Tendenze. III trimestre 2011 numero 4/11 27 ottobre 2011

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1 Tendenze Trimestrale di analisi e previsioni per i settori agroalimentari III estre 20 numero 4/ 27 ottobre 20 La congiuntura in sintesi Il contesto internazionale Nel mese di luglio l aumento in valore del fatturato complessivo (fiori e piante), presso le aste Floraholland, è dovuto soprattutto ad un incremento dei prezzi medi del 17% e non necessariamente ad un aumento della domanda che anzi potrebbe essere stata disincentivata dai prezzi al dettaglio più elevati. Il mese di luglio risulta comunque il secondo migliore mese del periodo estivo, secondo gli esportatori olandesi, dopo quello del Gli scambi, in base ai dati forniti dall associazione olandese esportatori, a luglio sono stati in effetti soddisfacenti. I flussi complessivi di prodotti florovivaistici esportati dall Olanda risultano in crescita, su base annua, del 2,4% da gennaio a luglio, per poi diminuire a +1% nei primi nove mesi. Il mercato in Italia Le vendite in Italia hanno mostrato una dinamica eterogenea a livello territoriale, tra soddisfacenti e mediocri: positive per i produttori del Meridione, in presenza di un offerta in diminuzione rispetto al passato ma sufficiente a rifornire la clientela più attiva soprattutto a luglio, debole negli altri due mesi. Sia in Campania sia nella Sicilia orientale gli operatori più specializzati ritengono discreto il livello delle vendite anche se si lamenta un calo elevato dei prezzi, che comunque è fisiologico, nel mese di settembre. Per i produttori del centro-nord Italia la domanda è stata sottotono e molti coltivatori in questo periodo non producono viste le crescenti difficoltà mercantili. Gli acquisti da parte delle famiglie italiane nei tre mesi in esame non si possono definire positivi nonostante l incremento rispetto al terzo estre del 2010 del 4% per i fiori e del 15% per le piante, alberi e arbusti. L aumento è dato da un livello dei consumi molto basso riscontrato nella precedente estate. Infatti sui rispettivi estri del 2009 e 2008, permane la negatività del confronto. La tendenza è comunque positiva in quanto è dovuta ad un ampliamento della numerosità degli acquirenti. Gli scambi con l estero Gli scambi con l estero, in base ai dati a consuntivo, nel secondo estre dell anno sono stati mediocri. Solo l export di fogliame e fronde sul mercato extra Ue, destinato prevalentemente in Svizzera e sui mercati dell est europeo, è risultato in crescita. Diminuiscono, invece, le spedizioni di fiori recisi in misura assai elevata (-14% in volume e -20% in valore). Indice degli argomenti 1. I principali indicatori Il settore dei fiori e fronde nell UE Gli scambi dell UE Il mercato di riferimento Il settore dei fiori e fronde in Italia Il settore in sintesi Gli scambi La domanda Il consumo domestico Il mercato L offerta e i prezzi alla produzione... 9 III estre 20 1

2 1. I principali indicatori Tab.1.1 Le tendenze in Italia Produzione 20/ 2010 II / II 10 III / III 10 flessione flessione flessione Prezzi alla produzione 1 crescita crescita crescita Import 2 crescita crescita flessione Tab.1.2 Rischio di mercato Prezzo medio alla produzione dei fiori recisi ( /stelo) 20 lug ago set (max 1 ) 0,30 0,29 0,35 Rosa F.G.. rilevato 0,21 0,21 0,19 (min 1 ) 0,21 0,20 0,24 (max 1 ) 0, 0, 0,12 Garof. Med. rilevato 0,09 0,08 0,07 (min 1 ) 0,06 0,06 0,07 1) intervallo atteso in base all andamento normale di mercato degli ultimi tre anni Fonte: Ismea Export 2 crescita flessione flessione Consumo delle famiglie stabilità lieve crescita lieve crescita le caselle scure sono stime; 1) media delle principali specie floricole 2) in volume. Fonte: Tab.1.3 Giudizio sull evoluzione del mercato - + insufficiente discreto buono Legenda: III estre 20, II estre 20 III estre 20 2

3 2 Il settore dei fiori e fronde nell UE 2.1 Gli scambi dell UE I dati disponibili relativi al secondo estre indicano un interruzione delle esportazioni intra Ue di fiori recisi dopo l aumento del 5% realizzato nei primi tre mesi. La diminuzione è di oltre l 8% ed è simile alla variazione del flusso di importazione intra Ue, ovviamente anch esso in contrazione. Le esportazioni extra Ue presentano un dato meno allarmante in quanto si allineano al valore del secondo estre del 2010 pari a circa 120 milioni di euro. Il flusso opposto, viceversa, pari a 239 milioni, si accresce del 6%. In pratica nel secondo estre, nonostante le temperature più elevate, favorevoli per assicurare un buon livello di offerta interna, vi è stata la convenienza o la necessità, per il ridursi degli areali tra i paesi produttori, ad importare di più, malgrado il basso livello della domanda europea. Dal punto di vista climatico il secondo estre non è stato scevro da rovesci che si sono manifestati abbondanti in particolare nel mese di maggio In effetti il clima non è stato troppo mite e tranne aprile le cui vendite sono state sostenute dall evento pasquale, successivamente, nonostante la presenza della festa della mamma, l interesse all acquisto da parte di grossisti e dettaglianti non ha consentito un buon sviluppo degli scambi intra Ue. Per quanto riguarda il settore fogliame e fronde i dati relativi al secondo estre indicano una diminuzione tendenziale delle esportazioni sia intra sia extra Ue del 6%. Il confronto del valore della merce intra Ue esportata sul mercato comunitario, pari a oltre 80 milioni di euro, e il valore del flusso opposto di origine extra Ue, circa 60 milioni, mette in evidenza il grosso ruolo dei Paesi Terzi nell approvvigionamento; in questo caso per un vantaggio in termini competitivi del prodotto sudamericano e israeliano. I principali paesi esportatori di fiori, Olanda e Belgio (quest ultimo in gran parte redistributore) presentano una contrazione delle spedizioni intra Ue rispettivamente dell % e 1%. Nel caso delle fronde e del fogliame, la contrazione del Belgio è del 25%, dei Paesi Bassi del 10% e dell Italia, che rimane il principale produttore a livello europeo, è pari al 5%. La Germania pur non essendo un produttore ma un luogo di sdoganamento per i paesi Terzi, in alcuni periodi maggiormente utilizzato rispetto ad altri, presenta esportazioni in crescita del 13%. I mercati europei maggiormente consumatori registrano tutti una diminuzione delle importazioni intra-comunitarie che rappresentano il maggior flusso di approvvigionamento. Francia, Germania, Inghilterra registrano diminuzioni di oltre il 10%, mentre la Danimarca, l Austria e l Italia aumentano la spesa per l import. Nel terzo estre, invece, i dati degli scambi del principale esportatore europeo, i Paesi Bassi, indicano per il mese di luglio, una buona richiesta da parte dei paesi europei, tranne un decremento tendenziale dell export verso l Italia. L andamento mediocre del clima ha influenzato le produzioni ma non eccessivamente la domanda finale (se non per le piante da esterno) e, secondo la fonte olandese (Hbag) ha consentito di innalzare il prezzo delle merci scambiate. La vendita di piante è stata migliore di quella dei fiori. Ad agosto e settembre però l aumento tendenziale si è ridotto. Le esportazioni nei principali mercati quali Germania, Danimarca e Italia diminuiscono e nei complessivi primi nove mesi dell anno la maggior parte dell Europa occidentale e, soprattutto quella meridionale, presentava una contrazione delle importazioni dall Olanda. Le destinazioni nell Europa dell est, invece, continuano a presentare aumenti superiori alla media europea. Nel secondo estre sia il prodotto importato da quest ultimi sia quello di origine comunitaria è in diminuzione di oltre il 10%. III estre 20 3

4 Fig.2.1 Import e export di fiori e bulbi dei paesi dell Ue a 27 (mln euro) export import Fonte: GTI Eurostat III IV I II '09 ' Nel estre in esame il clima è stato piuttosto fresco, solo dopo il 20 agosto si è passati a temperature assai elevate e persino ad un clima torrido nel sud Europa. Tale evoluzione climatica ha limitato la produzione all interno dell Ue consentendo nel mese di luglio di spuntare presso le aste olandesi prezzi medi più elevati rispetto a luglio del Il prezzo medio complessivo delle vendite di fiori e piante presso le aste Floraholland è risultato del 17% superiore rispetto a luglio Fig.2.3 I prezzi medi dei fiori e fronde recisi in Olanda (centesimi stelo) IV I '09 II III IV I ' II III Fonte: Floraholland Fig.2.2 Import e export di fogliame dei paesi dell UE a 27(mln euro) III IV I '09 Fonte: GTI-Eurostat export import 2.2 Il mercato di riferimento ' II E insolito, visto il periodo, ma in parte ciò è dato dalla riduzione del rifornimento pari al 3% e dalla diversa distribuzione delle ferie nei paesi del Nord Europa che favorisce il consumo di fiori e piante. Per i fiori recisi ne hanno beneficiato i lilium e le calle, entrambi per una diminuzione dei bulbi piantati. I primi per il basso prezzo di vendita riscontrato nel 2010 e per le seconde per le minori disponibilità degli stessi. Molto bene l evoluzione del prezzo dei crisantemi sia a fiore unico che multifiori (+19%), questo secondo articolo anche nei mesi successivi, e del lisianthus (+32%). Ad agosto ad alimentare le aste olandesi è stata soprattutto l importazione extraeuropea, in particolare di rose. I coltivatori europei di anno in anno riducono i programmi di produzione che terminano in estate, consci della bassa propensione di acquisto nei due mesi estivi, accentuata per motivi economici. Infatti, per gli articoli la cui offerta è aumentata, come i crisantemi a fiore unico e le gerbere i prezzi sono scesi fino al 25%. Viceversa per le calle, data l offerta fortemente diminuita, i prezzi aumentano. Nel mese di agosto, quindi, il fatturato delle aste è diminuito del 4,6% e contemporaneamente i volumi sono aumentati del 4,5%; il prezzo medio pari a 19 centesimi è inferiore di 1,7 centesimi a quello di agosto del III estre 20 4

5 Si sperava che nel mese di settembre la dinamicità nei mercati tornasse sui livelli consueti, invece, il protrarsi di temperature elevate ha favorito le gite fuori casa e altri tipi di consumo. Inoltre il mese di settembre dello scorso anno era stato di buona ripresa quindi il confronto è penalizzante. I dati negativi sull economia dei paesi dell Europa del Mediterraneo hanno mutato drasticamente le aspettative degli operatori. L offerta nello stesso mese è aumentata per le principali specie e quindi gerbere, lilium e fresie e le quotazioni ne hanno risentito pesantemente. Il fatturato delle aste anche a settembre si è abbassato del 7,5% a fronte di maggiori volumi disponibili pari al 4%. Il prezzo medio di quasi 22 centesimi è risultato inferiore di 2,8 centesimi rispetto al corrispondente valore dell anno precedente. Molti prodotti hanno perso valore rispetto al 2010, tra questi, nel mese di settembre vi sono il crisantemo a fiore unico (o sbottonato), le gerbere, le fresie e soprattutto i lilium, il cui prezzo si è contratto di 12 centesimi e l aspidistria. A fine estre la differenza tendenziale nei prezzi dei principali prodotti si è ridotta a uno o al massimo due centesimi per l effetto positivo dei prezzi registrato nel mese di luglio. Tab.2.4 Vendita dei principali fiori recisi presso le aste olandesi (periodo cumulato delle settimane da gennaio a settembre ) Volumi Variaz. Prezzo in mln mln) % su Rosa F.G , Crisantemo multif , Lilium Or. 79 1, Gerb. mini 360 2,8 12 Rosa F. P ,3 12 Crisan F.U. 2 4, Fresia F.S , Gerbera F.G , Cris santini 126-9, Cymbidium 8-2, "Ortensia 24 8, Rosa multif , Alstroemeria 127-5, Anthurium 42-9, Calla 45-16, Tot. Primi 15 fiori , Fonte: Floraholland III estre 20 5

6 3. Il settore dei fiori e fronde in Italia 3.1 Il settore in sintesi L offerta nel estre estivo è stagionalmente bassa, lo è stata ancora di più sia per la minore programmazione sia per il clima particolarmente fresco. La mancanza di offerta in talune settimane ha fatto innalzare il livello dell import dall Olanda anche se complessivamente le importazioni risultano in ciascuno dei tre mesi tendenzialmente inferiori. La qualità dei fiori nel periodo in cui le temperature si sono mantenute al di sotto della media stagionale, è stata elevata. Le vendite, tranne il Meridione, non sono state entusiasmanti e si sono limitate ad alcune settimane di luglio o, nelle regioni dove è maggiormente sentita la ricorrenza religiosa del Ferragosto (festa dell Assunzione di Maria), anche nella settimana di interesse per i rifornimenti. Gli acquisti da parte delle famiglie italiane, nel estre, risultano in lieve aumento a livello nazionale e specificatamente nel Nord Ovest e nel Meridione, ciò a fronte dei bassissimi livelli di acquisto del corrispondente estre del A livello mensile solo luglio presenta un recupero significativo comune a tutte e quattro le aree geografiche. Gli scambi con l estero, in base ai dati a consuntivo, nel secondo estre dell anno non sono stati positivi in termini di export soprattutto per i fiori recisi che hanno accusato un calo evidente sia sui volumi sia sul fatturato a causa di prezzi tendenzialmente più bassi. Le fronde e il fogliame hanno avuto minori difficoltà di tipo mercantile. Le stime per il estre in esame sono negative nonostante il mese di luglio risulti a livello europeo soddisfacente. Questo in quanto nel bimestre successivo la scarsità della domanda e il forte calo dei listini incide fortemente sul fatturato del comparto. Tab.3.1 Il settore in sintesi (mln ) var% produzione PPB fiori e piante in vaso n.d. - import fiori recisi ,8 import foglie e fronde ,3 export fiori recisi ,5 export foglie e fronde ,7 Consumo totale ,7 Consumo fiori e fronde ,5 1 Il periodo si riferisce a gennaio-settembre. Fonte: 3.2 Gli scambi Nel secondo estre, così come anticipato nella precedente analisi estrale, ci si attendeva, su base annua, un livello di import crescente che infatti ha riguardato sia il fogliame ma più specificatamente i fiori. Riguardo alle spedizioni queste sono state, nel caso dei fiori recisi, più negative del previsto in quanto il tentativo di incrementare le spedizioni in quantità accettando prezzi più bassi, non è andato a buon fine e l arretramento rispetto al secondo estre del 2010 è stato a due cifre. Solo per il fogliame, le esportazioni extra Ue (in valore e in volume) hanno registrato un aumento. I dati a consuntivo, in sintesi, mostrano una grossa perdita in valore, per i fiori recisi pari al 20% che si riduce al 14% in quantità. Le vendite dirette che sono quelle realizzate dalle aziende italiane presso i grossisti esteri sono state penalizzate dal pessimo andamento dei prezzi presso le aste olandesi. L ampia offerta presso quest ultime, superiore nel mese di maggio, su base annua, del 5%, ha fatto crollare il prezzo (-17%); ciò si è riflesso sulle esportazioni italiane rendendo meno conveniente acquistare direttamente dalle aziende il cui prezzo medio all export è diminuito del 7%. III estre 20 6

7 Il fogliame e le fronde presentano risultati meno negativi (-4% in valore) grazie ad un prezzo medio lievemente più elevato acquisito sul mercato intra Ue (+5%). Le esportazioni extra Ue, invece, pur avendo un prezzo medio di quasi il 9% inferiore, risultano in aumento del 14% in volume e del 4% in valore. Per il estre in esame, le esportazioni di fiori nei mercati del Nord Europa, nonostante il clima abbastanza fresco di luglio e agosto, si stimano inferiori al corrispondente estre del Infatti, anche se a luglio i listini europei riflettono un evoluzione positiva, successivamente ad agosto ma soprattutto a settembre non vi è stata una richiesta sufficiente. A luglio, comunque, una domanda appena discreta ha spinto i listini in alto a causa dalle ridotte disponibilità di alcune specie penalizzate dalla fresche temperature dei mesi precedenti. Nei due mesi successivi, le importazioni dal principale distributore, i Paesi Bassi, di paesi importanti come la Germania, l Austria, la Francia, la Gran Bretagna si sono ridotte. Ciò mostra una difficoltà, per aspettative economiche negative, dei grossisti ad acquistare in mesi di scarsa richiesta. Inoltre in Germania numerosi discount hanno tolto il reparto florornamentale. Le stime indicano quindi rispetto al terzo estre 2010 una diminuzione dell export di fiori in volume e valore superiore al 10%, mentre le importazioni diminuiscono in misura assai ridotta. Sempre su base annua, l export di fogliame si stima su livelli simili in valore e in crescita in termini quantitativi, anche se lieve. Stabile l importazione. Tab.3.2 La bilancia commerciale di fiori recisi Apr-giu (var% su apri-giu ) mln volume valore v. u. Export 14,7-14,2-20,3-7,1 UE,9-13,8-20,6-7,9 - Germania 3,4-14,8-29,7-17,4 - Paesi Bassi 3,5 18,7-10,6-24,7 Paesi terzi 2,8-16,7-19,1-2,9 - Svizzera 2,4-18,4-18,2 0,3 Import 41,3 2,8 4,4 2,0 UE 36,5 2,5 4,2 2,0 - Paesi Bassi 35,6 3,9 4,8 0,9 Paesi terzi 4,8 6,1 6,2 0,1 - Thailandia 3,0 4,0 10,6 6,3 - Ecuador 1,2 4,3-7,8,7 Saldo -26,6 26,0 15,5 - Fonte: elaborazione su dati ISTAT Tab.3.3 La bilancia commerciale di fogliame e fronde Apr-giu (var% su apr-giu 10) mln volume valore v. u. Export 17,8-7,4-3,7 4,0 UE 15,3-9,6-4,9 5,2 - Paesi Bassi 5,5-13,7 1,3 17,4 - Germania 5,1-12,5-14,6-2,4 Paesi terzi 2,4 14,3 4,2-8,8 - Svizzera 1,2 6,7 13,6 6,5 Import 5,5-3,1 2,3 5,6 UE 4,6-0,1 6,3 6,4 - Paesi Bassi 3,7-0,6 3,3 3,9 Paesi terzi 0,8-10,9-15,0-4,6 - Cina 0,2 9,8 6,2 14,5 - India 0,15-15,3-10,9 5,2 Saldo 12,3-3,1 2,3 - Fonte: elaborazione su dati ISTAT III estre 20 7

8 Fig.3.1 Import dell Italia di fiori, fogliame e fronde (000 t) III IV I '09 III estre stime fiori recisi Fonte: elaborazione su dati ISTAT II ' fogliame Fig.3.2 Export dell Italia di fiori, fogliame e fronde (000 t) IV I '09 III estre stime fiori recisi ' Fonte: elaborazione su dati ISTAT fogliame L origine e la destinazione degli scambi Le esportazioni di fiori recisi sono state dirette per oltre il 90% verso i mercati dell Ue e con risultati positivi, rispetto al secondo estre del 2010, nei Paesi Bassi ma solo in volume (+19%) e non in valore (-%) oltre che in mercati marginali dell est Europeo, come la Polonia e la Bosnia-Erzgovina e in Spagna e Portogallo per valori però inferiori a cento mila euro. I tradizionali sbocchi II III III del nord Europa, hanno registrato significative riduzioni sia in volume sia in quantità. Le importazioni sono risultate in lieve aumento dai Paesi Bassi (+5% in valore), rappresentative di oltre l 80%; per la restante quota, assai importante è l apporto di Thailandia e Ecuador, il primo in aumento dell % e il secondo, invece, in rialzo il volume (+4%) ma in diminuzione il valore (- 8%). Tra i paesi che esportano bassi volumi va notato il forte aumento dell Etiopia, della Cina e del Perù. Tutti e tre con poco più di 80 mila euro di valore; tuttavia rispetto al secondo estre del 2010, l aumento è del triplo, del quadruplo o era addirittura quasi inesistente come nel caso dell Etiopia. Per importi ancora più bassi vanno inoltre citati, tra i paesi europei, la Germania e l Austria, in qualità di redistributori di articoli di provenienza di paesi Terzi. Le esportazioni di fogliame e fronde come già detto migliorano verso i paesi Terzi e tra questi la vicina Svizzera per oltre il 50% del totale e per valori molto più bassi vi sono i paesi dell est europeo come la Repubblica Ceca, la Polonia, la Slovacchia, la Russia e la Croazia. E positiva la presenza di aumenti tendenziali verso quest area in quanto suscettibile di strutturale crescita rispetto ai paesi dell Europa occidentale. Verso il mercato intra Ue si riesce ad aumentare in misura appena percepibile (+1,3%) l export in valore verso i Paesi Bassi nonostante la diminuzione cospicua in volume (-14%). Le importazioni di fogliame aumentano su base annua, e solo in valore, dall origine intra Ue mentre quella extra Ue diminuisce sia in quantità sia in valore. Questo nonostante si tratti in gran parte di prodotto di origine extra Ue, riesportato dai paesi Ue. Il principale fornitore, i Paesi Bassi, innalzano le loro esportazioni in valore del 3%, mentre evidentemente, torna ad essere conveniente approvvigionarsi dagli snodi commerciali della Germania, dato che da questa origine, l import aumenta del 50% sia in valore sia in quantità. Da notare anche l import dalla Francia (+13% in valore) e tra i paesi extra Ue, da Cina, India, Tunisia e Costa Rica. III estre 20 8

9 3.3 La domanda Il consumo domestico Nel estre in esame, come già detto, il lieve aumento tendenziale della spesa (+4%) registrato per i fiori recisi è ben poca cosa, mentre più significativo è stato il recupero per il settore di piante, alberi e arbusti (+15%). Per l intero comparto, questi risultati non consentono tuttavia di riportare gli acquisti, in valore e per numerosità degli acquirenti, ai livelli del 2008, anno in cui si è cominciata ad avvertire la crisi finanziaria; anzi dimostrano quanto forte è stato l effetto sul comportamento del cliente soprattutto abituale. Il settore del reciso, rispetto al terzo estre del 2008 risulta, come spesa, ancora fortemente inferiore (-16%). Nei tre mesi, luglio è stato certamente un mese positivo con vendite persino inaspettate, dovute all incremento di acquirenti pari, a livello nazionale a +32% per una spesa media procapite inferiore del 16%. In due aree geografiche, Nord Ovest e Meridione, il maggior numero di clienti ha compensato il calo dell importo medio, mentre nelle altre due ha semplicemente innalzato di pochissimo la spesa complessiva. Circa i canali di vendita sono stati penalizzate le quote di mercato del garden center e a seconda dell area geografica (Nord Ovest e Centro Italia), la G.d.O.. Quest ultima, insieme al canale altro risulta in aumento nel Meridione. Nel bimestre agosto-settembre, a livello nazionale, non vi è stato alcun recupero della spesa, mentre nel centro Italia si è registrato un significativo aumento di acquirenti attratti probabilmente dalle offerte (la spesa media per acquirente cala del 27%). Complessivamente nel estre, per la distribuzione al dettaglio, il chiosco, il negozio e la G.d.O. e il canale altro presentano maggiori quote di mercato rispetto al terzo estre del L indice di penetrazione nel estre in esame, rispetto al corrispondente estre del 2010, mostra un valore più elevato di circa due punti percentuali. Gli acquirenti provengono in misura maggiore da altri centri cioè da centri urbani con meno di 300 mila abitanti e in base alla fascia di reddito solo quelli di fascia alta aumentano tendenzialmente di oltre 3 punti percentuali (da 5,5 a 8,7%), diminuisce la fascia bassa. La professione che risulta maggiormente presente rispetto al estre del 2010 è quella del lavoratore autonomo, dipendente e pensionato. Infine l età, risulta aumentata di oltre tre punti percentuali quella tra i 25 e 34 anni. Fig.3.3 Dinamica della spesa media di fiori recisi e fronde ( /acquirente) III IV I II 09 Fonte: Panel famiglie CRA 3.4 Il mercato L offerta e i prezzi alla produzione Nel estre in esame gli andamenti meteoclimatici hanno giocato un ruolo fondamentale; le anomalie riscontrate nel mese di luglio - con perturbazioni che hanno interessato tutta la penisola - hanno spesso rallentato le fioriture mentre il caldo record verso la fine del mese di agosto, se da una parte ha influito sulla qualità dei prodotti, dall'altra ha fatto accorciare i cicli di coltivazione (come è accaduto per il Lilium in Sicilia o il garofano in Campania) causando accavallamenti di fioriture ed eccessi di prodotto. In linea generale a livello tendenziale si è tuttavia registrata una carenza produttiva soprattutto nel mese di luglio per la ridotta offerta nazionale. La presenza di merce olandese costosa e di bassa qualità in qualche modo ha contribuito all'equilibrio tra domanda e offerta, ma ciò significa che gli effetti della crisi economica del mercato e la scarsa movimentazione del settore sono sempre più palesi. Il comparto produttivo si riduce e, ancora una volta, si sono registrate chiusure di attività. Nelle regioni del sud, grazie a condizioni climatiche favorevoli, il III III estre 20 9

10 fenomeno è meno evidente, e anzi, molto spesso si è fatto ricorso alle produzioni meridionali per compensare la mancanza di prodotto nelle altre regioni del Centro-Nord. Scarsa produzione si riscontra nel settore fronde, le quali non hanno ancora raggiunto livelli quantitativi tali da assicurare un offerta costante in tale periodo. Sul fronte prezzi ci sono state alcune positività legate soprattutto alle ricorrenze ed alle feste, oltre che al periodo dei maoni; piccoli aumenti ci sono stati per lo statice, che, per la sua resistenza, è un fiore molto richiesto in estate, il Lilium L.A., il Lisianthus ed i crisantemi insieme a gerbere, Gypsophila e girasoli. Le produzioni di rose e crisantemi della Sicilia orientale hanno avuto un momento favorevole dovuto ai prezzi elevati sul mercato olandese che ne hanno limitato le importazioni, mentre il Lilium perde mercato per scarso interesse, come è accaduto per i gladioli. Tra le fronde bene il prezzo del ruscus, anche l aralia o fatsia e l aspidistria si sono vendute bene ma il prezzo non sempre è stato superiore a quello del terzo estre del Bene anche le fronde con bacche e le peperette. Le fronde e il fogliame, in buona parte esportate, hanno risentito dell offerta eccessiva, in talune settimane, affluita presso le aste olandesi. Su queste ultime oltre al prodotto latino-americano si è avvertito il buon livello di offerta proveniente dal Portogallo e della Turchia. Gli acquisti di fiori da parte dei grossisti o presso i mercati si sono sviluppati maggiormente nel mese di luglio favoriti da temperature fresche; ad agosto, il venir meno dei maoni e l ondata di caldo tropicale arrivata dal 20 agosto in poi ha ridotto drasticamente le richieste. Fanno eccezione le zone di villeggiatura, in particolare la Sicilia dove le manifestazioni culturali e di spettacolo e una maggiore affluenza di villeggianti ha consentito di mantenere vivo l interesse per l acquisto. Anche il Meridione è stato molto attivo come richieste soprattutto a luglio, sia per i maoni che comunque risultano in diminuzione, sia per gli altri usi (cimitero, addobbi, ecc.). Inoltre, sempre nel Meridione, secondo gli operatori, è risultata piuttosto dinamica la vendita presso il canale della G.d.O. Le aziende che esportano rilevano maggiori problemi per gli aumentati costi di movimentazione della merce e quindi hanno difficoltà ad effettuare spedizioni a prezzi troppo bassi. Per questi motivi importanti aree di produzione del napoletano hanno programmato minori quantità di aralia o fatsia japonica, così come di garofano multifiori e barbathus. La filiera continua a scontare una scarsa aggregazione dei produttori che rende più costosa la logistica e un circuito complesso di vendita che non facilita la formazione di un giusto prezzo all origine. Tab.3.5 Prezzi medi franco azienda d alcune fronde ( /kg, cat. I) Ruscus Sanremo Pescia Gypsophila Pescia Vittoria Marsala Fonte: I II var% II / I II 10 6,76 6,86 1,53 21,96 5,78 5,48-5,14,53 7,25 7,56 4,25 27,67 3,30 4,49 35,97 3,52 5,96 5,39-9,49 8,08 Le vendite a livello geografico per alcuni operatori sono state buone nel Nord Est che a detta di molti, rimane la zona dove i grossisti acquistano di più; per altri produttori situati in Liguria si riscontra, in tutto il Nord Italia, su base annua, invece, una diminuzione di qualche punto percentuale. III estre 20 10

11 Tab.3.6 Prezzi medi franco azienda dei principali fiori recisi ( /stelo, cat. I) II III var% III / II III 10 Rosa F.G. (cm 70-80) Sanremo 0,34 0,38 10,8 17,5 Pescia ( ,27 0,28 0,7 20,4 cm) Napoli 0,30 0,22-25,3-3,2 Vittoria 0,38 0,32-16,0 33,3 Marsala 0,24 0,20-16,0-20,0 Lilium orientale (min. 4 fiori) Sanremo 1,14 1,14 0,0 2,7 Pescia 0,62 0,85 37,1 10,4 Napoli 0,94 0,94 0,0 19,0 Marsala 1,05 1,13 7,6 34,5 Gerbera F.G. Sanremo 0,24 0,25 4,2 4,2 Pescia 0,15 0,30 100,0 57,9 Napoli 0,09 0,13 44,4 30,0 Fonte: Area Mercati Responsabile di redazione: Francesca Carbonari Redazione a cura di: Paola Lauricella, Rita Bosi p.lauricella@ismea.it III estre 20

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