cui analisi si opera la classificazione in A, B o C dell operazione. Per le operazioni con rimborso inferiore a due anni non è richiesto il questionario. Le operazioni di categoria C non richiedono alcuna valutazione ambientale. Quelle di categoria B o A sono esaminate, rispettivamente, attraverso un apposito questionario di verifica ambientale o uno Studio di Impatto Ambientale, redatto secondo le linee guida di Banca Mondiale. L analisi di questa documentazione può portare all accettazione tout-court oppure alla richiesta di approfondimenti e anche di modifiche tecnico-gestionali; se gli impatti ambientali non sono accettabili, e non sono disponibili misure di mitigazione, si può anche giungere al rifiuto dell operazione. Le operazioni A più complesse richiedono spesso l adozione di modifiche, o di misure di mitigazione degli inevitabili impatti, che le rendano accettabili. In questi casi è svolto anche un monitoraggio nel tempo, per assicurarne la corretta attuazione. Nell esperienza di SACE la procedura di valutazione ambientale si svolge in parallelo a quella finanziaria. 24

25 Nella maggior parte dei casi gli standard ambientali di riferimento, oltre a quelli del paese ospite, sono quelli del gruppo di Banca Mondiale, con un minimo ricorso a standard internazionali sviluppati da altre istituzioni. L uso di consulenti indipendenti è scelto caso per caso, in base alle complessità dello specifico progetto e alla necessità di visite in situ. Per le operazioni A di maggiore complessità, i documenti finanziari includono spesso condizioni di natura ambientale, che assicurino il rispetto delle misure di mitigazione e degli standard di riferimento, e ne consentano il monitoraggio per tutta la durata del finanziamento. Casi studio Vediamo ora alcuni casi di esempio della fase di screening, fondamentale per indirizzare la corretta valutazione tecnica successiva. Nel primo caso si tratta dell esportazione di un macchinario per la produzione di calze da circa 2 milioni di euro. Con l aiuto della semplice griglia riportata, proviamo a rispondere a 5 domande di base, che ci aiuteranno ad identificare la tipologia di operazione: 1) Si tratta di un macchinario individuale? 2) Si colloca in un settore sensibile? 3) Si colloca in un area sensibile? 4) Ha un importo superiore o inferiore a 10 milioni di SDR? (comparabili grosso modo agli euro) 5) Il paese di destinazione ha una normativa ambientale internazionalmente riconosciuta come avanzata? In base alle informazioni in nostro possesso ecco le risposte alle 5 domande, per cui l operazione è classificata in categoria C: 1) perché il settore tessile non è elencato tra i settori sensibili dai Common Approaches; 2) l area non è sensibile; 3) l importo è inferiore alla soglia dei 10 milioni. Nel secondo caso si tratta di circa 30 milioni di euro per l esportazione di autobus e furgoni. Provando a compilare la stessa griglia precedente, classifichiamo l operazione in categoria C perché si tratta di macchinari individuali, cioè non collegabili a uno specifico progetto o attività. La risposta alle altre domande è dunque ininfluente per la classificazione. 25

26 Nel terzo caso si tratta di lavori civili su dighe esistenti in Venezuela, per circa 14 milioni di euro. Poniamoci di nuovo le 5 domande. Vediamo che in questo caso si tratta di un settore potenzialmente sensibile (le dighe), di un progetto individuato seppure in una area non sensibile. In questo caso è quindi necessario un approfondimento di tipo medio che non necessariamente richiede uno Studio di Impatto Ambientale. Nell ultimo esempio abbiamo una fornitura da circa 175 milioni di euro per costruire un impianto di fertilizzanti in Oman. L area dove sorgerà l impianto presenta delle caratteristiche di sensibilità significative. La solita griglia in questo caso conferma quanto già intuibile. L operazione infatti è una categoria A perché si tratta di un progetto ben identificato in un settore sensibile (chimico) e in un area sensibile. La valutazione ambientale di questo progetto richiede indubbiamente la redazione di uno Studio di Impatto Ambientale, sulla base del quale condurre tutti i necessari approfondimenti. La complessa valutazione svolta in questo caso ha condotto non solo a comprendere i potenziali impatti, ma anche a identificare le necessarie misure di mitigazione e monitoraggio, che hanno portato infine alla costruzione ed all esercizio dell impianto in una forma accettabile per SACE e rispettosa dei Common Approaches. 26

27 IL CREDITO ACQUIRENTE Salvatore Maimone, Senior Project Manager Divisione Large Business Il Credito Acquirente, conosciuto anche con il nome di Buyer s Credit, è una tipica forma di finanziamento a medio e lungo termine che viene utilizzata nelle transazioni commerciali con l'estero. Il Credito Acquirente può risultare un utile strumento per tre diverse tipologie di controparti: 1. Per qualsiasi società italiana che venda merci e/o servizi all estero o che esegua lavori all estero, anche attraverso una sua controllata o collegata estera. 2. Per l Acquirente o debitore dell esportatore italiano che acquista merci, servizi o lavori da una società italiana o da una sua controllata estera. 3. Per la Banca - sia italiana che estera - che concede un finanziamento in favore del debitore estero per il pagamento delle esportazioni o per la realizzazione di lavori eseguiti da un impresa italiana o da una sua controllata estera. Tecnicamente il credito acquirente è un finanziamento in cui il diretto prenditore dei fondi è l'acquirente di beni o servizi, cioè l importatore, che può in tal modo pagare in contanti l esportatore italiano. Qual e il ruolo di SACE in un operazione di Credito Acquirente? SACE interviene con l emissione di una polizza assicurativa o di una garanzia finanziaria a copertura del mancato rimborso da parte del debitore verso la banca che eroga il finanziamento. I vantaggi Il principale vantaggio per l esportatore è quello di ricevere il pagamento in contanti durante l esecuzione del contratto, in linea con le modalità di pagamento previste dal Contratto commerciale. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di offrire, al proprio cliente estero, finanziamenti a medio e lungo termine. Il vantaggio per l acquirente o debitore è quello di ottenere condizioni di finanziamento migliori e vantaggiose in termini di durata, costo e tasso di interesse. Il vantaggio per la Banca erogante che riceve un copertura SACE, nella forma di polizza assicurativa o garanzia finanziaria, è quello di ponderare il rischio a zero nel calcolo dei coefficienti patrimoniali previsti dagli accordi di Basilea - quindi liberare risorse per ulteriori impieghi. Inoltre la banca può beneficiare di un valore aggiunto dato dalla valutazione congiunta Banca-SACE per i rischi inerenti l operazione - sopratutto rischio paese e rischio debitore. Principali termini e condizioni del Finanziamento L importo del contratto commerciale che può essere finanziato tramite credito acquirente non può essere superiore all 85% del contratto stesso. Di conseguenza il restante 15% deve essere pagato in via anticipata dall acquirente. Trattandosi di finanziamento a medio/lungo termine, il periodo di rimborso può arrivare fino ad otto anni e mezzo, per debitori in paesi appartenenti alla prima categoria consensus, mentre si può arrivare fino a 10 anni di rimborso per i paesi della seconda categoria. Per quanto riguarda il tasso d interesse ammesso, questo può essere fisso oppure variabile. La copertura SACE quindi coprirà, oltre l importo del finanziamento, anche il tasso d interesse applicato - da notare che in caso di tasso variabile è fissato un tasso di spread massimo ammesso a copertura. Infine il finanziamento, oltre ad essere erogato in euro o dollari, potrebbe essere denominato in valuta diversa da quella del contratto commerciale - da valutarsi caso per caso La struttura base Quando si può ricorrere al credito acquirente? Alla base di ogni credito acquirente c è un contratto commerciale sottostante in cui da una parte l esportatore vende merci o servizi e dall altra una controparte estera l Acquirente s impegna a pagare per l acquisto di questi beni o servizi. Ed è proprio nel pagamento della fornitura che si inserisce il ruolo della banca, che materialmente eroga i soldi necessari a pagare l esportatore - soldi che saranno successivamente rimborsati dal debitore a scadenze pre-determinate. 27

28 Spesso però l acquirente e il debitore possono essere due figure distinte: a volte la casa madre o una società del gruppo si impegnano a rimborsare il finanziamento concesso dalla banca. Ma può anche verificarsi il caso in cui il debitore non sia sufficientemente meritevole di credito, quindi viene richiesto l intervento di un garante a copertura degli impegni del debitore. Dove si inserisce l intervento di SACE in una tale struttura? Figura 19: schema prodotto SACE, con l emissione di una polizza o di una garanzia, copre la banca dal mancato rimborso del debito da parte del debitore, fino al 100% dell importo finanziato, per motivi sia di natura commerciale che politica. Il rifinanziamento A volte l intervento di SACE può avvenire ex-post il pagamento della fornitura. Quindi, laddove l esportatore abbia già ricevuto il pagamento della fornitura, la banca eroga direttamente a favore del debitore - quindi a rimborso di un pagamento già totalmente o parzialmente effettuato. Il ruolo del SACE Agent Alcune operazioni sono particolarmente complesse: intervengono varie controparti (es.: Project finance) ed abbiamo più esportatori di diversi paesi che cooperano alla realizzazione di complessi impianti industriali; questi impianti richiedono alcuni anni per la realizzazione, ed essendo notevole anche l investimento richiesto, si rende necessario l intervento di un pool di banche per consentire il finanziamento. In questo caso viene nominato un Facility Agent il cui ruolo è, oltre agli obblighi derivanti dalla polizza SACE, quello di raccolta fondi, verifica e controllo della documentazione, gestione amministrativa ordinaria e gestione di eventuali modifiche e waivers. Il ruolo di SIMEST Il tasso d interesse ammesso in operazioni di credito acquirente può essere fisso o variabile. SIMEST s inserisce nel caso in cui il debitore voglia ricorrere al tasso fisso CIRR. L'intervento è nella forma del contributo agli interessi in cui la banca, a fronte della corresponsione da parte del debitore di un tasso CIRR, ottiene dalla SIMEST un tasso d interesse di mercato basato sul proprio costo di raccolta a tasso variabile. Le fasi dell istruttoria SACE. Il modulo di domanda - che può essere scaricato dal sito web - deve essere compilato e firmato sia dall esportatore italiano che dalla banca finanziatrice che richiede la copertura SACE. Una volta che il modulo di domanda arriva in SACE, viene protocollato e contrassegnato con un numero d operazione: questo sarà il numero di riferimento per tutta la vita dell operazione. 28

29 A questo punto inizia l istruttoria vera e propria, che prevede tra l altro il coinvolgimento anche di altre strutture: l analisi rischi per la valutazione del merito di credito delle controparti, la divisione ambiente che esamina l impatto ambientale (qualora ci fosse), la divisone legale per supporto nella stesura della documentazione e, infine, il risk management e l ufficio studi l uno per determinare il premio da applicare, l altro per individuare i rischi nel paese e nel settore. Terminata l istruttoria si predispone la documentazione da sottoporre agli organi deliberanti. Una volta che l operazione sia stata deliberata, si invia al richiedente un fax con l esito della delibera, le condizioni e i termini del contratto (term sheet). Viene infine emessa la polizza o garanzia. Figura 20: dal modulo di domanda all'emissione di polizza/garanzia Il processo di due diligence É l aspetto principale di tutta l istruttoria. Per questo SACE richiede di essere coinvolta fin dall inizio della strutturazione e negoziazione dell operazione. In transazioni particolarmente complesse, o qualora lo si ritenesse necessario, ci si può avvalere di consulenti indipendenti (consulente legale, ambientale, tecnico, di mercato, fiscale e assicurativo). Figura 21: il processo di due diligence 29

30 Dalla delibera al monitoraggio Una volta che l operazione è deliberata, si passa all emissione della polizza o garanzia. La differenza tra polizza assicurativa e garanzia finanziaria è data dal fatto che la prima è rilasciata sulla base delle dichiarazioni rese dall esportatore e dalla banca e non è autonoma dal contratto commerciale sottostante. La garanzia, oltre ad essere a prima domanda, è autonoma dal contratto commerciale ed il rischio documentale è assunto interamente da SACE. L emissione ed il perfezionamento della polizza/garanzia può variare, a seconda che si tratti di operazioni in cui la documentazione commerciale e finanziaria è già firmata o meno - ad esempio le operazioni strutturate o con termini di spedizione lunghi. Nel primo caso la polizza dovrà essere sottoscritta entro 30 giorni dalla data di emissione, mentre nel secondo caso entro 7 mesi dalla data di delibera. In entrambi i casi però le condition precedent devono essere sciolte e la prima erogazione deve avvenire entro 7 mesi dalla delibera SACE. Con l avvenuto perfezionamento della polizza o garanzia, si completa la fase di istruttoria e si avvia la fase cosiddetta di monitoraggio del rischio, che dura fino al completo rimborso del finanziamento. Casi studio Il primo caso studio è una polizza assicurativa emessa a favore di un credito acquirente in Turchia nel settore siderurgico. La copertura di SACE è stata pari al 100% del finanziamento, erogato da BNP Paribas e ABN Amro, ad un tasso d interesse variabile rimborsabile in 8 anni e mezzo. Nel secondo esempio SACE ha emesso una garanzia finanziaria con copertura al 100%. È un operazione in Project finance per la realizzazione di un impianto per la liquefazione del gas. Il rimborso avverrà in 11 anni e mezzo per le operazioni di Project finance il limite massimo previsto dal Consesus è di 14 anni. 30

31 CreDoc Online ExportPlus è una piattaforma online in cui le aziende e le istituzioni finanziarie possono trovare prodotti personalizzati per le proprie esigenze di assicurazione del credito e protezione degli investimenti. È dedicato alle banche italiane o estere che concedono finanziamenti a controparti estere per il pagamento di importazioni di beni e servizi dall Italia. Assicura dal mancato pagamento del credito per eventi di natura sia politica che commerciale fino al 100%. I vantaggi di questo strumento, oltre quello di ottenere una copertura in tempo reale, sono: - Per l impresa: ricevere il pagamento in linea con i termini previsti nel contratto commerciale, l ampliamento dell offerta commerciale e la possibilità di negoziare finanziamenti a MLT a condizioni competitive. - Per la banca: la possibilità di liberare risorse per ulteriori impieghi e la ponderazione a zero del rischio. Normativa di riferimento Per concludere un breve riferimento alla normativa riguardante il credito acquirente: il Consensus, le Guiding Principles e l accordo OCSE. Questi documenti determinano le linee guida per le operazioni di export credit con durata pari o superiore a 24 mesi, fissano il premio minimo applicabile - Minimum Premium Benchmark - e definiscono il punto di partenza, la durata e la modalità di rimborso del credito. Figura 22: normativa di riferimento 31

32 IL CREDITO FORNITORE Luca Gatto, Responsabile Lazio e Abruzzo, Rete Domestica Per parlare a 360 gradi di questo strumento illustreremo sia la modalità off line che la modalità on line, per vedere infine come può aumentare la liquidità delle aziende. Modalità off-line Nel momento in cui un azienda italiana - o una sua controllata o collegata - vende i propri beni/servizi a un cliente estero - che effettua il pagamento a vista o attraverso una dilazione -, SACE rilascia la polizza credito fornitore a favore dell azienda italiana per coprire i suoi rischi verso il cliente estero. Figura 23: schema prodotto La polizza Credito Fornitore consente, fino al 100% dell importo richiesto, la copertura dei rischi di credito e accessori relativi a singole operazioni di esportazione, da parte di aziende Italiane o da controllate o collegate estere. I vantaggi per l impresa a questo punto sono: 1. Concessione di dilazioni di pagamento più lunghe alle controparti estere. 2. Monetizzazione dei crediti, grazie alla cessione del contratto di Assicurazione ad una banca, a seguito di sconto pro-soluto dei titoli di credito. 3. Tempi contenuti per l indennizzo che sono 90 giorni per la costituzione del sinistro e 30 giorni per la liquidazione dell indennizzo. I rischi assicurati Le tipologie di rischi assicurati sono 4: 1. Rischio di credito. 2. Rischio di produzione. 3. Rischio di indebita escussione di fideiussioni. 4. Rischio di distruzione, danneggiamento, requisizione, confisca. Il rischio del credito copre il mancato pagamento, parziale o totale, da parte dell acquirente. I crediti a vista o dilazionati rappresentano il valore ammesso a copertura, che è fino al 100%. Gli adempimenti dell assicurato sono rappresentati dalla relazione trimestrale sullo stato di esecuzione della fornitura entro 60 giorni dalla fine di ciascun trimestre solare da inviare a SACE. 32

33 Le spedizioni devono avvenire entro sei mesi dalla trasmissione della polizza. Nel rischio di produzione SACE copre il mancato recupero dei costi di produzione, per un periodo di 6 mesi consecutivi a causa di eventi di natura politica, commerciale o per il mancato ritiro delle merci. Un autonoma valutazione della curva di rischio definisce l importo ammesso, che anche in questo caso può essere coperto fino al 100%. Come per il rischio di credito, l assicurato redige una relazione trimestrale sullo stato di esecuzione della fornitura entro 60 giorni dalla fine di ciascun trimestre solare. La terza tipologia di rischio è la indebita escussione delle fideiussioni, legata a fatti non correlati agli inadempimenti contrattuali dell esportatore. Questa è la situazione in cui spesso sentite parlare di Bid Bond, Advance Payment Bond, Performance e Retention Money Bond. Per Bid Bond s intende la fideiussione richiesta per la partecipazione ad aste o appalti indetti da committenti esteri, mentre per le quote di pagamenti anticipati si richiede l Advance Payment Bond. Quando il committente estero ha invece bisogno di garantirsi la buona esecuzione del Contratto, richiede il Performance Bond. Infine, nel caso in cui l esportatore intenda avere tutto il corrispettivo della commessa senza lasciare una percentuale a garanzia del buon funzionamento, si rilascia il Retention Money Bond. L importo ammesso corrisponde al valore richiesto da parte del committente e la copertura arriva ad un massimo del 95%. L ultima tipologia copre il rischio di distruzione o danneggiamento per beni esportati temporaneamente. I rischi coperti riguardano circostanze di forza maggiore che si verifichino fuori dall Italia, quali ad esempio guerra, sabotaggio e terremoto, a meno che siano già assicurati. In questa tipologia SACE copre anche il rischio di requisizione, confisca o altro comportamento autoritativo ed arbitrario da parte di uno Stato estero, che impedisca la riesportazione o la libera disponibilità di beni. Il valore dei beni e dei macchinari alla data di spedizione rappresenta l importo ammesso alla copertura assicurativa, mentre il costo sostenuto dall assicurato è il limite massimo per i beni in deposito all estero per la partecipazione a mostre o fiere, che può essere al massimo fino al 95% In questo caso l assicurato comunica l immissione dei beni assicurati entro 60 gg dalla data di arrivo del bene nel paese di destinazione, e qualsiasi successivo ritiro degli stessi Il pricing Per definire il pricing è necessario valutare: 1. il rating Paese, le caratteristiche ed il rating della controparte ed il recovery rate; 2. i termini di pagamento della fornitura, ovvero il periodo di spedizione, il periodo di rimborso e la tipologia di ammortamento; 3. le policies commerciali e le percentuali di copertura del rischio Sovrano, Politico e Commerciale. Considerando il benchmark SACE, il benchmark ECAs e il track record SACE, possiamo completare il processo di definizione del pricing. Ma c è un metodo più rapido per la copertura di questi rischi? Ecco il motivo per cui passiamo a parlare dell operatività on-line. Figura 24: processo di pricing 33

34 Operatività on-line Più precisamente parliamo di ExportPlus, la piattaforma online di SACE che consente in modo veloce, alle Aziende esportatrici italiane, di richiedere una pre-fattibilità e di assicurare operazioni di export verso controparti Corporate o Bank. L accreditamento alla piattaforma è semplice, rapido e gratuito. Quali sono gli strumenti di ExportPlus? Il primo sono i Pareri Preliminari, che consentono la valutazione di pre-fattibilità di operazioni di export verso controparti Corporate o Bank, con stima del premio assicurativo e della percentuale di copertura. Questi pareri preliminari possono essere trasformati in domanda di polizza. É qui che abbiamo le polizze plus one e basic on line, che sono operazioni di Credito Fornitore. É possibile, come per la modalità off line, coprire i rischi accessori singolarmente o congiuntamente al rischio di credito. Il terzo strumento è il Political Risk Insurance, che copre invece i rischi di natura politica relativi a investimenti effettuati all estero da aziende italiane o loro controllate e collegate estere In ultimo la piattaforma consente alle banche di confermare i crediti documentari, assicurandosi in tempo reale dal rischio di mancato rimborso della banca estera per il regolamento di contratti commerciali eseguiti da esportatori italiani. Questo strumento si chiama Credoc Online. Andiamo ad esplorare nel dettaglio i primi due strumenti: i pareri preliminari e le polizze Basic e Plus One. Il parere preliminare è un servizio di valutazione della controparte e di stima del premio assicurativo, che serve all esportatore nella fase di negoziazione dell operazione commerciale con il suo cliente estero Con i pareri preliminari le aziende possono valutare operazioni fino ad un importo di 20 milioni di euro, con una dilazione massima di pagamento di 5 anni. La valutazione è automatica nel caso di controparti bancarie, mentre richiede un analisi caso per caso per controparti corporate. Il costo del parere preliminare è di 150, con la disponibilità di bonus all atto dell accredito sulla piattaforma. Per quanto riguarda la basic on line, il cliente può coprire contratti fino a euro, con una dilazione massima di pagamento di 36 mesi, per i rischi politici isolati oppure combinati con il commerciale. Le controparti assicurate possono essere sia aziende che banche. I tempi d istruttoria sono molto rapidi - entro 7 giorni - e le spedizioni devono avvenire entro 7 mesi dalla stipula della polizza. La Plus one consente al cliente di coprire contratti fino a 5 milioni di euro con dilazioni fino a 60 mesi. Sono previsti adempimenti solo per i contratti con durata superiore ai 24 mesi. Anche per la Plus one sono necessari, in media, 7 giorni per l istruttoria. Entrambi i prodotti sono volturabili attraverso una procedura online, che prevede la generazione della domanda di voltura e dell appendice di voltura da far firmare alla banca scontante. Figura 25: operatività online 34

35 Casi studio Nel primo esempio Prometec, PMI toscana, doveva esportare in Turchia un piccolo impianto per la resinatura. Lo strumento Basic ha consentito alla Prometec di concedere in poco tempo la dilazione di pagamento richiesta dal cliente (24 mesi), e con l opportuna strutturazione di promissory notes è riuscita a monetizzare il credito attraverso lo sconto pro-soluto presso Credito Emiliano. Il secondo esempio riguarda la Nord Impianti, che realizza impianti completi per la produzione di pannelli alveolari. Le sue piccole dimensioni e il relativamente elevato valore medio delle commesse richiedono attenzione nella strutturazione delle operazioni. Attraverso la Plus One, Nord Impianti è riuscita in poco tempo a vincere un importante commessa per penetrare un mercato strategico del settore: l Arabia Saudita. La possibilità di concedere una dilazione di 5 anni ha permesso di battere la concorrenza. 35

36 La voltura di polizza La voltura di polizza è il trasferimento del contratto di Assicurazione alla Banca, a seguito di cessione prosoluto dei titoli di credito (promissory notes o bills of exchange). Il principale vantaggio per l esportatore è quello di rendere più facilmente liquidi i propri crediti ed utilizzare i limiti di affidamento bancari per altre necessità. Il principale vantaggio per le banche è quello di costituire un proprio portafoglio SACE, mediante l acquisto di titoli di credito garantiti, senza effettuare accantonamenti di mezzi propri per la percentuale di rischio coperta con la polizza SACE. Nel momento in cui un azienda italiana - oppure una sua controllata o collegata - vende i propri beni e servizi ad un cliente estero - che effettua i pagamenti dilazionati mediante titoli di credito -, SACE rilascia la polizza credito fornitore a favore dell azienda italiana, per coprire i suoi rischi verso il cliente estero. Attraverso lo sconto dei titoli di credito e della voltura della polizza alla banca scontante, la stessa accredita il netto ricavo all azienda. Figura 26: voltura di polizza (struttura) I requisiti necessari per effettuare una voltura di polizza sono 7. Il primo è che l assicurazione sia valida ed efficace con copertura del rischio di Credito Il secondo è che il Paese del debitore sia volturabile, che abbia cioè aderito alla Convenzione di New York del 1958 sul riconoscimento ed esecuzione dei lodi stranieri, oltre che alla Convenzione di Ginevra del 1930 sull astrattezza, autonomia e negoziabilità dei titoli di credito. Per i Paesi che non hanno recepito una delle due Convenzioni è comunque possibile fare la voltura di Polizza; ma su questi deve esserci una Legal Opinion equivalente, oppure devono avere un ordinamento giuridico di tipo evoluto. È quindi necessario un esame caso per caso delle singole operazioni. Il terzo requisito è che il contratto abbia dei contenuti minimi, cioè: specifici termini di resa, quali ad esempio incoterms tipo il FOB (Free on Board); utilizzo delle promissory notes o bills of exchange per gli effetti cambiari; clausola compromissoria che stabilisca la devoluzione di eventuali controversie ad un foro arbitrale ubicato in un Paese aderente alla Convenzione di New York, sempre che anche il Paese del debitore abbia aderito a detta Convenzione. Nella clausola è richiesta la definizione della legge o regolamento applicabili all arbitrato, il numero di arbitri costituenti il Collegio, la sede dell arbitrato, la lingua ufficiale del giudizio arbitrale e la legge applicabile al contratto. 36

37 Il quarto riguarda gli adempimenti dell istituto scontante sulla validità formale dei documenti che sono la verifica sulla validità formale dei titoli di credito oggetto dello sconto verifica sulla validità formale della documentazione di spedizione prevista nel contratto e nella Polizza Il quinto riguarda gli Impegni dello esportatore e quindi assicurare la necessaria collaborazione all Istituto Scontante nell adempimento degli obblighi previsti dalla Polizza, in particolare per la prova dell eventuale sussistenza di sinistri o ipotesi di aggravamento rischio relativa all ammontare del danno indennizzabile. Restare in ogni caso responsabile nei confronti di SACE successivamente alla voltura: a) per eventuali inadempienze di cui lo stesso si sia reso responsabile anche nel periodo precedente; b) per le dichiarazioni precontrattuali fornite a SACE; c) per mancata, inesatta o incompleta comunicazione di informazioni relative al contratto; d) per inadempimenti relativi al contratto che comportino il mancato pagamento da parte del Debitore; e) per fatti illeciti ai sensi di legge (es. D.Lgs. n. 231/2001) in relazione al contratto o alle garanzie, quando sono previste. Il sesto riguarda l impegno di SACE, che è quello di: indennizzare l Istituto Scontante anche quando il Debitore solleva obiezioni o contestazioni; indennizzare l Istituto Scontante anche in caso di false o incomplete dichiarazioni pre-voltura dell Esportatore; coprire il rischio di mancato pagamento derivante da possibili vizi occulti nell esecuzione del contratto di fornitura. Infine gli impegni dell Istituto Scontante sono di: non riscontare in futuro i titoli di credito (con Rivoltura di Polizza) senza la specifica approvazione di SACE. In ogni caso le operazioni di risconto devono riguardare l intero credito oggetto del contratto. Segnalare a SACE, dal momento in cui subentra come Assicurato, l eventuale aggravamento di rischio, la minaccia di sinistro o la modifica del quadro normativo di riferimento. 37

38 LA POLIZZA LAVORI Marco Ferioli, Responsabile Desk Paesi MENA, Relazioni e Rete Internazionale La Polizza Lavori è lo strumento con il quale le imprese italiane, direttamente dall Italia o tramite le loro controllate/collegate all estero, possono assicurare, contro gli eventi di rischio politico e commerciale, i loro contratti internazionali di esecuzione di lavori civili o di realizzazione di forniture con posa in opera. Si tratta, di norma, di contratti che sono regolati: a SAL, cioè mediante fatturazioni periodiche sulla base dello stato avanzamento lavori, il cui pagamento è in genere dovuto a breve termine - entro 30/60 giorni dalla data di fatturazione; a milestones, cioè con fatturazioni periodiche sulla base di eventi o stati di avanzamento della fornitura, contrattualmente predefiniti, con pagamento a breve termine - generalmente nell arco di 30/60 gg dalla data di fatturazione. Figura 27: schema prodotto La Polizza Lavori rientra tra quei prodotti del cosiddetto perimetro dell Operatività Tradizionale SACE. Come il Credito Acquirente e il Credito Fornitore, da cui è derivata, è uno strumento dedicato al supporto delle esportazioni gestito in accordo con le principali normative internazionali che regolano l attività non marketable delle Export Credit Agencies come SACE. Mi riferisco in particolare all Accordo del Consensus ed alla Normativa Comunitaria. Ricordo che SACE ha recentemente esteso il perimetro dell operatività e dei soggetti assicurabili a tutte quelle operazioni che incorporano un contenuto o un interesse italiano, anche quando lo stesso è riconducibile ad imprese estere controllate o collegate da gruppi italiani. In questo differisce perciò dalla impostazione più tradizionale per cui l attività delle ECA era riferibile solo a contratti ed esportazioni realizzate con soggetti residenti e per forniture pressoché originate nel paese di origine. Siamo passati, infatti, da un ambito di supporto del Made in Italy a quello del Made by Italy. Gli eventi assicurati Dopo aver visto le caratteristiche e l ambito dell operatività, passiamo ora alla definizione degli eventi assicurati: i cosiddetti EGS - Eventi Generatori di Sinistro. 38

39 Gli EGS si distinguono in due tipologie principali: gli EGS di natura politica e quelli di natura commerciale. Gli EGS di natura politica fanno riferimento a: 1. Espropriazione, nazionalizzazione o qualsiasi altra restrizione governativa. 2. Moratoria generale. 3. Restrizioni valutarie dovuto a ragioni politiche o commerciali. 4. Fluttuazione del tasso di cambio dovute a normative adottate dal paese debitore. 5. Embargo. 6. Guerre, disordini civili ed eventi di forza maggiore. Gli EGS di natura commerciale, invece, comprendono l insolvenza di diritto o di fatto e l inadempimento del Debitore e, eventualmente, del suo Garante. Oltre a questi, comprendono anche la risoluzione o rifiuto arbitrari, cioè ingiustificati, come la sospensione, la revoca del Contratto o la mancata accettazione delle merci e/o dei servizi. I rischi principali assicurati Gli eventi che abbiamo appena descritto, quando si verificano in modo diretto ed esclusivo, sono assicurabili dalla Polizza Lavori nell ambito della copertura principale del Rischio della Produzione e del Rischio del Credito. Il Rischio del Credito si definisce come il rischio di mancato pagamento totale o parziale del Credito. Il Rischio di Produzione è, invece, il rischio di mancato recupero dei costi di produzione, che si verifica quando l'esecuzione del Contratto è interrotta per un periodo di sei mesi. Questi rischi sono assicurabili in modo abbinato e complementare tra loro, a primo rischio assoluto e nel limite del massimale che è assicurabile fino al 100%. Figura 28: i rischi assicurati E come deve essere valutato il massimale? É l esportatore che deve procedere a questa stima sulla base di alcuni elementi fondamentali collegati alla commessa quali: la time schedule; la curva di esecuzione dei lavori e delle forniture; le condizioni di regolamento degli incassi e pagamenti. 39

40 I rischi accessori In via collaterale rispetto ai rischi principali del credito e della produzione, la Polizza Lavori consente di assicurare anche altri rischi, che definiamo accessori, quali (I) il rischio di indebita escussione di fideiussioni e (II) il rischio di distruzione, danneggiamento, requisizione e confisca. Il rischio di indebita escussione di fidejussioni fa riferimento al rischio di mancata o ritardata restituzione - parziale o totale - delle cauzioni, dei depositi cauzionali o delle anticipazioni che l esportatore è tenuto a prestare o costituire all estero su richiesta del committente. Mi riferisco, per esempio, a cauzioni e depositi (I) a fronte di anticipi contrattuali, (II) alle garanzie per la buona esecuzione del Contratto, o anche (III) in sostituzione di eventuali trattenute a garanzia sui pagamenti. Il rischio di distruzione, danneggiamento, requisizione o confisca si definisce, invece, come: a) il rischio di distruzione o danneggiamento derivante da circostanze di forza maggiore che si verifichino fuori dalla Repubblica italiana, quali guerra, disordini civili ed eventi di forza maggiore; b) il rischio di requisizione, confisca o altro comportamento o atto autoritativo ed arbitrario da parte di uno Stato estero, che impedisce la riesportazione o la libera disponibilità di beni connessi al Contratto. SACE garantisce l Assicurato, a primo rischio assoluto, fino ad un massimo pari al 95% della Somma Assicurata pari all importo ammesso delle fidejussioni e/o dei macchinari temporaneamente esportati. Figura 29: i rischi accessori Le nuove procedure assicurative Veniamo ora alle procedure assicurative che, di base, si differenziano in funzione dello stato di avanzamento dell operazione. Vi sono innanzitutto i pareri preliminari e lettere di interesse che possono essere richieste, da parte del cliente, nelle fasi preliminari di una transazione e per le quali non è necessario sostenere alcuna spesa di apertura dossier. Per i clienti che intendono avvalersi di un impegno certo di SACE, sin dalla fase di negoziazione di una transazione o di partecipazione ad una gara internazionale, è stata invece ideata la promessa irrevocabile di garanzia. Questa, comportando un impegno a fermo da parte di SACE per la copertura di un determinato importo e a certe condizioni predefinite, viene emessa dietro applicazione di un apposita commitment fee. 40

41 Successivamente, nel caso di richiesta di una promessa irrevocabile e poi nell eventuale successiva sede di presentazione della formale Domanda di Polizza, è prevista l applicazione di Spese di Apertura Dossier. Queste sono state eliminate per tutte le operazioni (garanzie e promesse irrevocabili) fino a , così come continuano a rimanere esentate dal pagamento le operazioni in cui l assicurato sia una PMI. Invece, per operazioni che comportino un impegno SACE superiore a e fino a , è prevista una spesa fissa di Per importi superiori a si applica una Front End Fee dello 0,015% calcolato sul valore degli importi assicurati e comunque non superiore a L analisi di fattibilità dell operazione Vediamo ora quali sono le fasi in cui si articola il processo dell analisi preliminare di fattibilità. Prima di tutto si parte con la verifica dell assicurabilità sulla base delle condizioni del paese estero e della natura della controparte che, di base, può essere eseguita già in consultazione delle Condizioni di Assicurabilità aggiornate da SACE periodicamente; si prosegue con la valutazione del merito creditizio della controparte che, nel caso di corporate e banche, si basa sull analisi dei documenti di bilancio ufficiali, del rendiconto finanziario e, in funzione della complessità dell operazione e dell entità del rischio, di ulteriore documentazione quali business plan, resoconti intermedi, presentazioni, equity report, analisi settoriali dei competitors. Altro filone di analisi riguarda la valutazione dei contenuti della commessa, dei rischi tecnologici e di performance del progetto sulla base di presentazioni, notizie di stampa, business plan di progetto. Per contratti di importo superiore ai 5 milioni di Euro, viene richiesta la copia del contratto. Infine sono altrettanto importanti le valutazioni che possono essere eseguite in merito ad altri aspetti di tipo: reputazionale, ambientale, legale, di rischio paese ecc conducibile mediante analisi di notizie di stampa, report, fonti informative varie. Figura 30: analisi di fattibilità dell'operazione 41

42 Le condizioni di assicurabilità Come accennato nell immagine precedente, le Condizioni di Assicurabilità esprimono l'atteggiamento assicurativo del Gruppo SACE di apertura o chiusura sul rischio sovrano, bancario e corporate per tutti i paesi del mondo. Per ciascun paese viene presentata la categoria OCSE di rischio paese (su una scala da 0 a 7, laddove 7 è la categoria più a rischio) e, in funzione della tipologia della controparte acquirente/debitore, l atteggiamento di apertura senza condizioni, con condizioni oppure di chiusura. In alcuni casi, nelle note, sono inserite informazioni quali, ad esempio, quelle relative alla presenza di un plafond paese, cioè di un limite massimo all esposizione assumibile a fronte di impegni per controparti residenti verso quello specifico paese. Le condizioni di assicurabilità sono aggiornate periodicamente e le potete trovare sul sito nella sezione Come lavoriamo. L istruttoria e l emissione della polizza Valutata la fattibilità di massima di un operazione, il processo prosegue con l iter di istruttoria, di assunzione del rischio e di emissione della Polizza. Questo processo si avvia con la presentazione formale del Modulo di Domanda da parte dell esportatore. Il modulo può essere scaricato dal sito alla sezione Prodotti dedicata allo strumento Polizza Lavori. Con il ricevimento della Domanda, gli uffici competenti iniziano l istruttoria dell operazione che si articola nella due diligence del progetto e che prevede il coinvolgimento di altre strutture competenti: l Analisi rischi, gli Studi Economici, il Risk management, l Unità Ambiente. A partire dal gennaio 2009, gli uffici competenti per la fase di istruttoria ed assunzione dell operazione sono le Sedi Territoriali Domestiche nel caso di progetti che comportino impegni in capo a SACE sino a 20 milioni di euro. Per tutte le altre operazioni la competenza rimane presso la Sede Centrale di Roma. A seguito della verifica e del raccoglimento di tutte le informazioni e documentazione necessarie, si procede alla predisposizione della documentazione da sottoporre agli organi deliberanti e, quindi, alla delibera dell operazione. La delibera è notificata al garantito con l invio del fax post delibera, contenente i principali termini e condizioni. L iter termina con l emissione della Polizza SACE che viene trasmessa al cliente, il quale deve restituirla firmata per accettazione e procedere al pagamento del premio nei termini stabiliti. Ricordo che il pagamento del premio è condizione necessaria per la validità della Polizza stessa. Figura 31: processo d'istruttoria ed emissione polizza 42

43 Costo e pagamento del premio assicurativo Il premio per la copertura dei rischi di produzione e del credito è unico e si calcola applicando il tasso di premio al massimale richiesto dall impresa ed assicurato da SACE. Quali sono i fattori che determinano l entità del tasso di premio? Sono diversi e li possiamo riassumere: 1. nella la categoria OCSE del paese estero; 2. nella natura ed il rating dell acquirente/debitore estero; 3. nella durata dell esposizione al rischio in termini di (I) periodo di esecuzione del contratto più (II) periodo di dilazione del credito. Il premio per i rischi accessori viene calcolato in base ai singoli importi ammessi a copertura, cioè all importo delle fidejussioni e/o cauzioni e al valore dei macchinari esportati in temporanea. Qualora l esportatore assicurato richieda, in aggiunta alla copertura dei Rischi di Produzione e Credito, anche la copertura congiunta del rischio accessorio di Indebita Escussione delle Fideiussioni e di Distruzione, Danneggiamento, Requisizione e Confisca, è previsto uno sconto fino al 50% sul minore del premio relativo ai rischi accessori. Ricordo che il pagamento del premio assicurativo è una condizione per la validità della Polizza e deve essere realizzato entro 30 giorni dalla data di trasmissione della Polizza da parte di SACE all azienda assicurata. Tale premio potrà essere rimborsato (previa trattenuta minima ai sensi della Polizza) solo in caso di: 1. mancata entrata in vigore del contratto commerciale; 2. mancata emissione delle eventuali fideiussioni; 3. mancata immissione in cantiere dei macchinari (nel caso di Rischio di Distruzione). La gestione semplificata Superate le fasi di analisi preliminare, di istruttoria e di delibera della Polizza, vediamo ora cosa succede nel periodo seguente di esecuzione del contratto e validità della copertura. In considerazione delle peculiarità del mercato a cui si rivolge, e differentemente dagli altri prodotti assicurativi dell export, la Polizza Lavori offre alcune semplificazioni nella gestione. Infatti, non è richiesta la preventiva autorizzazione di SACE per modifiche che comportano: maggiorazioni dell importo del Contratto fino al 25% dell importo originario, aumentato degli incrementi intervenuti a seguito di revisione prezzi; estensione dei termini di esecuzione del Contratto fino a 6 mesi; Inoltre, per quanto riguarda gli adempimenti a carico dell Assicurato in fase di gestione della Polizza, questi si risolvono nella trasmissione della Relazione semestrale dello stato di avanzamento dei lavori. La Relazione semestrale sullo stato avanzamento dei lavori deve essere trasmessa periodicamente dall esportatore assicurato, e contempla la trasmissione e l aggiornamento di informazioni relative ai Lavori Eseguiti, alle eventuali Revisioni Prezzi e Variations Orders, all insorgenza di eventuali claims e, infine, allo stato dei SAL emessi, accettati e liquidati. La gestione della polizza Successivamente all entrata in vigore della Polizza, l assicurato deve ottemperare alcuni impegni in termini di Gestione. Abbiamo già detto della Relazione Semestrale che deve essere trasmessa entro 60 giorni dalla fine di ogni semestre solare e fino al completamento dell esecuzione del Contratto. Durante lo stesso periodo di esecuzione dei lavori e di validità della Polizza, inoltre, l esportatore assicurato deve comunicare a SACE per iscritto, ed entro 10 giorni lavorativi decorrenti dalla data in cui si verifica l evento, qualsiasi circostanza che comporti un aggravamento dei Rischi Assicurati. Ad esempio, le difficoltà intervenute in sede di esecuzione del Contratto, qualsiasi circostanza che pregiudica la regolare esecuzione del Contratto (come le modifiche al quadro normativo di riferimento) ed il mancato avverarsi, l insussistenza o le successive modificazioni degli elementi essenziali previsti dalla Polizza. In aggiunta all aggravamento, è essenziale che nel caso in cui si verifichi - o vi sia minaccia che si verifichi - uno degli EGS coperti dall Assicurazione, l Assicurato, appena ne venga a conoscenza, ne dia avviso a 43

44 SACE. Nel caso del Rischio di Produzione o del Mancato Incasso del Credito, l Incombente Sinistro deve essere comunicato a SACE entro 10 gg. dalla data dell evento, pena l esclusione dall Assicurazione. Cosa succede dopo la notifica di una minaccia di EGS? SACE ha la facoltà di richiedere all Assicurato di sospendere l esecuzione del Contratto entro 10 giorni lavorativi dalla comunicazione. Successivamente, ove sia cessata la minaccia o la situazione di EGS in essere, l Assicurato deve darne comunicazione a SACE e, previa autorizzazione di SACE che dovrà pervenire entro 30 giorni lavorativi dalla comunicazione, può riprendere l'esecuzione del Contratto informandone SACE. Con la comunicazione della Minaccia di Sinistro, iniziano a decorrere i cosiddetti Termini Costitutivi di Sinistro (che, per esempio, sono pari a 3 mesi per il Rischio di Credito e a 6 mesi per il Rischio di Produzione). Al termine di questo periodo, in assenza della cessazione della situazione di rischio, su domanda di indennizzo dell Assicurato, SACE effettuerà il pagamento dell indennizzo entro 30 giorni dalla data di scadenza dei relativi TCS. Caso studio Nell immagine successiva sono riassunti i termini esemplificativi della struttura e del costo di una copertura assicurativa offerta nell ambito di un progetto per il settore infrastrutture e costruzioni, avente come committente un Ente Pubblico Algerino assistito dalla garanzia del Ministero delle Finanze. Il paese estero è dunque l Algeria che presenta la 3^ categoria OCSE. L importo del contratto pari ad 50mln più dinari 3.4bln (totale in euro equiv. 85mln ca.) La composizione delle forniture pari al 50% di origine italiana, al 20% di origine UE e al 30% per spese locali. Time Schedule Lavori prevede una durata del rischio totale oltre 60 mesi di cui 30 mesi per esecuzione lavori e 60 mesi manutenzione. Le Condizioni di Pagamento sono strutturate con un 15% anticipato ed il restante 85% a SAL mensili pagabili a 30 gg.. La copertura richiesta è articolata in un massimale di 15 mln (coperto al 100%) per i rischi di produzione e credito, nell importo dell Advance Payment Bond pari ad 7,5mln più dinari 500mln (95%) e del Performance Bond: 2.5mln più dinari 170mln (coperto al 95%) per il rischio di indebita escussione delle fidejussioni e nel valore di 8mln (coperto al 95%) per il rischio di distruzione e danneggiamento. Il premio assicurativo applicabile per la suddetta copertura risulta pari a 550 mila circa di cui per il solo rischio di produzione/credito 240 mila euro pari all 1.57% ca. del massimale assicurato ed allo 0.28% dell intero importo contrattuale. 44

45 Quali benefici? Dagli approfondimenti eseguiti è già emerso come questa Polizza sia, innanzitutto, uno strumento di grandissima efficacia per assicurare la protezione del contratto e la certezza dei pagamenti. A questo riguardo voglio anche evidenziare che, con l ottenimento della copertura, l esportatore ottiene un impegno che, emesso da SACE S.p.A., incorpora il merito e la solidità della nostra Società che, tra le altre cose, risulta a sua volta garantita dal Ministero delle Finanze e presenta lo stesso rating della Repubblica Italiana. Ma in aggiunta a questo, non dobbiamo dimenticare che questa Polizza presenta anche aspetti di straordinaria valenza e strategicità commerciale che, in quanto tali, offrono benefici non solo all esportatore ma anche alla potenziale controparte acquirente. Mi riferisco, per esempio, alla possibilità di gestire pagamenti su base open account, cioè senza il ricorso a strumenti, impegnativi e costosi, come le lettere di credito (che peraltro sono pure assicurabili in alternativa alla conferma bancaria) ed anche all eventuale dilazione del credito oltre i normali termini commerciali. Figura 32: quali benefici? 45

46 POLITICAL RISK INSURANCE Stefania Paciotti, Responsabile Claims & Recoveries Cosa si intende per PRI? Il Political Risk Insurance comprende due tipi di rischi: quello Sovrano e quello Politico. Il Rischio Sovrano riguarda le operazioni di finanziamento a controparti sovrane o l esecuzione di opere e lavori a committenti sovrani. Il Rischio Politico è rappresentato dagli atti di esproprio, restrizioni valutarie e disordini civili. Il verificarsi degli eventi politici può comportare le seguenti conseguenze: - mancato rimborso di finanziamenti a controparti private; - mancato pagamento di forniture e lavori commissionati da clienti privati; - revoca di contratti di lavori e forniture a controparti private; - perdita del capitale investito all estero per la costituzione di una società o per l acquisizione di quote azionarie di società esistenti. Il Political Risk Insurance riguarda diversi prodotti assicurativi: credito fornitore, credito acquirente, polizza lavori, polizza investimenti. Nel prossimo capitolo parleremo della Polizza Investimenti. La Polizza Investimenti La polizza PRI vuole supportare le imprese e le banche italiane che realizzano investimenti all estero con apporti di capitale, anche definiti equity. Gli investimenti possono essere finalizzati a: 1. costituire nuove società all estero (anche attraverso controllate non italiane); 2. ampliare società esistenti attraverso aumenti di capitale; 3. acquisire partecipazioni in società già costituite, anche a seguito di processi di privatizzazione. L apporto di capitale può essere in denaro o in natura: il conferimento in natura viene realizzato attraverso beni strumentali, tecnologie e licenze. La Polizza Investimenti può assicurare anche i prestiti (detti shareholder loans) e le garanzie del socio. I prestiti del socio sono finanziamenti erogati dall investitore italiano alla propria partecipata o controllata estera. Le garanzie del socio sono obbligazioni di rimborso che l investitore italiano rilascia a sostegno di finanziamenti concessi da terzi alla società estera. Figura 33: schema prodotto 46

47 I rischi contro i quali l investitore italiano può assicurarsi sono: 1. Atti espropriativi diretti ed indiretti, 2. Restrizioni valutarie, 3. Guerra e disordini civili, 4. Violazione di contratto, anche nota con l espressione inglese Breach of Contract. Nella copertura dei prestiti del socio i danni indennizzabili sono rappresentati dal capitale e dagli interessi eventualmente non rimborsati. Nella copertura dell equity i danni indennizzabili dipendono dal singolo rischio assicurato. Nel rischio di Atti espropriativi diretti e indiretti, la copertura assicurativa ha per oggetto le perdite dell investimento causate da atti e provvedimenti del governo o enti equiparati, quali ad esempio confisca, nazionalizzazione, espropriazione. Sono assicurate anche le perdite del capitale generate da decisioni o provvedimenti del paese estero che, pur non essendo rivolti a destinatari individuati ma a categorie generali di soggetti, abbiano carattere discriminatorio. Tra le perdite dell investimento assicurate rientrano: - la perdita, anche parziale, dei diritti di partecipazione nell impresa estera; - la perdita della proprietà o della disponibilità dei beni dell impresa estera e di somme di spettanza dell assicurato quali dividendi, profitti e ricavato della vendita, anche parziale, dell investimento; - la definitiva impossibilità per l impresa estera di svolgere tutte o parte delle attività. Come determina SACE l indennizzo in caso di Atti Espropriativi? In caso di perdita totale della partecipazione o di definitiva impossibilità di svolgere tutte le attività, si tiene conto del valore della partecipazione registrato nel bilancio dell assicurato. Quando si verifica una perdita parziale dei diritti di partecipazione nell impresa estera, o di impossibilità a svolgere una parte delle attività di impresa, si tiene conto della svalutazione della partecipazione operata sul bilancio dell assicurato. Nel rischio di Restrizioni Valutarie, la copertura assicurativa tutela contro l impossibilità di convertire o di trasferire fuori dal paese estero somme quali profitti, dividendi e ricavato dalla vendita, anche parziale, dell investimento. L indennizzo terrà conto delle somme depositate in una banca locale e non convertite o non trasferite. Nel rischio di Guerra e Disordini Civili, la copertura assicurativa tutela dalla distruzione di beni materiali dell impresa o contro la definitiva impossibilità di prosecuzione dell attività causate da guerra, guerra civile, sabotaggio, tumulti civili, rivoluzioni e sommosse. Per la determinazione dell indennizzo si tiene conto di questi criteri: - in caso di distruzione di beni materiali, il minore tra il valore di libro del bene e il suo valore di mercato. Se il bene è stato riparato, sono indennizzati i costi sostenuti per la riparazione; - in caso di impossibilità a proseguire l attività di impresa, l indennizzo è commisurato al patrimonio netto dell impresa estera. L assicurato può chiedere la copertura del rischio di Violazione di contratto quando una controparte pubblica, anche non sovrana, è legata all impresa estera da un contratto che può essere ad es. di fornitura di materia prima o di acquisto di prodotto. La copertura tutela dai danni derivanti all investitore o all impresa estera dal mancato adempimento, da parte della controparte pubblica, delle obbligazioni contrattuali assunte. Condizione per il pagamento dell indennizzo è una sentenza o lodo arbitrale che accerti l inadempimento della controparte pubblica. Calcolo del premio assicurativo Il premio sulla Polizza Investimenti è pagato annualmente in via anticipata sul valore assicurato della partecipazione; il valore può essere diminuito annualmente solo in caso di svalutazione dell investimento dovuta a perdite patrimoniali registrate nel bilancio dell assicurato, o per vendita parziale delle azioni. In caso di conferimenti di capitale dilazionati in più anni, sull equity già versato viene corrisposto il premio, mentre sul capitale da versare negli anni successivi al primo viene di norma corrisposta una commissione. Il capitale da versare negli anni successivi al primo è definito importo sospeso. L assicurato ha il diritto di recedere dalla polizza, anche prima della scadenza, senza obbligo di penale. 47

48 Il modello di pricing è basato sul Political Risk Rating, un sistema interno a SACE che assegna a ciascun rischio assicurato un rating sulla base del contesto operativo e della specificità dell investimento. Figura 34: modello di pricing Ai fini dell attribuzione del rating, e quindi del livello di premio, si analizzano: la situazione macroeconomica del paese, il livello di corruzione, l evoluzione dell apparato legislativo, regolamentare e giudiziario, gli accordi di protezione bilaterali, il track record sulla sinistrosità nel rapporto paese/settore, le controversie che coinvolgono altre ECA o IFI, la regolamentazione del settore di riferimento. Sul piano dell investimento, si tiene conto: del grado di integrazione del progetto nella realtà locale, della precedente presenza dell investitore nel contesto operativo, della partecipazione di soci locali nella joint venture prevista nel progetto, della presenza di istituzioni multilaterali in qualità di soggetti finanziatori del progetto di investimento, della localizzazione, del livello di sicurezza degli impianti. Ad ogni rating corrisponde un livello di premio che subisce ulteriori aggiustamenti sulla base dell importo da assicurare, della durata della copertura e del tipo di investimento realizzato (equity o loan). Il processo di istruttoria e delibera L impresa interessata invia un Modulo di Domanda con le informazioni e la documentazione di supporto sull investimento da realizzare. Durante la fase di istruttoria, SACE valuta sia il profilo di rischio connesso all investimento che l eleggibilità dell operazione. L analisi viene compiuta con il supporto di altre strutture di SACE: Studi economici e relazioni istituzionali, Risk Management e Indennizzi e recuperi. La divisione Studi economici fornisce le informazioni relative al quadro macroeconomico/politico del paese in cui si realizza l investimento; il Risk management indica il livello di esposizione di SACE sulla geografia interessata nonché l eventuale concentrazione di rischio sia sul paese che sulla controparte; il servizio 48

49 Indennizzi e recuperi comunica la presenza di eventuali indennizzi pregressi o in istruttoria sulla geografia oggetto di analisi o sulla controparte. Quando l operazione presenta elementi di discussione particolari in relazione alla struttura e al profilo di rischio, prima dell inizio dell istruttoria viene preparato un rapporto preliminare, da sottoporre al top management allo scopo di decidere se procedere o meno con l istruttoria e a quali condizioni preliminari. Al termine dell istruttoria si predispone la proposta di delibera da sottoporre agli organi deliberanti di SACE. In caso di delibera di accoglimento della proposta degli uffici, viene predisposta e inviata all assicurato la Polizza Assicurativa. Figura 35: processo d'istruttoria e delibera I vantaggi per l investitore: (i) L investitore può concentrarsi esclusivamente sui rischi di impresa, dal momento che quelli politici sono trasferiti a SACE. (ii) La Polizza Investimenti può essere ceduta in garanzia all istituzione bancaria che intende finanziare l iniziativa all estero. In questi casi la banca finanziatrice, nel prezzare il prestito, può tenere conto del fatto che la componente di rischio politico è mitigata dalla Polizza Investimenti. (iii) Diversamente dalle assicurazioni private, la Polizza SACE è garantita dallo Stato Italiano; questo rappresenta un deterrente sia al verificarsi dell evento di danno che in un eventuale fase di recupero post indennizzo. (iv) Per le istituzioni finanziarie, inoltre, la Polizza SACE ha un impatto sul bilancio in quanto consente di liberare le linee di credito nei confronti di quei paesi in cui sono presenti limiti di operatività. 49

50 GARANZIE FINANZIARIE: INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTIVITÀ STRATEGICHE Enrica Del Grosso, Responsabile Piemonte e Liguria, Rete Domestica In questo capitolo parleremo di cosa può fare SACE per accompagnare le imprese italiane nei propri processi di sviluppo all estero e in Italia. In particolare affronteremo il tema della garanzia finanziaria: partiremo dalla definizione di questo strumento, per poi analizzarne i potenziali ambiti di intervento e le principali caratteristiche e vantaggi. Infine illustreremo come questo strumento possa essere declinato in varie applicazioni funzionali alla crescita, non solo delle grandi aziende, ma anche delle piccole e medie imprese e del sistema bancario italiano. Storicamente SACE nasce come agenzia per il credito all esportazione la cui primaria missione è il sostegno all export italiano. L attività principale di SACE consiste nell assicurare il credito, cioè assicurare l impresa italiana, che vende beni e servizi all estero, contro il mancato pagamento dell acquirente estero. Negli ultimi anni SACE ha ampliato il proprio ambito di intervento per contribuire maggiormente allo sviluppo delle aziende italiane e ha esteso il proprio supporto ai processi di internazionalizzazione delle imprese e ad attività ritenute di rilevanza strategica per il Paese. Pertanto ai prodotti tradizionali di assicurazione del credito e di protezione degli investimenti diretti all estero ha affiancato prodotti innovativi che rispettano logiche di mercato come le garanzie finanziarie. I prodotti relativi al nuovo ambito operativo si possono suddividere in due grandi categorie: internazionalizzazione e interesse strategico. Sotto internazionalizzazione sono ricomprese le garanzie finanziarie singole connesse a processi di internazionalizzazione, le garanzie su portafogli crediti, le garanzie finanziarie internazionalizzazione PMI destinate alla piccole e medie imprese e le garanzie internazionalizzazione banche. Sotto interesse strategico, riconducibile al nuovo ambito operativo regolato dalla Legge finanziaria 2007, sono incluse le garanzie finanziarie su progetti relativi a energie rinnovabili e infrastrutture e le garanzie finanziarie relative ad attività strategiche per il sistema Italia. Più avanti entreremo nel dettaglio di questi prodotti. Figura 36: ambiti di operatività SACE SACE ha ideato prodotti in grado di andare incontro alle esigenze di tutti i principali attori dell economia italiana: le grandi imprese, le piccole medie imprese, le banche e le società progetto per le operazioni di finanza strutturata e di progetto. Ma che cos è una garanzia finanziaria? É uno strumento che consente alla banca di coprirsi dal rischio di mancato pagamento del debitore, cioè l impresa italiana. Una volta concesso un finanziamento la banca potrà, in caso di mancato pagamento della società, chiedere a SACE di corrispondere quanto dovuto in funzione dell importo garantito. La garanzia 50

51 finanziaria è uno strumento che permette alla banca di condividere con SACE il rischio del mancato pagamento del debitore. SACE può intervenire su finanziamenti connessi con attività di internazionalizzazione o attività ritenute strategiche per il paese. Internazionalizzazione e interesse strategico sono parole ricorrenti in questo capitolo. Ma cosa si intende effettivamente con questi termini? Per attività di internazionalizzazione s intendono tutte quelle azioni destinate ad accrescere o consolidare la presenza delle imprese italiane sui mercati internazionali: ad esempio un impresa italiana che acquisisca una società all estero, oppure che costituisca una joint venture con un partner locale in un paese straniero. E poi, ancora, un azienda che costruisca uno stabilimento all estero per essere più vicino al mercato di riferimento o ai fabbisogni finanziari legati all approntamento di beni e servizi, destinati a commesse verso clienti stranieri. SACE può quindi intervenire su finanziamenti destinati a investimenti sia di natura finanziaria che di natura industriale. Per attività strategiche si intendono attività volte ad incrementare la competitività del sistema Italia. Per facilità si è cerato di ricondurre la maggior parte delle casistiche a 4 categorie: Approvvigionamento di materie prime: garanzie su finanziamenti legati all approvvigionamento dall estero di materie prime e semilavorati, necessari ad attività di successiva esportazione o a rendere più efficienti i processi produttivi delle aziende italiane, con conseguente beneficio per la competitività internazionale del sistema Italia Infrastrutture: garanzie su finanziamenti destinati alla realizzazione di infrastrutture (anche domestiche), come le infrastrutture di trasporto (porti, terminali di traffico, autostrade ferrovie, etc.) o a infrastrutture che consentano una razionalizzazione e diversificazione nella gestione delle fonti energetiche del Paese (gasdotti, oleodotti, rigassificatori, etc.). In questa fattispecie sono incluse anche infrastrutture di telecomunicazioni come le reti mobili o digitali. Garanzia su finanziamenti per operazioni di interesse strategico per l Italia. Ad esempio progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili come quella fotovoltaica, eolica. Garanzia su finanziamenti erogati da banche Italiane a banche estere a supporto dell interscambio commerciale tra i rispettivi paesi. Figura 37: attività strategiche per il sistema Italia (ambiti di applicazione) Dopo aver dato una definizione di garanzia finanziaria e aver visto i principali ambiti di applicazione andiamo ad analizzare un po più nel dettaglio le caratteristiche delle garanzie finanziarie. La garanzia SACE è a prima richiesta, irrevocabile e autonoma a favore della banca finanziatrice. Tali caratteristiche rendono questo prodotto più simile a uno strumento finanziario che a uno assicurativo. Ma cosa vuol dire a prima richiesta, irrevocabile e autonoma? A prima richiesta significa che, in caso di inadempimento del debitore, SACE è tenuta a corrispondere l indennizzo alla banca, a semplice richiesta di quest ultima senza sollevare eccezioni di alcun tipo. Irrevocabile vuol dire che SACE non può recedere unilateralmente dalla garanzia. Autonoma significa che la garanzia non dipende dal contratto di finanziamento sottostante. 51

52 La garanzia SACE beneficia della garanzia della Repubblica Italiana: gli impegni che SACE assume, infatti, rientrano nel plafond individuato ogni anno con la Legge Finanziaria. Questo vuol dire che SACE può fare fronte ai propri impegni in prima istanza con il proprio bilancio, come un qualsiasi operatore privato e successivamente, in caso di necessità, anche con quello dello Stato Italiano. Questo elemento rappresenta ovviamente una sicurezza in più per i soggetti garantiti. L agenzia di rating Moody s ha assegnato a SACE il rating Aa2 pari a quello della Repubblica Italiana proprio in virtù di questa controgaranzia. Vedremo più avanti i vantaggi legati a questa peculiare caratteristica della Garanzia SACE. SACE può rilasciare garanzie finanziarie per un ammontare massimo fino all 80% del finanziamento e a condizioni di mercato; tali caratteristiche nascono dall esigenza di rispettare la normativa comunitaria in materia di aiuti di stato che, solo in certi casi specifici, è derogabile La garanzia SACE può essere rilasciata ad una singola banca, ma in casi di finanziamenti in pool anche a più banche. SACE può intervenire anche nell ambito di emissione obbligazionarie garantendo i detentori del bond dal mancato pagamento del soggetto emittente. In alternativa SACE può garantire il trustee nell interesse dei singoli obbligazionisti. La finalità d intervento è la stessa prevista per le garanzie su finanziamenti bancari, ma cambia la modalità tecnica. La garanzia finanziaria non comporta alcun costo aggiuntivo per l impresa, perché la banca divide il margine, ed eventualmente le fee iniziali, ricevute dall impresa con SACE. Il debitore pagherà alla banca gli interessi dovuti durante la vita del finanziamento e la banca retrocederà parte del margine dovuto a SACE in funzione dell importo garantito. Affronteremo in seguito il meccanismo di prezzo applicato a questo prodotto. I vantaggi Ma perché una banca e una società dovrebbero utilizzare questo strumento? Suddividiamo i vantaggi in base ai soggetti coinvolti: la banca finanziatrice, che è il soggetto garantito, e l impresa italiana - che è la debitrice del finanziamento. Partiamo dalla banca. I principali vantaggi sono legati alla condivisione del rischio di mancato rimborso: in caso di inadempimento del debitore, la banca non perderà l intera somma finanziata, ma solo parte di essa - in particolare la parte non garantita da SACE. La banca, pertanto, sarà più incentivata a concedere alle imprese importi significativi ed eventualmente durate del finanziamento più lunghe - e questa è infatti la seconda caratteristica. Un altra caratteristica importantissima per le banche è che grazie alla garanzia SACE, che beneficia della garanzia dello Stato Italiano, l esposizione verso la società debitrice è assimilata ai fini prudenziali a crediti verso la Repubblica Italiana, con ponderazione pari a zero nel calcolo dei coefficienti patrimoniali previsti dagli accordi di Basilea. Ma la società italiana che interesse potrebbe avere a che la banca stipuli una garanzia con SACE? Prima di tutto la quota del finanziamento oggetto di garanzia SACE non va ad intaccare le linee di fido della società presso il sistema bancario. Questo perché, come abbiamo detto in precedenza, la banca considera la parte di finanziamento garantita da SACE come esposizione nei confronti dello Stato Italiano e non della società stessa. La garanzia SACE permette pertanto all impresa di diversificare le proprie fonti di finanziamento. Un altra caratteristica molto importante per l azienda italiana è che, in caso di finanziamenti di importo rilevante, SACE può garantire parte di un finanziamento bilaterale (cioè i casi in cui vi è una sola banca coinvolta) permettendo all impresa di evitare la complessità, i tempi lunghi e i costi aggiuntivi legati al finanziamento in pool in cui sono coinvolti più soggetti. Vedremo più avanti alcuni casi pratici che ci aiuteranno meglio a capire le principali caratteristiche di questo strumento. Il processo di istruttoria Vediamo ora il processo di istruttoria che porta alla delibera e alla successiva emissione della garanzia SACE, gli attori coinvolti e la documentazione necessaria per una corretta e accurata valutazione dell operazione. Il processo inizia con la ricezione da parte di SACE del modulo di domanda. La banca finanziatrice e la società debitrice possono trovare il modulo sul sito SACE e devono compilarlo con i principali dati relativi all operazione - come ad esempio il valore del progetto finanziato, l ammontare e la durata del finanziamento, la percentuale di copertura SACE richiesta e così via. Successivamente alla compilazione e alla firma del modulo è necessario che questo sia inviato a SACE. 52

53 Una volta ricevuto il modulo di domanda, l analista inizia le attività di due diligence (che vedremo tra poco nel dettaglio) e coinvolge le strutture che lo supportano nell analisi: la divisione analisi rischi per l analisi del merito creditizio del corporate su cui SACE dovrebbe prendere rischio, il risk management per la definizione del prezzo congruo a fronte della garanzia e per la verifica dell esposizione in essere del Gruppo SACE verso la controparte. È necessario cioè verificare che l operazione in analisi non vada ad accrescere l esposizione di SACE nei confronti della controparte, oltre ad un livello ritenuto accettabile da SACE stessa. Tale esposizione in essere si potrebbe essere accumulata negli anni attraverso l emissione di altre garanzie o polizze. Altre funzioni aziendali possono essere coinvolte nel processo di analisi di volta in volta, a secondo delle peculiarità dell operazione e del progetto finanziato. Ad esempio è possibile che sia interpellata la divisione legale per temi legati a capi di imputazione a carico del management della società debitrice o a carico della società stessa - ad esempio in materia di legge 231. Nel caso di progetti con forte impatto ambientale, come ad esempio la costruzione di centrali elettriche o dighe, è necessario coinvolgere l ufficio analisi ambientale in modo da assicurarsi che il progetto oggetto del finanziamento non impatti l ambiente con conseguenti risvolti negativi anche di tipo reputazionale per SACE. Una volta finalizzata l analisi è necessario predisporre una scheda di delibera in cui l istruttore, di concerto con le altre strutture, descrive l operazione ed eventualmente ne sottolinea le principali criticità. Tale documentazione sarà sottoposta agli organi deliberanti per accettazione. Parallelamente al processo di delibera, l istruttore inizia l analisi della documentazione finanziaria, con il supporto della divisione legale ed eventualmente di studi legali esterni - ad esempio il contratto di finanziamento (il pacchetto di garanzie a supporto del prestito) - e verifica che tale documentazione sia coerente con le linee guida SACE previste per questo tipo di operazioni. La garanzia SACE viene emessa una volta conclusa questa fase e firmata la lettera di manleva. Nel corso del capitolo avremo modo di soffermarci in modo dettagliato sulla documentazione contrattuale. Figura 38: istruttoria ed emissione della garanzia SACE 53

54 Il processo di Due Diligence In cosa consiste la due diligence effettuata dagli istruttori SACE per il rilascio di una garanzia finanziaria? Prima di tutto è necessario identificare lo scopo del finanziamento oggetto della copertura SACE e capire per cosa saranno utilizzati i fondi derivanti dal prestito. L utilizzo dei fondi deve essere coerente con i principi che regolano l attività di SACE in questo tipo di operatività. Alcune delle domande che un istruttore si pone sono: - il progetto cui è destinato il finanziamento contribuisce alla crescita della società sui mercati internazionali? - Il finanziamento è funzionale all approntamento di una commessa destinata a un cliente straniero? - Il progetto che intende intraprendere la società ha una rilevanza strategica per il Sistema Italia? Una volta verificato questo aspetto, è necessario verificare il merito creditizio della società debitrice per valutarne l affidabilità finanziaria, come farebbe qualsiasi banca per concedere un finanziamento. Per fare questo vengono analizzati non solo i dati storici, come i bilanci certificati o i resoconti intermedi, ma anche i dati prospettici della società, come ad esempio il business plan, in modo da avere anche una visione del management sui futuri sviluppi della gestione. Il corporate è confrontato in seguito con il settore di riferimento e con i propri concorrenti. Siamo partiti dalla verifica dell egibility dell operazione per SACE ed abbiamo analizzato l effettiva affidabilità finanziaria dell impresa. La terza fase della due diligence riguarda la valutazione qualitativa e quantitativa del progetto cui è destinato il finanziamento. Per fare ciò l istruttore può avvalersi di fonti pubbliche, come ad esempio le notizie stampa o le informazioni più confidenziali fornite dall impresa stessa, come ad esempio il business plan del progetto. Come detto in precedenza, a seconda delle peculiarità dell operazione, SACE può fare valutazioni anche in relazione al rischio del paese in cui la società opera, o di tipo reputazionale, ambientale e legale o di altri aspetti strettamente legati alla natura del progetto. I tempi della due diligence possono variare molto in funzione della complessità dell operazione oltre che dell importo e della durata del finanziamento. Soffermiamoci un istante sugli aspetti legali sopra citati e vediamo la struttura documentale prevista per questo tipo di operazioni. É possibile suddividere i documenti in quattro blocchi principali: 1. il contratto di finanziamento, 2. il pacchetto di garanzie, 3. la garanzia SACE, 4. la lettera di manleva. Il contratto di finanziamento è stipulato tra il debitore e la banca finanziatrice (o le banche finanziatrici nel caso di finanziamenti in pool). É possibile che il contratto di finanziamento sia firmato anche dal garante, qualora questo sia previsto nella struttura dell operazione. Il pacchetto di garanzie a beneficio della banca finanziatrice è ad esempio una garanzia di pagamento da parte della società controllante del debitore, un ipoteca su immobili, un pegno su azioni. Tali garanzie accessorie sono a supporto del contratto di finanziamento. La garanzia SACE, stipulata tra la banca finanziatrice e SACE, regola tra le altre cose alcuni obblighi della banca nei confronti di SACE. Come abbiamo già detto, la garanzia SACE è lo strumento che permette alla banca di ricevere il parziale rimborso del finanziamento in caso di inadempimento del debitore. La lettera di manleva, stipulata tra SACE e il debitore, è il documento che regola il rapporto tra SACE e l impresa debitrice. In particolare permette a SACE di ottenere il rimborso da parte della società, una volta indennizzata la banca finanziatrice secondo quanto previsto dalla Garanzia SACE. Nel caso di operazioni standard, l intervento di SACE presuppone l introduzione di due soli documenti aggiuntivi rispetto alla struttura documentale originariamente prevista: la garanzia SACE e la lettera di manleva. Tuttavia è possibile che, in caso di operazioni complesse e strutturate, il numero di documenti coinvolti sia superiore a quanto descritto in precedenza. 54

55 Il Pricing Vediamo ora più nel dettaglio l aspetto relativo al pricing. Nel corso del capitolo abbiamo più volte fatto riferimento al pricing e come questo debba essere a condizioni di mercato, anche per rispettare le direttive imposte dalla Comunità Europea in tema di aiuti di stato. Ma cosa vuol dire pricing di mercato? Per pricing di mercato s intende un pricing applicabile da qualsiasi operatore privato per il medesimo rischio. L operatore privato può essere una banca finanziatrice, un gruppo di banche o addirittura il mercato dei capitali. Poco fa abbiamo descritto alcune delle principali caratteristiche della garanzia SACE. Una di queste è che la garanzia finanziaria non comporta alcun costo aggiuntivo per l impresa, perché la banca divide il margine, ed eventualmente le fee iniziali, ricevute dall impresa con SACE. Andiamo a vedere concretamente cosa vuol dire aiutandoci con un esempio. La società Alpha ha richiesto un finanziamento di 10 mln di euro alla propria banca, e la banca ha richiesto a SACE la copertura del 60% del finanziamento. Il tasso d interesse previsto è pari a euribor bppa; Il costo di provvista, cioè il costo che la banca sopporta per reperire i fondi sul mercato, è pari a euribor + 70 bppa. SACE deve valutare se 80 bppa, cioè la differenza tra quanto paga l impresa alla banca (euribor+150 bppa) e il costo che la banca sostiene (euribor+70 bppa), è sufficiente a remunerare il rischio che andrebbe ad assumere SACE entrando nell operazione. Qualora SACE ritenesse congruo il prezzo e garantisse parte del finanziamento, l impresa pagherebbe alla banca gli interessi previsti dal contratto di finanziamento (euribor+150 bppa) e quest ultima retrocederebbe a SACE 80 bppa sulla quota garantita. In fase di strutturazione dell operazione è possibile prevedere modalità di pagamento alternative in base alle esigenze della società: ad esempio il pagamento del premio corrisposto upfront direttamente dall impresa, o modalità di pagamento mista con parte della remunerazione corrisposta upfront e parte su base running. Figura 39: il pricing 55

56 Casi studio Per capire meglio quanto illustrato finora, ecco alcuni casi di operazioni garantite da SACE negli ultimi anni. Nel 2009 SACE ha rilasciato una garanzia finanziaria di 50 mln su un finanziamento di 100 mln concesso dalla BEI a Pirelli Tyre, società attiva nella produzione di pneumatici. Il finanziamento è destinato a un progetto di ricerca e sviluppo, che consentirà a Pirelli di mantenere gli attuali livelli di eccellenza nello sviluppo di soluzioni eco compatibili e tecnologica-mente avanzate. Le ricerche saranno svolte nei centri tecnologici italiani di Milano Bicocca e Settimo Torinese, e in quelli di Germania e Brasile. L operazione rientra nell ambito di un accordo SACE-BEI, firmatarie di un accordo che consente a SACE di garantire nuovi finanziamenti concessi da BEI in Italia e all estero. Nel 2009 SACE ha rilasciato una garanzia finanziaria sul 50% di un finanziamento di 14 mln di euro concesso a Zuegg per la realizzazione di un nuovo stabilimento in Russia, che permetterà alla società italiana, leader nel settore delle composte di frutta, di consolidare la propria posizione sul mercato russo e dell Est Europa. Il finanziamento, di durata pari a 7 anni, prevede il pagamento di una quota upfront e un margine running. La struttura contrattuale prevede la stipula del contratto di finanziamento tra Zuegg e la banca finanziatrice, della Garanzia SACE tra la banca finanziatrice e SACE, e della lettera di manleva tra SACE e Zuegg. 56

57 SACE ha rilasciato una garanzia finanziaria sul 62,5% di un finanziamento di 80 mln destinato all acquisto di 11 navi da adibire al trasporto di prodotti petroliferi prevalentemente sul Volga e sul Mar Caspio. Il finanziamento, erogato a una società veicolo controllata da Pietro Barbaro, beneficia della garanzia della casa madre. Nell ambito dell operazione SACE ha inoltre rilasciato una polizza investimenti a copertura degli asset dai rischi politici Russia; tale polizza è stata inserita nel pacchetto di garanzie a beneficio della banca finanziatrice. In questo caso notiamo come più prodotti SACE, nell ambito della stessa operazione, possano svolgere un azione sinergica e possano supportare l azienda a reperire fondi mitigando il rischio totale dell operazione. Le Garanzie per l internazionalizzazione delle PMI Per affrontare il tema delle garanzie finanziarie siamo partiti dando una definizione, abbiamo visto i potenziali ambiti di intervento, a chi è rivolto il prodotto, le principali caratteristiche e vantaggi. Vediamo ora come questo strumento può essere utilizzato, non solo per la crescita delle grandi aziende, ma anche per quella delle piccole e medie imprese di cui è ricco il tessuto economico industriale italiano. SACE supporta i processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese rilasciando la propria garanzia su mutui chirografi, nell ambito di convenzioni quadro con i principali istituti finanziari italiani - le così dette Convenzioni per l Internazionalizzazione PMI. Attraverso tali convenzioni, SACE rilascia garanzie su mutui che devono rispettare criteri concordati da SACE e dalla banca finanziatrice in fase di stipula della convenzione. Ad esempio, la durata del mutuo deve essere compresa tra 36 e 96 mesi. La percentuale di copertura della garanzia SACE sul mutuo può variare dal 50% al 70%, a seconda del testo di convenzione. L importo garantito è indicativamente compreso tra euro e di euro, in funzione del merito creditizio del debitore. SACE e la banca finanziatrice concordano a priori un prezzo in funzione della classe di rating, attribuita dalla banca, e della durata del mutuo; in tal modo SACE può costantemente garantire alla banca la massima trasparenza in relazione alle condizioni della garanzia. Ma quali sono le PMI che possono beneficiare di questo strumento? Vediamo alcuni dei requisiti che devono avere le piccole e medie imprese per richiedere il prodotto Internazionalizzazione PMI. Prima di tutto è necessario che le società siano costituite in forma di società di capitali, o che redigano un bilancio conforme a quanto stabilito dalla IV direttiva comunitaria, e che abbiano un fatturato non superiore a 250 milioni di euro. Un altro requisito è che abbiano sede legale, direzione e parte sostanziale delle attività produttive in Italia e che realizzino un fatturato export almeno pari al 10% del fatturato complessivo (quest ultimo requisito è derogabile a fronte di un chiaro progetto di internazionalizzazione). Inoltre le società non possono essere neo costituite, ma è necessario che abbiano bilanci relativi almeno a due esercizi. Anche in questo caso la banca e SACE svolgeranno un analisi del merito creditizio dell impresa, che deve presentare un rating superiore ad una soglia concordata in sede di stipula della convenzione. Questi sono principi di massima e sono, in alcuni casi specifici, derogabili. 57

58 Quali sono le voci di costo e gli investimenti che le PMI possono finanziare con il supporto di SACE? Tendenzialmente SACE può intervenire a garanzia di finanziamenti destinati a migliorare la capacità di competere sui mercati internazionali della piccola e media impresa: - costi di impianto e ampliamento, - costi promozionali e pubblicitari, - acquisto o ristrutturazione di beni immobili, - acquisto, riqualificazione o rinnovo degli impianti e macchinari, - spese per partecipare a fiere internazionali tenute in Italia, - spese per acquisire partecipazioni non finanziarie in imprese estere. Questa lista non vuole essere esaustiva ma semplicemente un mero esempio delle possibili voci finanziabili. Casi studio Per meglio comprendere quanto illustrato fino ad ora andiamo a vedere alcuni casi pratici, con operazioni garantite da SACE negli ultimi anni nell ambito delle garanzie finanziarie per l internazionalizzazione delle PMI. SACE ha rilasciato una garanzia pari a 3 mln su un finanziamento di 5 mln concesso al gruppo alimentare italiano Parmacotto. Il finanziamento sarà destinato all apertura di 5 punti vendita monomarca in alcune fra le maggiori città degli Stati Uniti. Il Gruppo Inter Pump è uno dei maggiori operatori mondiali nella produzione di componenti idrauliche e pompe oleodinamiche per veicoli industriali. Presenta una forte vocazione all export (nel 2008 circa il 75% del fatturato è stato realizzato all estero). Il finanziamento è stato destinato alla copertura delle esigenze finanziarie della controllata indiana del gruppo, al fine di penetrare il mercato indiano con un prodotto innovativo. 58

59 Garanzie Finanziarie di Portafoglio Passiamo ora dalle garanzie finanziarie e garanzie internazionalizzazione PMI, il cui rischio è concentrato su una singola controparte di tipo corporate (cioè l impresa italiana), alle garanzie finanziarie rilasciate su portafogli di crediti. Nell ambito dell operatività a supporto dell internazionalizzazione delle imprese italiane, SACE può infatti fornire garanzie finanziarie su una quota del rischio di credito di portafogli di attivi con caratteristiche omogenee. I portafogli ammissibili a copertura sono composti da crediti erogati da intermediari finanziari a fronte di operazioni di finanziamento a medio e lungo termine, quali ad esempio mutui strumentali o leasing. I soggetti finanziati possono essere acquirenti esteri di beni prodotti da imprese italiane. La garanzia SACE è rilasciata a condizioni di mercato, a seguito di un analisi condotta sul portafoglio oggetto di copertura e sul mercato di riferimento, mentre la durata della copertura è stabilita in base al profilo di ammortamento ed alle dimensioni del portafoglio. L analisi del profilo di rischio dell operazione è focalizzata principalmente sull esame delle caratteristiche dei finanziamenti in portafoglio, sull andamento e sulle prospettive del settore di attività dei soggetti finanziati, sulle performance storiche del portafoglio complessivo dell intermediario, sulla struttura legale dell operazione e sulle procedure di erogazione dei crediti e di recupero in caso di mancato pagamento o di ritardi nel rimborso. Per gli intermediari finanziari assicurati il vantaggio deriva - dalla riduzione nella ponderazione del portafoglio oggetto di copertura, - dai minori accantonamenti contro il rischio di perdite su crediti in forza della garanzia SACE, - dalla possibilità di reperire nuove risorse finanziarie tramite l eventuale cessione pro-soluto a terzi del portafoglio garantito. Garanzia Internazionalizzazione Banche Completano il quadro della nuova operatività SACE le garanzie finanziarie destinate alla banche: SACE interviene anche a copertura di finanziamenti interbancari che hanno come finalità il supporto all estero di banche italiane e l ampliamento complessivo del business italiano su tali mercati. Considerata la complessità dell argomento, aiutiamoci con una rappresentazione grafica delle due principali strutture previste. Figura 40: schema prodotto II primo schema prevede un finanziamento concesso da una banca ad una controllata estera di banca italiana: lo scopo dell intervento SACE è il supporto alla banca italiana nel suo processo di espansione in alcuni mercati esteri. Il secondo schema prevede un finanziamento da parte di banca italiana a banca estera; in tale frangente l intervento di SACE a copertura del finanziamento ha lo scopo di supportare le attività di correspondent banking della banca italiana con controparti estere e pertanto di incrementare quote di mercato su aree geografiche strategiche. SACE può intervenire sia in caso di prestiti bilaterali che sindacati. La copertura offerta può arrivare fino all 80% del valore complessivo del finanziamento (o della quota sottoscritta da banca italiana nel caso di prestiti sindacati). La destinazione dei fondi non è vincolata a singole transazioni di export ma deve comunque avere i requisiti per un futuro ampliamento del business italiano in loco. 59

60 ENERGIE RINNOVABILI E INFRASTRUTTURE STRATEGICHE Daniela Cataudella, Responsabile Infrastrutture e Utilities, Divisione Large Business In questo capitolo esamineremo i settori che SACE considera strategici per lo sviluppo del Sistema Paese e quali sono gli strumenti concreti che utilizza per dare il proprio supporto. Dal momento che SACE opera in quest ambito dal 2008, vedremo quali sono le principali operazioni nelle quali è intervenuta e un interessante caso studio che ci condurrà alle riflessioni conclusive. Il perimetro di attività di SACE negli ultimi anni è stato progressivamente ampliato, con lo scopo di ricomprendere una serie di possibili interventi finalizzati a sostenere non solo le esportazioni italiane, ma più in generale gli interessi strategici del Paese (anche nell ambito di operazioni Italia su Italia). In quello che nello schema proposto chiamiamo market window rientra il supporto alle operazioni strategiche per il Sistema Italia. Figura 41: dall'attività tradizionale al nuovo perimetro Operazioni strategiche per il sistema paese A seguito della Legge Finanziaria 2007 e della delibera del CdA del 12 ottobre 2007, SACE ha esteso la propria operatività a sostegno del settore delle fonti energetiche rinnovabili sia in Italia che all estero e delle infrastrutture strategiche sul territorio italiano. Allo scopo di rendere il più efficiente possibile l intervento di SACE, è stato creato un team specifico dedicato alle energie rinnovabili e alle infrastrutture strategiche. L intervento di SACE nel settore delle energie rinnovabili è ritenuto strategico, in quanto è un settore il cui sviluppo consente all Italia di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento energetico, contribuendo al tempo stesso al raggiungimento degli obiettivi europei di abbattimento delle emissioni di gas climalteranti. Le infrastrutture che SACE identifica come strategiche, sono quelle finalizzate ad accrescere lo sviluppo del Paese dal punto di vista dei trasporti, dell energia, delle comunicazioni e dell ambiente. Il tutto è valido a prescindere dai soggetti che intervengono nelle operazioni: quello che rileva ai fini della possibilità di SACE di supportare le varie iniziative è il vantaggio per il Sistema Paese. Non è necessario che sia una azienda italiana a sviluppare un iniziativa o che sia una Banca italiana a richiedere l intervento di SACE; l importante è che il progetto consenta contribuisca allo sviluppo del Paese. In generale i progetti devono essere riconducibili ad un miglioramento della competitività internazionale del sistema Italia, come da obiettivo istituzionale SACE. 60

61 Proviamo a fare un esempio: se un impianto è sviluppato sul territorio italiano, e ferma restando la positiva valutazione di SACE in termini di sostenibilità complessiva del rischio, SACE può emettere una garanzia finanziaria a fronte di un finanziamento erogato da una banca o da un ente finanziario, anche nel caso in cui non siano coinvolti attori italiani. Il tutto è valido se lo sviluppo dell impianto in questione crea beneficio per il Paese: tipicamente nel caso di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, il beneficio per il Paese si misura in termini di contribuzione allo sviluppo di produzione domestica di energia da fonti rinnovabili, in linea con gli obblighi internazionali di abbattimento delle emissioni di gas climalteranti assunti dall Italia a livello europeo e mondiale, e con gli obiettivi di riduzione della dipendenza energetica da idrocarburi. Ambito di intervento: energie rinnovabili In questo settore, l intervento di SACE è a tutto tondo. Può essere riferito a tutte le fonti energetiche rinnovabili, a progetti che vedono il proprio sviluppo all estero da parte di investitori italiani, ma anche (e soprattutto) sul territorio italiano, e a investimenti che si riferiscono all intera catena del valore. In particolare, quando parliamo di fonti energetiche rinnovabili, ci riferiamo alla definizione data ai sensi del D.lgs. n. 387 del 2003, ovvero alle fonti energetiche rinnovabili non fossili tra cui sono comprese la fonte eolica, solare, geotermica, idraulica e da biomasse (per biomassa s intende la parte biodegradabile dei prodotti, dei rifiuti e dei residui provenienti dall'agricoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani). Figura 42: energie rinnovabili e intervento SACE A prescindere dalla tipologia di fonte energetica, SACE può intervenire garantendo finanziamenti erogati per investimenti che coinvolgono l intera filiera, ovvero, a titolo di esempio, per investimenti relativi a spese di ricerca e sviluppo, esportazioni di merci/servizi, sviluppo di impianti produttivi, interventi di efficientamento energetico e, mediante la struttura cauzioni, sulla bondistica relativa alla fase di costruzione e ai rimborsi IVA. Ma perché SACE interviene a supporto del mondo delle energie rinnovabili? Perché le energie rinnovabili si intendono strategiche per il Sistema Paese? Oggi il consumo di energia porta con sé problematiche legate sia alla necessità di garantire approvvigionamenti energetici diversificati ed economicamente sostenibili, sia ai danni ambientali che sono provocati dal consumo stesso di energia. Nella ricerca di un modello di sviluppo sostenibile, a partire dal 1997 i paesi industrializzati responsabili di oltre il 70% delle emissioni di gas serra hanno definito un protocollo (il protocollo di Kyoto), che - stabilisce tempi ed entità della riduzione delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli di riferimento del 1990 e - individua esplicitamente le politiche e le azioni operative che si dovranno sviluppare. 61

62 La Comunità Europea ha emanato una serie di direttive atte a disciplinare sia il risparmio energetico che l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Per l Italia è fondamentale il D.Lgs 387/2003, che recepisce la direttiva 2001/77 della Comunità Europea e richiede per l Italia un incremento di produzione elettrica da fonti rinnovabili fino al 22% entro il Il 25 giugno 2009 è entrata in vigore la Direttiva Europea 2009/28/CE, ad abrogazione della 2001/77, che dovrà essere recepita dagli ordinamenti nazionali entro il 5 dicembre La Direttiva stabilisce che entro il 2020 l Italia dovrà raggiungere una percentuale pari al 17% di produzione elettrica da fonti rinnovabili rispetto al Consumo Finale di Energia (il denominatore pertanto è stato ampliato andando a considerare non soltanto l energia elettrica ma anche, ad esempio il consumo per riscaldamento). Con il cosiddetto pacchetto clima-energia-ambiente , l Unione Europea si è impegnata a ridurre entro il 2020 le proprie emissioni di gas serra del 20% rispetto alle emissioni del Il quadro più generale della nuova politica europea auspica: 1. il raggiungimento di un risparmio energetico del 20% al 2020 rispetto ai consumi previsti; 2. il raggiungimento al 2020 di una quota di fonti rinnovabili del 20% rispetto ai consumi complessivi; 3. il raggiungimento di una quota del 10% di biocombustibili nel settore trasporti rispetto ai consumi di benzina e diesel. Ambito di intervento: infrastrutture strategiche Nel settore delle infrastrutture l intervento di SACE è limitato alle opere che vengono sviluppate sul territorio italiano o sono relative ad un collegamento tra Italia e paesi terzi. L accezione di strategicità è stabilita di volta in volta, a seconda delle peculiarità presentate da ciascuna operazione e dal vantaggio che deriva per il Sistema Paese grazie allo sviluppo della stessa infrastruttura; vantaggio per l Italia che può evidenziarsi, ad esempio, in termini di crescita della competitività, del turismo, oppure in termini di diversificazione nell approvvigionamento delle fonti energetiche. Si può generalizzare indicando alcuni dei settori che possono essere ricompresi tra quelli che SACE ritiene strategici. Possiamo far riferimento alle categorie dei trasporti (in particolare autostrade, linee ferroviarie, porti, aeroporti), dell energia (citando a titolo di esempio gasdotti, rigassificatori, elettrodotti, giacimenti di stoccaggio gas), oppure delle telecomunicazioni (ad esempio lo sviluppo di una rete di trasmissione a banda larga). Figura 43: infrastrutture strategiche e intervento SACE La domanda a cui dare una risposta ora diventa: Quali infrastrutture sono strategiche? 62

63 1. In primo luogo le infrastrutture di trasporto, il cui miglioramento o potenziamento, in particolare per i grandi assi di collegamento paneuropei e nazionali, consente di incrementare la competitività del Paese in termini di costo di movimento di merci e persone. Il settore autostradale riveste al momento particolare rilievo nel panorama infrastrutturale italiano: una serie di nuove iniziative, il cui iter autorizzativo è completato o in via di completamento, saranno presentate sul mercato finanziario nei prossimi 2-3 anni. I progetti in discussione rivestono un carattere di strategicità per l Italia, essendo finalizzati a decongestionare tratte ormai sature attraverso la realizzazione di corsie aggiuntive o di itinerari alternativi. Molti di tali interventi rientrano nell ambito di corridoi di trasporto paneuropei o sono inclusi tra i progetti strategici previsti dalla Legge Obiettivo. 2. Passando all energia, il rafforzamento delle infrastrutture energetiche risponde a esigenze di primario interesse nazionale: nel settore del gas naturale, la realizzazione di terminali di rigassificazione di GNL (ovvero Gas Naturale Liquefatto) e di nuovi gasdotti d importazione dall estero costituiscono condizioni indispensabili per evitare crisi di fornitura, per differenziare le aree geografiche di approvvigionamento e per ridurre i prezzi del gas attraverso la competizione tra fornitori. nel settore elettrico il principale problema riguarda la rete italiana di trasmissione, che presenta alcune strozzature tra aree del Paese. Ciò comporta frequenti congestioni fra zone del Paese, oltre al fatto che è reso difficile l afflusso di energia dall estero in volumi adeguati per innescare meccanismi di competizione. 3. Lo sviluppo delle infrastrutture di rete di telecomunicazioni, con particolare riguardo alle reti a banda larga, è una condizione necessaria alla modernizzazione del Paese. È innegabile, infatti, l esistenza di una stretta correlazione fra lo sviluppo delle reti di telecomunicazioni, l intero comparto information and communication technology e lo sviluppo economico. 4. Ultimo, non certo per importanza, l ambiente: ulteriori ambiti di intervento sono potenzialmente esplorabili nel settore delle infrastrutture idriche e dell efficientamento energetico; ad oggi, comunque, non sono state ancora esplorate concrete iniziative in tali aree di business. Modalità d intervento SACE SACE può rilasciare garanzie finanziarie su finanziamenti destinati a progetti di investimento nel settore delle fonti rinnovabili e delle infrastrutture strategiche. Lo strumento utilizzato da SACE è la garanzia finanziaria a prima domanda, che viene rilasciata alla banca che eroga il finanziamento o, nel caso di un finanziamento sindacato, al pool di banche interessate. Il rilascio della garanzia avviene a valle del processo di valutazione dei rischi del progetto. Generalmente il rischio assunto da SACE tramite il rilascio della Garanzia si attesta su un ammontare che è in linea con quello delle banche che erogano il finanziamento. È in fase di valutazione la possibilità di intervenire a garanzia di emissioni obbligazionari (ad esempio project bond) a fronte di operazioni che rispondono ai requisiti di ammissibilità. I finanziamenti possono essere strutturati su base project finance o su base corporate, a seconda della tipologia di rischio sottostante. Nei settori esaminati i finanziamenti hanno il più delle volte una struttura project. Figura 44: schema prodotto 63

64 L intervento in project presume la predisposizione di un apparato contrattuale molto complesso e di diverse due diligence (legale, tecnica, di mercato, assicurativa ) che sono necessarie alle banche e a SACE per la corretta valutazione dei rischi del progetto. Partendo da questo presupposto, l ammontare complessivo dell investimento diventa una delle discriminanti affrinché i progetti siano finanziabili su base project finance. Al di sotto di una certa soglia (che può essere identificata approssimativamente intorno a mln) non è consigliabile intervenire su base project finance, in quanto le spese da sostenere per il soddisfacimento dei requisiti relativi all impalcatura contrattuale e tecnica del progetto appesantiscono notevolmente la struttura dei costi del progetto stesso. Principali caratteristiche della garanzia e dell intervento SACE Abbiamo detto che SACE interviene tramite il rilascio di una garanzia finanziaria. Ma quali sono le principali caratteristiche della Garanzia SACE? La garanzia SACE è a prima richiesta, irrevocabile e incondizionata a favore della banca finanziatrice (o delle banche, se più di una). Ai sensi della normativa UE sugli Aiuti di Stato esistono in particolare tre limiti ai quali SACE deve attenersi per il rilascio della garanzia: 1. La condivisione del rischio con la banca finanziatrice può avvenire con copertura massima fino all 80% del finanziamento. Esiste la possibilità di arrivare a una copertura del 100% relativamente ad emissioni obbligazionarie. 2. In secondo luogo, in operazioni di finanziamento non export-credit, la garanzia SACE può essere rilasciata esclusivamente a condizioni di mercato (e non alle condizioni agevolate valide ex Consensus per operazioni che rientrano nel perimetro di attività tradizionale SACE). 3. L ultimo punto riguarda il beneficiario del finanziamento ed in particolare il fatto che non deve trovarsi in difficoltà finanziarie Molti si chiedono quale sia il costo aggiuntivo a carico del soggetto finanziato. Non esiste alcun costo aggiuntivo: la remunerazione per SACE consiste nella retrocessione (su base running) dalla banca finanziatrice a SACE, proporzionalmente alla percentuale garantita, di quota parte del margine commerciale che remunera il rischio di credito corrisposto dal debitore. Esiste la possibilità di prevedere pagamenti upfront della remunerazione SACE in linea con le fees pagate alle banche. I diritti di voto rivenienti dal finanziamento sono esercitati dal soggetto (Banca / SACE) che sopporta la maggior parte del rischio. Diritto di veto alla parte minoritaria sulle decisioni fondamentali Come nel caso di una banca participant in un finanziamento in pool, l intervento di SACE prevede l accesso per SACE alle due diligence legale, tecnica, assicurativa, ecc predisposte nell ambito della strutturazione dell operazione, oltre che la revisione di tutti i documenti finanziari e di progetto. Figura 45: principali caratteristiche delle garanzie 64

65 SACE nei settori delle energie rinnovabili e delle infrastrutture strategiche Per quanto riguarda le energie rinnovabili, le operazioni che finora sono state finalizzate riguardano principalmente finanziamenti in project finance per investimenti nello sviluppo di impianti di produzione dell energia elettrica da fonte eolica o fotovoltaica. Sempre nel settore fotovoltaico, SACE è intervenuta a copertura di un finanziamento finalizzato alla costruzione di un impianto in Sicilia per la produzione di pannelli fotovoltaici con tecnologia innovativa (a film sottile) con sponsor Moncada. Vale la pena citare la garanzia SACE fornita ad una delle banche coinvolte nel progetto TRM termovalorizzatore di Torino, per la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione di rifiuti solidi urbani che ha beneficiato, tra l altro, di un finanziamento da parte di BEI. Nel settore delle infrastrutture strategiche, oltre a un intervento su un finanziamento destinato alla valorizzazione delle medie stazioni italiane con rischio sottostante Ferrovie dello Stato, sono da citare diverse operazioni nel settore autostrade in cui SACE sta studiando modalità di intervento efficaci che contemplino eventualmente il coinvolgimento anche di altri attori istituzionali quali BEI e Cassa Depositi e Prestiti (a titolo di esempio, il potenziamento della A14 Adriatica, che prevede un investimento complessivo di 2,6 mld, in cui SACE prende rischio per 500 mln a copertura di un finanziamento da 1 mld erogato da CDP). Per avere un idea concreta, vediamo insieme un progetto - premiato nel 2009 come il migliore in Europa nel settore fotovoltaico. Con i suoi pannelli fotovoltaici ed una potenza complessiva di 24MW, quello di Montalto di Castro in provincia di Viterbo rappresenta ad oggi (marzo 2010) il più grande impianto fotovoltaico realizzato in Italia. L impianto può produrre oltre MWh di energia rinnovabile all anno, evita l emissione di oltre tonnellate di CO2 l anno, contribuendo in maniera sostanziale al raggiungimento degli obiettivi previsti per l Italia dal Protocollo di Kyoto. Il progetto rappresenta solamente il primo lotto di un impianto molto più grande della potenza complessiva di circa 100MW che, una volta completato, diverrà la centrale fotovoltaica più grande del mondo. La tecnologia utilizzata (moduli monocristallini con inseguitori solari monoassiali) rappresenta lo stato dell arte nel settore fotovoltaico. In particolare i pannelli utilizzati, sono in assoluto fra i più efficienti disponibili sul mercato e garantiscono al progetto un ottima performance. L impianto è entrato in funzione alla fine del 2009 (nel pieno rispetto della tempistica prevista) e beneficia degli incentivi Conto Energia introdotti dal Governo Italiano, al pari di altri Governi europei, per favorire la realizzazione di progetti volti alla produzione di energia da fonte fotovoltaica. Il finanziamento project da 120 mln, stipulato nel settembre 2009, ha visto il coinvolgimento di BIIS, SACE, Société Générale e West LB nella veste di Mandate Lead Arrangers. SACE ha ricoperto il ruolo di documentation bank insieme a Société Générale ed ha garantito una quota del finanziamento sottoscritto da quest ultima per un impegno complessivo in quota capitale di 26,5 mln. 65

66 CAUZIONI ESTERO Francesca Di Ottavio, Senior Underwriter, Divisione Large Business Per affrontare il tema delle cauzioni parleremo prima delle caratteristiche degli strumenti assicurativi utilizzati a livello internazionale; vedremo poi i 3 strumenti peculiari di SACE nell ambito delle Cauzioni Estero e come SACE valuta e prezza le operazioni assicurabili. Un caso studio, infine, fornirà un esemplificazione dei temi trattati. Contesto internazionale Cosa succede quando ci troviamo di fronte ad una cauzione nel contesto del commercio internazionale? La cauzione, in inglese Surety Bond, è un impegno di pagamento del Garante verso un Beneficiario contro eventuali inadempimenti dell ordinante. In questo contesto, i Contract Bond assumono una particolare rilevanza essendo cauzioni che si riferiscono a un contratto e ne garantiscono l esecuzione di obbligazioni. Le cauzioni sull estero non sono altro che dei Contract Bond, quindi delle garanzie che vedono coinvolti i seguenti 3 soggetti principali: - il garante o la Surety, che è il soggetto che assume il rischio della mancata prestazione contrattuale; - il Contractor, l azienda italiana coinvolta in una gara d appalto all estero o aggiudicataria di un contratto di prestazione d opera o fornitura di beni e servizi: è il soggetto che deve eseguire la prestazione contrattuale; - il Beneficiario, cioè il committente estero che ha ordinato la prestazione. É interessante notare come la terminologia utilizzata per le Cauzioni estero sia varia: si parla infatti di Bond, Surety, garanzie o fideiussioni - tutti termini utilizzati come sinonimi per indicare la fattispecie contrattuale della bondistica legata a contratti di costruzione, esecuzione lavori o forniture di beni e servizi. Questo fenomeno dipende dal contesto normativo nazionale in cui nasce, che determina anche la natura giuridica del Bond: la cauzione può assumere infatti sia le caratteristiche di una polizza assicurativa che di una garanzia a prima domanda, o situarsi tra questi due estremi. Il contesto normativo di riferimento è quello relativo alle leggi nazionali, quindi dominato di volta in volta dalla Civil Law o Common Law: pertanto in alcuni paesi pare prevalere la natura accessoria del bond, mentre in altri quella di garanzia autonoma a prima richiesta assoluta o condizionata. Oggi, a livello mondiale, sembra prevalere l adozione del formulario standard della Camera di Commercio Internazionale per le Garanzie a prima richiesta: le Uniform Rules for Demand Guarantees, dette URDG 758 (precedentemente 458), costituiscono il testo normativo riconosciuto in 53 Paesi. Figura 46: ciclo di progetto e bondistica La struttura delle garanzie di contratto (anche detta bondistica) è strettamente legata al ciclo di vita del progetto. Infatti, a partire dalla Gara d appalto fino all Accettazione Definitiva, sono previste contrattualmente una serie di garanzie che l impresa appaltatrice (l esportatore italiano) si impegna a fornire al committente estero: questi sono gli strumenti assicurativi a garanzia del corretto adempimento delle obbligazioni contrattuali. 66

67 Vediamo la tipologia di bond richiesti. In fase di gara abbiamo la Garanzia di Offerta (comunemente detta Bid Bond) In fase di esecuzione dei lavori: 1) La Garanzia di restituzione dell acconto (Advance Payment bond); 2) La Garanzia di buona esecuzione (Performance bond); 3) La Garanzia per svincolo ritenute (Retention Money bond); 4) la Garanzia di buon funzionamento (Maintenance o Warranty bond) valida nel periodo di garanzia successivo alla fase di esecuzione lavori. Tipologia di bond e rischi assicurabili Ora vediamone il funzionamento in termini di: 1) Importo contrattuale oggetto della garanzia; 2) Rischi coperti dalla garanzia stessa; 3) Validità e durata; 4) Natura del rischio. Nella fase di gara il Bid bond assicura il committente sia contro la mancata partecipazione alla gara d appalto che contro la mancata accettazione dell incarico da parte della ditta aggiudicataria. É valido per tutta la durata della gara fino all aggiudicazione del contratto, e normalmente copre un importo massimo pari al 5% del contratto. L Advance Payment bond garantisce il reintegro degli anticipi versati dal committente, cioè la restituzione delle somme anticipate in caso di inadempimento. Normalmente la durata copre tutto il periodo del contratto fino all accettazione provvisoria e l importo può coprire fino al 30% di quello contrattuale. Il Performance bond garantisce la buona esecuzione della commessa in base a quanto stabilito nel contratto: anche questa tipologia di bond ha validità fino all accettazione provvisoria. L importo oggetto di garanzia si aggira normalmente intorno al 20% dell importo del contratto. Il Retention Money bond è equiparabile agli svincoli ritenute, garantisce la qualità e il buon funzionamento delle opere nel periodo successivo alla consegna. Il Maintenance o Warranty bond garantisce il buon funzionamento delle opere contro i difetti o malfunzionamenti che dovessero verificarsi successivamente all accettazione definitiva dell opera. Copre una percentuale dell importo del contratto pari al 10% ed ha una validità che si estende per tutto il cosiddetto periodo di garanzia. Figura 47: tipologia di bond e rischi assicurabili La natura del rischio per i bond descritti risiede nella mancata performance contrattuale: questo rischio di debita escussione delle fideiussioni si verifica per insolvenza, imperizia, fattori ambientali imprevisti, mancanza di cooperazione da parte del beneficiario e così via. 67

68 Schemi d intervento In questo contesto SACE interviene a supporto degli esportatori italiani attraverso 3 strutture operative: 1) l emissione diretta di bond a favore del committente estero e su richiesta dell esportatore italiano; 2) una controgaranzia alle banche, che a loro volta hanno emesso una garanzia analoga a favore del committente estero; 3) una controgaranzia o riassicurazione a favore delle Sureties, compagnie assicurative estere che si occupano di emissione di Bond, che garantiscono l adempimento contrattuale di aziende italiane. In questi casi le sureties locali fanno il fronting delle operazioni, ossia emettono il bond e si riassicurano contestualmente con SACE contro la mancata performance delle aziende appaltatrici italiane. La garanzia diretta SACE può intervenire direttamente emettendo il bond a favore del committente estero. Lo schema operativo prevede una richiesta di emissione da parte dell azienda italiana a SACE: nel momento in cui il beneficiario accetta SACE come emittente del bond, SACE sottoscrive il testo di garanzia direttamente a favore del committente estero. Vediamo quindi quali sono le controparti eleggibili ai fini di questa forma di intervento. Tra i beneficiari abbiamo le imprese estere controparti delle aziende italiane in contratti di fornitura o prestazioni d opera; tra i richiedenti abbiamo imprese italiane o proprie controllate estere. Figura 48: la garanzia diretta In questa tipologia d intervento il prodotto contrattuale adottato da SACE è una garanzia a prima richiesta a favore del beneficiario e sottoposta alle norme URDG 758 della Camera di Commercio internazionale. Pertanto si tratta di uno strumento standard e del tutto analogo a quelli normalmente utilizzati nella prassi del commercio e della contrattualistica internazionale. Per quanto riguarda gli aspetti indennitari, trattandosi di una garanzia autonoma, SACE rinuncia al beneficio della preventiva escussione dell esportatore. Cosa succede dunque nelle fasi di escussione e recupero? - In caso di inadempimento il Beneficiario escute direttamente SACE senza passare per una preventiva richiesta all esportatore. - Ai fini del recupero, SACE richiede all impresa italiana una Lettera di manleva: si tratta di un impegno da parte dell esportatore alla restituzione delle somme pagate da SACE in veste di Garante. Gli obblighi a carico dell esportatore riguardano tutta l informativa verso SACE sulla propria situazione, sui fatti salienti relativi all operazione assicurata e all esportatore stesso, e ad una necessaria diligenza nel gestire eventuali attività di prevenzione e limitazione del danno. 68

69 Quali sono a questo punto i vantaggi per l esportatore? L intervento di SACE garantisce una maggiore capacità in termini di linee bancarie: la quota garantita alleggerisce il fido concesso dalla banca, consentendo di liberare risorse per altre operazioni. Grazie alla propria consolidata esperienza, SACE presta assistenza sulla contrattualistica, sui testi delle garanzie, sull analisi del rischio Paese, sugli aspetti tecnici e sull impatto ambientale delle opere. Le coperture SACE sono assistite da garanzia sovrana; la presenza di SACE nell operazione offre quindi una maggiore sicurezza. Da ultimo, l emissione diretta semplifica la transazione complessiva in termini di numero di partecipanti coinvolti nella struttura delle garanzie. Controgaranzia alle banche Andiamo a vedere la seconda tipologia di intervento di SACE, stavolta a favore delle Banche. Lo schema tipico vede l emissione di una Garanzia da parte di una banca locale a favore del committente; contestualmente, su richiesta dell azienda esportatrice, una banca (italiana o estera) emette controgaranzia a favore della banca locale. In questo modo la banca locale sostituisce un rischio corporate, relativo all azienda italiana, con un rischio percepito come minore - il rischio banca. A questo punto SACE interviene a copertura della banca che ha emesso la controgaranzia. In alternativa lo schema potrebbe prevedere la copertura di SACE a favore della banca italiana o estera che ha emesso direttamente il bond a favore del committente locale. A tutela del recupero di eventuali somme indennizzate, SACE condivide con la banca una lettera di manleva o altre garanzie collaterali prestate dall azienda italiana (per esempio cash collateral). Figura 49: controgaranzia alle banche (schema operativo) Nel caso delle controgaranzie, lo strumento contrattuale adottato da SACE è normalmente una Polizza assicurativa fideiussoria : il prodotto, pur presentando una veste assicurativa, è una controgaranzia a prima richiesta su una quota delle garanzie bancarie. La copertura offerta da SACE arriva fino al 70% degli importi sottostanti garantiti, con la possibilità di estendere la copertura fino al 100% su valutazione caso per caso. SACE e la banca operano in regime di piena condivisione del rischio, delle commissioni e delle garanzie collaterali che assistono eventualmente la fidejussione. Per quanto riguarda gli aspetti indennitari, SACE rinuncia al beneficio della preventiva escussione dell esportatore: in altre parole il beneficiario si rivolge direttamente a SACE per richiedere un indennizzo. La gestione relativa al recupero di somme indennizzate prevede la surroga nei diritti della banca compresi nella Lettera di manleva tra la Banca e l Esportatore. Gli obblighi dell assicurato previsti nella Polizza si limitano all informativa verso SACE sui fatti salienti relativi all operazione assicurata e all esportatore, e ad una necessaria diligenza nel gestire eventuali attività di prevenzione e limitazione del danno. 69

70 Vediamo a questo punto quali sono i vantaggi di questo schema operativo. Per la Banca, SACE costituisce un partner solido che consente la ponderazione a zero nel calcolo dei requisiti patrimoniali previsti da Basilea 1 e 2. Così come per l esportatore, anche per la banca SACE costituisce un valore aggiunto nell analisi del rischio Paese, del debitore estero, degli aspetti tecnici dell opera e del suo impatto ambientale. Da ultimo occorre sottolineare il beneficio in termini di maggiore capacità: infatti, come la banca, anche SACE determina un affidamento sull esportatore, rivedibile periodicamente. Tale offerta di capacità consente alla Banca di liberare risorse sul nominativo. Controgaranzia Sureties Allo scopo di offrire un servizio completo agli esportatori, SACE può anche intervenire riassicurando o controgarantendo le fideiussioni emesse localmente da primarie compagnie di assicurazioni, dette Sureties. Tali compagnie emettono garanzie a favore di beneficiari locali a fronte di forniture o lavori effettuate da aziende italiane [anche tramite loro controllate in loco]. In alcuni paesi, come gli USA, le Sureties assumono non solo l impegno finanziario di indennizzare in caso di mancata performance del contraente, ma anche l impegno al completamento fisico dell opera: pertanto in presenza di imprese appaltatrici estere di cui non possiedono una conoscenza approfondita, le Sureties statunitensi preferiscono riassicurarsi con compagnie assicurative estere anche solo per l aspetto finanziario. In questa tipologia d intervento SACE riassicura al 100% il bond emesso dalla Surety, retrocedendo alla stessa una commissione di fronting negoziata caso per caso. Figura 50: controgaranzia sureties (schema operativo) Le caratteristiche contrattuali dell intervento SACE a favore delle Sureties internazionali può assumere alternativamente la forma di una Riassicurazione o di una Controgaranzia. La Riassicurazione può essere a sua volta regolata da uno specifico trattato con la Surety estera, oppure sulla base di una riassicurazione ad hoc in cui termini e condizioni sono negoziati caso per caso. La Controgaranzia assume normalmente la forma di una garanzia autonoma a prima domanda su standard internazionali. Questo schema di intervento determina benefici sia per l esportatore che per la Surety assicurata: - la presenza di SACE consente all esportatore di ampliare la sua presenza su alcuni mercati dove le Sureties locali non sarebbero in grado di offrire una garanzia su controparti italiane; - l intervento SACE facilita l emissione del bond da parte delle Sureties a favore di aziende appaltatrici italiane. In generale, la presenza di SACE rende un servizio al sistema delle imprese esportatrici italiane facilitando la loro penetrazione su mercati più rigidi. 70

71 Il processo di Due Diligence In che modo SACE decide di intervenire come garante? Attraverso il processo di istruttoria, o due diligence, SACE analizza dati finanziari (come ad esempio bilanci e business plan), ma anche una vasta gamma di dati non finanziari (come la capacità ed esperienza dell esportatore nell eseguire il progetto in esame). Elementi essenziali per avviare l istruttoria sono: Gli ultimi due bilanci completi di note + relazione trimestrale/semestrale: l analisi dei bilanci ci consente di capire la solidità finanziaria dell esportatore e predire eventuali performance future. I bond sottostanti o almeno la bozza dei testi: l istruttoria va condotta su importo, durata delle garanzie e loro implicazioni di natura giuridica, e consente di capire l accettabilità complessiva del testo. Il track record ed esperienze precedenti del contractor sia nel paese oggetto della fornitura che con il beneficiario: aspetti essenziali per valutare la capacità tecnica di performance. Il contratto sottostante. L analisi si differenza a seconda della complessità e natura della fornitura o opera da realizzare. In caso di contratto commerciale, l istruttoria è condotta anche su Ordine, Conferma d ordine e Condizioni generali di vendita. In caso di progetti più complessi, dove siamo in presenza di EPC contracts o contratti Chiavi in mano, vanno esaminati anche eventuali accordi di Joint Venture e contratti di subappalto, al fine d individuare in modo chiaro le singole responsabilità contrattuali e valutare la capacità di performance degli ulteriori soggetti impegnati nel progetto. Dall esame della documentazione richiesta e dalle dichiarazioni acquisite, SACE effettua una complessa valutazione che mira ad avere un quadro completo di tutti i rischi legati alla transazione. Devono emergere in modo chiaro i seguenti 3 rischi: il rischio economico connesso alla performance finanziaria specifica del progetto e a quella dell esportatore, desumibile dai bilanci passati e dalle previsioni di business; il rischio tecnico, legato sia alle specificità del progetto - quindi agli aspetti tecnologici e ambientali - sia alla capacità ed esperienza dell esportatore; il rischio documentale, legato alla conformità tra gli aspetti giuridici e tecnici del contratto sottostante e della bondistica associata al contratto stesso. Valutati gli aspetti puntuali del rischio, SACE è in grado a questo punto di valutare innanzitutto il rischio di inadempimento (la non performance) del contraente. SACE valuta inoltre se il rischio di default può essere temporaneo (cioè con possibilità di recupero verso l esportatore) oppure permanente (per esempio in caso d insolvenza o fallimento dell esportatore). L analisi si conclude con l attribuzione di un rating, che sintetizza la capacita dell esportatore di far fronte all insieme delle obbligazioni a cui è esposto. Il pricing Nel momento in cui SACE decide di accettare la richiesta di copertura, la determinazione del pricing ha il suo compimento: le regole generali che sottendono alla formazione del pricing per le cauzioni estero si differenziano a seconda dello schema di intervento richiesto a SACE. Nella garanzia diretta: il pricing viene proposto da SACE e applicato alla percentuale di rischio assicurata; il premio è basato fondamentalmente sul rischio di insolvenza dell esportatore e sul rischio di progetto (eventualmente scontato in presenza di mitiganti del rischio ad esempio garanzie collaterali che assistono il progetto); possono essere presenti eventuali costi d intermediazione, qualora l esportatore abbia dato mandato a un intermediario assicurativo (agente, broker). Nella controgaranzia alle banche: il pricing viene proposto dalla banca stessa e concordato con SACE; Il premio è rappresentato dalla remunerazione percepita dalla banca e girata a SACE per la percentuale di rischio assicurata; è valutata di volta in volta la possibilità di retrocedere alla banca una commissione per l attività di gestione e per gli adempimenti documentali (management fee). 71

72 Nella controgaranzia o riassicurazione a favore delle Sureties, il prezzo è quotato da SACE e prevede una commissione da retrocedere al riassicurato per l attività di fronting effettuata. Caso studio Consideriamo un impresa italiana che sia stata nominata sub-contractor nell ambito della realizzazione di un opera civile in un paese estero. Il contratto prevede che venga rilasciata dall Esportatore a favore del Committente la seguente bondistica: - un Advance Payment bond, per il 30% del valore del subappalto, a garanzia del pagamento anticipato e con una durata pari a 38 mesi a decorrere dalla data di emissione. - un Performance bond pari al 5% dell importo, a garanzia della buona esecuzione delle obbligazioni contrattuali e con una durata pari a 39 mesi a decorrere dalla data di emissione. Le fideiussioni sono state emesse da una banca locale e controgarantite al 100% da una primaria banca italiana, che richiede l intervento SACE attraverso una Polizza Fideiussioni. La Banca invia dunque una formale richiesta a SACE, che include la descrizione del progetto e tutta la documentazione integrativa necessaria per poter effettuare l istruttoria dell operazione: testi delle fideiussioni, contratto commerciale, contratto di subappalto e lettera di manleva rilasciata dall Esportatore a favore della Banca italiana. Una volta ricevuta tutta la documentazione, SACE effettua la necessaria due diligence sull esportatore e sul progetto da realizzare. É interessante notare che in questa operazione l Azienda italiana è subappaltatrice: l istruttoria deve quindi individuare innanzitutto le responsabilità dell impresa italiana rispetto a quelle in capo agli altri subappaltatori - o al contraente principale - e verificare pertanto la coerenza dei testi delle fideiussioni. A conclusione del processo, SACE sottopone la richiesta agli organi deliberanti ed emette una polizza fideiussoria a copertura del 70% dei bond controgarantiti. 72

73 CAUZIONI ITALIA Stefano Recchilongo, Monitoraggio Rete di Vendita, Sace BT In questo capitolo cercheremo di chiarire cos'è una polizza fidejussoria, da chi viene richiesta e perché e, infine, come funziona. Illustreremo come la fidejussione rappresenti una forma di garanzia e che, in quanto tale, può essere prevista in contratti in cui una delle parti intende tutelarsi contro il rischio del mancato rispetto di determinate obbligazioni dell'altra. Osserveremo come le richieste di fidejussioni assicurative, fino a non molto tempo fa limitate a pochi casi - quali gli appalti pubblici - si siano col tempo allargate a diversi casi. Parleremo quindi delle fidejussioni da presentare obbligatoriamente nelle varie fasi dello svolgimento di un pubblico appalto di lavori, forniture o servizi; accenneremo a come la fidejussione sia prevista nel caso in cui si chieda il rimborso anticipato di un credito IVA. Infine ci soffermeremo sul caso delle garanzie che il venditore deve dare a chi acquista un immobile ancora da costruire. In definitiva, tutti casi in cui SACE BT, rendendosi garante delle imprese italiane, interviene a supporto della loro attività. La Polizza Cauzioni É una forma di garanzia che una compagnia di assicurazioni rilascia a determinati soggetti. Ma di cosa si tratta esattamente? Prendiamo ad esempio un appalto pubblico, ovvero un contratto tra due soggetti: l ente pubblico che appalta un determinato lavoro (che si chiamerà stazione appaltante) e un azienda che se lo aggiudica. La legge prevede che alla firma del contratto di appalto l azienda debba consegnare alla stazione appaltante una cauzione (cioè una somma in denaro) a garanzia del rispetto, da parte della ditta, del contratto di appalto; la cauzione sarà poi restituita alla corretta esecuzione dei lavori. L importo della cauzione è commisurato rispetto al valore dell appalto, ed è quindi possibile che raggiunga importi molto elevati; l impresa potrebbe allora avere difficoltà a dare la cauzione, in quanto evidentemente andrebbe ad immobilizzare grosse somme di denaro. Per andare incontro alle esigenze delle imprese, pur avendo una tutela paragonabile, le stazioni appaltanti chiedono una fidejussione in alternativa alla cauzione, ovvero l intervento di un terzo soggetto che faccia da garante per l impresa: se nell esecuzione del contratto si dovessero verificare dei problemi che porterebbero all incameramento della cauzione, sarà il fidejussore a pagare la stazione appaltante. A tutela dell ente pubblico sono accettate fidejussioni rilasciate solo da banche, compagnie di assicurazioni e società finanziarie ex art. 107 del testo unico bancario (TUB), ovvero soggetti molto solidi patrimonialmente su cui vi è la ragionevole sicurezza che, al momento di pagare, possano onorare gli impegni presi. L esempio fatto per un contratto di appalto può essere esteso a una moltitudine di contratti di vario tipo, stipulati con enti pubblici o con altri soggetti privati, e nei quali è possibile richiedere ad una delle parti la presentazione di una fidejussione. SACE BT, compagnia di assicurazioni autorizzata dall ISVAP, può quindi intervenire come garante e rilasciare polizze fidejussorie. Le compagnie di assicurazioni rilasciano le fidejussioni sotto forma di polizza assicurativa, chiamata polizza cauzioni o polizza fidejussoria. A ciò è dovuto l utilizzo di termini tipici del mondo assicurativo: la commissione diviene premio, la stazione appaltante = beneficiario o assicurato, l impresa aggiudicataria = contraente, il capitale garantito - ovvero l importo della cauzione richiesta - massimale. Per semplicità inoltre si utilizza spesso il termine cauzione al posto di fidejussione L uso di un gergo assicurativo non deve, però, ingannare: quello di cui si sta parlando è, prima di tutto, una fidejussione avente forma di polizza assicurativa. Ciò significa che, alle assicurazioni, le cauzioni si dovranno applicare in primo luogo sulle norme relative alle fidejussioni e solo in subordine - ed esclusivamente in quanto compatibili e applicabili - sulle norme relative all assicurazione. In effetti, analizzando tale compatibilità, spesso emergono contesti che vanno contro i principi generali dell assicurazione. Ad esempio, la garanzia è pienamente operante anche in caso di mancato pagamento del premio, cosa che farebbe scandalizzare un assicuratore autentico. 73

74 Il quadro normativo In sintesi, la funzione della polizza è indennizzare il beneficiario dei danni diretti causati da una inadempienza contrattuale del contraente. Il mancato / parziale / inesatto adempimento degli obblighi contrattuali del contraente determina il sinistro, inteso come evento negativo che provoca un danno al beneficiario. La valutazione della capacità ad adempiere del soggetto obbligato, che chiede di essere garantito, diviene dunque dato fondamentale che il rischio, per la compagnia di assicurazioni, è rappresentato dall eventualità d inadempimento, con conseguente danno per il beneficiario. Tale valutazione deve riguardare la capacità economico / finanziaria e patrimoniale dell obbligato in quanto: a. spesso il mancato rispetto degli impegni presi in un contratto deriva, più o meno direttamente, da una difficoltà economica; b. in caso d inadempimento, l obbligato dovrà essere in grado d indennizzare direttamente il danno subìto dal beneficiario, oppure di restituire al fidejussore la somma che questi abbia sborsato per tale indennizzo. Non si deve infatti dimenticare che la fidejussione è una sostituzione della cauzione. Perciò, come in caso d inadempimento l obbligato avrebbe perso il denaro depositato con la cauzione, anche con la fidejussione l onere dell indennizzo resta a suo carico. Il fidejussore / assicuratore che ha pagato, ha così diritto a farsi restituire la somma pagata, con quello che, i giuristi, chiamano rivalsa e surroga. Figura 51: quadro normativo Torniamo sui soggetti della polizza fidejussoria precendemente illustrati: Il contraente/obbligato è il soggetto che chiede di essere garantito, ed è quindi su di esso che si deve concentrare la valutazione dell assicuratore per decidere se accettare di fare da garante. La decisione avviene mediante un esame delle obbligazioni da rispettare e analizzando le capacità del contraente di far fronte agli impegni assunti in funzione delle sue risorse patrimoniali, economiche e imprenditoriali. Beneficiario/assicurato è colui che - per un atto di previdenza o perché previsto da legge o regolamenti - intende liberarsi, o mitigare, i rischi derivanti da una possibile inadempienza del contraente. Fideiussore/assicuratore è il soggetto che copre il rischio attraverso il rilascio di una polizza e che, a fronte di una commissione (chiamata premio), si rende garante degli impegni assunti dal contraente. La surroga (art 1949 cc): è il diritto che ha l assicuratore di porsi quale creditore nei confronti del contraente per quanto pagato e, pertanto, di far valere i diritti vantati dal beneficiario nei confronti del contraente. 74

75 La rivalsa (art 1950 cc): è l azione che il fidejussore intraprende nei confronti del contraente, per il rimborso delle somme che abbia dovuto pagare al beneficiario, in conseguenza, della garanzia prestata. Tale azione può arrivare a un azione giudiziaria esecutiva, come il decreto ingiuntivo o il pignoramento. Struttura Si è finora utilizzato come esempio il caso di un appalto pubblico. In realtà - come precedentemente accennato - dato il carattere di garanzia che ricopre la fidejussione, il suo utilizzo può essere previsto in tantissimi casi e non solo nei contratti di appalto. Si tenga presente che non tutte le cauzioni richieste o previste, comunque, da rapporti obbligatori possono essere prestate mediante polizze fidejussorie. A volte si ritiene che gli adempienti contrattuali da garantire siano troppo onerosi, e, quindi, si preferisce non intervenire. Ad esempio quando l obbligazione consiste principalmente nel pagamento di una fornitura. Detto questo, le compagnie di assicurazioni - e tra queste SACE BT - sono comunque chiamate ad essere fidejussori per una casistica molto ampia di rapporti contrattuali, dove si avranno diversi tipi di obbligazioni da garantire. Ovviamente SACE BT valuta se intervenire, e volta per volta a quali condizioni. Passeremo ora a vedere più da vicino alcune di queste fidejussioni. É abbastanza comune classificare le polizze fidejussorie in due gruppi: 1) cauzioni per garanzie di contratto; 2) cauzioni per obblighi di legge. Cosa c e dentro questi gruppi? Figura 52: struttura prodotto Cauzioni per garanzie di contratto. Nella slide riportata di seguito si possono vedere le fidejussioni richieste negli appalti pubblici e privati, polizze provvisorie e definitive. E ancora altre fidejussioni previste in caso di contratti, o convenzioni con enti pubblici, come garanzie per concessioni edilizie, coltivazione di cave, garanzie ambientali e le polizze da rilasciare agli acquirenti di immobili da costruire. 75

76 Figura 53: cauzioni per garanzie di contratto Cauzioni per obblighi di legge. In questo gruppo, invece, si possono trovare le polizze per rimborsi iva o quelle chieste dalle dogane. Figura 54: cauzioni per obblighi di legge Tipologie di Polizze fideiussorie Analizzeremo ora alcune tipologie comuni di polizze fideiussorie. La polizza provvisoria è rilasciata in sostituzione della cauzione chiesta dalle amministrazioni pubbliche ad ogni impresa che intenda partecipare ad una gara di appalto di lavori, forniture o servizi; ciò ha lo scopo di garantire al committente l impegno dell impresa aggiudicataria a sottoscrivere il relativo contratto. Ad esempio: se un azienda intende partecipare ad una gara d appalto indetta da un Comune per la realizzazione di una scuola con base d asta di 2 milioni, l offerta dovrà essere accompagnata da una fidejussione di euro Il Comune con questa garanzia si protegge, ad esempio, dal rischio che l azienda aggiudicataria all ultimo momento ci ripensi e rifiuti di firmare il contratto di appalto, con conseguente allungamento dei tempi per la realizzazione dell opera 76

77 Avremo quindi una polizza fidejussoria dove: il contraente è l impresa di costruzioni, il beneficiario è il comune, il massimale è di (1% di ). La Polizza definitiva. L impresa che si è aggiudicata un appalto deve prestare una cauzione definitiva che garantisca: a. l adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse; b. il rimborso di eventuali spese sostenute dalle stazioni appaltanti; c. il pagamento di quanto dovuto dall appaltatore per l inosservanza di norme dei contratti collettivi o, in ogni caso, di regolamenti riguardanti i lavoratori coinvolti nell esecuzione dell appalto. Proseguiamo con l esempio usato per la polizza provvisoria: la gara per la costruzione di una scuola con base d asta di La nostra impresa offre un ribasso del 10% e si aggiudica la gara al prezzo di Al momento di firmare il contratto col Comune, l impresa dovrà presentare una cauzione o fidejussione pari al 5% del prezzo di aggiudicazione. Avremo dunque una polizza fidejussoria con: il contraente = l impresa di costruzioni, il beneficiario = il comune, il massimale = (5% di ). Cauzioni assimilate: le garanzie ambientali Chi opera nel campo del trasporto o dello smaltimento di rifiuti per ottenere le relative autorizzazioni deve presentare all amministrazione pubblica delle fidejussioni a garanzia del rispetto degli obblighi a loro carico, nonché il risarcimento di eventuali spese derivanti da fatti dolosi o colposi commessi dall impresa, quali interventi di bonifica e ripristino di un area, trasporto e smaltimento rifiuti, risarcimento di ulteriori danni derivati all ambiente. Cauzioni assimilate: urbanizzazioni La costruzione di un nuovo edificio o - più in generale - la trasformazione urbanistica del territorio, comporta per il Comune una serie di costi per rendere più fruibile l area. Dovrà essere costruita la rete idrica, elettrica, stradale; saranno necessarie nuove scuole, si dovrà pensare ai trasporti pubblici. A questi oneri contribuisce lo stesso soggetto, privato o azienda, che chiede e ottiene permessi di costruire e/o concessioni urbanistiche. Si dovrà, quindi, pagare una certa somma calcolata in base alla volumetria da costruire, altrimenti sarà possibile concordare la costruzione diretta delle opere d urbanizzazione, quindi delle strade, delle scuole e così via. Il Comune chiede, a garanzia della realizzazione delle opere oppure del pagamento dilazionato delle somme dovute, una fidejussione. Anche in questo caso è possibile intervenire con una polizza fideiussoria. Cauzioni assimilate a tutela di acquirenti di immobili Quando un privato acquista un immobile (una casa, un box) ancora in costruzione, spesso le modalità di pagamento prevedono il versamento di una serie di anticipi in corso d opera, per poi saldare il prezzo al momento dell atto notarile attraverso cui si acquisisce la proprietà del bene. Si ha, dunque, la situazione in cui il privato versa del denaro a fronte di un impegno da parte del costruttore di consegnare l immobile concordato. Con la legge 210 del 2004 si è voluto tutelare la parte debole del rapporto (il privato acquirente), esposto al rischio di mancata consegna del bene e perdita degli anticipi versati. Contro il rischio di una situazione di crisi del venditore/costruttore - che porterebbe in maniera quasi inevitabile alla mancata consegna del bene - la legge 210 del 2004 ha previsto l obbligo, da parte di quest ultimo, di consegnare al futuro acquirente delle fidejussioni per gli importi versati a titolo di anticipo. Anche in questo caso la fidejussione può essere assicurativa: il promissario acquirente sarebbe beneficiario della garanzia, il venditore, naturalmente, il contraente. Ecco un esempio pratico. Il sig. Rossi ha individuato la casa dei suoi sogni vedendo un progetto dell impresa di costruzioni, società Verdi, la quale s impegna a consegnarla entro due anni. Rossi e la società trovano accordo sul prezzo: ed il pagamento sarà così distribuito: 77

78 VERSAMENTO PERIODO alla prenotazione dopo 6 mesi dopo 12 mesi dopo 18 mesi al rogito e consegna dell immobile Il rischio per il sig. Rossi è che il costruttore incassi gli anticipi, ma s imbatta in una grave crisi economica che gli impedisca di terminare l opera e di consegnare la casa. La legge obbliga, perciò, il venditore a consegnare al sig. Rossi fidejussioni per un valore complessivo di Tali garanzie resteranno operanti sino al momento dell atto di acquisto notarile, momento in cui il sig. Rossi sarà certo che il denaro versato come anticipi sia andato a buon fine. Cauzioni per obblighi di legge: rimborsi e pagamenti d imposta Quando un contribuente si trova ad essere creditore verso lo Stato, per quanto riguarda l IVA, al momento della presentazione delle dichiarazioni IVA gli sarà possibile chiederne il rimborso. Gli uffici tributari faranno le necessarie verifiche, per accertare se effettivamente il contribuente abbia eseguito correttamente le norme sull applicazione dell imposta e se la somma chiesta a rimborso sia dovuta; alla conclusione positiva della verifica il contribuente sarà rimborsato. Questa procedura prende inevitabilmente del tempo a danno del contribuente, ma è possibile accelerare i tempi del rimborso mediante la presentazione di una fidejussione. In pratica gli Uffici Tributari si limitano, inizialmente, a fare pochi controlli e rimborsano il contribuente riservandosi di approfondire l esame della richiesta. Qualora dai controlli successivi dovesse emergere che il credito non era dovuto, parzialmente o totalmente, si richiederà al contribuente di restituire quanto ricevuto in maniera illegittima. Se il contribuente non dovesse rispettare tale richiesta, gli uffici tributari chiederanno il pagamento al fidejussore. Figura 55: rimborsi e pagamenti d'imposta 78

79 GARANZIE PER RISCHI DELLA COSTRUZIONE Paolo Dalmagioni, Direttore Costruzioni, SACE BT In questo capitolo spiegheremo le caratteristiche tecniche delle garanzie dei rischi della costruzione e illustreremo le specificità dei prodotti proposti da SACE BT alla propria clientela, in cui si possono annoverare imprese di varie dimensioni. Queste garanzie coprono i rischi connessi alla realizzazione di opere edili ed infrastrutturali e il rischio di crollo o gravi difetti costruttivi delle stesse opere nei primi dieci anni di vita utile. Le coperture assicurative dei rischi tecnologici Che tipologia di garanzia sono le polizze dei rischi tecnologici? Sono coperture assicurative contro i danni all oggetto assicurato, nonché eventuali danni a terzi. L assicuratore risarcisce l assicurato quando un sinistro colpisce un bene. Per bene intendiamo i fabbricati, le strade, le dighe, gli impianti chimici. Quindi le opere sono il nostro oggetto da assicurare. Cosa intendiamo per danno? Il danno è quello materiale. Nel mondo anglosassone - il mercato in cui sono nate le polizze della costruzione - viene definito come physical loss or damage, cioè danno o perdita fisica, per differenziarlo da danni dovuti a mere perdite finanziarie o commerciali. Ad esempio il franamento di una strada è palesemente un danno materiale e indennizzabile. Il mancato guadagno di un attività connessa alla realizzazione di un opera, invece, non è assicurabile e rientra nella sfera del rischio imprenditoriale. I danni però sono anche quelli causati accidentalmente a terzi. Nell esempio del franamento della strada può accadere di danneggiare una proprietà di terzi limitrofa all area di intervento. Si possono inoltre verificare danni indiretti a terzi, quali interruzioni o sospensioni di attività. Questi costituiscono una frequente estensione di garanzia. Struttura della copertura assicurativa Il Contraente cioè chi paga il premio e stipula la polizza di assicurazione - è generalmente l appaltatore. Gli Assicurati sono, in generale, il committente dell opera, l appaltatore ed i subappaltatori che intervengono nella costruzione. SACE BT emette la polizze e fornisce la garanzia. Figura 56: schema prodotto 79

80 I principali prodotti di SACE BT In relazione alla tipologia d opera da assicurare, è possibile offrire differenti soluzioni assicurative. I principali prodotti sono i seguenti: Polizza Contractor s All risk cosiddetta CAR Polizza Erection all Risk cosiddetta EAR Polizza Decennale Postuma Figura 57: i principali prodotti di SACE BT Contractor s all risk La polizza CAR è il prodotto più diffuso e richiesto. Essendo una polizza di tipo all risk sono coperti tutti i danni che non sono espressamente esclusi nel testo di polizza. Questa è una caratteristica specifica di questo tipo di copertura. La copertura assicurativa è costituita da due Sezioni. La sezione A è relativa ai danni materiali e diretti all opera e la Sezione B (o Responsabilità Civile verso rerzi) ai danni causati a terzi, durante l esecuzione dei lavori. Qual è la durata di una polizza CAR? La garanzia inizia con la consegna dei lavori e termina con il collaudo o con l utilizzo dell opera. E quando questa non termina nei tempi previsti? SACE BT provvede a prorogare l assicurazione per il periodo necessario al suo completamento. Le principali cause di rischio Il rischio è il prodotto di una probabilità di accadimento di un evento per l entità del danno atteso. L insieme dei rischi determina l esposizione complessiva dell opera. Nella Polizza CAR il ventaglio di rischi è elevato perché, come detto, è una all risk - cioè copre tutti i danni non espressamente esclusi. Tuttavia le principali cause di rischio sono riconducibili a: errore di esecuzione, incendio, esplosione, eventi naturali, atti di terzi. In dipendenza delle cause di rischio viene determinata la vulnerabilità dell opera. Non tutte le opere hanno uguale vulnerabilità: per esempio la costruzione del rilevato stradale è certamente più esposta a danni da evento naturale rispetto a quella relativa ad un fabbricato. 80

81 La rischiosità delle opere La rischiosità delle opere è stata suddivisa da SACEBT in tre categorie: bassa, media, alta. Consideriamo opere di bassa rischiosità le costruzioni residenziali minori, le opere stradali non impegnative, le ristrutturazioni. Rientrano nella categoria delle opere a media rischiosità, le costruzioni residenziali maggiori, gli aeroporti, le gallerie artificiali, ponti e viadotti ordinari. Nelle opere ad alta rischiosità includiamo le gallerie naturali, i grattacieli, le opere fluviali e marittime. Particolari situazioni tecniche possono variare la complessità esecutiva dell intervento. Inoltre, l esposizione agli eventi accidentali di un opera aumenta durante la sua costruzione, perché l eventuale danno passa da un valore nullo all inizio dei lavori ad un valore massimo nella fase conclusiva. Sempre rifacendosi all esempio della costruzione della strada, l azione degli eventi naturali, quali pioggia e grandine, è quindi maggiormente impattante quando il rilevato stradale è nella fase di ultimazione. Anche le cause di rischio variano nel corso della costruzione: chi valuta il rischio (l assuntore) verifica l esposizione (il rischio) in relazione alla fase di lavorazione dell opera. Figura 58: rischiosità delle opere Il premio Ovviamente, maggiore è la rischiosità complessiva di un intervento, più alto è il premio che il contraente deve versare per ottenere la copertura assicurativa. Il premio è dato dal prodotto della somma assicurata moltiplicata per il tasso. La somma assicurata è data dal valore delle opere da costruire, all eventuale valore di opere preesistenti interessate dalle lavorazioni e all eventuale somma per demolizione e sgombero a disposizione in caso di sinistro. Il tasso riflette, in particolare, la rischiosità dell intervento e la competenza dell appaltatore. Testi di polizza Analizziamo ora nel dettaglio i quattro differenti testi di polizza comunemente offerti. Negli appalti di lavori pubblici la polizza CAR è obbligatoria per legge, come stabilisce l Art. 103 del DPR. 554/99 Regolamento dei lavori pubblici. Il testo definito per legge dal DM 123 è lo schema tipo 2.3. Si tratta, cioè, di un testo di polizza in cui sono previste alcune esclusioni di garanzie, tra cui la forza maggiore e gli errori di progettazione, rendendo la copertura meno completa rispetto a quella ANIA di cui parleremo successivamente. Ovviamente il contraente può richiedere l estensione anche per queste ulteriori garanzie, come abitualmente avviene negli appalti di grandi opere. La polizza singola definita dall Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) è, invece, un tipo di copertura per appalti fra privati. Viene anche detta polizza CAR completa per via di un minor numero di esclusioni presenti. Queste due coperture possono essere adeguate, integrate e tagliate su misura a seconda delle esigenze dei nostri clienti. Gli altri due prodotti sono polizze convenzione sia su schema DM 123, che mista. 81

82 Si tratta di polizze per appalti di piccolo importo, per i quali il contraente paga un premio anticipato. La polizza prevede una tipologia di condizioni standard da applicarsi a tutti i rischi che vengono ricompresi. A fine annualità, il contraente paga un premio di regolazione che deriva dal numero di contratti emessi e dalla somma garantita. I vantaggi di questo prodotto sono legati alla celerità di emissione e alla minore documentazione richiesta per l emissione della garanzia. Tutte le polizze possono essere firmate digitalmente. Abbiamo inoltre messo a disposizione della rete di intermediari uno strumento informatico, grazie al quale è possibile predisporre ed emettere polizze su rischi standard. I nostri assuntori garantiscono tempistiche coerenti con le esigenze del mercato. Business case Un esempio di polizza CAR può essere la costruzione di una villa bifamiliare con due piani e un seminterrato in cui la società immobiliare, che ha dato l incarico della costruzione ad un azienda per un periodo di tre anni (dal 2010 al 2013), decide di coprire: i danni all opera, la responsabilità civile verso i terzi, l errore di progetto, la rimozione, il franamento delle cave e delle condutture, lo sciopero, la sommossa e le condutture con esclusione degli atti di terrorismo, il furto ed incendio e i danni per eventi naturali di entità straordinaria. Il totale della somma assicurata sarà pari al valore della villa da costruire più il costo delle demolizioni e degli sgomberi , per un totale di Nell immagine seguente sono anche indicati i sottolimiti della copertura per singoli eventi-causa previsti nelle condizioni di polizza. Come già spiegato, il premio da pagare sarà pari al prodotto della somma assicurata ( ) per il tasso del 1,5 applicabile alla tipologia di rischio: quindi da pagare in un unica rata anticipata. Erection All Risks: caratteristiche ed ambito di applicazione Si tratta di una polizza duale rispetto alla CAR. In questo caso l oggetto dell assicurazione è il montaggio di impianti o di macchinari e la componente di opere civili non incide per oltre il 50% dell ammontare dell appalto. Le figure interessate e la durata sono analoghe alla polizza CAR; la principale differenza è relativa alle diverse cause di rischio, maggiormente legate alla tipologia di intervento relativa al montaggio. I testi di polizza Non esiste un testo di polizza EAR di legge, in quanto negli appalti pubblici non si fa distinzione tra gli impianti di montaggio e quelli di costruzione e vige, comunque, il testo CAR di legge. Vengono offerte solo due tipologie di prodotto. La polizza singola EAR, relativa ad appalti tra privati, e la polizza EAR aperta, del tutto analoga nelle modalità alla CAR convenzione Merloni e non. 82

83 La polizza postuma decennale Questa polizza è differente dalle precedenti coperture, in quanto è una garanzia che ha la sua validità durante la fase di vita dell opera e non durante la fase di costruzione; l oggetto dell assicurazione è quindi l opera completata ed ultimata. La polizza postuma decennale copre i danni materiali e diretti all opera assicurata causati da rovina totale o parziale e da gravi difetti costruttivi. I gravi difetti sono quelli relativi alla parti dell opera destinate a lunga durata, cioè le parti soggette a collaudo statico che possono compromettere la resistenza e la durabilità. La polizza ha effetto per dieci anni dal collaudo o dall ultimazione dei lavori. Per le opere più importanti richiediamo che sia svolto, da un ente terzo certificato, il controllo tecnico in corso d esecuzione del manufatto. I testi di polizza I 4 quattro testi di polizza offerti sono: 1. la polizza decennale postuma, schema tipo 2.4 del DM 123/04 per gli appalti pubblici. É una copertura obbligatoria per i lavori pubblici aventi un valore superiore a DSP (Diritti Speciali di Prelievo); 2. la polizza per gli immobili di nuova costruzione a tutela degli acquirenti - di più recente introduzione sul mercato assicurativo - è un prodotto collegato alla garanzia sugli anticipi, per l acquisto sulla carta di immobili residenziali in fase di costruzione; 3. il testo di polizza indennitaria è quello ANIA, che ricalca lo schema DM 123 per appalti tra privati; 4. la polizza risarcitoria è un testo che fa riferimento all art del cc. È una polizza risarcitoria e non indennitaria, come tutte le precedenti. Cosa vuol dire? Nelle polizze indennitarie la compagnia s impegna a pagare (indennizzare) il beneficiario indipendentemente dall accertamento di responsabilità del costruttore; nelle polizze risarcitorie, invece, il risarcimento avviene solo dopo che sia stata accertata la responsabilità dell appaltatore. Business case Riprendendo l esempio precedente, la società immobiliare che ha dato l incarico di costruire una villetta a due piani più seminterrato decide di stipulare anche una polizza decennale postuma, legata alla stessa opera, per coprire il rischio legato alla rovina dell opera e la responsabilità civile. La somma assicurata è pari al costo di ricostruzione: Il massimale previsto per eventuali danni ai terzi è pari a Il premio sarà pari a ad un tasso di circa il 4. Normalmente il pagamento del premio è così ripartito: il 20% al momento del compromesso per la compravendita dell immobile; il restante 80% a lavori ultimati, e dopo la presentazione dei documenti per l attivazione della copertura che sono: verbale di ultimazione dei lavori, collaudo statico, copia della richiesta di agibilità. 83

84 IL FACTORING Daniele Schroder, Responsabile Bilancio e Tesoreria, SACE FCT Il Factoring ha origine in Inghilterra, tra il XV e il XVI secolo, quando gli Inglesi fondarono in America le prime colonie ed iniziarono i commerci con la madre patria. I Factors erano veri e propri rappresentanti delle imprese: acquistavano e vendevano le merci dietro il pagamento di una commissione, anticipando, in alcuni casi, ai committenti il ricavato della vendita e offrendo garanzie sui pagamenti. La funzione del factoring nella pratica commerciale è complessa, racchiudendo in sé molteplici finalità. A fronte della componente gestionale del credito, risulta prevalente l obiettivo del finanziamento, per arrivare ad una funzione assicurativa quando il Factor va ad acquisire l assunzione del rischio di insolvenza del debitore. Componenti e prodotti I servizi di factoring pro solvendo si caratterizzano per la gestione del credito e l erogazione di anticipazioni del corrispettivo a favore del cedente. I crediti possono essere relativi ad uno o più debitori preventivamente concordati e, di norma, sono di natura commerciale con durata compresa nei 180 giorni. SACE Fct cura l incasso dei crediti, la cui contabilizzazione riduce l esposizione finanziaria del cedente e, nel caso di mancato pagamento da parte del debitore, ha il diritto di rivalsa nei confronti del cliente. Le modalità dell intervento sono del tipo notification, ovvero quando la cessione viene comunicata al debitore. Durante il ciclo di vita del credito - dalla cessione all incasso - SACE Fct svolge una serie di attività, tra cui: la notifica della cessione; il controllo dei documenti probatori dei crediti; i preavvisi pre scadenza e i solleciti post scadenza al debitore. Il prodotto è rivolto ad aziende che intendono migliorare la gestione dei propri crediti commerciali e necessitano di linee di affidamento aggiuntive. Figura 59: componenti e prodotti Il factoring pro soluto, invece, contempla tutti i servizi tipici del factoring: la gestione del credito, la garanzia sul rischio di insolvenza del debitore, l anticipazione del corrispettivo. 84

85 Il cliente cede a SACE Fct i propri crediti, con assunzione da parte del Factor del rischio di mancato pagamento del debitore ceduto. Ad ogni debitore viene accordato un plafond rotativo valido sino a revoca; i crediti ceduti sono accolti nell ambito del plafond accordato e sono garantiti di norma al 100% del loro importo nominale, fino alla concorrenza del plafond stesso. Nel caso di insolvenza del debitore, SACE Fct effettua il pagamento in garanzia, di norma a 210 giorni dalla scadenza originaria - o convenzionale - del credito. Il contratto di factoring disciplina le condizioni alle quali i crediti possono considerarsi garantiti. Il prodotto è rivolto ad aziende di ogni dimensione che intendano soddisfare le proprie esigenze di liquidità e garantirsi dal rischio di insolvenza dei debitori. Il Maturity factoring oltre a fornire al cliente tutti i servizi tipici del factoring, prevede che alla scadenza riportata in fattura - e quindi alla data di maturazione del credito (eventualmente maggiorata di alcuni giorni) - SACE Fct accrediti al cedente l importo nominale del credito ceduto. L accredito maturity potrà ridurre - o estinguere - eventuali anticipazioni del corrispettivo, disposte a valere sugli stessi crediti e da tale data cesserà il computo degli interessi a carico del cliente. L operazione può comunque prevedere la concessione di una dilazione sui termini di pagamento al debitore, oltre ad essere posta in essere sia nella modalità pro solvendo che pro soluto. Il prodotto è specificatamente rivolto ad aziende di media e grande dimensione che intendano migliorare la gestione dei crediti commerciali e beneficiare della possibilità di offrire dilazioni di pagamento alla propria clientela - spesso costituita da una rete di vendita indiretta regolarizzando così i flussi finanziari e migliorando la gestione della tesoreria. Il prodotto factoring internazionale viene offerto da buona parte degli operatori di mercato, a completamento della gamma di servizi di gestione, finanziamento e garanzia del credito. L offerta viene quindi strutturata attraverso unità operative dedicate ed è in grado di gestire efficacemente i rapporti con le controparti estere, sia in forma diretta, che attraverso le catene internazionali, quali Factor Chain International e International Factor Group. La clientela ideale sono le aziende con relazioni commerciali consolidate verso soggetti esteri di standing riconosciuto, che intendano garantirsi dal rischio d insolvenza dei propri clienti, nel caso dell export, o che intendano offrire forme di garanzia diverse ai loro fornitori, nel caso dell import. Strumenti giuridici dell attività di factoring Il punto di riferimento normativo per gli intermediari finanziari che esercitano l attività di factoring - oltre agli Articoli 1260 e seguenti del Codice Civile - è la Legge numero 52 del 1991, chiamata a dare ordine ad un settore che fino ad allora aveva vissuto un ampia autonomia operativa. Il legislatore con il suo intervento ha voluto stabilire alcune linee guida, che si sostanziano in quattro principi fondamentali: 1. il fornitore deve essere un imprenditore; 2. il cessionario deve essere una banca o un intermediario finanziario, il cui oggetto sociale preveda l esercizio dell attività di acquisto di crediti d impresa; 3. i crediti ceduti devono attenere a contratti stipulati dal fornitore nell esercizio dell impresa; 4. è consentita la cessione dei crediti che sorgeranno nei ventiquattro mesi successivi alla data di cessione. La cessione del credito. Il Factor pertanto acquisisce in cessione crediti pecuniari sorti (o che sorgeranno) da contratti stipulati (o da stipulare) dal Fornitore nell esercizio dell impresa e relativi a somme che il Fornitore ha diritto di ricevere dal Debitore a titolo di pagamento di beni o servizi. Di norma i crediti di natura commerciale hanno durata non superiore a 180 giorni e derivano prevalentemente da vendite a fermo, rateali e con riserva di proprietà. La cessione di credito si perfeziona normalmente per scambio di corrispondenza commerciale, o quando il Debitore ceduto appartiene alla Pubblica Amministrazione, per atto pubblico o scrittura privata autenticata, ai sensi degli Articoli 69 e 70 del Regio Decreto n del 18/11/1923. La cessione comporta il trasferimento al cessionario della proprietà del credito e dei suoi accessori, con la conseguenza che il cedente non può più disporne. 85

86 Il mercato del factoring in Italia Il Turnover Cumulativo del 2010 (ovvero l ammontare totale dei crediti acquistati nel corso dell esercizio) ammonta a 137 miliardi di euro, di cui 43 miliardi Pro solvendo, e 94 miliardi Pro soluto. L Italia si posiziona, così, al 4 posto nel ranking mondiale, dietro Regno Unito, Cina e Francia. Le prime 3 società di factoring, emanazione diretta dei più importanti gruppi bancari operanti nel nostro paese, hanno intermediato ben 78 miliardi di Euro, il 57% del totale. L Outstanding al (ovvero l ammontare dei crediti in essere alla chiusura dell esercizio) è pari a 51 miliardi di euro e risulta concentrato principalmente su due Regioni, il Lazio e la Lombardia, rispettivamente con il 27% ed il 22%; è utile evidenziare che oltre il 30% di tali crediti è vantato nei confronti di Pubbliche Amministrazioni. Il factoring vs la Pubblica Amministrazione. Le Pubbliche Amministrazioni contribuiscono al Prodotto Interno Lordo italiano per circa il 20% del suo valore e movimentano acquisti per forniture di beni e servizi per un importo prossimo ai 140 miliardi di euro annui. L unico dato storicamente rilevato sui ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione è quello di Assobiomedica, relativo alla Sanità, e basato su un osservazione di 18 anni; il dato mostra un ritardo medio di 183 giorni con punte che arrivano ai 590 giorni. Il ritardo dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni si ripercuote in molti modi sulla supply chain, generando tensioni sul sistema economico. Come emerge dall European Payment Index 2009 l Italia, insieme a Spagna e Grecia, rappresentano a livello europeo i peggiori paesi in termini di ritardi di pagamento. Le cause del ritardo di pagamento. Il ritardo di pagamento è un fenomeno diffuso a tutti i livelli della Pubblica Amministrazione e le cause, in gran parte strutturali, sono riconducibili sostanzialmente ai seguenti fattori: 1. lo scarto tra disponibilità di risorse finanziarie per competenza e disponibilità effettiva per cassa ; 2. l inefficienza amministrativa, che determina processi di registrazione delle fatture e verifica delle prestazioni particolarmente lunghi; 3. l assunzione di impegni di spesa privi di copertura finanziaria adeguata; 4. il rispetto di vincoli normativi, sia nazionali che comunitari, tra i quali ad esempio il patto di stabilità interno per gli enti territoriali. Conseguenze del ritardo di pagamento Le conseguenze del ritardo di pagamento si sostanziano per le imprese nel maggiore indebitamento, maggiori oneri finanziari e nella limitazione alla capacità di offerta; per la Pubblica Amministrazione invece, nel maggior costo unitario dei beni e servizi acquistati e nell incremento del contenzioso con i Fornitori. In ultima analisi si può quindi affermare che il costo del ritardo di pagamento è sempre pagato dalla Pubblica Amministrazione e che vi è ampio spazio per rendere il sistema più efficiente, introducendo la certezza dei tempi di pagamento, con un dispendio minimo di risorse ed energie, migliorando i flussi finanziari e ottenendo maggiore trasparenza nell'ambito delle relazioni di fornitura. Recentemente l area di intervento di SACE è stata ampliata dal legislatore, al fine di agevolare la riscossione dei crediti vantati dai fornitori di beni e servizi nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni. La mission di SACE Fct Con l obiettivo di proporre soluzioni di tipo strutturale, a marzo 2009 è stata costituita SACE Fct, la cui mission è quella di limitare gli impatti economici e finanziari causati dai ritardi di pagamento, attraverso la stipula di accordi di Reverse Factoring con gli Enti Pubblici, facilitando l anticipo al fornitore del corrispettivo dei crediti ceduti. Il Reverse Factoring è uno schema contrattuale trilaterale tra la Pubblica Amministrazione, il Fornitore e SACE Fct, preordinato a realizzare il trasferimento del credito commerciale dal cedente al cessionario, in un contesto di cooperazione con il debitore. 86

87 Il Reverse Factoring L' accordo tra SACE Fct e la Pubblica Amministrazione prevede: l'impegno di SACE Fct ad acquistare i crediti dei fornitori - entro un plafond massimo rotativo - pagandoli ai fornitori alle scadenze pattuite; l'impegno della Pubblica Amministrazione ad accettare formalmente le singole cessioni di crediti futuri; l'impegno della Pubblica Amministrazione a verificare e confermare l'esistenza ed esigibilità dei crediti; l'impegno di SACE Fct a definire con la Pubblica Amministrazione l applicazione di interessi convenzionali in funzione del ritardo di pagamento. Il prodotto si basa quindi sui seguenti elementi: la cessione pro-soluto a SACE Fct dei crediti del Fornitore; la certificazione dei crediti da parte della Pubblica Amministrazione; nell anticipo, o nel pagamento alla scadenza, ai Fornitori da parte di SACE Fct; nel successivo incasso dei crediti da parte della Pubblica Amministrazione. I vantaggi del Reverse Factoring per la Pubblica Amministrazione: riduzione del prezzo unitario dei beni e servizi; riduzione del contenzioso con i Fornitori; riduzione del costo finanziario del ritardato pagamento; ampliamento della gamma di Fornitori potenziali. I vantaggi del Reverse Factoring per le imprese: certezza dei tempi di incasso; maggiore efficienza amministrativa; maggiore capacità di offerta; minori oneri finanziari; riduzione del contenzioso con la Pubblica Amministrazione. Case Study La Società ALFA SPA fornisce beni al suo cliente BETA SRL - nominativo di discreto standing, sperimentato da tempo e regolare nei pagamenti - per un ammontare annuo di euro. Le fatture emesse hanno termini di pagamento a 120 giorni. Considerato, pertanto, un indice di rotazione dei crediti pari a 3 volte nell arco dell anno, per consentire di acquisire in cessione e anticipare tutti i crediti, la pratica da istruire dovrà prendere in considerazione una proposta per un affidamento di euro, con il seguente dispositivo di fido cedente: anticipi all 80% su crediti ceduti pro solvendo a carico di nominativi di nostro gradimento; erogazione previo riconoscimento della cessione; commissioni di factoring: 0,50%, da percepire una tantum sull ammontare dei crediti ceduti; ed infine interessi: media mensile dell Euribor ad 1 mese, divisore 365, aumentata di 2 punti percentuali, con capitalizzazione trimestrale posticipata. 87

88 RISK MANAGEMENT POLICY E POLITICHE DI PRICING Tiziana Abbruzzese, Responsabile Monitoraggio Rischi di Gruppo In questo capitolo vedremo insieme le politiche di risk management, entrando nel dettaglio della metodologia di pricing, specificando quali sono i modelli di calcolo più comuni e come il tutto è stato implementato in SACE e perché. Il Risk Management L attività di risk management è basata sulla continua evoluzione dei processi, delle risorse umane e delle tecnologie impiegate e risulta integrata nei flussi decisionali per migliorarne la prestazione rettificata per i rischi. Le fasi di identificazione, valutazione, misurazione e controllo dei rischi sono elementi fondanti di una valutazione congiunta dell attivo e del passivo aziendale, e sono effettuate secondo le best practice di asset liability management. Figura 60: politica integrata di Risk Management Perché un processo integrato di Risk Management? Perché l integrazione offre molteplici benefici: - integrazione orizzontale, per cui si utilizzano gli stessi strumenti per analizzare sia l attivo che il passivo dell azienda; - integrazione verticale nei processi, l attuazione dei quali permette di avere una visione d insieme e di analizzare il rischio dalla nascita, attraverso il suo governo e fino alla gestione attiva dello stesso. Tali processi sono: la gestione dei limiti, necessaria per identificare e selezionare quei rischi che l azienda è propensa a prendere; il monitoraggio attento e continuo dei rischi che si hanno in portafoglio; l analisi e misurazione del rischio di portafoglio, attraverso modelli quantitativi come il Value at Risk, per catturare accuratamente l esposizione a rischio e le relative perdite potenziali; l analisi del rischio di portafoglio è corredata da strumenti di scenario e stress testing, utili per la stima delle perdite potenziali in caso di crisi eccezionali del mercato. 88

89 La misurazione del risk adjusted return on capital (RAROC) è una parte importante dell integrazione, ed è la base delle misure di performance. Queste misure permettono alle aziende di gestire tutte le attività in termini di risk-adjusted return attraverso l allocazione di riserve e capitale. Ogni volta che una nuova operazione è analizzata, l azienda può valutare l impatto marginale sul capitale ed essere sicura che il premio sia coerente con gli obiettivi di redditività che si è posta. Tutti questi processi sono attuati per garantire un risk pricing ottimale e una gestione attiva del portafoglio. Il Risk Management in SACE In SACE il Risk Management è stato costituito nel 2004 e successivamente ampliato per garantire un processo integrato infragruppo. Gli istituti finanziari sono vigilati da Banca d Italia, che adotta nei loro confronti la normativa di settore e in particolare, in ambito gestione dei rischi, quanto definito nel framework di Basilea2. Di contro le società di assicurazione, vigilate da ISVAP, seguono per quanto riguarda il risk management il Regolamento 20, che anticipa i tempi che saranno introdotti con la normativa Solvency2. SACE non è sottoposta alla vigilanza né da parte della Banca d Italia né da parte dell Isvap, in quanto è un agenzia di credito all esportazione il cui capitale è detenuto al 100% dal MEF, ed è pertanto sottoposta al controllo della Corte dei Conti. Ha comunque deciso autonomamente di dotarsi degli impianti che le permettono di seguire i principi ispiratori delle 2 normative, sia per la sua forma giuridica che per la natura fortemente creditizia del proprio portafoglio impegni. Il pricing Come abbiamo visto in precedenza, i processi di risk management vengono attuati anche per garantire un risk pricing ottimale. Vediamo se questo è vero anche in SACE e perché. Partiamo dalla definizione di premio. In generale, il premio è il prezzo che il contraente di un assicurazione paga per usufruire di una garanzia offerta dall assicuratore. Ma questo cosa vuol dire? Secondo l accezione standard di mercato il premio è composto da 5 elementi: La perdita attesa: definita come perdita che mediamente si deve sostenere su un portafoglio (o in questo caso su una singola transazione) qualora dovesse avvenire il sinistro, stimata considerando determinate condizioni di mercato. Expenses: costi amministrativi, costi del personale e costi fissi. Risk load: la differenza tra il rendimento del capitale economico assorbito al margine del costo di raccolta (ovvero del rendimento richiesto dagli investitori). Excess spread: è il margine che si aggiunge al premio al fine di garantire un profitto. Figura 61: fair premium level Ricapitolando: secondo la definizione di mercato, un livello di premio fair per una transazione deve garantire un utile alla compagnia, al netto dell eventuale perdita che è tenuta a coprire, nonché i costi fissi che l azienda sostiene per operare. 89

90 Secondo il mercato il premio deve essere inoltre risk-based e a parità di altre condizioni: quindi i rischi che hanno la stessa probabilità di default hanno lo stesso prezzo. Di tutti questi elementi l elemento driver è la perdita attesa. Nel dettaglio la perdita attesa si misura moltiplicando la probabilità di default per la perdita realizzata in caso di default. Solitamente la probabilità di default è associata ad una misura del rischio, ovvero il rating. Ci sono diversi modi per calcolare la probabilità di default. Può essere inferita dai credit spread, ovvero l extra rendimento dato agli investitori per compensare il rischio di default, che è invece assente per i titoli governativi; lo spread è ricavato, pertanto, dalle quotazioni dei Credit Default Swap che rappresentano degli indicatori sintetici presenti sul mercato. Oppure può essere calcolata applicando tecniche attuariali, inferendola dalle serie storiche di sinistrosità aziendali. O ancora, si ricavano dall andamento storico dei rating, ovvero dalle matrici di transizione: dalla probabilità, quindi, che una controparte con un certo rating di partenza possa veder peggiorare il proprio merito di credito fino ad andare in default. Modelli di calcolo del pricing Dopo aver visto come il mercato in senso generale quantifica il premio, vediamo come si determina nel mercato delle Agenzie di Credito all Esportazione - chiamate comunemente ECA. Questo è importante perché, in quanto ECA, SACE è regolamentata dal Consensus OCSE in materia di premi. Il Consensus OCSE nasce ufficialmente nell Aprile del 1978 come Gentlemen s Agreement fra i Partecipanti, per stabilire termini e condizioni cui attenersi per il supporto dell Export Credit. La Comunità Europea ha voluto dare valenza normativa al Consensus, recependone integralmente i principi a partire dal Scopo del Consensus è quello di favorire e garantire una competizione ad armi pari fra i diversi esportatori internazionali, basata unicamente sulla qualità dei prodotti e servizi forniti dai produttori, piuttosto che sul pacchetto finanziario offerto dalle agenzie di credito all export. I principi generali del pricing sono due: 1) il premio applicato deve essere risk based, convergere e coprire i costi operativi e le perdite nel tempo; in particolare deve garantire nel medio lungo termine un break even; 2) i tassi di premio non devono essere inferiori a un livello minimo stabilito per il rischio del credito paese e sovrano, a prescindere dalla natura pubblica o privata del debitore. In questo modo si stabilisce un floor per tutte le operazioni. Figura 62: modelli di calcolo ambito OCSE (1) 90

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