Deliberazione n. 43/2008

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1 Deliberazione n. 43/2008 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA composta dai magistrati: dott. Nicola Mastropasqua dott. Donato Maria Fino dott. Giorgio Cancellieri dott. Giancarlo Penco dott. Giancarlo Astegiano dott. Alessandra Sanguigni Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Primo Referendario (relatore) Referendario ******* Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con il regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; vista la legge 21 marzo 1953, n. 161; vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; vista la deliberazione delle Sezioni riunite della Corte dei conti n. 14/2000 del 16 giugno 2000, che ha approvato il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, modificata con le deliberazioni delle Sezioni riunite n. 2 del 3 luglio 2003 e n. 1 del 17 dicembre 2004; visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante il Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali; vista la legge 5 giugno 2003, n. 131; vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, art. 1, commi 166 e seguenti. Udito il relatore, dott. Giancarlo Astegiano. Premesso in fatto A seguito dell esame delle relazioni relative al bilancio di previsione dell esercizio 2007, inviate a questa Sezione ai sensi del comma 166 dell art. 1, della 1

2 l. 23 dicembre 2005, n. 266, dagli organi di revisione dei Comuni della Provincia di Milano, è emerso, che l Amministrazione comunale di Pero al fine di addivenire al rispetto della disciplina relativa al Patto di stabilità interno per il 2007 ha iscritto nel bilancio di previsione un fondo allocato al Titolo II, Funzione 8, intervento 1 acquisto beni immobili. A seguito della fissazione dell adunanza prevista dall art. 1, comma 168 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, per l esame collegiale della situazione, è stata data formale comunicazione al Comune di Pero, informando l Amministrazione comunale che era sua facoltà presentare memoria illustrativa e presenziare all adunanza del 20 settembre Nel corso dell adunanza pubblica, dopo la relazione del Magistrato istruttore, è intervenuto l Assessore al Bilancio il quale ha illustrato le ragioni che avevano indotto l Amministrazione ad istituire il fondo, mettendo anche in luce la situazione finanziaria positiva dell ente. Considerato in diritto Il controllo della Corte dei conti 1) La legge 23 dicembre 2006, n. 266 (legge finanziaria per il 2007) ha delineato una nuova e significativa modalità di verifica in ordine al rispetto degli obiettivi previsti dalla normativa sul Patto di stabilità interno e alla correttezza della gestione finanziaria degli enti territoriali, stabilendo una specifica competenza in capo alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. Proseguendo in un disegno legislativo avviato dopo la riforma del Titolo V, Parte seconda, della Costituzione, con la legge 5 giugno 2003, n. 131 che vede il progressivo riconoscimento del ruolo delle Sezioni regionali di controllo della magistratura contabile quali garanti della corretta gestione delle risorse pubbliche nell interesse, contemporaneamente, dei singoli enti territoriali e della comunità che compone la Repubblica (posizione già riconosciuta alla Corte dei conti dalla giurisprudenza costituzionale a partire dalla nota sentenza 27 gennaio 1995, n. 29 e, ribadita, dalla sentenza 9 novembre 2005, n. 417), il legislatore ha ritenuto di rafforzare ulteriormente questo ruolo (sul punto si rinvia alle considerazioni svolte nella delibera di questa Sezione n. 10 del 13 ottobre 2006). La verifica affidata alla Corte dei conti non è invasiva dell autonomia degli enti ma, nel solco della funzione collaborativa dell attività di controllo, è diretta, nell interesse del singolo ente e della comunità nazionale, a rappresentare all organo elettivo la reale ed effettiva situazione finanziaria o le gravi irregolarità riscontrate nella gestione dell ente in modo che lo stesso possa responsabilmente assumere le 2

3 decisioni più opportune, sia nell interesse dell ente amministrato che della più vasta Comunità cui l ente appartiene (Corte conti, sez. contr. Lombardia, 13 ottobre 2006, n. 10 cit.). In ordine alla allocazione nel bilancio di previsione per il 2007 di un fondo diretto a consentire il rispetto del Patto di stabilità interno 1) L esame della relazione predisposta dal Collegio dei revisori dei conti del Comune di Pero relativa al bilancio di previsione per l esercizio 2007 ha messo in luce che l ente, al fine di rispettare i saldi previsti dalla normativa che ha disciplinato nel 2007 il Patto di stabilità interno ha allocato in bilancio al titolo II, Funzione 8, intervento 1 acquisto beni immobili, uno speciale fondo dell importo di euro ) La legge finanziaria per il , ha previsto l obbligo per gli enti territoriali soggetti alla normativa del Patto di stabilità interno di predisporre il bilancio di previsione in modo tale da assicurare l obiettivo programmatico da raggiungere. Pertanto, in base a detta norma, le previsioni di entrata e di spesa del bilancio preventivo dell Ente locale devono essere coerenti con il rispetto del Patto di stabilità, come, peraltro, questa Sezione aveva sostenuto anche in relazione alla precedente disciplina del Patto di stabilità interno per il 2006, richiamando il principio della programmazione alla quale deve essere informato il bilancio degli enti territoriali (C. conti, sez. contr. Lombardia, 17 ottobre 2006, n. 10). Oltre alla previsione normativa appena citata, la legge finanziaria per il 2007 ha innovato in maniera sostanziale il meccanismo del Patto di stabilità interno, sostituendo al meccanismo del tetto di spesa il criterio dei saldi di bilancio. A differenza del precedente limite, il vincolo sul saldo sembra rispondere in maniera più adeguata sia all esigenza di autonomia finanziaria degli enti territoriali, perché dovrebbe rappresentare uno strumento funzionale alle scelte responsabili e virtuose degli Enti medesimi, che alla necessità di conformità e coerenza con il Patto di stabilità europeo, gli obiettivi del quale devono essere osservati dall Italia nel suo complesso. Le modalità di determinazione dell obiettivo programmatico sono rinvenibili nell art. 1, comma 677 e seguenti della legge finanziaria 2007 che ha introdotto un duplice meccanismo, con differenti parametri in termini di individuazione dell entità del concorso del singolo ente locale, determinato in base alla situazione finanziaria di ciascun ente. La determinazione dell obiettivo di miglioramento dei saldi è basata sul calcolo di alcuni parametri finanziari quali la media triennale dei saldi di cassa 1 Art. 1, co

4 risultanti dal conto consuntivo, calcolati in relazione alla differenza fra entrate finali (titoli I II III IV), in conto corrente ed in conto capitale, e spese finali, da cui sono escluse le entrate derivanti da riscossioni di crediti (Titolo IV, cat. 6) e le spese dovute alla riscossione di crediti (Titolo II, intervento 10). Al fine dell osservanza del Patto di stabilità per il , gli enti territoriali dovranno calcolare, in termini di competenza, e conseguire, sia in termini di competenza che di cassa, un saldo finanziario pari a quello del triennio , migliorato dell entità annua della manovra, così come determinata dal legislatore. L elemento centrale del nuovo meccanismo è dato dal calcolo del saldo finanziario, la definizione del quale è indicata dal legislatore nell art. 1 comma 680, mentre il successivo comma 683 delinea le modalità di calcolo, sia in relazione alla gestione di competenza che a quella di cassa. Il saldo è considerato quale differenza tra le entrate finali e le spese finali al netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e delle spese derivanti dalla concessione di crediti. Nel saldo finanziario non sono considerate le entrate in conto capitale riscosse nel triennio , derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare e mobiliare destinate, nel medesimo triennio, all'estinzione anticipata di prestiti. Per i comuni con popolazione superiore a abitanti nel saldo finanziario non sono considerate le spese in conto capitale e di parte corrente, autorizzate dal Ministero, necessarie per l'attivazione di nuove sedi di uffici giudiziari, ivi incluse quelle relative al trasloco. Dall indicazione normativa si evince chiaramente che il saldo fra entrate finali e spese finali è calcolato escludendo l avanzo di amministrazione, cosicchè può ritenersi che la legge finanziaria abbia inteso riferirsi all equilibrio finale, quale risultato differenziale da assumere come parametro per calcolare manovra ed obiettivo ai fini del rispetto del patto di stabilità, perché, così come determinato, rispecchia valori relativi alla gestione operativa, non influenzati dalle entrate derivanti da accensione di prestiti: il saldo netto rappresenta, quindi, l importo da finanziare o da impiegare. L obbligo di redigere il bilancio di previsione rispettando i limiti derivanti dal raggiungimento dell obiettivo posto dalla disciplina del Patto di stabilità interno, così come determinati dalla legge finanziaria (art. 1, comma 684 citato), non oblitera il principio del pareggio finanziario che è elemento centrale della disciplina del bilancio degli enti territoriali 2. Il principio del pareggio del bilancio deve essere assicurato dall ente unitamente al rispetto delle previsioni relative al Patto di stabilità interno, con la 2 Art. 162, co. 6 del T.U.E.L. 4

5 conseguenza che non solo il saldo tra previsioni di entrata e spese finali calcolato secondo i criteri stabiliti dall art. 1 comma 683 della legge 296/06 deve rispettare l obiettivo programmatico, ma anche il saldo delle rimanenti poste di bilancio (entrate e spese per assunzione e rimborso di prestiti) deve essere coerente con tale obiettivo. In caso contrario, se uno solo dei due principi venisse osservato, l ente violerebbe la disciplina in materia di bilancio, così come attualmente vigente. E ben vero che possono verificarsi situazioni di criticità in alcuni casi e, in particolare, ove un ente non abbia fatto ricorso ad indebitamento nel triennio , ovvero vi abbia fatto ricorso in misura contenuta ed abbia effettuato spese di investimento di modesta entità, poichè nel bilancio di previsione 2007 non potrà prevedere un indebitamento che superi il limite delle entrate finali, finendo con il trovarsi con entrate eccedenti le spese. Indipendentemente dalla disciplina del Patto di stabilità interno, l obbligo del pareggio finanziario deve essere osservato, con la conseguenza che ove emerga una eccedenza di entrate, l ente, ai fini del pareggio di bilancio, potrà prevedere il rimborso anticipato di mutui, o, in linea generale, anche prevedere quote di ammortamento beni patrimoniali (incrementando il fondo ammortamenti di esercizio) o incrementare il fondo svalutazione crediti. L ente territoriale non può procedere alla creazione di altri fondi che non siano previsti dalla normativa in materia di bilancio poiché una simile procedura è idonea a compromettere il risultato voluto dal legislatore che ha ritenuto che nello stesso tempo fosse necessario raggiungere sia il pareggio del bilancio che l obiettivo di miglioramento del saldo finanziario. Seguire modalità diverse creando fondi non espressamente considerati dal legislatore può risolversi in una sostanziale violazione della disciplina del Patto di stabilità interno poiché, di fatto, non viene raggiunto l obiettivo previsto dal legislatore. Conseguentemente, l ente che abbia allocato in bilancio un fondo diverso da quelli richiamati sopra è tenuto, nella concreta gestione del bilancio, ad osservare in ogni caso, sia sotto il profilo formale che sostanziale, la disciplina del Patto di stabilità interno, in modo che a consuntivo la disciplina del Patto di stabilità interno risulti rispettata, a prescindere dall esistenza di fondi quale quello previsto dal Comune di Pero. P.Q.M. La Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Regione Lombardia, accerta 5

6 che in base alle risultanze della certificazione resa dal Collegio dei Revisori dei conti del Comune, nonché dagli altri documenti inviati dall Amministrazione: il Comune di Pero ha approvato il bilancio di previsione 2007 istituendo un fondo al titolo II, Funzione 8, intervento 1, diretto ad incidere sull osservanza del Patto di stabilità interno per l esercizio 2007, invita l Amministrazione a comunicare a questa Sezione entro il 30 aprile 2008 se ed in quale misura abbia osservato il Patto di stabilità interno per l anno 2007, precisando gli effetti prodotti dal fondo indicato nella motivazione e la destinazione dello stesso al termine dell eservcizio. Dispone che la presente deliberazione sia trasmessa al Presidente del Consiglio comunale, al Sindaco ed al Presidente del Collegio dei Revisori dei conti del Comune di Pero. Il Relatore (Giancarlo Astegiano) Il Presidente (Nicola Mastropasqua) Depositata in Segreteria il 7 aprile 2008 Il Direttore della Segreteria (dott.ssa Daniela Parisini) 6