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2 La Somministrazione Farmacologica è un intervento infermieristico che mira alla preparazione, somministrazione e valutazione dell efficacia dei farmaci prescritti. È un processo complesso, che coinvolge tutte le Aree di formazione della Professione Infermieristica: Tecnica, Relazionale e Educazionale.

3 L applicazione delle conoscenze ai fini pratici e alla riproduzione di manovre tecniche relativi ai procedimenti in ambito tecnologico innovativo. I farmaci, da tutti i punti di vista, sono una vera tecnologia, capace di apportare cambiamenti e soggetti a vere proprie valutazioni, cliniche e non solo

4 È l applicazione delle norme relative allo sviluppo, il mantenimento e l ottimizzazione delle relazioni tra Assistito ed Infermiere, basato sulla centralità dell Assistito. Rappresenta l'insieme dei processi di gestione della relazione con l Assistito attraverso l'analisi delle informazioni raccolte.

5 In questa fase Relazionale viene accertato il Bisogno di Conoscenze dell Assistito relativo ai Farmaci prescritti, ai loro effetti avversi e non solo. Inoltre è questa la fase in cui si pianifica l Insegnamento dell Assistito.

6 Accompagnare o sostenere l Assistito nei processi di Insegnamento mira principalmente all informazione e all autonomia. L informazione è definibile comportamento obbligato da parte dell Infermiere nei confronti dell Assistito.

7 L Insegnamento è riconducibile ad un comportamento eticamente corretto, che spinge all Autonomia dell Assistito nella gestione, nei limiti del contesto e delle capacità, della propria prescrizione farmacologica. I processi educativi sono alla base di ogni intervento infermieristico.

8 Il buon senso di una mamma non può essere discusso. Il buon senso non basta ad essere Infermiere.

9 Funzione specifica dell'infermiere è quella di assistere l'individuo, sano o malato, per aiutarlo a compiere tutti quegli atti tendenti al mantenimento della salute o della guarigione (o prepararlo a morte serena) atti che compirebbe da solo se disponesse della sua forza, della volontà, o delle cognizioni necessarie- e di favorire la sua partecipazione attiva in modo da aiutarlo a riconquistare il più rapidamente possibile la propria indipendenza (Virginia Henderson).

10 Non è sempre tutto bianco Non è sempre tutto nero È sempre possibile fare qualcosa La scelta deve rispettare dei principi

11 Follia è fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi

12 Conoscenze e Abilità Formazione.. Normativa Deontologia.

13 L infermiere GARANTISCE la corretta somministrazione delle prescrizioni diagnostico terapeutiche GARANTISCE assume una dimensione che va oltre la Norma, si amplia nel concetto di Difendere, Proteggere come è giusto che sia

14 Art 1 l infermiere è il professionista responsabile dell assistenza infermieristica Art 3 la responsabilità dell infermiere consiste nell assistere, nel curare e nel prendersi cura della persona ( ) Art 6 L infermiere riconosce la salute come bene fondamentale della persona e interesse della collettività e si impegna a tutelarla con attività di prevenzione, cura, riabilitazione e palliazione

15 Art 9 L infermiere, nell'agire professionale, si impegna ad operare con prudenza al fine di non nuocere. Art 11 L'infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull'esperienza e la ricerca. Progetta, svolge e partecipa ad attività di formazione. Promuove, attiva e partecipa alla ricerca e cura la diffusione dei risultati.

16 Art 12 L infermiere riconosce il valore della ricerca, della sperimentazione clinica e assistenziale per l evoluzione delle conoscenze e per i benefici sull assistito. Art 13 L'infermiere assume responsabilità in base al proprio livello di competenza e ricorre, se necessario, all'intervento o alla consulenza di infermieri esperti o specialisti. Presta consulenza ponendo le proprie conoscenze ed abilità a disposizione della comunità professionale.

17 Art 14 L infermiere riconosce che l interazione fra professionisti e l'integrazione interprofessionale sono modalità fondamentali per far fronte ai bisogni dell assistito Art 15 L infermiere chiede formazione e/o supervisione per pratiche nuove o sulle quali non ha esperienza.

18 Art 22 L infermiere conosce il progetto diagnosticoterapeutico per le influenze che questo ha sul percorso assistenziale e sulla relazione con l assistito. Art 29 L'infermiere concorre a promuovere le migliori condizioni di sicurezza dell'assistito e dei familiari e lo sviluppo della cultura dell imparare dall errore. Partecipa alle iniziative per la gestione del rischio clinico.

19 Art 38 L'infermiere non attua e non partecipa a interventi finalizzati a provocare la morte,anche se la richiesta proviene dall'assistito. Art 41 L'infermiere collabora con i colleghi e gli altri operatori di cui riconosce e valorizza lo specifico apporto all'interno dell'équipe.

20 L infermiere si obbliga con il paziente alla tutela della salute (non alla guarigione) Quindi si obbliga ad assumere tutti i mezzi necessari per raggiungere il miglior stato di salute possibile (obbligo di mezzi) La terapia farmacologica somministrata correttamente è un mezzo per raggiungere la salute

21 La sicurezza dei pazienti e la riduzione degli errori in terapia farmacologica rappresentano una priorità dell assistenza sanitaria Gli eventi avversi dovuti ad errori in corso di terapia farmacologica sono la causa di danno più frequente nei pazienti ospedalizzati

22 Si rileva principalmente l errore attivo ovvero quello che ha causato direttamente il danno Ma più importante è rilevare l errore latente che è un insufficienza organizzativa gestionale del sistema, che ha creato le condizioni favorevoli al verificarsi di un errore attivo È Multicausale È Il risultato di una interazione tra difetti di diversa natura tecnologici, procedurali, organizzativi, sociali e culturali

23 Insieme delle varie azioni complesse messe in atto per migliorare la qualità delle prestazioni erogate e garantire la sicurezza del paziente Sicurezza basata dall apprendimento che deriva dall errore Tramite un approccio reattivo che analizza a ritroso le cause dell errore

24 Aumento eccessivo di carichi di lavoro e del conseguente stress Situazioni di emergenza urgenza (maggiormente dove non rappresenta l abitudine) Inadeguata dotazione del personale Introduzione non pianificata e priva di adeguato periodo di prova di nove procedure, di nuove regole organizzative di nuove strategie

25 Mancanza, o non consultazione adeguata, dei protocolli e delle linee guida presenti Aumento ingiustificato della catena di trasmissione di dati e parametri, orale e scritta Utilizzo di personale non esperto Utilizzo di personale proveniente da agenzie esterne Personale non completamente in grado di comprendere e parlare la lingua del posto

26 Adozione di procedure/protocolli aziendali codificati e condivisi tra gli operatori Elaborazione di un piano di sicurezza aziendale che consideri l analisi degli errori e le successive azioni preventive e mitiganti da intraprendere Predisposizione di una lista di farmaci ad alto rischio

27 Definizione di un piano di formazione del personale strutturato e specifico per la sicurezza del farmaco Promozione di iniziative per favorire la comunicazione tra gli operatori sanitari Predisposizione di un protocollo sulle modalità di comunicazione specifica degli eventi avversi

28 Individuazione di percorsi diagnostico terapeutici Stesura di capitolati di acquisto ed acquisizione dei farmaci con particolare attenzione all aspetto della sicurezza dei pazienti

29 Elaborazione di procedure ad hoc per la gestione delle scorte in farmacia ed in reparto Introduzione di tecnologie informatizzate (in base alle risorse economiche e umane) Definizione di monitoraggi per le quali seguire la terapia sia in termini di efficacia che di possibili effetti collaterali ( es. livelli plasmatici )

30 Prescrizione del Farmaco Interpretazione e Trascrizione delle Prescrizioni Somministrazione del Farmaco Gestione e Conservazione del farmaco presso l unità operativa

31 Vantaggi dei singoli moduli Tecnologia Errori di prescrizi one e trascrizio ne Verifica appropiat ezza Informazio ni aggiuntive Riduzio ne scorte e scadut i Errori di allestime nto Errori di somminist razione Scheda unica di terapia x Prescrizione informatizzata in reparto Prescrizione informatizzata + sistema di supporto decisionale Software lettura codice a barre farmaco con rifornimento in reparto sulla base del prescritto Software di lettura codice a barre del paziente + codice a barre alla somministrazione x x x x x x x x x x x x x x Armadi informatizzati di reparto x x x x x Con rifornimento in dose unitaria x x x x x x Con utilizzo di armadi informatizzati per paziente tutto x

32 Impatto in termini economici ed organizzativi X basso XX medio XXX alto XXX molto alto Scheda unica di terapia tecnologia costi Modific he organiz zative in reparto Prescrizione informatizzata in reparto x xxx x Modific he organiz zative in farmaci a Prescrizione informatizzata con data base di prescrizione + sistema informatico di supporto decisionale alla prescrizione Software lettura codice a barre del farmaco con rifornimento al reparto sulla base del prescritto Software di lettura codice a barre anche del paziente con utilizzo codice a barre alla somministrazione Armadi informatizzati di reparto con utilizzo di armadi informatizzati per farmaco x xxx X Xxx x Xx Xxx x Xxx Xxx x Con rifornimento in dose unitaria Xxxx Xxxx xxxx

33 Tramite il reporting che è uno strumento della gestione del rischio clinico che raccoglie informazioni su eventi avversi (e quasi eventi) Lo scopo è apprendere la genesi degli eventi e le loro cause Il fine è intervenire con misure preventive ed intervenire nelle aree di criticità

34 Raccomandazioni per un sistema Non punizione né sanzione Confidenza e riservatezza Analisi da parte di esperti Tempestività Orientamento del sistema di incident reporting Risposta sensibile Indipendenza del programma Di incident reporting Chi segnala è esente da qualsiasi tipo di ritorsione L identità del paziente, della istituzione e di chi segnala non vengono rilevati Le segnalazioni devono essere sottoposte ad analisi per valutare ed evidenziare le criticità Le segnalazioni devono essere esaminate subito L analisi deve portare un contributo alla miglior organizzazione Accettare di ricevere indicazioni che mettono in discussione l esistente organizzazione Il programma non deve dipendere da nessuna autorità che può punire chi segnala l evento

35 È ancora opportuno parlare di Mal Practice?

36 Crediamo nel pensiero positivo. Pratichiamo il pensiero positivo. We believe in positive thinking. We practice positive thinking.

37 Dopo quanto ci siamo detti, abbiamo solo motivo di pensare che: Conosciamo gli Strumenti La Deontologia ci Supporta L Esperienza ci Guida La Formazione ci Aggiorna

38 Parlare di Best Practice

39 Quando si conoscono gli strumenti e la deontologia, quando si ha esperienza e competenza si ha la possibilità di scegliere Parlare di Best Practice nella terapia farmacologica per la parte infermieristica è una scelta!

40 Responsabile dell Assistenza infermieristica Pianifica l Assistenza Infermieristica Collabora con gli altri professionisti sanitari Garantisce la sicurezza del Paziente e degli operatori

41 Promuove l Educazione Terapeutica e la Relazione d Aiuto con l Assistito Aderisce ai progetti di ricerca e basa il proprio operato su evidenze scientifiche validate Permette la crescita professionale attraverso lo studio e la formazione continua.

42 La Prescrizione Farmacologica in Italia non è un Intervento Infermieristico. Quali Competenze per un obiettivo del genere? L Infermieristica Transoceanica potrebbe aiutarci a comprendere cosa serve.

43 Dipende dall obiettivo Complesso l amplesso. e non solo Complesso è qualcosa di cui è difficile vedere, governare, intuire tutti i risvolti e tutte le variabili

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45 09 NOV - Introdurre la figura dell infermiere prescrittore per prestazioni in cui è professionalmente competente (per esempio le vulnopatie) e ridurre le postazioni di guardia medica riutilizzando i medici in eccedenza nel ciclo diurno dell assistenza domiciliare o nella collaborazione in strutture territoriali di assistenza. Questa la proposta lanciata da Gilberto Gentili, presidente della Confederazione delle Associazioni regionali di Distretto (Card) in apertura del convegno regionale dei Distretti delle Marche in corso oggi a Civitanova Marche. Una proposta che nasce alla luce di quanto contenuto nella bozza di decreto ministeriale, che intende portare a 3,7 per mille abitanti i posti letto ospedalieri nel nostro Paese. Riteniamo ha affermato Gentili - di poter identificare nel Distretto quella che il decreto definisce come Centrale della continuità a cui spetta il compito di garantire dimissioni protette e presa in carico post-ricovero, e rilanciamo con convinzione la necessità di interpretare il riordino dell assistenza territoriale con un forte investimento nelle collaborazioni interprofessionali. Soprattutto nell area della domiciliarità che riteniamo debba essere a preminente componente infermieristica.

46 12 NOV - Sono migliaia ogni anno i casi di infarto e ictus, anche fatali, che potrebbero essere evitati in Italia se i pazienti a rischio cardiovascolare per ipertensione, colesterolo alto e diabete di tipo 2 seguissero bene le terapie loro prescritte e adottassero corretti stili di vita. A oggi, invece, solo un paziente su due segue le terapie in modo corretto, mentre l abbandono terapeutico e il fai-da-te sono frequenti. il tasso di ospedalizzazione per infarto e ictus si ridurrebbe del 13%. E' quanto emerso oggi nel corso dell Audizione al Senato intitolata L aderenza alla Terapia: un problema per la Sanità promossa dalla Consulta delle Società scientifiche per la riduzione del rischio cardiovascolare - SCV (14 società scientifiche, operanti nei diversi ambiti nei quali si articola la prevenzione cardiovascolare, alleatesi per contribuire allo sviluppo dell attività scientifica in Italia e all ottimizzazione della pratica clinica in questo fondamentale campo della medicina). Nel corso dell Audizione è stato presentato anche un progetto, denominato Cement, per sensibilizzare i pazienti ed educarli al corretto uso dei farmaci per curare ipertensione, ipercolesterolemia e diabete di tipo 2.

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