Prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo
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- Lucia Andreoli
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1 Prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo Corso per dealer 25/02/13 1
2 Che cos è il riciclaggio? Il riciclaggio è quell'insieme di operazioni mirate a dare una parvenza lecita a capitali provenienti da attività illegali per dissimularne la provenienza reinserendoli nel sistema finanziario, rendendone così più difficile l'identificazione e il successivo eventuale recupero. Le banche/intermediari finanziari possono, pertanto, essere utilizzati, anche inconsapevolmente, per il riciclaggio e per il finanziamento al terrorismo. La normativa in materia di prevenzione dell utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, è basata sul principio della collaborazione attiva da parte dei destinatari (banche, intermediari finanziari, dealer, ecc.), i quali adottano idonei e appropriati sistemi e procedure in materia di : Adeguata verifica della clientela; Segnalazione di operazioni sospette; Registrazione delle informazioni/documenti nei relativi applicativi informatici. 25/02/13 2
3 Principali normative di riferimento Decreto Legislativo 231 del 21 novembre 2007 (D.Lgs 231/07) Attuazione della direttiva 2005/60/ CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione e successive integrazioni e circolari interpretative. Decreto Legislativo 109 del 22 giugno 2007 (D. Lgs. 109/07) Misure per prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo e l'attività dei Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale, in attuazione della direttiva 2005/60/CE. Provvedimento recante gli indicatori di anomalia per gli intermediari emesso da Banca d Italia con delibera n. 616 del 24 agosto Provvedimento recante disposizioni attuative in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l utilizzo degli intermediari e degli altri soggetti che svolgono attività finanziaria a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, ai sensi dell art. 7 comma 2 del Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231, emesso da Banca d Italia il 10 marzo /02/13 3
4 Adeguata verifica: il ruolo dei dealer I compiti e le responsabilità dei dealer con riferimento agli obblighi di adeguata verifica sono regolamentati negli accordi/convenzioni stipulati al momento dell avvio del rapporto. In tale ambito, ai dealer è delegato l adempimento degli obblighi di identificazione che consistono nello svolgere le seguenti attività: identificare il cliente, il coniuge garante, il fideiussore e, nel caso di società, il titolare effettivo; Indicare il bene/servizio oggetto del finanziamento; acquisire le informazioni necessarie per approfondire la conoscenza del cliente (attività professionale esercitata, entrate economiche ecc.). 25/02/13 4
5 Identificazione dei clienti - persone fisiche Prima di procedere all inserimento di una richiesta di credito finalizzato nell applicativo telematico, il personale incaricato, in presenza del cliente, procede alla sua identificazione mediante acquisizione dei dati anagrafici (nome e cognome, luogo e la data di nascita, indirizzo), richiesta di esibizione di un documento di identità in originale ed in corso di validità e del codice fiscale, i cui estremi devono essere correttamente registrati nel sistema informativo. Deve essere sempre acquisita copia del documento d identità e laddove possibile del codice fiscale. L identificazione viene così svolta dal dealer che certifica, sotto la propria responsabilità, la correttezza e la veridicità delle generalità dei clienti riportate nell applicativo telematico/contratti. 25/02/13 5
6 Identificazione dei clienti - persone giuridiche Qualora il cliente sia una società o altro ente, il personale incaricato deve acquisire i seguenti dati: la denominazione, la sede legale, la partita IVA/codice fiscale. Devono, inoltre, essere acquisiti i dati identificativi del legale rappresentante e del titolare effettivo secondo la procedura di identificazione prevista per le persone fisiche. Per assolvere agli obblighi di identificazione del titolare effettivo, è previsto all interno dei moduli contrattuali un apposito spazio in cui devono essere riportati i dati anagrafici, gli estremi del documento di identità e del codice fiscale. Definizione di titolare effettivo Per titolare effettivo, in caso di società, si intende la persona fisica o le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedono o controllano la stessa, attraverso il possesso o il controllo diretto o indiretto di una percentuale sufficiente delle partecipazioni al capitale sociale o dei diritti di voto. Tale criterio si ritiene soddisfatto ove la percentuale corrisponda al 25% più uno di partecipazione al capitale sociale. Nel caso di ditta individuale, il titolare effettivo coincide con il titolare della ditta. 25/02/13 6
7 Documento d identità - definizione Per documento di identità si intende: carta d identità, compresa la carta di identità elettronica; patente di guida, compresa la patente di guida elettronica; passaporto; tessera ministeriale, purché munita di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente; porto d'armi. Per l accettazione del documento di identità è necessario verificarne la data di rilascio: non sono accettabili documenti scaduti. In mancanza di un documento di identità valido e in vigore, le richieste di finanziamento non possono essere approvate e liquidate. 25/02/13 7
8 Carta d identità cartacea Tipo documento: CI# (Informazioni da acquisire/registrare) FAC-SIMILE Cliccare sul campo PROROGA della telematica Ente rilascio Data di rilascio Numero documento 25/02/13 8
9 Carta d identità plastificata Tipo documento: CN# (Informazioni da acquisire/registrare) FAC-SIMILE Ente rilascio Numero documento Data di rilascio 25/02/13 9
10 Patente plastificata Tipo documento: PN# (Informazioni da acquisire/registrare) FAC-SIMILE Data di rilascio Ente di rilascio (se UCO inserire sempre Roma) Numero retro-patente Numero patente NON INSERIRE MAI Eventuale altro numero patente (sempre diverso) 10
11 Codice fiscale (Informazioni da acquisire/registrare)# FAC-SIMILE Codice fiscale RSSCLD50R15H501Y 25/02/13 11
12 Altre informazioni da acquisire Il dealer dopo aver identificato il cliente deve acquisire anche le informazioni relative allo scopo e alla natura del rapporto continuativo, alla professione svolta, al reddito percepito e, in alcuni casi, agli elementi giustificativi del domicilio dichiarato dal cliente. Per le richieste di credito finalizzato la destinazione dei fondi è chiaramente identificabile in quanto costituita dal bene oggetto del finanziamento. Il dealer, pertanto, deve prestare la massima attenzione nella corretta indicazione del bene oggetto del finanziamento in coerenza con quanto effettivamente acquistato dal cliente. 25/02/13 12
13 Operazioni sospette Un operazione sospetta è un operazione o un rapporto continuativo che per caratteristiche, entità, natura o per altre circostanze, tenuto conto della capacità economica e dell attività svolta dal soggetto cui è riferita, induca a ritenere che il denaro, i beni o le utilità oggetto dell operazione medesima possano pervenire dai reati di riciclaggio, di terrorismo o da altra provenienza illecita. Per agevolare l individuazione di operazioni sospette, Findomestic ha definito, sulla base delle indicazioni fornite dalle autorità competenti, degli indicatori e degli schemi di anomalia, volti a ridurre i margini di incertezza connessi con valutazioni soggettive o con comportamenti discrezionali e a contribuire all omogeneo adempimento degli obblighi di segnalazione. 25/02/13 13
14 Operazioni sospette esempi di indicatori di anomalia Di seguito sono riportati alcuni esempi di indicatori di anomalia che possono essere riscontrati dai dealer nello svolgimento della loro attività e che possono costituire un punto di riferimento per l individuazione di un operazione sospetta (o del tentativo di porla in essere). Tali esempi sono da considerarsi assolutamente indicativi e non esaustivi, anche in considerazione della continua evoluzione delle modalità di svolgimento delle operazioni. Esempi di indicatori legati al comportamento del cliente Il cliente si rifiuta o si mostra riluttante a fornire le informazioni richieste, ovvero fornisce informazioni false o contraffatte ovvero varia ripetutamente e senza apparente giustificazione le informazioni fornite. Il cliente pone ripetuti quesiti in ordine alle modalità di applicazione della normativa antiriciclaggio e antiterrorismo e cerca di indurre il personale a eludere tali presidi, anche tentando di stabilire relazioni eccessivamente confidenziali. Il cliente in occasione di contatti diretti con l intermediario è costantemente accompagnato da altre persone che appaiono estremamente interessate all operatività. Se il dealer rileva un operazione potenzialmente sospetta deve adottare la seguente regola di comportamento di carattere generale: non fornire alcuna informazione al cliente e contattare immediatamente l Account di riferimento e attendere istruzioni dallo stesso. 25/02/13 14
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