UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SIENA E U R O ADOZIONE DEFINITIVA AL 1 GENNAIO 2002

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SIENA E U R O ADOZIONE DEFINITIVA AL 1 GENNAIO 2002 AULA MAGNA 13 OTTOBRE

2 TAVOLA 01 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Norme Comunitarie - Regolamento Consiglio Europeo 17 Giugno 1997 n Regolamento Consiglio Europeo 3 Maggio 1998 n Regolamento Consiglio Europeo 31 Dicembre 1998 n Regolamento Consiglio Europeo 7 Luglio 2000 n.1478 Norme Nazionali - Direttiva del Presidente Consiglio dei Ministri del 3 Giugno Legge Delega 17 Dicembre 1997 n Decreto Legislativo 24 Giugno 1998 n Decreto Legislativo 10 Marzo 1998 n.43 - Decreto Presidente Repubblica 21 Gennaio 1999 n.22 - Legge 23 Dicembre 2000 n.388 art Decreto Legge 25 Settembre 2001 n.350 Documenti Attuativi ed Interpretativi - Decreto Ministero del Tesoro 6 Agosto Schema Nazionale di Piazza del Comitato Euro 4 Maggio Circolare I.N.P.S. 7 Dicembre 1998 n Principi Contabili Commissione CNDC e CNRC del 10 Dicembre Decreto Ministero del Tesoro 21 Dicembre Decreto Ministero del Tesoro 23 Dicembre Circolare Ministero Finanze 23 Dicembre 1998 n.291/e - Circolare Ministero Finanze 11 Dicembre 1998 n.285/d - Circolare Ministero Finanze 2 Febbraio 1999 n.27/e - Circolare Federazione Europea Esperti Contabili (F.E.E.) Aprile Circolare I.N.P.S. 12 Luglio 2001 n Guida P.A. Minist. Economia/Finanze (Comitato Euro) Agosto Documento Fondazione Aristeia CNDC Luglio 2001 n.8 2

3 Tavola n.02 BREVE GLOSSARIO DELLE PRINCIPALI DEFINIZIONI 1. Arrotondamento: riduzione del numero di decimali presenti dopo la virgola sul risultato derivante dall applicazione dei tassi irrevocabili di conversione dell Euro su di un valore di unità monetaria nazionale ad un altra od all Euro. 2. Calcoli intermedi: sono quelli effettuati su importi i quali non vengono autonomamente pagati o contabilizzati. 3. Conversione: è l operazione matematica che permette di trasformare un valore da una unità monetaria ad un altra in base al regolamento CEE n.1103/1997; la conversione di un valore espresso in unità monetaria nazionale in valore espresso in Euro si ottiene dividendo per il tasso di conversione, mentre la conversione di un valore espresso in Euro in valore espresso in unità monetaria nazionale si ottiene moltiplicando per il tasso di conversione. La conversione tra due monete nazionali si effettua sempre attraverso il passaggio all Euro con l utilizzo del tasso di conversione. 4. Convertibilità: per la fattispecie deve essere intesa come possibilità di convertire la valuta di ciascuno dei paesi aderenti all unione monetaria in ciascuna delle valute degli altri paesi partecipanti. 5. Moneta di Conto: è la moneta, lira od euro, utilizzata a partire da un determinato momento per la rilevazione contabile delle operazioni di gestione; viene anche detta moneta scritturale. 6. Parità di cambio: individua il rapporto di cambio fra due valute (monete) legalmente convertibili in oro od in una terza valuta base. 7. Stati Euro: i Paesi che già fino dal 1 Gennaio 1999 adottano l euro quale moneta unica scritturale e precisamente Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna e Grecia (quest ultima dal 1 Gennaio 2001). 3

4 Segue Tavola n.02 BREVE GLOSSARIO DELLE PRINCIPALI DEFINIZIONI 8. Stati Membri: i Paesi che fanno parte dell Unione Europea e precisamente Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia. 9. Tasso di Cambio: è costituito dal rapporto che esprime il prezzo di una divisa estera in termini di moneta nazionale e viceversa. 10. Tassi Bilaterali di Conversione: sono i rapporti in base ai quali ciascuna valuta, dei Paesi aderenti alla moneta unica, viene convertita in ciascuna delle altre valute corrispondenti ai vari paesi. 11. Tassi Irrevocabili di Conversione: sono i tassi di conversione delle valute utilizzabili a partire dal 1 Gennaio 1999 per la sostituzione di quelle utilizzabili dai paesi aderenti all UEM. 12. Documenti Contabili Obbligatori a Rilevanza Esterna: sono il bilancio, il bilancio consolidato, gli altri prospetti e rendiconti annuali ed infra annuali, periodici e straordinari, destinati al pubblico. 13. Elementi Monetari: sono le disponibilità in danaro, le attività e passività iscritte in bilancio e le restanti operazioni in corso che comporteranno il diritto ad incassare o l obbligo di pagare importi di denaro determinati o determinabili; queste ultime dette anche operazioni fuori bilancio. 14. Non Obblighi, Non Divieti: è il principio giuridico sancito dal regolamento CEE 974/1998 relativo alla introduzione della moneta unica, che si concretizza con la libertà per gli operatori di utilizzare, a partire dal 1 Gennaio 1999, l euro senza alcun obbligo; tale principio è noto anche nella lingua originale no prohibition non compulsion. 15. Periodo di Transizione: fase B del calendario operativo stabilito dal consiglio europeo di Madrid Dicembre 95 (1 Gen Dic.2001). 4

5 Tavola n.03 Paesi Aderenti Tasso Fisso di Conversione in EURO 1. AUSTRIA 13,7603= 2. BELGIO 40,3399= 3. FINLANDIA 5,94573= 4. FRANCIA 6,55957= 5. GERMANIA 1,95583= 6. IRLANDA 0,787564= 7. ITALIA 1936,27= 8. LUSSEMBURGO 40,3399= 9. OLANDA 2,20371= 10. PORTOGALLO 200,482= 11. SPAGNA 166,386= 12. GRECIA 340,750= La Grecia, in ritardo con l adeguamento ai parametri di Maastricht è inserita a decorrere dal 1 Gennaio Gli altri undici paesi, in linea con i parametri fissati a Maastricht nel Gennaio 1993, sono inseriti fino dal 1 Gennaio

6 Tavola n.04 IL PIANO OPERATIVO ATTUATIVO (da riconsiderare e verificare nell incombere del 1 Gennaio 2002) Elementi essenziali suggeriti da considerare nel P.O.A. in prossimità della definitiva adozione dell EURO: 1) Definizione delle linee guida in considerazione dell urgenza dell intervento; 2) Analisi dell impatto; 3) Pianificazione operativa; 4) Attuazione preventiva e precauzionale nel periodo transitorio; 6

7 Tavola n.05 INDIVIDUAZIONE DEI PRINCIPALI ASPETTI E DELLE CRITICITA OPERATIVE la conversione valutaria gli arrotondamenti la conversione documentale la rete, i software e le soluzioni informatiche i documenti di programmazione e rendicontazione la formazione del personale le modifiche organizzative e regolamentari 7

8 Tavola n.06 REGOLE DI CONVERSIONE ED ARROTONDAMENTI L UNITA DIVISIONALE MINIMA DELLE MONETE E : 1 LIRA (NON CI SONO ENTITA DOPO LA VIRGOLA) 1 EURO CENT (IL SECONDO DECIMALE DOPO LA VIRGOLA) IL RIFERIMENTO DA ASSUMERE SECONDO LA REGOLA GENERALE È COSTITUITO DAL TERZO DECIMALE DOPO LA VIRGOLA; INFATTI: 0, è equivalente ad Eurocent = 0,01 Euro GLI IMPORTI DERIVANTI DALLA CONVERSIONE DELLE VALUTE NAZIONALI IN EURO DEVONO ESSERE ARROTONDATI AL CENTESIMO DI EURO INFERIORE O SUPERIORE Per eccesso se la frazione non è inferiore a 0,005 Euro Lire : 1.936,27 = 129,88891 Euro 129,89= Per difetto se la frazione è inferiore a 0,005 Euro Lire : 1.936,27 = 129,37245 Euro 129,37= Se dalla conversione si ottiene un risultato esattamente a metà tra due frazioni o fra due unità l importo viene arrotondato alla frazione od unità superiore Lire : 1.936,27 = 127,35517 Euro 127,36= 8

9 Tavola n.07 ESEMPLIFICAZIONI SULLA CONVERSIONE A SEI CIFRE SIGNIFICATIVE Il tasso di conversione delle valute nazionali in Euro è espresso in termini di un Euro per un determinato quantitativo di valuta nazionale 1 EURO = 1.936,27 LIRE ITALIANE 1 EURO = 6,55957 FRANCHI FRANCESI 1 EURO = 0,9076 DOLLARI USA Nei processi di conversione i tassi non devono essere arrotondati Esempi Euro 250,00 Lire = 250,00 x 1.936,27 = Lire ,5 Arrotondato alla lira più vicina Lire Lire Euro = : 1.936,27 = Euro 87, Arrotondato al centesimo più vicino Euro 87,80 F.F. 100,00 Euro = 100,00 : 6,55957 = 15, pari ad Euro 15,245 (arrotondamento almeno alla terza cifra decimale) Euro 15,245 Lire = 15,245 x 1.936,27 = Lire ,43615 Arrotondato alla lira più vicina Lire Dollari USA 100,00 Euro = 100,00 : 0,9076 = 110, pari ad Euro 110,181= (arrotondamento almeno alla terza cifra decimale) Euro 110,181 Lire = 110,181 x 1.936,27 = Lire ,16487 Arrotondato alla lira più vicina Lire

10 Tavola n.08 ARROTONDAMENTI NEI CALCOLI INTERMEDI Vi è diversità fra Euro inteso come moneta di conto ed Euro come fattore di moltiplicazione nell ambito di un calcolo o come fattore interno all ente L art.3, primo comma, D.Lgs.213/1998 fornisce definizione in negativo di calcolo intermedio: quando un importo in lire contenuto in strumenti giuridici diversi dalle norme vigenti non costituisce autonomo importo monetario da contabilizzare o da pagare ed occorre convertirlo in Euro, l importo convertito. Deve essere utilizzato almeno. con un numero di cifre decimali dopo la virgola come dal prospetto che segue: IMPORTO DA CONVERTIRE Da 1 a 9 LIRE (unità di lire) Da 10 a 99 LIRE (decine di lire) Da 100 a 999 LIRE (centinaia di lire) Da LIRE in poi (migliaia di lire ed oltre) DECIMALI IN EURO 5 DECIMALI 4 DECIMALI 3 DECIMALI 2 DECIMALI l uso di decimali in numero superiore al minimo sopra indicato è lasciato alla libera scelta degli operatori Nella triangolazione comunque almeno tre cifre decimali In base al Regolamento CE 17 Giugno 1997 n.1103 art

11 Tavola n.9 IMPORTI IN LIRE CONTENUTI IN NORME VIGENTI L art.4, primo comma, D.Lgs.213/1998 impone un comportamento da tenere per la conversione in EURO di un importo indicato in norme vigenti: quando un importo in lire contenuto in norme vigenti che stabiliscono tariffe, prezzi amministrati o comunque imposti non costituisce autonomo importo monetario da contabilizzare o da pagare ed occorre convertirlo in Euro, l importo convertito deve essere utilizzato con un numero di cifre decimali dopo la virgola almeno come dal prospetto che segue: IMPORTO DA CONVERTIRE Da 1 a 9 LIRE (unità di lire) Da 10 a 99 LIRE (decine di lire) Da 100 a 999 LIRE (centinaia di lire) Da LIRE in poi (migliaia di lire ed oltre) DECIMALI IN EURO 5 DECIMALI 4 DECIMALI 3 DECIMALI 2 DECIMALI 11

12 Tavola n.10 LA CONTINUITA CONTRATTUALE NEL PERIODO TRANSITORIO E DEFINITIVO DI ADOZIONE DELL EURO I principi generali 1) La lira costituisce frazione unitaria dell euro 2) Il riferimento in contratto alle lire ha il medesimo valore di un riferimento all euro 3) I contratti in corso continuano ad essere denominati nella valuta di stipula originaria (non è necessaria la modifica) 4) I nuovi contratti, stipulati nel corso del periodo transitorio (fino al 31 Dicembre 2001), possono essere denominati alternativamente in lire od in euro od in entrambe le valute (è opportuno però l inserimento del riferimento all euro quando il contratto abbia la sua efficacia oltre il termine del periodo transitorio) 5) Il principio della continuità degli strumenti giuridici è principio internazionale generalmente accettato ed invocabile anche nei confronti di soggetti appartenenti a paesi terzi 6) La continuità dei contratti non consente attraverso l intervento unilaterale di una delle parti la risoluzione o modifica, per effetto dell introduzione dell euro giudicando l evento come eccessiva onerosità sopravvenuta 7) Si deroga alla continuità dei contratti attraverso deroghe espresse in specifiche clausole contrattuali previste dalle parti 8) I nuovi contratti, stipulati nel corso del periodo definitivo (successivamente al 31 Dicembre 2001), possono essere denominati esclusivamente in euro 12

13 Tavola n.11 LA MONETA INDICATA NEI CONTRATTI LE OPPORTUNITA DI SCELTA DEL FORNITORE/CREDITORE IL PERIODO CONTRATTUALE IL COMPORTAMENTO Contratti stipulati anteriormente al 1 Gennaio 1999 che si concludono entro il 31 Dicembre 2001 Il contraente ha facoltà di richiedere il pagamento in euro anche se anteriormente il rapporto si sia sviluppato in lire; la scelta euro è irrevocabile Contratti stipulati dal 1 Gennaio 1999 che si concludono entro il 31 Dicembre 2001 Il contraente ha facoltà di richiedere il pagamento in euro anche se anteriormente il rapporto si sia sviluppato in lire; la scelta euro è irrevocabile Contratti stipulati anteriormente al 1 Gennaio 2002 che si concludono dopo il 31 Dicembre 2001 I riferimenti alla lira sono automaticamente intesi come riferimenti all euro; non sussiste facoltà Contratti stipulati Successivamente al 31 Dicembre 2001 I riferimenti alla lira non sono più ammessi; la moneta da utilizzare è esclusivamente l euro; non sussiste facoltà 13

14 Tavola n.12 LE RETRIBUZIONI GESTIONE STIPENDI PERSONALE DIPENDENTE, PARASUBORDINATO ED ASSIMILATO DAL 1 GENNAIO 2002 I PROSPETTI PAGA DEL PERSONALE DOVRANNO ESSERE REDATTI IN EURO ED OGNI ADDENDO POSITIVO E/O NEGATIVO DELLA RETRIBUZIONE VERRA ESPRESSO AL CENTESIMO DI EURO I SINGOLI ADDENDI DELLA RETRIBUZIONE VERRANNO DETERMINATI COME DIVISIONE DAL VALORE EURO ESPRESSO AL CENTESIMO SU BASE ANNUALE IN RIFERIMENTO AL CCNL OTTENUTO CONVERTENDO IL VALORE IN LIRE LA BASE DATI STORICA DOVRA ESSERE CONVERTITA INTEGRALMENTE IN EURO PER LA GESTIONE AD ESEMPIO DELLA TASSAZIONE SEPARATA E DELLE ALTRE INFORMAZIONI PER IL CUMULO CONTRIBUTIVO AI FINI PENSIONISTICI, RICOSTRUZIONE CARRIERE ECC. CREDITI RETRIBUTIVI RIFERIBILI A PERIODI ANTECEDENTI IL 2002 CHE VERRANNO ESTINTI SUCCESSIVAMENTE DOVRANNO ESSERE CONVERTITI IN EURO DOPO CHE NE E STATO DETERMINATO COMPLESSIVAMENTE L AMMONTARE IN LIRE PER EVITARE EFFETTI DISTORSIVI SULLE RETRIBUZIONI E SCARTI DA CONVERSIONE ED ARROTONDAMENTO ECCESSIVI SIA A CARICO DEL PERSONALE CHE DELL ENTE I PAGAMENTI DELLE RETRIBUZIONI, ANCHE RIFERITE A PERIODI ANTECEDENTI IL 2002 AVVERRANNO ESCLUSIVAMENTE IN EURO E OPPORTUNO CHE IL PERSONALE DIPENDENTE RICEVA UNA INFORMATIVA SINTETICA SULLE SCELTE OPERATE DALL ENTE IN ORDINE ALLA GESTIONE DEL RAPPORTO IN EURO 14

15 Segue Tavola n.12 GESTIONE STIPENDI PERSONALE DIPENDENTE, PARASUBORDINATO ED ASSIMILATO DAL 1 GENNAIO 2002 LE RITENUTE SI DEVE PROVVEDERE ALLA CONVERSIONE DEGLI SCAGLIONI DI REDDITO E DELLE DETRAZIONI D IMPOSTA CON ARROTONDAMENTO AL CENTESIMO SOLO SE TRATTASI D IMPORTI AUTONOMAMENTE PAGABILI O CONTABILIZZABILI IMPORTI DELLE DETRAZIONI CONVERTITI IN EURO SI RAGGUAGLIANO AL PERIODO DI PAGA SI CALCOLANO LE RITENUTE IN EURO SULLA PARTE IMPONIBILE DEI VALORI E SOMME CORRISPOSTI E DETERMINATI IN EURO NEL PERIODO DI PAGA I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI SI CALCOLANO APPLICANDO LE ALIQUOTE VIGENTI SULLA BASE IMPONIBILE CONTRIBUTIVA DETERMINATA IN EURO SI VERSANO ARROTONDANDO L IMPORTO ALL UNITA DI EURO PER DIFETTO FINO A 49 CENTESIMI DI EURO E PER ECCESSO DA 50 CENTESIMI IN POI 15

16 Tavola n.13 VALORI ORIGINARI IN LIRE Descrizione Residui Entrate Esercizio 2001 Esercizio 2000 Totale Residui Entrate Capitolo n.01 Accertamento A = = Accertamento B = = Accertamento C = = Accertamento A = = Accertamento B = = Totali Capit. n = = = Capitolo n.02 Accertamento A = = Accertamento B = = Accertamento C = = Accertamento A = = Accertamento B = = Totali Capit. n = = = Totale Generale = = = L esemplificazione riguarda per semplicità la parte entrata, ma può essere considerato ugualmente applicabile anche alla parte uscita del bilancio finanziario. 16

17 Tavola n.14 PRIMA IPOTESI DI ESPOSIZIONE VALORI IN EURO Nell ipotesi viene sottoposto alla conversione unicamente il valore a livello di totale capitolo senza spingersi a maggiore elemento di dettaglio. La conversione viene effettuata al centesimo di Euro. Descrizione Residui Entrate Esercizio 2001 Esercizio 2000 Totale Residui Entrate Capitolo n.01 Accertamento A = = Accertamento B = = Accertamento C = = Accertamento A = = Accertamento B = = Lire Capit. n = = = Euro Capit. N ,47= 1.291,14= 3.408,61= Capitolo n.02 Accertamento A = = Accertamento B = = Accertamento C = = Accertamento A = = Accertamento B = = Totali Capit. n = = = Lire Capit. n ,54= 516,46= 2.479,00= Totale Lire = = = Totale Euro 4.080,01= 1.807,60= 5.887,61= L operazione inversa di riconversione dell importo complessivo in lire dal dato in euro fornisce il seguente risultato: Totale Euro 5.887,61 x = Lire = 17

18 Tavola n.15 SECONDA IPOTESI DI ESPOSIZIONE VALORI IN EURO Nell ipotesi viene sottoposto alla conversione il valore a livello di singolo accertamento ed il totale del capitolo deriva dalla semplice sommatoria degli elementi di dettaglio. La conversione viene effettuata al centesimo di Euro. Descrizione Residui Entrate Esercizio 2001 Esercizio 2000 Totale Residui Entrate Capitolo n.01 Accertamento A 516,46= 516,46= Accertamento B 774,69= 774,69= Accertamento C 826,33= 826,33= Accertamento A 1.032,91= 1.032,91= Accertamento B 258,23= 258,23= Totali Capit. n ,48= 1.291,14= 3.408,62= Capitolo n.02 Accertamento A 774,69= 774,69= Accertamento B 877,98= 877,98= Accertamento C 309,87= 309,87= Accertamento A 258,23= 258,23= Accertamento B 258,23= 258,23= Totali Capit. n ,54= 516,46= 2.479,00= Totale Generale 4.080,02= 1.807,60= 5.887,62= L operazione inversa di riconversione dell importo complessivo in lire dal dato in euro fornisce il seguente risultato: Totale Euro 5.887,62 x = Lire = Nell esempio la differenza scaturita non è particolarmente significativa (Lire 19=) anche se nella realtà operativa in presenza di un numero di operazioni molto più consistente e d importo assai variegato le differenze potrebbero essere anche rilevanti. 18

19 Tavola n.16 OPERAZIONI CONTABILI DI TRANSIZIONE NEL CICLO PASSIVO CLASSIFICAZIONE ORGANICA DELLE OPERAZIONI: IMPEGNO / LIQUIDAZIONE / ORDINE ORDINE / IMPEGNO / LIQUIDAZIONE PER GLI ACQUISTI RIGUARDANTI: SERVIZI ΠVALORI CONTRATTUALMENTE DEFINITI ΠSOMMINISTRATI A VALORI UNITARI BENI ΠDI CONSUMO ΠA MAGAZZINO 1 ΠDUREVOLI STRUMENTALI ΠINVENTARIO ΠIMMATERIALI STRUM.LI ΠINVENTARIO 2 SI RICEVE: PER I SERVIZI ΠL EROGAZIONE PER I BENI ΠLA CONSEGNA CON DOCUMENTO 3 QUINDI ESPERITA LA LIQUIDAZIONE SI PROVVEDE: AL PAGAMENTO ALLA DEFINITIVA CONTABILIZZAZIONE IL 1 GENNAIO 2002 CI PUO TROVARE IN CIASCUNA DELLE PREDETTE FASI QUINDI PER OGNUNA SI DEVE PRE-DEFINIRE UN COMPORTAMENTO SPECIFICO 1 MAGAZZINO VIRTUALE SI TRATTA IN REALTA DI USCITE CORRENTI. 2 L ART.43 DEL D.P.R.696/1979 NON PREVEDE LA CATEGORIA MA E OPPORTUNA LA CATALOGAZIONE DI TALI ACQUISTI FRA I VALORI PATRIMONIALI. 3 BUONO O DOCUMENTO DI TRASPORTO. 19

20 Segue Tavola n.16 IMPEGNO IN LIRE AL 1 GENNAIO 2002 IL RELATIVO RESIDUO PASSIVO DEVE ESSERE CONVERTITO IN EURO PER LA RIAPERTURA DEL BILANCIO RELATIVO AL 2002 ORDINE NON EVASO IN LIRE IL RELATIVO VALORE DOVRA ESSERE CONVERTITO IN EURO PRENDENDO A RIFERIMENTO L UNITA DI MISURA CHE ESPRIME IL PRODOTTO/BENE/SERVIZIO IN ATTESA DELLA CONSEGNA / FATTURA IN EURO CHE PERVERRA DAL FORNITORE. ANCHE IL RESIDUO PASSIVO DOVRA ESSERE CONVERTITO TENENDO CONTO DI QUANTO SOPRA IN PERFETTA CORRISPONDENZA. CONSEGNA BENE/EROGAZIONE SERVIZIO AVVENUTA - ATTESA DELLA FATTURA LA FATTURA POTRA PERVENIRE IN LIRE (SE EMESSA ENTRO IL 31 DICEMBRE 2001) OVVERO IN EURO SE EMESSA DAL 1 GENNAIO NELLA PRIMA IPOTESI LA MEDESIMA DOVRA ESSERE CONVERTITA IN EURO PRIMA DELLA SUA CONTABILIZZAZIONE IN ADESIONE AI VALORI DI CONVERSIONE DELL IMPEGNO E DELL ORDINE. IN ENTRAMBI I CASI LA CONTABILIZZAZIONE DOVRA ESSERE EFFETTUATA ESCLUSIVAMENTE IN EURO. CONSEGNA BENE DUREVOLE INVENTARIABILE AVVENUTA - ATTESA DELLA FATTURA LA FATTURA POTRA PERVENIRE IN LIRE (SE EMESSA ENTRO IL 31 DICEMBRE 2001) OVVERO IN EURO SE EMESSA DAL 1 GENNAIO NELLA PRIMA IPOTESI LA MEDESIMA DOVRA ESSERE CONVERTITA IN EURO PRIMA DELLA SUA CONTABILIZZAZIONE IN ADESIONE AI VALORI DI CONVERSIONE DELL IMPEGNO E DELL ORDINE. IN ENTRAMBI I CASI LA CONTABILIZZAZIONE DOVRA ESSERE EFFETTUATA ESCLUSIVAMENTE IN EURO. LA PARTICOLARITA E LEGATA ALLA NECESSITA DI CONVERSIONE AUTONOMA DI OGNI SINGOLO BENE OGGETTO DI INVENTARIAZIONE DISTINTA. 20

21 Tavola n.17 OPERAZIONI CONTABILI DI TRANSIZIONE NEL CICLO ATTIVO DAL 1 GENNAIO 2002 A FRONTE DI SITUAZIONI ESISTENTI AL 31 DICEMBRE 2001 COME SEGUE: ACCERTAMENTO IN LIRE IL RELATIVO RESIDUO ATTIVO DEVE ESSERE CONVERTITO IN EURO PER LA RIAPERTURA DEL BILANCIO RELATIVO AL 2002 ORDINE/PRESTAZIONE NON EVASO IN LIRE IL RELATIVO VALORE DOVRA ESSERE CONVERTITO IN EURO PRENDENDO A RIFERIMENTO L UNITA DI MISURA CHE ESPRIME IL PRODOTTO/BENE/SERVIZIO IN ATTESA DELLA EMISSIONE DELLA FATTURA/DOCUMENTAZIONE DI CREDITO IN EURO A CARICO DEL CLIENTE/UTENTE. ANCHE IL RESIDUO ATTIVO DOVRA ESSERE CONVERTITO TENENDO CONTO DI QUANTO SOPRA IN PERFETTA CORRISPONDENZA. CONSEGNA BENE/EROGAZIONE SERVIZIO AVVENUTA - ATTESA EMISSIONE DELLA FATTURA/DOCUMENTAZ.NE LA FATTURA/DOCUMENTAZIONE DI CREDITO DOVRA ESSERE EMESSA IN EURO DAL 1 GENNAIO LA CONTABILIZZAZIONE DOVRA ESSERE EFFETTUATA ESCLUSIVAMENTE IN EURO. FATTURA/DOCUMENTAZ.NE CREDITO GIA EMESSA IN LIRE LA FATTURA/DOCUMENTAZIONE DI CREDITO DOVRA ESSERE INCASSATA IN EURO ATTRAVERSO EMISSIONE DELLA REVERSALE COSI COME LA SUA CONTABILIZZAZIONE. 21

22 Tavola n.18 OPERAZIONI DI CONVERSIONE DEI DOCUMENTI ORIGINATI DAL PERIODO TRANSITORIO PER LA GESTIONE CONTABILE DAL 1 GENNAIO 2002 ASPETTI E REGOLE GENERALI DAL 1 GENNAIO 2002: I CREDITI/DEBITI POTRANNO ESSERE ESTINTI SOLO IN EURO (ASSEGNI, TITOLI DI CREDITO, ORDINI ACCREDITO, ORDINI ADDEBITO 4 ) I VARI DOCUMENTI EMESSI ANTERIORMENTE AL 1 GENNAIO 2002 PER ESSERE LIQUIDATI, CONTABILIZZATI E PAGATI DOVRANNO ESSERE CONVERTITI DALLA LIRA ALL EURO I VARI DOCUMENTI EMESSI DAL 1 GENNAIO 2002 POTRANNO ESSERE EMESSI ESCLUSIVAMENTE IN EURO 4 Salvo che l estinzione avvenga per contanti entro il 28 Febbraio

23 Tavola n.19 OPERAZIONI DI CONVERSIONE DEI DOCUMENTI ORIGINATI DAL PERIODO TRANSITORIO PER LA GESTIONE CONTABILE DAL 1 GENNAIO 2002 ESEMPLIFICAZIONI FATTURA DI ACQUISTO IN LIRE IL FORNITORE HA EMESSO ANTERIORMENTE AL 1 GENNAIO 2002 LA FATTURA CHE PERVIENE A PARTIRE DA TALE DATA LA CONVERSIONE PER LA LIQUIDAZIONE, LA CONTABILIZZAZIONE ED IL PAGAMENTO SI OPERA AGENDO SU: IMPONIBILE LIRE = EURO 697,42= I.V.A. LIRE = EURO 139,48= TOTALE LIRE = EURO 836,90= (EURO 836,91=) IL VALORE TOTALE EURO EMERGE DALLA SOMMATORIA DEI SINGOLI IMPORTI IN LIRE DI IMPONIBILE ED IVA CONVERTITI IN EURO E PUO DIVERGERE RISPETTO ALLA CONVERSIONE DEL SOLO VALORE TOTALE (COME DEL RESTO NELL ESEMPIO); DI CIO DOVRA ESSERE TENUTO CONTO NELLE OPERAZIONI DI CONVERSIONE DEI RESIDUI PASSIVI FATTURA DI VENDITA/DOCUMENTO DI CREDITO IN LIRE L ENTE HA EMESSO ANTERIORMENTE AL 1 GENNAIO 2002 UNA FATTURA IN LIRE. IL RELATIVO VALORE COMPLESSIVO DOVRA ESSERE CONVERTITO IN EURO PRENDENDO A RIFERIMENTO SOLO IL TOTALE DELLA FATTURA IN RELAZIONE ALL ESIGENZA DI CONVERSIONE DEL RELATIVO RESIDUO ATTIVO INSERITO A BILANCIO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO 2001 AL FINE DELLA RISCOSSIONE 23

24 Tavola n.20 OPERAZIONI DI CONVERSIONE DEI DOCUMENTI ORIGINATI DAL PERIODO TRANSITORIO PER LA GESTIONE CONTABILE DAL 1 GENNAIO 2002 ESEMPLIFICAZIONI CONTRATTO DI ACQUISTO SOTTOSCRITTO IN LIRE E STATO SOTTOSCRITTO CON UN FORNITORE UN CONTRATTO PER UNA FORNITURA RELATIVA ALL ATTIVITA ISTITUZIONALE DEL VALORE DI LIRE = OLTRE IVA. NON E PERVENUTA LA FATTURA ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2001 E SI DEVE PROVVEDERE ALLA ISCRIZIONE E CONVERSIONE DEL RELATIVO RESIDUO PASSIVO. IMPONIBILE LIRE = I.V.A. LIRE = TOTALE LIRE = EURO 5.305,29= LA CONVERSIONE DEL VALORE IN LIRE DEL RESIDUO COMPLESSIVAMENTE PARI A LIRE = DEVE ESSERE OPERATA DISTINTAMENTE PER L IMPONIBILE E L IVA DAL MOMENTO CHE QUANDO LA FATTURA PERVERRA AI FINI DELLA LIQUIDAZIONE, CONTABILIZZAZIONE E PAGAMENTO IL VALORE DEL TOTALE EURO EMERGERA DALLA SOMMATORIA DEI SINGOLI IMPORTI IN LIRE DI IMPONIBILE ED IVA CONVERTITI IN EURO E PROBABILMENTE DIVERGERA RISPETTO ALLA CONVERSIONE DEL SOLO VALORE TOTALE (COME DEL RESTO NELL ESEMPIO CHE SEGUE). IMPONIBILE LIRE = EURO 4.421,08= I.V.A. LIRE = EURO 884,22= TOTALE LIRE = EURO 5.305,30= 24

25 Tavola n.21 OPERAZIONI DI CONVERSIONE DEI DOCUMENTI ORIGINATI DAL PERIODO TRANSITORIO PER LA GESTIONE CONTABILE 2002 ESEMPLIFICAZIONI CONTRATTO DI SERVIZI ATTIVITA C/TERZI SOTTOSCRITTO IN LIRE E STATO SOTTOSCRITTO CON UN CLIENTE UN CONTRATTO PER TRE DISTINTE ATTIVITA DI RICERCA. OGNI SINGOLA PRESTAZIONE CONCERNENTE L ATTIVITA DI RICERCA COMMISSIONATA DAL CLIENTE HA UN VALORE CONTRATTUALMENTE DETERMINATO IN LIRE = OLTRE IVA. DEVE ESSERE EMESSA LA FATTURA NEL CORSO DELL ANNO 2002 E SI DEVE PROVVEDERE, ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2001, ALLA ISCRIZIONE E CONVERSIONE DEL RELATIVO RESIDUO PASSIVO. RICERCA A LIRE = RICERCA B LIRE = RICERCA C LIRE = TOTALE IMPONIBILE LIRE = I.V.A. 20% LIRE = TOTALE LIRE = EURO ,52= LA CONVERSIONE DEL VALORE IN LIRE DEL RESIDUO COMPLESSIVAMENTE PARI A LIRE = DEVE ESSERE OPERATA DISTINTAMENTE PER L IMPONIBILE E L IVA DAL MOMENTO CHE QUANDO LA FATTURA VERRA EMESSA E SUCCESSIVAMENTE VERRA CONTABILIZZATA ED INCASSATA IL VALORE DEL TOTALE EURO EMERGERA DALLA SOMMATORIA DEI SINGOLI IMPORTI IN LIRE DI IMPONIBILE ED IVA CHE POTRANNO ESSERE ESCLUSIVAMENTE ESPRESSI IN EURO E PROBABILMENTE DIVERGERA RISPETTO ALLA CONVERSIONE DEL SOLO VALORE TOTALE (COME DEL RESTO NELL ESEMPIO CHE SEGUE). RICERCA A EURO 5.422,92= RICERCA B EURO 5.422,92= RICERCA C EURO 5.422,92= TOTALE IMPONIBILE EURO ,76= I.V.A. 20% EURO 3.253,75= TOTALE EURO ,51= 25

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Principi e disposizioni generali e di carattere contabile e finanziario per l'introduzione dell'euro. Noi Capitani Reggenti DECRETO 19 aprile 1999 n.43 REPUBBLICA DI SAN MARINO Principi e disposizioni generali e di carattere contabile e finanziario per l'introduzione dell'euro Visto l'art.2 della Legge 16 dicembre 1998 n.124;

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