La tutela sanitaria nello svolgimento dell attività sportiva: profili normativi, la responsabilità civile e penale

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1 La tutela sanitaria nello svolgimento dell attività sportiva: profili normativi, la responsabilità civile e penale Lodi, 29 settembre 2015 Avv. Luca Viola Studio Legale Viola

2 L iter normativo - Art. 2 L. 1099/71 e relativi decreti di attuazione D.M. 18/2/1982 e circolari esplicative del Ministero della Sanità n. 7/1983 e n. 5004/1996; - L. 158/2012; - D.M. 24/4/13 Decreto Balduzzi ; - L. 98/13 di conversione al D.lgs. 69/13 Cresci Italia e relative circolari Ministeriali nn e 4609 del 2013; - D.M. 8/8/14 Decreto Lorenzin ; - Nota esplicativa del Ministero della Salute in merito al Decreto Lorenzin

3 PROBLEMATICA IRRISOLTA (ma con spiragli di miglioramento )

4 Definizione sfuggente Il criterio che differenza gli obblighi per le attività amatoriali/ludico-motorie e quelle sportive non agonistiche desta (a dir poco) perplessità. Tipologia di soggetto e non di attività

5 Facciamo un esempio fare fitness in palestra, fare danza, andare in piscina, Anche giocare a calcetto o a tennis con gli amici È attività ludicomotoria/amatoriale se l attività viene svolta al di fuori di ogni contesto di gare o competizioni promosse da società sportive, FSN, CONI etc È attività sportiva vera e propria (agonistica o non agonistica) se praticate da soggetti tesserati che le svolgono presso società sportive affiliate alle rispettive Federazioni nazionali

6 Allora, per andare in palestra o a giocare a calcetto è necessario o no il certificato medico? SI Se il soggetto viene tesserato all'atto dell'iscrizione ad una FSN o DSA o EPS In tal caso l Impianto deve rilasciare al richiedente un modulo ove richiede il certificato medico ed è necessario produrre il certificato medico di idoneità all'attività sportiva non agonistica. SALVO eventuali innovazioni del CONI entro il 31/10 Se al soggetto non è richiesto alcun tesseramento, la legge presume lo svolgimento soltanto di un'attività ludicomotoria NB NO La Giurisprudenza ricerca in ogni caso il requisito della colpa in caso di mancata richiesta di certificato ed il Ministero raccomanda comunque di richiederlo

7 Domanda Appare evidente che il legislatore considera le responsabilità da un punto di vista soggettivo e non oggettivo Ovvero, secondo voi, è maggiore lo sforzo ed il rischio cardiovascolare? Per soggetti ricompresi nel contesto CONI (FSN,EPS, DSA)? O per soggetti ricompresi in attività in un contesto extra CONI e/o in proprio?

8 Forse Il legislatore avrebbe dovuto definire meglio il concetto di attività sportive non agonistiche (Balduzzi): è definita amatoriale l attività LM. Praticata da : soggetti non tesserati FSN, CONI, o Enti di promozione non regolamentata da organismi sportivi che il soggetto svolge in proprio, al di fuori di organizzazioni o soggetti terzi ; (Lorenzin): si definiscono attività sportive non agonistiche quelle praticate dai seguenti soggetti : Alunni, Giochi Sportivi Studenteschi Coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, Società affiliate, FSN, Enti di Promozione che non siano atleti agonisti.

9 Finalmente arriva qualche chiarimento Il Ministero della Salute con nota esplicativa del 16/06/15, date le numerose richieste di chiarimenti, ha stabilito che: Nell ambito della attività non agonistica, il CONI provvederà, sentito il Ministero della salute, ad impartire, auspicabilmente entro il 31/10/15, idonee indicazioni alle FSN, DSA e EPS, affinché distinguano tra a) tesserati che svolgono attività sportive; b) tesserati che svolgono attività sportive che non comportano impegno fisico; c) tesserati che non svolgono attività sportiva. Ciò al fine di limitare alla sola categoria sub. a) l obbligo di certificazione sanitaria.

10 Possibile Soluzione? Del. G.R. 1418/2013 Regione Emilia-Romagna: Le attività NON sportive sono da considerare ludicomotorie o amatoriali e, come tali, non assoggettate all obbligo di certificazione medica preventiva, indipendentemente da chi le organizzi o le pratichi. Un attività motoria può essere definita sportiva se viene praticata in modo sistematico e continuativo, secondo regole definite da discipline ricomprese all interno di FSN, con il fine di far crescere le capacità fisiche e le abilità tecniche e per migliorare progressivamente le proprie prestazioni nel confronto con se stesso o con altri praticanti.

11 IL REGIME DELLE RESPONSABILITA

12 Le responsabilità in caso di violazione della normativa sulle certificazioni mediche Responsabilità amministrativa Responsabilità civile Responsabilità penale

13 Le responsabilità amministrativa Omessa richiesta, ricezione o conservazione dei certificati medici Art. 2 Legge 1099/71 Sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 51,65 a Euro 516,46

14 Le responsabilità civile Le ASD, le SSD, le società cooperative dilettantistiche e tutte le realtà affiliate a FSN, DSA EPS riconosciuti dal CONI, ove - non richiedano il certificato - ovvero permettano l attività sportiva in assenza di certificato - o non lo conservino secondo la norme saranno responsabili ex art cod.civ. ( qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno ) in caso di un evento lesivo/mortale.

15 Le Responsabilità Civile per essere addebitata necessità della compresenza dei seguenti elementi: Oggettivi un comportamento commissivo o omissivo (se il soggetto ha il dovere giuridico di agire); Da cui derivi un danno; Esistenza di un nesso che collega necessariamente il fatto al danno (c.d. rapporto di causalità); Soggettivi Esistenza del dolo ossia l intenzione di provocare l evento dannoso; ovvero della colpa cioè un comportamento negligente, imprudente, imperito che provoca l evento, indipendentemente dalla volontà di cagionarlo.

16 Differenze rilevanti Associazioni sportive dilettantistiche riconosciute (ASDR) ex artt. 16 e ss. c.c., Società sportive dilettantistiche (SSD), Società cooperative sportive (SCS): sono dotati di personalità giuridica e di autonomia patrimoniale; Associazioni sportive dilettantistiche non riconosciute ex artt. 36 e ss. c.c.: non sono dotate di personalità giuridica e non godono di autonomia patrimoniale.

17 In tema di risarcimento del danno Le ASDR, SSD, SCS Le associazioni sportive dovranno rispondere dilettantistiche non nei limiti del loro riconosciute patrimonio, data risponderanno con il l autonomia patrimoniale loro patrimonio, ma tra saranno solidalmente persona giuridica e responsabili anche i associati/soci soggetti che hanno Non si applica l art. 38 agito in nome e per cod. civ. conto dell associazione ex art. 38 cod. civ.

18 Giurisprudenza Cass. Civile, n. 1037/1969 Sono responsabili in solido con l associazione, coloro che dirigono l attività svolta dall associazione stessa quali suoi rappresentanti. Pertanto sono considerati responsabili tutti i dirigenti, amministratori e presidente. Motivi: siccome non è facilmente individuabile chi agisce per l associazione per questo si distingue tra: responsabilità diretta dell associazione, se l illecito è compiuto da un associato che ha agito legalmente per l ente responsabilità indiretta se l illecito è compiuto da un ausiliario (nell esercizio delle incombenze a cui era adibito).

19 Giurisprudenza Trib. Bergamo, n. 107/2015 Responsabilità di una ASD per la morte di un socio durante una partita di calcio Il Tribunale ha considerato tale attività come agonistica (??): non potendosi non ritenersi agonistico un torneo sportivo fondato sulla gara e sulla competizione tra i partecipanti ; La ASD ha richiesto i certificati ma il socio non lo ha portato; Evento morte durante la partita; Responsabilità civile per la ASD e quindi per il Presidente; MA La ASD era affiliata con un Ente di Promozione Sportiva; Godeva dell Assicurazione convenzionata con l Ente; Chiamata in causa, ne risponde l Assicurazione (circa 200K);

20 Quindi in caso di organizzazione di tornei Federazioni, EPS, Associazioni sportive possono organizzare tornei/eventi e diventano responsabili della richiesta e dell acquisizione del certificato medico. Se l iscrizione avviene a cura dell associazione a cui Se si tratta di iscrizioni individuali, appartiene il soggetto il l organizzatore dovrà acquisire il presidente di tale certificato medico di ogni associazione deve fornire singolo iscritto al dichiarazione di aver torneo/evento. acquisto i relativi certificati medici per l attività richiesta e che tale certificato sia valido.

21 NB le dichiarazioni di esonero della responsabilità Le dichiarazioni, volte ad escludere ogni eventuale responsabilità dell ente in ordine ai danni che potrebbero occorrere, sono del tutto inefficaci, perché violano: Art. 5 c.c. che vieta gli atti L art c.c. che dispostivi del proprio sancisce la nullità delle corpo quando questi clausole di esonero importino una della responsabilità del diminuzione permanente debitore per dolo o dell integrità fisica. colpa grave, nonché per il fatto del debitore o dei suoi ausiliari costituisca violazione di obblighi di ordine pubblico.

22 La responsabilità penale La responsabilità penale è PERSONALE non sia stato richiesto Qualora il certificato o non venga presentato e più in generale quando si verifichi un evento dannoso il Presidente dell ASD o il rappresentante legale della SSD potrebbe rispondere del reato di cui all art. 589 c.p. (6m/5a) per omicidio colposo in caso di morte, o all art. 590 c.p. per lesioni personali colpose (fino a 3m e multa fino a 309).

23 La responsabilità del medico Qualora il medico certificatore colposamente non diagnostichi una malattia che non permetterebbe l attività sportiva e si realizzi l evento morte o lesione dell atleta, risponderà anch egli penalmente dei reati 589 c.p. o 590 c.p., e dovrà risarcire il danno subito.

24 In Sintesi Sia che si sia affiliati CONI o FSN o EPS è sempre meglio richiedere il Certificato Sportivo non agonistico; E fondamentale avere adeguate Assicurazioni per la Responsabilità Civile E importante avere medici convenzionati di cui fidarsi; E opportuno essere costantemente aggiornati sugli sviluppi Legislativi e Giurisprudenziali.

25 GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE

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