ISTITUTO COMPRENSIVO MICHELE BELLO - GESUMINO PEDULLA - AGNANA SIDERNO (RC)

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO MICHELE BELLO - GESUMINO PEDULLA - AGNANA SIDERNO (RC) P.O.F. Piano dell Offerta Formativa a.s. 2013/2014

2 ISTITUTO COMPRENSIVO SIDERNO - AGNANA P.O.F. PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 2013/2014 ORGANO DI GOVERNO Triennio 2012/2015 CONSIGLIO D ISTITUTO 1 PIRRUCCIO VITO DIRIGENTE SCOLASTICO DI DIRITTO 2 PEZZANO FEDELE ELIO PRESIDENTE GENITORI 3 TROPEANO MARIA GRACIELA VICE PRESIDENTE GENITORI 4 CAIRO ROSINA CONSIGLIERE GENITORI 5 CORDI MARIA LUISA CONSIGLIERE GENITORI 6 LASCALA CINZIA CONSIGLIERE GENITORI 7 LIPPI ALESSANDRA CONSIGLIERE GENITORI 8 MEGNA MICHELA CONSIGLIERE GENITORI 9 PASQUALINO ROMINA CONSIGLIERE GENITORI 10 ANTICO CLAUDIA SEGRETARIO VERBALIZZATORE DOCENTI 11 COMMISSO CINZIA CONSIGLIERE DOCENTI 12 CERAVOLO ANNA MARIA CONSIGLIERE DOCENTI 13 GIANNINI TECLA CONSIGLIERE DOCENTI 14 LOMBARDO MARIA ALESSANDRA CONSIGLIERE DOCENTI 15 RICCIO RENATO CONSIGLIERE DOCENTI 16 ROMEO PISANA CONSIGLIERE DOCENTI 17 ROMEO VITTORIA CONSIGLIERE DOCENTI 18 D AGOSTINO ALBA CONSIGLIERE ATA 19 LONGO ROBERTO CONSIGLIERE ATA GIUNTA ESECUTIVA 1 PIRRUCCIO VITO DIRIGENTE SCOLASTICO DI DIRITTO 2 CARMEN DE LUCA DIRETTORE S.G.A. DI DIRITTO 3 CORDI MARIA LUISA COMPONENTE GENITORI 4 LOMBARDO MARIA ALESSANDRA COMPONENTE DOCENTI 5 D AGOSTINO ALBA COMPONENTE ATA

3 ISTITUTO COMPRENSIVO M. BELLO - G. PEDULLA - AGNANA P.O.F. PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 2013/2014 N. alunni 1157 N. alunni H 22 N. classi (Totale) 52 N. Classi Infanzia 14 (8 TN + 6 TR) N. Classi Primaria 21 (TR) N. Classi Secondaria 18 (13 TN + 5 TP) N. corsi musicali 1 N. docenti 102 N. personale ATA 26 Esperienze innovative in atto Arricchimento dell offerta formativa Integrazione 1 Indirizzo musicale 2 PON C1 Itinerari formativi (alunni) 3 PON FSE 3 in rete 1 Laboratori Musica insieme - Certificazione Trinity Certificazione Delf - Itinerari PON 2 Attività sportiva: Giochi della Gioventù 1 Visite guidate 2 Viaggi d istruzione 3 Accoglienza 4 Orientamento 3

4 FUNZIONE E CARATTERE DEL P.O.F. Il P.O.F. è il documento che contiene i criteri di utilizzazione delle risorse e le scelte culturali, organizzative e operative della Scuola nonché i traguardi di apprendimento delle singole classi, secondo le Indicazioni nazionali per il Curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione. Nel suddetto documento, in linea con i principi di partecipazione, efficienza e trasparenza a cui fa riferimento la carta dei servizi, vengono esplicitati gli elementi significativi delle proposte educative della Scuola. Il P.O.F. è la dichiarazione dell operato della Scuola, in quanto stabilisce un contratto formativo tra docente ed allievo coinvolgendo l intero consiglio di classe, gli organi d Istituto, i genitori e gli Enti preposti ed interessati al servizio scolastico. Rappresenta per l Istituto uno strumento unico ed irripetibile, perché strutturato in funzione delle situazioni contingenti e specifiche del contesto territoriale e delle peculiari condizioni dell utenza. L analisi dei bisogni formativi e la rilevazione delle condizioni individuali degli utenti del servizio pubblico scolastico costituiscono gli atti preliminari ed indispensabili per l acquisizione delle informazioni generali e specifiche su cui impostare il P.O.F. d Istituto 4

5 SITUAZIONE SOCIO-AMBIENTALE Tappe significative dell evoluzione didattico-organizzativa della Scuola negli ultimi 5 anni Il nostro territorio continua ad essere caratterizzato da fenomeni di malessere sociale e carenti sono i servizi educativi di base e le strutture formative extrascolastiche. Negli ultimi anni è vero che sono aumentate le opportunità formative, si sono fortemente ridotti i tassi di analfabetismo strumentale e vi è una maggiore circolazione delle informazioni, grazie alla presenza dei media tradizionali e delle nuove tecnologie informatiche. Ma ciò non basta. Partendo dai bisogni del territorio, la Scuola ha perfezionato il metodo del programmare e di utilizzare vari strumenti di lavoro dando scientificità agli itinerari didattici, individuando obiettivi che offrano agli alunni le sollecitazioni necessarie ad acquisire conoscenze chiare e a sviluppare atteggiamenti di apertura e di disponibilità e ad assumere comportamenti consapevoli e coerenti. Attraverso percorsi di autovalutazione, la Scuola si è aperta e si è resa trasparente, lavorando con la consapevolezza che da essa parte il processo della trasformazione umana e culturale della comunità tutta. Rilevazione della specificità del territorio La città di Siderno presenta una struttura urbana moderna caratterizzata da strade larghe, grandi piazze e ampi spazi di verde pubblico. Con una popolazione di circa abitanti e la presenza di scuole di ogni ordine e grado, di banche, di uffici pubblici, di attività commerciali assume un ruolo leader nel comprensorio dell Alto Jonio reggino. La spiaggia, il mare, gli stabilimenti balneari, gli alberghi, le pensioni, i campeggi, fanno di Siderno una cittadina capace di ospitare flussi turistici italiani e stranieri. Le favorevoli condizioni climatiche consentono un tranquillo soggiorno in qualsiasi periodo dell anno. 1. Indagine ambientale Siderno è caratterizzata da una forte terziarizzazione della sua popolazione attiva. In particolare, per quanto riguarda l attività commerciale (sia vendita al dettaglio che all ingrosso) esiste una rete che, pur conservando inadeguatezze e carenze nelle aree interne, è sufficientemente distribuita nel centro urbano. Per alcuni generi commerciali, Siderno è punto di riferimento dei comuni interni. Accanto alle attività commerciali, funzionano le banche (BNL, CARIME, BANCO DI NAPOLI, MONTE DEI PASCHI DI SIENA, BANCA NUOVA s.p.a., BANCA POPOLARE DEL MEZZOGIORNO, BCC di CITTANOVA). Gli alberghi, le agenzie di viaggio e di informazione turistica si avvalgono delle professionalità esistenti sul territorio come hostess, guide, accompagnatori, transfert. La mancanza di attività industriali, di trasporti adeguati, la modesta partecipazione alla vita sociale e la presenza della criminalità sono i punti deboli del territorio. Le industrie sono poche, di piccole dimensioni e forniscono, prevalentemente, prodotti all edilizia. La viabilità e i trasporti limitano lo sviluppo del nostro territorio che è ancora isolato, emarginato e tagliato fuori dai circuiti nazionali ed internazionali. Il contributo dei cittadini al benessere sociale è limitato, non contribuiscono attivamente a migliorare l ambiente in cui vivono, si limitano a delegare le Istituzioni, le Associazioni e quanti mostrano volontà di fare. Tutto ciò genera degrado nella convivenza civile ed uno scadimento della qualità della vita individuale e collettiva. Si nota un progredire della mentalità della disobbedienza civile, della cultura della trasgressione che non permette di contrastare quel fenomeno che, in negativo, caratterizza la zona jonica: la criminalità mafiosa. Questa, negli ultimi anni, ha esteso il suo campo di azione infiltrandosi in una serie di attività economiche che le hanno consentito l acquisizione di un identità nuova, più congruente con meccanismi economici di tipo capitalistico. 5

6 2. Indagine socio-culturale La società sidernese è caratterizzata da molti giovani senza lavoro e da anziani in pensione. Rispetto ad altri comuni della locride, grazie all operosità dei cittadini, Siderno è tra i paesi meno arretrati e abbandonati del territorio, manifesta una certa sensibilità verso i problemi delle strutture, delle infrastrutture, della giustizia, dell occupazione, della crescita economica, sociale, civile e politica. Il rapporto tra operatori della scuola e alunni permette di acquisire informazioni sulle attività lavorative e lo status economico-sociale di una parte della comunità: vi è la piccola borghesia costituita da impiegati del terziario, commercianti e, in misura minore, artigiani; il proletariato, da operai e contadini; la parte elitaria della società da liberi professionisti, impiegati nei vari settori della vita pubblica e sociale (medici, avvocati, notai, commercialisti, tecnici, ingegneri ed architetti). In bilico fra una occupazione periodica e precaria e la disoccupazione sono i lavoratori socialmente utili. Le categorie più deboli (extracomunitari, anziani, giovani ammalati, emarginati, portatori di handicap) sono tenute in considerazione e accettate. Esistono numerosi casi di tossicodipendenza, spesso non dichiarati poiché le famiglie, anche se con grande sofferenza, temono di far compartecipe la comunità dello status del congiunto. I disoccupati (30% circa), alcuni dei quali vivono in condizioni penose perché, non avendo come provvedere a se stessi e alla propria famiglia, si trovano a dover dipendere dall aiuto di un anziano congiunto pensionato e/o a fare affidamento sulla solidarietà collettiva. Molti svolgono lavoro in nero, perciò, non dichiarano alcun reddito, ma evidenziano un tenore di vita decoroso. Il senso della giustizia è, fatta salva la pace dei buoni, per la maggior parte inteso più come richiesta e difesa dei diritti reali o presunti che come espletamento dei doveri sociali e civili. Per questo, nella scuola viene data grande importanza all educazione alla legalità ed al senso del rispetto per le Istituzioni. 3. Indagine sui risultati scolastici degli anni precedenti La scuola riveste un importanza fondamentale nell acculturazione, accoglienza, socializzazione e formazione complessiva della personalità dei giovani. Nella nostra zona, essa assume un ruolo rilevante anche perché il Comune non offre eguali opportunità, in termini di dotazioni di servizi e di impianti pubblici, ai giovani che vivono nelle zone centrali ed a quelli che vivono nelle contrade. Per questo motivo e in ottemperanza alle leggi sull autonomia, ci si impegna affinché tra scuola e società, tra sistema formativo e sistema sociale, ci sia un rapporto di complementarietà, interdipendenza ed integrazione per elevare il livello dell offerta scolastica, per aumentare la qualità del prodotto favorendo la diffusione di iniziative sperimentali legate alle innovazioni pedagogiche e didattiche. La ricerca ed i progetti sono attività indispensabili: la ricerca trova il suo fondamento nella disponibilità a misurarsi con i problemi, nel programmare un itinerario didattico su basi scientifiche, nell individuare obiettivi idonei ad acquisire conoscenze chiare e sviluppare comportamenti di apertura e disponibilità verso gli altri; il progetto è una strategia di insegnamento vincente nel quadro di un sistema educativo aperto. Sono stati elaborati nella nostra scuola dei progetti, ossia campi vitali di apprendimento, che consentono agli alunni di osservare direttamente, di esplorare fatti al di là della loro diretta esperienza e di arrivare operando alla scoperta di nuove realtà. L attività di indagine nel mondo circostante aiuta ad acquisire in modo più stimolante le conoscenze di base e ad interiorizzare valori che preparano alla vita futura. Questo nuovo modo di lavorare ha dato dei risultati positivi, si rileva, infatti, l acquisizione da parte degli alunni di comportamenti rispettosi delle regole, dei materiali e dell ambiente in genere e di collaborazione con i compagni e con i docenti. La frequenza è assidua da parte della maggioranza degli allievi; manca in alcuni l impegno domestico necessario agli approfondimenti ed all acquisizione di un metodo di studio autonomo. Dal rapporto scuola-famiglia si evince che le famiglie, di tipo nucleare o aperto, tendono ad essere, prevalentemente, permissive, a privilegiare più i bisogni materiali che quelli relativi all educazione e alla formazione dei propri figli. Esse spesso delegano la scuola a questo difficile compito, non perché non siano in grado di svolgerlo, ma perché assorbite totalmente in altre attività. Sono sempre più numerosi i genitori separati ed i figli vivono il disagio familiare che ne deriva. 6

7 4. Indagine sulle motivazioni, sugli interessi e sulle aspettative I bambini e gli adolescenti si trovano a vivere una dimensione che li porta ad affrontare i problemi propri della dinamica evolutiva: devono mediare e confrontare fatti, esigenze ed impegni che si propongono spesso in modo drammatico e del tutto nuovo. Maturazione fisica, relazioni con i coetanei, partecipazione a gruppi, confronto con l altro sesso, rapporti con le istituzioni sociali, scelte dei valori, programmi per l avvenire, sono le variabili che connotano il processo evolutivo adolescenziale. Nella nostra zona la condizione psicologica di naturale insicurezza del ragazzo tende ad acuirsi, fino ad assumere intensità preoccupante, poiché i contesti sociali, familiari e relazionali in genere, non garantiscono i necessari apporti, sia in termini di validi modelli identificatori, sia in termini di occasioni comunitarie realmente socializzanti. Ciò è causa del disagio giovanile, substrato psicologico che alimenta e provoca, nei casi estremi, violenza e criminalità. L esistenza dei giovani non sembra ruotare attorno a valori fondanti, universali, che indirizzano e danno senso globale alla quotidianità, ma emerge l affermazione della soggettività, l orientamento verso scelte non positive e la difficoltà ad individuare vere opportunità di crescita. La scuola si trova a sollecitare motivazioni ed interessi, a colmare varie inadempienze di ambiente, società e famiglia, ma non sempre dispone dei mezzi necessari per un efficace orientamento giovanile. 7

8 LA SCUOLA La scuola ha il compito di offrire conoscenze e competenze culturali e di stimolare gli alunni all impegno sociale e civile. Essa pone in primo piano l allievo in quanto persona, ha un ruolo centrale nei processi culturali e formativi, e si pone come soggetto intermedio tra Stato e Comunità locale, tra famiglia e allievo, come realtà viva e animata da quanti in essa operano e con essa interagiscono. E necessario che famiglia, scuola e ambiente extrascolastico interagiscano armonicamente. I genitori nella nostra zona presentano un buon grado di scolarizzazione; il rapporto titolo di studio ed attività lavorativa rispecchia quanto si verifica in campo nazionale, non ha, cioè, sempre una corrispondenza. Il mercato del lavoro spesso non dà l opportunità di sfruttare la qualifica del corso di studio conseguito e per ovviare a ciò sono stati istituiti corsi di formazione professionale e di riqualificazione. Il mondo del lavoro, oggi, richiede buone conoscenze di base e competenze da riconvertire in qualunque momento e situazione. E importante sollecitare i genitori a partecipare alla vita della scuola affinché esercitino pienamente un loro diritto. Famiglia e Scuola devono inoltre confrontarsi, avere frequenti scambi di informazioni con incontri periodici. La famiglia deve mettere a disposizione della scuola ogni notizia utile per rendere efficace l intervento formativo. Umane e professionali Risorse interne PERSONALE DOCENTE SCUOLA PRIMARIA DOCENTI CURRICULARI N 25 DOCENTI LINGUA 2 N 2 + h. 12 DOCENTI SOSTEGNO N 4 DOCENTE RELIGIONE N 3 SITUAZIONE PLESSI SCUOLA PRIMARIA BELLO VENN. SID. SUP AGNANA DOCENTI SCUOLA PRIMARIA DOCENTI SOSTEGNO SCUOLA PRIMARA 2 DOCENTI RELIGIONE 3 DOCENTI LINGUA 2 IMPEGNATI SU PIU PLESSI 1 SCUOLA DELL INFANZIA DOCENTI CURRICOLARI N 22 DOCENTI SOSTEGNO N 1 DOCENTI RELIGIONE N 1 SITUAZIONE PLESSI SCUOLA DELL INFANZIA RAND TRIESTE VENN SID. SUP DOCENTI CURR. SCUOLA DELL INFANZIA DOCENTI SOSTEGNO DELL INFANZIA h6 0 h6 0 DOCENTE RELIGIONE TUTTI I PLESSI 1 SITUAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIDERNO DOCENTI LETTERE N 11 DOCENTI MATEMATICA N 7 DOCENTI INGLESE N 3 DOCENTI FRANCESE N 2 DOCENTI ARTE E IMMAGINE N 2 DOCENTI MUSICA N 2 DOCENTI SCIENZE MOTORIE N 2 DOCENTI RELIGIONE N 2 DOCENTI TECNOLOGIA N 2 DOCENTI SOSTEGNO N 4 + h9 DOCENTI DI STRUMENTO MUSICALE N 5 8

9 SITUAZIONE SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO AGNANA DOCENTI LETTERE N 1 DOCENTI MATEMATICA N 1 DOCENTI INGLESE N 1 DOCENTI FRANCESE N 1 DOCENTI ARTE E IMMAGINE N 1 DOCENTI MUSICA N 1 DOCENTI SCIENZE MOTORIE N 1 DOCENTI RELIGIONE N 1 DOCENTI TECNOLOGIA N 1 DOCENTI SOSTEGNO N 0 PERSONALE NON DOCENTE PERSONALE ATA DIRETTORE SERVIZI AMMINISTRATIVI N 1 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI N 6 COLLABORATORI SCOLASTICI N 19 Umane e professionali Risorse esterne Esperti sulla base di accordi di programma Collaborazione con: Pro Loco, Consultorio, Difensore Civico, Associazioni locali Collegamento Internet ADSL (garantito dal Comune) Giornali locali FUNZIONI STRUMENTALI Competenze generali richieste a) Organizzare il lavoro, al fine del raggiungimento degli obiettivi programmati b) Progettare attività c) Applicare le politiche scolastiche, per favorire la diffusione delle innovazioni e la ricerca nel campo metodologico e didattico d) Conoscere gli strumenti e le tecniche di valutazione dei risultati raggiunti e) Coordinare il processo di attuazione dei progetti, garantendo un adeguata diffusione delle informazioni Il Collegio dei docenti ( nelle sedute del 02/9/2013 e del 13 /9/2013) individua QUATTRO aree per le Funzioni Strumentali al POF così ripartite: F.S. n. 1 Gestione e valutazione del POF: Attività specifiche a) Coordinare i gruppi di lavoro per l elaborazione, l organizzazione e l attuazione del POF b) Coordinare le attività di programmazione e progettazione, favorendo un clima di collaborazione, suggerendo modalità operative c) Curare la pubblicizzazione ed il coordinamento di eventuali progetti europei d) Formulare proposte e) Distribuire questionari e raccogliere i dati relativi all autovalutazione d istituto (docenti ATA) f) Relazionare al collegio dei docenti sullo stato/svolgimento dell area g) Fungere da raccordo tra il C.D. il C. d I. ed il D.S., per consentire forme di interazione indispensabili per l attuazione dell autonomia 9

10 F.S. n. 2/a Sostegno al lavoro del personale docente-settore primaria e infanzia: Attività specifiche a) Individuare i bisogni formativi dei docenti per il Piano di formazione b) Individuare le priorità riguardo alle iniziative di formazione c) Gestire il piano di formazione ed aggiornamento (compreso il monitoraggio dei risultati) d) Accogliere i colleghi nuovi arrivati e coordinare le attività di tutoraggio per gli insegnanti in anno di prova e) Raccogliere materiali di supporto alla didattica prodotti nei corsi di formazione, nelle riunioni di dipartimento e nei consigli di classe per la diffusione interna e per l archiviazione. f) Valutare l efficacia dei progetti realizzati g) Distribuire le prove di verifica; raccogliere i dati del monitoraggio iniziale e finale delle competenze degli alunni h) Curare la pubblicizzazione ed il coordinamento di eventuali progetti europei i) Relazionare al collegio dei docenti sullo stato/svolgimento dell area j) Fungere da raccordo tra il C.D. il C. d I. ed il D.S., per consentire forme di interazione indispensabili per l attuazione dell autonomia F.S. n. 2/b Sostegno al lavoro del personale docente-settore secondario di I grado: Attività specifiche a) Individuare i bisogni formativi dei docenti per il Piano di formazione b) Individuare le priorità riguardo alle iniziative di formazione c) Gestire il piano di formazione ed aggiornamento (compreso il monitoraggio dei risultati) d) Accogliere i colleghi nuovi arrivati e coordinare le attività di tutoraggio per gli insegnanti in anno di prova e) Raccogliere materiali di supporto alla didattica prodotti nei corsi di formazione, nelle riunioni di dipartimento e nei consigli di classe per la diffusione interna e per l archiviazione. f) Valutare l efficacia dei progetti realizzati g) Distribuire le prove di verifica; raccogliere i dati del monitoraggio iniziale e finale delle competenze degli alunni h) Curare la pubblicizzazione ed il coordinamento di eventuali progetti europei i) Relazionare al collegio dei docenti sullo stato/svolgimento dell area j) Fungere da raccordo tra il C.D. il C. d I. ed il D.S., per consentire forme di interazione indispensabili per l attuazione dell autonomia F. S. n. 3/a Interventi e servizi per gli studenti - settore primaria e infanzia: Attività specifiche a) Stesura del patto di corresponsabilità b) Accertare i bisogni formativi degli studenti c) Individuare gli allievi con difficoltà di inserimento nel contesto scolastico (stranieri, disagio, alunni diversamente abili) e creare idonei percorsi al fine della loro integrazione d) Individuare le eccellenze e strutturare percorsi per il rafforzamento e lo sviluppo e) Coordinare uscite didattiche, visite guidate e viaggi d istruzione f) Predisporre attività alternative per le classi il cui docente potrebbe essere assente (allestire un progetto di massima) g) Individuare le iniziative rilevanti da segnalare al D.S. e alla F.S. n. 1 per la pubblicizzazione h) Relazionare al collegio dei docenti sullo stato/svolgimento dell area i) Fungere da raccordo tra il C.D. il C. d I. ed il D.S., per consentire forme di interazione indispensabili per l attuazione dell autonomia F. S. n. 3/b Interventi e servizi per gli studenti - settore secondario di I grado: Attività specifiche a) Stesura del patto di corresponsabilità b) Accertare i bisogni formativi degli studenti c) Individuare gli allievi con difficoltà di inserimento nel contesto scolastico (stranieri, disagio, alunni diversamente abili) e creare idonei percorsi al fine della loro integrazione d) Individuare le eccellenze e strutturare percorsi per il rafforzamento e lo sviluppo e) Coordinare uscite didattiche, visite guidate e viaggi d istruzione f) Predisporre attività alternative per le classi il cui docente potrebbe essere assente (allestire un progetto di massima) g) Individuare le iniziative rilevanti da segnalare al D.S. e alla F.S. n. 1 per la pubblicizzazione h) Relazionare al collegio dei docenti sullo stato/svolgimento dell area i) Fungere da raccordo tra il C.D. il C. d I. ed il D.S., per consentire forme di interazione indispensabili per l attuazione dell autonomia 10

11 F.S. n. 4 Area della comunicazione e rapporti Enti esterni: Attività specifiche a) Favorire la comunicazione con le famiglie e i rapporti con Enti ed Istituzioni esterni alla scuola b) Organizzare e coordinare materiale da pubblicare sul sito Web della Scuola c) Realizzare progetti formativi d intesa con Enti ed Istituzioni alla scuola d) Organizzare manifestazioni ed eventi d Istituto o con altri Enti, pubblicizzare le attività della scuola utilizzando i canali di informazione e curare l eventuale rassegna stampa e) Individuare progetti Europei, Nazionali, Regionali, Provinciali e locali f) Predisporre azioni di continuità e orientamento con le scuole del territorio g) Relazionare al collegio dei docenti sullo stato/svolgimento dell area h) Fungere da raccordo tra il C.D. il C. d I. ed il D.S., per consentire forme di interazione indispensabili per l attuazione dell autonomia COMMISSIONI PER IL SUCCESSO FORMATIVO Tipologia Continuità/Orientamento Valutazione, monitoraggio degli apprendimenti Gruppo H G.I.O. Funzione Coordinamento tra ordini interni di scuola e attività di raccordo con altri ordini di scuola Somministrazione dei test INVALSI Lettura e riflessione sui risultati Coordinamento delle attività di integrazione Viaggi d istruzione Predisposizione e coordinamento attività Referente di progetto Competenze richieste: Competenze ideative e manageriali: a) individuare risorse umane e materiali, finanziarie b) assegnare compiti, stabilire criteri, stabilire chi, come, entro quale tempo c) coordinare il processo di attuazione dei progetti, garantendo un adeguata diffusione delle informazioni d) valutare gli esiti e le ricadute Competenze psicosociali: a) sensibilizzazione di tutti gli operatori scolastici b) conduzione produttiva delle riunioni c) gestione delle relazioni interpersonali all insegna della promozione della collaborazione e della comunicazione corretta 11

12 Attività progettuali Tipologia Ambito di riferimento Referenti 1. Riciclando con fantasia Ed. ambientale SANSOTTA ANNA RITA 2. Tutti in scena - Laboratorio Teatrale Linguistico GIANNINI TECLA 3. Sulle tracce dei Carafa Storico- artistico GIANNINI TECLA 4. La regola ti salva la vita Ed. Stradale ESPOSITO ROSALBA 5. Insieme si può.per l albero del sorriso Solidarietà POLITO LIDIA 6. Mega Mat - Giocando con i numeri Area scientifica MARCELLINI SILVIA 7. Mega Mat - Giocando con i numeri Area scientifica LOMBARDO ITALA 8. Maestra, mi scappa un verso! Aea linguistica LOMBARDO SANDRA 9. Plasmando creando Area artistica PISCIONERI RITA 10. Educazione alla salute Area scientifico tecnologica ROMEO MARILENA 11. Educazione alimentare- progetto GOEL Area scientifico tecnologica ROBERTO ANTONELLA+ 12. Consiglio dei ragazzi - Adotta un diritto Cittadinanza attiva COMMISSO RITA 13. Educazione Interculturale Storico Linguistica GIANNINI TECLA 14. Progetto solidarietà Ed. alla solidarietà MARTELLI ROSA 15. Educazione alla Sicurezza Area tecnologica ASPREA VINCENZO 16. Coro del corso ad indirizzo musicale Linguaggi alternativi PEDULLÀ ANTONIO FABIO 17. Laboratorio Musica insieme Linguaggi alternativi 18. Orchestra corso musicale Linguaggi alternativi ARENA- GULLACE- PASSERELLI- 19. Palketto Stage Inglese/francese DOCENTE PRIMARIA-CARBONE 20. Monitoraggio Apprendimento alunni Monitoraggio PATRIZIA 21. Monitoraggio Rete F.A.R.O. Monitoraggio 22. INVALSI Monitoraggio ANTICO CLAUDIA 23. Viaggi d istruzione e Visite guidate Approfondimento ASPREA-CARPENTIERI +PRIMARIA 24. Orientamento e Continuità Accoglienza/Orient. FERRERI MARCELLA 25. Giochi della gioventù Scienze motorie CARPENTIERI-TUCCIO 26. Esprimere il corpo in armonia Scienze motorie MONTELEONE TERESA VOZZO I genitori e gli studenti Partecipano consapevolmente e responsabilmente al progetto della scuola ed esprimono esigenze ed aspettative; essi costituiscono il raccordo tra la realtà interna della scuola ed il territorio e si collocano all interno dei processi che portano alle decisioni. Leggono, condividono e sottoscrivono il Patto di Corresponsabilità. 12

13 Quadro riassuntivo delle azioni e delle responsabilità Azione Soggetto responsabile Collaborazioni Verifica dei bisogni Collegio dei Docenti Enti locali Associazioni Genitori Studenti Indirizzi generali finalizzati alla stesura del POF Consiglio d Istituto/ Commissario straordinario Associazioni Tutte le componenti scolastiche Proposte e pareri Genitori e studenti Associazioni Organizzazioni Elaborazione e formulazione del POF Collegio dei Docenti Personale ATA Approvazione Consiglio d Istituto/ Commissario straordinario 13

14 Tempo Scuola SCUOLA DELL INFANZIA SEDE DI VIA RANDAZZO n. 7 sezioni (n. 4 h. 8.00/ n. 3 h. 8.00/13) SEDE DI VIA TRIESTE n. 5 sezioni (n. 3 h. 8.00/ n. 2 h. 8.00/13.00) SEDE DI VENNARELLO n. 1 sezione (h. 8.00/13.00) SEDE DI SIDERNO SUPERIORE n. 1 sezione (h. 8.00/16.00) SCUOLA PRIMARIA SEDE DI VIA TURATI (M. BELLO) n. 14 classi (h. 8.00/13.00) SEDE DI SIDERNO SUPERIORE n. 2 pluriclassi (h. 8.00/13.00) SEDE DI VENNARELLO n. 2 pluriclassi (h. 8.00/13.00) SEDE DI AGNANA n. 2 pluriclassi (h. 8.00/13.00) SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO SEDE DI VIA REGGIO n. 12 classi (h. 8.00/13.00) n. 5 classi (h. 8.00/ mercoledì e venerdì h. 8.00/16.00) SEDE DI AGNANA n. 1 pluriclasse h. 8,00 / 13,00 ORARIO FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA L orario di funzionamento della scuola è così articolato: SCUOLA INFANZIA TEMPO NORMALE Da lunedì a venerdì 8,00-16,00 TEMPO RIDOTTO 8,00-13,00 Sede: (tempo modulare 30 ore settimanali) SCUOLA PRIMARIA Da lunedì a Sabato orario: 8,00-13,00 1 a Ora 8,00-9,00 2 a Ora 9,00-10,00 Intervallo 10,00-10,15 3 a Ora 10,00-11,00 4 a Ora 11,00-12,00 5 a Ora 12,00-13,00 14

15 SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO TEMPO PROLUNGATO - 36 ORE SETTIMANALI TEMPO NORMALE 30 ORE SETTIMANALI MERCOLEDI - VENERDI orario: LUNEDI-MARTEDI-GIOVEDI-SABATO Orario: dal LUNEDI al SABATO orario: a Ora a Ora a Ora 8,00-9,00 2 a Ora a Ora a Ora 9,00-10,00 Intervallo 09, Intervallo 09, Intervallo 10,00-10,15 3 a Ora a Ora a Ora 10,00-11,00 4 a Ora a Ora a Ora 11,00-12,00 5 a Ora a Ora a Ora 12,00-13,00 Mensa a Ora a Ora

16 Per una nuova cittadinanza Gli alunni al termine del primo ciclo d istruzione dovranno dimostrare di essere stati formati per la vita avendo acquisito quegli strumenti di autonomia, di capacità di scegliere il bene personale che abbia una ricaduta anche sociale. La scuola dovrà documentare che il rapporto Scuola-Famiglia è servito non a risolvere problemi specifici e contingenti, ma ha dato una forte spinta alla progettualità dell allievo, facendo emergere i veri valori delle relazioni che ogni giorno l allievo dovrà incontrare e vivere. La Scuola pertanto deve: Formare cittadini che siano nello stesso tempo cittadini italiani, europei e del Mondo. Promuovere, sul piano culturale ed etico, la conoscenza degli ambienti che rendono diversi gli uomini dal punto di vista etico, politico e religioso favorendo un vero umanesimo. Fornire gli strumenti per dialogare col vicino e con il lontano rispettando opinioni e accettando proposte in atteggiamento aperto e autonomo. Fornire agli alunni occasioni per conoscersi, assumersi responsabilità, valorizzare i propri talenti e saper esprimere le proprie emozioni e le proprie aspettative. Promuovere la solidarietà ed educare alla sicurezza e alla pace mondiale superando forme discriminanti Imparare a monitorare gli errori commessi dall uomo e apportare correzioni per un benessere globale nei vari ambiti: culturale, sociale, storico, geografico, architettonico, attraverso la conoscenza dell ambiente e delle sue trasformazioni. Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione Obiettivi generali del processo formativo Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale La comunicazione nella madrelingua Avere la capacità di esprimere e interpretare, sia in forma scritta che orale e in modo più completo e più creativo concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni. La comunicazione nelle lingue straniere Avere la capacità di comunicare in modo essenziale almeno in due lingue straniere. La competenza matematica Avere la capacità di utilizzare modelli matematici di pensiero (logico e spaziale) e di presentazione formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni per risolvere problemi in situazioni quotidiane. La competenza in campo scientifico Avere la capacità di usare conoscenze e metodologie per spiegare il mondo, saper identificare le problematiche e trarre le dovute conclusioni. La competenza in campo tecnologico Avere la capacità di applicare le conoscenze e le metodologie per risolvere problemi quotidiani. Comprendere i cambiamenti determinati dall attività umana e rendere consapevole delle responsabilità ciascun cittadino. La competenza digitale Saper utilizzare le tecniche digitali nel lavoro, nel tempo libero, nella comunicazione con spirito critico e con dimestichezza, per ricevere e dare informazioni. Imparare a imparare Avere l abilità di perseverare nell apprendimento e di saperlo organizzare, rispettando i tempi e le informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Essere motivati e avere 16

17 fiducia in se stessi per acquisire, elaborare e assimilare nuove conoscenze in vari contesti: a casa, nel lavoro, nell istruzione e nella formazione. Le competenze sociali e civiche Partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa e saper risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. Partecipare alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture socio-politiche con impegno attivo e democratico. Il senso di iniziativa e l imprenditorialità Saper tradurre le idee in azione: la creatività, l innovazione, l assunzione di rischi, per pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi, non solo nella vita quotidiana e nella società ma anche nel posto di lavoro dove dovrà esprimere i valori etici a cui è stato educato. Consapevolezza ed espressione culturale Saper esprimere in modo creativo idee, esperienze ed emozioni attraverso la musica, le arti visive e figurative, lo spettacolo e la letteratura. Competenze al termine del primo ciclo d istruzione A conclusione del primo ciclo l alunno deve essere in grado di: Esprimere autonomia e responsabilità nelle situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità (nel comportamento e nelle scelte future) Avere padronanza della lingua italiana per comprendere enunciati e testi, per esprimere le proprie idee ed adottare alle diverse situazioni un linguaggio appropriato Avere capacità di esprimersi, anche se in modo elementare, almeno in due lingue europee Avere capacità di utilizzare una lingua europea nell uso della comunicazione informatica e tecnologica (posta elettronica, navigazione web, social network, blog, ecc.) Avere capacità di analizzare dati e fatti della realtà e verificare l attendibilità delle analisi attraverso conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche Avere capacità di utilizzare in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riuscire a ricercare e analizzare dati ed informazioni e d interagire con soggetti diversi Avere capacità di utilizzare conoscenze e nozioni di base ed avere abilità nel ricercare in modo autonomo nuove informazioni attraverso gli strumenti tradizionali e all avanguardia Avere assimilato l importanza del rispetto delle regole del vivere civile esprimendo la sua crescita umana anche partecipando alle attività di solidarietà, di volontariato e servizio civile Dimostrare originalità e spirito di iniziativa. Esprimere la sua personalità in crescita spendendo i propri talenti nei campi espressivi ed artistici che gli sono più congeniali 17

18 Interventi formativi Valutazione in ingresso: Monitoraggio delle competenze di base (lettura e comprensione, abilità linguistiche, tecniche di calcolo, lingua1, lingua2). Analisi competenze di base delle singole discipline. Autovalutazione d Istituto Valutazioni in itinere: Alla fine delle Unità di Apprendimento disciplinari e trasversali (a fine modulo e a fine percorso) Valutazione bimestrale (Incontri scuola-famiglia, Consiglio di interclasse), valutazione infraquadrimestrale (pagellino) Valutazione quadrimestrale (I e II quadrimestre - scheda ministeriale) Valutazione finale: Valutazione quadrimestrale Autovalutazione d Istituto Continuità Docenti L organico è caratterizzato da un alta percentuale di docenti stabili, da cui consegue la garanzia della continuità didattica Genitori Sono previsti: incontri con i genitori degli alunni della scuola dell infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado (prima dell iscrizione gennaio; dopo l iscrizione fine settembre) assemblee di classe; incontri scuola-famiglia (collegiali individuali) Iniziative formative Realizzazione di progetti comuni (scuola dell infanzia, secondaria di primo grado) Partecipazione a concorsi Mostra dei lavori scuola primaria e scuola Disegno progettuale Poiché l identificazione dei bisogni da soddisfare costituisce il momento fondamentale di ogni azione educativa, la scuola, all inizio dell anno, utilizza, come strumenti di conoscenza degli alunni, i test d ingresso disciplinari e trasversali e le osservazioni dei comportamenti cognitivi, che permettono di acquisire con chiarezza informazioni riguardanti le abilità mentali, strumentali, cognitive e comportamentali. Dalle indagini condotte negli anni precedenti, risulta, generalmente, una certa privazione o, comunque, una carenza di esperienze linguistiche; c è bisogno di comunicare, ma non si possiedono gli strumenti adeguati per una comunicazione chiara e corretta; aumentano gli stimoli dei mass media, ma manca una fruizione consapevole dei messaggi; c è la necessità di fornire mezzi per un educazione permanente e si manifesta l esigenza di una guida costante nell organizzazione razionale del lavoro individuale, nell uso degli strumenti propri delle discipline, nella gestione dei tempi, nella costruzione di percorsi di studio. La motivazione e l interesse sono buoni. All interno delle attività didattiche si sono individuati i seguenti indicatori, cui corrispondono gli obiettivi specifici di apprendimento della Scuola Conoscenze Competenze Comportamento 18

19 Programmazione didattica Pianificazione del progetto formativo Orario settimanale delle lezioni Classi aperte Introduzione nelle classi di attività formative trasversali Introduzione in tutte le classi di : a) percorsi di recupero b) percorsi di approfondimento. Professionali Organizzazione delle risorse 1. Per la scuola di primo grado utilizzazione delle ore di completamento cattedra, sia per il tempo prolungato che normale, in attività di approfondimento, sostituzione dei docenti assenti 2. Valorizzazione delle competenze interne reperibili 3. Nomina dei referenti di progetto 4. Costituzione di commissioni e/o dipartimenti coordinate dal Dirigente Scolastico o da un docente (continuità, handicap) Organizzazione della didattica I contenuti saranno organizzati per U.A., che prevedono uno sviluppo flessibile delle tappe dell insegnamento-apprendimento. Si individueranno, al momento della programmazione di classe, contenuti unitari del curriculum da proporre in diverse sequenze temporali, in collegamento tra loro. Di conseguenza, alunni di classi diverse saranno impegnati nelle stesse U.A. e i docenti lavoreranno insieme sulla base di U.A. comuni. L organizzazione per U.A. consente ai docenti un elevato grado di libertà e, se necessario, le U.A. possono essere modificate, se questo risponde alle necessità dell allievo. Ogni U.A. sarà composta da: 1. Fase Pre-attiva, (ideativa-progettuale) che contiene: a) i dati identificativi, i prerequisiti necessari per portare a buon fine l impegno di studio; b) l individuazione ed articolazione dell apprendimento; c) i riferimenti ai documenti nazionali (OSA) e della scuola (POF); d) gli obiettivi formativi e gli standard di competenza 2. Fase attiva della mediazione didattica e dello sviluppo che contiene: le scelte metodologiche, gli strumenti, le attività, le soluzioni organizzative 3. Fase post attiva (conclusiva o di controllo) che contiene le prove di verifica ed i criteri di valutazione Tecniche Utilizzo dei percorsi dal semplice al complesso, dal concreto all astratto, dal vicino al lontano Promozione del dialogo e del dibattito Brainstorming (libera discussione alla ricerca della soluzione di un problema) Incontri a classi aperte, con esperti, assemblee Aiuto reciproco con l intento di favorire la responsabilizzazione della classe e la comunicazione Lavoro di gruppo Strumenti Materiale cartaceo Sussidi audiovisivi Sussidi multimediali Lavagna LIM Visite guidate e viaggi d istruzione Strumenti musicali Giornali e riviste Spazi Biblioteca Palestra Territorio 19

20 Scelte curricolari Per il raggiungimento degli obiettivi precedentemente indicati, la scuola dovrà avere: La capacità di adeguarsi ai continui cambiamenti dettati dalla scienza, dalla tecnologia e dai costumi che non possono e non devono schiacciare l uomo ma dargli nuova forza per ricevere, come unico soggetto pensante, tutti quei risultati che cambiano le risorse, la salute, l ambiente che lo circonda. La capacità di creare, di sperimentare, di adattare le informazioni fornite dalle varie discipline per il suo bene che poi è bene comune. 20

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