CORSO ANALISI CHIMICA MOD Analisi terreni ITIS VIOLA A.S. 2016/2017 SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO

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1 SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO 1

2 DEFINIZIONI SUOLO: Strato superficiale della crosta terrestre formatosi in seguito all alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche, chimiche, biologiche da parte di agenti esogeni e degli organismi che vi si impiantano. È oggetto di studio della pedologia. Nel 1998 la FAO SUOLO: un corpo naturale continuo, caratterizzato da tre importanti proprietà: organizzazione in strutture che ne determinano la morfologia; composizione, caratterizzata da costituenti minerali e organici, che comprende fasi solide, liquide e gassose; costante evoluzione nel tempo. 2

3 COME SI FORMA UN SUOLO? PEDOGENESI 3

4 La pedogenesi porta alla formazione di uno strato complesso in equilibrio: SUOLO MATURO Un simile tipo di suolo è costituito da più strati disposti gli uni sotto gli altri. 4

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6 RUOLO DEL SUOLO 1. La base della vita e habitat per l uomo, gli animali, le piante ed i microorganismi 2. Una componente dei sistemi naturali specialmente attraverso i cicli nutritivi ed idrologici 3. Il mezzo della decomposizione, attenuazione e trasformazione dei composti organici naturali e xenobiotici, attraverso le sue proprietà di filtro, tampone ed attività chimica e biochimica. 4. Il serbatoio di riserva del carbonio organico nella biosfera 6

7 COMPONENTI DEL SUOLO Minerali: Molto grossolani (pietrisco-gravel), grossolani (sabbia-sand), fini (limo-silt), molto fini (argilla-clay). Tra i materiali minerali, o comunque inorganici, prevalgono solitamente i silicati e gli alluminosilicati, seguiti da carbonati, fosfati, idrossidi ed ossidi, seguiti da sali sempre inorganici idrosolubili quali solfati, cloruri e nitrati. Tra i cationi prevalgono invece calcio, magnesio, sodio, potassio e ferro. 7

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9 Sostanza Organica: Materiale vegetale indecomposto o parzialmente decomposto, humus, biomassa. Acqua: Rappresenta la soluzione circolante del suolo contenente i Sali disciolti Aria: L aria contenuta nel suolo ha una composizione diversa da quella atmosferica, infatti essa contiene più vapore acqueo, più CO2 meno ossigeno e più azoto. 9

10 SUOLO COME RISORSA Il tempo necessario per la formazione di un suolo dipende dalla latitudine: in ambienti caratterizzati da un clima temperato, si forma 1 cm di suolo ogni anni più veloce è la formazione di un suolo in zone tropicali umide dove occorrono 200 anni perché si accumuli una quantità di sostanze per rendere fertile un terreno è necessario un periodo di 3000 anni. Per questi motivi il suolo è considerato una risorsa non rinnovabile: una volta distrutto, è perduto. 10

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12 ANALISI TERRENI Dopo aver visto cosa si intende per suolo iniziamo la parte relativa alle analisi riflettendo su un problema analitico generale: CAMPIONAMENTO E PREPARAZIONE DEL CAMPIONE 12

13 CAMPIONI IDONEI: rappresentativi omogenei Rappresentativi: la composizione del campione è nel suo insieme identica a quella del materiale da cui è stato prelevato Omogenei: la composizione del campione è la medesima in tutte le sue parti 13

14 SCELTA PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO Dipende da: Dimensione massa da campionare Obiettivo delle analisi: tipo di ricerca da effettuare ESEMPI DI CASI: Campionare un terreno agricolo per mettere a punto un piano di fertilizzazione Campionare un terreno per verificare un sospetto inquinamento da metalli pesanti dovuto a discarica abusiva 14

15 COME PROCEDERE? Possiamo classificare le analisi del suolo in due grossi gruppi: Analisi di caratterizzazione: insieme di determinazioni che contribuiscono a definire le proprietà fisiche e/o chimiche di un campione del suolo. Analisi di controllo: analisi effettuata per il controllo di alterazioni e/o variazioni della composizione del suolo, in particolare a seguito di fenomeni di inquinamento. In entrambi i casi si dovrebbe procedere individuando una griglia di campionamento le cui maglie saranno funzione dell estensione del terreno Esistono normative e/o linee guida 15

16 CAMPIONAMENTO SISTEMATICO 16

17 Campionamento non sistematico (Metodo SISS 1.1) a X (sopra) a W (sotto) 17

18 Esempio procedura per un analisi di caratterizzazione (regione Piemonte) Al fine di effettuare un analisi fisico - meccanica e/o chimica del terreno, il prelevamento, per ottenere un campione rappresentativo, deve essere eseguito, per le colture erbacee, come segue: procedendo a zigzag nell appezzamento, si devono individuare, a seconda dell estensione, fino a 20 punti di prelievo; nei punti segnati, dopo aver asportato ed allontanato i primi 5 cm in profondità al fine di eliminare la cotica erbosa e gli eventuali detriti superficiali presenti, si effettua il prelievo fino ad una profondità di 30 cm; sminuzzare e mescolare accuratamente la terra proveniente dai prelievi eseguiti e, dopo aver rimosso ed allontanato pietre e materie organiche (radici, stoppie, ecc.), prendere dal miscuglio circa 1 kg di terra da portare al laboratorio di analisi. 18

19 Esempio procedura per un analisi di controllo DECRETO MINISTERIALE 25 ottobre 1999, n.471 riferita alla la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, oppure linee guida regione Veneto Nel caso in cui si proceda con una disposizione a griglia, il lato di ogni maglia potrà variare da 25 a 100 m a seconda del tipo e delle dimensioni del sito oggetto di indagine. I punti di indagine possono essere localizzati in corrispondenza dei nodi della griglia (ubicazione sistematica) oppure all'interno di ogni maglia in posizione opportuna (ubicazione sistematica casuale), oppure posizionati casualmente all' interno delle maglie della griglia a seconda dei dati conoscitivi ottenuti dalla fase di indagine preliminare o della situazione logistica (presenza di infrastrutture, ecc.). Sulla base delle dimensioni del sito da investigare si possono fornire le seguenti indicazioni: < > mq: almeno 5 punti mq: da 5 a 15 punti mq: da 15 a 60 punti mq: da 60 a 120 punti mq: almeno 2 punti ogni mq 19

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