API Progettazione e realizzazione di un software di gestione del corpus AVIP-API

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "API Progettazione e realizzazione di un software di gestione del corpus AVIP-API"

Transcript

1 API Progettazione e realizzazione di un software di gestione del corpus AVIP-API Alessandro Esposito, Francesco Cutugno

2 1. INTRODUZIONE 1.1 OBIETTIVI DEL LAVORO Il presente lavoro è stato svolto presso il centro di ricerche CIRASS nell ambito di uno stage di formazione gestito dal Diploma Universitario di Ingegneria Informatica dell ateneo Federico II di Napoli, ed è il frutto di una revisione e sinterizzazione della tesi di laurea del primo autore. Il lavoro é stato di prezioso supporto alle attività svolte nell ambito del progetto di ricerca AVIP ed ha riguardato la progettazione e la realizzazione di un sistema software di gestione dei dati del corpus. La condizione iniziale da cui è partito il lavoro, consisteva nell esistenza di un insieme di files che costituivano una base di dati non convenientemente interrogabile. Gli interessati allo studio dei dialoghi, infatti, avrebbero potuto ricercare le informazioni, in assenza di un sistema di gestione, soltanto procedendo tramite ricerche manuali all interno dei numerosi e complessi file che originariamente costituivano il corpus, ottenendo così risultati in tempi non ragionevoli. Il lavoro svolto ha avuto come obiettivi la progettazione e la realizzazione dei seguenti componenti: un Data Base (attraverso l utilizzo di un DBMS) con il fine di strutturare e gestire tutte le informazioni del Corpus linguistico AVIP. un Parser con il fine di analizzare, correggere ed immettere in modo diretto i dati contenuti nei files AVIP nel Data Base realizzato con l utilizzo del DBMS. Un Generatore di Query capace di offrire specifiche funzionalità di interrogazione. 1.2 CICLI DI VITA DEL SOFTWARE ADOTTATI La descrizione dell attività svolta è suddivisa nei successivi capitoli come le fasi relative ai cicli di vita seguiti per la produzione dei singoli componenti richiesti e realizzati. La figura 1 illustra sinteticamente la sequenza delle fasi svolte durante l attività di sviluppo.

3 Figura 1: Sequenza fasi di sviluppo Ogni singolo componente, come evidenziato in figura 1, è stato progettato e realizzato separatamente, rispettando il seguente ordine: Data Base, Parser, QueryGenerator. Per la realizzazione del Data Base si è utilizzato il modello di cicli di vita dei sistemi informativi. Si è applicata una metodologia ampiamente consolidata e riconosciuta, quella cioè di scomporre la progettazione in Progettazione concettuale ed in Progettazione Logica. Il modello di ciclo di vita del software adottato invece per lo sviluppo del Parser e del QueryGenerator è stato un modello a cascata con feedback (v. figura 2) analisi requisiti e specifiche convalida disegno convalida codifica e testing validazione integrazione e collaudo validazione rilascio e manutenzione validazione Figura 2: Modello a Cascata con feedback La metodologia di sviluppo utilizzata per la realizzazione del Parser e del QueryGenerator è stata quella Object-Oriented. Lo sviluppo è stato suddiviso nelle comuni fasi di OOA Object Oriented Analisys, OOD Object Oriented Design ed OOP Object Oriented Programming.

4 2. DESCRIZIONE DEL DOMINIO AVIP 2.1 INTRODUZIONE Il progetto AVIP ha definito con adeguatezza, rispetto ad obiettivi primariamente stabiliti e circoscritti, criteri e norme di costruzione, d organizzazione e di rappresentazione dei dati del corpus [1]. In questo capitolo sono descritti alcune norme e alcune entità costituenti il Corpus AVIP quali: i Dialoghi, i Turni, i Livelli di Etichettatura, i Parametri d Analisi, ecc. con il fine di fornire supporto alla comprensione dei modelli d analisi e di progettazione illustrati nei capitoli successivi. 2.2 I DIALOGHI Ogni dialogo è svolto da due persone dette informatori. Il dialogo è basato sulla spiegazione di un ipotetico percorso indicato su una mappa. L informatore che indica il percorso ha un ruolo detto di Information Giver mentre l altro che richiede spiegazioni ha un ruolo detto di Information Follower. Di ogni Informatore sono stati annotati e memorizzati Nome, Età, Sesso, Luogo di Nascita. Per quanto concerne le mappe, in AVIP esistono coppie di mappe diverse indicate con le prime quattro lettere dell alfabeto a,b,c,d più altre due coppie indicate con la lettera p o s relative alla porzione del corpus a dedicata al parlato infantile; per tale porzione sono state prese in esame le sole produzioni del bambino (sempre Follower) che può essere Normoudente o Ipoacusico. Un dialogo è suddiviso logicamente in Turni dove per turno si intende la presa di parola da parte di un informatore. Attributi relativi all attività di registrazione sono inoltre la durata, la condizione di registrazione, la frequenza di campionamento (in AVIP sempre uguale a 22050Hz), la data di registrazione, ecc. Ogni dialogo è sottoposto ai processi di etichettatura e di analisi descritti nei prossimi paragrafi. 2.3 LE TRASCRIZIONI AVIP: I LIVELLI DI ETICHETTATURA Una classificazione delle trascrizioni d interesse per il dominio applicativo descritto è la seguente: Trascrizione fonetica: studia ed identifica con elevato grado di dettaglio ciascun suono (fono) articolato dall informatore. Trascrizione fonologica: evidenzia soltanto gli esiti dei fonemi (ciascun suono che assume funzione semanticamente distintiva in un linguaggio) e i mutamenti che per essi si sono verificati. Trascrizione ortografica che è la forma ortografica convenzionale.

5 Siccome l associazione di un codice dell alfabeto di trascrizione ad un elemento fonico è detta etichettatura parleremo d ora in avanti non di diversi tipi di trascrizione ma di diversi livelli di etichettatura. Il termine livelli è stato utilizzato per indicare l esistenza di una gerarchia definita nel progetto tra le varie etichettature e descritta nei paragrafi successivi. Per la codifica dei dati fonici nel corpus AVIP sono stati utilizzati i seguenti livelli di etichettatura. PHN: etichettatura fonetica stretta. PHB: etichettatura fonetica larga o fonologica della varietà PHM: trascrizione fonemica parola per parola. WRD: trascrizione ortografica parola per parola. TON: etichettatura intonativa foneticamente orientata AUT: etichettatura intonativa fonologicamente orientata. Il livello AUT è stato utilizzato soltanto dall unità di ricerca di Bari e non rientra nel dominio informativo d interesse per l applicazione qui presentata.. 2. I MARKERS I Markers sono dei dati numerici utilizzati per delimitare l istante d inizio e quello di fine di un evento acustico etichettato in un dato livello. Essi rappresentano il numero d ordine del campione di segnale acquisito corrispondente all evento acustico etichettato. 2.5 RELAZIONI TRA I LIVELLI DI ETICHETTATURA PHN, PHB, PHM, WRD. Tra i livelli PHN, PHB, PHM e WRD esistono le seguenti relazioni: 1. Inclusione temporale. Partendo dall elementare e comune concetto che le parole includono generalmente più suoni distinti (solitamente rappresentati da lettere nella forma scritta) è facile comprendere come un etichetta di parola (livelli WRD o PHM) includa più etichette di fonemi (livelli PHB e PHN). L inclusione è espressa dai valori dei marker. 2. Corrispondenza tra i valori dei marker. Il Marker di inizio di un etichetta di parola deve essere uguale al marker di inizio del fono o del fonema etichettato corrispondente alla lettera.ovviamente non vale il contrario. La figura che segue riassume quanto finora illustrato:

6 Figura 3: Relazioni tra i Markers dei livelli PHN,PHB,PHM,WRD Le linee verticali rappresentano graficamente la segmentazione attuata dai marker di inizio e fine associati ad ogni entità trascritta in un dato livello. Ad esempio per il livelli PHN e PHB la s ha come marker iniziale 1201 e come marker finale Il livello PHN utilizza come unità fonica i singoli foni, il livello PHB utilizza come unità fonica i singoli fonemi mentre i livelli PHM e WRD utilizzano come unità le singole parole. Dalle dimensioni delle unità etichettate è possibile definire una relazione di inclusione temporale tra i livelli di etichettatura. Le norme che regolano il progetto AVIP garantiscono che i markers delimitatori di un entità ad un dato livello, hanno sempre un corrispondente (stesso valore) nei livelli di gerarchia temporale paritetica o inferiore. Nell esempio il marker destro dell entità fonica a livello WRD (entità fonologica di tipo parola codificata con Sara) ha un marker corrispondente (stesso valore) sia nel livello gerarchicamente paritetico PHM (entità fonologica di tipo parola codificata con s ara) sia nei livelli gerarchicamente inferiori (PHB e PHN) che analizzano entità fonologiche diverse (PHB entità fonologica di tipo fonema codificata con r-a, PHN entità fonetica di tipo fono codificata con r). Ragionando in verso opposto sulla gerarchia espressa in Figura 3 è evidente che l esistenza di un corrispondente non è garantita per i livelli gerarchicamente superiori ad un dato livello. Le relazioni d inclusione e di corrispondenza tra i marker sono fondamentali per relazionare un entità con se stessa codificata in diversi livelli. Per la coppia di livelli (PHM, WRD) i marker sono in sostanza gli stessi poiché uguali sono le unità fonologiche analizzate (detti livelli Paritetici). Tali livelli sono gerarchicamente superiori ai livelli PHN e PHB. Per coppia di livelli (PHN, PHB) invece la corrispondenza dei marker avviene per tutte le entità trascritte tranne per la trascrizione dei dittonghi, dei trittonghi o nei casi particolari di monottongazione e sinalefe. In questi casi il livello PHB non segmenta le entità è quindi è un livello gerarchicamente superiore al PHN. Tutti i turni dei dialoghi del progetto AVIP sono stati etichettati ai livelli PHN, PHB, PHM, WRD. E da rilevare, infine, una differenza nell etichettatura ai livelli WRD-PHM per la varietà

7 pisana in cui non è stato segnalato il marker d inizio della prima parola assoluta del turno. L informazione relativa al confine sinistro di parola è recuperabile ai livelli inferiori PHB e PHN. 2.6 IL LIVELLO DI ETICHETTATURA TON Il livello TON è un livello utilizzato per l analisi prosodica e quindi segmenta un testo parlato in unità prosodiche anche dette unità tonali. E un livello indipendente in termini temporali nel senso che non è prevista alcuna relazione di corrispondenza dei marker con quelli degli altri livelli. Le etichette del livello TON trascrivono con uno specifico alfabeto le seguenti entità: L inizio o la fine di un unità tonale Le variazioni della curva interpolante linearmente i campioni di frequenza fondamentale o Pitch. Gli accenti. L inizio e la fine di un unità tonale sono etichettate con i simboli [ e ]. Le variazioni del Pitch sono etichettate con le lettere T, B, H, L, U, D, S mentre gli accenti sono etichettati con le cifre 0,1,2,3. Accade spesso che in corrispondenza di una variazione del Pitch si verifica anche la presenza di un accento e quindi i due eventi sono etichettati insieme con stringhe tipo L1, H1, ecc. oppure che un determinato valore di Pitch avviene all inizio o alla fine di un unità tonale con stringhe del tipo ]T, B[, ecc. La figura ha lo scopo di descrivere il livello d etichettatura TON e di porlo in confronto con altri livelli d etichettatura. Si è scelto di utilizzare nel confronto un livello d etichettatura di parola WRD ed un livello d etichettatura per singolo fono PHN. Figura : Livello Ton in relazione con i livelli PHN e WRD E evidente la totale mancanza di una corrispondenza dei marker del livello TON con quelli di un altro livello. Lo stesso inizio o fine dell unità tonale può non corrispondere all inizio o alla fine di una sequenza di trascrizioni degli altri livelli.

8 Allo stato attuale in AVIP il livello TON è stato utilizzato per etichettare soltanto alcuni turni di alcuni dialoghi. 2.7 I PARAMETRI D ANALISI I parametri fisici definiti ed utilizzati nel progetto AVIP verranno in seguito indicati come parametri d analisi. I parametri d analisi sono: Pitch, Energia, Formanti, Durata. La durata di un frame in AVIP è costante e pari a 5ms. 2.8 RELAZIONI TRA I LIVELLI D ETICHETTATURA PHN, PHB, WRD E PHM E I PARAMETRI D ANALISI Ogni etichetta ha associati due markers che rappresentano il numero di campione d inizio e fine dell evento acustico registrato e rappresentato simbolicamente dall etichetta stessa. Tali valori dei markers divisi per la frequenza di campionamento forniscono come dimensione degli istanti di tempo che sono appunto l istante d inizio e l istante di fine dell evento acustico. Le informazioni d analisi sono valori discreti memorizzati in sequenza e riferiti a sezioni (frame) di segnale di 5ms. Figura5- Relazione tra Etichette e i Parametri d'analisi 2.9 I FILES DEL PROGETTO AVIP

9 Nei paragrafi precedenti sono state descritte le entità e le relazioni esistenti tra esse. Ora passiamo ad una breve descrizione della base di dati esistente prima dell inizio del lavoro. La base di dati AVIP era costituita da un insieme di files indipendenti ottenuti attraverso un certo insieme di operazioni. Molte operazioni esulano dagli scopi di questo documento e quindi non saranno descritte. Quelle di interesse per quest ambito sono: Etichettatura, cioè l associazione di simboli (etichette) definiti nel progetto AVIP a ciascun determinato elemento del corpus. Come descritto nei precedenti paragrafi esistono più livelli d etichettatura. Segmentazione cioè la suddivisione in segmenti del segnale fonico. Per ogni segmento è definito l inizio e la fine di un evento fonico Analisi, cioè la determinazione di parametri di significato fisico relazionati agli eventi fonici (Frequenza fondamentale, Energia, Formanti) Tutto il corpus AVIP è stato segmentato ed etichettato mediante un sistema software progettato e realizzato dall unità di ricerca del Politecnico di Bari che si chiama SegWin. Allo stato attuale tutti i dialoghi sono stati etichettati con le etichettature dei livelli WRD, PHM, PHB e PHN mentre l etichettatura TON è stata eseguita solo per alcuni turni. L operazione di Analisi è stata eseguita con l ausilio di routine software sviluppate presso il CIRASS. I files sono sostanzialmente di tre tipi: 1. Files d Analisi (contengono singolarmente per ogni frame informazioni circa lo Spettro, l Energia, Pitch, ecc.) Il formato di ogni file è il seguente: Pitch: per ogni frame, valore del Pitch in Hz (intero a 16 bit) e flag voiced/unvoiced (8 bit, 0 se unvoiced, 1 se voiced) Energia: per ogni frame, energia in db (intero a 16 bit) ed alla fine il valore massimo dell energia, calcolato per tutto il file Formanti: Per ogni frame, valore della 1, della 2 e della 3 formante (int a 16 bit). 2. Files d Etichettatura (contengono l etichettatura dei livelli segmentali secondo quanto definito nel progetto AVIP) Ciascun file d etichettatura ha l'estensione corrispondente al livello d etichettatura e contiene un record per ogni marker, in formato testo. Ogni record è così composto: Tipo d etichettatura Marker iniziale Marker finale Num. della parola Stringa Il Tipo d'etichettatura è un campo di tre lettere coincidente con l'estensione del file relativo. Il Marker iniziale e il Marker finale sono allineati al file di segnale. Il campo "Num. della parola" è al momento non utilizzato ed è pertanto sempre uguale a 0.

10 Il campo Stringa è l etichetta di trascrizione dell elemento. 3. File Header (contiene informazioni varie il cui significato dipende da tre lettere identificative della riga) Ogni file d intestazione è riferito ad un intero dialogo e quindi a più turni. Alcune righe presentano un codice identificativo di riga che ne indica il contenuto informativo e che può assumere uno dei seguenti valori: ING: informazioni sull Instruction Giver. Iniziali del nome, età, sesso, altre caratteristiche utili, ecc. INF: informazioni sull Instruction Follower. Iniziali nome, età, sesso, altre caratteristiche utili, ecc. LET: informazioni sul lettore. LOC: luogo e data di registrazione. CMP: frequenza di campionamento. COD: numero e ordine dei byte utilizzati nel file di segnale. DUR:durata totale del dialogo o della lettura. CON:condizioni generali della registrazione. CMT:commenti.

11 3. ANALISI E SPECIFICA DEI REQUISITI 3.1 INTRODUZIONE E stato eseguito un attento studio dei documenti del progetto AVIP esistenti ed in particolare l attenzione è stata rivolta al documento descrittivo del formato dei Files AVIP [2] ed al documento di specifica delle Norme e dei Codici che regolano l attività di trascrizione nel progetto AVIP [1]. Allo stesso tempo sono state eseguite interviste ai soggetti interessati all applicazione. I requisiti sono stati quindi specificati in maniera quanto più completa, consistente e non ambigua e trascritti in un documento di specifica dei requisiti SRS sviluppato secondo lo standard IEEE199 che qui non riprodurremo ma che è disponibile a richiesta contattando gli autori del presente documento. In tale documento sono inclusi i requisiti relativi all intero progetto. Inoltre è stato sviluppato un documento di specifica dell interfaccia utente in cui è stato è stata descritta l iterazione attesa con l utente. La fase di analisi ha richiesto l utilizzo e l applicazione di modelli e di metodologie diversi per modellare i componenti Data Base, Parser e Generatore di Query. Infatti, per il Data Base è stata utilizzata la metodologia di sviluppo dei sistemi informativi, mentre per il Parser ed il Generatore di Query è stata utilizzata una metodologia Object Oriented. Ogni singolo componente è stato quindi analizzato separatamente, rispettando il seguente ordine: Data Base, Parser, QueryGenerator. 3.2 SPECIFICHE RIGUARDANTI L INTERFACCIA UTENTE Nella progettazione di una interfaccia utente entrano in gioco tre modelli diversi, quello progettuale, quello implementativo e quello denominato modello dell utente o percezione del sistema (v. figura 6). Ovviamente quest ultimo risente della tipologia e del grado di esperienza che il committente/utente ha nell utilizzo di software.

12 Figura 6- Percezione del sistema In questo paragrafo è descritta la percezione dell interfaccia di interrogazione dei livelli di etichettatura del sistema da realizzare dal punto di vista del committente/utente. In particolare si è descritto la successione di selezioni che il committente/ utente immagina di eseguire durante le interrogazioni. La sequenza di selezioni previste è la seguente: 1. La selezione del sottoinsieme del corpus oggetto di interrogazione 2. Input di stringhe nei livelli di etichettatura 3. La selezione degli output desiderati La selezione della parte del corpus oggetto di interrogazione è descritta in figura (v. fig.7) in cui le frecce indicano che la selezione di una opzione attiva una ulteriore richiesta di input. Figura 7- Selezione della parte del Corpus oggetto di interrogazione

13 L input di stringhe nei livelli di etichettatura deve essere eseguito in apposite caselle di testo riferite ai singoli livelli etichettatura. Le richieste potranno avere come obiettivo la ricerca di elementi presenti con opportuna codifica (etichettatura) in diversi livelli. Tipiche interrogazioni saranno quelle che relazioneranno elementi tra due/tre livelli di etichettatura differenti. In figura 8 ad esempio è illustrata la modalità attesa dal committente per la ricerca di tutte le etichette che a livello PHN sono uguali a!a e che (AND) a livello WRD iniziano per k o (OR) iniziano per p. Figura 8- Interfaccia interrogazione livelli di etichettatura. Nelle caselle l utente potrà digitare tutti i simboli dell alfabeto di etichettatura previsti per quel livello. Sarà cura dell utente verificare la correttezza dei simboli forniti in input in quanto non è richiesto che il sistema riconosca gli alfabeti dei singoli livelli per segnalare eventuali errori di digitazione. Infine, una volta terminata la fase di input nei livelli di etichettatura il sistema dovrà fornire agli utenti la possibilità di selezionare il livello dove visualizzare l Output. Figura 9 - Selezione Output

14 L utente potrà quindi selezionare una istanza di etichettatura trovata ed indicare i parametri di analisi d interesse. Su tali parametri l utente potrà inoltre indicare se calcolare media e/o scarto quadratico medio. 3.3 MODELLAZIONE CONCETTUALE DATA BASE La modellazione concettuale ha come obiettivo la rappresentazione accurata e naturale dei dati d interesse dal punto di vista del significato che hanno per l applicazione da realizzare. Il modello sviluppato, detto Modello Entità Relazione (E.R.) è un modello concettuale di dati atto a descrivere la realtà d interesse a prescindere dai criteri di organizzazione degli elaboratori. E costituito da costrutti il cui significato logico è dettagliatamente descritto in [3]. Come documentazione di tale modello sono stati prodotti la tabella descrittiva delle entità e la tabella descrittiva delle relazioni. Per lo sviluppo dello schema concettuale E.R. a partire dalle specifiche sono applicabili tutte le comuni tecniche ingegneristiche quali la strategia top-down, la strategia bottom-up, la strategia inside-out o le strategie miste. La strategia scelta per il modello concettuale del corpus AVIP è di tipo misto. Sono stati inizialmente individuati i concetti principali (definendo il cosiddetto schema a scheletro ) e si è proceduto poi nello sviluppo separato dei concetti per raffinamenti successivi. Tale scelta progettuale ha consentito di ottenere i seguenti vantaggi: 1. La scomposizione del problema in sottoproblemi. 2. L inizio della progettazione prima che tutte le specifiche fossero complete. 3. L integrazione immediata senza fasi di composizione.

15 3. MODELLO E-R NOME ETA SESSO NORMOUDNTE/ IPOACUSICO RUOLO INFORMATORE BAMBINO PARAMETRI LUOGO DI NASCITA MAPPE VARIETA SESSIONE Interlocuzione DIALOGO Acquisizione (2,2) DURATA (1,N) TEMPO Analisi (1,N) Composizione ORDINE TURNO SEGNALE DATA REGISTRAZIONE CONDIZIONE (,5) PITCH FORMANTI PITCH HZ VOICED / UNVOICED ENERGIA ENERGIA DB Inclusione (1,N) Temporale TRASCRIZIONE ETICHETTATURA MARKER FINALE MARKER INIZIALE STRINGA (1,\) PHN INCLUSIONE TON - PHN Corrispondenza Non eccezione (2,2) Inclusione Eccezione (1,N) PHB PHB ECCEZIONI INCLUSIONE TON - PHB INCLUSIONE PHM-PHB (1,N) (1,N) (1,N) PHM INCLUSIONE PHM- PHN INCLUSIONE TON - PHM Corrispondenza PHM WRD Figura 10- Modello Entità Relazione (1,N) INCLUSIONE WRD - PHB (1,N) (1,N) WRD INCLUSIONE WRD_PHN TON (1,N) INCLUSIONE TON - WRD Documentazione del modello E- R: Dizionario dei Dati Entità Descrizione Attributi Identificatore Dialogo Conversazione tra due Informatori Mappe,Varietà,Sessione, Durata Registrazione Dialogo memorizzato Data,Frequenza Campionamento (CMP), Condizione, Nome File Audio Informatore Bambino Turno Persona che effettua il Dialogo Persona di Età Inferiore ad anni 15 che effettua il Dialogo Parte del Dialogo. Inizia ogni volta che l informatore prende parola. Parametri Informazioni per l analisi "fisica" del segnale. Pitch Frequenza fondamentale in Hz riferita ad un frame del segnale. Nome, Età, Sesso, Luogo di nascita, ruolo Normoudente/ Ipoacusico Ordine del turno Tempo PitchHz, Voiced/Unvoiced Mappe,Varietà,Sessione Nome File Audio Nome, Età, Sesso Ordine del turno, Dialogo Tempo, Turno.

16 Formanti 1, 2 e 3 Formante riferita ad un frame del segnale 1 Formante,2 Formante, 3 Formante. Energia Energia del segnale vocale espressa in Decibel Energia DB Etichettatura E una trascrizione di un elemento acustico Marker Inizio, Marker fine, Stringa Marker Finale, Turno. PHN Trascrizione fonetica PHB PHB Eccezione PHM WRD Trascrizione fonologica Fonema x Fonema Trascrizione fonologica di un eccezione. Il termine eccezione indica che nei casi di trascrizione PHB di dittonghi, trittonghi, sinalefe o monottongazioni non vi è corrispondenza con i Marker della trascrizione di livello PHN Trascrizione fonemica per forma di citazione Trascrizione ortografica TON Trascrizione intonativa Foneticamente Orientata Tabella descrittiva delle Relazioni. Relazione Descrizione Entità Coinvolte Interlocuzione Associa un informatore al dialogo Informatore, Dialogo Composizione Associa un dialogo ai turni di cui è composto Dialogo, Turno Acquisizione Associa un dialogo alla sua registrazione Dialogo, Registrazione Inclusione temporale Associa ad un etichetta i parametri ad essa relativi Parametri, Etichettatura Trascrizione Associa un turno alla sua etichettatura Turno, Etichettatura Corrispondenza PHB PHN- Inclusione PHB eccezione PHN Inclusione PHM-PHN Inclusione WRD PHB Inclusione WRD- PHN Inclusione PHB-PHM Corrispondenza WRD PHM Associa una trascrizione PHN con una trascrizione PHB con gli stessi Marker Associa una trascrizione PHB che trascrive un eccezione (dittongo, trittongo, ecc.) alle trascrizioni PHN che include Associa una trascrizione PHM alle trascrizioni PHN che include Associa una trascrizione WRD alle trascrizioni PHB che include. Associa una trascrizione WRD alle trascrizioni PHN che include. Associa una trascrizione PHM alle trascrizioni PHB che include. Associa una trascrizione WRD alle trascrizioni PHM che include. PHN, PHB PHN, PHB eccezione PHM, PHN WRD, PHN WRD, PHN PHB, PHM WRD, PHM

17 Inclusione TON WRD Inclusione TON PHM Inclusione TON PHB Inclusione TON PHN Associa una trascrizione TON alle trascrizioni WRD che include. Associa una trascrizione TON alle trascrizioni PHM che include. Associa una trascrizione TON alle trascrizioni PHB che include. Associa una trascrizione TON alle trascrizioni PHN che include. TON, WRD TON, PHM TON, PHB TON, PHN 3.5 OBJECT ORIENTED ANALISYS La metodologia di sviluppo utilizzata per la realizzazione del Parser e del QueryGenerator è stata quella Object-Oriented. Per le fasi di analisi e di progettazione (OOA ed OOD) si è utilizzato il linguaggio di modellazione UML, allo stato largamente diffuso, con cui si è potuto modellare il sistema. Tra gli strumenti dello standard UML sono stati utilizzati i seguenti: L Analisi dei casi d uso I Diagramma delle classi 3.6 ANALISI DEI CASI D USO I casi D uso relativi al Corpus AVIP sono descritti di seguito in tre sezioni. Nella prima sezione sono descritti gli attori ed i casi d uso.nella seconda sezione sono descritte le relazioni tra i casi d uso.infine nella terza sezione sono descritti in modo testuale degli scenari relativi ai singoli casi d uso. Descrizione degli attori e dei casi d uso. Dall analisi dei requisiti del software di gestione del corpus è stato individuato un singolo attore del sistema. Tale attore, denominato Linguista, rappresenta la classe degli utilizzatori del sistema che sono sostanzialmente persone che svolgono attività di studio della lingua parlata. Il Caso d uso Interrogazioni Etichettatura rappresenta il processo per ricercare le stringhe di etichettatura all interno del Data Base AVIP. Il Caso d uso Calcolo Durata Etichettatura rappresenta il processo per calcolare la durata di una stringa di etichettatura all interno del Data Base AVIP. Il Caso d uso Calcolo Media Durata rappresenta il processo per calcolare la media delle durate delle stringhe di etichettatura all interno del Data Base AVIP.

18 Il Caso d uso Calcolo Scarto Q.M. Durata rappresenta il processo per calcolare lo scarto quadratico medio delle durate delle stringhe di etichettatura all interno del Data Base AVIP. Il Caso d uso Interrogazione Parametri rappresenta il processo per ricercare i valori di un parametro relativi ad una stringa di etichettatura. Il Caso d uso Calcolo Media Parametri rappresenta il processo per calcolare la media dei valori dei parametri relativi ad una stringa di etichettatura. Il Caso d uso Calcolo Scarto Q. M. Parametri rappresenta il processo per calcolare lo scarto quadratico medio dei parametri relativi ad una stringa di etichettatura. Il Caso d uso Parser Dialogo rappresenta il processo per analizzare, correggere ed immettere i dati AVIP nel Data Base AVIP. I Casi d uso AVIP CASI D'USO CORPUS AVIP C alcolo S carto Q. M. Durata C alco lo M e dia Dura ta Calcolo Durata E tichetta Linguista Interrogazioni E tichettatura Interrogazione P aram etri Calcolo M edia P aram etri Calcolo S.Q.M. P aram etri P arser Dialogo Figura 11- Diagramma dei Casi D'uso

19 La Struttura dei Casi D Uso. RELAZIONI TRA I CASI D'USO <<extends>> Parser Dialogo <<extends>> Interrogazioni Etichettatura <<extends>> Calcolo Media Durate <<extends>> Interrogazione Parametri Calcolo Scarto Q. M. Durate Calcolo Durata Etichetta <<extends>> <<extends>> Calcol Media Parametri Calcolo Scarto.Q.M. Parametri Figura 12 - Struttura dei Casi D'uso Descrizione degli scenari. Gli scenari sono di seguito descritti secondo il seguente formato. Numero Caso D uso: Nome Caso D Uso Scenario: Numero scenario/totale scenari del caso D uso : Nome scenario Numero Transizione. Descrizione Inoltre EX indica la relazione di estensione. Esempio : EX 2.5 significa sostituire alla riga le righe del caso d uso 2 che iniziano per CASO D USO: Interrogazione Etichettatura. Scenario 1/3: Interrogazione d Etichettatura richiesta su Dialoghi non presenti nel Data Base. 1. Il linguista immette i dati dei Dialoghi su cui vuole ricercare le stringhe di etichettatura. 2. Il sistema ricerca nel Data Base le informazioni relative ai Dialoghi. Rileva l assenza dei Dialoghi nel Data Base, quindi visualizza un messaggio d errore e termina l esecuzione. Scenario 2/3: Interrogazione d Etichettatura richiesta su Dialoghi presenti nel Data Base. Le stringhe ricercate non sono presenti nei dialoghi. 1. Il linguista immette i dati dei Dialoghi su cui vuole ricercare le stringhe di etichettatura. 2. Il sistema ricerca nel Data Base le informazioni relative ai Dialoghi. Rileva la presenza dei dialoghi nel Data Base e ne preleva i record visualizzando i dati dei Dialoghi a video.

20 3. Il linguista immette le stringhe da ricercare e i livelli di etichettatura dove cercarle.. Il sistema ricerca relativamente ai dialoghi richiesti le stringhe di etichettatura. Rileva l assenza di stringhe nel Data Base. Visualizza un messaggio di errore e termina l esecuzione. Scenario 3/3: Interrogazione d Etichettatura richiesta su Dialoghi presenti nel Data Base. Le stringhe ricercate sono presenti nel Data Base. 1. Il linguista immette i dati dei Dialoghi su cui vuole ricercare le stringhe di etichettatura. 2. Il sistema ricerca nel Data Base le informazioni relative ai Dialoghi. Rileva la presenza dei dialoghi nel Data Base, ne preleva i record e visualizza i dati dei Dialoghi a video. 3. Il linguista immette le stringhe da ricercare e i livelli di etichettatura dove cercarle.. Il sistema ricerca nel Data Base AVIP le stringhe di etichettatura cercate e rileva la presenza delle stringhe nel Data Base AVIP. 5. EX 2.5, EX 3.5: EX.5, EX 5.5, EX 6.5 Il sistema visualizza i dati delle stringhe trovate. 6. Il sistema attende nuove richieste di ricerca. 2. CASO D USO: Calcolo Durata Etichetta. Scenario 1/1: Richiesta del calcolo della durata di una stringa di etichettatura. Sostituire EX 2.5 nel caso d uso Interrogazioni di etichettatura scenario 3/3 riga 5 con: 5.1 Il sistema visualizza i dati delle stringhe trovate. 5.2 Il linguista chiede il calcolo della durata di una stringa di etichettatura. 5.3 I sistema determina la durata e visualizza il risultato. 3. CASO D USO: Calcolo Media Durata. Scenario 1/1: Richiesta della media della durata di più stringhe di etichettatura. Sostituire EX 3.5 nel caso d uso Interrogazioni di etichettatura scenario 3/3 riga 5 con: 5.1 Il sistema visualizza i dati delle stringhe trovate. 5.2 Il linguista chiede il calcolo della media delle durate delle stringhe di etichettatura. 5.3 I sistema determina la media delle durate e visualizza il risultato.. CASO D USO: Calcolo Scarto Q. M. Durata. Scenario 1/1: Richiesta del calcolo dello scarto quadratico medio delle durate di più stringhe di etichettatura. Sostituire EX.5 nel caso d uso Interrogazioni di etichettatura scenario 3/3 riga 5 con: 5.1 Il sistema visualizza i dati delle stringhe trovate. 5.2 Il linguista chiede il calcolo dello scarto quadratico medio della durata delle stringhe di etichettatura. 5.3 Il sistema determina lo scarto quadratico medio delle durate e visualizza il risultato.

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo

Dettagli

Basi di Dati Relazionali

Basi di Dati Relazionali Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati Relazionali a.a. 2009-2010 PROGETTAZIONE DI UNA BASE DI DATI Raccolta e Analisi dei requisiti Progettazione concettuale Schema concettuale Progettazione logica

Dettagli

Progettazione di Basi di Dati

Progettazione di Basi di Dati Progettazione di Basi di Dati Prof. Nicoletta D Alpaos & Prof. Andrea Borghesan Entità-Relazione Progettazione Logica 2 E il modo attraverso il quale i dati sono rappresentati : fa riferimento al modello

Dettagli

Progettazione concettuale

Progettazione concettuale Progettazione concettuale Strategie top-down A partire da uno schema che descrive le specifiche mediante pochi concetti molto astratti, si produce uno schema concettuale mediante raffinamenti successivi

Dettagli

Organizzazione degli archivi

Organizzazione degli archivi COSA E UN DATA-BASE (DB)? è l insieme di dati relativo ad un sistema informativo COSA CARATTERIZZA UN DB? la struttura dei dati le relazioni fra i dati I REQUISITI DI UN DB SONO: la ridondanza minima i

Dettagli

EXPLOit Content Management Data Base per documenti SGML/XML

EXPLOit Content Management Data Base per documenti SGML/XML EXPLOit Content Management Data Base per documenti SGML/XML Introduzione L applicazione EXPLOit gestisce i contenuti dei documenti strutturati in SGML o XML, utilizzando il prodotto Adobe FrameMaker per

Dettagli

Il database management system Access

Il database management system Access Il database management system Access Corso di autoistruzione http://www.manualipc.it/manuali/ corso/manuali.php? idcap=00&idman=17&size=12&sid= INTRODUZIONE Il concetto di base di dati, database o archivio

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica. Ingegneria del Software. La fase di Analisi

Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica. Ingegneria del Software. La fase di Analisi Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica Ingegneria del Software La fase di Analisi Giulio Destri Ing. del software: Analisi - 1 Scopo del modulo Definire

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

LA GESTIONE DELLE VISITE CLIENTI VIA WEB

LA GESTIONE DELLE VISITE CLIENTI VIA WEB LA GESTIONE DELLE VISITE CLIENTI VIA WEB L applicazione realizzata ha lo scopo di consentire agli agenti l inserimento via web dei dati relativi alle visite effettuate alla clientela. I requisiti informatici

Dettagli

Database 1 biblioteca universitaria. Testo del quesito

Database 1 biblioteca universitaria. Testo del quesito Database 1 biblioteca universitaria Testo del quesito Una biblioteca universitaria acquista testi didattici su indicazione dei professori e cura il prestito dei testi agli studenti. La biblioteca vuole

Dettagli

Progettazione di un Database

Progettazione di un Database Progettazione di un Database Per comprendere il processo di progettazione di un Database deve essere chiaro il modo con cui vengono organizzati e quindi memorizzati i dati in un sistema di gestione di

Dettagli

Volumi di riferimento

Volumi di riferimento Simulazione seconda prova Esame di Stato Gestione di un centro agroalimentare all ingrosso Parte prima) Un nuovo centro agroalimentare all'ingrosso intende realizzare una base di dati per l'attività di

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Capitolo 13. Interrogare una base di dati

Capitolo 13. Interrogare una base di dati Capitolo 13 Interrogare una base di dati Il database fisico La ridondanza è una cosa molto, molto, molto brutta Non si devono mai replicare informazioni scrivendole in più posti diversi nel database Per

Dettagli

Portale tirocini. Manuale utente Per la gestione del Progetto Formativo

Portale tirocini. Manuale utente Per la gestione del Progetto Formativo GESTIONE PROGETTO FORMATIVO Pag. 1 di 38 Portale tirocini Manuale utente Per la gestione del Progetto Formativo GESTIONE PROGETTO FORMATIVO Pag. 2 di 38 INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 2. ACCESSO AL SISTEMA...

Dettagli

Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2014-2015 Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Strutture di dati: DB e DBMS DATO E INFORMAZIONE Dato: insieme

Dettagli

Stefania Marrara - Esercitazioni di Tecnologie dei Sistemi Informativi. Integrazione di dati di sorgenti diverse

Stefania Marrara - Esercitazioni di Tecnologie dei Sistemi Informativi. Integrazione di dati di sorgenti diverse Politecnico di Milano View integration 1 Integrazione di dati di sorgenti diverse Al giorno d oggi d la mole di informazioni che viene gestita in molti contesti applicativi è enorme. In alcuni casi le

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Database. Appunti di Amaranto Oronzo e Giancane Diego Lezione dell Ing. Lucia Vaira 24/04/2014

Database. Appunti di Amaranto Oronzo e Giancane Diego Lezione dell Ing. Lucia Vaira 24/04/2014 Database Appunti di Amaranto Oronzo e Giancane Diego Lezione dell Ing. Lucia Vaira 24/04/2014 Cos'è un database? È una struttura di dati composta da tabelle a loro volta composte da campi. Caratteristiche

Dettagli

Registratori di Cassa

Registratori di Cassa modulo Registratori di Cassa Interfacciamento con Registratore di Cassa RCH Nucleo@light GDO BREVE GUIDA ( su logiche di funzionamento e modalità d uso ) www.impresa24.ilsole24ore.com 1 Sommario Introduzione...

Dettagli

DATABASE RELAZIONALI

DATABASE RELAZIONALI 1 di 54 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI DISCIPLINE STORICHE ETTORE LEPORE DATABASE RELAZIONALI Dott. Simone Sammartino Istituto per l Ambiente l Marino Costiero I.A.M.C. C.N.R.

Dettagli

I database relazionali (Access)

I database relazionali (Access) I database relazionali (Access) Filippo TROTTA 04/02/2013 1 Prof.Filippo TROTTA Definizioni Database Sistema di gestione di database (DBMS, Database Management System) Sistema di gestione di database relazionale

Dettagli

Strumenti di modellazione. Gabriella Trucco

Strumenti di modellazione. Gabriella Trucco Strumenti di modellazione Gabriella Trucco Linguaggio di modellazione Linguaggio formale che può essere utilizzato per descrivere (modellare) un sistema Il concetto trova applicazione soprattutto nell

Dettagli

Progettazione di una base di dati Ufficio della Motorizzazione

Progettazione di una base di dati Ufficio della Motorizzazione Corso di Gestione dell Informazione Studenti NON frequentanti A.A. 2008/2009 1 Scopo del progetto Progettazione di una base di dati Ufficio della Motorizzazione Si vuole realizzare un applicazione base

Dettagli

Manuale Utente QueryGenerator

Manuale Utente QueryGenerator SOFTWARE DI GESTIONE DEL CORPUS API Manuale Utente QueryGenerator Cirass Sommario Introduzione 1 1. Presentazione 1 2. Requisiti di Sistema 2 3. Installazione 2 4. Utilizzo 3 5. Logica d interrogazione

Dettagli

1. BASI DI DATI: GENERALITÀ

1. BASI DI DATI: GENERALITÀ 1. BASI DI DATI: GENERALITÀ BASE DI DATI (DATABASE, DB) Raccolta di informazioni o dati strutturati, correlati tra loro in modo da risultare fruibili in maniera ottimale. Una base di dati è usualmente

Dettagli

ING SW. Progetto di Ingegneria del Software. e-travel. Requisiti Utente. Specifiche Funzionali del Sistema

ING SW. Progetto di Ingegneria del Software. e-travel. Requisiti Utente. Specifiche Funzionali del Sistema Pagina: 1 e-travel ING SW Progetto di Ingegneria del Software e-travel Requisiti Utente Specifiche Funzionali del Sistema e Pagina: 2 di 9 Indice dei contenuti 1 INTRODUZIONE... 3 1.1 SCOPO DEL DOCUMENTO...

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

Corso di Access. Prerequisiti. Modulo L2A (Access) 1.1 Concetti di base. Utilizzo elementare del computer Concetti fondamentali di basi di dati

Corso di Access. Prerequisiti. Modulo L2A (Access) 1.1 Concetti di base. Utilizzo elementare del computer Concetti fondamentali di basi di dati Corso di Access Modulo L2A (Access) 1.1 Concetti di base 1 Prerequisiti Utilizzo elementare del computer Concetti fondamentali di basi di dati 2 1 Introduzione Un ambiente DBMS è un applicazione che consente

Dettagli

TEORIA sulle BASI DI DATI

TEORIA sulle BASI DI DATI TEORIA sulle BASI DI DATI A cura del Prof. Enea Ferri Cos è un DATA BASE E un insieme di archivi legati tra loro da relazioni. Vengono memorizzati su memorie di massa come un unico insieme, e possono essere

Dettagli

Gestione Iter Manuale Sistemista. Gestione Iter Manuale Sistemista

Gestione Iter Manuale Sistemista. Gestione Iter Manuale Sistemista Gestione Iter Manuale Sistemista Paragrafo-Pagina di Pagine 1-1 di 8 Versione 3 del 24/02/2010 SOMMARIO 1 A Chi è destinato... 1-3 2 Pre requisiti... 2-3 3 Obiettivi... 3-3 4 Durata della formazione...

Dettagli

I Sistemi Informativi

I Sistemi Informativi I Sistemi Informativi Definizione Un Sistema Informativo è un mezzo per acquisire, organizzare, correlare, elaborare e distribuire le informazioni che riguardano una realtà che si desidera descrivere e

Dettagli

Traccia di soluzione dell esercizio del 25/1/2005

Traccia di soluzione dell esercizio del 25/1/2005 Traccia di soluzione dell esercizio del 25/1/2005 1 Casi d uso I casi d uso sono in Figura 1. Ci sono solo due attori: il Capo officina e il generico Meccanico. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. 2 Modello

Dettagli

ARCHIVI E DATABASE (prof. Ivaldi Giuliano)

ARCHIVI E DATABASE (prof. Ivaldi Giuliano) ARCHIVI E DATABASE (prof. Ivaldi Giuliano) Archivio: è un insieme di registrazioni (o records) ciascuna delle quali è costituita da un insieme prefissato di informazioni elementari dette attributi (o campi).

Dettagli

La Progettazione Concettuale

La Progettazione Concettuale La Progettazione Concettuale Università degli Studi del Sannio Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica CorsodiBasidiDati Anno Accademico 2006/2007 docente: ing. Corrado Aaron Visaggio

Dettagli

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:

Dettagli

MODULO 5 Appunti ACCESS - Basi di dati

MODULO 5 Appunti ACCESS - Basi di dati MODULO 5 Appunti ACCESS - Basi di dati Lezione 1 www.mondopcnet.com Modulo 5 basi di dati Richiede che il candidato dimostri di possedere la conoscenza relativa ad alcuni concetti fondamentali sui database.

Dettagli

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI CLASSE III INDIRIZZO S.I.A. UdA n. 1 Titolo: conoscenze di base Conoscenza delle caratteristiche dell informatica e degli strumenti utilizzati Informatica e sistemi di elaborazione Conoscenza delle caratteristiche

Dettagli

CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO

CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO Operazioni da svolgere per il riporto delle giacenze di fine esercizio Il documento che segue ha lo scopo di illustrare le operazioni che devono essere eseguite per:

Dettagli

Linguaggi di programmazione

Linguaggi di programmazione Linguaggi di programmazione Un calcolatore basato sul modello di von Neumann permette l esecuzione di un programma, cioè di una sequenza di istruzioni descritte nel linguaggio interpretabile dal calcolatore

Dettagli

Creare diagrammi di Gantt con Visio 2003

Creare diagrammi di Gantt con Visio 2003 Creare diagrammi di Gantt con Visio 2003 La fase di pianificazione di un progetto è sicuramente molto delicata e alquanto complessa, in quanto bisogna riuscire a definire una scomposizione del progetto

Dettagli

Introduzione al data base

Introduzione al data base Introduzione al data base L Informatica è quella disciplina che si occupa del trattamento automatico dei dati con l ausilio del computer. Trattare i dati significa: raccoglierli, elaborarli e conservarli

Dettagli

Esercizio data base "Biblioteca"

Esercizio data base Biblioteca Rocco Sergi Esercizio data base "Biblioteca" Database 2: Biblioteca Testo dell esercizio Si vuole realizzare una base dati per la gestione di una biblioteca. La base dati conterrà tutte le informazioni

Dettagli

La Metodologia adottata nel Corso

La Metodologia adottata nel Corso La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema

Dettagli

Lezione V. Aula Multimediale - sabato 29/03/2008

Lezione V. Aula Multimediale - sabato 29/03/2008 Lezione V Aula Multimediale - sabato 29/03/2008 LAB utilizzo di MS Access Definire gli archivi utilizzando le regole di derivazione e descrivere le caratteristiche di ciascun archivio ASSOCIAZIONE (1:1)

Dettagli

Esercizio sui data base "Gestione conti correnti"

Esercizio sui data base Gestione conti correnti Database "Gestione conto correnti" Testo del quesito La banca XYZ vuole informatizzare le procedure di gestione dei conti correnti creando un archivio dei correntisti (Cognome, Nome, indirizzo, telefono,

Dettagli

Manuale Utente Albo Pretorio GA

Manuale Utente Albo Pretorio GA Manuale Utente Albo Pretorio GA IDENTIFICATIVO DOCUMENTO MU_ALBOPRETORIO-GA_1.4 Versione 1.4 Data edizione 04.04.2013 1 TABELLA DELLE VERSIONI Versione Data Paragrafo Descrizione delle modifiche apportate

Dettagli

In questo manuale sono indicate le procedure per utilizzare correttamente la gestione delle offerte dei fornitori.

In questo manuale sono indicate le procedure per utilizzare correttamente la gestione delle offerte dei fornitori. Release 5.20 Manuale Operativo ORDINI PLUS Gestione delle richieste di acquisto In questo manuale sono indicate le procedure per utilizzare correttamente la gestione delle offerte dei fornitori. La gestione

Dettagli

SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1. Introduzione

SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1. Introduzione SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1 Introduzione In queste dispense, dopo aver riportato una sintesi del concetto di Dipendenza Funzionale e di Normalizzazione estratti dal libro Progetto di Basi

Dettagli

Object Oriented Programming

Object Oriented Programming OOP Object Oriented Programming Programmazione orientata agli oggetti La programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming) è un paradigma di programmazione Permette di raggruppare in

Dettagli

Concetti di base di ingegneria del software

Concetti di base di ingegneria del software Concetti di base di ingegneria del software [Dalle dispense del corso «Ingegneria del software» del prof. A. Furfaro (UNICAL)] Principali qualità del software Correttezza Affidabilità Robustezza Efficienza

Dettagli

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Basi di dati. Concetti introduttivi ESEMPIO. INSEGNAMENTI Fisica, Analisi, Aule. Docenti. Entità Relazioni Interrogazioni. Ultima modifica: 26/02/2007

Basi di dati. Concetti introduttivi ESEMPIO. INSEGNAMENTI Fisica, Analisi, Aule. Docenti. Entità Relazioni Interrogazioni. Ultima modifica: 26/02/2007 Basi di dati Concetti introduttivi Ultima modifica: 26/02/2007 ESEMPIO INSEGNAMENTI Fisica, Analisi, Informatica Aule Docenti Entità Relazioni Interrogazioni St udent i Database 2 Tabella (I) STUDENTE

Dettagli

Le Basi di Dati. Le Basi di Dati

Le Basi di Dati. Le Basi di Dati Le Basi di Dati 20/05/02 Prof. Carlo Blundo 1 Le Basi di Dati Le Base di Dati (database) sono un insieme di tabelle di dati strutturate in maniera da favorire la ricerca di informazioni specializzate per

Dettagli

La rubrica degli indirizzi di posta elettronica associati al dominio scuole.piemonte.it

La rubrica degli indirizzi di posta elettronica associati al dominio scuole.piemonte.it Pag. 1 di 13 La rubrica degli indirizzi di posta elettronica associati al dominio 1 Pag. 2 di 13 Sommario 1 Scopo del documento... 3 2 Premessa... 3 3 Utilizzo della rubrica elettronica... 3 3.1 Criteri

Dettagli

Raggruppamenti Conti Movimenti

Raggruppamenti Conti Movimenti ESERCITAZIONE PIANO DEI CONTI Vogliamo creare un programma che ci permetta di gestire, in un DB, il Piano dei conti di un azienda. Nel corso della gestione d esercizio, si potranno registrare gli articoli

Dettagli

Introduzione alla teoria dei database relazionali. Come progettare un database

Introduzione alla teoria dei database relazionali. Come progettare un database Introduzione alla teoria dei database relazionali Come progettare un database La struttura delle relazioni Dopo la prima fase di individuazione concettuale delle entità e degli attributi è necessario passare

Dettagli

I casi d uso corrispondono ai compiti che l attore (che può essere una persona fisica e non) può svolgere.

I casi d uso corrispondono ai compiti che l attore (che può essere una persona fisica e non) può svolgere. UML e i Casi d USO I casi d uso specificano una sequenza di azioni che producono un risultato visibile agli attori del sistema. Essi nascono per fornire descrizioni delle capacità del sistema. I casi d

Dettagli

Progettazione della componente applicativa

Progettazione della componente applicativa 7 Progettazione della componente applicativa In questo capitolo illustreremo la progettazione della componente applicativa di un sistema informativo. La metodologia da noi utilizzata sarà basata sull utilizzo

Dettagli

Facoltà di Farmacia - Corso di Informatica

Facoltà di Farmacia - Corso di Informatica Basi di dati Riferimenti: Curtin cap. 8 Versione: 13/03/2007 1 Basi di dati (Database, DB) Una delle applicazioni informatiche più utilizzate, ma meno conosciute dai non informatici Avete già interagito

Dettagli

Gestione Turni. Introduzione

Gestione Turni. Introduzione Gestione Turni Introduzione La gestione dei turni di lavoro si rende necessaria quando, per garantire la continuità del servizio di una determinata struttura, è necessario che tutto il personale afferente

Dettagli

Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane. e per le Informazioni bibliografiche. Manuali utente per SBN WEB. Versione 1.

Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane. e per le Informazioni bibliografiche. Manuali utente per SBN WEB. Versione 1. Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni bibliografiche Manuali utente per SBN WEB Versione 1.0 Produzione editoriale Vers. 1.0 27/09/2013 Pagina 1 Sommario

Dettagli

Riepilogo delle modifiche di PA-DSS dalla versione 2.0 alla 3.0

Riepilogo delle modifiche di PA-DSS dalla versione 2.0 alla 3.0 Settore delle carte di pagamento (PCI) Standard di protezione dei dati per le applicazioni di pagamento () Riepilogo delle modifiche di dalla versione 2.0 alla 3.0 Novembre 2013 Introduzione Il presente

Dettagli

In legenda sono riportate le fasi R, P, C/T e I/SA come specificato nella norma ISO/IEC 12207.

In legenda sono riportate le fasi R, P, C/T e I/SA come specificato nella norma ISO/IEC 12207. Durante le attività di sviluppo del software applicativo è spesso utilizzato un ciclo di vita incrementale il cui schema di processo è sintetizzato nella figura seguente. In legenda sono riportate le fasi

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

INFORMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE PROF.SSA BICE CAVALLO

INFORMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE PROF.SSA BICE CAVALLO Basi di dati: Microsoft Access INFORMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE PROF.SSA BICE CAVALLO Database e DBMS Il termine database (banca dati, base di dati) indica un archivio, strutturato in modo tale

Dettagli

Access. P a r t e p r i m a

Access. P a r t e p r i m a Access P a r t e p r i m a 1 Esempio di gestione di database con MS Access 2 Cosa è Access? Access e un DBMS che permette di progettare e utilizzare DB relazionali Un DB Access e basato sui concetti di

Dettagli

per immagini guida avanzata Organizzazione e controllo dei dati Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1

per immagini guida avanzata Organizzazione e controllo dei dati Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Organizzazione e controllo dei dati Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Il raggruppamento e la struttura dei dati sono due funzioni di gestione dati di Excel, molto simili tra

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

database: modello entityrelationship

database: modello entityrelationship Insegnamento di Informatica CdS Scienze Giuridiche A.A. 2007/8 database: modello entityrelationship Prof.Valle D.ssaFolgieri Lez7 25.10.07 Trattamento dati. Database: modello entity-relationship 1 Fasi

Dettagli

Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli

Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli Prerequisiti Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli L opzione Varianti articolo è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro e include tre funzionalità distinte: 1. Gestione

Dettagli

SOMMARIO. 2003 Gruppo 4 - All right reserved 1

SOMMARIO. 2003 Gruppo 4 - All right reserved 1 SOMMARIO STUDIO DEL DOMINIO DI APPLICAZIONE...2 Introduzione...2 Overview del sistema...2 Specificità del progetto 2...2 Utente generico...3 Studente...3 Docente...3 Amministratore di sistema...3 GLOSSARIO...4

Dettagli

MODELLO RELAZIONALE. Introduzione

MODELLO RELAZIONALE. Introduzione MODELLO RELAZIONALE Introduzione E' stato proposto agli inizi degli anni 70 da Codd finalizzato alla realizzazione dell indipendenza dei dati, unisce concetti derivati dalla teoria degli insiemi (relazioni)

Dettagli

SOFTWARE A SUPPORTO DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DELLO SPORTELLO UNICO SPECIFICA DEI REQUISITI UTENTE

SOFTWARE A SUPPORTO DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DELLO SPORTELLO UNICO SPECIFICA DEI REQUISITI UTENTE Pag. 1 di 16 SOFTWARE A SUPPORTO DELLA (VERS. 3.1) Specifica dei Requisiti Utente Funzionalità di associazione di più Richiedenti ad un procedimento Codice Identificativo VERIFICHE ED APPROVAZIONI CONTROLLO

Dettagli

Allegato 2 Modello offerta tecnica

Allegato 2 Modello offerta tecnica Allegato 2 Modello offerta tecnica Allegato 2 Pagina 1 Sommario 1 PREMESSA... 3 1.1 Scopo del documento... 3 2 Architettura del nuovo sistema (Paragrafo 5 del capitolato)... 3 2.1 Requisiti generali della

Dettagli

Programma del Corso. Dati e DBMS SQL. Progettazione di una. Normalizzazione

Programma del Corso. Dati e DBMS SQL. Progettazione di una. Normalizzazione Programma del Corso Dati e DBMS DBMS relazionali SQL Progettazione di una base di dati Normalizzazione (I prova scritta) (II prova scritta) Interazione fra linguaggi di programmazione e basi di dati Cenni

Dettagli

WG-TRANSLATE Manuale Utente WG TRANSLATE. Pagina 1 di 15

WG-TRANSLATE Manuale Utente WG TRANSLATE. Pagina 1 di 15 WG TRANSLATE Pagina 1 di 15 Sommario WG TRANSLATE... 1 1.1 INTRODUZIONE... 3 1 TRADUZIONE DISPLAY FILE... 3 1.1 Traduzione singolo display file... 4 1.2 Traduzione stringhe da display file... 5 1.3 Traduzione

Dettagli

LA RICLASSIFICAZIONE DEI SALDI CONTABILI CON MICROSOFT ACCESS 2007

LA RICLASSIFICAZIONE DEI SALDI CONTABILI CON MICROSOFT ACCESS 2007 LA RICLASSIFICAZIONE DEI SALDI CONTABILI CON MICROSOFT ACCESS 2007 La fase di riclassificazione del bilancio riveste un ruolo molto importante al fine di comprendere l andamento aziendale; essa consiste,

Dettagli

Il sofware è inoltre completato da una funzione di calendario che consente di impostare in modo semplice ed intuitivo i vari appuntamenti.

Il sofware è inoltre completato da una funzione di calendario che consente di impostare in modo semplice ed intuitivo i vari appuntamenti. SH.MedicalStudio Presentazione SH.MedicalStudio è un software per la gestione degli studi medici. Consente di gestire un archivio Pazienti, con tutti i documenti necessari ad avere un quadro clinico completo

Dettagli

Gestione Voti Scolastici

Gestione Voti Scolastici Gestione Voti Scolastici Progettare un modello di dati per la gestione delle informazioni riguardanti le prove, nelle diverse materie, sostenute dagli studenti di una scuola media superiore. Il sistema

Dettagli

UTILIZZO DEL MODULO DATA ENTRY PER L IMPORTAZIONE DEI DOCUMENTI (CICLO PASSIVO)

UTILIZZO DEL MODULO DATA ENTRY PER L IMPORTAZIONE DEI DOCUMENTI (CICLO PASSIVO) Codice documento 10091501 Data creazione 15/09/2010 Ultima revisione Software DOCUMATIC Versione 7 UTILIZZO DEL MODULO DATA ENTRY PER L IMPORTAZIONE DEI DOCUMENTI (CICLO PASSIVO) Convenzioni Software gestionale

Dettagli

RINTRACCIABILITA' MATERIALI

RINTRACCIABILITA' MATERIALI Release 5.20 Manuale Operativo RINTRACCIABILITA' MATERIALI Integrato a Produzione, Lotti e Matricole Il manuale descrive una serie di funzionalità che vengono attivate con il moduli Lotti di magazzino,

Dettagli

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi Capitolo Terzo Primi passi con Microsoft Access Sommario: 1. Aprire e chiudere Microsoft Access. - 2. Aprire un database esistente. - 3. La barra multifunzione di Microsoft Access 2007. - 4. Creare e salvare

Dettagli

Linguaggi e Paradigmi di Programmazione

Linguaggi e Paradigmi di Programmazione Linguaggi e Paradigmi di Programmazione Cos è un linguaggio Definizione 1 Un linguaggio è un insieme di parole e di metodi di combinazione delle parole usati e compresi da una comunità di persone. È una

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

Le query. Lezione 6 a cura di Maria Novella Mosciatti

Le query. Lezione 6 a cura di Maria Novella Mosciatti Lezione 6 a cura di Maria Novella Mosciatti Le query Le query sono oggetti del DB che consentono di visualizzare, modificare e analizzare i dati in modi diversi. Si possono utilizzare query come origine

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

Software di sistema e software applicativo. I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche

Software di sistema e software applicativo. I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche Software di sistema e software applicativo I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche Software soft ware soffice componente è la parte logica

Dettagli

Mon Ami 3000 Conto Lavoro Gestione del C/Lavoro attivo e passivo

Mon Ami 3000 Conto Lavoro Gestione del C/Lavoro attivo e passivo Prerequisiti Mon Ami 3000 Conto Lavoro Gestione del C/Lavoro attivo e passivo L opzione Conto lavoro è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro. Introduzione L opzione Conto lavoro permette

Dettagli

RIFERIMENTI ATTORI GLOSSARIO. ERRORI COMUNI REV. REQUISITI INGEGNERIA DEL SOFTWARE Università degli Studi di Padova

RIFERIMENTI ATTORI GLOSSARIO. ERRORI COMUNI REV. REQUISITI INGEGNERIA DEL SOFTWARE Università degli Studi di Padova RIFERIMENTI ERRORI COMUNI REV. REQUISITI INGEGNERIA DEL SOFTWARE Università degli Studi di Padova Dipartimento di Matematica Corso di Laurea in Informatica, A.A. 2014 2015 I riferimenti devono essere precisi

Dettagli

Sistemi Informativi e Basi di Dati

Sistemi Informativi e Basi di Dati Sistemi Informativi e Basi di Dati Laurea Specialistica in Tecnologie di Analisi degli Impatti Ecotossicologici Docente: Francesco Geri Dipartimento di Scienze Ambientali G. Sarfatti Via P.A. Mattioli

Dettagli

Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili

Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili Questa presentazione intende illustrare brevemente la nuova funzionalità (Notifiche multiple di DM simili) predisposta

Dettagli

connessioni tra i singoli elementi Hanno caratteristiche diverse e sono presentati con modalità diverse Tali relazioni vengono rappresentate QUINDI

connessioni tra i singoli elementi Hanno caratteristiche diverse e sono presentati con modalità diverse Tali relazioni vengono rappresentate QUINDI Documenti su Internet LINGUAGGI DI MARKUP Internet permette (tra l altro) di accedere a documenti remoti In generale, i documenti acceduti via Internet sono multimediali, cioè che possono essere riprodotti

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO PAG. 1 J O B T I M E W F. Variazioni mensili al cartellino presenze. Versione 6.1. JOBTIME Work Flow

SCHEDA PRODOTTO PAG. 1 J O B T I M E W F. Variazioni mensili al cartellino presenze. Versione 6.1. JOBTIME Work Flow SCHEDA PRODOTTO PAG. 1 J O B T I M E W F Variazioni mensili al cartellino presenze Versione 6.1 SCHEDA PRODOTTO PAG. 2 INTRODUZIONE Il mercato degli applicativi informatici si sta consolidando sempre più

Dettagli

Cosa è un foglio elettronico

Cosa è un foglio elettronico Cosa è un foglio elettronico Versione informatica del foglio contabile Strumento per l elaborazione di numeri (ma non solo...) I valori inseriti possono essere modificati, analizzati, elaborati, ripetuti

Dettagli

Hub-PA Versione 1.0.6 Manuale utente

Hub-PA Versione 1.0.6 Manuale utente Hub-PA Versione 1.0.6 Manuale utente (Giugno 2014) Hub-PA è la porta d ingresso al servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione (PA) a disposizione di ogni fornitore. Questo manuale

Dettagli

Basi di dati. (Sistemi Informativi) teoria e pratica con Microsoft Access. Basi di dati. Basi di dati. Basi di dati e DBMS DBMS DBMS

Basi di dati. (Sistemi Informativi) teoria e pratica con Microsoft Access. Basi di dati. Basi di dati. Basi di dati e DBMS DBMS DBMS Basi di Basi di (Sistemi Informativi) Sono una delle applicazioni informatiche che hanno avuto il maggiore utilizzo in uffici, aziende, servizi (e oggi anche sul web) Avete già interagito (magari inconsapevolmente)

Dettagli