Francesca Borgo, Gemma Caterina, Giuseppe Cherubini, Lucio Panzarin, Marco Basso

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1 Francesca Borgo, Gemma Caterina, Giuseppe Cherubini, Lucio Panzarin, Marco Basso

2 Entità della popolazione di Cormorano svernante in Laguna di Venezia. Valori di dicembre e gennaio negli anni dicembre gennaio

3 Nel grafico sono visualizzati gli andamenti delle presenze nei mesi di dicembre e gennaio a partire dal Nel mese di dicembre si è sempre verificato un picco delle presenze in tutti gli anni di indagine. La porzione del grafico a partire dal 2001 è stata appositamente coperta, in quanto da qull anno in Laguna di Venezia si sono intensificati gli interventi di controllo e gli effetti degli abbattimenti sulle popolazioni saranno visualizzati successivamente. La linea relativa al mese di dicembre evidenzia che fino al 1994 si è verificato un progressivo incremento degli svernanti (dicembre 1988, indd.; dicembre 1994, indd.). Successivamente a questo periodo si nota una sostanziale stabilizzazione del numero di individui, con valori compresi tra e unità. Questo fenomeno indica che con buona probabilità è stata raggiunta la capacità portante della Laguna di Venezia per il mese di dicembre. L andamento della curva di gennaio segue quello di dicembre, tuttavia a gennaio si è verificata ogni anno una flessione del numero di individui rispetto al mese di dicembre della corrispondente stagione di svernamento. Questa flessione è probabilmente dovuta alla formazione di ghiaccio nelle aziende vallive e all impoverimento trofico dei bacini lagunari, che spingono alcuni contingenti ad allontanarsi verso acque maggiormente ricche di nutrimento.

4 Dormitori dei Cormorani in Laguna di Venezia: distribuzione e ordine di importanza in base al numero di presenze in dicembre e gennaio Valle Dogà Valle Cavallino Valle Dragojesolo Stagno Montedipe S. Giorgio e piloni Fusina Valle Averto Valle Figheri Gorna Fisolo e Melison Valgrande Bombae

5 Come accennato precedentemente, i censimenti sono stati effettuati presso i dormitori abitualmente utilizzati di anno in anno dagli individui. I roost sono costituiti su differenti tipologie di supporto: impianti di allevamento di mitili, alberi, isolotti, elettrodotti dell alta tensione. La distribuzione dei dormitori interessa sia le aree lagunari con acque soggette a libera espansione di marea, sia le aree lagunari comprese nelle valli da pesca.

6 Valle da pesca: Azienda Faunistico Venatoria e produzione ittica estensiva Le valli da pesca coprono una superficie di circa ettari, corrispondente a 1/6 della superficie della Laguna di Venezia. In esse viene praticato l allevamento estensivo del pesce e nella maggior parte di esse viene anche esercitata l attività venatoria, in base a concessioni di Azienda Faunistico Venatoria. Le valli da pesca sono delimitate da argini e comunicano con la laguna tramite aperture, chiamate chiaviche, con le quali i vallicoltori regolano il ricambio idrico all interno dei bacini vallivi.

7 All interno delle valli da pesca esistono alcune particolari strutture atte all allevamento e alla pesca della fauna ittica, quali i colauri, i lavorieri e le peschiere di sverno che si possono osservare nelle diapositive successive. I colauri sono canali che comunicano con la Laguna mediante le chiaviche. Qui in periodo autunno-invernale si concentra il pesce, seguendo l istinto migratorio che lo spinge ad uscire dalla valle per cercare acque maggiormente profonde e con maggiore stabilità termica. Il pesce presente nel colauro viene catturato all interno di un sistema di griglie, i lavorieri, posizionate lungo la sezione trasversale del colauro. Qui il pesce di taglia commerciale viene pescato per essere venduto, mentre il rimanente viene immesso nelle peschiere di sverno. Le peschiere di sverno sono canali con una discreta profondità, dove il pesce rimane stoccato per tutto il periodo invernale. Le operazioni di selezione e di pesca terminano generalmente a dicembre. In questo periodo e per tutto il resto dell inverno, quindi, la maggior parte del pesce delle valli è concentrato nelle peschiere.

8 Aree produttive: laghi, colauro, peschiere di sverno

9 Peschiere di sverno Interventi di controllo sulle popolazioni di Cormorano (Phalacrocorax carbo sinensis) in Laguna di Venez

10 Difese passive e attive Interventi di controllo sulle popolazioni di Cormorano (Phalacrocorax carbo sinensis) in Laguna di Venez

11 Da quanto precedentemente esposto le aree delle valli da pesca maggiormente a rischio di predazione da parte di specie ittiofaghe sono i colauri e le peschiere di sverno, a causa delle elevate concentrazioni di pesce presenti al loro interno nel periodo autunno invernale. Per questi motivi la predisposizione di difese passive quali reti e fili sopra peschiere e colauri si è dimostrata particolarmente efficace in questo periodo per la riduzione dei danni causati dai cormorani alla fauna ittica. E tuttavia evidente che l efficacia delle difese passive è decisamente inferiore nella restante parte dell anno, quando il pesce è disperso sull intera superficie dei bacini vallivi.

12 Fenologia dello svernamento del Cormorano in Laguna di Venezia. 120% 100% 80% 60% % 20% 0% ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo

13 Nel grafico precedente vengono presentati i valori relativi alle presenze in 3 stagioni autunno-invernali ( , , ), giudicate particolarmente rappresentative per descrivere la distribuzione mensile degli individui. Dal confronto delle tre stagioni si rileva che si è sempre verificato un progressivo aumento delle presenze da ottobre a dicembre, mese in cui viene raggiunto il picco stagionale. Successivamente, a gennaio, si registra una flessione del numero degli individui, e nel mese di febbraio una ripresa del numero degli effettivi. Dal grafico è anche possibile individuare significative variazioni della fenologia dello svernamento Cormorano. Nella stagione , infatti, nel mese di ottobre i primi arrivi corrispondevano al 4 % del massimo stagionale, mentre, nel e nel , il numero di individui è risultato pari rispettivamente al 70 % e al 90 % del picco di dicembre. E ipotizzabile che l aumento della popolazione nidificante nei paesi dell area baltica abbia comportato una saturazione delle zone umide centro-europee in periodo autunnale e un conseguente spostamento più precoce verso le zone umide del bacino del Mediterraneo.

14 Piano di controllo della Provincia Dal 1997 al 2001 Periodo: ottobre - marzo; Orario: diurno; Aree: peschiere di sverno e colauri Personale: - Fino al 2000: solo Agenti della Polizia Provinciale - Da ott a mar. 2001: operatori autorizzati Come accennato precedentemente, la Provincia di Venezia a partire dal 1997 ha attivato piani di controllo del Cormorano. Dal 1997 al 2001 il piano di controllo ha previsto sessioni di abbattimento in orario diurno, da ottobre a marzo, esclusivamente sulle peschiere di sverno e sui colauri. Fino al 2000 gli abbattimenti venivano effettuati da Agenti di Polizia Provinciale e nel periodo ottobre 2000-marzo 2001 anche da operatori vallivi nominalmente autorizzati.

15 Delibera Giunta Regionale del Veneto n del Da ottobre 2001 Periodo: tutto l anno; Orario: diurno e notturno; Aree: intera superficie aziende ittico-vallive; Personale: Operatori autorizzati Successivamente la Regione Veneto ha approvato la Delibera n 2072 del , che prevede sessioni di abbattimento durante tutto l anno, sia in orario diurno, che notturno, sull intera superficie delle aziende vallive. Tale Delibera giudicava, inoltre, necessario che le Province del Veneto adottassero Piani di controllo contenenti tali prescrizioni. La Provincia di Venezia ha pertanto attivato un piano di controllo con tali prerogative.

16 L.R. del Veneto n. 7/ Prelievo venatorio in deroga Giornate e orari di caccia: Dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre Limite massimo giornaliero: 10 capi per cacciatore Limite massimo stagionale: 50 capi per cacciatore 83 individui abbattuti nel 2002 Dal 2002 il Cormorano è specie oggetto di prelievo venatorio in deroga, in seguito alla L. R. del Veneto n 7/2002. Il prelievo può essere effettuato in giornate ed orari di caccia, dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre, in tutto il territorio della Regione soggetto ad attività venatoria. Il numero massimo di individui giornaliero e stagionale prelevabile per ogni cacciatore corrisponde rispettivamente a 10 e 50 capi. Dalla lettura dei tesserini di caccia riconsegnati dai cacciatori alla fine della stagione venatoria, risulta che nel 2002 sono stati abbattuti soltanto 83 individui, a testimonianza dello scarso interesse rappresentato dal Cormorano come specie cacciabile. Tali dati di abbattimento non sono stati considerati nelle elaborazioni successive.

17 Interventi di controllo sulle popolazioni di Cormorano (Phalacrocorax carbo sinensis) in Laguna di Venez N di abbattimenti raggruppati per stagione (autunno-inverno e primavera-estate) ott'96 mar'97 apr'97-sett'97 ott'97-mar'98 apr'98-sett'98 ott'98'99-mar'99 apr'99-sett'99 ott'99-mar'00 apr'00-sett'00 ott'00-mar'01 apr'01-sett'01 ott'01-mar'02 apr'02-sett'02 ott'02-mar'03 apr'03-sett'03 ott'03-dic'03

18 Nel grafico precedente è visualizzato il numero di abbattimenti effettuati in base ai piani di controllo, raggruppati per semestri. I dati relativi ai cormorani abbattuti derivano dai rendiconti mensili compilati dagli operatori autorizzati agli abbattimenti. Il grafico evidenzia che gli abbattimenti si sono intensificati successivamente al mese di ottobre 2001, in conseguenza alla entrata in vigore della Delibera Regionale (1.942 indd. abbattuti nel periodo ottobre 2001-marzo 2002; indd. abbattuti nel periodo ottobre 2002-marzo 2003; 874 indd. abbattuti nel periodo ottobre 2003-dicembre 2003*). *nell analisi sono stati considerati esclusivamente i dati aggiornati al 31 dicembre 2003.

19 Ott-nov02 Nov-dic Dic-gen Gen-feb Feb-mar Mar-apr stima abbattuti variazione entità della popolazione Da un confronto tra i dati di abbattimento e quelli di censimento è possibile valutare se gli abbattimenti effettuati abbiano influenzato l entità dei contingenti presenti in Laguna di Venezia. Nel grafico è evidenziata la variazione dell entità della popolazione rilevata tra un censimento e quello successivo e il numero di individui abbattuti nel medesimo periodo di tempo.

20 Come si può osservare dal grafico, tra metà ottobre e metà novembre il numero di individui presenti è aumentato, nonostante gli abbattimenti, in quanto probabilmente questi ultimi hanno interessato individui in fase migratoria, immediatamente rimpiazzati da altri individui provenienti dalle aree di nidificazione. In periodo primaverile (febbraio-marzo e marzo-aprile) il decremento riscontrato tra un censimento e quello precedente è molto superiore al numero di individui abbattuti, indicando che i prelievi effettuati in questi mesi non sono significativi per determinare l entità dei contingenti presenti in quei mesi, che spontaneamente stanno lasciando la Laguna per portarsi nelle aree di nidificazione. Al contrario, tra metà novembre e metà febbraio è evidente una relazione diretta tra il numero di individui abbattuti e il calo della popolazione osservato tra due censimenti successivi. Tra dicembre e gennaio, inoltre, si è verificata una flessione aggiuntiva del numero di individui, imputabile al calo fisiologico delle presenze correlato all abbassamento delle temperature medie.

21 Entità della popolazione di Cormorano svernante in Laguna di Venezia. Valori di dicembre e gennaio negli anni dicembre gennaio

22 Per quanto riguarda gli effetti delle attività di abbattimento, il grafico precedente evidenzia che dal 2001, anno in cui si sono intensificate le attività di controllo, l entità degli individui presenti a dicembre è diminuita rispetto agli anni precedenti ( ) di circa il 13%. La valutazione della flessione relativa al mese di gennaio è meno agevole, in quanto l entità della popolazione in questo mese è maggiormente soggetta a fluttuazioni, a causa di fattori diversi dagli abbattimenti (es. calo della temperatura).

23 maschi adulti 18% femmine adulte 14% masc hi immat uri 33% femmine immat ure 35% Distribuzione tra sessi ed età dei Cormorani abbattuti in laguna di Venezia nel 2001 (Pizzolon, 2001) L analisi della distribuzione tra sessi ed età dei cormorani abbattuti nel 2001 mostra una netta prevalenza di individui immaturi. Ciò probabilmente riduce l efficacia delle attività di controllo del Cormorano, in quanto, in considerazione dell elevata produttività della specie, gli individui non maturi sessualmente vengono facilmente rimpiazzati nell anno successivo.

24 FINE

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