ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE PIANO DI EMERGENZA

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1 Prot. 86/A3-12/01/15 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE Silvano Fedi Enrico Fermi PIANO DI EMERGENZA EDIZIONE 1 REVISIONI EFFETTUATE REVISIONE A CODICE DESCRIZIONE REDATTORE DATA APPROVAZIONE DATA REVISIONE REDAZIONE APPROVAZIONE B Aggiornamento ruoli, eliminazione refusi e ripetizioni, integrazione con sintesi e impegni scale RSPP 12/01/15 DS 12/01/15 C D E Redatta dal Responsabile SPP Controllato ed Approvato da DIR DATA FIRMA DATA FIRMA File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.1 di 23

2 ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO, GESTIONE DELLE EMERGENZE A.S Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza: Prof. Vincenzo Ricca Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: Prof. Roberto Cipriani Di Cianni Giovanni Melani Fiorenza Antonelli Luca Bechini Mario Borsi Giancarlo Briganti Federico ADDETTI EVACUAZIONE Buonincontri Domenico Della Greca Tiziano Nardini Fausto Pardini Piero Ventavoli Valerio Agostini Annalisa Alaimo Carmela Angini Norma Atzori M. Daniela Betti Fiorella Bisacci Patrizia Carro Angela Credi Guido Colzi Primarosa Ceccarelli Maurizio Menichini Stefania Melosi Paola Pillon Anna Puccianti Rossella Sciarra Rita ADDETTI PUNTI RACCOLTA Nome Ordine P. raccolta incarico Cioni Riccardo Fermi Vestri Luigi Fermi Rondine Salvatore Fermi Umberto Giannellini Claudio Fermi Ambrosio Rosa 1 1 Carlo Bovani/Tania 1 3 Ferrari Cappelli Manila 2 1 Di Cianni Giovanni 1 2 Melani Fiorenza 3 1 Monserrati Giovanna 2 3 Pratesi Maria Pia 4 1 Torchia Rosa 2 2 Ventavoli Valerio 3 3 Attala Mario 1 Biagini Bruno 3 Colombino Pietro 2 Gori Erica 2 Menici Patrizia 1 Ricca Vincenzo 3 File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.2 di 23

3 ADDETTI PRIMO SOCCORSO Cappelli Manila Monserrati Giovanna Torchia Rosa Agostini Annalisa Angini Norma Atzori M. Daniela Betti Fiorella Bisacci Patrizia Carro Angela Credi Guido Melosi Paola Pillon Anna Puccianti Rossella Sciarra Rita ADDETTI PREVENZIONE INCENDI Monserrati Giovanna Antonelli Luca Bechini Mario Borsi Giancarlo Briganti Federico Della Greca Tiziano Nardini Fausto Ventavoli Valerio Pardini Piero Agostini Annalisa Angini Norma Betti Fiorella Bisacci Patrizia Credi Guido Melosi Paola Pillon Anna Puccianti Rossella Sciarra Rita File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.3 di 23

4 INDICAZIONI GENERALI L attività in questione e soggetta ai controlli di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco, in quanto catalogata al punto 67 (Scuole di ogni ordine e grado con oltre 100 persone presenti), con sub-attività relativa al punto 74 (Centrale Termica di potenza superiore a 116Kw alimentata a metano), del D.P.R. 151/2011 (punti 85 e 91 del D.M. 16 febbraio 1982), con normativa specifica di riferimento il D.M. 26 agosto Pertanto è da considerarsi come una attività a maggior rischio in caso d incendio elevato, soggetta alla redazione scritta del presente piano di emergenza, in considerazione dell elevato affollamento di persone in grande prevalenza giovani studenti. L attività ha presentato un Esame di Progetto al locale comando dei Vigili del Fuoco per l adeguamento alla normativa di riferimento ai fini dell ottenimento del CPI prima dell anno 2000: dopo le relative osservazioni e prescrizioni integrative, sono iniziati i lavori di adeguamento che sono tuttora in corso. Di conseguenza, nell attesa del completamento dei lavori suddetti, sono state adottate le procedure che la situazione strutturale/impiantistica attuale consentono, e cautele in parte complementari, in parte sostitutive per contenere i rischi a livelli comunque accettabili. I due Plessi dell'istituto, molto vicini tra loro, sono situati a distanze relativamente brevi dalla Caserma dei Vigili del Fuoco (max. 3km), e ancor meno dalla Forza Pubblica (Polizia di Stato circa 1km) e dal Pronto Soccorso (Ospedale S.Jacopo circa 2km), con tempi di intervento stimabili quindi in max minuti. I vari provvedimenti sono stati divisi in due gruppi: QUELLI CHE HANNO IL FINE DI RIDURRE LA PROBABILITÀ DELL INSORGERE DI UN INCENDIO (PREVENZIONE), e QUELLI CHE HANNO LO SCOPO DI RENDERE MINIMI I DANNI PRODOTTI DA UN INCENDIO UNA VOLTA CHE QUESTO SI SIA MANIFESTATO (PROTEZIONE). Quest ultima comprende sia i provvedimenti di protezione attiva che comportano un intervento (esodo delle persone, segnalazione od azione di spegnimento manuale) che quelli di protezione passiva (adozione di distanze di sicurezza, compartimentazioni resistenti al fuoco etc.). Inoltre le presenti note sono applicabili anche ad emergenze di altra natura, quali terremoti. Cio e di particolare rilievo, essendo localizzata l attivita in zona a rischio sismico, nella piena consapevolezza, comunque, che gli eventi tellurici sono a tutt oggi sostanzialmente imprevedibili. Tali provvedimenti non potranno tuttavia garantire in modo assoluto ed in ogni caso l incolumità delle persone e delle cose, anche se il rischio potrà essere ridotto a valori molto bassi; infatti non è possibile escludere che circostanze eccezionali e fortunatamente rare possano egualmente creare situazioni di pericolo provocate dal fuoco o da altre calamità. File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.4 di 23

5 PROVVEDIMENTI PER RIDURRE LE PROBABILITA DELL INSORGERE DELL INCENDIO (PREVENZIONE) - DIVIETO DI FUMARE, DI USARE FIAMME LIBERE E DI PRODURRE SCINTILLE evidenziato con regolamentare segnaletica; - Utilizzo di impianti elettrici a regola d arte, compresa la protezione dalle scariche atmosferiche: in particolare NON REALIZZARE ALBERI DI NATALE O ALTRI ADDOBBI CON CANDELINE, E POSSIBILMENTE ANCHE SENZA LAMPADINE; SE INDISPENSABILI, USARE ESCLUSIVAMENTE FILI DI LAMPADE DI QUALITA E OMOLOGATI, possibilmente a doppio isolamento o bassissima tensione di sicurezza (24Volt); - NON COLLEGARE TERMOVENTILATORI, STUFE, CONDIZIONATORI, FORNELLI, MACCHINE DEL CAFFE O ALTRE MACCHINE CON CARICHI ELEVATI A PRESE NON PROTETTE DA INTERRUTTORE E/O FUSIBILE (AD ES. CIABATTE, PRESE MULTIPLE ECC.); - Rispetto dell ordine e della pulizia: PULIRE REGOLARMENTE LE FERITOIE ED I CONDOTTI DI VENTILAZIONE DI APPARECCHI SCALDANTI, MACCHINARI, ATTREZZATURE ELETTRICHE E DA UFFICIO, TOGLIERE SACCHETTI, CARTA, STRACCI, RIFIUTI O ALTRI MATERIALI COMBUSTIBILI DALLE VICINANZE DELLE PRESE DI OGNI TIPO, E DA STUFE O ALTRI APPARECCHI SCALDANTI; - NON APPOGGIARE MAI NIENTE SOPRA O VICINO A QUESTI APPARECCHI AD ASCIUGARE O ANCHE SOLO IN DEPOSITO, PERCHE POSSIBILI INNESCHI D INCENDIO IN CASO DI RISCALDAMENTI ECCESSIVI O CORTOCIRCUITI; - Adozione di tempi e modalità organizzative razionali ed istruzione al Personale sui pericoli d incendio e le principali cautele per evitarne l insorgere, ad esempio distribuendo a tutti le precedenti indicazioni. PROVVEDIMENTI PER LA SALVAGUARDIA DELLE PERSONE E PER RENDERE MINIMI I DANNI PRODOTTI (PROTEZIONE) - MANTENERE SEMPRE SGOMBRE DA QUALSIASI MATERIALE CHE POSSA ESSERE DI OSTACOLO I PERCORSI DI ESODO E LE VIE DI FUGA VERSO LE USCITE DI SICUREZZA; - MANTENERE SEMPRE LIBERE DI APRIRSI DALL INTERNO E PRIVE DI OGNI INTRALCIO LE USCITE DI SICUREZZA; - MANTENERE SEMPRE IN EFFICIENZA I DISPOSITIVI ANTINCENDIO (ESTINTORI e IDRANTI) di cui al punto successivo; - ADDESTRARE UN CONGRUO NUMERO DI DIPENDENTI, FISICAMENTE PRESTANTI, PER L ASSISTENZA ED EVENTUALMENTE IL TRASPORTO DI EMERGENZA FINO AD UN LUOGO ADATTO (AD ESEMPIO, I BALLATOI DELLE SCALE A PROVA DI FUMO (plesso ex-iti S. Fedi ) o I BALLATOI DELLE SCALE ESTERNE O I VARI TERRAZZI SUL LATO EST (plesso ex-geometri E. Fermi ) DEI VARI ALUNNI CON RIDOTTA CAPACITA MOTORIA O COMUNQUE INVALIDI; - Formare una squadra interna antincendio/emergenza pronta per intervenire rapidamente allo spegnimento di un principio d incendio, composta da personale capace di utilizzare i mezzi antincendio presenti e costituiti da vari estintori e idranti; - Informare gli alunni, il personale, i visitatori ed i lavoratori autonomi o dipendenti di ditte esterne che debbano svolgere attivita lavorative all interno sulle ISTRUZIONI DI SGOMBERO ED I CASI DI EMERGENZA; - Avvertire tempestivamente i Vigili del Fuoco mediante il numero diretto 115, e/o l emergenza sanitaria mediante il numero diretto 118. File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.5 di 23

6 ORGANIZZAZIONE DELLA SQUADRA ANTINCENDIO Constatato che, seppure per motivi diversi, tutti i locali sono da considerarsi luoghi a maggior rischio in caso d incendio, la squadra antincendio dovra essere composta da circa 15 persone durante l attivita mattutina, di cui almeno 8-10 tra i lavoratori ai piani, piu una persona di coordinamento generale per ciascun dei due plessi presso la centrale operativa, prevista alla portineria/centralino degli edifici, che si occupi anche dei collegamenti con l esterno (avviso telefonico al Dirigente Scolastico, agli addetti antincendio di altri turni eventualmente reperibili, ai Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria, ecc.), formata da personale con adeguata prestanza fisica, capacita operativa e conoscenza degli ambienti e dell attivita lavorativa, tenuto conto anche di orari di lavoro delle vari emansioni, ferie, permessi ecc.. Per le persone designate e necessaria la frequenza di un corso di formazione, a norma delle vigenti disposizioni, in materia di prevenzione incendi, uso dei mezzi di spegnimento, nozioni di pronto soccorso ecc.. Infatti, se non e' possibile prevedere in concreto la reazione di una persona che si trovi improvvisamente in situazioni di grave pericolo, le possibilita' che possa reagire in modo corretto aumentano se la persona e' stata adeguatamente preparata. COMPITI DEI COMPONENTI DELLA SQUADRA ANTINCENDIO Il primo e basilare compito di costoro dovrà essere quello di curare la prevenzione, accertandosi quotidianamente, al termine dell attività lavorativa, che tutti i macchinari e le apparecchiature elettriche che non devono restare attive siano spente, che non vi siano rifiuti o materiali combustibili lasciati in prossimità di fonti di innesco (come indicato al punto Misure di Prevenzione ), verificando l agibilita dei percorsi di esodo e delle uscite di sicurezza durante tutto il servizio, e, periodicamente, l efficienza e la manutenzione degli estintori e degli idranti, infine sensibilizzando i colleghi al rispetto delle corrette modalità operative, e sorvegliando circa la loro concreta attuazione. INOLTRE, ALL INSORGERE DI UN EVENTUALE PERICOLO, DOVRANNO: - AVVIARE LA PROCEDURA D EMERGENZA; - intervenire tempestivamente sul principio d incendio; - portare i primi soccorsi; - controllare il regolare svolgimento dell evacuazione dello stabile; - avvertire i Vigili del Fuoco per il loro intervento, coadiuvarli al loro arrivo dando informazioni sui percorsi di accesso alle varie zone degli edifici, sulla natura e quantità dei materiali combustibili presenti, ed eventualmente definendo congiuntamente le migliori modalità d azione; - infine mettere prudenzialmente fuori tensione gli impianti elettrici della centrale termica e chiudere la valvola di intercettazione del metano esterna. File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.6 di 23

7 PROCEDURE DA SEGUIRE ALL INSORGERE DELL EMERGENZA Stante la vastita, la particolare conformazione dei locali e la loro articolazione su vari piani, IN CASO DI SEGNALAZIONE DA PARTE DELL IMPIANTO DI ALLARME, O DI CHIUNQUE RILEVI UN PRINCIPIO D INCENDIO O ALTRO ELEMENTO DI RISCHIO, L ADDETTO AL PIANO PIU VICINO DOVRA IMMEDIATAMENTE ATTIVARSI E ACCORRERE SUL POSTO, ARMATO DELL ESTINTORE PIU PROSSIMO, PER L ESATTA VALUTAZIONE DELL ACCADUTO E L EVENTUALE TENTATIVO DI SPEGNIMENTO. INDIPENDENTEMENTE DALL ESITO DEL TENTATIVO DI SPEGNIMENTO, SI RACCOMANDA DI FAR USCIRE IMMEDIATAMENTE EVENTUALI PERSONE PRESENTI NEL LOCALE, E DI CHIUDERE, USCENDO, LA PORTA DEL LOCALE NEL QUALE SI E SVILUPPATO IL PRINCIPIO DI INCENDIO (se possibile, invece, aprire le finestre). QUALORA NECESSARIO, DOVRA AVVERTIRE PRONTAMENTE LA PORTINERIA O I COLLEGHI AI PIANI DI QUANTO STA AVVENENDO, PERCHE A LORO VOLTA POSSANO FAR SCATTARE GLI INTERVENTI DI LORO PERTINENZA PREVISTI DALLA PROCEDURA DI EMERGENZA. TALE ALLARME DOVRÀ ATTIVARE L EVACUAZIONE DEGLI STUDENTI E DEL PERSONALE (ALMENO IMMEDIATAMENTE DELLE PERSONE PRESENTI NEL COMPARTIMENTO INTERESSATO DALL EMERGENZA) con le modalità indicate nel seguito all apposito punto, e comunque per quanto possibile in modo calmo e ordinato, con l ausilio degli addetti della squadra di emergenza in servizio in quel momento, i quali dovranno inoltre avvertire tutto il personale e gli alunni, facendo il giro di tutti i locali ed in particolare dei vari bagni. I vari insegnanti in servizio nelle singole classi dovranno a loro volta condurre l evacuazione delle loro classi e verificare che tutti gli alunni siano effettivamente usciti (con l eventuale eccezione di quelli con impedimenti motori e dei compagni dedicati alla loro assistenza), mediante appello nominativo. Gli addetti alla squadra di emergenza dovranno valutare la natura e gravità dell evento segnalato, e rapidamente decidere se e come intervenire direttamente sul principio d incendio con i mezzi di spegnimento a disposizione (estintori e idranti). Cautelativamente saranno comunque sempre avvertiti i Vigili del Fuoco: la Persona che fara' la telefonata dovra' parlare in modo lento e chiaro, e dovra' fornire le proprie generalita', quelle della scuola compreso l'indirizzo, e spiegare cosa sta succedendo, in particolare se ci sono persone in pericolo o gia' ferite. INDICAZIONE OPERATIVA FINALE SI SOTTOLINEA CHE E FONDAMENTALE INTERVENIRE NEL PIU BREVE TEMPO POSSIBILE SUL PRINCIPIO DI INCENDIO, MA UTILIZZANDO I MEZZI AGILI, EFFICACI E LEGGERI CHE SONO GLI ESTINTORI (EVENTUALMENTE PIU DI UNO), DA PARTE DI PERSONALE FORMATO E IN GRADO DI USARLI. GLI IDRANTI VANNO UTILIZZATI SOLO IN UNA FASE SUCCESSIVA, IN CUI, FALLITO IL PRIMO INTERVENTO CON GLI ESTINTORI, L EVENTUALE INCENDIO DEVE ESSERE CIRCOSCRITTO E TENUTO SOTTO CONTROLLO APPUNTO CON GLI IDRANTI, IL CUI IMPIEGO E OPPORTUNO CHE SIA COORDINATO DAI VIGILI DEL FUOCO. File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.7 di 23

8 ISTRUZIONI DI EVACUAZIONE PER TUTTO IL PERSONALE (da affiggere in bacheca e possibilmente da distribuire a tutto il personale, e ai lavoratori autonomi o dipendenti di ditte esterne che debbano svolgere attivita lavorative di qualsiasi tipo all interno). Durante i casi di gravità (incendio, terremoto ecc.) si verificano situazioni eccezionali, che possono richiedere interventi di emergenza allo scopo di controllarne e limitarne le conseguenze. Questi interventi richiedono il contributo di ognuno, nell ambito delle proprie mansioni e responsabilità, per conseguire la rapidità e l efficacia necassarie in queste situazioni. Tutti hanno l obbligo di segnalare le situazioni di pericolo e di agire secondo le disposizioni impartite per l occasione dai Capi e dagli addetti all emergenza. Chi non ha incarichi specifici per i casi di emergenza deve attenersi a queste disposizioni eseguendole in modo ordinato e senza alcun indugio; in particolare se diventa necessario abbandonare l edificio è opportuno e vitale osservare disciplinatamente le seguenti indicazioni: IN CASO DI INCENDIO: - Interrompere le attività, spegnere tutte le apparecchiature in funzione (ma non le luci!) e, senza creare panico, allontanarsi dai punti di pericolo, dirigendosi verso le vie di uscita/scale più vicine, SENZA TASSATIVAMENTE USARE GLI ASCENSORI; - Eventuali alunni che al momento dell emergenza si trovassero per qualunque motivo fuori dalla propria classe, se ormai vicini alla propria aula dovranno rientrarvi, altrimenti potranno intraprendere le vie di esodo in modo autonomo, ma con l obbligo di segnalare quanto prima la propria presenza all insegnante presso il punto di raccolta; - Se i locali si riempiono di fumo è opportuno portare al viso un fazzoletto e cercare di camminare tenendosi lungo il muro più vicino, in fila indiana e con la testa piegata verso il basso per poter respirare senza affanno, eventualmente abbassandosi fino a strisciare sul pavimento per evitare, per quanto possibile, di respirare i fumi; - Nel caso ci si trovi all interno di un locale adiacente al luogo di incendio e non si trovi una via di uscita è consigliabile non perdere la calma e proteggere il locale dal fuoco mettendo oggetti bagnati sugli interstizi delle porte, se possibile, e/o sbarrare la porta di comunicazione per fermare l avanzamento del calore e del fumo, e attendere i soccorsi presso una finestra, aprendola se non ci sono fiamme e fumo nelle vicinanze; - Mantenere sempre un comportamento calmo ed ordinato, e non fermarsi nelle zone di transito; - Una volta all esterno dell edificio dirigersi verso le zone di raccolta assegnate dalle istruzioni specifiche e riportate nelle planimetrie informative, restando discosti dall edificio stesso per mantenere una distanza di sicurezza da eventuali pericoli, e accertare che tutte le persone siano presenti; - Non eseguire interventi di emergenza se non si è in possesso di specifica esperienza; - Non ingombrare le aree prospicienti le uscite di sicurezza e i mezzi antincendio; - L attrezzatura antincendio può essere usata solo da personale con adeguata preparazione; - Le persone gravemente infortunate o in stato di incoscienza devono essere trasportate soltanto con l ausilio di barelle e possibilmente dagli addetti all emergenza. Si ricorda che si può considerare sicuro tutto lo spazio aperto esterno agli edifici stessi, a eventuale distanza di sicurezza da fonti di pericolo (crolli, calore, fiamme, fumo, esalazioni ecc.). In particolare per il plesso Fedi si indica pero di NON SOSTARE NEL CORTILE INTERNO, e per il plesso Fermi di USCIRE DALLA ZONA RECINTATA CON RINGHIERA. File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.8 di 23

9 IN CASO DI SCOSSA TELLURICA: RIPARARSI SOTTO I BANCHI, LA CATTEDRA, O LE SCRIVANIE, O, SE FUORI DALLE AULE, PRESSO PILASTRI (BEN VISIBILI NEGLI AMBIENTI EX-ITI), ARCHITRAVI (AD ES. NEI VANI DELLE PORTE) O MURI PORTANTI (IN GENERE QUELLI VICINI ALLE SCALE E AGLI ASCENSORI), LONTANO DA MOBILI ED ARMADI PESANTI, E DA FINESTRE, E ATTENDERE CHE LA SCOSSA SIA TERMINATA. DOPO DI CHE ALLONTANARSI CELERMENTE, MA SENZA PANICO, LUNGO LE VIE DI EMERGENZA, PRIVILEGIANDO, NEL PALAZZO EX-GEOMETRI LA SCALA ESTERNA LATO SUD, NEL PALAZZO EX-ITI LA SCALA E. PER NESSUN MOTIVO UTILIZZARE GLI ASCENSORI, E VERIFICARE COMUNQUE CHE LE SCALE SIANO AGIBILI PRIMA DI PERCORRERLE. ESERCITAZIONI DI SGOMBERO DI EMERGENZA COME DA DETTATO NORMATIVO PERIODICAMENTE DOVRA ESSERE ESEGUITA UNA ESERCITAZIONE A CUI PARTECIPINO TUTTO IL PERSONALE E GLI ALUNNI, PER METTERE IN PRATICA LE PROCEDURE DI ESODO E DI PRIMO INTERVENTO INDICATE AI PUNTI PRECEDENTI. IN PARTICOLARE E INDISPENSABILE AL MINIMO CHE IL PERSONALE PROVI E CAPISCA I SEGNALI DI ALLARME, PERCORRA LE VIE D USCITA, E IDENTIFICHI LA POSIZIONE DELLE PORTE RESISTENTI AL FUOCO (REI), DEI RIVELATORI D INCENDIO E DEI MEZZI DI SPEGNIMENTO (ESTINTORI E IDRANTI). File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.9 di 23

10 NORME E INDICAZIONI PER LE PERSONE IN SITUAZIONE DI RIDOTTA MOBILITA Allo scopo di tutelare gli alunni ed il personale con problemi di mobilita di qualsiasi tipo TALI DA NON RENDERE POSSIBILE L ATTUAZIONE DELL ORDINARIA PROCEDURA DI EVACUAZIONE, viene predisposta la seguente procedura: 1) - Gli alunni ed il personale che manifestino problemi a muoversi per qualsiasi motivo, devono presentarsi all ingresso mattutino presso l ufficio del VicePreside e fare presente la propria problematica. EDIFICIO Silvano Fedi (EX-ITI) 2) Il VicePreside prendera nota delle situazioni a ridotta mobilità degli alunni e del personale e disporra, se possibile,per il tempo di durata prevedibile della situazione di difficolta, lo spostamento della classe di pertinenza dello studente in un aula al piano terra o, se non disponibile, del primo piano situata in prossimita di una delle scale a prova di fumo (scala A, C, E ); 3) Il VicePreside redigera un nota con la situazione degli alunni con ridotta mobilità (nome, classe, aula assegnata), e la fara pervenire entro le ore 9,30 anche alla Presidenza e alla Portineria ove sara tenuta in assoluta evidenza; 4) In caso di necessita di evacuazione per qualsiasi motivo, le classi degli alunni in questione dovranno attendere nella propria aula il passaggio degli altri gruppi, e poi inoltrarsi a loro volta lungo le vie di esodo; gli alunni rallentati nei movimenti, assistiti dai compagni nominati addetti alle persone con ridotta mobilità e, per quanto possibile, dai docenti in servizio nella classe, dovranno seguire percorsi lungo i muri dei corridoi per non intralciarli, e, se collocati ai piani superiori, almeno in questa fase transitoria, nell attesa che sia completata la fruibilita dell apposito ascensore antincendio collocato entro la scala E, gia richiesta, possono arrestarsi sui ballatoi delle scale a prova di fumo ( A, C, E ), e attendere l arrivo delle persone incaricate della loro assistenza, altrimenti, se a piano terra, possono fermarsi subito all esterno dell edificio, senza dover raggiungere i previsti luoghi di raccolta. 5) Per quanto riguarda i docenti ed il personale ATA, se collocati ai piani superiori, almeno in questa fase transitoria, nell attesa che sia completata la fruibilita dell apposito ascensore antincendio collocato entro la scala E, gia richiesta, possono arrestarsi sui ballatoi delle scale a prova di fumo ( A, C, E ), e attendere l arrivo delle persone incaricate della loro assistenza, altrimenti, se a piano terra, possono fermarsi subito all esterno dell edificio, senza dover raggiungere i previsti luoghi di raccolta. Il registro di classe verrà affidato agli alunni aprifila, che lo consegneranno nel punto di raccolta agli addetti EDIFICIO Enrico Fermi (EX-GEOMETRI) 2-bis) Il VicePreside redigera un nota con la situazione degli alunni e del personale con ridotta mobilità presenti quel giorno in Istituto (nome, classe, aule della mattina), e la fara pervenire entro le ore 9,30 anche alla Portineria ove sara tenuta in assoluta evidenza; 3-bis) In caso di necessita di evacuazione per qualsiasi motivo, le classi degli alunni in questione dovranno attendere nella propria aula il passaggio degli altri gruppi, e poi inoltrarsi a loro volta lungo le vie di esodo; gli alunni rallentati nei movimenti, assistiti dai compagni nominati addetti alle persone con ridotta mobilità e, per quanto possibile, dai docenti in servizio nella classe, dovranno seguire percorsi lungo i muri dei corridoi per non intralciarli, e, se collocati ai piani superiori, almeno in questa fase transitoria, nell attesa che siano predisposti appositi spazi calmi e percorsi di esodo esterni supplementari, gia individuati e richiesti, possono arrestarsi sui ballatoi delle scale esterne subito dopo la porta di uscita, e attendere l arrivo delle persone incaricate della loro assistenza, altrimenti, se a piano terra, possono fermarsi subito all esterno dell edificio, senza dover raggiungere i previsti luoghi di raccolta. 4-bis) Per quanto riguarda i docenti ed il personale ATA, se collocati ai piani superiori, almeno in questa fase transitoria, nell attesa che siano predisposti appositi spazi calmi e percorsi di esodo esterni supplementari, gia individuati e richiesti, possono arrestarsi sui ballatoi delle scale esterne subito dopo la porta di uscita, e attendere l arrivo delle persone incaricate della loro assistenza, altrimenti, se a piano terra, possono fermarsi subito all esterno dell edificio, senza dover raggiungere i previsti luoghi di raccolta. Il registro di classe verrà affidato agli alunni aprifila, che lo consegneranno nel punto di raccolta agli addetti. File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.10 di 23

11 NORME E INDICAZIONI PER I RICEVIMENTI MATTUTINO E GENERALE Durante queste fasi, sia di ricevimento mattutino, che a maggior ragione in occasione del ricevimento generale pomeridiano, si verifica una consistente presenza di genitori o comunque di estranei alla normale attivita' scolastica che, forzatamente, hanno una conoscenza dell'istituto superficiale. Per questo motivo si ritiene che, laddove dovesse verificarsi una reale situazione di pericolo che richieda l'abbandono dell'edificio (naturalmente indicata con il messaggio da altoparlante come da procedura standard), siano gli insegnanti a colloquio a doversi fare carico di recuperare i genitori in attesa, e di condurli lungo le vie di esodo verso il luogo sicuro. Si ricorda peraltro che, le aule ex-platform dispongono di una autonoma uscita di emergenza che conduce direttamente fuori dallo stabile, all'aperto ed in luogo sicuro, senza bisogno di risalire le scale, mentre quando si utilizzano le normali aule dell'edificio e' necessario servirsi delle usuali scale di emergenza, e recarsi presso i punti di raccolta previsti nella procedura di evacuazione dell'edificio,. Si ricorda infine che si può considerare sicuro tutto lo spazio aperto esterno agli edifici stessi, a eventuale distanza di sicurezza da fonti di pericolo (crolli, calore, fiamme, fumo, esalazioni ecc.). Per tutte le altre casistiche (scossa di terremoto, persone con mobilita' ridotta o impedita ecc.) si rimanda comunque alla normale procedura di evacuazione allegata all'apposita circolare. Il Dirigente Scolastico Paolo Bernardi File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.11 di 23

12 EMANAZIONE ORDINE EVACUAZIONE SI RICORDA A TUTTI GLI STUDENTI E AL PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE CHE L EVACUAZIONE E AUTORIZZATA SOLO ATTRAVERSO IL MESSAGGIO VOCALE A DIFFUSIONE SONORA PROVENIENTE DAGLI ALTOPARLANTI DISPOSTI IN OGNI AULA L ORDINE DI EVACUAZIONE COMPETE AL PERSONALE CON MAGGIOR PRIORITÀ CHE È PRESENTE NEL PLESSO AL MOMENTO DEL VERIFICARSI DELLA NECESSITÀ. PRIORITA DI COMPETENZA PER LA DIFFUSIONE DELL ORDINE DI EVACUAZIONE 1. DIRIGENTE SCOLASTICO, PAOLO BERNARDI 2. COLLABORATORE DEL DS, PROF. RICCARDO CIONI 3. COLLABORATORE DEL DS PROF. RICCARDO MARCHESE 4. COORDINATORE, PROF. VINCENZO RICCA 5. RSPP, PROF. ROBERTO CIPRIANI 6. RESPONSABILE U.T., PROF. DAVID MATTIOLI 7. DSGA, SANDRA PIERACCI 8. ADDETTI PREVENZIONE INCENDI: MONSERRATI GIOVANNA, PRATESI MARIA PIA, ANTONELLI LUCA, BECHINI MARIO, BORSI GIANCARLO, BRIGANTI FEDERICO, DELLA GRECA TIZIANO, NARDINI FAUSTO, PARDINI PIERO, VENTAVOLI VALERIO, AGOSTINI ANNALISA, BISACCI PATRIZIA, CARRO ANGELA, CREDI GUIDO, MELOSI PAOLA, PILLON ANNA, PUCCIANTI ROSSELLA, SCIARRA RITA 9. ALTRI DOCENTI IN SERVIZIO 10. ALTRO PERSONALE ATA IN SERVIZIO Il Dirigente Scolastico Paolo Bernardi File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.12 di 23

13 PIANO DI EMERGENZA SINTESI INDICAZIONE ADDETTI SQUADRE PLESSO S. FEDI File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.13 di 23

14 PROCEDURA EVACUAZIONE SI RICORDA A TUTTI GLI STUDENTI E AL PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE CHE L EVACUAZIONE E AUTORIZZATA SOLO ATTRAVERSO IL MESSAGGIO VOCALE A DIFFUSIONE SONORA PROVENIENTE DAGLI ALTOPARLANTI DISPOSTI IN OGNI AULA File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.14 di 23

15 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO (Plesso Silvano Fedi) ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO, GESTIONE DELLE EMERGENZE All insorgere di un pericolo: 1. INDIVIDUATE LA FONTE DEL PERICOLO, VALUTATENE L ENTITA E, SE CI RIUSCITE, CERCATE DI FRONTEGGIARLA, EVENTUALMENTE UTILIZZANDO I NUMEROSI ESTINTORI; 2. SE NON CI RIUSCITE, AVVERTITE IMMEDIATAMENTE IL CAPO D ISTITUTO E GLI ALTRI ADDETTI, E ATTENETEVI ALE DISPOSIZIONI IMPARTITE. All ordine di evacuazione dell edificio il Personale ai Piani deve: 1. TOGLIERE LA TENSIONE ELETTRICA AL PIANO AGENDO SULL INTERRUTTORE GENERALE DEL QUADRO ELETTRICO; 2. FAVORIRE IL DEFLUSSO ORDINATO DEL PIANO; 3. INTERDIRE L ACCESSO ALLE SCALE E AI PERCORSI NON DI SICUREZZA; 4. DIRIGERSI, AL TERMINE DELL EVACUAZIONE DEL PIANO, VERSO IL PUNTO DI RACCOLTA ESTERNO PREVISTO DALLE PLANIMETRIE DI PIANO. 5. L ADDETTO A CIASCUN PUNTO DI RACCOLTA INCARICATO CONSEGNERA AL REFERENTE DEL PUNTO DI RACCOLTA N. 1 I VARI MODULI DI EVACUAZIONE RACCOLTI. IN CASO DI INCENDIO TUTTI DEVONO RICORDARSI DI: 1. CAMMINARE CHINATI E RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO IN CUI VI SIA FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA; 2. NON USARE MAI GLI ASCENSORI; 3. NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO E TENERE LA PORTA BEN CHIUSA, EVENTUALMENTE SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA MEDIANTE ABITI SE POSSIBILE BAGNATI; 4. SE NON CI SONO FOCOLAI SOTTOSTANTI, E PREFERIBILE APRIRE LE FINESTRE. IN CASO DI SCOSSA TELLURICA: RIPARARSI SOTTO BANCHI O CATTEDRA, O PRESSO PILASTRI (ben visibili nella nostra scuola), ARCHITRAVI (ad es. nei vani delle porte), O MURI PORTANTI, LONTANO DA MOBILI ED ARMADI PESANTI, E DA FINESTRE, E ATTENDERE CHE LA SCOSSA SIA TERMINATA. DOPO DI CHE ALLONTANARSI CELERMENTE, MA SENZA PANICO, LUNGO LE VIE DI EMERGENZA. PER NESSUN MOTIVO UTILIZZARE GLI ASCENSORI, E VERIFICARE COMUNQUE CHE LE SCALE SIANO AGIBILI PRIMA DI PERCORRERLE. File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.15 di 23

16 Impegno scale ed uscite per evacuazione a.s. 2014/15 Locali Piano Primo P - Locali Piano Secondo S Punto di raccolta 1 Parcheggio lato OVEST Auditorium AULA SCALA da impegnare (con uscita dall atrio) AULA P1 A S12 C P2 A S13 C P3 A S14 C P4 A S15 C P5 B LAEL A P6 B LASEK A P7 B EX LATEL A P8 C LAINB (S3) A P9 C LDI B P10 C DIN (S6) B P11 C D2 C LAS A D3 C LIM1 A PSICO. A LAF B Locali Uscite LAC C UFFICI Uscita atrio S4 A SALA DOCENTI Uscita atrio S5 B BIBLIOTECA Uscita atrio S7 B PORTINERIA Uscita atrio S8 B AULA STUDENTI Uscita atrio S9 C S10 C SCIENZA LUDICA C S11+R13+R14+R15 +R9+(R10-R12) SCALA da impegnare (con uscita dall atrio) C VIDEO Uscite verso l esterno CONFERENZA Punto di raccolta 2 Parcheggio lato NORD Istituto AULA SCALA da impegnare AULA SCALA da impegnare P12 E S17 E P13 E S18 E P14 E S19 E P15 E S20 E P16 E S21 E P17 E R5 E P18 E R6 E P19 E R7 E P20 E R8 E P21 E LMT E S16 E File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.16 di 23

17 Impegno scale ed uscite per evacuazione a.s. 2014/15 Punto di raccolta 3 Piazzale EST lato Officine Locali Piano Rialzato R Locali Piano Terra T Locali Uscite Locali Uscite LATEK Uscita al piano SALA RIUNIONI LASIM inferiore base scale OFFICINE Uscite verso l esterno LATM Uscita verso l esterno MECCANICHE (al piano T) OFFICINE ELETTROTECNICHE File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.17 di 23

18 SINTESI NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO PER IL PLESSO Silvano Fedi All insorgere di un pericolo: CHIUNQUE INDIVIDUI UN FATTORE DI PERICOLO, DEVE AVVERTITE IMMEDIATAMENTE L'ADDETTO ALL'EMERGENZA PIU' PROSSIMO, E ATTENERSI ALLE DISPOSIZIONI IMPARTITE. PROCEDURA EVACUAZIONE CURRICOLARE (MATTUTINA) SI RICORDA A TUTTI GLI STUDENTI E AL PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE CHE L EVACUAZIONE E AUTORIZZATA SOLO SOLO ATTRAVERSO IL MESSAGGIO VOCALE A DIFFUSIONE SONORA PROVENIENTE DAGLI ALTOPARLANTI DISPOSTI IN OGNI AULA PROCEDURA EVACUAZIONE EXTRA CURRICOLARE (POMERIDIANA E SERALE) SI RICORDA A TUTTI GLI STUDENTI E AL PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE CHE L EVACUAZIONE E AUTORIZZATA OGNI QUALVOLTA VIENE PERCEPITO IL SEGNALE DI ALLARME ACUSTICO (CAMPANA DI ALLARME) IN CASO DI INCENDIO TUTTI DEVONO RICORDARSI DI: 6. CAMMINARE CHINATI E RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO IN CUI VI SIA FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA; 7. NON USARE MAI GLI ASCENSORI; 8. NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO E TENERE LA PORTA BEN CHIUSA, EVENTUALMENTE SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA MEDIANTE ABITI SE POSSIBILE BAGNATI; 9. SE NON CI SONO FOCOLAI SOTTOSTANTI, E PREFERIBILE APRIRE LE FINESTRE. IN CASO DI SCOSSA TELLURICA: RIPARARSI SOTTO BANCHI O CATTEDRA, O PRESSO PILASTRI (ben visibili nella nostra scuola), ARCHITRAVI (ad es. nei vani delle porte), O MURI PORTANTI, LONTANO DA MOBILI ED ARMADI PESANTI, E DA FINESTRE, E ATTENDERE CHE LA SCOSSA SIA TERMINATA. DOPO DI CHE ALLONTANARSI CELERMENTE, MA SENZA PANICO, LUNGO LE VIE DI EMERGENZA. PER NESSUN MOTIVO UTILIZZARE GLI ASCENSORI, E VERIFICARE COMUNQUE CHE LE SCALE SIANO AGIBILI PRIMA DI PERCORRERLE. File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.18 di 23

19 PIANO DI EMERGENZA SINTESI INDICAZIONE ADDETTI SQUADRE PLESSO E. FERMI File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.19 di 23

20 PROCEDURA EVACUAZIONE SI RICORDA A TUTTI GLI STUDENTI E AL PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE CHE L EVACUAZIONE E AUTORIZZATA OGNI QUALVOLTA VIENE PERCEPITO IL SEGNALE DI ALLARME ACUSTICO (CAMPANA DI ALLARME) File:PIANOEM_ITTS gen 2015 ed 1 rev b.doc Pag.20 di 23

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