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1 ...di Battisti e Boltar di Millevoi Giornale degli alunni dell Istituto Comprensivo Indro Montanelli lavocedimillevoi@libero.it Anno VI - N 03 - Aprile Finalmente! Anche la nostra scuola è caduta nella grande rete di Internet. Dopo mesi di lavoro l Istituto Comprensivo Indro Montanelli ha un proprio sito. L obiettivo prioritario che noi componenti la commissione multimedialità ci siamo posti è stato di creare uno strumento atto a favorire collegamento e confronto tra le diverse componenti della scuola, alunni, genitori, docenti e personale ATA, e di rendere visibile e leggibile l organizzazione scolastica e il Piano dell Offerta Formativa. Giorno dopo giorno è nato il nostro sito: facilità di consultazione, documenti e modulistica da visionare o scaricare, spazi a disposizione per i lavori degli alunni. Questo ed altro potrete scoprire cliccando su la scuola La scuola non è solamente quel muro che ti chiude, quel banco che ti costringe all immobilità; è anche il libro che ti permette di spaziare con la mente nei campi vastissimi della scienza; è la carta geografica sulla quale impari, con la fantasia, a percorrere i più lunghi viaggi nei paesi più lontani e misteriosi; è la poesia che ti acuisce il senso delle cose belle e armoniose; è l episodio storico che ti spalanca le porte del passato e ti parla dei popoli che sono vissuti prima di noi e che hanno impresso il moto a tutto un ciclo di fatti che anche tu vivi al presente. Valentina e Alessia classe 5 a B Boltar Vi ricordiamo che La Voce di Millevoi è presente sul sito:

2 IL DELFINO DEL RIO DELLE AMAZZONI È un delfino che vive esclusivamente nelle acque dolci. Popola, infatti, i fiumi del Rio delle Amazzoni, dell Orinoco e del Rio Negro nell America Meridionale, spingendosi a oltre 2500 km dalla foce. Possiede un lungo rostro e una fronte assai prominente. Il biosonar di questo mammifero è talmente efficace che è quasi impossibile catturarlo con reti a maglie sottili. Anche in acque torbide individua la trappola e con un agile salto la supera, continuando poi tranquillamente il suo girovagare alla ricerca di pesci. IL CERVO DALLA CODA BIANCA Il cervo dalla coda bianca fa parte della famiglia degli odoceli, chiamati pure cervi-muli. La coda bianca e la macchia nella parte posteriore del cervo sono un segnale visivo e un importante mezzo di comunicazione all interno del branco. Quando un cervo scorge un predatore, fugge veloce alzando la coda. La macchia bianca viene vista immediatamente da tutti i membri del branco che si mettono precipitosamente in fuga. IL CASTORO AMERICANO Un tempo i castori venivano abbattuti non solo per la pelliccia, ma anche per impossessarsi del contenuto di alcune ghiandole, il cui secreto, chiamato castoreum veniva utilizzato per curare molte malattie. Oggi si sa che il prodotto di queste ghiandole contiene l acido salicilico, il componente principale dell aspirina. L AQUILA REALE Le parate nuziali fra maschio e femmina sono spettacolari. Ambedue volano in coppia con inseguimenti, picchiate e giravolte. Il maschio da sopra precipita mostrando gli artigli alla femmina, che da sotto si gira e mostra i propri, senza però farsi male con queste temibili armi. LA MEGATTERA Il nome megattera deriva dall antica lingua greca e significa letteralmente grande ala. Fu dato a questo cetaceo per via della forma delle gigantesche pinne pettorali, straordinariamente simili ad ali, lunghe 1/3 dell animale. La megattera è famosa per il suo canto, che non ha eguali nel mondo animale per lunghezza e complessità. I maschi, infatti, emettono una serie di suoni prodotti non dalle corde vocali, bensì attraverso il passaggio di aria nei numerosi canali nasali. Il canto ha il preciso scopo di attrarre, nel periodo degli amori, le femmine. L AQUILA DI MARE DALLA TESTA BIANCA Il 20 giugno del 1782 i cittadini dei nuovi Stati Uniti Indipendenti d America adottarono quest animale come simbolo nazionale. Ancora oggi l emblema nazionale degli Stati Uniti è rappresentato da quest aquila. IL GIAGUARO Giaguaro deriva da una parola indios che significa colui che uccide con un balzo. È il predatore più forte della foresta. Le sue zanne robuste riescono a forare le robuste corazza dei rettili. È stata osservata una tecnica particolare nella cattura dei pesci: appostato sulla riva batte leggermente la superficie dell acqua (il rumore prodotto è simile al tonfo provocato dalla caduta di un frutto o di un insetto). I grossi pesci, che dal fondo salgono alla superficie nella speranza di un pasto, vengono velocemente arpionati dagli artigli del giaguaro.

3 a scuola non è solamente quel muro che ti chiude, quel banco che ti costringe all immobilità; è anche il libro che ti permette di spaziare con la mente nei campi vastissimi della scienza; è la carta geografica sulla quale impari, con la fantasia, a percorrere i più lunghi viaggi nei paesi più lontani e misteriosi; è la poesia che ti acuisce il senso delle cose belle e armoniose; è l episodio storico che ti spalanca le porte del passato e ti parla dei popoli che sono vissuti prima di noi e che hanno impresso il moto a tutto un ciclo di fatti che anche tu vivi al presente. Vi ricordiamo che...di Battisti e Boltar U n Brevi letture... Il professore e il barcaiolo giorno, uno dei più grandi professori dell università chiese a un barcaiolo di portarlo a fare una gita sul lago con la sua barchetta. Il bravo uomo accettò e, lontano dalla riva, il professore cominciò ad interrogarlo: Sai la storia? No! Allora un quarto della tua vita è perduto! Sai l astronomia? No Allora due quarti della tua vita sono perduti. Sai la filosofia? No. Allora tre quarti della tua vita sono perduti! All improvviso cominciò ad infuriare una tremenda tempesta. Gridando sopra il rumore del vento il barcaiolo si rivolse al professore e gli chiese: Sai nuotare? No. Rispose il professore. Allora tutta la tua vita è perduta. La morale? Non perdere mai di vista ciò che è veramente essenziale! Greta e Chiara Papà Aiuto Una Rana Arrabbiata Non è compito mio classe 5 a B Boltar gli acrostici dei sentimenti Nerone Osservato Improvvisamente Abbaia Questa è la storia di quattro persone chiamate: Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno l avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Qualcuno si arrabbiò perché era un lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno capì che Ognuno non lo avrebbe mai fatto. Finì che Ognuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare. Vi aspettiamo con una copia del Giornalino di Millevoi Giornale degli alunni dell Istituto Comprensivo Indro Montanelli lavocedimillevoi@libero.it Anno VI - N 03 - Aprile 2008 L Finalmente! Anche la nostra scuola è caduta nella grande rete di Internet. Dopo mesi di lavoro l Istituto Comprensivo Indro Montanelli ha un proprio sito. L obiettivo prioritario che noi componenti la commissione multimedialità ci siamo posti è stato di creare uno strumento atto a favorire collegamento e confronto tra le diverse componenti della scuola, alunni, genitori, docenti e personale ATA, e di rendere visibile e leggibile l organizzazione scolastica e il Piano dell Offerta Formativa. Giorno dopo giorno è nato il nostro sito: facilità di consultazione, documenti e modulistica da visionare o scaricare, spazi a disposizione per i lavori degli alunni. Questo ed altro potrete scoprire cliccando su la scuola Valentina e Alessia classe 5 a B Boltar per voi un grazioso omaggio! La Voce di Millevoi è presente sul sito:

4 e rapidi calcoli CRUCIVERBA DELLE TABELLINE classe 2 a A Millevoi ORIZZONTALI 1 5X5 3 6X7 5 3X0 6 2X7 7 9X9 9 6X6 10 8X X9 13 7X4 14 9X X5 17 8X8 18 4X4 19 8X5 VERTICALI 1 7X3 2 6X9 4 4X7 5 6X0 8 9X2 9 5X7 11 6X8 12 8X4 13 9X X7 15 8X3 16 7X X =...F 66+33=...I 37+16=...L 38+23=...P 72+36=...I 84+19=...E 65+24=...S 46+47=...C 74+17=...E Quale animale restò fuori dall arca di Noè? Esegui le addizioni e, nel fumetto, cancella le lettere corrispondenti ai risultati pari delle operazioni. FIL PIESCE soluzioni IL PESCE

5 Canta questa canzoncina mentre ti lavi i denti e i tuoi saranno... Denti con tenti Denti contenti più che mai se lavarli tu saprai, spazzolare dal rosa al bianco non dir subito che sei stanco, se no la placca ti rattrista devi correre dal dentista, per i denti sai che il fluoro è prezioso più dell oro, se la carie vuoi evitare usa il filo interdentale!!! Cambia lo spazzolino quando le setole sono rovinate (altrimenti non puliscono e danneggiano le gengive); Usa spazzolini con setole morbide e sintetiche e con la testina piccola (sono più maneggevoli ed efficaci); Non spazzolare con forza i denti (potresti rovinare lo smalto e le gengive); Scegli dentifrici con il fluoro ed efficaci per l igiene (il fluoro rinforza e protegge i denti dai batteri); Spazzola i denti per ALMENO 2 minuti (più spazzoli e più batteri elimini); Fai controllare i denti dal dentista ogni 6 mesi (curerà subito le piccole carie); Porta sempre lo spazzolino per gli spuntini fuori pasto (altrimenti la placca si accumula e diventa tartaro); Mangia meno dolci (lo zucchero si attacca ai denti e li caria) Classe 4 a B - Millevoi La Voce di Millevoi ringrazia l Associazione Sportiva Dilettantistica Club Battisti l Associazione Culturale Musicale Impronta Sonora la Pizzeria da Gianni Zigolo Zagolo la Banca Credito Cooperativo di Roma - ag. 16 per aver reso possibile questa pubblicazione Chiunque voglia offrire il proprio contributo economico per le spese di stampa del giornalino, può farlo mediante un bollettino postale sul C/C intestato a: Istituto Comprensivo Indro Montanelli p.zza L. Cerva, 45 - Roma - nella causale del versamento specificare: Contributo giornalino La Voce di Millevoi DOT sas

6 Il tempo passa i rifiuti rimangono Il 6 febbraio Scarty, il simpatico canguro che fa da mascotte all AMA, è ritornato nella nostra scuola e noi alunni della 3 a C e 3 a D del plesso Boltar abbiamo avuto modo di conoscerlo. Scarty ci ha fatto fare un bel viaggio, pensate un po, in compagnia dei vari rifiuti, i quali ci hanno spiegato molte cose importanti. Sentite cosa ci hanno raccontato: Noi rimaniamo nell ambiente dai 100 ai 1000 anni. Ci usate in grande quantità, siamo tantissime. Lo sapevate che se non ci abbandonate e imparate a raccoglierci separatamente, faciliterete il nostro riutilizzo? Possiamo diventare bellissimi e caldi maglioni di pile, penne, orologi, cassette della frutta Impieghiamo ben 4000 anni per essere smaltite. Se invece veniamo riciclate, possiamo dare vita a nuove bottiglie, barattoli, bicchieri di vetro Siamo gli scarti alimentari, gli sfalci e le potature. Possiamo diventare Compost, un fertilizzante naturale ed economico per l agricoltura Noi impieghiamo 50 anni per sparire. Siamo le lattine, spesso abbandonate nei giardini, nei parchi, per strada. Se veniamo riciclate, diventiamo nuove lattine, vaschette da forno

7 Questi istogrammi ci indicano molto chiaramente quanto impiega la natura a smaltire i rifiuti, se non vengono da noi riciclati I nostri amici hanno fatto in modo che la parola riciclare diventi per noi familiare e importante. Riciclare un rifiuto significa, infatti, far rinascere una cosa nuova e utile. Impegnarci sin da piccoli a rispettare l ambiente, sia a casa che a scuola, ci aiuta a diventare persone capaci di amare e proteggere tutto ciò che ci circonda. Questo nostro impegno potrebbe sembrare una piccola goccia, ma, come diceva Madre Teresa di Calcutta, Sono le piccole gocce d acqua a formare l oceano. 9

8 Inaugurazione del giardino Mercoledì 20 febbraio 2008 alle ore 10 c è stata la consegna ufficiale dello spazio adibito a giardino per la Scuola dell Infanzia A. Millevoi Dopo cinque mesi di lavori i bambini e le bambine sono potuti entrare a giocare. In occasione dell evento, gli alunni hanno iniziato i primi lavori di giardinaggio delimitando le aiuole che verranno utilizzate per la coltura di ortaggi. Il recinto è stato fatto mettendo dei bastoncini, ricavati dalla potatura di polloni dei numerosi tigli presenti nelle zone verdi della scuola. Ricordiamo che il giardino scolastico ha avuto la sua piena realizzazione grazie al contributo del Servizio Giardini del Comune di Roma, il quale ha formato numerosi insegnanti di ogni ordine e grado del territorio tramite un corso di aggiornamento, svoltosi nel mese di settembre. Presso la Casa del Giardinaggio, sita in via Ardeatina n 601, gli operatori sono a disposizione di tutti gli alunni del nostro Istituto per consigli e visite guidate. Il giardino è parte integrante all interno della programmazione didattica della scuola dell infanzia; infatti, per la fine dell anno scolastico sono previste una mostra espositiva dei lavori e la vendita di piccole piantine prodotte dai bambini. Le insegnanti colgono l occasione per invitare tutti al rispetto di questo spazio, non solo ricreativo ma anche spazio di apprendimento e crescita. Dopo il successo e il consenso di genitori e ragazzi anche quest anno riapre il 9 giugno il centro estivo mille attività e tanto divertimento riempiranno la tua estate. Per tutti i bambini dai 4 anni in poi. Settimane di apertura: 1 a settimana dal 09/06 al 13/06 2 a settimana dal 16/06 al 20/06 3 a settimana dal 23/06 al 27/06 4 a settimana dal 30/06 al 04/07 5 a settimana dal 07/07 al 11/07 6 a settimana dal 14/07 al 18/07 7 a settimana dal 21/07 al 25/07 8 a settimana dal 28/07 al 01/08 9 a settimana dal 01/09 al 05/09 Fascia oraria settimanale: dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 16.30/17.00 QUOTA A BAMBINO - servizio mensa facoltativo +30,00 euro a settimana 1 settimana: euro 55,00 2 settimane: euro 105,00 3 settimane: euro 155,00 4 settimane: euro 200,00 Centro estivo 2008 A.S.D. CLUB BATTISTI presso scuola elementare Boltar P.zza Ludovico Cerva, 45 Iscrizione: euro 10,00 per soci A.S.D. Battisti Orario: dal Lunedì al venerdì 16,00-17,30 presso scuola elementare Boltar Per qualsiasi informazione chiamare

9 Laboratorio scientifico della classe 4 a B - Boltar L importanza delle piante Tutta l umanità ha bisogno delle piante: producono ossigeno e consumano anidride carbonica l uomo si nutre di ortaggi e frutta l uomo utilizza il legno per costruire case, mobili, carta molti animali utilizzano le piante come casa e come cibo. Le piante sono importantissime perché senza di esse la Terra sarebbe un deserto. Osserviamo una parte di una pianta: la foglia Le foglie delle piante contengono un pigmento verde, la clorofilla. Vogliamo provare a vedere cosa succede se la clorofilla si scioglie? sperimentiamo Materiale occorrente: Due vasetti di vetro Foglie verdi Alcool Acqua Abbiamo riempito per metà i due vasetti con le foglie, poi abbiamo versato in un vasetto l alcool, nell altro l acqua. Dopo alcuni giorni, abbiamo osservato: Nel vasetto con l alcool le foglie si erano schiarite e l alcool aveva cambiato colore. Nel vasetto con l acqua le foglie non avevano cambiato colore Possiamo concludere che la clorofilla è solubile nell alcool Vi lasciamo, con un acrostico, un nostro messaggio Più Impegno Amore Natura Tenerezza Attenzione

10 Forse non tutti sanno che Il mondo degli animali è un mondo fantasctico che ci può riservare tante sorprese. Noi bambini delle classi 4 a C e D del plesso Boltar vogliamo condividere con voi cio che abbiamo scoperto. IL COLIBRÌ DI ELENA Cuba, la più grande isola caraibica, può vantare un record faunistico: ospita l uccello più piccolo del mondo, il colibrì di Elena. I cubani lo chiamano zunzuncito o pajaro mosca, cioè uccello mosca. Il maschio pesa solo due grammi ed è poco più grande di una cavalletta. In maggio e in giugno la femmina depone un solo uovo, della grandezza di una pastiglia, in un nido di 4 cm. La distruzione dell habitat sull isola ha ridotto di molto la presenza di questa interessante specie, che ora vive solo in poche zone protette. IL PUMA Il puma è il più grosso predatore delle pampas. È dotato di notevole agilità, può superare con un balzo 18 m di lunghezza ed ha una resistenza incredibile, in una notte può percorrere oltre 40 km di distanza. Di fronte al pericolo il puma si rifugia al sicuro sulla cima degli alberi, difendendosi così dall ira di animali come il grizzly e dall attacco dei lupi. Questa strategia lo rende, però, vulnerabile di fronte all uomo: se inseguito da una muta di cani, si arrampica sulla cima di un albero diventando così facile bersaglio per i fucili dei cacciatori. LE RANE VELENOSE Sono rane di piccole dimensioni, sono lunghe, infatti, pochi centimetri. La specie smint hillus limbatus è la più piccola rana del mondo e misura un solo centimetro. Vivono nelle foreste dell America centrale e meridionale, frequentando soprattutto le umide foreste tropicali del bacino Rio delle Amazzoni. La pelle presenta colori vivacissimi ben visibili anche da lontano. Il colore è un segnale di pericolo inviato all eventuale predatore. Alcune ghiandole, infatti, secernono veleni potentissimi. Una di queste rane produce il veleno animale più potente del pianeta, detto baracotosina. Un grammo di questo veleno sarebbe sufficiente a uccidere 4000 uomini. Gli Indios utilizzano il veleno delle rane per rendere mortali le proprie frecce. Raccolgono il veleno dalla pelle della rana in un recipiente in cui intingono la punta delle proprie frecce. Basta scalfire la pelle della preda per provocarne la morte. PIRANHA La mascella e la mandibola sono armate di denti triangolari affilati e disposti in modo che, quando il piranha chiude la bocca, i denti inferiori si incastrino con quelli superiori. Sono noti per la loro ferocia e aggressività.se un animale ferito o malato viene colto mentre attraversa un fiume, il branco si avventa su di lui e in pochi minuti lo spolpa completamente lasciando solo lo scheletro. IL PESCE CHIRURGO Tipici della barriera corallina, i pesci chirurgo si sono meritati il nome per la presenza di due spine pieghevoli nascoste dentro solchi ai lati della coda, che l animale può erigere a proprio piacimento estraendole come una lama di un coltello a serramanico. Queste spine taglienti come bisturi non sono altro che scaglie profondamente modificate e vengono utilizzate per difesa. Sono, infatti, in grado di produrre squarci e ferite profonde nel corpo di eventuali predatori. LA TARTARUGA DELLE GALAPAGOS Lo scudo corneo che riveste il dorso di questi animali ha dei solchi concentrici. Volete sapere quanti anni ha una tartaruga? Basta contare: ogni solco corrisponde ad un anno.

11 Diario di Classe L arrivo di Raju Raju è buono e ama la cucina italiana Il mondo visto da Raju Noi visti da Raju Ciao ragazzi, siamo noi, i piccoli della 1 a A di Millevoi. È da parecchio che non ci sentiamo, siamo cresciuti, ora siamo dei veri scolari, sappiamo leggere e scrivere (quasi bene). È stata una dura fatica ma ora è bello e siamo soddisfatti. Sono accadute tante cose nella nostra classe, ma una è proprio bella e vogliamo che anche il nostro giornalino la conosca. L 11 febbraio è arrivato un bambino nuovo, Raju, nella sua lingua significa: piccolo principe. Raju viene da un paese lontano, il Nepal; i maestri ci hanno ben preparati per accogliere al meglio Raju che è un bambino molto sensibile, affettuoso e con tanta voglia di imparare. Egli conosce l inglese e parla abbastanza bene la nostra lingua. Tra noi è nato uno scambio di lingua molto bello e importante e i maestri ci dicono che presto Raju parlerà bene l italiano e noi bene l inglese, non è poco no? Raju è così ben inserito nella nostra classe che sembra sia stato con noi da sempre. E siamo sicuri (lo dicono i maestri) che la sua presenza nella nostra classe ci ha arricchito di conoscenze e cultura. Ciao a tutti e alla prossima, con una nuova pagina del nostro DIARIO DI CLASSE

12 un calendario speciale di Agata T. - classe III C plesso Battisti Scienze è sempre stata la materia preferita da Agata, vostra compagna e nostra alunna. Così, gratificata per ogni tappa portata a termine, i dodici mesi dell anno sono stati dipinti e siglati: perché Agata ha tenuto moltissimo a firmare ogni lavoro, e tanta è stata la sua gioia dopo così grande impegno! Modalità di esecuzione del lavoro: scelta del tipo di foglia fra quelle raccolte anche dai compagni prova di composizione grafia guidata di numeri e lettere posizionamento del pennello nella mano sinistra mischiare il colore scelto dipingere la pagina inferiore della foglia (o del petalo) mettere la foglia preparata sul cartoncino coprirla con della carta assorbente fare pressione con la mano chiusa o aperta sul foglio togliere la carta, la foglia vera e... ecco il dipinto! Ogni lavoro eseguito ha avuto le sue grandi difficoltà, il risultato si commenta da solo... Per noi, queste pitture sono il risultato del gusto artistico di Agata e delle sue conquiste. 3

13 il laboratorio dell affresco I n un primo incontro il prof. Vinciguerra ci ha illustrato il procedimento che veniva usato nel Rinascimento ( d.c.) per realizzare gli affreschi e ci ha parlato dei colori che usavano a quei tempi. Si trattava sempre di colori naturali derivati da pietre, conchiglie, legni, ossa sbriciolate o erano semplicemente terre di particolari colori poi disciolte in acqua. Con lui abbiamo capito l importanza di proteggere i Beni Culturali perché sono una testimonianza del nostro passato, nonché un importante risorsa economica. Ci ha anche svelato che in Italia si trovano la metà dei beni culturali del nostro pianeta, ma che purtroppo accade spesso che i beni minori siano trascurati e che perciò vadano in rovina! Vi raccontiamo quello che abbiamo imparato. L affresco è un dipinto realizzato direttamente sulle pareti. Anticamente si dipingeva su intonaco asciutto ma l immagine si deteriorava facilmente Solo in Egitto, ove il clima ha un bassissimo grado di umidità, gli affreschi si sono conservati nei secoli nonostante fossero realizzati su intonaco asciutto! Compresa la causa che faceva sgretolare le opere, si è iniziato a dipingere su intonaco fresco, affinché questo potesse assorbire i colori che, penetrando in esso, si mantengono per tempi lunghissimi. Il prof. Vinciguerra ci ha mostrato durante la lezione teorica un affresco incompleto fatto da lui, cosicché capissimo meglio il procedimento seguito dall artista rinascimentale per realizzare un opera simile e potessimo eseguirlo successivamente anche noi in prima persona. Ecco il procedimento: ARRICCIO Quest anno i ragazzi della 5 a A del plesso A. Millevoi hanno avuto l occasione di svolgere una nuova attività didattica tenuto dal professor Carmelo Vinciguerra, storico dell arte Per prima cosa si stendeva sull affresco l arriccio, cioè una sostanza cremosa ottenuta dall unione di calce spenta, pozzolana e sabbia d acqua dolce impastati con acqua. Quest impasto serve a coprire eventuali fori e sporgenze e rendere la parete liscia e regolare. Questo strato si lasciava asciugare per 20 giorni. INTONACHINO SINOPIA Quando l arriccio era asciutto, l artista faceva la sinopia, cioè la prova del disegno usando una polvere rossa proveniente da Sinope, città sul Mar Nero, disciolta in acqua. È la terza fase in cui l artista copre il tutto con un nuovo impasto formato da calce spenta, pozzolana, sabbia d acqua dolce, polvere di marmo e acqua; è necessario in questa fase che le polveri siano molto fini (Per praticità, noi abbiamo iniziato i nostri affreschi da questo momento, tralasciando i precedenti). L intonachino va steso con un attrezzo chiamato cazzuola su piccole porzioni perché dopo circa 7 ore si asciuga e non assorbe più i colori. Abbiamo capito allora che l affresco è come un puzzle che si compie giorno per giorno. Queste porzioni prendono il nome di giornate quando l intonachino viene esteso in forma irregolare, si chiamano invece pontate (da ponteggio) quando viene steso in fasce orizzontali, dall alto verso il basso. 4 La Voce di Andrea Millevoi

14 Successivamente si procede nuovamente con il disegno scegliendo una fra le seguenti tecniche: SPOLVERO Si faceva il disegno su una carta pergamena ricavata dalla pelle di pecora e con un punteruolo si forava il contorno dell immagine. Poi con un sacchettino di tela pieno di polvere rossa si tamponava il disegno affinché restasse traccia sull intonachino dell immagine da rappresentare. Noi abbiamo usato questa tecnica usando, invece della carta pergamena, un foglio di carta da lucido sul quale avevamo ricalcato dei soggetti etruschi. INCISIONE INDIRETTA Si poggiava la pergamena disegnata sull intonachino ancora fresco; con una punta metallica si ripassava il contorno del disegno lasciandone impressa l impronta. INCISIONE DIRETTA Con una punta metallica si incideva direttamente sull intonachino, ma in tal modo era molto difficile correggere eventuali errori. Qualsiasi tecnica fra queste avesse scelto l artista, poi doveva ripassare l immagine sull intonachino usando un pennello finissimo e terre rosse (ricche di ferro) disciolte in acqua. STESURA DEI COLORI Finalmente, sull intonaco ancora fresco, si poteva colorare l immagine. CARBONATAZIONE Alla fine l opera deve essere lasciata asciugare per 20 giorni in cui la calce spenta attira l anidride carbonica e facilita sia l indurimento dell affresco che la penetrazione dei colori. Per noi è stata un esperienza unica realizzare questi affreschi D ora in poi, quando ci troveremo di fronte ad un affresco, comprenderemo l immenso lavoro che c è stato e ne capiremo meglio il valore. Ci siamo sentiti dei veri artisti, sia durante il laboratorio che alla fine, nell osservare i nostri lavori completati. Pizzeria da Gianni solo e sempre ingredienti di alta qualità Speciali Offerte Famiglia Teglie di pizza intere 60x40 Alcuni esempi: Margherita 11,50 Salsiccia e Mozz. 13,50 Boscaiola e Mozz. 14,00 Via dei Sommozzatori, 53 tel Ordina la tua pizza anche da casa. Chiama...

15 Dalle incisioni rupestri ai disegni di oggi Dopo aver ascoltato diverse lezioni sulla vita degli uomini primitivi, ci siamo chiesti con molta curiositá come avessero fatto gli studiosi a sapere tutte quelle notizie riguardanti fatti ed avvenimenti accaduti tanto tempo fa. La risposta l abbiamo avuta guardando con molta attenzione le fotografie e i disegni di alcuni libri di storia, che spiegavano come gli archeologi, esplorando moltissime grotte trovate in europa e in africa, avessero trovato meravigliose pitture ed incisioni di animali ormai estinti e di scene di vita degli uomini primitivi. Infatti, noi bambini della 3 a A di Millevoi abbiamo scoperto che l uomo primitivo incideva con pietre appuntite usate come scalpelli le rocce delle pareti delle caverne per tracciare i contorni di semplici figure che dopo dipingeva con pennelli fatti di piume. Successivamente l uomo imparó a sfumare il colore lavando e raschiando la superficie giá dipinta nel punto che doveva apparire piú chiaro. L uomo primitivo dipingeva gli animali che di solito cacciava e cosí è molto frequente vedere sulle pareti delle grotte i disegni di renne, di bisonti, di cavalli, di orsi e di felini trafitti da lance. A questo punto é venuta voglia anche a noi di voler imitare, con la tecnica del graffito, gli uomini primitivi riproducendo sulla carta quello che loro avevano disegnato sulla roccia. inizio Per prima cosa abbiamo preso un foglio di carta lucida trasparente, che ci è servito come modello e, guardando con molta pazienza le illustrazioni di diversi libri, abbiamo riprodotto scene di caccia raffiguranti cavalli e bisonti in corsa o colpiti da lance Abbiamo steso su un foglio di carta bianca prima strati chiari e poi scuri di colore a cera Abbiamo fissato con dei fermagli il lucido sopra al foglio di carta e abbiamo ricalcato il disegno Abbiamo ingrandito il contorno delle figure con degli stecchini per renderle visivamente più chiare Infine abbiamo proceduto alla raschiatura con una spatola, togliendo il primo strato di colore e ottenendo così effetti di chiaroscuro, che hanno messo in risalto le figure fine

16 Orienteering è uno sport che richiede impegno fisico e capacità intellettive; si può praticare a tutte le età e permette di vivere a contatto con L orienteering la natura. Inoltre mette in collegamento varie materie: matematica, geografia e scienze. Una gara di orienteering consiste nel raggiungere, nel minor tempo possibile, un determinato numero di punti di controllo, disposti sul territorio, servendosi di un apposita carta topografica ed eventualmente di una bussola, scegliendo liberamente l itinerario da seguire. Attenzione!! Non sempre il percorso più breve è anche il più veloce. Le origini Le origini dell orienteering sono legate alla necessità dell uomo, di muoversi sul territorio con l uso di mappe e carte geografiche. L orienteering viene definito lo sport dei boschi: alcune gare si svolgono anche nei centri storici. Per praticare questo sport sono indispensabili la carta e la bussola; occorre conoscere la simbologia, essere precisi nel rilevamento dei dati e nelle direzioni, avere capacità di resistenza. La gara La gara di orienteering è una prova di velocità e orientamento, in cui il concorrente deve raggiungere il traguardo nel più breve tempo possibile, dimostrando di essere passato da alcuni punti di controllo (lanterne) secondo il numero e l ordine stabilito dagli organizzatori. Lungo il percorso si possono trovare dei controllori che verificano la giusta sequenza e danno aiuto in caso di incidenti. La registrazione del passaggio avviene tramite la punzonatura del cartellino che ogni concorrente ha. All altro polso verrà fissata la bussola, che non è obbligatoria ma molto utile quando le gare si svolgono nei boschi. La carta È una rappresentazione grafica del terreno scelto, descritto nei minimi particolari. Non è una fotografia ma un disegno. Sul bordo superiore di ogni carta è sempre riportato il nord geografico. Sulla carta sono segnate tutte le particolarità del terreno attraverso una simbologia standard stabilita dalla FISO (Federazione Italiana Sport Orientamento.) Gli atleti studiano la carta La lanterna È un segnale di tela, con tre facce di forma triangolare di colore bianco e arancione. Sotto ogni lanterna c è una punzonatrice con la quale l orientista perfora il cartellino. Ogni lanterna e punzonatrice possiedono un codice e un simbolo, diversi dagli altri punti di controllo. Noemi, Ilaria,Matteo, Leonardo - classe 2 a D plesso Battisti 7

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