RELAZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE PER L ANNO 2005: CONSIDERAZIONI DI SINTESI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RELAZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE PER L ANNO 2005: CONSIDERAZIONI DI SINTESI"

Transcript

1 INTRODUZIONE RELAZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE PER L ANNO 2005: CONSIDERAZIONI DI SINTESI Il Nucleo di Valutazione, a seguito dell analisi dei dati in riferimento all anno 2005, ha elaborato l allegata relazione tecnica che tiene conto delle peculiarità della Scuola Normale Superiore nel sistema universitario nazionale dettagliando le esigenze che ne derivano in termini di parametri e indicatori di valutazione specifici per le Scuole di Eccellenza. Peculiarità: La Scuola integra e approfondisce il percorso formativo dei propri allievi che contemporaneamente sono anche allievi iscritti all Università di Pisa. Gli allievi, che entrano per concorso, fino a che soddisfano gli obblighi 1 stabiliti dalla Scuola, vivono e studiano nei collegi della Scuola stessa a titolo completamente gratuito per l intera durata del corso di studi. Una prima generale riflessione, spinta anche dall esame dei documenti e dei dati disponibili, ha confermato al Nucleo la sostanziale peculiarità istituzionale della Scuola Normale, da cui discende che il riferimento a parametri, standard o comunque criteri, validi per l assegnazione alle Università delle risorse e per la valutazione dell attività, non è comunque opportuno e coerente con la realtà. Del resto è ben noto che Istituzioni quali la Scuola Normale Superiore, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste e la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant Anna, rispetto agli atenei italiani, presentano tratti specifici di grande rilievo; sono caratteristiche che dovrebbero essere considerate dal legislatore e dal Governo, ogni qual volta si interviene sull ordinamento universitario, perché è reale e consistente il rischio di una non corretta rappresentazione nell ambito del panorama universitario. A proposito delle particolarità delle Scuole Superiori ad ordinamento speciale, il Nucleo, nel richiamare la relazione redatta dalla apposita Commissione costituita dal Ministero nel 1994, ritiene opportuno sottolineare qui di seguito un passo interessante e significativo. Le tre Scuole esistenti hanno caratteristiche diverse, età anche diverse e quindi diverse tradizioni, ma rappresentano tre positivi modelli per la formazione dell eccellenza: la Normale, nota per la formazione del personale docente di alta qualità, ha conservato caratteristiche che la rendono prevalentemente (anche se non esclusivamente) adatta alla formazione di eccellenza scientifica e umanistica. La citazione evidenzia sinteticamente che non solo rispetto al quadro complessivo dell istruzione universitaria le tre istituzioni si distinguono, ma anche tra loro esistono rilevanti differenze che costituiscono il valido contributo che singolarmente recano per il soddisfacimento delle esigenze di formazione e di sviluppo del Paese. La base su cui poggiano le tre Scuole è indubbiamente l eccellenza e ciò è dimostrato dai risultati che sono stati conseguiti nel corso del tempo 2. Come emerge dalla documentazione, dal 1995 il M.U.R.S.T. ha, in coerenza con quanto esposto, espressamente sottolineato la necessità di definire criteri ad hoc per le tre Scuole speciali. Tutto ciò considerato, il Nucleo ribadisce ancora che nel procedere alla valutazione dell attività della Scuola è indispensabile adottare criteri propri ed eventualmente diversi da quelli generalmente utilizzati 1 Art. 37 dello Statuto della Scuola: Ogni allievo del corso ordinario deve riportare negli esami universitari e in quelli interni sostenuti durante l'anno accademico la media di almeno ventisette su trenta e in ciascun esame il punteggio di almeno ventiquattro su trenta. 2 L eccellenza dovrebbe essere valutata e dichiarata ex post, da qualcun altro e non da chi si autodichiara «eccellente» in partenza. [ ] [La Normale] non si è mai autodefinita tale. Quando ci tocca autodefinirci, lo facciamo in termini istituzionali e sulla base di un esperienza secolare; e se parliamo di qualità dei nostri studenti, ha senso, io credo, che lo facciamo solo in due modi: o parlando al passato, e non vedo chi possa negare la qualità di normalisti come Fermi o Ciampi; o parlando al futuro, ma in termini di strategie per garantire la qualità piuttosto che di vuote formule che danno per scontato il risultato. Estratto da Quale Eccellenza, pg. 149 e 150, di Salvatore Settis. 1

2 INTRODUZIONE per le istituzioni universitarie che ad essa non sono comparabili per dimensioni, organizzazione, piani strutturali e attività prodotta (si ricorda ad esempio che le due Scuole pisane sono tenute per Statuto a fornire servizi di ospitalità per una vita integralmente collegiale). Pur nell ottica degli indicatori prescelti dal Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario, il Nucleo ha sempre ritenuto necessario un sistema di indicatori e parametri appropriato per rappresentare la realtà delle Scuole d eccellenza. Grazie alla positiva considerazione degli indicatori proposti dalle Scuole d eccellenza, avvenuto nel 2003, si sono create le condizioni oggettive per un percorso di significativo progresso. Una delle caratteristiche più importanti della Scuola è che tutti i suoi allievi sono in corso, con medie per esame elevatissime e il conseguimento della laurea con il massimo dei voti. Il modello seguito alla Scuola e la formazione in essa impartita supera e va oltre il sistema dei crediti formativi universitari. Aspetti strutturali: Alla Scuola Normale si insegnano discipline umanistiche e scientifiche, e l intera organizzazione didattica e scientifica è divisa in due Classi Accademiche: L intera organizzazione didattica e scientifica è articolata in due Classi Accademiche: la Classe di Lettere e Filosofia, che comprende cinque aree disciplinari: Storia Antica e Filologia Classica, Letteratura Italiana e Linguistica, Storia dell Arte e Archeologia, Storia e Paleografia, Filosofia; la Classe di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali che comprende cinque aree disciplinari: Matematica; Fisica; Chimica; Scienze Biologiche; Informatica. L offerta formativa della Normale comprende: l orientamento universitario, la formazione universitaria (corso ordinario), la formazione post-laurea (corso di perfezionamento) e le iniziative formative di tipo professionalizzante o specialistico che prevedono Corsi di alta formazione e Tirocini formativi. Al corso ordinario ed al corso di perfezionamento si accede per concorso. Di seguito se ne riporta uno schema esemplificativo: La Scuola integra e approfondisce il percorso formativo dei propri allievi che contemporaneamente sono anche allievi iscritti all Università di Pisa. Gli allievi, che entrano per concorso, vivono e studiano nei collegi della Scuola a titolo completamente gratuito per l intera durata del corso di studi Si tratta di corsi specializzati, di durata variabile, destinati a laureati, anche già inseriti nel mondo del lavoro e della ricerca. Alta formazione Orientamento alla scelta universitaria Formazione universitaria (corsi ordinari) Ingresso al 1 e 4 anno La scuola offre a studenti di talento, provenienti dalle scuole medie superiori italiane, l opportunità di frequentare i propri corsi Formazione post laurea (perfezionamento) Corso di studi triennale equiparato al dottorato di ricerca. Gli allievi perfezionandi, che entrano per concorso, hanno una borsa di studio e vivono e studiano all interno della comunità della Scuola Formazione professionalizzante (tirocini/stage) Si rivolge agli allievi ed ex allievi della Scuola Normale per orientarli nella scelta della professione 2

3 INTRODUZIONE Valutazione 2005 e indicazioni di miglioramento: Un primo aspetto di riflessione riguarda la c.d. fuga dalle facoltà scientifiche universitarie: rispetto a questo fenomeno, ormai caratteristico della realtà del nostro paese, che vede una netta prevalenza degli iscritti alle facoltà umanistiche rispetto a quelle scientifiche, con un rapporto di 60 a 40 3, la realtà nella Scuola Normale è esattamente opposta. Alla Scuola la proporzione è infatti del 60% di domande raccolte per la Classe di Scienze, verso il 40% della Classe di Lettere: è interessante inoltre notare la crescita in valore assoluto delle domande di ammissione alla Scuola, in particolare di quelle per la Classe di Scienze 4. Questo dato può essere ulteriormente analizzato grazie al questionario che viene distribuito agli aspiranti normalisti in occasione del concorso di ammissione 5, da cui emerge che fra i principali aspetti attrattivi della Scuola vi è l impegno richiesto, e che la possibilità di fare ricerca è fra i principali fattori motivazionali che spingono verso la Scuola. Tali percezioni corrispondono esattamente agli elementi che la Scuola Normale intende rafforzare sin dall inizio del percorso formativo dei normalisti. Un secondo elemento si può apprezzare osservando il bilancio consuntivo 2005: la ricerca assume un peso sempre crescente, corrispondente al 30% delle entrate. Fra i segnali positivi vi è una netta crescita dei finanziamenti FIRB e di altri Enti, per un totale di k/, con risultati in termini di autofinanziamento particolarmente lusinghieri per alcune strutture 6. Dai dati di outcome sugli esiti professionali degli ex allievi, ricostruiti attraverso un apposita indagine 7, emerge un chiaro orientamento verso la carriera accademica e più in generale verso il settore della ricerca. Fra gli allievi che hanno concluso il corso ordinario, circa il 43% dichiara di essere docente o ricercatore universitario; fra i perfezionati la percentuale sfiora il 70%. Questi valori crescono ulteriormente se si considera l attività dell azienda/ente presso cui gli intervistati operano: circa il 63% degli ordinari e il 90% dei perfezionati dichiara di dedicarsi al settore dell istruzione, formazione, ricerca e sviluppo. La scelta prevalente dell istruzione, formazione e ricerca, determina una caratterizzazione della Scuola nel panorama nazionale. Negli altri atenei, questo sbocco professionale interessa una quota marginale di individui da non renderne addirittura possibile una quantificazione precisa. Considerando i soli allievi ordinari (quindi i laureati) nel periodo / , si osserva che mentre a livello nazionale la percentuale di docenti e ricercatori (universitari e non) si mantiene al di sotto del 9% per Scienze e dell 11% per Lettere 8, per la Scuola la stessa percentuale arriva al 26% per Scienze e al 32% per Lettere, a cui si aggiunge il 21% degli ordinari di Lettere che svolge attività di insegnamento nelle scuole medie inferiori e superiori. E inoltre di interesse il dato relativo al numero degli ex normalisti che lavora all estero, pari al 20% del campione intervistato, spesso occupati in prestigiose università e centri di ricerca di alto livello. Si sottolinea inoltre la rinnovata potenzialità dei corsi di orientamento universitario della Scuola. E rilevante infatti ricordare che il loro scopo principale non è quello di presentare la Scuola Normale 3 In riferimento all anno accademico 2005/2006 gli iscritti alle facoltà di Lettere e Filosofia erano pari a , quelli alle facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali erano pari a (fonte MIUR-USTAT). Gli iscritti ai corsi di orientamento scientifico, rapportati al totale degli studenti universitari, sono in forte diminuzione, passando dal quasi 50% dell anno accademico 1951/1952 al circa 30% del 2000/2001, anche utilizzando l espressione orientamento scientifico in senso lato ovverosia includendovi i raggruppamenti di Medicina, Agraria e Ingegneria. 4 Si veda la sezione II. Formazione Universitaria della presente relazione, pg. 88 per un esame dei risultati. 5 Per un analisi più approfondita dei risultati si rimanda alla sezione II. Formazione Universitaria della presente relazione, pagine da 87 ss. 6 Per un approfondimento si veda la sezione I. Ricerca, pg. 9 7 L indagine è stata condotta sugli ex allievi ordinari ammessi alla Scuola Normale dal 1980 al 1999, e sui perfezionandi ammessi dal 1980 al 2001, per un campione di soggetti, l 80% dei quali ha risposto all iniziativa. Per un approfondimento dei risultati si legga l allegato 3 della presente relazione. 8 Dati Almalaurea, rapporto

4 INTRODUZIONE Superiore ma quello di fornire un ampio panorama di esperienze e temi di studio interdisciplinari presenti nel mondo universitario, nella ricerca, nelle attività istituzionali e professionali. I corsi di orientamento rispondono pienamente all obiettivo generale che la Scuola Normale si è posta sin dalle origini cioè fare cultura a vasto spettro. A conferma di questo vi è l elevato numero di coloro che, dopo aver frequentato i corsi di orientamento, hanno provato e superato il concorso di ammissione in prestigiose sedi universitarie. Negli ultimi anni in media il 20% dei neo normalisti proviene dai corsi di orientamento e da un analisi dei dati è inoltre emerso che chi ha frequentato i corsi di orientamento ha, rispetto a chi non lo ha fatto, probabilità più che doppie di entrare alla Normale. Questo risultato testimonia il valore dei criteri di selezione delle candidature per la partecipazione ai corsi. Il Nucleo si compiace in particolare dello sforzo che la Scuola ha fatto nel 2005 e 2006 per la realizzazione di un corso nel Sud del paese, a Camigliatello Silano, che va ad aggiungersi ai tre corsi realizzati in Toscana e a quello di Rovereto (TN), in collaborazione con l università di Trento. Ciò rappresenta un segnale importante per ribadire il respiro nazionale dell iniziativa 9. Il Nucleo saluta inoltre positivamente la realizzazione nel 2006 di corsi di orientamento alla laurea magistrale aventi lo scopo di presentare a un gruppo selezionato di giovani meritevoli l ambiente di studio e le specifiche linee di ricerca offerte agli allievi della Scuola Normale. Passando a considerazioni di natura più strettamente organizzativa, il Nucleo considera molto positive le principali novità del nuovo Statuto della Scuola ed in particolare l istituzione del Collegio Accademico che permetterà di affrontare in maniera sistematica i grandi temi strategici della Scuola. La nascita del nuovo Statuto sottolinea la volontà della Scuola di tenersi al passo con le trasformazioni che stanno avvenendo nel mondo universitario: in quest ottica va letta sia l introduzione della possibilità per i normalisti di iscriversi presso altri Atenei, oltre all Università di Pisa, previa la stipula di accordi con i medesimi, sia l ipotesi di istituire fondazioni per lo svolgimento di attività strumentali e di ricerca o comunque utili per il conseguimento dei propri fini istituzionali. Il Nucleo ha continuato nel percorso di maggiore partecipazione mediante lo svolgimento di audizioni con tutti i responsabili di centri e gruppi di ricerca e questo al fine di comprendere eventuali aree di miglioramento su cui indirizzare l attività della Scuola. Le audizioni hanno confermato la viva partecipazione dei responsabili che hanno contribuito a far emergere punti di forza e di debolezza, ed in particolare: 1. Flessibilità e riduzione, per quanto possibile, del precariato esistente: la presenza di unità precarie incide sul lavoro determinandone, in molti casi, un frazionamento. Il continuo turnover del personale richiede continui sforzi di formazione delle nuove persone introdotte in sostituzione delle precedenti, con un conseguente spreco di energie e risorse. La situazione normativa pone indubbiamente un freno alla soluzione di questo problema, anche se la costruzione di un database delle figure professionali ritenute indispensabili per lo svolgimento delle attività di ricerca, condotta a livello complessivo nella struttura, potrà consentire una rimodulazione appropriata alle esigenze della ricerca e della didattica; 2. Attrattività di ricercatori esterni e fuga degli interni: nel settore della ricerca è presente una elevata concorrenza a livello internazionale e la retribuzione che è offerta nel nostro paese, a parità di competenze e mansioni, è spesso largamente inferiore ai livelli esteri. Ovviamente questo determina una situazione fortemente penalizzante nella capacità di attrarre ricercatori dall estero e mantenere in sede i più bravi. Questo si riversa a cascata sulla composizione di alcuni gruppi di ricerca che sono praticamente privi di livelli intermedi. La soluzione di questo problema dipende ancora una volta solo in parte dalla Scuola. Tenuto conto dei vincoli normativi che ostacolano interventi sul valore della borsa, un auspicabile alternativa potrebbe 9 Si vedano le pg per un analisi dei risultati dell attività 4

5 5 Nucleo di Valutazione - Relazione 2005 INTRODUZIONE essere rappresentata dalla messa a disposizione dei ricercatori, in particolare stranieri, di una idonea foresteria che risolva in modo adeguato il problema dell alloggio e della permanenza; 3. Locali a disposizione: la Scuola ha di recente compiuto alcune importanti acquisizioni patrimoniali che hanno migliorato le condizioni di lavoro di molti laboratori. Permane una situazione di disagio in alcuni casi che potrebbe essere in parte ovviata tramite una generale verifica dell utilizzazione degli spazi presenti, in modo da osservare se è possibile una razionalizzazione del loro uso; 4. Gestione dei progetti di ricerca: è sentita l esigenza da parte dei centri di ricerca di poter contare su personale tecnico-amm.vo a supporto nella ricerca di bandi di finanziamento di progetti di ricerca (in particolare europei) e nella fase di preparazione, gestione e rendicontazione dei suddetti. Anche in questo caso si potrebbe effettuare una ricerca interna per verificare se esistono professionalità da impiegare per lo svolgimento di tali attività. Qualora internamente non esistessero, si ritiene utile formare una o più unità di personale oppure valutare l opportunità di una assunzione. Altri aspetti sui quali il Nucleo richiama l attenzione sono: - il respiro internazionale delle attività svolte dalla Scuola: questo è indubbiamente il risultato del notevole sviluppo delle strutture, anche logistiche, ma soprattutto della crescita dei laboratori e degli ambiti di ricerca esistenti che ha intensificato le collaborazioni scientifiche nazionali e internazionali. Tuttavia si ritiene che il respiro internazionale potrebbe essere ulteriormente potenziato. Una leva potrebbe essere quella di tener conto dei vincoli normativi in materia di immigrazione nel momento in cui si definiscono le tempistiche dei bandi per l ingresso alla Scuola. Altra leva, come già in parte suggerito dal Nucleo negli anni scorsi con riferimento ai cosi di orientamento universitario, potrebbe essere quella di realizzare all estero (soprattutto nei paesi emergenti) iniziative di preselezione di allievi, eventualmente in collaborazione con altri prestigiosi atenei; - il servizio di placement offerto agli allievi: il Nucleo ritiene indispensabile proseguire il percorso avviato grazie al progetto CaPS (Career and Placement Service) finanziato dal MIUR, anche dopo la conclusione dello stesso. E necessario che venga costituita una vera e propria rete di contatto con gli ex allievi e che il servizio continui a fornir loro informazioni nel corso degli anni. Ciò permetterà una osservazione delle tendenze e scelte professionali dei normalisti e costituirà uno strumento di riflessione per la didattica; - la valutazione della ricerca: confermando la validità del metodo delle audizioni con i responsabili dei centri e laboratori di ricerca, il Nucleo ritiene inoltre utile porre un attenzione particolare al set di indicatori di valutazione della ricerca; - la valutazione dei servizi: il Nucleo ritiene utile la diffusione di questionari di valutazione dei servizi offerti dalla Scuola agli studenti: la segreteria, il convitto, la mensa, il centro di calcolo, la biblioteca e ciò con il duplice obiettivo di valorizzare queste risorse e di individuare possibili spunti di miglioramento. In conclusione, il Nucleo torna anche quest anno a sottolineare l apporto, presente e futuro, che la Scuola è in grado di dare al progresso del Paese, così come ha sempre fatto durante la sua storia. L ingrediente fondamentale di questo successo è lo spirito critico e la curiosità intellettuale che la Scuola Normale incoraggia nei propri allievi, che si sostanzia nella rapidità e adattabilità al cambiamento. Su questa strada, visti i successi conseguiti, la Scuola deve continuare a procedere, non rimanendo indifferente ai cambiamenti sociali, ma utilizzandoli a proprio vantaggio per rafforzare la propria posizione di guida e sviluppo nella società contemporanea. Il Nucleo esprime un sentito ringraziamento al Direttore, al Prorettore al Bilancio e allo Sviluppo, al Prorettore alla Valutazione, ai Presidi delle Classi, ai Direttori dei Laboratori, al Direttore della Biblioteca, ed al Responsabile della Segreteria del Nucleo di Valutazione, per la disponibilità ad una piena interazione, elemento fondamentale per individuare prospettive di miglioramento.

6 INTRODUZIONE INTRODUZIONE: LA STRUTTURA SEGUITA E I NUOVI INDICATORI Obiettivo di questa relazione è di fornire un quadro dell attività svolta da parte della Scuola Normale nel corso del Il processo di valutazione del sistema universitario ha preso avvio da diversi anni in Europa e in Italia. La normativa nazionale al riguardo ha mirato a disciplinare e standardizzare la valutazione con l obiettivo di assicurare il miglioramento qualitativo delle attività degli atenei attraverso la verifica di tre importanti leve: l efficienza, l efficacia, l economicità delle attività didattiche, di ricerca e di gestione amm.va. Fra l altro la valutazione delle istituzioni universitarie è uno dei punti qualificanti della politica attuata dal MIUR per il rilancio e il miglioramento qualitativo del sistema italiano nel contesto europeo, ed una conferma di questa politica si può chiaramente leggere nel meccanismo di valutazione triennale della ricerca affidato al CIVR. In sostanza sta prendendo piede una c.d. esigenza della valutazione e ne è segno evidente il proliferare di organi e strumenti di valutazione che si stanno affermando non solo in ambito universitario. Il problema consiste nell associare il termine valutazione a quello di esigenza. Il rischio è quello di svilire il ruolo principale che la valutazione deve avere: l accompagnamento. Valutare non significa semplicemente misurare. Con il termine misurazione ci si riferisce infatti ad un attività che postula la presenza di riferimenti o elementi oggettivi che non consentono incertezze. Valutare invece implica necessariamente una componente discretiva, di giudizio, che si avvale di misure ma non si riduce a queste. Proprio in ragione di questi aspetti, il Nucleo di Valutazione, già da alcuni anni, considera importante condurre il suo lavoro attraverso un attenta e continua interazione con la Scuola ed in particolare con il Direttore, i Responsabili dell area amministrativa, i Presidi ed i professori impiegati nelle principali aree di attività didattica e scientifica. In quest ottica, anche nel corso del 2005 sono stati riproposti incontri con i vari responsabili dei laboratori e centri di ricerca della Scuola. Questo è stato fatto sia per avere una panoramica generale delle attività di ricerca svolte all interno della Scuola, che per raccogliere spunti e suggerimenti utili al miglior funzionamento della struttura. L obiettivo delle audizioni è quello di innescare un effetto sinergico tra i soggetti aventi come obiettivo l aumento del livello qualitativo del servizio fonrnito all utenza, in particolare per quanto riguarda la produzione, la didattica, le altre attività formative e culturali, i servizi in genere. Il Nucleo infatti sperimentando la difficoltà oggettiva di riferire alla Scuola parametri quantitativi utilizzati per la valutazione di attività universitarie tradizionali, si è trovato a riflettere sulla cultura dei risultati. Nell attuale dibattito scientifico-metodologico sull organizzazione stanno in realtà emergendo perplessità su quei sistemi di controllo e ricompensa legati troppo strettamente ai risultati economicofinanziari di breve periodo. E forse interessante ricordare come nella dottrina si evidenzi un significativo passaggio da modelli focalizzati su grandezze misurabili con elevato grado di certezza a sistemi complessi, nei quali la capacità di raggiungere i risultati è profondamente legata al coinvolgimento degli stessi utenti e alla capacità della struttura di recepire le loro aspettative per un effettivo miglioramento dei meccanismi di gestione. Per quanto riguarda l attività di valutazione della didattica da parte degli studenti, il Nucleo ha proceduto alla distribuzione di questionari agli allievi. Sono stati definiti indicatori ripresi da quelli del CNVSU ed adattati alle peculiarità della Scuola In generale la produzione di indici oggettivi e comparabili dovrebbe essere oggetto di meditata attenzione in una prospettiva analitica e interpretativa ampia e complessa considerando che il rigore e la possibilità di effettuare un corretto benchmarking poggiano sulla capacità dei parametri utilizzati di rappresentare correttamente la realtà osservata. Se i parametri sono non idonei tutte le operazioni 6

7 INTRODUZIONE successive rischiano ancorché condotte con rigore quantitativo formale di sortire effetti distorsivi. Anche nella problematica più strettamente aziendale, cui sempre più spesso l Università e le Scuole superiori fanno riferimento, la diffusione del management per obiettivi e la valutazione ed il controllo sui risultati possono condurre a giudizi positivi su persone e strutture le cui performances appaiono fortemente correlate a contingenze favorevoli penalizzando invece altre i cui risultati sono stati ottenuti in condizioni più difficili o comunque assai differenti. E viceversa. Dunque ciò che è significativo non è l oggettività delle misurazioni bensì una coerente rappresentazione della realtà. Per poter perseguire e realizzare tale obiettivo, nel corso del 2002, la Scuola Normale e la Scuola Sant Anna hanno deciso di stilare un documento contenente criteri di valutazione capaci di rappresentare in modo efficace le peculiarità delle due Scuole Superiori ad ordinamento speciale. Gli indicatori proposti si differenziano da quelli applicati a livello nazionale agli altri atenei, in considerazione delle diversità con questi intercorrenti. Il Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario, nella formulazione degli indicatori per la valutazione dell attività degli atenei nel 2002 (DOC 5/03), ha recepito gran parte degli indicatori proposti, prevedendo delle tabelle dedicate alle due Scuole d eccellenza. Anche per gli indicatori relativi all anno 2005, il CNVSU ha confermato, sulla base delle esperienze compiute negli anni scorsi, la richiesta di un set di informazioni specifico per le Scuole superiori ad ordinamento speciale, ripartendo i dati in cinque moduli di attività: Formazione Universitaria Formazione post-laurea alta formazione e formazione continua ricerca scientifica risorse, strutture e servizi complementari La presente relazione, come quella dello scorso, inserisce nella propria struttura i moduli di attività in cui sono ripartiti gli indicatori proposti, con un aggiunta relativa all attività edilizia ed alle evoluzioni che si sono avute nel corso del La relazione inizia con una breve parte introduttiva di carattere descrittivo della Scuola e dell attività svolta all interno della stessa da parte del Nucleo di Valutazione. 7

8 INTRODUZIONE IL NUCLEO DI VALUTAZIONE: ATTIVITÀ E COMPOSIZIONE Attività La legge n. 537/93 esige l istituzione presso le università di nuclei di valutazione interna aventi il compito di verificare, mediante analisi comparative dei costi e dei rendimenti, la corretta gestione delle risorse pubbliche, la produttività della ricerca e della didattica, nonché l imparzialità ed il buon andamento dell azione amministrativa. A completare la disciplina della materia è intervenuta la legge 370/99. L attività di valutazione assegnata ai Nuclei è direttamente correlata all autonomia che la legge ha affidato agli atenei. Autonomia implica infatti maggiore responsabilità e quindi un incremento delle responsabilità di governo. In quest ottica i Nuclei assumono un ruolo centrale per la valutazione dei risultati dell attività dell Ateneo, valutandone in specie l efficienza nell utilizzo delle risorse e l efficacia, soprattutto in termini di qualità dell attività didattica e di ricerca. Il Nucleo di Valutazione non svolge comunque soltanto questo ruolo verso l interno, ma ne assume anche un altro verso l esterno con natura prevalentemente certificatoria. Fra i suoi compiti il Nucleo ha infatti quello di inviare una volta l anno al Comitato Nazionale di Valutazione e al Ministero tutti i dati relativi all attività di Ateneo, in modo da contribuire alla costruzione di una Banca dati sul Sistema Universitario Italiano. In conclusione si può sostenere che l esistenza e il buon funzionamento del Nucleo è condizione indispensabile per la piena realizzazione dell autonomia universitaria e per la costruzione di una base di dati informativa a livello di Ateneo e nazionale per la valutazione del sistema universitario. I documenti redatti nel corso del 2005 sono stati: - Valutazione dei requisiti di idoneità dei corsi di perfezionamento Relazione sulla rilevazione delle opinioni degli allievi in merito alle attività didattiche (anno accademico ) - Relazione annuale Audizioni con in responsabili dei laboratori e centri di ricerca della Scuola Normale Composizione La Scuola Normale Superiore ha regolamentato il Nucleo di Valutazione con Provvedimento del Consiglio Direttivo del 30/11/2005. Il totale dei componenti del Nucleo è 5 e tutti i membri sono esterni all Ateneo. Il Nucleo è attualmente composto da: o Prof. Padroni Giovanni, ordinario di Organizzazione aziendale presso l Università degli studi di Pisa, Presidente o Prof. Gregory Tullio ordinario di Storia della filosofia presso l Università La Sapienza di Roma o Prof.ssa Messerini Virginia associato di Diritto regionale presso l Università degli studi di Pisa o Prof.ssa Miolo Paola ordinario di "Economia aziendale" presso l'università degli studi di Pisa o Prof. Vesentini Edoardo ordinario di Metodi matematici per l ingegneria presso il Politecnico di Torino L organizzazione dell Ufficio di Supporto Il supporto alle attività del Nucleo è affidata all Ufficio di Gabinetto della Direzione, con funzioni nello specifico di amministrazione e segreteria, di elaborazione dati e statistiche e per attività e studi specifici. Il Capo di Gabinetto è il Dr. Daniele Altamore e il Responsabile della Segreteria del Nucleo di Valutazione è il Dr. Federico Papini. 8

9 I. RICERCA A) LA RICERCA Organi e strutture interne principalmente coinvolte: DIRETTORE VICEDIRETTORE PRESIDI DELLE CLASSI SEGRETERIA DELLE CLASSI PRO RETTORE ALLA RICERCA DIRETTORI LABORATORI SEGRETERIA PER LA RICERCA CONSIGLIO DIRETTIVO DIRETTORI CENTRI AUTONOMI SEGRETERIA DEI CENTRI AUTONOMI Il modello formativo della Normale è fortemente basato sul continuo contatto con la ricerca. La ricerca, svolta in strutture d avanguardia ed in settori accuratamente selezionati, è lo strumento fondamentale per dotare i normalisti di una forma mentis ideale non per riprodurre lo stato dell arte, ma per portarlo in avanti, per affrontare problemi nuovi con approcci nuovi. La Scuola ha saputo cogliere per tempo l accelerata evoluzione della ricerca pura in ricerca applicata, in applicazioni. Nella storia quasi bisecolare della Normale questa è un acquisizione relativamente recente, ma ha determinato l investimento di crescenti risorse ed attenzione alla matematica applicata, alla nanotecnologia, alla gestione e valorizzazione dei beni culturali. Di seguito si riportano alcuni dati inerenti i programmi e l attività di ricerca: 9

10 I. RICERCA Dati relativi ai bandi per Programmi di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) programmi presentati programmi finanziati co-finanziamento richiesto finanziamento ateneo finanziamento MIUR partecipanti partecipanti finanziati Mesi-uomo impegnati Classe di Lettere ,00 138,70 49,50 38,20 113,30 89, Classe di Scienze ,50 232,00 121,50 74,50 286,50 173, Totale ,50 370,70 171,00 112,70 381,80 262, Incassi e pagamenti per ricerca scientifica dei Dipartimenti, Istituti e Centri dell'ateneo Da UE Da altre istituzioni pubbliche estere (*) Da MIUR (**) Da altre amministrazioni pubbliche italiane (centrali e locali) Enti pubblici di ricerca italiani Entrate Imprese italiane Soggetti privati italiani non profit Soggetti privati esteri (imprese e istituzioni non profit) Da Ateneo (***) Altre entrate Totale entrate (al netto partite di giro) Totale entrate per attività in conto terzi Classe di Lettere Classe di Scienze Totale spese correnti Uscite Totale spese in conto capitale Totale (*) Comprese università straniere e istituzioni internazionali (esclusa la UE). (**) Le assegnazioni di provenienza MIUR comprendono anche quelle per i Programmi di interesse nazionale (PRIN), per il Fondo per gli investimenti della ricerca di base (FIRB) e per il Fondo speciale integrativo ricerca (FISR). (***) Università di appartenenza o altra università italiana. Totale spese (al netto partite di giro) 10

11 I. RICERCA Dati sulla ricerca scientifica Totale finanziamenti (keuro) di cui di provenienza esterna (keuro) N totale di progetti di ricerca in corso nell'anno di riferimento di cui di livello internazionale di cui nell'ambito dell'ue N di partner impegnati in progetti finanziati coordinati da docenti e ricercatori della Scuola N dei collaboratori assunti a contratto per le attività di ricerca (anni uomo) Totale finanziamenti per la ricerca N totale di progetti di ricerca in corso di cui di provenienza interna (keuro) di cui di provenienza esterna (keuro)

12 I. RICERCA Numero totale convegni e Workshop organizzati dalla Scuola Pubblicazione a stampa su riviste internazionali * di cui con la partecipazione degli allievi Libri di cui con la partecipazione degli allievi 2 8 Brevetti 1 2 di cui con la partecipazione degli allievi 1 1 * i dati riguardano i professori, i ricercatori, i borsisti e gli assegnisti 12

13 I. RICERCA Classe di Lettere Dettaglio dei dati per Classe Progetti di ricerca Progetti di ricerca internazionali Progetti di ricerca in ambito UE Partner di ricerca Partner di ricerca in progetti UE Partner di ricerca in progetti c/terzi Collaboratori di ricerca a contratto Fondi disponibili per la ricerca (K Euro) Fondi da finanziamenti esterni (K Euro) Classe di Scienze Progetti di ricerca Progetti di ricerca internazionali Progetti di ricerca in ambito UE Partner di ricerca Partner di ricerca in progetti UE Partner di ricerca in progetti c/terzi Collaboratori di ricerca a contratto Fondi disponibili per la ricerca (K Euro) Fondi da finanziamenti esterni (K Euro)

14 I. RICERCA Elenco dei progetti di ricerca e relativi partner CLASSE DI SCIENZE N. Tipo progetto e titolo Responsabile Ente finanziatore/ Committente 1 Progetto europeo - The Physics of Hybrid Organic-Inorganic Heterostructures for Photonics and Telecomunications BASSANI Giuseppe Franco Unione Europea University of Sheffield Ludwing Maximilians Universitae Muenchen Technische Universitat Dresden Imperial College of Science, Technology and Medicine-UK Foundation for Research and Technology Ecole Normale Superiore de Cachan 2 Progetto europeo - SQUBIT-2: Superconducting Qubits: Quantum computing with Josephson Junctions FAZIO Rosario Unione Europea Chalmers University of Technology Teknillinen Korkeakoulu Kunliga Tekniska Uhoegskolan Technische Universiteit Delft Universitaet Karlsruhe Commissariat a l'energie Atomique Physikalisch-Technische Bundesaltaalt Jyvaeskylaen Yliopisto 3 Progetto europeo - HPRN-CT DA PRATO Giuseppe Unione Europea Universitè de Bretagne Occidentale JRU Ecole Polytechnique Crea Techniche Universiteit Delft Frierich Schiller Universitat Vienna University of Technology 4 Progetto Europeo SAG & SNS BARBIERI Riccardo Unione Europea 14

15 I. RICERCA 5 Rientro cervelli Giovannetti FAZIO Rosario MIUR 6 SNS02 - Studio della violazione di CP nei decadimenti dei mesoni K carichi MANNELLI Italo SNS 7 SNS02 pluriennale - Teoria dei superfluidi TOSI Mario SNS/MIUR (quota assegni di ricerca) 8 SNS02 pluriennale - Laboratorio di biologia molecolare GIACCA Mauro SNS 9 SNS02 pluriennale - Disegno e realizzazione del rivelatore di vertice di CMS FOA' Lorenzo SNS 10 SNS03 pluriennale - Integrazione per contratto relativo alla costruzione di un rilevatore di vertice CMS FOA' Lorenzo SNS 11 SNS03 pluriennale - La metafisica di Giovanni Duns: ricostruzione genetica ed analitica DEL PUNTA Francesco SNS 12 SNS03 pluriennale - Ottica atomica BASSANI Giuseppe Franco SNS 13 SNS03PIZZ05 PIZZORUSSO Tommaso SNS 14 SNS04PARRI - multiscale modeling in biological simulation PARRINELLO Emanuele SNS 15 SNS04 biennale - Analisi strutturale e funzionale della regione genica VERGARA Mariarosaria SNS 16 SNS04 biennale - Fenomeni di superfluidità e loro relazioni con fenomeni cosmologici TOSI Mario SNS 17 SNS04 biennale -Ricdrca del Bosone di Higgs FOA' Lorenzo SNS 18 SNS04 biennale - Ruolo della serotonina DE LUCCHINI Stefania SNS 19 SNS04 biennale - Ruolo del ciclo cellulare 15 CREMISI Federico 20 SNS04 biennale - Sviluppo di sistemi virali ricombinati CERESETO ANNA SNS 21 SNS05annuale - osservatorio mostre e- ZANKER Paul Eugen SNS 22 SNS05 biennale - Matematica alla SNS TOMASSINI Giuseppe SNS 23 SNS05 biennale - transizione di fase quantistica.. TOSI Mario SNS 24 SNS05 biennale - epifilia come espressione.. SALVINI Mariangela 25 SNS05 biennale - l'emicrania emiplegica familiare PIZZORUSSO Tommaso SNS 26 SNS05 biennale - predizioni da principi primi. PARRINELLO Michele SNS 27 SNS05 biennale - Matematica alla SNS MARMI Stefano SNS 28 SNS05 biennale - effetti dell'interazione spin-orbita LA ROCCA Giuseppe SNS 29 SNS05 biennale - esperimento CMS FOA' Lorenzo SNS 30 SNS05 biennale - land of last resort activities DE CECCO Marcello SNS 31 SNS05 biennale - scienze dello spirito e scienze della natura CILIBERTO Michele SNS 32 SNS05 biennale - supefluidità risonante.. CHIOFALO Maria 33 SNS05pluriennale - informazione quantistica in sisitemi a stato solido FAZIO Rosario SNS SNS SNS SNS

16 I. RICERCA 34 INV02BARBIERI - inviti vari BARBIERI Riccardo SNS 35 INV05MARMI - inviti vari MARMI Stefano SNS 36 INV05LAROCCA - inviti vari LA ROCCA Giuseppe SNS 37 INV05CHIOF- inviti vari CHIOFALO Maria SNS 38 INV05TOSI - invito TOSI Mario SNS 39 FIRB Sviluppo di tecniche di trasfezione non virali e loro applicazione allo studio dello sviluppo della CELLERINO Alessandro MIUR 40 FIRB Uso di Modelli animali per l'analisi proteomica dei complessi molecolari coinvolti nel traffico intr PIZZORUSSO Tommaso MIUR Fondazione Centro S. Raffaele del Monte Tabor - Milano Università degli Studi di Milano 41 PRIN03 - Orbite quasiperiodiche e condizioni aritmetiche. Estensioni della teoria KAM. MARMI Stefano MIUR/SNS Università degli Studi di Milano Bicocca Università degli Studi di Milano Università degli Studi di Padova Politecnico di Torino 42 PRIN03 - Studio dei progenitori dei Gamma Ray VIETRI Mario MIUR/SNS Università degli Studi di Ferrara INAF Osservatorio Astronomico di Brera INAF Osservatorio Astronomico di Roma 43 PRIN04 - approssimazione Diofantea ZANNIER Unberto MIUR)/SNS Università degli Studi di Genova Universita IUAV di Venezia Università degli Studi di Udine 44 PRIN04 - modellazione e implementazionedi data base PROFETI Alessandro MIUR)/SNS Università degli Studi di Bologna Soprintendenza Archeologica di Pompei Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio Deutsche Archeologisches Institut in Rom Istituto Centrale per il Restauro 45 PRIN04 - plasticità sinaptica.. MAFFEI Lamberto MIUR)/SNS Consiglio Nazionale delle Ricerche 16

17 I. RICERCA 46 PRIN04 - crescita e studi di floruri. DI LIETO Alberto MIUR)/SNS Università degli Studi di Siena INFM Università degli Studi di Pisa 47 PRIN04 - equazioni di Kolmogorov DA PRATO Giuseppe MIUR/SNS Università degli Studi di Pisa Università degli Studi di Firenze 48 PRIN04 - fisica teorica, interazioni fondamentali BARBIERI Riccardo MIUR/SNS 49 PRIN04 - calcolo delle variazioni AMBROSIO Luigi MIUR/SNS Università degli Studi di Roma 50 FIRB Strategie innovative per lo sviluppo di vettori virali per la terapia genica umana GIACCA Mauro MIUR International centre for genetic engineering and biotechnology Istituto nazionale neurologico Besta Università degli Studi di Bologna Università degli Studi di Ferrara Università degli Studi di Milano Università degli Studi di Padova Università degli Studi di Pisa Università degli Studi di Siena 51 FIRB Plasticità sinaptica e riparazione del danno celebrale MAFFEI Lamberto MIUR Università degli Studi di Torino Università degli Studi di Roma Tor Vergata Università degli Studi di Firenze Istituto Superiore di Sanità 52 FIRB Analisi biochimica Ras/MAPK PIZZORUSSO Tommaso MIUR Istituto di Neuroscienze CNR di Roma Università degli Studi di Torino Università di Roma Tor Vergata Università S. Raffaele - Milano 53 GR05COLLAZ - Giovani ricercatori COLLAZUOL Gianmaria SNS 17

18 I. RICERCA 54 GR05SINIBA - Giovani ricercatori SINIBALDI Edoardo SNS 55 GR05VALENZ - Giovani ricercatori VALENZANO Dario SNS 56 GR05GIOMON - Giovani ricercatori GIOVANNETTI Vittorio SNS 57 GR05MARTIN - Giovani ricercatori MARTINELLI Massimiliano SNS 58 GR05GOVERN - Giovani ricercatori GOVERNALE Michele SNS 59 GR05PATTAR- Giovani ricercatori PATTARINI Lucia SNS 60 GR05ONORAT- Giovani ricercatori ONORATI Marco SNS 61 GR05CIUCCI- Giovani ricercatori CIUCCI Francesca SNS 62 UNIPI05FIS - Collaborazione scientifica FOA' Lorenzo Università di Pisa 63 INV05DAPRA - Inviti prof. Zabczyk e prof. Goldys DA PRATO Giuseppe SNS 64 ITALCINA05 - Protocollo Italia - Cina 2005 LA ROCCA Giuseppe MAE - MIUR 65 JVISITINGP - JIUNIOR VISITING POSITIONS GIAQUINTA Mariano Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca 66 MPIERI05 - Proseguimento Cattedra Mario Pieri GIAQUINTA Mariano Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca 67 SANITACERE - eziopatogenesi e studi immunologici. CERESETO Anna Istituto Superiore Sanità 68 IBM AWARD05 - IBM Faculty Award FAZIO Rosario IBM Corporate Technology 69 Development of a Global Network for Secure Communication based on Quantum Cryptography. - ARC Seibersdorf research GmbH BELTRAM Fabio Commissione europea - Laboratoire de Physique de la Matière Condensée, Nice, F - CNRS - Délégation Côte d Azur, Valbonne, F - CNR-IMM Istituto per la Microelettronica e Microsistemi Dip. di Bologna - Heriot-Watt University, School of Engineering and Physical Sciences, Edinburgh, UK 18

19 I. RICERCA - Politecnico di Milano, Dipartimento di Elettronica e Informazione (DIE) - The Chancellor, Masters and Scholars of the University of Cambridge, Department of Physics, Cavendish Laboratory, UK - TOSHIBA Research Europe Limited, Quantum Information Group, Cambridge, UK - University of Copenhagen, Niels Bohr Institute, Nano-Science Centre, DK - The University of Sheffield, Department of Electronic and Electrical Engineering - Centre National de la Recherche Scientifique Laboratoire Charles Fabry de l Institut d Optique - University of Bristol, Department of Electrical and Electronic Engineering, Bristol, UK - Hewlett-Packard Limited, Bristol, UK - id Quantique SA, Geneve, CH - Institut fuer Experimentalphysik, Universitaet Wien, A - Kungliga Tekniska Högskolan, Department of Microelectronics and Information Technologies, Kista, SE - Ludwig-Maximilians-Universitaet Muenchen, Sektion Physik, D - THALES Research and Technology, Orsay, F - Friedrich-Alexander Universitaet Erlangen-Nuernberg, Institute of Optics, Information and Photonics and Max Planck Research Group/QIV, Germany - Palacky University, Olomouc, Department of Optics, Faculty of Natural Sciences, CZ - Friedrich-Alexander Universitaet Erlangen-Nuernberg, Institut fuer Theoretische Physik I, D - Technische Universitaet Darmstadt, Institut für Angewandte Physik, Theoretischen Quantenphysik, D - Universita of Aarhus, BRICS, Dept. of Computer Science, Dk - Universite Libre de Bruxelles, Faculté des Sciences Appliquées / Ecole Polytechnique, Centre for Quantum Information and Communication, BE - Universite de Geneve, Group of Applied Physics (GAP), CH - Universitaet Hannover, Institut fuer Quantenoptik, D - Universitaet Karlsruhe (TH), Fakultaet fuer Informatik / IAKS / E.I.S.S., D - Università di Pavia, Dipartimento di Fisica A. Volta - AvenTec Handels-, Produktions- und Beratungsgesellschaft mbh, AT - Biometric Technologies, LTD. - Steinbeis Technologietransfer GmbH Österreich, Klagenfurt, AT - Universitaet Klagenfurt, Department of Mathematics, Research Group of Applied Statistics, AT 19

20 I. RICERCA - University of Warwick, Department of Computer Science, UK - Bearingpoint INFONOVA GmbH, System Integration, AT - Ernst and Young AG Wirtschaftspruefungsgesellschaft, D - Siemens Aktiengesellschaft Oesterreich, Siemens PSE SMC MI SA, AT - GET Ecole Nationale Supérieure des Télécommunications, Computing and Networking Department, F - Universite de Lausanne, Institut d Informatique et Organisation, CH - Universitaet Klagenfurt, Faculty of Economic and Computer Sciences, Department of Business Informatics and Application Systems, System Security, AT - THALES Communications S.A., Thales Information Dominance Systems, F - QinetiQ Limited, Systems Assurance Group, Trusted Information Management. KI Systems, UK 69 Novel Terahertz Sensing & Imaging Systems for Biotechnology, Healthcare, Security & Process Monitoring. TREDICUCCI Alessandro Commissione europea - University of Leeds, UK - University of Durham, UK - Rheinisch Westfälische Techni sche Hochschule Aachen (Aachen University) RWTH Aachen, Germany - University of Siegen, Germany - Alpes Lasers Switzerland - BAe Systems (Operations) Ltd BAE SYSTEMS, UK - Technical University of Delft DUT, Netherlands - Evotec Technologies ET, Germany - Femtolasers Produktions GmbH FEMTOLAS, Austria - Technical University of Denmark - University of Neuchatel UniNE-IPH, Switzerland - Université Paris 7 Denis Diderot UP7 DD, France - Renishaw Plc Renishaw SPD, UK - TeraView Limited TVL, UK - Alcatel - Thales III-V Lab, France - Technische Universitaet Wien FKE-TUW, Austria 20

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA VISTO il decreto del Ministro dell Istruzione dell Università e della Ricerca 11 aprile 2006, n. 217; VISTO il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, istitutivo

Dettagli

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Materiali per l autovalutazione e la rendicontazione sociale Settembre 2011 Il successo degli studenti

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

I giudizi sull esperienza universitaria

I giudizi sull esperienza universitaria . I giudizi sull esperienza universitaria Tra i laureati si rileva una generale soddisfazione per l esperienza universitaria nei suoi diversi aspetti. Sono molto apprezzati il corso di studio inteso come

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Struttura e modalità di compilazione del RAV

Struttura e modalità di compilazione del RAV Struttura e modalità di compilazione del RAV Massimo Faggioli Dirigente di Ricerca Area valutazione e miglioramento INDIRE Firenze m.faggioli@indire.it Struttura del rapporto di autovalutazione è articolato

Dettagli

Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea interclasse ed interfacoltà in Scienze e Tecnologie

Dettagli

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni COSTRUIRE IL FUTURO: PROFESSIONI E INNOVAZIONE quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni Il mondo della STATISTICA: 30 novembre 2007 A cura di Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo Questa parte del rapporto del Nucleo di valutazione analizza alcuni indicatori bibliometrici calcolati a partire dai dati contenuti nel database Scopus (interrogato nel periodo ottobre-dicembre 2009).

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI TELEMATICA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI TELEMATICA D.R. n. 3 del 30/06/2009 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell Università degli Studi Guglielmo Marconi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 127 del 31 maggio 2008; VISTO il Regolamento Didattico

Dettagli

Ripensare le votazioni? Napoli, 22 maggio 2012 Gian Piero Mignoli (ALMALAUREA)

Ripensare le votazioni? Napoli, 22 maggio 2012 Gian Piero Mignoli (ALMALAUREA) Ripensare le votazioni? Napoli, 22 maggio 2012 Gian Piero Mignoli (ALMALAUREA) Indice Popolazioni analizzate Lauree di 1 livello e magistrali a ciclo unico Il voto medio negli esami L incremento di voto

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

QUESTIONARIO. Grazie

QUESTIONARIO. Grazie QUESTIONARIO Il questionario, anonimo, serve a rilevare in modo sistematico le opinioni degli studenti che hanno completato un corso di studi. Queste conoscenze potranno aiutare a valutare la qualità dei

Dettagli

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Report a cura del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni Dirigenziali Settembre 2014 1 Premessa Il Report Il sistema di misurazione

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara Al MAGNIFICO RETTORE SEDE Iniziative di Internazionalizzazione di Ateneo Anno 2011 Scheda per la presentazione del progetto Il sottoscritto prof. Eleonora Luppi chiede l assegnazione di un contributo di

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

Cos è la Scuola Galileiana

Cos è la Scuola Galileiana Cos è la Scuola Galileiana Cos è la Scuola Galileiana Cinque anni di eccellenza È la Scuola d eccellenza dell Università di Padova. Un opportunità in più da cogliere per chi si iscrive per la prima volta

Dettagli

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e 1 L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e secondo livello di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio, che rappresentano circa l 80% del complesso dei laureati

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

illimitate. limitato Cerchiamo dimenti Master Smart Solutions Smart Communities

illimitate. limitato Cerchiamo dimenti Master Smart Solutions Smart Communities Cerchiamo un NUMERO limitato dimenti illimitate. Master Smart Solutions Smart Communities 20 borse di studio per un Master rivolto solo ai migliori. E tu, sei uno di loro? MASTER SMART SOLUTIONS SMART

Dettagli

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000 ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai

Dettagli

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA Manifesto degli Studi Il Corso di Studi per il conseguimento della Laurea triennale in Fisica richiede l acquisizione di 180 crediti formativi

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

ANNO ACCADEMICO 2014-2015

ANNO ACCADEMICO 2014-2015 ANNO ACCADEMICO 2014-2015 1 Il progetto didattico è partecipato con propri docenti dalle Università degli studi di Siena e di Pisa 2 3 Il master la multidisciplinarietà in sanità: gestione e formazione

Dettagli

Ufficio IV. CIRCOLARE n.16 Prot. AOODPPR/Reg.Uff./n.176 Roma, 3 febbraio 2012. Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI

Ufficio IV. CIRCOLARE n.16 Prot. AOODPPR/Reg.Uff./n.176 Roma, 3 febbraio 2012. Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI CIRCOLARE n.16 Prot. AOODPPR/Reg.Uff./n.176 Roma, 3 febbraio 2012 Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Al Capo del Dipartimento per l Istruzione SEDE Ai Direttori Generali

Dettagli

Le votazioni. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 123

Le votazioni. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 123 7. Le votazioni I fattori che incidono sulla probabilità di ottenere buoni risultati sono gli stessi che agivano nel precedente ordinamento universitario: genere (femminile), elevato grado di istruzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008 Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di

Dettagli

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. Facoltà di Psicologia

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. Facoltà di Psicologia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Facoltà di Psicologia Corso di laurea interclasse in Comunicazione e Psicologia Laurea in comunicazione (L-20) Laurea in psicologia (L-24) DESCRIZIONE E' istituito

Dettagli

Corso di laurea magistrale. Lingue e letterature moderne europee e americane

Corso di laurea magistrale. Lingue e letterature moderne europee e americane Corso di laurea magistrale Lingue e letterature moderne europee e americane (LM-37) SEZIONE INFORMATIVA Denominazione corso Classe Facoltà o struttura didattica proponente Natura della proposta Rinnovo

Dettagli

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ALLEGATO I parametri e i criteri, definiti mediante indicatori quali-quantitativi (nel seguito denominati Indicatori), per il monitoraggio e la valutazione (ex post) dei risultati dell attuazione dei programmi

Dettagli

corso di qualificazione professionale WEB DESIGN [WD]

corso di qualificazione professionale WEB DESIGN [WD] corso di qualificazione professionale WEB DESIGN [WD] Progetto: L. Pirri, S. Pisani, V. Buccirossi Gli attuali processi di modernizzazione della comunicazione, in una prospettiva di sistematica interazione

Dettagli

IL MINISTRO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA appresso seguito risultati I denominati parametri dell attuazione e Indicatori), i criteri, dei programmi definiti per il monitoraggio delle mediante Università, indicatori e la valutazione sono quali-quantitativi

Dettagli

Come si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti

Come si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti Come si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti Il Ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha presentato il 10 settembre 2010 a Palazzo Chigi

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

Standard e linee guida per l assicurazione della qualità nello spazio europeo dell istruzione superiore

Standard e linee guida per l assicurazione della qualità nello spazio europeo dell istruzione superiore Incontro del Presidio della qualità con il Dipartimento Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi Standard e linee guida per l assicurazione della qualità nello spazio europeo dell istruzione

Dettagli

Formazione tecnico-scientifica e lavoro: l'esperienza dei giovani Il punto di vista di 1460 giovani tra i 15 e i 29 anni

Formazione tecnico-scientifica e lavoro: l'esperienza dei giovani Il punto di vista di 1460 giovani tra i 15 e i 29 anni Formazione tecnico-scientifica e lavoro: l'esperienza dei giovani Il punto di vista di 1460 giovani tra i 15 e i 29 anni Obiettivo Indagare il ruolo e l importanza della formazione tecnico-scientifica

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010

Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Fonte: Decimo rapporto sullo stato del sistema universitario (dicembre 2009) Studenti immatricolati Maturi anno 2007 Immatricolati a.a.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento

Dettagli

Manuale della qualità

Manuale della qualità Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Manuale della qualità 1 INTRODUZIONE 3 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 4 4.1 Requisiti generali 4 4.2 Requisiti

Dettagli

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del

Dettagli

ORIENTAMENTO 2014-2015

ORIENTAMENTO 2014-2015 QUADRO ORARIO SCIENZE APPLICATE Lingua e letteratura inglese 3 3 3 3 3 Filosofia - - 2 2 2 Matematica 5 4 4 4 4 Informatica 2 2 2 2 2 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali* 3 4 5 5 5 Disegno e storia dell'arte

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

La rilevazione dei crediti acquisiti al 10 agosto 2006 dagli studenti universitari degli atenei lombardi

La rilevazione dei crediti acquisiti al 10 agosto 2006 dagli studenti universitari degli atenei lombardi Osservatorio Regionale per il Diritto allo Studio Universitario La rilevazione dei crediti acquisiti al 10 agosto 2006 dagli studenti universitari degli atenei lombardi Nota di lavoro 4/2007 - maggio 2007

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

Catalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI

Catalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI Catalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI CIMEA di Luca Lantero Settembre 2008 1 Cicli Titoli di studio EHEA 1 2 3 Istruzione superiore universitaria Laurea Laurea Magistrale

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE MARCHE E UNIVERSITA DELLE MARCHE

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE MARCHE E UNIVERSITA DELLE MARCHE PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE MARCHE E UNIVERSITA DELLE MARCHE La Regione Marche, nella persona dell Assessore all Istruzione, Diritto allo studio, Formazione Professionale, Lavoro ed Orientamento Dott.

Dettagli

Ministero dell Università e della Ricerca

Ministero dell Università e della Ricerca DIPLOMA DI SECONDO LIVELLO IN FOTOGRAFIA PREMESSA La fotografia nel Mezzogiorno d Italia si è sempre tradizionalmente caratterizzata come fotografia di ricerca o di informazione. Questo perché quasi assenti

Dettagli

La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica

La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica Gli esiti della rilevazione 2012-2013 Anna Maria Milito 26 novembre 2013 La rilevazione dell opinione degli studenti sulla didattica Importanza

Dettagli

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un

Dettagli

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Vista la legge 9.5.89, n. 168; Vista la legge 19.11.90, n. 341; Vista la legge 15.5.97, n. 127; il D.P.R. 27.1.98, n. 25; il D.M. 3.11.99, n. 509 recante norme concernenti

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE E GESTIONE DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI

PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE E GESTIONE DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE E GESTIONE DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI I Dipartimenti e i Centri possono attivare, anche in collaborazione con soggetti pubblici e privati: Corsi di perfezionamento

Dettagli

Nota metodologica sull applicazione del modello per la ripartizione del FFO 2009

Nota metodologica sull applicazione del modello per la ripartizione del FFO 2009 Nota metodologica sull applicazione del modello per la ripartizione del FFO 2009 Di seguito vengono indicati i criteri di calcolo adottati nel 2009 dal MIUR per la ripartizione di fondi destinati agli

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Nota tecnica 2 a) i corsi di studio da istituire e attivare nel rispetto dei requisiti minimi essenziali in termini di risorse strutturali ed umane, nonché quelli da sopprimere a.1 Proporzione di corsi

Dettagli

3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE

3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE 3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE Il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate è un articolazione del Liceo Scientifico. Oltre agli obiettivi propri del Liceo Scientifico tradizionale, il Liceo

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

Facoltà di GIURISPRUDENZA

Facoltà di GIURISPRUDENZA a.a. 2014/2015 1 Facoltà di GIURISPRUDENZA Indice dei corsi Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Corso triennale di laurea in Diritto e amministrazione pubblica Corso biennale magistrale in Legislazione

Dettagli

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO (Decreto M.I.U.R. dell 8 gennaio 2004 Autorizzazione A.F.A.M. prot. 4114 del 9 Settembre 2004)

Dettagli

Comitato codau per il coordinamento degli uffici ricerca scientifica

Comitato codau per il coordinamento degli uffici ricerca scientifica Comitato CODAU per il Coordinamento degli Uffici di Supporto alla Ricerca Scientifica Promosso da dieci università: Università di Torino, Pavia, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Roma La Sapienza, Palermo,

Dettagli

IL GOVERNO DEI GIOVANI GUIDA PRATICA ALLE MISURE PER I GIOVANI ITALIANI NEI PRIMI DUE ANNI DEL GOVERNO BERLUSCONI

IL GOVERNO DEI GIOVANI GUIDA PRATICA ALLE MISURE PER I GIOVANI ITALIANI NEI PRIMI DUE ANNI DEL GOVERNO BERLUSCONI IL GOVERNO DEI GIOVANI GUIDA PRATICA ALLE MISURE PER I GIOVANI ITALIANI NEI PRIMI DUE ANNI DEL GOVERNO BERLUSCONI introduzione del Presidente Silvio Berlusconi e del Ministro Giorgia Meloni 2010: PARTE

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Gli adulti all università

Gli adulti all università 13. Gli adulti all università La riforma universitaria ha allargato soprattutto nei primi anni di applicazione - la presenza degli studenti universitari immatricolati dopo i 19 anni. I laureati immatricolati

Dettagli

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina

Dettagli

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico Non si impara mai pienamente una scienza difficile, per esempio la matematica,

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA SEZIONE RICERCA MEDICA 2015 INDICE Obiettivo... 3 Oggetto... 3 Durata dei progetti... 3 Enti ammissibili... 3 Partnership e rete... 3 Modalità di presentazione delle domande... 4 Contributo e cofinanziamento...

Dettagli

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca; (ALLEGATO 1) Estratto dallo Statuto della Fondazione per la Ricerca e l Innovazione Art. 3 Finalità 1. La Fondazione non ha fini di lucro, e ha lo scopo di realizzare, in sintonia con le strategie e la

Dettagli

Istituto Tecnico Superiore per l Aerospazio

Istituto Tecnico Superiore per l Aerospazio Istituto Tecnico Superiore per l Aerospazio Presentazione del nuovo corso di Istruzione Tecnica Superiore inserito nei percorsi di Alta Formazione previsti dal Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca.

Dettagli

PREFAZIONE Questo volume sintetizza l esperienza decennale del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant Anna nell ambito della formazione manageriale e, coerentemente con le logiche

Dettagli

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Priorità strategiche della valutazione - Riduzione della dispersione e dell insuccesso scolastico. - Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione

Dettagli

COMMISSIONE FORMAZIONE

COMMISSIONE FORMAZIONE COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

ECONOMIA GIORGIO FUÀ

ECONOMIA GIORGIO FUÀ f a c o l t à d i E CO N O M I A GIORGIO FUÀ UNIVERSITÀ politecnica delle marche facoltà di Piazzale Martelli, 8 60100 Ancona Tel. 071 2207003 presidenza.economia@univpm.it ECONOMIA GIORGIO FUÀ Corsi di

Dettagli

Gli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai

Gli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai Gli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai 1. Una premessa: le qualifiche dei restauratori Le recenti modifiche introdotte in merito al riconoscimento della qualifica di restauratore

Dettagli

Protocollo Mobilità Individuale all Estero

Protocollo Mobilità Individuale all Estero Protocollo Mobilità Individuale all Estero Premessa Con il presente Protocollo il Liceo G.M.Dettori intende sostenere e, nel contempo, regolamentare l esperienza di studio dei propri studenti/studentesse

Dettagli

COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI

COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI Di seguito si riportano alcune indicazioni per la corretta compilazione del Modello di domanda allegato. La sezione Dati relativi

Dettagli