REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNE DI QUARTU SANT'ELENA STRADA STATALE LOTTO 2 REALIZZAZIONE DI 3 ROTATORIE, SISTEMAZIONE ASSE STRADALE E

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1 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNE DI QUARTU SANT'ELENA STRADA STATALE LOTTO 2 REALIZZAZIONE DI 3 ROTATORIE, SISTEMAZIONE ASSE STRADALE E CONNESSA VIABILITÀ COMPLEMENTARE PROGETTO PRELIMINARE - DEFINITIVO PER APPALTO INTEGRATO REV. DATA DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO APPROVATO GRUPPO DI LAVORO Coordinamento e progettazione Stradale: Ing. Alessandro Tanca Progettazione idraulica e impiantistica: Ing. Luciano Biggio Acustica: Ing. Alberto Collu Geologia: Dott. Mauro Pompei Archeologia: Dott.ssa Danila Artizzu Agronomia: Dott. Raimondo Congiu Biologia: Dott.ssa Carla Zucca Topografia: Geom. Franco Bacchiddu Coordinamento della sicurezza: Ing. Simone Trombino Settembre 2015 Emissione L. Biggio A. Tanca P.A. Trombino Ottobre 2015 Riscontro verifica RINA del 28/09/2015 (RED 06/80) L. Biggio A. Tanca P.A. Trombino TITOLO 12 - CANTIERIZZAZIONE RELAZIONE SULLA CANTIERIZZAZIONE TAVOLA N SCALA CN02 Commessa Sottocommessa S135EP062.QSE S135C15.QSE Dolmen s.r.l. (MANDANTE) Servizi integrati all'ingegneria s.r.l. (CAPOGRUPPO) Dott. Geol. Mauro Pompei (MANDANTE) IL DIRIGENTE DEL SETTORE LL.PP. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO DOTT. ING. ANTONELLA CACACE PER IL RTI DOTT. ING. PIERO ALBERTO TROMBINO

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3 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) I RELAZIONE SULLA CANTIERIZZAZIONE

4 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) II INDICE 1. PREMESSA SEZIONE TIPO STRADALE IN PROGETTO SEZIONE STRADALE ESISTENTE TRONCHI DI INTERVENTO FASI DI CANTIERE FASI DI LAVORO IN CORRISPONDENZA DELLE INTERSEZIONI ESISTENTI REALIZZAZIONE ROTATORIA N. 1 - VIA MARCONI REALIZZAZIONE ROTATORIA N. 2 - VIA PITZ'E SERRA REALIZZAZIONE ROTATORIA N. 3 - VIA ITALIA GESTIONE DEL TRAFFICO DURANTE L ESECUZIONE DEL TAPPETO D USURA AREE DI CANTIERE LOCALIZZAZIONE AREE DI CANTIERE PREPARAZIONE DELLE AREE DI CANTIERE MISURE PER LA MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI NELLA FASE DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE DEVIAZIONI DEL TRAFFICO E MISURE DI SICUREZZA... 13

5 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) 1 1. PREMESSA La strada oggetto d intervento è interessata da varie ed importanti componenti di traffico e risulta avere la funzione prioritaria di intercettare i flussi in entrata verso l area urbana provenienti dalle direttrici stradali principali per poi distribuirli lungo la fascia territoriale attraverso una viabilità secondaria. L arteria è quindi interessata da elevati flussi veicolari per cui particolare importanza è stata data al tema della cantierizzazione in virtù delle problematiche che si potranno presentare lungo la durata dei lavori. Sono state di conseguenza studiate le fasi nel dettaglio per garantire sempre la massima funzionalità dell asse stradale oggetto d intervento e sono state approfondite tutte le tematiche connesse con la sicurezza dell esercizio nel corso dei lavori. 2. SEZIONE TIPO STRADALE IN PROGETTO Lo studio della cantierizzazione del tronco stradale in esame, discende da un accurata valutazione dello stato attuale eseguita mediante l ausilio di cartografia tecnica, sopralluoghi e dall esame di ortofoto satellitari. La raccolta dettagliata di informazioni ha permesso di prevedere delle fasi di cantierizzazione tali da rendere compatibile la realizzazione di una strada avente un impronta di solido stradale di significativa ampiezza (36,90 m), che si sviluppa prevalentemente in asse con la viabilità esistente, in un contesto in parte urbanizzato, con presenza di fabbricati nelle vicinanze del tracciato, accessi laterali, recinzioni, opere d arte e interferenze di reti interrate, garantendo sempre il traffico su due corsie per senso di marcia. Come anzidetto la sezione stradale in progetto presenta una larghezza complessiva di 36,90 m con due corsie per senso di marcia aventi larghezza di 3,00 m ciascuna, strade di servizio in destra e sinistra di larghezza pari a 3,50 m e spartitraffico centrale di 1,80 m. Completano la sezione i marciapiedi laterali da 1,80 m, la pista ciclabile da 1,50 m e le aree attrezzate per il verde.

6 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) 2 3. SEZIONE STRADALE ESISTENTE La sede stradale esistente ha una larghezza complessiva di circa 17,00 m con due corsie per senso di marcia aventi larghezza ciascuna di 3,25 m, margine interno con barriera spartitraffico di larghezza pari a 1,00 m. In sinistra si osserva lungo la maggior parte del tracciato una cunetta francese in cls di larghezza pari a circa 1,00 m. 4. TRONCHI DI INTERVENTO I lavori previsti in progetto saranno divisi in quattro tronchi al fine di ottimizzare le interferenze con il contesto interessato dall intervento. Le quattro tratte sono quelle divise dalle tre rotatorie previste in progetto. La suddivisione in tronchi funzionali arreca dei benefici non solo in termini di riduzione delle interferenze ma anche un ottimizzazione delle fasi esecutive da parte dell impresa a vantaggio di maggiore produttività, minori costi per opere provvisionali ecc.. Il cantiere, suddiviso come sopra detto, sarà più controllabile da parte sia dell impresa esecutrice ma anche dai tecnici preposti al controllo qualitativo e quantitativo dei lavori eseguiti. Naturalmente nelle fasi successive progettuali l organizzazione del cantiere potrà essere studiata con maggiore dettaglio alla luce delle caratteristiche tecniche-organizzative dell impresa aggiudicataria e delle esigenze dell Amministrazione Appaltante. 5. FASI DI CANTIERE Le fasi di cantiere che successivamente vengono descritte saranno attuate per ognuna delle quattro tratte in cui saranno divisi gli interventi in progetto secondo quanto esposto precedentemente. Il nuovo piano stradale si sviluppa prevalentemente in asse rispetto alla viabilità esistente con allargamenti in destra e sinistra di circa 10 m rispetto all esistente piattaforma stradale. Solo a partire dal Km fino ad arrivare a fine lotto al Km l asse stradale in progetto viene deviato verso destra in modo tale da preservare un fabbricato esistente presente al km Le fasi di cantiere studiate sono riconducibili per quanto sopra detto a due tipologie di situazioni: A) Strada in progetto in asse con la strada esistente dal Km (inizio lotto) al Km , in questo caso si eseguiranno allargamenti della sede stradale in destra e sinistra.

7 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) 3 B) Strada in progetto deviata in destra dal Km al Km (fine lotto), in questo caso si eseguiranno allargamenti prevalentemente in destra.

8 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) 4 In generale si prevedono le seguenti FASI di cantiere: 1. realizzazione sottoservizi di attraversamento 2. realizzazione rotatorie porzioni esterne sino a renderle fruibili 3. realizzazione sottoservizi nelle zone fuori dalla viabilita' esistente 4. allargamenti sino a filo marciapiede in dx e sx previo completamento per fasi sottoservizi esistenti 5. deviazione traffico sulla semicarreggiata dx e sulla corsia di servizio 6. deviazione traffico sulla semicarreggiata sx e sulla corsia di servizio 7. realizzazione spartitraffico centrale 8. completamento verde e opere accessorie 9. realizzazione tappeto di usura e segnaletica Tipologia A strada di progetto in asse Nel caso di strada in progetto in asse con la strada esistente, le lavorazioni inizialmente potranno essere condotte nelle zone esterne all attuale carreggiata con allargamenti in destra e in sinistra. Il traffico veicolare si svilupperà sulla strada esistente sempre distribuito su due corsie per senso di marcia. Le lavorazioni permetteranno di realizzare il piano carrabile della strada di servizio da utilizzare nella fase successiva quando si interverrà su metà della sede stradale esistente. In questa fase si potranno realizzare le lavorazioni riguardanti i sottoservizi in attraversamento, le rotatorie e tutti i sottoservizi insistenti al di fuori della viabilità esistente. Successivamente si chiuderà al traffico metà della carreggiata esistente e il traffico veicolare sarà deviato sulle restanti due corsie esistenti che insieme alla corsia di servizio realizzata nella fase precedente consentiranno di far fluire il traffico sempre su due corsie per senso di marcia (larghezza corsie 2,85 m). In questa fase sarà impegnata anche la parte destinata al futuro spartitraffico. Il transito di mezzi pesanti per le fasi 5 e 6 risulta compatibile con corsie di larghezza pari a 2,85 m in quanto durante l esecuzione dei lavori saranno adottate le seguenti prescrizioni: limiti di velocità divieto di sorpasso obbligo per i mezzi pesanti di utilizzare la corsia più esterna. Naturalmente nelle fasi successive in accordo con l Ente Appaltante e con i gestori dei mezzi pubblici di trasporto potranno essere individuati percorsi alternativi che necessariamente andranno ricercati nella parte a sud-ovest della 554 fino alla Via Fiume.

9 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) 5 Stesse modalità operative verranno attuate per completare l altra semicarreggiata come evidenziato nell immagine sotto. Si eseguiranno quindi i lavori per la realizzazione dello spartitraffico con impegno delle corsie esterne dei due sensi di marcia. Il traffico si svolgerà sempre su due corsie per senso di marcia (immagine sotto). La fase finale sarà quella di realizzazione del tappeto di usura per le cui modalità organizzative si rimanda allo specifico paragrafo successivamente trattato. Tipologia B strada di progetto deviata in destra Nel tratto che si sviluppa a partire dal Km circa si rende necessario un allargamento in destra per cui nella fase iniziale si potrà lavorare nelle zone in variante con mantenimento del traffico sull attuale sede stradale. Potranno essere eseguiti tutti i sottoservizi esterni alla viabilità esistente.

10 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) 6 Una volta completati i lavori sulla carreggiata destra si devierà il traffico su questa parte ultimata e i lavori andranno a interessare la strada attuale. Sfruttando la zona dello spartitraffico e la corsia di servizio si potrà garantire un traffico su due corsie per senso di marcia come mostrato nell immagine sotto. I lavori proseguiranno con l esecuzione della fascia relativa allo spartitraffico centrale. La fase finale sarà quella di realizzazione del tappeto di usura per le cui modalità organizzative si rimanda allo specifico paragrafo successivamente trattato. 6. FASI DI LAVORO IN CORRISPONDENZA DELLE INTERSEZIONI ESISTENTI Come riportato nei paragrafi precedenti si evidenzia che i lavori previsti in progetto sono stati divisi in quattro tratte al fine di ottimizzare le fasi esecutive riducendo l impatto con la viabilità esistente. I lavori relativi a ogni tronco avranno come priorità l esecuzione delle rotatorie in cui gli stessi tronchi confluiscono. L organizzazione delle fasi di lavoro in corrispondenza delle intersezioni esistenti di seguito descritta, permetterà di risolvere le interferenze in questi punti critici con eliminazione degli impianti semaforici la dove presenti.

11 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) REALIZZAZIONE ROTATORIA N. 1 - VIA MARCONI Di seguito vengono elencate le fasi esecutive della rotatoria: 1. Lavorazioni nelle aree esterne alla nuova viabilità con occupazione delle corsie dirette di svolta. 2. Essendo impegnate le rampe di svolta diretta il traffico veicolare è regolato sull'asse principale con semaforo già esistente 3. Separazione zona cantiere con la viabilità mediante collocazione di new jersey 4. Esecuzione della corona giratoria provvisoria in new-jersey. 5. Esecuzione tratti interferenti (asse principale-via Marconi) per sola risagomatura asfalti e segnaletica con impegno di una sola corsia per volta. 6. Messa in esercizio rotatoria previa esecuzione della necessaria segnaletica orizzontale e verticale ed eliminazione impianto semaforico. 6.2 REALIZZAZIONE ROTATORIA N. 2 - VIA PITZ'E SERRA Di seguito vengono elencate le fasi esecutive della rotatoria: 1. Lavorazioni nelle aree esterne all'attuale viabilità 2. Traffico veicolare sulla viabilità principale con regolazione semaforica dell'intersezione 3. Separazione zona cantiere con la viabilità mediante collocazione di new jersey 4. Esecuzione corona giratoria provvisoria in new jersey 5. Esecuzione tratti interferenti (asse principale-via Pitz'e Serra) per sola risagomatura asfalti e segnaletica con impegno di una sola corsia per volta 6. Messa in esercizio rotatoria previa esecuzione della necessaria segnaletica orizzontale e verticale ed eliminazione impianto semaforico

12 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) REALIZZAZIONE ROTATORIA N. 3 - VIA ITALIA Di seguito vengono elencate le fasi esecutive della rotatoria: 1. Lavorazioni nelle aree esterne all'attuale viabilita' 2. Traffico veicolare sulla viabilità con regolazione intersezione come da esistente segnaletica orizzontale e verticale 3. Separazione zona contiere con la viabilità mediante collocazione di new jersey 4. Esecuzione corona giratoria provvisoria in new-jersey 5. Esecuzione tratti interferenti (asse principale-via Italia) per sola risagomatura asfalti e segnaletica con impegno di una sola corsia per volta 6. Messa in esercizio rotatoria previa esecuzione della necessaria segnaletica orizzontale e verticale 7. GESTIONE DEL TRAFFICO DURANTE L ESECUZIONE DEL TAPPETO D USURA Per quanto riguarda la fase finale di esecuzione del manto di usura e della segnaletica orizzontale definitiva si procederà impegnando per i lavori una corsia di marcia alla volta e separando la corsia oggetto d intervento con adeguata segnaletica secondo quanto previsto dal vigente codice della strada. Potranno essere utilizzati coni o delineatori di margine flessibili in base alla durata delle lavorazioni (maggiori o minori di 2 giorni). Di seguito si rappresenta uno schema tipo di questa fase lavorativa

13 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) 9 Le schede successive rappresentano le fasi lavorative (fase 9) di posa del manto di usura per la corsia destra di marcia. Naturalmente lo stesso schema sarà valido per la posa del tappeto finale nella corsia di sinistra e per l esecuzione della segnaletica orizzontale definitiva.

14 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) AREE DI CANTIERE 8.1 LOCALIZZAZIONE AREE DI CANTIERE È stata identificata un area di cantiere fissa, dove verrà allestito il cantiere principale, e altre due aree temporanee ricadenti nell area di sedime della nuova viabilità: 1. Area di cantiere n. 1 (mq 589) - Presidio fisso in prossimità della rampa di innesto per la SS 125

15 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) Area di cantiere n. 2 (mq 1661) - Presidio temporaneo in prossimità dell incrocio con la Via San Francesco 3. Area di cantiere n. 3 (mq 1104) - Presidio temporaneo in prossimità dell incrocio con la Via Italia I cantieri sono costituiti da uno specifico insediamento, concepito in modo tale da essere autonomi ed indipendenti dalle strutture locali. Per garantirne la massima funzionalità sono state scelte aree in posizione baricentrica rispetto alle aree di lavoro da servire ad esse facilmente collegabili e facilmente accessibili dalla viabilità esistente. All interno dell area di cantiere fissa è prevista l installazione delle seguenti strutture e dei seguenti impianti: Locali uffici per la Direzione Lavori; Locali uffici per la Direzione del Cantiere; Locali adibiti a postazione medica (medico del lavoro) ed a pronto soccorso; Area di parcheggio Autoambulanza, per pronto intervento; Locali mensa; Locali magazzino; Baraccamenti per l eventuale alloggiamento delle maestranze; Locali attrezzati con spogliatoi, docce, WC, ecc Officina;

16 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) 12 Servizi: area per la raccolta differenziata dei rifiuti, cabina elettrica; Per la scelta delle aree da adibire a cantieri si è tenuto conto, in linea generale, dei seguenti requisiti: dimensioni areali; facilità di collegamento a sedi stradali adeguate al transito pesante; preesistenza di strade ed accessi, per minimizzare la realizzazione di viabilità provvisorie e di servizio; buona disponibilità idrica ed energetica; lontananza da zone residenziali significative e da ricettori sensibili; In fase di progettazione, per l individuazione delle aree di cantiere, si è già tenuto conto dei seguenti requisiti: vincoli e prescrizioni limitative dell uso del territorio (da P.R.G., Piano Paesistico, vincoli archeologici, naturalistici, idrogeologici, ecc.); morfologia (evitando, per quanto possibile, pendii o luoghi eccessivamente acclivi, in cui si rendano necessari consistenti lavori di sbancamento o riporto); esclusione di aree di rilevante interesse ambientale; vicinanza ai siti di approvvigionamento di inerti e di smaltimento dei materiali di scavo. Tutti questi requisiti sono stati, comunque, controllati e riverificati in fase di redazione del presente studio, per stabilirne la reale efficienza e poter ottimizzare la gestione operativa del cantiere in progetto. 8.2 PREPARAZIONE DELLE AREE DI CANTIERE L area individuata per il cantieri fisso è pianeggiante e incolta. Sono assenti specie arbustive e arboree. Le altre due aree individuate per i presidi temporanei ricadono nell area di sedime della nuova viabilità per cui non sono necessari interventi finali di ripristino ambientale. Per la preparazione delle aree di cantiere si interverrà, principalmente, operando secondo le seguenti attività: scotico del terreno vegetale (quando necessario), con opportuna zollatura per la salvaguardia delle sue caratteristiche originali, con relativa rimozione e accatastamento in siti idonei a ciò destinati; formazione dei piazzali, da adibire alla viabilità interna ed al parcheggio, con l utilizzo di materiali inerti, ed eventuale trattamento e/o pavimentazione delle zone maggiormente soggette a traffico; tutte le aree adibita a cantiere saranno delimitate, con idonea recinzione e cancelli di ingresso; predisposizione degli allacciamenti alle reti dei pubblici servizi; realizzazione delle reti di distribuzione interna al campo (energia elettrica, rete di terra e contro le scariche atmosferiche, impianto di illuminazione esterna, reti acqua potabile e industriale, fognature, telefoni, gas, ecc.) realizzazione dei singoli impianti interni; verifiche e collaudi (dove necessari) di tutte le opere realizzate.

17 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) MISURE PER LA MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI NELLA FASE DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE. Durante la fase di esecuzione dei lavori il passaggio dei mezzi d opera determina, inoltre, una innaturale compattazione del suolo, con conseguente diminuzione della sua fertilità. Si è previsto, quindi, di ridurre, per quanto possibile, l occupazione di aree che non siano direttamente interessate alla esecuzione delle opere (per le quali, dunque, l effetto di compattazione non comporta alcun pregiudizio finale), limitando, in linea di massima, queste ultime alle sole aree adibite al cantiere. L emissione di polveri determina effetti temporanei sulle funzioni fisiologiche dei vegetali, modificando l entità degli scambi gassosi, con incidenza sulla salute dei vegetali e sul tasso di fotosintesi, quindi, sulla produttività primaria. Le emissioni di inquinanti atmosferici (NOx, SOx, metalli pesanti ecc.) connesse alla movimentazione degli automezzi, producono effetti cronici sulla vegetazione, che si manifestano, come per le polveri, con variazioni nella quantità e qualità della produttività primaria. Per quanto riguarda l esecuzione delle opere, si è studiato, dunque, il modo di minimizzare i sopra elencati effetti negativi, prevedendo una serie di operazioni e specifici interventi, atti a contenere le movimentazioni e l emissione delle polveri all interno delle aree di cantiere. Tali operazioni ed interventi sono di seguito elencate: Adeguamento ed ottimizzazione delle lavorazioni maggiormente impattanti con il territorio e con il traffico sulle strade limitrofe locali riduzione dei percorsi dei trasporti da e per il cantiere. Ripristino, alla fine dei lavori, del suolo e della copertura vegetale asportata per l impianto del cantiere fisso, si procederà dunque alla ricostruzione e ricompattazione del terreno asportato, alla ricostruzione del manto superficiale erboso. Utilizzo di new-jersey provvisorio nelle fasi di cantiere dotato di rete schermante antipolvere, collocata in sommità, al fine di contenere le emissione di polveri durante le operazioni di scavo, demolizione ed esecuzione dei trattamenti a calce dei terreni. 9. DEVIAZIONI DEL TRAFFICO E MISURE DI SICUREZZA L esecuzione delle fasi sopra descritte comporterà la necessità di eseguire delle deviazioni temporanee con realizzazione di piste provvisorie atte a garantire la fluidità delle corsie di percorrenza in entrambi i sensi di marcia e in tutte le direzioni in corrispondenza delle intersezioni stradali. Questi collegamenti provvisori andranno segnalati adeguatamente in modo tale che i veicoli possano procedere in condizioni di sicurezza. Gli oneri derivanti dall esecuzione di tutte le misure di sicurezza sopra descritte, compresa l esecuzione della viabilità temporanea, verranno computati nei costi della sicurezza. I rischi principali che le lavorazioni previste possono comportare per l'esterno sono quelli trasmessi ai veicoli transitanti nelle zone attigue al cantiere legati alla presenza di ostacoli,

18 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) 14 restringimenti della carreggiata, possibili danneggiamenti della pavimentazione stradale ecc. Nelle zone di approccio al cantiere si dovranno quindi adottare le seguenti misure di sicurezza: Segnalamento temporaneo Il segnalamento temporaneo deve essere realizzato con segnali scelti ed installati in maniera appropriata alle situazioni di fatto e alle circostanze specifiche in modo da poter indicare, ai veicoli che transitano nella zona interessata dai lavori, i comportamenti più idonei ad evitare manovre difficoltose e rischiose per la sicurezza di tutti gli utenti della strada e degli operai che lavorano nel cantiere. Per la collocazione dei segnali impiegati per il segnalamento temporaneo bisogna tenere presente alcuni accorgimenti, tra cui: devono essere utilizzati solo i segnali di effettiva necessità; non arrecare intralcio alla circolazione veicolare e pedonale; non occultare i segnali esistenti ancora validi. Delimitazione del cantiere L'area interessata dagli scavi, dai depositi di materiali necessari per i lavori, dalle attrezzature e dalle macchine operatrici compreso il loro raggio di azione, deve essere delimitato con sbarramenti di sicurezza e di un sistema di segnalamento temporaneo realizzato con l'impiego di segnali, in modo che sia garantita sempre la sicurezza della circolazione. Per tutto il periodo interessato dai lavori, il cantiere e quello che occorre per l esecuzione dei lavori deve trovarsi sempre all'interno della zona autorizzata e delimitata. Tutti gli ostacoli e i pericoli esistenti devono essere resi visibili, sia di giorno che di notte. La delimitazione, oltre a non consentire l'accesso agli estranei, deve impedire l' avvicinamento di veicoli e pedoni all'area del cantiere. La tabella lavori e il responsabile del cantiere. In cantiere deve essere apposto un pannello,di dimensioni: altezza 150 cm,larghezza 200 cm, con colore di fondo giallo, denominato TABELLA LAVORI, riportante le seguenti indicazioni: 1. Ente proprietario o concessionario della strada; 2. estremi dell'ordinanza; 3. l'impresa esecutrice dei lavori; 4. inizio e termine previsto dei lavori; 5. Responsabile del cantiere. Il Responsabile del cantiere: Deve mettere a disposizione tutti i numeri telefonici utili al suo rintraccio ogni volta che è necessario. Deve essere in grado di intervenire velocemente per ripristinare le condizioni di sicurezza del cantiere Deve essere reperibile 24 ore su 24. Deve mettere a disposizione tutti i numeri telefonici utili al suo rintraccio ogni volta che è necessario. Deve essere in grado di intervenire velocemente per ripristinare le condizioni di sicurezza del cantiere Delimitazioni strada con presenza di traffico veicolare. La zona del cantiere adiacente la carreggiata con traffico veicolare sarà debitamente protetta e segnalata.

19 SERV.IN. Ingegneria S.r.l. (Capogruppo) DOLMEN S.r.l. Dott. Geol. Mauro Pompei (Mandanti) 15 Prima dell'inizio del cantiere saranno installati i seguenti cartelli: cartello di segnalazione del restringimento della carreggiata cartello di segnalazione di lavori in corso cartello di limite di velocità cartello di divieto di sorpasso e, se necessita, di senso unico alternato segnalazione visiva notturna con luci o sistemi equivalenti Saranno installate anche luci lampeggianti gialle con sottostante banda rossa e bianca. Tutta la zona interessata dai lavori sarà delimitata lateralmente da appositi segnaletica rifrangente. Frontalmente saranno invece sistemate delle barriere pesanti provviste di rivestimento in materiale plastico segnalate da bande rosse e bianche.

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