Sistema per la valutazione delle posizioni per le Posizioni Organizzative
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- Achille Palmisano
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1 Sistema per la valutazione delle posizioni per le Posizioni Organizzative 1
2 La posizione organizzativa è intesa come rappresentazione della funzione e del ruolo del posto di lavoro all interno della struttura organizzativa; si valuta in questo caso il peso del posto rispetto alla missione e agli obiettivi dell ente, descrivendone le responsabilità, la complessità e gli obiettivi attesi e le relazioni con le altre posizioni. La posizione organizzativa si pone ad un livello intermedio tra l unità organizzativa semplice, alla quale sono preposti uno o più dipendenti, e il Servizio come struttura di massima dimensione alla quale è preposto il dirigente: la posizione è quindi collegata ad una struttura identificabile con l Ufficio che comprende più unità organizzative semplici. Essa risponde all esigenza di caratterizzare e differenziare, all interno del complessivo lavoro dipendente negli enti locali, lo svolgimento di attività che, pur non rientrando tra le funzioni dirigenziali, diventano strategiche o di rilevante importanza sul piano organizzativo, funzionale e gestionale. Considerato che la valutazione della performance e quindi dei risultati raggiunti dai titolari di Posizione sono disciplinati con apposito Regolamento per i criteri generali e con provvedimento del Segretario Direttore per gli aspetti di dettaglio, in questa sede si fa riferimento al solo sistema di valutazione della posizione, con la definizione di criteri valutativi applicabili sia alla fascia dirigenziale che alle Posizioni organizzative. La valutazione di posizione mira a definire il grado di complessità connesso alle funzioni connesse ad una specifica posizione di lavoro, prescindendo dalle prestazioni effettivamente erogate dal soggetto che ricopre tale posizione. La valutazione della posizione, quindi, deve essere effettuata su parametri di carattere oggettivo, legati, cioè, a criteri valutativi slegati dalla soggettività del dipendente incaricato di assolvere alle funzioni ad essa connesse. L ordinamento professionale del comparto Regioni-Autonomie locali non fissa criteri generali di valutazione delle posizioni, lasciando alla piena autonomia regolamentare degli enti tale scelta. In realtà si è diffuso un orientamento generale teso a mutuare dal contratto della dirigenza gli elementi costitutivi di un sistema di valutazione delle posizioni organizzative. La somma degli indici relativi ad ogni singolo fattore (e quindi di ogni area) determina il peso complessivo della posizione (la rappresentazione dei fattori di complessità) e, conseguentemente, la graduazione delle posizioni stesse, così come previsto dal contratto. 2
3 I contenuti del sistema La piattaforma valutativa proposta si basa su tre aree di valutazione fondamentali: a) collocazione nella struttura; b) complessità organizzativa; c) responsabilità gestionale interna ed esterna. Ogni singola area rappresenta a sua volta l'insieme di singoli fattori omogenei, per i quali è più facile determinare, su scale prefissate, gli indici numerici di descrizione. Nella tabella che segue vengono riassunti i fattori costituenti di ogni area. Collocazione nella struttura Livello d'intermediazione con l'organo di governo Livello di collegamento con la direzione generale Livello di strategicità delle funzioni assegnate Complessità organizzativa Grado d'integrazione di processi e attività Caratteristiche delle funzioni direttive Responsabilità gestionale interna ed esterna Tipologia e frequenza delle relazioni Risorse assegnate Livelli di discrezionalità decisionale e gestionale Grado di responsabilità Numero e complessità dei procedimenti amministrativi Nelle pagine che seguono vengono esaminati i singoli fattori. 3
4 A) Collocazione nella struttura 1. Livello di intermediazione con l organo di governo 2. Livello di collegamento con la direzione generale 3. Livello di strategicità delle funzioni assegnate 1. Livello di intermediazione con l organo di governo Alto Medio Basso 2. Livello di collegamento con la direzione generale Basso: l attività della posizione organizzativa viene sempre filtrata da un dirigente sovraordinato Medio: per alcune competenze la posizione organizzativa deve fare riferimento direttamente al dirigente e/o al direttore generale Alto: la posizione organizzativa dipende direttamente dal direttore generale 3. Livello di strategicità delle funzioni assegnate Questo fattore esprime il peso delle funzioni rispetto al programma dell amministrazione BASSO MEDIO ALTO 4
5 B) Complessità organizzativa 1. Grado di integrazione di processi e attività 2. Caratteristiche delle funzioni direttive 3. Tipologia e frequenza delle relazioni 1.Grado di integrazione di processi e attività La posizione coordina e integra un numero molto limitato di processi prevalentemente omogenei La posizione coordina e integra un numero elevato di processi sostanzialmente omogenei La posizione coordina e integra un numero limitato di processi eterogenei La posizione coordina e integra un numero elevato di processi di natura eterogenea 2. Caratteristiche delle funzioni direttive Questo fattore esprime il grado di complessità delle attività di coordinamento diretto e funzionale delle posizioni professionali sottordinate e/o di collaboratori o incaricati esterni Livelli di funzionalità direttiva limitati ed omogenei Livelli di funzionalità direttiva molteplici ed omogenei Livelli funzionalità direttiva limitati, eterogenei di ma Livelli di funzionalità direttiva molteplici ed eterogenei 5
6 3.Tipologia e frequenza delle relazioni Da questo fattore risulterà un solo punteggio che deriva dalla media aritmetica dei due sottofattori: a. Relazioni interne b. Relazioni con l'utenza a. Relazioni interne Nell unità organizzativa di appartenenza o con più unità organizzative dello stesso servizio Informazioni di modesta complessità e prevalentemente tra due soggetti Con frequenza scarsa (non più di una volta al mese) Con più unità organizzative di medio livello anche di altri servizi Articolate e negoziali Fondate su più soggetti interagenti Con frequenza settimanale Con più unità organizzative anche di alto livello e di altri servizi Informazioni complesse e relazioni articolate e di tipo negoziale Fondate su più soggetti interagenti Con frequenza giornaliera b. Relazioni con l utenza e con organi esterni Nessuna o di scarsa importanza Di tipo indiretto (scritto) o tramite altri soggetti Prevalentemente tra due soggetti Con frequenza scarsa (non più di una volta al mese) Di tipo indiretto(scritto) o tramite altri soggetti Complesse anche di natura negoziale Prevalentemente tra due soggetti Con frequenza settimanale Di tipo diretto Con più unità organizzative anche di alto livello e di altri servizi Fondate su più soggetti interagenti Con frequenza giornaliera 6
7 C) Responsabilità gestionale interna ed esterna 1. Risorse assegnate 2. Livelli di discrezionalità decisionale e gestionale 3. Grado di responsabilità 4. Numero e complessità dei procedimenti 1. Risorse assegnate Da questo fattore risulterà un solo punteggio che deriva dalla media aritmetica dei due sottofattori: a. Risorse umane assegnate b.risorse finanziarie a. Risorse umane assegnate 1 unità 2 unità 3 unità 4 unità 5 unità Da 6 a 8 unità Da 9 a 11 unità Da 12 a 14 unità Da 15 a 17unità Oltre 17 unità b.risorse finanziarie questo sottofattore esprime la tipologia delle risorse finanziarie gestite e quindi il peso economico dell attività della posizione La posizione gestisce La posizione gestisce risorse non La posizione gestisce risorse non vincolate in risorse non vincolate in vincolate in entrata e/o uscita di entrata e/o uscita di entrata e/o uscita di elevata scarsa entità media entità entità 7
8 2. Livelli di discrezionalità decisionale e gestionale Ambiti di discrezionalità decisionale e gestionale limitati Ambiti di discrezionalità decisionale e gestionale ampi ma definiti Ambiti di discrezionalità decisionale e gestionale ampi con discreti margini di discrezionalità Ambiti di discrezionalità decisionale e gestionale ampi con elevati margini di discrezionalità 3. Grado di responsabilità (considerando la tipologia contabile, amministrativa, civile, patrimoniale, penale- e il livello di responsabilità assunto direttamente dalla Posizione organizzativa) Basso livello di responsabilità personale Medio livello di responsabilità personale Elevato livello di responsabilità personale 4 Numero e complessità dei procedimenti Numero basso Procedimenti ad alto livello di standardizzazione (nessuna variabile e alto grado di ripetitività) o che si svolgono prevalentemente all interno del settore Numero medio Procedimenti standardizzati in cui intervengono relazioni con altri settori dell ente e/o altri enti Numero alto Procedimenti a basso livello di standardizzazione con relazione esterne alla struttura di tipo negoziale 8
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