MANUALE DI GESTIONE PER LA QUALITA
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- Artemisia Fortunato
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1 MANUALE DI GESTIONE PER LA QUALITA SECONDA EDIZIONE REV. 00 GENNAIO
2 INDICE DEL DOCUMENTO 1.0 Scopo L azienda ed i servizi erogati L ASSETTO ORGANIZZATIVO Approccio per processi Rappresentazione di un processo nel sistema Pensiero basato sul rischio (Risk-Based Thinking) Compatibilità ed integrazione con altri Sistemi di Gestione Aziendali Norme di riferimento Termini e definizioni Abbreviazioni Contesto Aziendale Parti interessate Scopo del Sistema di Gestione per la Qualità Esclusioni Sistema di Gestione per la Qualità e suoi Processi Il Manuale Qualità Le Procedure Qualità Manuali Operativi Processi del Sistema di Gestione per la Qualità Procedure Qualità di riferimento LEADERSHIP E IMPEGNO PIANIFICAZIONE Supporto ATTIVITA OPERATIVE pianificazione e controlli operativi Requisiti per i prodotti ed i servizi progettazione e sviluppo Controllo dei processi, prodotti e servizi forniti dall esterno Produzione ed erogazione dei servizi 16 2
3 8.6 Rilascio di prodotti e servizi Gestione prodotti non conformi Valutazione delle prestazioni /9.1.2 e Monitoraggio, misurazione ed analisi Audit interni Riesame della direzione Miglioramento Non conformità ed azioni correttive Miglioramento continuo allegati di riferimento MATRICE DI CORRELAZIONE 17 3
4 1.0 SCOPO L Associazione Allevatori Provinciale di Cremona ha implementato un sistema di gestione per la qualità conforme ai requisiti della norma ISO 9001:2015 per: dimostrare la sua abilità nel fornire prodotti e servizi conformi ai requisiti del cliente ed ai requisiti delle leggi e regolamenti applicabili, incrementare la soddisfazione del cliente attraverso l efficace applicazione del sistema e dei processi di miglioramento continuo e assicurando il rispetto dei requisiti indicati dal cliente e dalle leggi e regolamenti applicabili. Il presente Manuale della Qualità illustra come l azienda si fa carico dei requisiti indicati dalla norma ISO 9001:2015 e dei requisiti indicati dalle normative applicabili. 1.1 L AZIENDA ED I SERVIZI EROGATI APA ha strutturato al proprio interno aree funzionali, profili professionali e metodologie di lavoro, atte ad erogare tutti i servizi volti alla definizione di obiettivi di miglioramento sia da un punto di vista zootecnico che genetico per la reale soddisfazione delle esigenze espresse ed inespresse dei propri clienti e stakeholders. Tali finalità rappresentano, inoltre, le finalità stesse e la mission dell Associazione, che è portavoce e rappresentativa degli interessi dei clienti, soci dell Associazione stessa. A tal proposito, l APA svolge e provvede al raggiungimento del miglioramento zootecnico e genetico mediante le seguenti attività principali: - detenere e gestire i libri genealogici di razza interfacciandosi con i soggetti e le Associazioni coinvolte; - svolgere i controlli inerenti l attività produttiva del bestiame (c.d. controlli funzionali) e relativa elaborazione e validazione dei dati; - realizzare i servizi, denominati di assistenza tecnica, per tutte le specie e razze di bestiame allevato, personalizzati secondo le esigenze del cliente e nel rispetto del quadro generale normativo che ne disciplina l applicazione; - promuovere studi e ricerche dirette a risolvere particolari problemi tecnici ed economici, costituendo anche appositi Comitati e Commissioni; - favorire la formazione di imprese, Società, Cooperative e Comitati per la valorizzazione e lo smercio di prodotti zootecnici e derivati; - adempiere a compiti ed alle funzioni che, nell ambito della provincia e nello specifico settore produttivo, possono venirle demandati da Enti o Autorità provinciali o regionali; - promuovere ed eventualmente attuare ogni altra iniziativa ritenuta utile per il maggior potenziamento del patrimonio zootecnico provinciale; 4
5 - erogare i servizi rispettando le prescrizioni definite dalle normative cogenti in vigore tutelando sia la salute e la sicurezza dei propri collaboratori che la sicurezza altrui. 1.3 L ASSETTO ORGANIZZATIVO Direzione Generale: stabilisce le strategie aziendali generali, la politica e gli obiettivi per la qualità. Area qualità: coordina ed interfaccia in modo organico tutte le attività di competenza delle diverse aree aziendali rilevanti per il sistema qualità. Coordinamento tecnico: definisce le linee guida di erogazione dei servizi sia dal punto di vista organizzativo che informatico. Libro Genealogico/CED: raccoglie, elabora e valida tutti i dati necessari per la corretta erogazione dei servizi. Area bovini/bufalini: eroga i servizi di competenza della relativa specie. Area suini: eroga i servizi di competenza della relativa specie. Area equini: eroga i servizi di competenza della relativa specie. Segreteria generale: fornisce le informazioni generali per la diffusione dei servizi e modalità di fruizione. Amministrazione: adempie alle attività amministrative e contabili dell Associazione. Personale: gestisce i dati/documenti relativi al personale. 5
6 1.3 APPROCCIO PER PROCESSI L APA ritiene che i risultati previsti si raggiungano efficacemente ed efficientemente attraverso la gestione per processi. La gestione per processi assicura: comprendere e soddisfare costantemente i requisiti; considerare i processi in termini di valore aggiunto; il raggiungimento di prestazioni efficaci dei processi; miglioramento del processo basato sulla valutazione dei dati e delle informazioni. L approccio per processi è applicato facendo ricorso alla metodologia PLAN-DO-CHECK-ACT con particolare attenzione al Pensiero Basato sul Rischio quale mezzo di prevenzione. La figura che segue presenta graficamente il meccanismo di gestione dei processi: STRUTTURA DEL SGQ ISO 9001: Contesto dell organizz azione 5 Leadership 6 Pianificazione 7 Risorse 8 Attività operative 9 Valutazione delle prestazioni 10 Miglioramento 4.1 Comprendere l organizzazione e il suo contesto 4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate 4.3 Determinare il campo di applicazione 4.4 QMS 5.1 Leadership e impegno 5.2 Politica 5.3 Ruoli responsabilità 6.1 Azioni per affrontare rischi ed opportunità 6.2 Obiettivi per la qualità 6.3 Pianificazi one delle modifiche Risorse strumentali Ambiente di lavoro 7.4 Comunicazione 7.5 informazioni documentate 8.1 Pianificazione e controlli operativi 8.2 e Requisiti per i prodotti ed i servizi 8.3 progettazione e sviluppo 8.4 Controllo dei processi, prodotti e servizi forniti dall esterno 8.5 Produzione ed erogazione dei servizi 8.6 Rilascio di prodotti e servizi 8.7 Gestione prodotti non conformi 9.1 /9.1.2 e Monitoraggio, misurazione ed analisi 9.2 Audit interni 9.3 Riesame della direzione 10.2 Non conformità ed azioni correttive 10.3 Miglioramen to continuo 6
7 INTERAZIONI CON ALTRI PROCESSI INTERAZIONI CON ALTRI PROCESSI MANUALE DI GESTONE PER LA QUALITÀ ISO 9001: RAPPRESENTAZIONE DI UN PROCESSO NEL SISTEMA Di seguito è rappresentato come un processo del sistema possa essere gestito attraverso il ciclo PLAN-DO- CHECK-ACT: ACT Incorporare i miglioramenti se necessario PLAN Pianificare i processi considerando il rischio INPUTS DO Realizzare il processo OUTPUTS CHECK Monitorare e misurare le prestazioni 1.5 PENSIERO BASATO SUL RISCHIO (RISK-BASED THINKING) L'effetto dell'incertezza di un determinato risultato ed il concetto di risk-based thinking, è considerato nel Sistema di Gestione per la Qualità dell azienda MyMax. L APA considera tale concetto implicito e lo incorpora nei requisiti per stabilire, implementare, mantenere e migliorare continuamente il Sistema di Gestione per la Qualità. L APA adotta una particolare metodologia per l adozione dell'approccio risk-based thinking basata anche sulla norma ISO che ne fornisce le linee guida. L APA ha stabilito per ogni processo i livelli di rischio in termini di abilità dell'organizzazione nel raggiungere gli obiettivi fissati e le conseguenze sui processi, prodotti, servizi e non conformità di sistema. Per l azienda MyMax Risk-based thinking significa considerare il rischio qualitativamente e dipendente dal contesto qualitativo dell'azienda. Sono definiti il rigore ed il grado di formalità necessario per pianificare e controllare il Sistema di Gestione per la Qualità, così come i suoi processi e attività. 7
8 1.6 COMPATIBILITÀ ED INTEGRAZIONE CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALI L azienda MyMax non ha adottato altri sistemi di gestione, ma deve necessariamente rispettare molti requisiti previsti dalle normative in ambito di sicurezza del lavoro e prevenzione ambientale. Per tale motivo la Direzione ha stabilito di integrare le attività cogenti relative alla sicurezza ed all ambiente nei processi controllati dal presente Sistema di Gestione per la Qualità considerando i seguenti requisiti: Contesto aziendale Direzione, politica e responsabilità Processi per pianificare e considerare rischi ed opportunità Processi relativi a clienti, prodotti e servizi Processi di valutazione delle prestazioni Processi per il miglioramento 2.0 NORME DI RIFERIMENTO L azienda MyMax ha sviluppato il Sistema di Gestione per la Qualità in conformità alle norme ISO 9000:2015 ISO 9001:2015 ISO 9004:2015 ISO Gestione del rischio Sono considerate rilevanti ai fini della corretta implementazione del sistema le seguenti normative: 193/2006 Tutela dati personali DLGS 81/2008 Testo unico sulla sicurezza del lavoro 8
9 3.0 TERMINI E DEFINIZIONI Si applicano le definizioni fornite dalla ISO 9000:2015 e ISO 9001:2015. Ai termini che seguono, ricorrenti nel presente manuale, onde evitare ambiguità, sono associate le definizioni indicate: MGQ SGQ MO PQ Manuale di Gestione per la Qualità Sistema di Gestione per la Qualità Manuale operativo Procedure Qualità 3.1 ABBREVIAZIONI I titoli delle posizioni organizzative sono abbreviati come segue: AMM BOV CD CED/LG COTEC DDQ DG EQUI HR HR P RLS RSPP RSPP SAQ SG SG SPP SUI Amministrazione Area Bovini Comitato Direttivo CED / Libro genealogico Coordinamento tecnico centrale Delegato Direzione Qualità Direzione Generale Area Equini Risorse umane Risorse umane Presidente Rappresentate dei lavoratori Responsabile del servizio di prevenzione e protezione Responsabile del servizio di prevenzione e protezione Settore assicurazione qualità Segreteria Generale Segreteria Generale Servizio di prevenzione e protezione Area Suini 4.1 CONTESTO AZIENDALE L Organizzazione ha determinato e verifica e riesamina costantemente quali problemi interni ed esterni possano avere effetti sull effettiva capacità di fornire costantemente prodotti e/o servizi conformi ai requisiti del cliente e/o di leggi e regolamenti, ovvero sui risultati attesi dal Sistema di Gestione per la Qualità. La matrice denominata Parti interessate loro Aspettative e Contesto Aziendale Allegato 01, ne definisce i dettagli operativi. Nel cruscotto degli indicatori di performance vengono monitorati l andamento e le modalità per conseguire gli obiettivi rispetto al contesto aziendale. 4.2 PARTI INTERESSATE L Organizzazione ha determinato e mantiene attivo il monitoraggio ed il riesame delle parti interessate rilevati per il Sistema di Gestione per la Qualità e dei requisiti ad esse applicabili. 9
10 La matrice denominata Parti interessate loro Aspettative e Contesto Aziendale Allegato 01, ne definisce i dettagli operativi. 4.3 SCOPO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ IL Sistema di Gestione per la Qualità è conforme al modello ISO 9001:2015 con il seguente scopo: Servizi per la Zootecnica. 4.4 ESCLUSIONI Tutti i requisiti della norma ISO 9001:2015 sono applicati. 4.5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ E SUOI PROCESSI L'architettura della documentazione del Sistema è presentata con lo schema che segue. Manuale della Qualità Parti Interessate Requisiti di Legge Rischi e Opportunità Procedure Qualità Altre Informazioni Documentate 10
11 4.4.1 Appendice al sistema di gestione per la Qualità e relativi processi L Organizzazione ha definito: - Processi necessari per la corretta attuazione del SGQ e sua applicazione (rif. Mappa dei processi); - I rischi e le opportunità per affrontare tali rischi in relazione ai processi strategici del SGQ; - Criteri ed i metodi per il monitoraggio e la misurazione dei processi strategici; - Gli obiettivi ( target da conseguire) e relativi indicatori per il monitoraggio Appendice al Sistema di gestione per la Qualità e relativi processi La Direzione, in collaborazione con i diversi responsabili di funzione / processo, effettua delle riunioni periodiche per monitorare l andamento degli indicatori aziendali e, con periodicità semestrale, effettua il riesame della direzione per valutare il raggiungimento degli obiettivi pianificati. 4.5 IL MANUALE DI GESTIONE PER LA QUALITÀ Il Manuale Qualità chiarisce la Politica Direzionale in materia di Qualità; definisce l'approccio e le disposizioni generali relative ai processi aziendali aventi influenza sulla Qualità e descrive il campo di applicazione del sistema di gestione della qualità con relative esclusioni. Alcuni capitoli del Manuale Qualità richiamano le Procedure Qualità applicabili. In un apposito capitolo del presente Manuale Qualità è dato l'elenco delle procedure. Nel Manuale Qualità sono descritti: i processi del Sistema Qualità e la loro interazione i riferimenti alle PQ; la politica direzionale in materia di Qualità e definire l'approccio generale agli aspetti trattati; regole relative alla Gestione della Qualità ; regole per la conduzione delle valutazioni operate da terzi. Il Manuale è costituito da: 1 pagina identificativa di copia, 1 pagina di indice dei capitoli capitoli da 0 a 10, Il Responsabile Qualità trattiene tutte le copie del Manuale Qualità non diffuse. Al momento della distribuzione il Responsabile Qualità identifica ogni copia distribuita, ne verifica la completezza e lo stato di aggiornamento, compila la pagina identificativa di copia e vi appone la propria sigla. L indice del manuale è siglato dalla D per approvazione. Copie del Manuale sono disponibili in sola lettura sulla rete intranet aziendale. La documentazione è soggetta al servizio aggiornamento; il servizio è garantito da Responsabile Qualità. Il contenuto delle revisioni è evidenziato in appositi paragrafi come definito nella procedura Gestione Documentazione SGQ 11
12 4.6 LE PROCEDURE QUALITÀ Le Procedura Qualità descrivono i processi richiesti per attuare il Sistema di Gestione per la Qualità e comprendono: le Procedura Qualità che descrivono i processi e le attività necessarie per mettere in atto il sistema le Procedura Qualità che descrivono le sequenze e la natura interattiva dei processi rilevanti per garantire la conformità dei prodotti e dei servizi. Le Procedura Qualità sono diffuse a tutte le persone che prendono parte alle attività indicate. Ogni Procedura Qualità richiama la modulistica da utilizzare. 4.7 MANUALI OPERATIVI Sono presenti delle Istruzioni operative per la corretta erogazione dei servizi noncè delle attività aziendali riunite in appositi Manuali Operativi. E presente Regolamento aziendale denominato Norma interna APA L elenco completo della documentazione in essere del SG è contenuto nel documento denominato Elenco Documenti SG 4.8 PROCESSI DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ La seguente tabella riporta o schema dei processi e la loro interazione I processi sono descritti nelle Procedure Qualità e per ognuno sono definiti: gli inputs richiesti e gli outputs attesi la sequenza e le interazioni dei processi i criteri, i metodi (incluse misurazioni e indicatori di prestazioni) e modalità di controllo dei processi le risorse necessarie e le modalità per garantire la loro disponibilità compiti e responsabilità assegnate rischi ed opportunità e piano di implementazione delle azioni per affrontarli metodi per monitorare, misurare e valutare i processi e, se necessario, le modifiche da adottare per raggiungere i risultati attesi opportunità per il miglioramento del processo e del sistema di gestione per la qualità. Tutte le informazioni relative al funzionamento dei processi sono documentate e conservate come previsto nelle apposite procedure. 4.9 PROCEDURE QUALITÀ DI RIFERIMENTO L elenco delle Procedure / Manuali Operativi in essere son contenuti ed aggiornati tramite il documento Elenco Documenti SG 12
13 5.1 LEADERSHIP E IMPEGNO GENERALITA La Direzione ha la Politica per la Qualità compatibile con il contesto e gli indirizzi strategici dell Organizzazione. La Direzione si fa parte attiva in merito all utilizzo dell approccio per processo, nonché del Risk-Based Thinking. La Direzione sui fa parte attiva affinchè tutto il personale possa portare il proprio contributo in merito all efficacia del SGQ. Infine, la Direzione supporta le diverse leadership presenti nell organizzazione affinchè orientino i processi verso il miglioramento continuativo FOCALIZZAZIONE DEL CLIENTE La Direzione, in collaborazione con i diversi leader coinvolti, provvede a: - definire i requisiti in input richiesti dal cliente nonché gli altri requisiti cogenti per i nuovi servizi da erogare; - valutare i rischi ed eventuali opportunità ; - valutare, in maniera continuativa, il raggiungimento del grado di soddisfazione dei propri Clienti. 13
14 5.2 POLITICA La Direzione definisce la Politica del SGQ e la comunica a tutti gli stakeholders coinvolti. 5.3 RUOLI, RESPONSABILITA E AUTORITA NELL ORGANIZZAZIONE La Direzione definisce ruoli, responsabilità e autorità affinchè : - gli obiettivi del SGQ vengano monitorati e perseguiti; - vengano intraprese azioni di miglioramento; - vengano pianificate, attuate e monitorare le modifiche del SGQ affinchè lo stesso risulti sempre efficace. La competenza e consapevolezza delle persone addette è definita nel presente Manuale alla sezione PIANIFICAZIONE 6.1 AZIONI PER AFFRONTARE IL RISCHIO E LE OPPORTUNITA L Organizzazione attraverso la Matrice di Gestione del rischio/opportunità allegato 02, ha provveduto a: - identificare i rischi / opportunità; - definito le azioni di contrasto; - avviato dei programmi informativi per diffondere tale cultura a tutta l organizzazione. La Direzione valuta, in maniera sistematica in sede di riesame mensile e in seconda analisi nel Riesame della Direzione, l efficacia delle azioni intraprese e/o pianificare per contrastare i rischi secondo quanto stabilito nel relativo allegato. 6.2 OBIETTIVI PER LA QUALITA E PIANIFICAZIONE PER IL LORO RAGGIUNGIMENTO La Direzione, visti i processi strategici dell Organizzazione, ha definito: - obiettivi ovvero i target da conseguire; - la pianificazione in termini di risorse umane, finanziarie e strumentali per il loro conseguimento nel rispetto dei tempi stabiliti. 6.3 PIANIFICAZIONE DELLE MODIFICHE La Direzione, in collaborazione con i diversi leader coinvolti, valuta in maniera preventiva le ricadute sul SGQ tutte le volte che venga proposta la modifica al sistema stesso. La pianificazione dell eventuale modifica da apportare al SGQ viene gestita attraverso l attenta analisi delle azioni correttive, come definito nel capitolo 10 denominato Miglioramento, cui si rinvia. L a Direzione, in ogni caso, prima di validare / autorizzare la modifica deve averne valutato il rischio / opportunità come indicato nel 6.1 già citato. 7.1 SUPPORTO RISORSE UMANE Gestione risorse umane: la ricerca e l inserimento in Associazione di nuovi collaboratori avviene in base a precisi profili di riferimento che definiscono dei pre-requisiti di tipo sia scolastico che lavorativo. Per ogni 14
15 collaboratore sono definite le principali mansioni, in base all area di appartenenza e/o processo operativo/gestionale di inserimento, nonché precisi percorsi di addestramento, formazione ed aggiornamento. L area qualità gestisce ed aggiorna tutti i dati, rilevanti per il sistema qualità, relativi alle risorse umane in un data base aziendale Gestione risorse finanziarie : la ricerca di forme di finanziamento a supporto delle attività dell Associazione avviene costantemente mediante i contatti con Enti istituzionali competenti. Il controllo delle risorse finanziarie dell Associazione avviene da parte sia di personale interno che esterno sempre in conformità alla normativa cogente di settore RISORSE STRUMENTALI (COMPRESI GLI STRUMENTI DI MISURA) Gestione infrastrutture: l Associazione mantiene in efficienza le infrastrutture necessarie per assicurare la conformità delle attività aziendali e garantire la sicurezza degli operatori coinvolti AMBIENTE L organizzazione si impegna in modo proattivo a mantenere a garantire l ambiente di lavoro rispettando le prescrizioni definite in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. 7.4 COMUNICAZIONE La Direzione definisce e mantiene attivi i canali di comunicazione all interno e verso l esterno dell Organizzazione, mediante incontri formalizzati, rete intranet e rete Internet. 7.5 INFORMAZIONI DOCUMENTATE Le informazioni sono disponibili nella mappa dei processi, nei sistemi informatici aziendali e nelle evidenze oggettive citate nelle singole Procedure. Per ulteriori dettagli si rimanda alla Procedura Gestione Documentazione SG. 8.0 ATTIVITA OPERATIVE 8.1 PIANIFICAZIONE E CONTROLLI OPERATIVI 8.2 REQUISITI PER I PRODOTTI ED I SERVIZI Il riesame del contratto è svolto dagli Organi Istituzionali al fine di stabilire tariffe e modalità erogative generali dei servizi offerti dall APA. In una fase successiva le aree competenti effettuano il riesame della documentazione contrattuale sottoscritta dai clienti/soci e la inoltrano alle diverse aree competenti per la fase di pianificazione e successiva erogazione del servizio. 15
16 8.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO La progettazione riguarda la possibilità di sviluppare nuovi servizi a sostegno delle esigenze dei clienti. L attività è svolta dalla Direzione in collaborazione con AQ, gli Organi istituzionali e le aree di volta in volta coinvolte. 8.4 CONTROLLO DEI PROCESSI, PRODOTTI E SERVIZI FORNITI DALL ESTERNO Tale processo viene attuato dall area qualità, in collaborazione con le diverse aree coinvolte ma riguarda solo i fornitori che l APA può liberamente selezionare sul territorio. Non viene effettuata la valutazione e qualifica dei c.d. fornitori istituzionali né dei clienti che forniscono i dati. 8.5 PRODUZIONE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI Erogazione dei servizi: sono stati definiti documenti operativi che fissano condizioni di erogazione e standard di qualità per i principali processi erogati dall Associazione. Identificazione e rintracciabilità del prodotto: il criterio della identificazione e rintracciabilità è garantito per tutti i dati, nonché per tutti gli altri elementi che caratterizzano il servizio, forniti sia direttamente dal cliente che raccolti dal personale APA. Proprietà del cliente e conservazione dei prodotti: i dati/prodotti forniti e di proprietà del cliente sono gestiti in maniera da garantirne la rintracciabilità in tutte le fasi di lavorazione. 8.6 RILASCIO DI PRODOTTI E SERVIZI L organizzazione mediante i criteri definiti nelle procedure e nei Manuali Operativi per l erogazione dei servizi garantisce la conformità degli stessi in merito alle aspettative dei clienti. 8.7 GESTIONE PRODOTTI NON CONFORMI Tutte le segnalazioni e/o reclami inoltrati dai clienti sono valutate costantemente ed opportunamente risolte come da procedura/manuale operativo M.O./11 Manuale Operativo Gestione Non Conformità 9.0 VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI 9.1 /9.1.2 E MONITORAGGIO, MISURAZIONE ED ANALISI Sono svolti costantemente monitoraggi e misurazione sia sui processi, per appurarne le performance che sui prodotti finiti (dati, documenti ufficiali realizzati). I dati strategici del sistema qualità sono raccolti ed analizzati al fine di individuare spazi di miglioramento 9.2 AUDIT INTERNI Sono svolte attività di audit interne su tutti i processi aziendali al fine di misurare l efficienza del sistema qualità, valutare il rispetto della corretta applicazione delle procedure, istruzioni, regolamenti, protocolli, ed avviare azioni per eliminare eventuali punti deboli riscontrati. 16
17 9.3 RIESAME DELLA DIREZIONE Ogni sei mesi la direzione effettua il riesame al fine di valutare l andamento dell organizzazione e il rispetto dei target fissati nel piano degli obiettivi MIGLIORAMENTO 10.2 NON CONFORMITÀ ED AZIONI CORRETTIVE Sono avviate opportune azioni correttive sia per risolvere le cause delle non conformità riscontrate, sia per migliorare costantemente il modo di lavorare MIGLIORAMENTO CONTINUO Sono definiti dei momenti di confronto interno al fine di stabilire possibili strategie ed attività per il miglioramento continuo sia dei processi aziendali che dell organizzazione globalmente intesa. 11. ALLEGATI DI RIFERIMENTO 12. MATRICE DI CORRELAZIONE 17
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