Per entrare più nel merito delle patologie e delle relative cause è opportuno tracciare subito l identikit dei virus responsabili di influenza e

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Per entrare più nel merito delle patologie e delle relative cause è opportuno tracciare subito l identikit dei virus responsabili di influenza e"

Transcript

1 1

2 2

3 Per entrare più nel merito delle patologie e delle relative cause è opportuno tracciare subito l identikit dei virus responsabili di influenza e sindromi influenzali. Questa tabella richiama l attenzione su alcuni importanti elementi di differenziazione, a partire dalla stagionalità: le sindromi parainfluenzali, infatti, possono manifestarsi in qualsiasi momento dell anno. Esse, inoltre, sono di solito più lievi ma più contagiose e, a differenza dell influenza, sono sostenute da virus non particolarmente immunogeni. Questo può spiegare perché, per quanto possibile, è meno probabile contrarre due volte l influenza rispetto a una forma similinfluenzale: il virus influenzale conferisce infatti un immunità anche nei confronti degli altri tipi circolanti, mentre i virus parainfluenzali sono numerosi e spesso variabili sotto il profilo antigenico. 3

4 La denominazione influenza richiama un antica concezione che attribuiva i sintomi e le ondate epidemiche a presunti condizionamenti astrali. Nel corso della storia, però, è stata spesso confusa con altre malattie, come per esempio la difterite, mentre sono rimaste ben impresse nella memoria le pandemie (cioè episodi di diffusione di un virus a livello mondiale), come per esempio la spagnola del 1918 e la asiatica del Haemophilus influenza, malgrado l assonanza, è invece un patogeno gramnegativo responsabile nei primi anni di vita di otite, epiglottite e meningite e nell adulto di polmonite. Il virus influenzale è a singola elica di RNA, appartiene agli orthomyxovirus, è stato identificato solo nel 1933 e raggruppa tre tipologie, indicate con le prime tre lettere dell alfabeto: A, suddiviso, a sua volta, in sottotipi designati con le lettere N e H (per esempio H1N1, H3N2) che possono infettare anche numerose specie animali (per esempio maiale, cavallo, foca, visone); B, responsabile di forme di solito più lievi che riguardano soltanto l uomo; C, un virus che colpisce prevalentemente i bambini e dà luogo a un influenza leggera. 4

5 Anche se non utilizzate per la classificazione dell influenza B, l emoagglutinina e la neuraminidasi sono fondamentali per l influenza A. Per esempio, A/Hong Kong/1/68 (H3N2) rappresenta un virus influenzale di tipo A isolato per la prima volta in un laboratorio di Hong Kong (coltura numero 1) nel 1968 con una specifica combinazione di antigeni emoagglutinina e neuraminidasi. Il nucleo del virus influenzale di tipo A contiene otto geni che codificano per 10 proteine. La natura segmentata del genoma favorisce frequenti riarrangiamenti genici, considerati la base dell emersione di nuovi sottotipi virali del virus A (il virus influenzale di tipo B si modifica meno rapidamente rispetto a quello di tipo A). 5

6 Quando le cellule vengono infettate simultaneamente da due virus influenzali di tipo A con proprietà genetiche diverse (come virus aviario e umano) il riarrangiamento dell RNA può incorporare segmenti genetici di ognuno dei virus originari. Cambiamenti genetici minori (drift antigenico) si verificano quando vi sono cambiamenti progressivi dei siti antigenici che reagiscono con gli anticorpi umani. Il flusso antigenico costante dei virus influenzali determina epidemie annuali. Cambiamenti antigenici più importanti (shift antigenico) hanno determinato le pandemie. La deriva antigenica è una modifica minore delle proteine di superficie del virus. Questo fenomeno riguarda sia i virus A SIA i B (ma negli A avviene in modo più marcato e frequente) ed è responsabile delle epidemie stagionali. Infatti le nuove varianti non sono riconosciute dal sistema immunitario della maggior parte della popolazione, così che un ampio numero di individui risulta suscettibile al nuovo ceppo. Lo spostamento antigenico è un fenomeno che riguarda solo i virus influenzali di tipo A e consiste nella comparsa nell'uomo di un nuovo ceppo virale, completamente diverso da quelli precedentemente circolanti nell'uomo. Gli shift antigenici sono dovuti o a riassortimenti tra virus umani e animali (aviari o suini) oppure alla trasmissione diretta di virus non umani all'uomo. Quindi la fonte dei nuovi sottotipi è sempre rappresentata da virus animali. 6

7 La nuova influenza A (H1N1) è un infezione virale acuta dell apparato respiratorio con sintomi fondamentalmente simili a quelli classici dell influenza: febbre a esordio rapido, tosse, mal di gola, malessere generale. Come per l influenza classica, sono possibili complicanze gravi, quale la polmonite. I primi casi della nuova influenza umana da virus A (H1N1) sono stati legati a contatti ravvicinati tra maiali e uomo; il nuovo virus A (H1N1) è infatti un virus di derivazione suina. Nell uomo infezioni da virus influenzali suini sono state riscontrate occasionalmente fin dagli anni 50 e sono legate a esposizione e contatti ravvicinati (1-2 metri) con suini, ma il nuovo virus A (H1N1) si è ora adattato all uomo ed è diventato trasmissibile da persona a persona. L influenza non viene trasmessa attraverso il cibo e si sottolinea come, anche se i primi casi sono stati legati a suini, non vi sia alcun rischio di infezione attraverso il consumo di carne suina cotta o di prodotti a base di carne suina. 7

8 Pandemia è un termine che indica una diffusione generalizzata ed estesa su scala mondiale. Un elemento di storica memoria dell influenza, anche in secoli ormai remoti, è proprio la comparsa di eventi pandemici, gravati da elevata mortalità. Questa slide richiama le grandi pandemie avvenute tra il 1900 e il Gli esperti ritengono che il rischio di pandemia si concretizzi in media ogni 25 anni. Per tale ragione la sorveglianza è massima da un decennio a questa parte. 8

9 Il virus influenzale è presente nelle secrezioni respiratorie di una persona infetta per 5-10 giorni, è molto contagioso e in genere si diffonde da persona a persona attraverso l inalazione di piccole gocce aeree prodotte con la tosse o gli starnuti. Meno spesso il virus viene diffuso per contatto con le secrezioni di una persona infetta, per esempio dalla mano alla bocca attraverso la maniglia di una porta o un altro oggetto inanimato recentemente toccato con le mani da un soggetto infetto. Poiché l influenza si trasmette da persona a persona, si diffonde facilmente nelle stagioni in cui la gente sta in casa, come avviene di inverno nei climi freddi e nelle stagioni delle piogge nei Paesi tropicali. È sufficiente uno starnuto per liberare nell aria 40mila particelle di saliva alla velocità di 160 km/h; se a starnutire sono individui con influenza in un metro cubo d aria si possono ritrovare 16mila particelle di virus. 9

10 Sulla base di alcune ricerche la contagiosità dell influenza può essere facilmente tradotta in cifre: il 43% delle persone che risultano positive al test per il virus lo diffonde a concentrazioni >50% della dose infettiva e un individuo su cinque può disseminarlo a livelli fino a 32 volte superiori rispetto alla media agli altri in un raggio di 1,8 metri. L inalazione del virus ne determina la deposizione nelle vie aeree superiori o inferiori. L emoagglutinina influenzale si attacca ai recettori specifici dell influenza sulle mucoproteine del rivestimento mucoso delle vie aeree. La neuraminidasi probabilmente scioglie le secrezioni di muco promuovendo l accesso del virus influenzale verso le cellule epiteliali della mucosa 10

11 Ogni malattia infettiva ha un proprio periodo di incubazione, che corrisponde all intervallo tra il contagio, cioè l effettivo insediamento del patogeno nell organismo, e la comparsa dei primi sintomi. Il virus influenzale impiega mediamente 4-6 ore per completare la propria replicazione, cosicché, una volta entrato nell organismo, esso innesca una miriade di piccoli focolai che determinano un interessamento massivo di cellule delle vie aeree. È importante sapere che l infettività, cioè la disseminazione delle particelle virali attraverso la saliva e le secrezioni respiratorie, raggiunge il picco ore dopo ma può precedere anche di un giorno il corteo dei sintomi, il che contribuisce a rendere l influenza ancor più subdola e diffusiva e richiama ancora una volta l attenzione all importanza di un pronto intervento. In genere i disturbi respiratori, tra cui mal di gola o tosse, diventano più marcati quando regrediscono i sintomi generali. L eventuale comparsa di difficoltà respiratoria suggerisce una complicanza polmonare e deve imporre l immediato consulto del medico. Nella maggior parte dei casi la fase acuta si risolve nell arco di 2-5 giorni e la guarigione ha luogo spontaneamente in una settimana, sebbene la tosse possa persistere per 1-2 settimane. Influenza intestinale è una dicitura comune ma impropria: in realtà essa è dovuta non a virus influenzali, ma di altro tipo. Gli adenovirus, per esempio, responsabili di sindromi parainfluenzali, possono dare luogo nei più piccoli a nausea e vomito. Il raffreddore comune ha un periodo di incubazione medio più breve, di 1-2 giorni rispetto alle ore dell influenza, con possibilità di eliminazione del virus prima dei sintomi, che sono rappresentati prevalentemente da rinorrea acquosa (naso che cola), starnuti, sensazione di ovattamento e difficoltà nella percezione dei sapori. Anch esso è destinato a risolversi spontaneamente nell arco di 4-9 giorni. 11

12 Il quadro clinico dell influenza varia in funzione dell età del paziente, delle condizioni cliniche e del ceppo virale. Nell adulto la diagnosi di influenza può essere posta se il paziente presenta un brusco rialzo termico febbre oltre i 38,5 C, con punte sino a 39,5 C, e generalmente brividi accompagnato, anche non contemporaneamente, da sintomi come mal di testa (cefalea), debolezza e malessere generale (astenia), dolori articolari e muscolari (artromialgie), mancanza di appetito, e da sintomi respiratori. 12

13 Questo disegno illustra schematicamente l azione patogena del virus influenzale. Una volta penetrato nelle alte vie aeree, esso si spinge ai bronchi e ai polmoni e stimola i linfociti T (immunità cellulare) e la produzione di interferone. Va ricordato che l andamento di ogni infezione è sempre frutto dell interazione tra più fattori, tra cui la carica infettante, la virulenza e lo stato delle difese organiche dell individuo. L influenza, come già accennato, può essere più temibile in un individuo anziano o sottoposto a terapie immunosoppressive che in un giovane o in un adulto in buone condizioni di salute. 13

14 La diagnosi dell influenza si basa comunemente sui sintomi clinici, ma la certezza può essere raggiunta con l'isolamento del virus che, però, viene di solito effettuata nell'ambito di studi scientifici. Le colture virali, infatti, rimangono i test di riferimento in quanto forniscono informazioni su sottotipi e ceppi e aiutano a controllare la comparsa di resistenze per gli antivirali e nuovi sottotipi dell influenza di tipo A, a rischio di pandemia. Per i risultati di solito sono necessari 5-10 giorni e non sono quindi utili per le situazioni acute. Per la diagnosi rapida dell influenza in ambulatorio o al letto del malato è disponibile un test rapido, che permette in pochi minuti di ottenere il risultato. Esso consiste in un tampone nasale od orale, che dopo l applicazione va messo a contatto con un reagente per la valutazione dell eventuale positività. I risultati si hanno in circa 10 minuti, la specificità si attesta mediamente intorno al 90%, mentre la sensibilità tra il 65% e il 75%. 14

15 L esordio, dopo una breve incubazione di 1-3 giorni, è brusco ed è sempre caratterizzato da febbre che, in assenza di terapia antipiretica, si eleva rapidamente a temperature comprese tra 38 e 40 C. L ipertermia è generalmente preceduta da una sintomatologia sistemica abbastanza variegata, che include forte sensazione di freddo, brividi e mal di testa. Fotofobia, lacrimazione, bruciore e dolore ai movimenti oculari sono presenti nel 50% dei casi. L influenzato riferisce, inoltre, malessere generale e debolezza, dolori ossei e muscolari diffusi, ma prevalenti al bacino e agli arti inferiori (sensazione di ossa rotte o di bastonatura ). A breve distanza dall esordio compaiono segni e sintomi a carico dell apparato respiratorio, quali rinite, sensazione di secchezza delle fauci, mal di gola, dolori retrosternali da irritazione tracheale, tosse soprattutto secca e stizzosa, con espettorato scarso e tenace. I vari sintomi sono dovuti all interessamento delle vie aeree. Il vomito è presente in meno del 10% dei casi e diarrea e dolori addominali sono anche rari. Questo quadro clinico, caratterizzato da febbre elevata, persiste per 3-4 giorni e quindi si riduce abbastanza bruscamente. La guarigione con recupero dell efficienza fisica si completa in una settimana circa, anche se tosse, astenia o facile affaticabilità possono persistere per 1-2 settimane e protrarsi più a lungo nei soggetti anziani. Se la febbre sopra i 38 C persiste oltre 3-5 giorni, bisogna sospettare una complicanza, che deve essere individuata e curata nel modo più corretto. 15

16 Nell anziano la sintomatologia dell influenza può avere caratteristiche diverse rispetto alle altre fasce d età. A causa della ridotta risposta immunitaria, infiammatoria e febbrile, della diversa percezione del dolore e della presenza di altre malattie, la sintomatologia negli ultra65enni appare meno grave, sapendo, tuttavia, che la malattia influenzale, in presenza di comorbilità, può divenire molto impegnativa sia per il medico sia per il paziente. In età geriatrica è poi sicuramente più frequente la vaccinazione antinfluenzale nonostante la percentuale di efficacia sia di gran lunga più bassa rispetto alle altre fasce di età che contribuisce ad attenuare i sintomi, anche se non sempre riesce a prevenire del tutto la malattia. Le differenze con l adulto si osservano soprattutto negli ultra75enni, spesso con comorbilità, con una salute fisica e mentale instabile e che vivono in condizioni socioeconomiche disagiate ( anziani fragili ). In particolare, la febbre raramente supera i 38 C e prevalgono altri segni e sintomi, quali profonda astenia, dolori ossei e muscolari, vertigini con rischio di cadute e importanti segni neurologici come incoordinazione motoria, sopore, stato confusionale e incontinenza, innanzitutto urinaria. L anziano, inoltre, più spesso del giovane adulto, manifesta dolore toracico. Nell anziano l influenza spesso si presenta complicando le patologie croniche concomitanti quali diabete, insufficienza cardiaca, BPCO e altre. L anziano colpito da influenza è dunque maggiormente a rischio di subire un ricovero in ospedale. Le complicanze e l aumento di ospedalizzazioni e decessi riguardano, infatti, nell 80-90% dei casi persone anziane, specialmente già ospedalizzate e/o affette da malattie croniche. 16

17 La tosse è un sintomo che accomuna raffreddore e influenza e sulla base della quantità di muco presente può essere distinta in secca (o non produttiva ) e grassa o catarrosa. La tosse secca è particolarmente fastidiosa in quanto disturba il sonno e, oltre a preoccupare maggiormente gli individui, può promuovere spossatezza, irritabilità, calo del tono dell umore e riduzione della capacità di svolgere le attività quotidiane. Nella maggior parte dei casi la tosse secca è legata a un infezione virale che causa infiammazione delle vie aeree e induce una stimolazione nervosa a seguito della quale si riduce la soglia dell irritabilità. Ciò è dimostrato dal fatto che le persone affette da raffreddore o influenza spesso tossiscono in risposta a stimoli che normalmente non innescherebbero la tosse. La tosse grassa è invece legata all accumulo di muco, che si forma in maggiore quantità ed è spesso più vischioso a seguito dell infezione provocata dai virus del raffreddore o dell influenza. In questo caso la tosse è finalizzata a smuovere il catarro e a spingerlo verso la laringe e da questa in esofago. 17

18 Non è questa la sede per approfondire questi aspetti, ma è opportuno considerare strettamente distinte queste situazioni per non generare confusione. Passando direttamente al ruolo delle infezioni delle vie aeree superiori, nell ambito della patologia asmatica, va ricordato che la reazione allergica non si limita alla sola manifestazione clinica e non si ritiene risolta con il regredire dei sintomi, specie quando sono in gioco allergeni perenni, quali gli acari della polvere domestica o gli epiteli animali. L esposizione continuativa a tali allergeni, del resto, induce uno stato di flogosi permanente delle mucose, che non si risolve con l apparente benessere clinico del paziente. A livello delle mucose respiratorie del soggetto allergico, per esempio agli acari, è infatti possibile individuare un infiltrato flogistico, caratterizzato dalla presenza di cellule infiammatorie e di molecole di adesione, che vengono espresse a livello della superficie cellulare: la cosiddetta flogosi minima persistente. Analoga considerazione può essere applicata all individuo con BPCO, nel quale l esposizione ad agenti infettivi, tra i quali, ancora una volta, rientrano i virus del raffreddore e dell influenza, rappresenta una duplice insidia: innanzitutto perché possono indurre riacutizzazione della malattia di base, con peggioramento vistoso della funzione respiratoria, febbre e altri sintomi in grado di ridurre la qualità di vita, in secondo luogo perché l influenza, soprattutto negli individui in età più avanzata e in quelli con difese immunitarie compromesse, può evolvere in polmonite. 18

19 Normalmente l influenza è una malattia che si autolimita e, anche per questo, è considerata non grave e spesso viene erroneamente sottovalutata. Si dimentica che il virus è spesso fonte di complicanze che vanno dalle polmoniti batteriche alla disidratazione, dal peggioramento delle malattie preesistenti (ad esempio disturbi cronici dell apparato cardiovascolare o respiratorio) alle sinusiti e alle otiti. Le complicanze più frequenti sono di tipo respiratorio, e la più nota è la polmonite, che può essere dovuta sia a un azione diretta del virus influenzale più frequente nei cardiopatici sia all insediamento di batteri, favorito dalla debilitazione delle difese. Nel primo caso si tratta di una polmonite virale: il quadro generale è quello di un influenza che tende ad aggravarsi con aumento della febbre e successiva difficoltà respiratoria, ma con modesto catarro che presenta talvolta tracce di sangue. La polmonite batterica, invece, si presenta di solito 2-3 giorni dopo un apparente miglioramento della fase acuta con ripresa della febbre, tosse ed espettorato purulento. Nel corso delle epidemie di influenza possono verificarsi anche polmoniti miste, in cui sono cioè presenti virus e batteri. A prescindere dalla tosse, complicanze meno gravi ma pur sempre fastidiose possono essere una sensazione di stanchezza (astenia post-influenzale), di cui non sono note le cause, e un alterazione della funzione polmonare, che negli anziani possono persistere anche per alcune settimane. A seguito dell influenza possono insorgere poi complicanze cardiache, quali alterazioni del ritmo e dei toni cardiaci o segni di insufficienza cardiaca. Soprattutto negli anziani, si può avere improvvisamente arresto cardiaco e morte, secondo alcuni a seguito di vera e propria miocardite, cioè un infezione del cuore (in alcuni casi è stato isolato il virus influenzale nel miocardio). Un altra complicanza è l encefalite. Gli individui diabetici, invece, possono andare incontro a un aggravamento della malattia, con sviluppo di chetoacidosi, che si può associare a ipopotassiemia e può portare a gravissime conseguenze. Una particolare attenzione va rivolta anche alle donne in gravidanza, che possono sviluppare complicanze a carico del sistema cardio-respiratorio, con conseguenti danni al feto da ipossia, cioè da carenza di ossigeno. 19

20 Nelle polmoniti batteriche i germi si moltiplicano negli alveoli polmonari dando il via a un processo infiammatorio che porta alla formazione di essudati (liquidi infiammatori), la cui presenza provoca una riduzione dell ossigenazione del sangue. In persone con malattie polmonari croniche la conseguenza è la dispnea ( fiato corto ), tanto maggiore quanto più è ampia l area interessata. Altri segnali precoci e tipici delle polmoniti batteriche sono la tosse e la febbre. La polmonite pneumococcica batteriemica è così definita perché l infezione causata dal batterio pneumococco non resta confinata ai polmoni, ma sconfina nel sangue (setticemia), e tramite questo può compromettere altri tessuti. Circa l 80% delle patologie gravi causate dallo pneumococco negli adulti/anziani sono polmoniti batteriemiche. 20

21 Lo pneumococco è in assoluto il patogeno più frequentemente implicato nelle polmoniti, in qualunque fascia d età e setting di pazienti (non ospedalizzati, ospedalizzati o in terapia intensiva). Secondo i dati sulla mortalità pubblicati dall ISTAT, nel 2008 sono morte per polmonite 6905 persone con più di 65 anni. Secondo i dati riportati dal Rapporto annuale sull attività di ricovero ospedaliero, nel 2010 ci sono stati soggetti dimessi per polmonite: di questi circa l 80% erano soggetti con più di 65 anni. Nel 2010 la polmonite ha rappresentato la sesta causa di ospedalizzazione in Italia. Il costo stimato per il Servizio Sanitario Nazionale è di circa 500 milioni di euro. Le stime indicano un incidenza annuale di 1,69 casi negli uomini e 1,71 casi nelle donne ogni 1000 abitanti. La polmonite può comportare gravi complicanze negli anziani, fino al decesso: è comune infatti che a seguito di una polmonite grave intervengano insufficienza respiratoria (abbassamento dei valori della pressione di ossigeno nel sangue), insufficienza cardiaca (il cuore non riceve più sangue propriamente ossigenato) e quindi shock cardio-circolatorio. 21

22 Gli studi clinici pubblicati in letteratura, volti a verificare l agente patogeno responsabile delle polmoniti gravi, riportano che lo pneumococco è il patogeno più frequentemente coinvolto nei pazienti con polmoniti ricoverati in terapia intensiva e che la polmonite pneumococcica rimane la forma più comune di polmonite comunitaria associata a batteriemia, fino al 60% dei casi. Dal momento che l emocoltura (il test per verificare la presenza di batteri nel sangue) nelle persone ammesse in ospedale con sospetto di polmonite non viene effettuata di routine, in genere queste forme possono essere identificate come polmoniti, ma non vengono attribuite con certezza allo pneumococco e definite come batteriemiche, perché non se ne verifica la presenza nel sangue. 22

23 Alcune categorie di pazienti sono particolarmente predisposte alle infezioni da pneumococco. Tra queste sono da ricordare in particolare i neonati e gli individui in età avanzata, i fumatori, i cardiopatici, i diabetici, gli epatopatici, i nefropatici e i soggetti sottoposti a terapie immunosoppressive. 23

24 Il più delle volte è difficile differenziare l influenza semplicemente in base ai sintomi clinici, in quanto i sintomi iniziali sono simili ad altri agenti patogeni come Mycoplasma pneumoniae, adenovirus, virus respiratorio sinciziale, rhinovirus, virus parainfluenzali e Legionella. Una differenza importante è che l influenza vera segue una stagionalità, che classicamente copre i periodi ottobre-novembre e febbraio-marzo. Le sindromi parainfluenzali, come del resto il raffreddore, invece, possono presentarsi anche nei periodi più imprevedibili, spesso con la complicità di perturbazioni ed eventi meteorologici che possono far precipitare bruscamente le temperature perfino in piena estate. Un influenza fuori stagione sarà perciò da inquadrare come una sindrome parainfluenzale. L incubazione dei virus parainfluenzali può variare da uno a sette giorni, e questo può essere un ulteriore elemento di orientamento su base anamnestica, in caso di esposizione di un individuo a una potenziale fonte di contagio. In definitiva, in mancanza di criteri e tanto più di linee guida, la diagnosi differenziale tra influenza e sindromi influenzali può essere posta sulla base dei criteri qui sintetizzati. 24

25 Il virus Chikungunya provoca una malattia i cui sintomi ricordano esattamente quelli dell influenza: febbre, brividi, mal di testa e dolori articolari e muscolari. Proprio a questi ultimi è dovuto il nome del virus, che in lingua swahili esprime l atto di contorcersi a seguito del dolore, che induce ad assumere una postura raccolta e a muoversi il meno possibile. Il virus, scoperto negli anni 50 in Tanzania e attualmente diffuso soprattutto in Africa e Asia, può dare luogo a un eruzione cutanea pruriginosa e in alcuni casi a sintomi gastrointestinali, come nausea e vomito. La malattia ha un andamento benigno e nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente nell arco di qualche giorno, a volte anche senza la necessità di una terapia sintomatica. I dolori articolari, tuttavia, possono persistere più a lungo. L infezione non si trasmette per contatto diretto tra uomo e uomo o per via aerea, ma a seguito di punture da parte di zanzare infette, il che funge da utile spunto di orientamento anamnestico e spiega la comparsa della sintomatologia al di fuori della classica stagione epidemica influenzale. Il periodo di incubazione della malattia è di pochi giorni (da 2 a 12) e non esiste un trattamento specifico. I dolori articolari possono persistere a lungo e richiedere l impiego di antinfiammatori. In persone anziane o debilitate, a causa per esempio di importanti patologie concomitanti, possono verificarsi complicanze, proprio come avviene per altre malattie virali quale l influenza. Gli interventi efficaci per la prevenzione e il controllo della diffusione del virus si basano sull eliminazione delle zanzare, che sono il vettore che diffonde la malattia (soprattutto le zanzare del genere Aedes, come ad esempio Aedes albopticus, nota come zanzara tigre, che può pungere anche durante le ore diurne), a livello sia pubblico sia individuale. Oltre all uso di repellenti cutanei e zanzariere è consigliabile indossare abiti di colore chiaro (i colori scuri o quelli accesi attirano gli insetti) con maniche e pantaloni lunghi, che coprano la maggior parte del corpo. 25

26 26

Che cos è l influenza?

Che cos è l influenza? Che cos è l influenza? L'influenza è una malattia provocata da virus influenzali che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni) e che circolano frequentemente durante la stagione invernale. Spesso vengono

Dettagli

l'influenza e la vaccinazione antinfluenzale

l'influenza e la vaccinazione antinfluenzale 1 / 6 L'influenza e la vaccinazione antinfluenzale poche cose utili (...e risapute) da ricordare! L Influenza è una malattia molto contagiosa causata da virus che si trasmettono da persona a persona prevalentemente

Dettagli

Quel freddo giorno SVENTARE L ATTACCO DELLE PATOLOGIE INVERNALI.

Quel freddo giorno SVENTARE L ATTACCO DELLE PATOLOGIE INVERNALI. Quel freddo giorno SVENTARE L ATTACCO DELLE PATOLOGIE INVERNALI www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 MAI SCOPRIRSI TROPPO! IL TRATTO DA PERCORRERE ERA LUNGO E IO SAREI STATO TROPPO SCOPERTO: COME AVREI

Dettagli

INFORMATI VACCINATI PROTEGGITI VACCINO

INFORMATI VACCINATI PROTEGGITI VACCINO INFLUENZA SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALL INFLUENZA? INFORMATI VACCINATI PROTEGGITI VACCINO RICORDA CHE: L influenza stagionale è una malattia respiratoria acuta

Dettagli

L influenza. pandemica

L influenza. pandemica L influenza pandemica è un infezione acuta dell apparato respiratorio è causata dal virus A (H1N1)v, dal quale non siamo immuni e si trasmette rapidamente tra le persone si trasmette tramite goccioline

Dettagli

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Modulo 4 Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Classificazione di gravità prima dell inizio del trattamento STEP 4 Grave persistente STEP 3 Moderato persistente STEP 2 Lieve

Dettagli

se la conosci, non hai paura - CAMPAGNA DI INFORMAZIONE PER LA PANDEMIA INFLUENZALE DA VIRUS H1N1v

se la conosci, non hai paura - CAMPAGNA DI INFORMAZIONE PER LA PANDEMIA INFLUENZALE DA VIRUS H1N1v 1918: influenza spagnola 4 1957: influenza asiatica 5 1968: influenza di Hong Kong 6 2009: influenza da virus A / H1N1v 7 la nuova influenza A/H1N1 è una infezione virale acuta dell apparato respiratorio

Dettagli

Le buone pratiche della prevenzione vaccinale nel setting della medicina generale. Antonio Sardu

Le buone pratiche della prevenzione vaccinale nel setting della medicina generale. Antonio Sardu Le buone pratiche della prevenzione vaccinale nel setting della medicina generale Antonio Sardu L influenza è tra le principali infezioni virali nell uomo, è causata da virus dell influenza di tipo A,

Dettagli

Influenza : sintomi, pericoli e cura

Influenza : sintomi, pericoli e cura Influenza 2015-2016: sintomi, pericoli e cura Introduzione L influenza è una malattia respiratoria contagiosa, causata dai virus influenzali. Ad oggi, 14 dicembre 2015, i casi sono ancora pochi (meno di

Dettagli

Vaccinazione antinfluenzale Vaccinazione antipneumococcica

Vaccinazione antinfluenzale Vaccinazione antipneumococcica Vaccinazione antinfluenzale Vaccinazione antipneumococcica Tante buone ragioni per vaccinarsi Campagna di informazione per il paziente BPCO Broncopneumopatia cronica ostruttiva 3 Presentazione 4 Vaccinazione

Dettagli

Vaccinazione antinfluenzale Vaccinazione antipneumococcica

Vaccinazione antinfluenzale Vaccinazione antipneumococcica Vaccinazione antinfluenzale Vaccinazione antipneumococcica Tante buone ragioni per vaccinarsi Campagna di informazione per il paziente BPCO Broncopneumopatia cronica ostruttiva 3 Presentazione 4 Vaccinazione

Dettagli

L influenza sta arrivando sali a bordo e VACCINATI!

L influenza sta arrivando sali a bordo e VACCINATI! L influenza sta arrivando sali a bordo e VACCINATI! Campagna antinfluenzale con ambulatorio itinerante nelle piazze della provincia di Teramo DATE DICEMBRE 2018 Teramo 1e 2 Montorio al Vomano 3 Centro

Dettagli

Region CATEGORIE A RISCHIO

Region CATEGORIE A RISCHIO Allegato n. 1 CATEGORIE A RISCHIO Bambini di età superiore a 6 mesi, adolescenti e adulti con malattie che possono aggravarsi se contratta l influenza o in cui l influenza può avere un decorso più complicato

Dettagli

MORBILLO, PAROTITE E ROSOLIA (MPR) SCHEDA INFORMATIVA PER PERSONALE INFERMIERISTICO E AUSILIARIO

MORBILLO, PAROTITE E ROSOLIA (MPR) SCHEDA INFORMATIVA PER PERSONALE INFERMIERISTICO E AUSILIARIO MORBILLO, PAROTITE E ROSOLIA (MPR) SCHEDA INFORMATIVA PER PERSONALE INFERMIERISTICO E AUSILIARIO WHAT YOU NEED TO KNOW SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DAL MORBILLO, DALLA

Dettagli

Salute, lavoro e globalizzazione. Influenza aviaria: Patologia emergente

Salute, lavoro e globalizzazione. Influenza aviaria: Patologia emergente Salute, lavoro e globalizzazione Verona, 8 giugno 7 Influenza aviaria: Patologia emergente Dr Giambattista Zivelonghi Influenza Aviaria Infezione virale che può interessare i volatili selvatici e domestici,

Dettagli

Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare

Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie trasmesse dalle zanzare 1 2 3 u In molte parti del mondo, e in particolare

Dettagli

H1N1 2009: una nuova pandemia

H1N1 2009: una nuova pandemia Venezia, 11 Novembre 2009 Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Palazzo Franchetti H1N1 2009: una nuova pandemia Cristina Parolin Dipartimento di Biologia Università degli Studi di Padova Le pandemie

Dettagli

Presto in arrivo nella tua città L INFLUENZA IN UN MONDO IN CUI TUTTI POSSONO PRENDERE L INFLUENZA È IMPORTANTE VACCINARSI

Presto in arrivo nella tua città L INFLUENZA IN UN MONDO IN CUI TUTTI POSSONO PRENDERE L INFLUENZA È IMPORTANTE VACCINARSI Presto in arrivo nella tua città L INFLUENZA IN UN MONDO IN CUI TUTTI POSSONO PRENDERE L INFLUENZA È IMPORTANTE VACCINARSI COS È L INFLUENZA? L influenza può portare a patologie gravi L influenza è un

Dettagli

Cos'è e come affrontarla?

Cos'è e come affrontarla? Meningite Cos'è e come affrontarla? L'obiettivo di questo opuscolo è di fornire informazioni semplici ai cittadini su alcune malattie infettive, su come prevenirle o su cosa fare per evitare il contagio.

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 01 Settembre 2009

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 01 Settembre 2009 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 1 Settembre 29 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali dello Stato no, dall Organizzazione Mondiale della Sanità

Dettagli

Con il termine di bronchiolite, si intende una sindrome respiratoria delle vie aeree inferiori, ad insorgenza acuta, che colpisce prevalentemente

Con il termine di bronchiolite, si intende una sindrome respiratoria delle vie aeree inferiori, ad insorgenza acuta, che colpisce prevalentemente Con il termine di bronchiolite, si intende una sindrome respiratoria delle vie aeree inferiori, ad insorgenza acuta, che colpisce prevalentemente bambini di età inferiore a 2 anni, caratterizzata da tachipnea

Dettagli

INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO VARICELLA

INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO VARICELLA VARICELLA SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALLA VARICELLA? INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO VARICELLA RICORDA CHE: La varicella contratta in età adulta può comportare

Dettagli

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in. la zanzara tigre

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in. la zanzara tigre Contro la zanzara tigre facciamoci in 4 Speciale viaggi Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie trasmesse

Dettagli

La Vaccinazione Antinfluenzale: conoscenze di base e raccomandazioni

La Vaccinazione Antinfluenzale: conoscenze di base e raccomandazioni La Vaccinazione Antinfluenzale: conoscenze di base e raccomandazioni Maria Rita Castrucci WHO - Centro Nazionale Influenza Dipartimento di Malattie Infettive Influenza Epidemie stagionali: Malattia respiratoria

Dettagli

Influenza stagionale ed Influenza A/H1N1v detta erroneamente influenza suina

Influenza stagionale ed Influenza A/H1N1v detta erroneamente influenza suina Influenza stagionale ed Influenza A/H1N1v detta erroneamente influenza suina Trapani Gianfranco L Influenza A/H1N1v ovvero Influenza A causata da un virus variante dell H1N1 è una delle tante forme influenzali

Dettagli

ZIKA VIRUS. Prof. Enzo Raise Esperto di Malattie Tropicali Venezia

ZIKA VIRUS. Prof. Enzo Raise Esperto di Malattie Tropicali Venezia ZIKA VIRUS Prof. Enzo Raise Esperto di Malattie Tropicali Venezia ZIKA virus (Flavivirus) E trasmesso dalla zanzara AEDES AEGYPTI, che non è presente in Europa, qui è presente la zanzara tigre ( Aedes

Dettagli

Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite.

Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite. Infezione Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite. Malattia Infettiva È l espressione clinica dell infezione.

Dettagli

FORTEMENTE RACCOMANDATO;

FORTEMENTE RACCOMANDATO; CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 2015/2016 L Influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per l attuazione delle misure di controllo

Dettagli

L efficacia dei sistemi di sorveglianza

L efficacia dei sistemi di sorveglianza L efficacia dei sistemi di sorveglianza Dr. Angelo Ferrari IZS Piemonte, Liguria e Valle d'aosta 9 Giugno 2010 Migliorare con l esperienza La pandemia influenzale A (H1N1) 2009: Modello di gestione delle

Dettagli

Presto in arrivo nella tua città L INFLUENZA IN UN MONDO IN CUI TUTTI POSSONO PRENDERE L INFLUENZA È IMPORTANTE VACCINARSI

Presto in arrivo nella tua città L INFLUENZA IN UN MONDO IN CUI TUTTI POSSONO PRENDERE L INFLUENZA È IMPORTANTE VACCINARSI Presto in arrivo nella tua città L INFLUENZA IN UN MONDO IN CUI TUTTI POSSONO PRENDERE L INFLUENZA È IMPORTANTE VACCINARSI CHE COS E L INFLUENZA? L INFLUENZA PUO PORTARE A PATOLOGIE GRAVI L influenza è

Dettagli

Giancarlo Parisi Direttore U.O.C. Medicina Interna Regione del Veneto Azienda ULSS n.16 Padova Presidio Ospedaliero Immacolata Concezione Piove di

Giancarlo Parisi Direttore U.O.C. Medicina Interna Regione del Veneto Azienda ULSS n.16 Padova Presidio Ospedaliero Immacolata Concezione Piove di Giancarlo Parisi Direttore U.O.C. Medicina Interna Regione del Veneto Azienda ULSS n.16 Padova Presidio Ospedaliero Immacolata Concezione Piove di Sacco(PD) Virus dell Influenza (Ortomixovirus) Malattia

Dettagli

Inquadramento clinico della malattia da Legionella pneumophila. Roberto Stellini Malattie Infettive ASST Spedali Civili di Brescia

Inquadramento clinico della malattia da Legionella pneumophila. Roberto Stellini Malattie Infettive ASST Spedali Civili di Brescia Inquadramento clinico della malattia da Legionella pneumophila Roberto Stellini Malattie Infettive ASST Spedali Civili di Brescia La legionella è un batterio intracellulare Gram-negativo aerobio Identificate

Dettagli

MISURE DI CONTROLLO PER LA GESTIONE DEI CASI SOSPETTI/PROBABILI/ACCERTATI DELLA SINDROME INFLUENZALE DEL TIPO AH1N1

MISURE DI CONTROLLO PER LA GESTIONE DEI CASI SOSPETTI/PROBABILI/ACCERTATI DELLA SINDROME INFLUENZALE DEL TIPO AH1N1 MISURE DI CONTROLLO PER LA GESTIONE DEI CASI SOSPETTI/PROBABILI/ACCERTATI DELLA SINDROME INFLUENZALE DEL TIPO AH1N1 Dott. Maurizio Dal Maso Direttore Sanitario Dott.ssa Ausilia Pulimeno Dirigente Area

Dettagli

Influenza. A(H1N1)v. Informazioni utili per difendersi e contrastare la diffusione del virus

Influenza. A(H1N1)v. Informazioni utili per difendersi e contrastare la diffusione del virus Influenza A(H1N1)v Informazioni utili per difendersi e contrastare la diffusione del virus Che cosa è l influenza da virus A(H1N1)v È una affezione respiratoria acuta ad esordio brusco ed improvviso con

Dettagli

Epidemiologia delle malattie pneumococciche in Toscana

Epidemiologia delle malattie pneumococciche in Toscana Epidemiologia delle malattie pneumococciche in Toscana Francesco Innocenti Osservatorio di epidemiologia ARS Toscana Prevenzione e terapia delle patologie da pneumococco nell area nord ovest toscana Auditorium

Dettagli

Vaccinazione anti-influenzale: cosa è necessario conoscere

Vaccinazione anti-influenzale: cosa è necessario conoscere Vaccinazione anti-influenzale: cosa è necessario conoscere Tutti gli anziani a partire dai 65 anni, gli adulti e i bambini con patologie croniche, gli operatori sanitari e gli addetti ai servizi di pubblica

Dettagli

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI L. Spallanzani, Roma La malattia da virus Ebola (MVE)

Dettagli

Sorveglianza, isolamento domiciliare e diagnosi di laboratorio

Sorveglianza, isolamento domiciliare e diagnosi di laboratorio Influenza A/H1N1 Sorveglianza, isolamento domiciliare e diagnosi di laboratorio Franca Sciarrone 1 12 settembre 2009 Evoluzione verso la diffusione locale Aumento dei casi importati Aumento dei casi secondari

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 11 Settembre 2009

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 11 Settembre 2009 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 11 Settembre 29 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali dello Stato no, dall Organizzazione Mondiale della Sanità

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0035631-20/12/2016-DGPRE-DGPRE-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio 5 Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale A: ASSESSORATI ALLA

Dettagli

Conferenza Stampa Giovedì 30 ottobre ore 11. Sala di Rappresentanza della ASL

Conferenza Stampa Giovedì 30 ottobre ore 11. Sala di Rappresentanza della ASL Conferenza Stampa Giovedì 30 ottobre ore Sala di Rappresentanza della ASL Campagna di vaccinazione antinfluenzale Autunno Inverno 008/009 Campagna di vaccinazione antinfluenzale Autunno Inverno 008/09

Dettagli

Le vaccinazioni per l infanzia. Le malattie evitabili grazie alle vaccinazioni

Le vaccinazioni per l infanzia. Le malattie evitabili grazie alle vaccinazioni Regione Friuli Venezia Giulia Dipartimenti di Prevenzione Servizi Vaccinali Le vaccinazioni per l infanzia I vaccini sono il mezzo più efficace per proteggere i bambini contro le malattie infettive e le

Dettagli

CAMPAGNA ANTI-INFLUENZALE

CAMPAGNA ANTI-INFLUENZALE SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA CAMPAGNA ANTI-INFLUENZALE 2015-2016 Inizia il prossimo 9 novembre la campagna di vaccinazione antinfluenzale della ASL di Carbonia-Iglesias. L'influenza ogni anno colpisce

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 24 Agosto 2009

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 24 Agosto 2009 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 24 Agosto 29 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali dello Stato no, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 18 Agosto 2009

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 18 Agosto 2009 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 18 Agosto 29 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali dello Stato no, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

Dettagli

Meningite. Informazioni art. 36 Dlgs. 81/2008. Cos'è e come affrontarla?

Meningite. Informazioni art. 36 Dlgs. 81/2008. Cos'è e come affrontarla? STUDIO TECNICO DI GESTIONE INTEGRALE DELLA SICUREZZA NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO RSPP DOTT. GIUSEPPE BENNARDO VIA LAGO PERGUSA 7/L2 AGRIGENTO TEL.0922437381 CELL.3663289250 Informazioni art. 36

Dettagli

OLYMPIC WATCH Sorveglianza delle emergenze di salute pubblica

OLYMPIC WATCH Sorveglianza delle emergenze di salute pubblica Bollettino del 21 febbraio 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza delle emergenze di salute pubblica Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza nel giorno 20 febbraio 2006 Ogni giorno alla

Dettagli

VIRUS terminologia 2

VIRUS terminologia 2 1 VIRUS terminologia 2 invasività capacità di un microrganismo a superare i dispositivi di difesa dell'ospite e moltiplicarsi attivamente in essi. virulenza attitudine a realizzare danno tissutale. patogenicità

Dettagli

TRICHINELLOSI nell uomo

TRICHINELLOSI nell uomo TRICHINELLOSI nell uomo In passato, era considerato soprattutto il SUINO (ciclo urbano), poi il CINGHIALE e la VOLPE (ciclo silvestre). I roditori (ratti, topi ) animali carnivori e cannibali erano considerati

Dettagli

Virus influenzali: caratteristiche

Virus influenzali: caratteristiche I VIRUS INFLUENZALI FRA EPIDEMIE E PANDEMIE Prof. Alessandro Zanetti Napoli, 15 ottobre 2009 Virus influenzali: caratteristiche Emoagglutinina (HA) Famiglia: Orthomyxoviridae Neuroaminidasi (NA) Canale

Dettagli

EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO

EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO Manuale Operativo SEPES Capitolo 4 EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO II PARTE 4.6 GRAVE REAZIONE ALLERGICA (anafilassi) Dott.ssa Carla Debbia Si tratta di una gravissima reazione allergica,

Dettagli

CON IL VACCINO L INFLUENZA SI ALLONTANA

CON IL VACCINO L INFLUENZA SI ALLONTANA CON IL VACCINO L INFLUENZA SI ALLONTANA Vaccinazione antinfluenzale: cosa è necessario conoscere. Anche quest anno, a partire dai primi di novembre, inizia la campagna di vaccinazione che il Servizio sanitario

Dettagli

Dott.. EMILIO MONTALDO IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L INFLUENZA PANDEMICA

Dott.. EMILIO MONTALDO IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L INFLUENZA PANDEMICA Dott.. EMILIO MONTALDO IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L INFLUENZA PANDEMICA LA GESTIONE DELL INFLUENZA 1) TEST RAPIDO 2) USO DI ANTIVIRALI 3) USO DI ANTIBIOTICI 4) USO DI ANTINFIAMMATORI/ANTIPIRETICI

Dettagli

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO Anna Caparra OSAS LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO e una condizione morbosa caratterizzata da episodi ricorrenti di ostruzione completa (apnea)

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia

Dettagli

SARS-Coronavirus. RNA a singola catena a polarità positiva (29.727 nucleotidi) S (E2, 150k) M (E1) Envelope

SARS-Coronavirus. RNA a singola catena a polarità positiva (29.727 nucleotidi) S (E2, 150k) M (E1) Envelope Coronavirus Sono la seconda causa del comune raffreddore. I Rhinovirus sono la prima causa. Nel 2002 causarono una epidemia di grave sindrome respiratoria acuta ed il virus era SARS-CoV. Presentano il

Dettagli

La Nuova Infl uenza A/H1N1

La Nuova Infl uenza A/H1N1 La Nuova Infl uenza A/H1N1 CONSIGLI E INFORMAZIONI, COME PROTEGGERVI DALLA NUOVA INFLUENZA AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Abteilung 23 - Gesundheitswesen PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ripartizione

Dettagli

Correlazioni tra le infezioni da Influenzavirus A (H1N1) nel suino e nell uomo

Correlazioni tra le infezioni da Influenzavirus A (H1N1) nel suino e nell uomo Correlazioni tra le infezioni da Influenzavirus A (H1N1) nel suino e nell uomo Fulvio Marsilio Cattedra di Malattie Infettive degli Animali Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Teramo

Dettagli

Consigli pratici di prevenzione vaccinale nella terza età. ATS di Milano Città Metropolitana SS Prevenzione Distretto 7 dr.ssa Antonella Palumbo

Consigli pratici di prevenzione vaccinale nella terza età. ATS di Milano Città Metropolitana SS Prevenzione Distretto 7 dr.ssa Antonella Palumbo Consigli pratici di prevenzione vaccinale nella terza età ATS di Milano Città Metropolitana SS Prevenzione dr.ssa Antonella Palumbo Gli adulti e gli anziani di oggi Invecchiano in salute a casa e sul luogo

Dettagli

INFLUENZA. Epidemie influenzali di varia estensione e gravità si verificano quasi ogni inverno.

INFLUENZA. Epidemie influenzali di varia estensione e gravità si verificano quasi ogni inverno. INFLUENZA Malattia respiratoria acuta causata dall infezione da virus influenzali (famiglia Orthomyxoviridae); la malattia interessa le alte o basse vie respiratorie ed è spesso accompagnata da segni o

Dettagli

Di seguito è possibile scaricare una serie di brochoure informative: - Vaccinazione HPV. - Brochure Vaccino Antipneumococco

Di seguito è possibile scaricare una serie di brochoure informative: - Vaccinazione HPV. - Brochure Vaccino Antipneumococco Progetto VaccinarSì La società SItI (SOcietà Italiana di Igiene) sta realizzando il progetto "VaccinarSì" anche attraverso la promozione di un sito web rintracciabile all'indirizzo www.vaccinarsi.org.&

Dettagli

La vaccinazione per l influenza stagionale

La vaccinazione per l influenza stagionale La vaccinazione per l influenza stagionale Sigismondo Ferrante 1 12 settembre 2009 2 Roma, 23 luglio2009 1 Obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l influenza riduzione del rischio individuale

Dettagli

Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza

Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza Dr. Angelo Ferrari IZS Piemonte, Liguria e Valle d'aosta 16 Luglio 2009 Progetto Emergenza: Prepariamoci alla Pandemia LA RETE

Dettagli

Più informati, meno influenzati.

Più informati, meno influenzati. INFLUENZA AVIARIA E INFLUENZA STAGIONALE Più informati, meno influenzati. Le informazioni per non lasciarsi contagiare dai timori infondati. L influenza umana è diversa dall influenza aviaria. L influenza

Dettagli

VARICELLA SCHEDA INFORMATIVA PER PERSONALE INFIERMERISTICO E AUSILIARIO WHAT YOU NEED TO KNOW

VARICELLA SCHEDA INFORMATIVA PER PERSONALE INFIERMERISTICO E AUSILIARIO WHAT YOU NEED TO KNOW VARICELLA SCHEDA INFORMATIVA PER PERSONALE INFIERMERISTICO E AUSILIARIO WHAT YOU NEED TO KNOW SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALLA VARICELLA? INFORMATI! VACCINATI! PROTETTI!

Dettagli

ASL n 6 - SANLURI. Mario Moi. L influenza A H1N1 in Pediatria: Diagnosi Terapia. Sanluri,

ASL n 6 - SANLURI. Mario Moi. L influenza A H1N1 in Pediatria: Diagnosi Terapia. Sanluri, ASL n 6 - SANLURI Mario Moi L influenza A H1N1 in Pediatria: Quadro clinico Diagnosi Terapia Sanluri, 28-10-2009 Bambini: sono contagiati dall'influenza A quattordici volte più degli anziani I bambini

Dettagli

MALATTIA DI FABRY OPUSCOLO INFORMATIVO IN PAZIENTI CON PATOLOGIA RENALE

MALATTIA DI FABRY OPUSCOLO INFORMATIVO IN PAZIENTI CON PATOLOGIA RENALE MALATTIA DI FABRY IN PAZIENTI CON PATOLOGIA RENALE OPUSCOLO INFORMATIVO Hai ricevuto questo opuscolo perché il tuo medico sospetta che la tua patologia renale possa essere collegata alla malattia di Fabry,

Dettagli

a cura di: elisabetta pezzi Direzione Sanitaria del P.O. tina baldussi Pronto Soccorso e S.E.T.118

a cura di: elisabetta pezzi Direzione Sanitaria del P.O. tina baldussi Pronto Soccorso e S.E.T.118 a cura di: elisabetta pezzi Direzione Sanitaria del P.O. tina baldussi Pronto Soccorso e S.E.T.118 Piano Ospedaliero per la gestione dei pazienti con influenza da virus A/H1N1v Linea di intervento flessibile

Dettagli

DIFTERITE, TETANO E PERTOSSE

DIFTERITE, TETANO E PERTOSSE DIFTERITE, TETANO E PERTOSSE SCHEDA INFORMATIVA PER PERSONALE INFIERMERISTICO E AUSILIARIO WHAT YOU NEED TO KNOW SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALLA DIFTERITE, DAL

Dettagli

Virus dell Influenza

Virus dell Influenza Virus dell Influenza Cosa si intende quando si parla di influenza? L influenza è un infezione del tratto respiratorio che interessa milioni di persone ogni anno. Sintomi più comuni Febbre (39-40 C) Raffreddore

Dettagli

Alberto Partelli ASL ROMA 1 - C. P. S. I.

Alberto Partelli ASL ROMA 1 - C. P. S. I. Ruolo delle MANI nella trasmissione delle infezioni associate all assistenza Virus dell Herpes simplex L herpes simplex è un virus che causa un infezione che colpisce soprattutto la bocca o la zona genitale.

Dettagli

INFLUENZA WHAT YOU NEED TO KNOW SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALL INFLUENZA? INFORMATI! VACCINATI! PROTEGGITI!

INFLUENZA WHAT YOU NEED TO KNOW SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALL INFLUENZA? INFORMATI! VACCINATI! PROTEGGITI! INFLUENZA WHAT YOU NEED TO KNOW SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALL INFLUENZA? INFORMATI! VACCINATI! PROTEGGITI! FLU VACCINE L IN UENZA È UNA MALATTIA SERIA! Ogni anno

Dettagli

Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza

Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza CdS Medicina e Chirurgia CI Medicina di Laboratorio MICROBIOLOGIA CLINICA AA 2015-2016 Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza Giovanni DI BONAVENTURA, PhD Università «G. d Annunzio» di Chieti-Pescara

Dettagli

Un inverno senza influenza

Un inverno senza influenza Un inverno senza influenza Raccomandazioni per la vaccinazione di: persone affette da malattie croniche persone a partire dai 65 anni d età Evitate le complicazioni vaccinatevi contro l influenza Soffrite

Dettagli

Vaccinazione antinfluenzale nella Azienda ULSS n.16. Dr.ssa Lorena Gottardello Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ULSS novembre 2015

Vaccinazione antinfluenzale nella Azienda ULSS n.16. Dr.ssa Lorena Gottardello Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ULSS novembre 2015 Vaccinazione antinfluenzale nella Azienda ULSS n.16 Dr.ssa Lorena Gottardello Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ULSS 16 14 novembre 2015 Influenza virus Virus appartenente alla famiglia Orthomyxoviridaeappartengono

Dettagli

Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale

Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale Direzione generale della sanità Servizio prevenzione Prot. n. 0016531 XV.11.2 Cagliari, 19 Agosto 2009 Comunicazione trasmessa solo via fax SOSTITUISCE

Dettagli

Febbre Periodica con Aftosi, Adenite e Faringite (PFAPA)

Febbre Periodica con Aftosi, Adenite e Faringite (PFAPA) www.printo.it/pediatric-rheumatology/ch_it/intro Febbre Periodica con Aftosi, Adenite e Faringite (PFAPA) Versione 2016 1. CHE COS È LA SINDROME PFAPA 1.1 Che cos è? PFAPA è l acronimo che sta per febbri

Dettagli

Un inverno senza influenza

Un inverno senza influenza Un inverno senza influenza Raccomandazioni per la vaccinazione di: persone affette da malattie croniche persone a partire dai 65 anni d età Evitate le complicazioni vaccinatevi contro l influenza Soffrite

Dettagli

Meningite Cosa c è da sapere.

Meningite Cosa c è da sapere. Meningite Cosa c è da sapere www.salute.gov.it Ecco dieci cose da sapere sulla meningite in Italia, soprattutto sulla forma più aggressiva, quella di natura batterica, e sulle vaccinazioni disponibili

Dettagli

Comunicazione aziendale da parte del Medico competente

Comunicazione aziendale da parte del Medico competente Comunicazione aziendale da parte del Medico competente Influenza da virus A/H1N1 Addì, 4/5/2009 Prof. Sergio Tiberti Prof. Sergio Tiberti - Rischio da A/H1N1 1 Cos è la nuova influenza da virus A/H1N1?

Dettagli

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra La BPCO e le comorbilità Federico Sciarra La BPCO, essendo una malattia cronica con caratteristiche di infiammazione sistemica, facilmente coesiste con altre patologie sia acute che croniche, che influenzano

Dettagli

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO FtR LAZZERI MARTA 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO 1 OSTRUZIONE POLMONARE Cos è l asma Malattia infiammatoria cronica caratterizzata da attacchi acuti ( mancanza

Dettagli

Farmaci per il trattamento dell asma bronchiale

Farmaci per il trattamento dell asma bronchiale Farmaci per il trattamento dell asma bronchiale Università degli studi di Cagliari Facoltà di Medicina e Chirurgia Dipartimento di Neuroscienze Bernard B. Brodie Sezione Farmacologia Clinica Prof.ssa Maria

Dettagli

16/01/2017. Regione Puglia

16/01/2017. Regione Puglia Regione Puglia Lo stato di salute dell anziano in Puglia e i benefici delle corrette politiche vaccinali per la prevenzione di influenza, polmonite pneumococcica e herpes zoster Cinzia Germinario 1 Epidemiologia

Dettagli

Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario

Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Valutazione dei dati Valutazione descrittiva (tempo, spazio e persona) Quando la gente s è ammalata, dove avrebbero potuto contaminarsi e quali

Dettagli

CAPITOLO K_2 SECONDO MODULO

CAPITOLO K_2 SECONDO MODULO CAPITOLO K_2 SECONDO MODULO 2 OBIETTIVI ALTRE PATOLOGIE MEDICHE DIABETE MALATTIA CRONICA CARATTERIZZATA DA ALTERAZIONI DEL METABOLISMO ED ASSORBIMENTO DEGLI ZUCCHERI DOVUTA AD ALTERATO MECCANISMO ORMONALE

Dettagli

OLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno

OLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno Report dell 11 marzo 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno 11 marzo 2006 Ogni giorno alla valutazione

Dettagli

io mi vaccino proteggi te, proteggi gli altri La vaccinazione previene l influenza e le sue complicanze

io mi vaccino proteggi te, proteggi gli altri La vaccinazione previene l influenza e le sue complicanze io mi vaccino proteggi te, proteggi gli altri La vaccinazione previene l influenza e le sue complicanze La campagna di vaccinazione contro l influenza propone quest anno un vaccino che protegge anche dal

Dettagli

f.to il direttore prof. Germano Zanzani

f.to il direttore prof. Germano Zanzani Faenza, 30/10/2009 Prot. n. 3714/A35 Affissione Albo ISIA Sito web ISIA AGLI ATTI Nota informativa e raccomandazioni generali per la riduzione del rischio di esposizione al virus A/H 1 N 1, responsabile

Dettagli

Non possono essere portati all asilo nido o alla scuola materna i bambini con:

Non possono essere portati all asilo nido o alla scuola materna i bambini con: n possono essere portati all asilo nido o alla scuola materna i bambini con: - Febbre (temperatura ascellare 38 C) - Tosse persistente con difficoltà respiratoria - Diarrea con 2 o più scariche di feci

Dettagli

Pronto soccorso ed influenza: una richiesta di risorse bifasica. Dr. A. Revello, Dr. D. Livoli, Dr. F. R. Pugliese UOC pronto Soccorso Medicina d

Pronto soccorso ed influenza: una richiesta di risorse bifasica. Dr. A. Revello, Dr. D. Livoli, Dr. F. R. Pugliese UOC pronto Soccorso Medicina d Pronto soccorso ed influenza: una richiesta di risorse bifasica. Dr. A. Revello, Dr. D. Livoli, Dr. F. R. Pugliese UOC pronto Soccorso Medicina d Urgenza - Ospedale Sandro Pertini - Roma Direttore F.R.

Dettagli

CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE

CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE !" #$%%$&'!()*)"!' +++'%'#$%%$' CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 2007-2008 Informazioni sulla vaccinazione antinfluenzale. A cura URP Aziendale Stampa ottobre 2007 Ogni anno l influenza e le sindromi

Dettagli

INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO EPATITE Β

INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO EPATITE Β EPATITE B SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALL EPATITE B? INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO EPATITE Β RICORDA CHE: L epatite B causa un infiammazione acuta del fegato,

Dettagli

Malattia Meningococcica

Malattia Meningococcica Malattia Meningococcica 4 Gennaio 2017 Cosa è? La malattia meningococcica è caratterizzata da una serie di gravi manifestazioni cliniche invasive quali: meningite (infiammazione delle membrane che avvolgono

Dettagli

Aggiornamento num. 5 del

Aggiornamento num. 5 del Aggiornamento num. 5 del 07.08.2009 Nuova Influenza da virus influenzale A(H1N1)v Aggiornamento delle Indicazioni Operative per Direzioni Sanitarie, Pronto soccorso, Laboratori di analisi ospedalieri,

Dettagli

INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI HIV. Human Immunodeficiency Virus. #ConoscerePrevenireAmare

INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI HIV. Human Immunodeficiency Virus. #ConoscerePrevenireAmare INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI HIV Human Immunodeficiency Virus #ConoscerePrevenireAmare VIRUS COS È L AIDS è una malattia causata da un agente infettivo, il virus definito HIV, caratterizzata da

Dettagli

PRESENTAZIONI ATIPICHE DELLE MALATTIE NELL ANZIANO. Prof. Giampaolo Bianchi Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna

PRESENTAZIONI ATIPICHE DELLE MALATTIE NELL ANZIANO. Prof. Giampaolo Bianchi Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna PRESENTAZIONI ATIPICHE DELLE MALATTIE NELL ANZIANO Prof. Giampaolo Bianchi Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna CAUSE PRINCIPALI: Alterata/diminuita risposta immunitaria

Dettagli

Con la vaccinazione l influenza si allontana. La prevenzione dell influenza

Con la vaccinazione l influenza si allontana. La prevenzione dell influenza Con la vaccinazione l influenza si allontana La prevenzione dell influenza La vaccinazione antinfluenzale è il mezzo più efficace di protezione dalla malattia e di riduzione delle sue complicanze per le

Dettagli