SCUOLA DELL INFANZIA Gesù Bambino

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1 PARROCCHIA SAN LORENZO Via S. Pio X, ABANO TERME Tel. e fax Mail: info@smgesubambino.it - smgesubambino.abano@alice.it Sito: smgesubambino.it SCUOLA DELL INFANZIA Gesù Bambino CRESCERE E CAMMINARE INSIEME CON AMORE E CON GIOIA PROGETTO EDUCATIVO D ISTITUTO

2 Indice PREMESSA 1. Riferimenti pedagogici pag Idea di scuola. pag Idea di famiglia. pag Idea di bambino pag Ruolo dell insegnante. pag Mission. pag. 9 2

3 Premessa La Scuola dell Infanzia paritaria Gesù Bambino, è stata inaugurata nel 1912 ed è gestita dalla Parrocchia San Lorenzo. Il PIANO EDUCATIVO D ISTITUTO è la carta d identità della scuola nel quale sono delineate le scelte educative della scuola in linea con il carisma della congregazione di San Francesco di Sales in cui le realtà scolastiche Salesie sono chiamate ad assolvere il compito di presenza attiva della Cultura Cattolica nel nostro tempo. Il P.E.I. rappresenta la risposta organica ai bisogni formativi dei bambini e del ruolo della comunità educante. RIFERIMENTI PEDAGOGICI L obiettivo della Scuola è accompagnare i bambini nel raggiungimento di una crescita umana, cristiana e sociale. In tale progetto perciò si fondano armonicamente la fede, la cultura e la vita. La finalità della scuola come ambiente educativo è la formazione dei bambini stimolando la loro creatività e il dialogo in un clima familiare. L educatrice agisce rispettando la spontaneità del bambino organizzando e predisponendo ambienti e situazioni per la sua crescita integrale. Gli aspetti fondanti per coordinare l insieme della cultura umana al messaggio cristiano, sono: - l insegnamento della Chiesa; - il carisma educativo della congregazione Salesia (dolcezza, semplicità e umiltà); - le scienze dell educazione; - la normativa nazionale della scuola. I MODELLI PEDAGOGICI La scuola dell Infanzia Gesù Bambino si ispira ad una pedagogia che evolve nel tempo e che fa proprie le ricerche e le novità in campo pedagogico.! Si ispira al metodo educativo delle sorelle Agazzi. Al centro dell apprendimento c è l esperienza: il bambino non è più spettatore involontario, ma attore del proprio processo formativo in relazione con i pari e con l adulto. L ambiente in cui si sviluppa l attività del bambino è semplice e composto di materiali che fanno parte della sua 3

4 quotidianità così che possa apprendere direttamente e spontaneamente con il fare, l osservare e l esplorare.! Fa propria la teoria di Carl Rogers che mette al centro la persona nel suo complesso, un insieme di processi cognitivi, emotivi, biologici in grado di auto realizzarsi nell interazione con gli altri. L empatia, ascoltarsi e sentirsi ascoltato, è agente educativo di primaria importanza: rilassa, dà conferma, incrementa il senso di appartenenza e l apertura sociale.! Inoltre, interagisce con il bambino considerandolo protagonista e costruttore della propria conoscenza, lavorando sulla zona di sviluppo prossimale, teoria proposta da Vygotskij. Ovvero la distanza tra il livello di sviluppo attuale e il livello di sviluppo potenziale. L insegnante interviene in questa zona di sviluppo per permettere al bambino di superare le proprie competenze attuali sentendosi interessato e motivato nell interazione con i pari e con l adulto.! Un altro aspetto importante nel lavoro con i bambini è quello che riguarda la personalizzazione degli interventi e delle attività. L insegnante, infatti, è osservatore attento degli stili di apprendimento di ogni bambino, delle modalità di esprimersi, delle potenzialità di cui ognuno è portatore. Queste attenzioni permettono di programmare e rimodulare le attività in base al gruppo classe e alle esigenze dei bambini. Secondo la teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner, infatti, ognuno di noi possiede una serie di abilità che si articolano in modo personale in relazione all ambiente e alle esperienze vissute. Viene respinta una visione di persona in cui l intelligenza è unitaria, misurabile, al contrario valorizzata l originalità di ognuno.! La scuola dell infanzia riconosce questa pluralità di elementi che creano tante possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la disponibilità nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati, nell avventura della conoscenza. La scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell intera giornata scolastica. L approccio integrato della classificazione internazionale sul funzionamento della persona (ICF) si esprime tramite l analisi dettagliata di tutte le dimensioni esistenziali dell individuo, poste sullo stesso piano, senza distinzioni sulle possibili cause. 4

5 IDEA DI SCUOLA La scuola La scuola è il luogo d incontro e di crescita della persona, persone sono gli insegnanti e persone sono i bambini, persone sono anche i familiari e chi collabora nella e con la scuola. La nostra idea di scuola è quella di un luogo in cui educare istruendo significa essenzialmente tre cose: - consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa essere messo a frutto; - preparare al futuro introducendo i bambini alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all interno del contesto sociale in cui vivono; - accompagnare il percorso di formazione personale che ogni bambino compie, sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità. La nostra scuola, inoltre, è paritaria, di ispirazione cattolica, parrocchiale e di congregazione. Ecco cosa significa. Paritaria In riferimento alla normativa nazionale, in particolare alla Legge n. 62 del 10 marzo 2000, le scuole che corrispondono agli ordinamenti nazionali dell istruzione che sono coerenti con la domanda formativa della famiglia e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima sono identificate come paritarie. Nel sistema nazionale dell istruzione, quindi, le istruzioni scolastiche sia statali che paritarie concorrono, nella loro specificità ed autonomia, a realizzare l offerta formativa sul territorio. Il gestore, nel nostro caso la parrocchia, è garante dell identità culturale e del Progetto Educativo della scuola ed è responsabile della conduzione dell istituzione scolastica nei confronti dell Amministrazione e degli utenti. Di ispirazione cattolica L identità della scuola cattolica è legata al Progetto Educativo al quale essa si ispira e che fa esplicito riferimento ai valori cristiani. In essa ogni aspetto dell attività educativa riceve una specifica ed originale caratterizzazione. Due sono gli aspetti connessi: 1. L EDUCAZIONE CRISTIANA che fa riferimento a una dimensione generale della proposta educativa, che si riferisce alla modalità con cui viene presentato ogni contenuto educativo; 2. L INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE rappresenta un aspetto ed un mezzo specifico che si colloca all interno di una proposta educativa più ampia, che deve avere una sua originalità ed un suo taglio particolare proprio in vista 5

6 della finalità generale assegnata alla scuola cattolica. L insegnamento della religione cattolica è un servizio educativo a favore delle nuove generazioni, volto a formare personalità giovanili ricche di interiorità, dotate di forza morale e aperte ai valori della giustizia e della pace, capaci di usare bene la propria libertà. (Giovanni Paolo II) Parrocchiale Il raccordo scuola-territorio, così chiaramente voluto dalla riforma dell autonomia scolastica, deve trovare vie e metodi appropriati, rispettosi della scuola e delle realtà educative territoriali che interagiscono con esse, famiglia in primo luogo e parrocchia. In questo quadro, la scuola svolge una vera funzione di ponte tra scuola, famiglia e comunità parrocchiale, offrendo quel servizio educativo proprio della comunità in cui si è sviluppato. Questo traguardo riguarda in modo particolare la scuola cattolica parrocchiale, in quanto essa si qualifica particolarmente come scuola della comunità cristiana. L obiettivo da perseguire costantemente è quello di dar vita ad un ambiente comunitario scolastico permeato dallo spirito evangelico di libertà e carità (Concilio Vaticano II), che secondo i Vescovi costituisce l elemento caratteristico della scuola cattolica. In questa luce la corresponsabilità tra genitori ed insegnanti può favorire la trasformazione della scuola in comunità preposta all istruzione e all educazione delle nuove generazioni. Di congregazione Le Suore di San Francesco di Sales hanno elaborato un progetto globale che guida l itinerario educativo della loro Scuola Cattolica. Si propongono l obiettivo di condurre i bambini al raggiungimento della maturazione umana, cristiana, sociale. Per svolgere appieno tale missione le comunità Salesie riconoscono il valore fondamentale della prima educazione; dedicano il loro intervento educativo alla formazione integrale della personalità dei bambini e favoriscono la comunicazione dei valori umani e cristiani creando un sereno clima di famiglia. In quanto Scuola Cattolica, la comunità scolastica Salesia attua scelte ben precise: la collaborazione della comunità scolastica nella missione evangelizzatrice della Chiesa; l impegno ad essere autenticamente Scuola e nello stesso tempo a realizzare la sintesi tra fede-cultura e tra fede-vita; l inserimento organico nel tessuto vivo della Chiesa locale e nello stesso tempo il reale contributo alla società civile; la formazione del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo; 6

7 fedele all identità del proprio Istituto, alla tradizione educativa e alle vigenti norme legislative, la scuola s impegna ad essere il canale di trasmissione di quei valori umani, morali, religiosi, sociali, culturali, che permettono alla persona un armonica realizzazione. Si impegna, inoltre, a favorire e stimolare il dialogo aperto fra le varie componenti della comunità educativa: docenti, genitori, bambini, comunità religiosa, personale ausiliario. Le insegnanti religiose attingono i valori dalla loro identità salesia e fanno del Vangelo la regola stabile di vita, vivono in mezzo agli alunni la loro maternità spirituale creando un clima di amore, di sicurezza, di comprensione e di famiglia. IDEA DI FAMIGLIA Le famiglie, oltre a condividere il progetto della scuola dell infanzia, devono sempre tener presente il loro ruolo primario nell opera di educazione del proprio figlio/a. I genitori, consapevoli di essere i principali responsabili nell educazione, sono chiamati conoscere la realtà scolastica, ovvero: conoscere e condividere i documenti ufficiali della scuola; partecipare e collaborare agli incontri che la scuola organizza per approfondire la conoscenza di tematiche a livello pedagogico, cristiano e culturale contribuendo in modo attivo e costruttivo alla vita della scuola; esprimere pareri e proposte entrando in dialogo costruttivo con gli educatori. Si configura così una corresponsabilità educativa che consente di creare un clima relazionale idoneo per la crescita serena e integrale del bambino e per il suo star bene a scuola, ma diviene anche fattore qualificante della scuola cattolica. IDEA DI BAMBINO La scuola dell Infanzia Gesù Bambino riconosce la centralità della persona BAMBINO senza tralasciare la corresponsabilità dei genitori e della comunità in cui la scuola è inserita. Per tale motivo la scuola fonda l intervento educativo sui principi di una pedagogia attiva che si caratterizza per: saper ascoltare; prestare attenzione; accompagnare a nuove forme di conoscenza. 7

8 La scuola dell infanzia, allora, diviene il luogo nel quale ogni bambino: diventa costruttore del suo sapere condividendo strategie con i suoi amici; gradualmente impara ad imparare; riesce a fare esperienze cariche di significato e di messaggi educativi, divenendo attore e riuscendo a modulare in modo armonico la sua crescita; entra in contatto con le proprie emozioni e sentimenti, impara ad esprimerli, ad ascoltarli. In tal modo la Scuola dell Infanzia diventa luogo dove l insegnante diventa regista della meravigliosa storia dell apprendere e dell insegnare nella quale ciascuno è attore principale e dove le caratteristiche di ognuno sono amplificate per permettere a tutti di esprimere, in un percorso sempre più differenziato, la propria originalità, concertandola con quella dell altro. Una scuola dove non esiste il bambino più bravo, ma esistono bambini che insieme si avviano a percorre quell itinerario che giorno dopo giorno li porterà a diventare grandi. RUOLO DELL INSEGNANTE Le caratteristiche che devono sempre essere presenti nell insegnante di scuola cattolica sono quelle di essere:! PROFESSIONISTA DELL ISTRUZIONE E DELL EDUCAZIONE - l apertura all innovazione e all aggiornamento; - la capacità di lavoro collegiale; - la consapevolezza della natura e del valore del rapporto educativo, nonché la disponibilità e la sensibilità nel praticarlo con ciascun bambino in una prospettiva personalizzata; - il rispetto della persona del bambino, del suo cammino di ricerca e della sua libertà, in un clima aperto e sereno.! EDUCATORE CRISTIANO - un preciso e valido fondamento antropologico, che concepisce l essere umano come persona che trascende ogni realtà; - una ferma speranza che la persona umana, qualsiasi sia la sua condizione, è sempre educabile.! MEDIATORE DI UNO SPECIFICO PROGETTO EDUCATIVO - nella conoscenza, unita all adesione dei contenuti fondamentali della fede cristiana, così come conservati e 8

9 presentati nella tradizione della Chiesa cattolica; - in uno stile di vita coerente con il messaggio evangelico e con gli insegnamenti della chiesa; - con la disponibilità e la capacità di elaborare una proposta educativa originale e coerente con il progetto educativo dell istituto in cui si è chiamati ad operare.! PERSONA IMPEGNATA IN UN CAMMINO DI CRESCITA E MATURAZIONE SPIRITUALE - la disposizione a misurarsi continuamente con l amore di Cristo, pietra di paragone di ogni amore autentico; - la consapevolezza di avere anzitutto in Dio, la guida costante per il proprio operare; - il ricorso alla preghiera e alla partecipazione liturgica come mezzo per alimentarsi alle sorgenti profonde per trarre forza e sostegno soprattutto nei momenti più difficili. I docenti, religiosi e laici, hanno pari dignità educativa nella comunità scolastica, sia a livello umano che professionale e giuridico. PERSONALE NON DOCENTE Anche il personale ausiliario è educatore e, con la sua testimonianza di vita e di servizio, contribuisce a rendere formativo l ambiente. MISSION La nostra Scuola s impegna alla promozione dell educazione integrale del bambino e, quindi, ad un equilibrata maturazione delle componenti affettive, sociali, religiose, tenendo presenti la variante individuale dei ritmi e degli stili di apprendimento, le motivazioni e gli interessi personali. Ponendo attenzione all originaria curiosità del bambino perché viva in un positivo clima di esplorazione e di ricerca. Assume come propri i valori condivisi dalle insegnanti, prevede percorsi di accoglienza ed integrazione multiculturali e percorsi specifici sulla disabilità. 9