IL COMPOSTAGGIO: IMITIAMO LA FORESTA. (scuola secondaria di primo grado)

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1 IL COMPOSTAGGIO: IMITIAMO LA FORESTA (scuola secondaria di primo grado)

2 INFEA - MATERIALE DIDATTICO Laboratorio Il compostaggio: imitiamo la foresta Cos è il suolo e come si forma Il suolo è un habitat estremamente vario, uno dei più ricchi di organismi di tutta la biosfera soprattutto dal punto di vista della fauna, detta pedofauna. O: lettiera A: humus E-B-C: strato minerale R: roccia madre Il suolo mette in relazione l atmosfera, l idrosfera e la litosfera, perciò può essere considerato un sistema complesso, in cui qualsiasi alterazione si ripercuote nel funzionamento di tutto l insieme. Si tratta di una struttura dinamica, che ha una sua origine, una sua vita ed una fase terminale. Esso è, infatti, il risultato di processi di alterazione della roccia e di materiali organici, ed ha origine dall azione combinata di diversi fattori che danno luogo infine ad una tipologia pedologica ben determinata. Fattori fisici, chimici e biologici portano alla formazione, sulla roccia madre e sotto la copertura vegetale, di uno strato relativamente complesso che evolve verso un certo equilibrio. Quando si raggiunge tale condizione si ha un suolo maturo. La formazione di un suolo inizia quando un determinato materiale -come ad esempio uno strato di roccia portato alla luce da una frana, un accumulo di detriti alle pendici di un monte oppure la sabbia di una duna costiera- viene sottoposto all azione demolitrice degli agenti ambientali, come l alternarsi di gelo e disgelo, il vento e la pioggia. Tramite la loro azione, la roccia viene ridotta in frammenti, che possono restare nello stesso posto o essere trasportati altrove dall acqua, dal vento, dal ghiaccio e dalla gravità. Tali frammenti vengono poi trasformati gradualmente dall azione degli organismi pionieri (licheni, muschi e alghe), dei batteri e delle piante. A questo materiale si mescolano i resti di organismi vegetali e animali e, pian piano, si forma una quantità di terreno sempre più cospicua, che gli organismi e gli 2

3 agenti climatici modificano ulteriormente. Con il tempo, il suolo aumenta di profondità, permettendo lo sviluppo di piante di maggiori dimensioni, come gli alberi, e la vita di animali terricoli, come i lombrichi e le talpe, che contribuiscono con la loro attività a mantenere gli strati superiori ben aerati. Contemporaneamente l acqua, filtrando attraverso il suolo, trasporta in profondità diverse sostanze. Il suolo forestale è di vitale importanza per la crescita degli alberi e delle altre piante forestali. Costituisce il terreno di coltura per la variegata fauna del suolo, la quale contribuisce in modo sostanziale a garantire la fertilità. Il suolo forestale funge inoltre da zona tampone per l acqua che si infiltra, mettendo a disposizione acqua potabile fresca. Infine, contribuisce a ritardare il deflusso delle forti precipitazioni. La deforestazione favorisce l erosione del suolo e provoca una notevole diminuzione della capacità di ritenzione idrica dei suoli, innalzando il rischio di eventi calamitosi come frane, smottamenti, inondazioni. Una densa copertura forestale protegge il suolo e contribuisce a regimare le acque. IL COMPOSTAGGIO: IMITIAMO LA FORESTA Funzioni del suolo Il suolo regola il ciclo naturale dell acqua, dell aria e delle sostanze organiche e minerali, filtra e depura l acqua, immagazzina, trasforma e decompone le sostanze. Le funzioni del suolo sono innumerevoli, da semplice supporto fisico per la costruzione di infrastrutture, impianti industriali e insediamenti umani, a base produttiva della maggior parte dell alimentazione umana e animale, del legname e di altri materiali utili all uomo. Il suolo è deposito e fonte di materie prime come argilla, ghiaia, sabbia, torba e minerali; ha funzione di mantenimento dell assetto territoriale, in quanto determina la stabilità dei versanti e la circolazione idrica sotterranea e superficiale. Da non sottovalutare anche la funzione naturalistica del suolo quale habitat di una grandissima varietà di specie animali e vegetali. In tutte le sue attività, l uomo deve sempre considerare che: il suolo è una risorsa non rinnovabile; il suolo reagisce agli influssi esterni con molto ritardo: i problemi vengono individuati solo a posteriori, quando spesso è troppo tardi per rimediarvi; il suolo immagazzina anche gli inquinanti; la piena funzionalità del suolo può essere garantita solo da una struttura intatta. 3

4 INFEA - MATERIALE DIDATTICO Gli abitanti del suolo e l humus Nel suolo è rappresentato oltre il 95% della biodiversità dell intero pianeta. In un grammo di suolo infatti vivono milioni di microrganismi, molti dei quali ancora sconosciuti. Da un punto di vista funzionale, gli animali che vivono nel si possono suddividere in predatori, che si nutrono di altri organismi viventi, e detritivori, che utilizzano quali fonti alimentari residui organici di origine animale o vegetale già parzialmente degradati. Molti tipi di batteri del suolo, alghe e funghi, vermi, isopodi, millepiedi, insetti e le loro larve rappresentano una specie di organismo di digestione per le parti delle piante morte: sono specializzati nei diversi stadi di decomposizione e di ricostruzione dei rifiuti organici e li trasformano in terreno fertile (in latino: humus). Grazie a una stretta mescolanza della sostanza organica con le particelle minerali e argillose del terreno si formano le sostanze dell humus. Se nella tarda primavera, in un bosco, spostiamo prudentemente lo strato superiore di foglie, troviamo una terra silvestre nero-marrone, glomerulare, ricca di humus, con il suo tipico lieve odore. Anche gli stessi microrganismi ed animaletti rappresentano un enorme deposito di sostanze nutritive. Alla loro morte le proteine e i carboidrati sono a disposizione di altri organismi come base nutritiva. Così vengono liberate anche sostanze nutritive per la vegetazione. In un terreno sano che ospita una notevole varietà di animaletti, funghi,e batteri non ci saranno quindi mai eccedenze : tutto viene riciclato, nulla va perso! 4

5 Il compostaggio IL COMPOSTAGGIO: IMITIAMO LA FORESTA I rifiuti organici sono costituiti dagli scarti alimentari che quotidianamente produciamo nelle nostre case e rappresentano il 30% dei rifiuti solidi urbani. Sono chiamati anche rifiuti umidi poiché contengono fino all 80% di acqua, quindi pensate a quanta energia ci vuole per bruciarli nel termovalorizzatore! Sono i responsabili del cattivo odore che sentiamo nelle vicinanze di un cassonetto e se depositati in discarica sono molto pericolosi perché la loro decomposizione produce dei liquidi putridi che vengono chiamati percolato, che penetrando nel terreno inquinano in modo quasi irreversibile le falde acquifere sotterranee. Nel contenitore dell organico non vanno inseriti tutti quei rifiuti di matrice inorganica, come la plastica, il legno verniciato, i detersivi, le fibre sintetiche. Come risolvere il problema legato ai rifiuti organici? Possiamo agire in due modi: produrre il compost e recuperare il biogas. Il compost è un terriccio fertile che si ricava dalla degradazione naturale della materia organica in ambiente ossigenato. In natura il compost lo ritroviamo nel sottobosco delle foreste e dei boschi, quindi l uomo copiando ciò che accade già negli ecosistemi naturali può utilizzare i suoi stessi rifiuti per produrre qualcosa a lui utile. Inoltre se la degradazione dell organico avviene in ambiente anaerobico si produce il biogas, composto soprattutto da metano, che è il prodotto di scarto del metabolismo dei batteri decompositori. Le compostiere La natura è un ottimo alleato per fare il compostaggio, ad esempio tutti i rifiuti organici, come fogliame caduto, fiori, pezzi di piante e quant altro, cadendo, decomponendosi con l aiuto del tempo, del sole, del calore e dell umidità, fanno si che restituiscano al terreno preziosi elementi nutritivi. Di questi rifiuti organici caduti ad esempio in autunno, in primavera ne rimarrà soltanto una piccola parte; infatti i microrganismi presenti in natura agiscono provocandone la decomposizione. Da questa decomposizione naturale vengono prodotte delle sostanze chimiche essenziali, come l HUMUS, nutrimento preziosissimo per le piante e la terra, fatto di terriccio scuro che contiene detriti in decomposizione, sostanze minerali e batteri, e dona alla terra il classico profumo di bosco. Grazie alle nostre compostiere questo processo viene notevolmente accelerato riuscendo ad ottenere in breve tempo dell ottimo fertilizzante naturale. Il compostaggio domestico si può effettuare con metodologie diverse: 5

6 INFEA - MATERIALE DIDATTICO cumulo o concimaia tradizionale; compostiera in legno compostiera fatta in casa compostiera in materiale plastico 6

7 Il compostaggio domestico è un processo per ricavare buon terriccio dagli scarti organici della cucina di casa (scarti di frutta, alimenti vari, pose di caffè, thè) e del giardino (foglie, fiori, ramaglie). E importante solo seguire poche norme per ricavare dell ottimo terriccio molto fertile da utilizzare per le proprie piante, ed aiutare, così, l ambiente a smaltire in maniera biologicamente sana i rifiuti che produciamo e che altrimenti andrebbero persi. Con il giusto grado di umidità e con una buona ventilazione, non si producono cattivi odori. La compostiera deve essere curata una volta alla settimana: basta rivoltare con un forcone i 30 cm superficiali (perché sia tutto a posto, stringendo un pugno di materiale in mano, questo deve rimanere compatto, senza sbriciolarsi, deve bagnare la mano senza gocciolare). IL COMPOSTAGGIO: IMITIAMO LA FORESTA Importanza del compost 1) È un fertilizzante naturale per orti, giardini e piante in vaso 2) Consente un risparmio economico limitando l acquisto di terricci e concimi organici 3) Riduce la produzione di inquinanti atmosferici prodotti dalla combustione 4) Diminuisce i costi dello smaltimento dei rifiuti, rallenta l esaurimento delle discariche e riduce i cattivi odori prodotti 5) Evita l incenerimento dei rifiuti umidi facendo risparmiare molta energia. 7

8 INFEA - MATERIALE DIDATTICO Descrizione attività Visita in Orto: osservazione diretta di vari tipi di suolo e dei loro orizzonti; osservazione diretta dell humus presente nel bosco; visione della compostiera presente all Orto botanico. Lezione frontale svolta mediante l ausilio di materiale didattico digitale (power point), l osservazione della microfauna del suolo (pedofauna), l utilizzo di strumenti ottici (stereomicroscopi). In laboratorio ogni ragazzo prepara il suo vasetto (ad es. quello dello yogurt), ricco di terreno fertile dove semina i semi della pianta Dianthus rupicola forniti dagli operatori. 8

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10 INFEA - MATERIALE DIDATTICO Materiale didattico Organismi che sono responsabili della formazione dell humus Isopode (Porcellino di terra) fino a 2 cm lettiera Millepiedi fino a 50 mm lettiera strato superiore Lombrico fino a 300 mm superiore 10

11 Centopiedi Coleottero fino a 100 mm lettiera e strato superiore IL COMPOSTAGGIO: IMITIAMO LA FORESTA fino a 50 mm lettiera e strato superiore Formica fino a 50 mm lettiera e strato superiore 11