EMISSIONI DI CO2 2005

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2 Obiettivo di piano La riduzione di CO 2 stimata attraverso l applicazione delle azioni di piano è del 21,65% in linea con gli obiettivi di piano. EMISSIONI DI CO EMISSIONI DI CO (senza interventi) Stima della diminuzione delle emissioni di CO2 tra 2005 e 2020 grazie alle azioni messe in campo dal SEAP % RIDUZIONE [ton/anno] [ton/anno] [ton/anno] EDILIZIA E TERZIARIO , , ,42 15,98 Municipale 1.953, ,81 907,55 46,45 Terziario , ,90 746,42 3,61 Residenziale , , ,04 18,05 Pubblica Illuminazione 1.791, , ,41 55,85 TRASPORTI , , ,34 30,26 Flotta comunale 107,19 107,19 19,29 18,00 Trasporto pubblico 359,04 359, Flotta privata , , ,04 30,77 ALTRO , , ,95 23,09 Rifiuti 6.246, , ,71 65,28 Industria , , ,24 20,00 Ciclo delle acque (acque potabili e depurazione) , , PRODUZIONE LOCALE ENERGIA ELETTRICA 1.447,46 - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE - - ACQUISTI VERDI - - PARTECIPAZIONE E DISSEMINAZIONE - - TOTALE , , ,17 21,67 TOTALE SENZA PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA ELETTRICA E INDUSTRIA , , ,47 21,65 1

3 INDICE DOCUMENTO 1 STRATEGIA GENERALE... 3 IL COMUNE... 4 GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PIANO D AZIONE... 6 LA VISION A LUNGO TERMINE... 8 ASPETTI ORGANIZZATIVI L INVENTARIO DELLE EMISSIONI METODOLOGIA INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI DI CO 2 (IBE 2005) IL PIANO D AZIONE INTRODUZIONE LE AZIONI RIEPILOGO AZIONI IL BILANCIO DELLA CO 2 AL 2020 E IL PIANO DI MONITORAGGIO L IMPATTO DEL PIANO SUL BILANCIO DELLA CO 2 AL IL PIANO DI MONITORAGGIO DOCUMENTO 2 IL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE DOCUMENTO 3 IL PIANO DI DISSEMINAZIONE

4 DOCUMENTO 1 STRATEGIA GENERALE 3

5 IL COMUNE Vasto, in provincia di Chieti, è una città di collina sorta in età antica, nota per la gustosa produzione dolciaria, per la realizzazione di fini merletti e di oggettistica sacra, oltre che per la lavorazione artigianale del ferro, del rame e del vetro; nella sua economia predominano le attività terziarie. Solo una piccola fetta della comunità dei vastesi risiede nei numerosi aggregati urbani (Catello, Del Borrello, Genova-Rulli, Iacobucci, Luci, Maddalena, Pagliarelli, Roselli, Sant'Onofrio, Vignola, Villa de Nardis e Zimarino) e nelle località minori del comprensorio (Collepizzuto, Marina di Vasto, Porto di Vasto e San Lorenzo), pure in fase di sensibile espansione edilizia; la maggior parte è concentrata invece nel capoluogo comunale, disposto ad anfiteatro sul terrazzamento costiero che incornicia il golfo sottostante. Dall'abitato si domina la placida distesa del mare Adriatico e, nella direzione opposta, una fuga di dolci pendii votati alla coltura promiscua e ai seminativi nudi, punteggiati da casolari e solcati dal fiume Sinello e dal torrente Buonanotte. La voce germanica GUASTUS 'luogo incolto' è all'origine del nome di questa cittadina, sorta nel XII secolo in seguito al declino del più antico centro di HISTONIUM, che intorno al Mille sembra scomparire dalla storia anche come residuo toponomastico -esso si era sviluppato nel V secolo a.c. per iniziativa dei frentani, che, inserendosi in un contesto insediativo già notevolmente evoluto, si preoccuparono in primo luogo di potenziare l'approdo di Punta della Penna, facendone il fulcro di una vivace attività commerciale-. Il borgo pervenne nella prima metà del Quattrocento a Giacomo Caldora, che ne irrobustì le opere di fortificazione, e nel 1497 ai marchesi D'Avalos, che ne furono da allora ininterrottamente munifici signori. Fra le numerose testimonianze della civiltà italica e romana fiorita in queste contrade spicca l'anfiteatro di epoca imperiale, sulle cui rovine sorge l'attuale piazza Gabriele Rossetti. Nel cuore della cittadina sono concentrati molti monumenti di grande decoro e di indiscusso prestigio: i resti delle antiche opere di fortificazione; il maestoso palazzo edificato da Giacomo Caldora su una struttura preesistente, poi ristrutturato dai marchesi D'Avalos e infine ripreso nel XVIII secolo; la cattedrale di San Giuseppe dalla nobile e antica facciata ornata da un portale duecentesco; la chiesa di Santa Maria Maggiore, edificata nell'xi secolo ma più volte rimaneggiata, e quelle settecentesche di San Francesco di Paola e della Madonna del Carmine. Le Coordinate geografiche sono le seguenti: 42 7'31"08 N; 14 42'24"48 E. Vasto si trova a circa 77 km a Est del capoluogo di provincia, Chieti, a 144 m s.l.m (collina litoranea - min 0 max 254) e ha una estensione di 70,65 km 2, la terza più estesa della provincia. La popolazione, di abitanti nel 2009 è in costante crescita. ANNO POPOLAZIONE

6 ANNO POPOLAZIONE La densità abitativa è di 563,5 abitanti/kmq. Il numero di famiglie al 2009 è di , mentre l età media dei residenti è di 42,2 anni, una delle più basse della provincia. I cittadini stranieri al 2009 sono 1.988, e rappresentano il 5,0% della popolazione residente. Il reddito pro-capite annuo è di Euro , al 5 posto nella graduatoria provinciale. Il numero di abitazioni (censimento 2001) è pari a , superiore al numero delle famiglie e quindi segnale di una forte valenza turistica estiva della città e di una forte vivacità edilizia nell ultimo decennio. La proiezione sulla popolazione al 2020, compreso gli stranieri, effettuata dell organismo statistico regionale CRESA è pari a abitanti, in crescita rispetto all attualità. La pericolosità sismica è 3, ossia Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti. La zona climatica è la D, ossia il periodo di accensione degli impianti termici va dal 1 novembre al 15 aprile (12 ore giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco. I Gradi Giorno (GG) sono (unità di misura che indica il fabbisogno termico di una determinata area geografica relativa alle vigenti normative sul riscaldamento/raffreddamento delle abitazioni). Per quanto riguarda l economia si osserva come nel periodo estivo ritmi frenetici si propagano da Marina di Vasto al capoluogo comunale, risvegliando il forte spirito di intraprendenza economica dei vastesi. Così, mentre tutto scorre come d'abitudine nell'entroterra collinare -qui si pratica intensivamente la coltivazione di cereali, ortaggi, vite e olivo e operano le imprese attive nei settori alimentare, tessile e metalmeccanico-, lungo il litorale si mette in moto la potente macchina legata al turismo balneare. Quest'ultimo è il principale artefice del benessere dell'area, della qualità della vita e dell'efficienza del sistema delle infrastrutture. Il comune, sede di pubblici uffici giudiziari e finanziari, ospita circoli ricreativi e culturali, periodici locali, emittenti televisive e radiofoniche private; è dotato dei principali istituti di istruzione secondaria di secondo grado, di un museo archeologico e di uno della civiltà contadina, di una pinacoteca, di ricchissime biblioteche, di alcuni cinema, un teatro e una sala congressi; prestigiosi i suoi alberghi, residence, ristoranti e locali notturni; attrezzati i campeggi, i villaggi turistici, gli stabilimenti balneari; modernissimi gli impianti sportivi e senza confronto nel circondario le sue strutture sanitarie, che annoverano un ospedale, un poliambulatorio specialistico, un istituto di riabilitazione, un consultorio familiare e un centro per la salute mentale. Per quanto riguarda l accessibilità, nel capoluogo comunale, con la moderna espansione costiera servita dalla linea ferroviaria Bologna-Bari, la strada statale n. 86 Istonia, proveniente dall'entroterra molisano, incrocia la n. 16 Adriatica; 10 chilometri a nord dell'abitato, quasi in corrispondenza delle strutture portuali adibite ad operazioni turistiche e commerciali, è situato il casello di Vasto Nord dell'autostrada Bologna-Taranto (A14), 8 chilometri a sud quello di Vasto Sud del medesimo tronco autostradale. Con l'ausilio di questo articolato sistema viario sono agevoli i collegamenti con l'area metropolitana di Chieti-Pescara e con l'aeroporto "Pasquale Liberi", che dista 71 km, nonché con l'aerostazione di Roma/Fiumicino e con l'importante scalo marittimo di Napoli, nonostante i 307 e i 195 km di distanza. Questa florida cittadina rappresenta il polo di aggregazione di un vasto ambito territoriale, che si estende dai Monti dei Frentani fino a buona parte del litorale meridionale chietino; per i comuni dell'area rappresenta il punto di riferimento per i consumi, lo studio, il lavoro e le necessità burocratico-amministrative. 5

7 I territori costieri della provincia presentano un notevole afflusso turistico estivo con relative problematiche connesse alla mobilità, all aumento dei consumi elettrici per il raffrescamento e all aumento della produzione dei rifiuti. Il Comune di Vasto rientra nel Parco della costa teatina, la cui valorizzazione sostenibile è uno degli obiettivi prioritari a livello provinciale. Le presenze turistiche totali al 2001 erano pari a di cui derivanti dalle seconde case e alberghiere. Evidente l apporto che il flusso turistico conferisce nel quadro emissivo del comune. GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PIANO D AZIONE Con l adesione al Patto dei Sindaci il Comune di Vasto si è impegnato a elaborare e attuare un proprio Piano d Azione per l Energia Sostenibile per ridurre le proprie emissioni di CO 2. Secondo le indicazioni della Commissioni Europea l obiettivo generale del Piano è: definire le azioni che ciascuna autorità locale deve attuare al fine di raggiungere gli obiettivi prefissi dall UE per il 2020, in particolare riducendo le emissioni di CO 2 sul proprio territorio municipale di una percentuale maggiore del 20% e aumentando del 20% l efficienza energetica e la produzione da fonti rinnovabili. Queste azioni saranno definite in aree di attività localmente rilevanti per le competenze delle autorità stesse. Gli obiettivi del contesto locale sono valutati anche con riferimento a: Scala globale - IPCC Fourth Assessment Report (2007); - Il Rapporto Stern (2007); - Il rapporto Copenaghen (2009); Scala europea - Covenant of Mayors - Patto dei Sindaci; - La Carta di Lipsia; - COM(2008) 30 final by Opportunità di cambiamento del clima europeo; Scala Italiana - Strategia d'azione ambientale per lo Sviluppo Sostenibile in Italia (2002); - Piano nazionale di riduzione dei gas serra; Scala regionale - Piano regionale qualità dell aria; - Linee guida regionali sulle fonti rinnovabili; - Documento preliminare piano energetico provinciale. Un Piano d Azione per l Energia Sostenibile ha le seguenti caratteristiche generali: include una stima delle emissioni di CO 2 a livello comunale. A tal fine deve riferirsi a informazioni accessibili che rendano agevoli i calcoli, le stime e le estrapolazioni. il Piano d'azione per l'energia Sostenibile deve essere incentrato su aspetti che rientrano nelle competenze del Comune, soprattutto per quanto riguarda le successive modalità di attuazione. Non devono essere trascurati aspetti come il trasporto privato o le attività sulle quali il Comune e/o la Provincia (es. impianti termici civili) hanno possibilità d influenza e che hanno un ruolo non marginale nel bilancio delle emissioni. Il Comune di Vasto non è dotato di un piano d azione già adottato nel passato e non è titolare di un inventario delle emissioni. Nella costruzione del bilancio della CO 2, in uniformità a quanto indicato dalla Commissione Europea e dalla cabina di regia regionale l anno di riferimento è, pertanto, il 2005 e il piano d azione prende in considerazione il periodo

8 La proiezione del livello emissivo al 2020 senza la realizzazione degli interventi di piano è fatta sulla scorta degli scenari prospettati dal documento preliminare di pianificazione energetica della Provincia di Chieti e dal Piano energetico regionale. In linea generale le aree d azione di un Comune rispetto alla materia energetica si distinguono in: - attività e strutture dirette; - i servizi comunali; - raccordo con le attività e strutture civili e/o produttive/commerciali/terziarie. Le possibilità di un Comune di ridurre le emissioni di CO 2 sono infatti limitate principalmente alle proprie competenze istituzionali. Pertanto vi sono alcune aree per le quali un Comune può impegnarsi maggiormente che in altre nel ridurre le emissioni stesse. Secondo le indicazioni pubblicate dalla DG TREN Segreteria della Covenant - un Piano d Azione per l Energia Sostenibile deve includere azioni riguardanti sia il settore pubblico che privato. Pertanto, in linea di principio, si prevede che i SEAP devono comprendere azioni nei seguenti settori: Edifici (di nuova costruzione o con importanti ristrutturazioni); Strutture urbane; Trasporti e mobilità urbana; Cittadinanza ed in generale partecipazione della società civile; Comportamenti energetici dei cittadini, dei consumatori e delle imprese; Pianificazione urbanistica. La politica industriale, di norma non di competenza comunale, non è inclusa nelle azioni dei Piani d Azione per l energia sostenibile. Le riduzioni delle emissioni di CO 2, dovute alle delocalizzazioni industriali sono, pertanto, esplicitamente escluse. Resta tuttavia la possibilità di valutazione delle stesse in relazione alle pianificazioni di settore, con particolare riferimento al Piano Territoriale delle Attività Produttive Provinciale (PTAP). La tabella che segue riassume le aree d azione in cui si concentra il Piano d Azione per l Energia Sostenibile ripartite tra quelle dove il Comune ha diretta competenza e quelle in cui, per esempio, può solo agire attraverso azioni di regolamentazione, ispezione, controllo e diffusione della sensibilizzazione ambientale. DIRETTE ENERGIA NON STRETTAMENTE ENERGIA AREA AZIONE RACCOLTA DATI VALUTAZIONE EMISSIONI PROPOSTE D'AZIONE IMPEGNO ALLA RIDUZIONE Illuminazione pubblica SI SI SI SI Semafori SI SI SI SI Autoparco comunale SI SI SI SI Autoparco di servizio (Verde pubblico, pulizia strade, ecc ) SI SI SI SI Gestione edifici pubblici (elettrico termico) SI SI SI SI Raccolta rifiuti SI SI SI SI Ciclo dell'acqua NO NO NO NO Trasporti pubblici comunali (ove applicabile) SI SI SI SI Pianificazione SI NO SI NO Acquisto di beni e servizi SI NO SI NO Altro SI SI 7

9 AREA AZIONE RACCOLTA DATI VALUTAZIONE EMISSIONI PROPOSTE D'AZIONE IMPEGNO ALLA RIDUZIONE INDIRETTE NON STRETTAMENT E ENERGIA Uso domestico SI SI SI SI (in parte) Piccoli esercizi commerciali, negozi, laboratori, ecc SI SI SI NO Mobilità urbana SI SI SI SI (in parte) Le emissioni collegate a tutte le aree dove un Comune non ha competenza diretta, non sono ricomprese nel Piano d Azione per l Energia Sostenibile. Sono pertanto escluse: le aree industriali e le industrie; la rete autostradale e le grandi vie di comunicazione. Pertanto le azioni contenute nel Piano d Azione per l'energia Sostenibile tengono conto delle aree d azione di diretta competenza del Comune che possono essere riassunte nei seguenti 4 raggruppamenti, come d altra parte indicato nelle linee guida comunitarie della Covenant: 1. La gestione dei consumi propri del Comune e quella dei servizi erogati: edifici pubblici, servizio di illuminazione pubblica, trasporti pubblici, la produzione di specifiche per contrarre altri servizi, ecc. Questo include azioni volte all uso razionale dell'energia, al miglioramento dell efficienza energetica dell uso delle fonti convenzionali, all utilizzo di carburanti alternativi per il trasporto, ecc..; 2. Pianificazione, sviluppo e regolamentazione: attraverso elaborazione e redazione di bilanci, misure fiscali, ecc ; 3. Informazione, realizzazione di azioni esemplificative e di incoraggiamento: attraverso campagne, accordi, azioni di consapevolizzazione ambientale e diffusione delle buone prassi sia all interno dell Ente che verso i cittadini; 4. La produzione e l approvvigionamento da fonti rinnovabili: sia direttamente come produttore (reti di riscaldamento/raffreddamento, biomassa, solare, fotovoltaico, eolico di piccola taglia, ecc ) o indirettamente dando sostegno ai cittadini per promuovere presso le abitazioni private l'installazione e l'utilizzo di fonti di energie rinnovabili ovvero l'acquisto di elettricità verde. Appare del tutto evidente che in Comuni di piccole dimensioni quale quello di Vasto, le possibilità di intervento per raggiungere gli obiettivi generali sopra descritti, hanno pochissimi margini di manovra in quanto vanno a impattare su un limitato contesto abitativo e con irrilevante problematica legata ai trasporti, sia di carattere privato che pubblico. Gli elementi chiave della strategia sono rappresentati da un miglioramento delle prestazioni degli edifici esistenti, dal ricorso alle fonti rinnovabili, da una integrazione della mobilità all interno di una pianificazione sostenibile di livello territoriale e da un miglioramento dell impiantistica termica collegata anche alle evoluzioni normative di sicurezza. LA VISION A LUNGO TERMINE Il Comune di Vasto è inserito in un contesto territoriale da anni fortemente impegnato nel campo dello sviluppo sostenibile e della promozione delle fonti energetiche rinnovabili e del risparmio energetico. In particolare sin dal 2001 il Comune di Vasto ha aderito al processo di Agenda 21 Locale avviato dalla Provincia di Chieti e successivamente alla Campaign for take off, iniziativa della Commissione Europea per il decollo delle fonti rinnovabili. Gli obiettivi di tale campagna, a livello provinciale, sono riportati nel grafico sottostante. 8

10 I risultati complessivi raggiunti evidenziano sul territorio un significativo aumento di produzione di energia da fonti rinnovabili (in particolare da fotovoltaico), purtroppo non supportato da una riduzione dei consumi che invece hanno registrato un consistente incremento. PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI VARIAZIONE TREND +6,2% 22,38% 28,57% (+35% rispetto a produzione 2000) CONSUMI 1.826GWh 2.266GWh +24,1% Il Comune di Vasto rientra nel comprensorio montano del Comprensorio Vastese. In tal senso interessanti notizie sullo sviluppo territoriale sono delineate dal Piano di sviluppo locale del Gal Vastese Inn, che pur non interessando direttamente il comune di Vasto, ne ricomprende la strategia pianificatoria in quanto città principale di riferimento del comprensorio. Il Comprensorio del Vastese (CV) costituisce da lungo tempo una entità omogenea dal punto di vista geografico, storico e socio-economico. Esso interessa un totale di 30 Comuni distribuiti fra il F. Sinello a nord ed il F. Trigno a sud lungo una fascia collinare che va dal mare Adriatico ad est e le montagne molisane dell area di Agnone. Di questi, al 2005, 9 Comuni costituiscono la Comunità Montana ALTO VASTESE (CMAV) e 16 la Comunità Montana MEDIO VASTESE (CMMV). I restanti 5 sono i Comuni di Vasto, San Salvo, Casalbordino, Cupello e Pollutri. Tutti gli strumenti programmatici della Regione Abruzzo, sia generali che settoriali, hanno confermato sin dai primi anni 70 agli inizi dell esperienza regionale, l unitarietà di riferimento rappresentata dal CV, con la sola variabilità di alcuni Comuni a cavallo fra il CV ed il Sangro- Aventino (Montazzoli, Torino di Sangro). I tentativi, purtroppo abortiti, di articolare in comprensori o ambiti programmatici sub-provinciali il territorio regionale, hanno sempre portato alla definizione di 3 ambiti geografici facenti capo ai centri di Chieti, Lanciano e Vasto. Sulla base delle informazioni contenute nell Atlante nazionale del territorio rurale circa l accessibilità della popolazione residente, le aree comprese nel comprensorio montano interno del Vastese risultano pressoché comprese nelle due classi di accessibilità più bassa. Tale posizione è dovuta, da una parte, al fatto che le aree montane interne risultano scarsamente abitate e, dall altra, alla modesta infrastrutturazione e alle condizioni talora insoddisfacenti della rete viaria di comunicazione. A tale riguardo, un miglioramento sostanziale alle condizioni di accessibilità potrebbe derivare dalla realizzazione del progetto della superstrada Transcollinare. 9

11 L area è caratterizzata da un potenziale produttivo agricolo che viene sempre meno utilizzato, essendosi ridotta la SAU di circa il 20% nel periodo La popolazione residente, tenuto conto dell elevato grado di senilizzazione, l emorragia di persone in età lavorativa o emigrata in altre regioni italiane e all estero o gravitante sulle aree costiere del comprensorio e la modesta tradizione imprenditoriale, costituisce un vincolo allo sviluppo di iniziative aventi carattere innovativo. Le aziende sono spesso impreparate a confrontarsi sul mercato mediante azioni coordinate e prolungate, preferendo in taluni casi rapporti esclusivi di sbocco di mercato che ne riducono la vitalità e la capacità negoziale. La modesta dotazione di servizi costituisce, assieme alla scarsità di opportunità di impiego nell area, la causa principale del pendolarismo della popolazione verso i centri costieri. La situazione è ancor più aggravata dalla distanza dei vari centri dal capoluogo provinciale e dal processo di decentramento amministrativo ancora non sviluppato. Ciò costringe la popolazione a spostamenti fino a 2 ore per poter accedere ai servizi erogabili presso Chieti. Il livello dei servizi erogati dagli enti locali è influenzato dalla modesta dimensione demografica di molti dei centri urbani dell area, quali anche il Comune di Cupello. Il grado di informatizzazione è modesto e limitato essenzialmente ai servizi anagrafici. Le condizioni generali ambientali dell Area possono definirsi poco compromesse dal punto di vista ambientale, tenuto conto: - della assenza di attività produttive potenzialmente inquinanti; - di una pressione demografica in diminuzione e di fenomeni di degrado sostanzialmente modesti. Fanno eccezione lo stato delle acque superficiali, in particolar modo nei tratti terminali dei fiumi che interessano l area del Vastese, e il dissesto idrogeologico di numerosi centri urbani. Dal punto di vista dei rischi futuri, è possibile richiamare l attenzione sui seguenti aspetti: - le pressioni derivanti da un auspicato sviluppo del turismo e le scelte da associare a politiche di turismo sostenibile; - una inadeguata attenzione a fenomeni quali l inquinamento fluviale; - la scarsa attenzione prestata alla produzione/smaltimento dei rifiuti e le iniziative in ritardo riguardo alla raccolta differenziata; - inadeguato monitoraggio delle condizioni geologiche ed idrogeologiche e interventi di prevenzione associati; - la riduzione nella manutenzione dei pascoli e delle aree boschive; - l effetto sul paesaggio degli interventi di generazione di energia eolica. Il piano di sviluppo punta soprattutto su due linee di azione : 1. la promozione e valorizzazione dei prodotti tipici locali; 2. la integrazione del turismo rurale con la valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali, ossia la valorizzazione del territorio attraverso le risorse del patrimonio naturale e culturale e dei prodotti tipici. In definitiva l esame delle caratteristiche principali dell Area interna del vastese e dei fenomeni di vario genere che lo hanno interessato negli ultimi decenni consente di evidenziare i seguenti aspetti peculiari. L area è tuttora interessata da un costante declino demografico, causato da una riduzione nei tassi di natalità e corrispondente accrescimento degli indici di vecchiaia, e da una gravitazione della popolazione attiva verso l area costiera del CV o altre aree in grado di offrire maggiori opportunità occupazionali. Il tasso di disoccupazione dell area coincide con quello dell intero Mezzogiorno, ed è molto più elevato di quello provinciale e regionale, il che indicherebbe ridotte opportunità occupazionali di tipo dipendente nell area interna, a fronte di una limitata propensione della popolazione attiva ad intraprendere attività di tipo indipendente. 10

12 Il sistema produttivo è caratterizzato da una presenza significativa delle attività agricole e di trasformazione dei prodotti agricoli, segno di una vocazione tradizionale e non solo potenziale del territorio a privilegiare attività in grado di assicurare una significativa presenza su altri mercati oltre quello locale, tramite prodotti aventi caratteristiche di tipicità e di buona qualità (salumi, olio, vino, ortofrutta, tartufi ecc.) e servizi ad essi associabili (in particolar modo la ricettività ed ospitalità di tipo rurale. La dotazione di emergenze culturali è variamente caratterizzata ed in grado di consentire l identificazione e la percorribilità di itinerari mono o pluritematici volti a valorizzare risorse minori ma fortemente integrate con il carattere generale del territorio. E già stata avviata nel recente periodo una fase di programmazione per la realizzazione del sistema di gestione dei beni culturali. Il territorio sembra risentire di una assai modesta attività di marketing del territorio, inteso come affermazione di una sua visibilità all esterno, strettamente dipendente dalle opportunità esistenti in loco ed in grado di innescare manifestazioni di interesse (visita, avviamento di attività produttive da parte di imprenditori esterni, sinergie di cooperazione transterritoriale ecc.). L analisi SWOT circa le caratteristiche principali del territorio in termini di punti di forza/opportunità e di debolezza/rischi consente di evidenziare quanto segue. A. I maggiori punti di forza sono: - la situazione ambientale poco compromessa, in grado di confermare una buona qualità generale delle condizioni ambientali; - la dotazione di risorse culturali ed ambientale di interesse, in grado di sostenere una crescita e differenziazione qualitativa dei flussi turistici - una sostanziale tranquillità sociale. B. I maggiori punti di debolezza sono: - una dinamica demografica negativa nel medio-lungo periodo, con una consistenza demografica modesta e bassa densità territoriale; - una classe lavorativa debole a causa della emigrazione della forza lavoro verso le aree costiere; - elevati tassi di senilizzazione e modesti tassi di natalità - una limitata capacità imprenditoriale con scarso contenuto innovativo. In termini di dinamiche possibili di sviluppo, è evidente che l Area evidenzia più punti di debolezza che di forza, il che rende ancora più vitale l attuazione di azioni di presidio e di valorizzazione delle risorse esistenti al fine di contrastare i fenomeni in atto. È uno scenario, quello sopra delineato, che accomuna molte aree interne e montane del territorio nazionale, non solo meridionali. 11 Il Comune di Vasto ha aderito al Patto Territoriale Trigno Sinello, condividendone la pianificazione e le iniziative soprattutto in campo turistico. Il Comune di Vasto è anche interessato dal parco nazionale della Costa Teatina istituito con l'art. 8 della Legge n. 93 del , ma non ancora delimitato nella sua interezza e non ancora decollato, ma che rappresenta un ulteriore elemento rafforzativo delle caratteristiche fortemente turistiche del territorio. Su tale base generale la vision di lungo termine sia generale che specifica non può prescindere da un forte impegno nella direzione dello sviluppo sostenibile: - con l adesione al Patto dei Sindaci il Comune di Vasto intende contribuire alla dinamica regionale virtuosa in materia di efficienza energetica e di sfruttamento delle energie rinnovabili, che vede in prima linea nell attuazione degli obiettivi del patto stesso sia l Ente Regione, sia le quattro province abruzzesi che tutti i Comuni della Provincia di Chieti, Pescara e Teramo e, nel prossimo futuro anche quelli dell aquilano;

13 - il Comune di Vasto, così come tutti i Comuni aderenti al Patto che la stessa Provincia di Chieti pongono al centro delle decisioni politiche la tutela dell ambiente e l efficienza energetica unitamente alle energie rinnovabili fanno parte di questo obiettivo; - il Comune di Vasto, attraverso le strutture di supporto, Provincia di Chieti e A.L.E.S.A., si impegna politicamente nella cooperazione e integrazione europea: il patto dei Sindaci aiuterà a sviluppare legami più stretti con gli altri Comuni d Europa aventi analoghe prospettive e ambiziose strategie di sviluppo sostenibile, generando un virtuoso scambio di buone prassi che da sole potranno generare significativi passi verso il raggiungimento degli obiettivi posti. I settori prioritari di attuazione del SEAP sono l edilizia pubblica e privata, l illuminazione pubblica, la gestione dei servizi (in particolare nel campo dei rifiuti) e la mobilità di sistema. La riduzione del 20% di emissioni di CO 2 entro il 2020 rispetto ai valori 2005 è una grande sfida che deve accompagnare le prospettive di riqualificazione economica gestionale dell intero territorio e non solo quelle del Comune di Vasto e la condivisione di obiettivi in senso orizzontale e verticale tra i vari livelli di governo non può che essere la base strutturale del sistema. Lo sviluppo e l attuazione del SEAP si concentra, pertanto, sulle seguenti linee strategiche: - maggiore efficienza e risparmio energetico, che interessa tutti i settori di consumo e tutti i cittadini, con uno sguardo alle linee di sviluppo ipotizzate per il territorio. A partire dalla maggiore efficienza degli edifici esistenti e dalla maggiore sicurezza impiantistica, passando dall aumento della raccolta differenziata dei rifiuti e al decollo di sistemi di gestione turistico-ambientale sino alla razionalizzazione d area della mobilità: una strategia di intervento incentrata su aspetti che rientrano nelle competenze proprie e/o d indirizzo del Comune, soprattutto per quanto riguarda le successive modalità di attuazione, e che si avvale di misure e strumenti di controllo politico; - creazione del cosiddetto ambiente amministrativo favorevole nei confronti delle buone pratiche ambientali e energetiche, del contenimento dei consumi e della produzione locale di energia, con misure attive e di sensibilizzazione e disseminazione che sappiano coinvolgere tutti i portatori d interesse nelle loro diverse configurazioni e integrazioni. Tutto ciò richiede un continuo lavoro, che deve essere organizzato a livello comunale e sovraccomunale con dinamismo e flessibilità e che deve traguardare al 2020 semplicemente come un punto di partenza, attraverso l utilizzo creativo ed efficace di adeguate strutture logistiche e finanziarie che ne consentano la piena implementazione. Gli obiettivi al 2020 devono essere di semplice passaggio verso altri più ambiziosi già posti in agenda dai governi mondiali e che possano contribuire dal basso a osservare con serenità il futuro senza petrolio che aspetta l umanità nei decenni a venire. Per raggiungere questi risultati sarà essenziale migliorare la competitività economica delle soluzioni energetiche, ma occorrerà garantire l irreversibilità del processo, operando con continuità e in rete con le comunità contermini e europee. 12

14 ASPETTI ORGANIZZATIVI Struttura organizzativa e di coordinamento Per la realizzazione del SEAP il Comune di Vasto si è avvalsa del supporto tecnico scientifico della Provincia di Chieti e della relativa tecnostruttura A.L.E.S.A. srl, Agenzia Locale per l Energia e lo Sviluppo Ambientale nata nel 2001 da un cofinanziamento comunitario SAVE. Il 25 settembre 2009, nel corso della Conferenza Europea sul cambiamento climatico a Huelva (Spagna), la Provincia di Chieti ha sottoscritto la Covenant of Mayors - Patto dei Sindaci. Con tale accordo ha assunto formalmente il ruolo di Struttura di Supporto della Commissione Europea, per il proprio territorio per la promozione e attuazione del Patto che prevede l attività di coinvolgimento dei Comuni d Europa, finalizzata alla redazione di piani di sviluppo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico per il conseguimento degli obiettivi del Pacchetto Clima ed Energia (-20% di riduzione di CO 2, + 20% di aumento dell'efficienza energetica, 20% di energia da fonti rinnovabili). Il processo posto in essere dalla Provincia di Chieti, come detto con il supporto della tecnostruttura A.L.E.S.A. srl, è stato quello della disseminazione sul territorio per un coinvolgimento attivo di tutte i Comuni. Il 21 novembre 2009 presso la Sala Convegni del Complesso Monumentale S. Spirito in Via Santo Spirito Lanciano, c è stata la cerimonia ufficiale della firma del Patto dei Sindaci - Covenant of Mayors, da parte dei Sindaci delle Amministrazioni Comunali. Tutti Comuni del territorio provinciale hanno formalmente aderito, adottando apposita delibera di Consiglio Comunale come da tabella successiva: N. COMUNE Numero DATA Delibera DELIBERA C.C. 1. ALTINO 43 12/11/ ARCHI 60 16/11/ ARI 32 28/11/ ARIELLI 26 26/11/ ATESSA 69 16/11/ BOMBA 38 28/11/ BORRELLO 33 14/11/ BUCCHIANICO 57 25/11/ CANOSA SANNITA 40 17/11/ CARPINETO SINELLO 32 30/10/ CARUNCHIO 32 22/12/ CASACANDITELLA 20 20/11/ CASALANGUIDA 22 14/11/ CASALBORDINO 40 20/11/ CASALINCONTRADA 32 06/11/ CASOLI 43 16/11/ CASTEL FRENTANO 57 18/11/ CASTELGUIDONE 22 11/12/

15 N. COMUNE Numero DATA Delibera DELIBERA C.C. 19. CASTIGLIONE M. MARINO 15 30/10/ CELENZA SUL TRIGNO 38 28/10/ CHIETI /11/ CIVITALUPARELLA 29 26/11/ CIVITELLA M. RAIMONDO 39 22/12/ COLLEDIMACINE 17 28/11/ COLLEDIMEZZO 19 21/11/ CRECCHIO 43 13/11/ CUPELLO 60 16/11/ DOGLIOLA 36 09/11/ FALLO 34 28/11/ FARA F. PETRI 45 27/11/ FARA SAN MARTINO 43 10/11/ FILETTO 32 17/11/ FOSSACESIA 70 16/11/ FRAINE 27 12/12/ FRANCAVILLA AL MARE 43 17/11/ FRESAGRANDINARIA 32 27/11/ FRISA 38 20/11/ FURCI 23 21/12/ GAMBERALE 03 02/02/ GESSOPALENA 38 26/11/ GISSI 36 28/12/ GIULIANO TEATINO 25 12/11/ GUARDIAGRELE 98 26/11/ GUILMI 08 14/12/ LAMA DEI PELIGNI 33 25/11/ LANCIANO 68 18/12/ LENTELLA 27 19/11/ LETTOPALENA 37 09/11/ LISCIA 36 30/12/ MIGLIANICO 51 12/11/ MONTAZZOLI 37 17/10/ MONTEBELLO SUL S /11/ MONTEFERRANTE 27 12/12/ MONTELAPIANO 24 07/11/ MONTENERODOMO 36 19/11/ MONTEODORISIO 37 12/11/ MOZZAGROGNA 30 30/10/ ORSOGNA 39 20/11/ ORTONA /12/ PAGLIETA 35 02/11/ PALENA 34 28/11/ PALMOLI 33 22/12/ PALOMBARO 41 06/11/ PENNADOMO 34 29/11/ PENNAPIEDIMONTE 26 29/11/

16 N. COMUNE Numero DATA Delibera DELIBERA C.C. 66. PERANO 35 29/10/ PIETRAFERRAZZANA 23 25/11/ PIZZOFERRATO 21 14/11/ POGGIOFIORITO 31 12/11/ POLLUTRI 37 19/11/ PRETORO 49 13/11/ QUADRI 12 29/12/ RAPINO 27 23/11/ RIPA TEATINA 60 06/11/ ROCCA SAN GIOVANNI 37 13/11/ ROCCAMONTEPIANO 30 24/11/ ROCCASCALEGNA 20 05/11/ ROCCASPINALVETI 33 14/11/ ROIO DEL SANGRO 30 19/12/ ROSELLO 27 20/11/ SAN BUONO 29 11/11/ SAN GIOVANNI LIPIONI 28 31/10/ SAN GIOVANNI TEATINO 72 04/11/ SAN MARTINO SULLA M /11/ SAN SALVO 83 17/12/ SAN VITO CHIETINO 41 19/10/ SANTA MARIA IMBARO 29 27/11/ S. EUSANIO DEL S /11/ SCERNI 33 28/12/ SCHIAVI D ABRUZZO 24 30/10/ TARANTA PELIGNA 41 29/11/ TOLLO 33 13/11/ TORINO DI SANGRO 48 16/11/ TORNARECCIO 24 28/11/ TORREBRUNA 36 26/10/ TORREVECCHIA T /10/ TORRICELLA PELIGNA 26 30/11/ TREGLIO 28 12/11/ TUFILLO 41 30/11/ VACRI 41 10/11/ VASTO /12/ VILLA SANTA MARIA 33 30/12/ VILLALFONSINA 38 09/11/ VILLAMAGNA 53 11/11/2009 Il processo è stato anche condiviso con la Regione Abruzzo con la quale la Provincia di Chieti ha sottoscritto un intesa specifica in data 18/11/2010, sulla base della quale la stessa Regione ha cofinanziato lo start up del processo con un piccolo contributo per ciascun Comune del territorio abruzzese. La Provincia di Chieti ha approvato le linee guida per la redazione dei SEAP con delibera di Giunta Provinciale n. 119 del 17/6/2010, recepita dal Comune di Vasto. Sulla base di quanto stabilito in tali linee guida la redazione del SEAP è stata fatta sulla base delle fasi indicate nel diagramma sottostante: 15

17 L azione di coordinamento è stata svolta dalla Provincia di Chieti, settore Ambiente e Energia e dall A.L.E.S.A. srl, unitamente al Comune. Ciascuno di questi attori ha nominato un rappresentante per costituire la cabina di regia del piano. Il rappresentante del Comune sarà anche il contatto per le attività di monitoraggio. Nella definizione delle varie fasi (raccolta dati, elaborazione e proposte, ricerca buone prassi e animazione territoriale) importanti sono gli apporti della OPS spa, altra società in House della provincia di Chieti che cura il controllo degli impianti termici ai sensi della L. 10/91, e del centro di informazione Europe Direct della Provincia di Chieti che cura i contatti di scambio con le altre realtà europee. Per l attuazione del SEAP sarà necessario il supporto attivo della struttura organizzativa e amministrativa del Comune supportata necessariamente dalla Provincia di Chieti e dall A.L.E.S.A.. La struttura organizzativa del Comune è la seguente: DIRIGENTI... 4 DIPENDENTI CATEGORIA D DIPENDENTI CATEGORIA C DIPENDENTI CATEGORIA B DIPENDENTI CATEGORIA A L organizzazione funzionale è articolata in n. 6 Settori : - Servizi interni; - Servizi alla persona; - Promozione e sviluppo locale; - Territorio e ambiente; - Infrastrutture per il territorio; - Urbanistica. I settori sopra descritti sono a loro volta articolati in Servizi, ai quali corrispondono i relativi uffici. Vi sono inoltre: la Segreteria Generale, la Polizia Municipale, l Avvocatura comunale. 16

18 Attualmente nell Ente opera un segretario comunale a tempo pieno. Allo stato attuale l amministrazione è composta dal Sindaco, da 7 assessori, mentre il consiglio Comunale si compone di 24 unità. Il personale assegnato alla preparazione e realizzazione del SEAP è il seguente: COMUNE DI VASTO: Ing. Luca Giammichele e Geom. Pietro Carlucci (Ufficio Lavori Pubblici), Geom. Italo A. Pomponio (Ufficio Servizi e Manutenzioni), Ing. Michele Galante (Settore Urbanistica). PROVINCIA DI CHIETI: (Settore 7 ambiente e energia) Giancarlo Moca, Adalgisa Di Meo, Annarita Morgione, Antonietta Di Falco EUROPE DIRECT CHIETI: Annalisa Michetti A.L.E.S.A. CHIETI: Antonio di Nunzio, Ferdinando Stampone, Emanuele Pasquini, Isabella Graziosi OPS S.p.a. : Giovanni Maj L attività è stata inoltre portata avanti nell ambito della cabina di regia regionale ed in particolare con la Provincia di Teramo e la collegata agenzia locale per l energia AGENA, con le quali sono state condivise le modalità di redazione degli inventari della CO 2 e le linee generali strategiche. Il controllo degli impianti termici La Provincia di Chieti dal 1997 ha avviato sul territorio provinciale il controllo degli impianti termici civili nei comuni con popolazione inferiore a abitanti, ai sensi della L. 10/91, del DPR 412/92 e delle norme susseguenti. L attività è stata avviata dapprima con una fase di autocertificazione e successivamente, dal 1999, con il controllo diretto degli impianti, costituendo allo scopo la società OPS S.p.A., attualmente società in house dell Ente e del Comune di Chieti, che le affidato i controlli anche sul proprio territorio. I controlli, che ormai si eseguono da più di un decennio, hanno comportato a una drastica diminuzione delle anomalie tecniche e energetiche delle caldaie, mentre si riscontra un permanere di anomalie collegate alle altre norme di sicurezza collegate al DM 37/2008 (ex 46/90). I controlli effettuati nel territorio del Comune di Vasto presentano i seguenti risultati: Totale Impianti % I su Abitanti P<35 kw P> 35 kw N % N N ,1% COMBUSTIBILE Gas Naturale GPL Gasolio/Olio n. impianti Verifiche Carenze Amministr. Anomalie Sicurezza Anomalie Tecniche Anomalie Energetiche N N % N % N % N % ,1% ,1% ,3% 92 0,8% 17

19 La mobilità non sistemica Il Comune di Vasto è inserito nei contesti della Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti, all interno dei quali occorre valutare le interrelazioni degli spostamenti veicolari e delle relative possibilità di azione diretta e/o indiretta del Comune stesso sulle strade comunali e/o provinciali. La capacità d intervento diretto esiste allorquando il Comune stesso è significativamente interessato da flussi in entrata a causa della presenza di poli di attrazione lavorativi, commerciali, turistici che fanno del Comune il luogo finale dello spostamento. In tal caso i piani traffico o altre pianificazioni integrate possono prevedere una regolamentazione stringente e efficace anche per la riduzione dell inquinamento e nel caso specifico della CO 2. Nel caso che invece il Comune sia interessato da flussi di semplice passaggio (per esempio un piccolo comune a ridosso di uno più grande ove sia collocata un uscita dell autostrada), ben difficilmente sono possibili interventi diretti, ma occorre interrelarsi a piani di mobilità di spettro più ampio, all interno dei quali individuare azioni limitative e/o migliorative. Per quanto attiene invece al flusso in uscita questo viene ben ricompreso, ai fini del presente piano, nel calcolo delle emissioni da trasporto della flotta privata secondo le stime riportate nel BEI. In linea generale la mobilità su un territorio può essere distinta in due grandi macro categorie: la mobilità delle merci; la mobilità delle persone. Quest ultima categoria si suddivide, a sua volta, in tre grandi insiemi, molto spesso tra loro interferenti: la mobilità dei lavoratori; la mobilità degli studenti; la mobilità non sistematica (ospedaliera, turistica, commerciale, ecc ). Un aspetto fondamentale della mobilità che lega territorio, ambiente e produzione è sicuramente quello della pendolarità giornaliera, che è poi quella che interessa gran parte del territorio della provincia di Chieti. Il pendolarismo è un fenomeno che si esprime eminentemente alla scala locale, con spostamenti che si dispiegano in massima parte su percorsi di limitata estensione territoriale. La mobilità dei lavoratori è, per sua natura, molto variegata. Visto il tessuto economico della provincia di Chieti, si può affermare che gli spostamenti più importanti sono di natura urbana e interurbana, stante la notevole diffusione del terziario. I poli produttivi sono concentrati su tre aree principali, ma con un frastagliamento territoriale da non sottovalutare sulle piccole aree artigianali, commerciali e produttive comunali. La mobilità degli studenti è anch essa per la gran parte urbana, soprattutto per le scuole fino alle medie inferiori, ove gli spostamenti sono per lo più su mezzi privati o a piedi. I poli scolastici superiori sono distribuiti sui principali centri provinciali e vedono un significativo spostamento di studenti, per lo più con mezzi di trasporto pubblico. La recente riforma scolastica sicuramente modificherà i flussi in modo significativo e ancora da valutare. La mobilità non sistemica interessa alcuni grandi categorie: il raggiungimento di uffici pubblici, per lo più concentrati nei centri più grandi o riferiti ai Municipi dei Comuni; il raggiungimento dei poli ospedalieri; gli spostamenti per turismo; gli spostamenti collegati a eventi sul territorio. In questo senso, da un analisi del territorio, in provincia di Chieti si possono individuare: poli di attrazione ovvero centri di gravitazione su cui convergono per diversi motivi flussi significativi di pendolari; 18

20 poli satellitari ovvero centri dai quali si genera un flusso pendolare in uscita verso un polo di attrazione. Inoltre, sulla base delle indagini nell ambito della redazione del PRIT abruzzese è emerso quanto segue: anche in provincia di Chieti, l ora di punta non è più quella tradizionale del mattino. Il peso della fascia bioraria 8-10 costituisce poco più del 50% rispetto all intera fascia 7-11, mentre la maggior affluenza sulla rete stradale ordinaria (urbana e non) si registra nelle ore tardopomeridiane (17-20), con un ulteriore allargamento del periodo di punta (che passa da 1 a 3 ore). la preponderanza della componente non sistematica della mobilità. La mobilità non sistematica ha superato la componente sistematica. Molti spostamenti per lavoro vengono svolti con frequenze basse, mentre si sta affermando una nuova mobilità per scopi diversi da lavoro e studio che assume una certa sistematicità. Inoltre, questa nuova mobilità investe anche le aree interne, e non solo i centri urbani. la distribuzione delle merci in ambito urbano avviene in modo scarsamente efficiente, con una notevole incidenza di viaggi a vuoto (più di un terzo del totale) e con alta ripetitività. È prioritario un incentivo alla nascita di significative esperienze di logistica distributiva in area urbana. Per quanto sopra, nell elaborazione del SEAP nei comuni della provincia di Chieti, i flussi di traffico cosiddetti esterni vengono valutati come significativi solo nei comuni interessati dalla presenza di poli attrattivi, ovvero per quelli ove l afflusso turistico è superiore alle presenze annue (dati CRESA). Nelle mappe che seguono vengono schematizzati i principali poli provinciali. 19

21 Evidentemente flussi cosiddetti di passaggio sono valutati per i Comuni contermini a tali poli attrattivi, interessati dal viabilità regionale o provinciale di attraversamento, con particolare riferimento a quelli turistici estivi lungo la costa o dei principali poli industriali. 20

22 Principali reti stradali reti stradali Per quanto sopra nel Comune di Vasto vengono quantificate anche le emissioni di CO 2 dovute alla mobilità sistemica e non, conseguente ai molteplici centri di interesse presenti nella città. 21

23 La produzione locale di energia da fonti rinnovabili al 2005 e a oggi La riduzione delle emissioni di CO 2 complessivamente dal 2005 sino ad oggi, presenta una curva più accentuata negli anni a venire, rispetto all andamento registrato negli anni precedenti. Ciò è dovuto all attuazione di misure molto efficaci dal governo nazionale nell ambito della realizzazione e dell esercizio di impianti alimentati a fonti energetiche alternative e ad alta efficienza energetica, e dell ottimizzazione delle fonti primarie di energia. Gli elementi chiave di questa strategia sono rappresentati da un deciso miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici esistenti e dal ricorso alle fonti rinnovabili di energia. La generazione di elettricità distribuita consente di ridurre il trasporto di elettricità e le perdite di distribuzione nonché l'uso di microgenerazione e le tecnologie di energia rinnovabile su bassa scala. La generazione di energia distribuita associata a fonti energetiche rinnovabili non prevedibili (cogenerazione, solare fotovoltaico, vento, biomassa) sta diventando una questione importante nell'unione Europea. Questa breve considerazione per sottolineare che il comune di Vasto ha delle potenzialità di sfruttamento inespresse per quanto le energie rinnovabili. L albero decisionale per l inclusione della produzione locale di elettricità Qual è la potenza termica o la potenza nominale di energia rinnovabile dell'impianto? > 20 MW < 20 MW L'impianto fa parte dell'eu ETS? Si L'impianto è di proprietà/gestito dall'autorità locale? No No Si Il SEAP comprende delle misure relative all'impianto? No Si Non includere l'impianto nel BEI/IME L'inclusione dell'impianto nel BEI/IME è opzionale Includere l'impianto nel BEI/IME 22

24 L output nominale di energia rinnovabile (parte del BEI) dal 2005 ad oggi è rappresentato dalla successiva tabella, facendo riferimento alle strutture di generazione dell elettricità ubicate sul territorio del Comune di Vasto: Impianto unità Potenza nominale (KW p ) Entrata in esercizio (anno dell inventario) 23 Energia producibile (KWh/anno) Emissioni di CO 2 evitate (tco 2 /anno) Solare FV 2,80 26/01/ ,88 1,74 Solare FV 1,70 15/01/ ,30 1,04 Solare FV 5,00 23/04/ ,80 3,09 Solare FV 5,90 11/12/ ,80 3,64 Solare FV 2,10 05/12/ ,00 1,29 Solare FV 57,60 19/12/ ,00 35,33 Solare FV 7,40 18/12/ ,70 4,55 Solare FV 112,30 19/12/ ,40 68,90 Solare FV 2,50 14/01/ ,40 1,55 Solare FV 10,40 15/07/ ,50 6,35 Solare FV 1,70 10/07/ ,00 1,04 Solare FV 2,90 05/10/ ,80 1,80 Solare FV 5,00 05/08/ ,80 3,09 Solare FV 19,90 29/12/ ,44 12,19 Solare FV 2,70 22/12/ ,00 1,66 Solare FV 2,90 16/12/ ,20 1,75 Solare FV 11,00 11/12/ ,80 6,77 Solare FV 3,80 26/01/ ,40 2,34 Solare FV 2,80 19/02/ ,00 1,72 Solare FV 3,00 23/03/ ,30 1,83 Solare FV 4,80 18/03/ ,00 2,94 Solare FV 2,50 23/03/ ,10 1,55 Solare FV 4,10 20/04/ ,00 2,51 Solare FV 12,60 09/06/ ,00 7,73 Solare FV 2,90 01/08/ ,20 1,75 Solare FV 1,80 19/07/ ,00 1,10 Solare FV 6,00 16/08/ ,60 3,67 Solare FV 3,00 09/09/ ,25 1,82 Solare FV 4,80 07/09/ ,00 2,94 Solare FV 2,90 07/10/ ,80 1,80 Solare FV 66,80 09/09/ ,60 40,96 Solare FV 13,20 08/10/ ,00 8,10 Solare FV 12,00 18/08/ ,80 7,39 Solare FV 19,80 06/10/ ,00 12,15 Solare FV 15,80 05/10/ ,80 9,72 Solare FV 15,80 05/10/ ,80 9,72 Solare FV 5,10 29/10/ ,75 3,14 Solare FV 199,80 29/04/ ,50 122,53 Solare FV 4,80 13/04/ ,00 2,94 Solare FV 3,20 13/10/ ,50 1,93 Solare FV 3,00 28/12/ ,30 1,83 Solare FV 25,30 30/03/ ,00 15,52 Solare FV 5,90 11/03/ ,60 3,61

25 Solare FV 181,30 23/02/ ,20 111,19 Solare FV 19,80 30/12/ ,60 12,13 Solare FV 9,00 10/06/ ,90 5,50 Solare FV 2,10 11/02/ ,05 1,30 Solare FV 4,60 17/02/ ,00 2,82 Solare FV 2,90 19/05/ ,20 1,75 Solare FV 6,20 16/02/ ,20 3,78 Solare FV 44,40 27/05/ ,05 27,24 Solare FV 4,10 24/03/ ,80 2,54 Solare FV 4,10 24/03/ ,80 2,54 Solare FV 4,60 14/01/ ,16 2,83 Solare FV 5,90 28/03/ ,40 3,63 Solare FV 2,90 11/03/ ,60 1,77 Solare FV 5,30 28/12/ ,10 3,27 Solare FV 5,10 23/12/ ,20 3,10 Solare FV 3,00 24/11/ ,00 1,84 Solare FV 4,80 23/12/ ,10 2,96 Solare FV 4,40 29/12/ ,70 2,71 Solare FV 4,40 23/12/ ,90 2,68 Solare FV 5,00 10/06/ ,65 3,06 Solare FV 1,80 18/01/ ,80 1,13 Solare FV 2,30 08/02/ ,00 1,41 Solare FV 4,10 04/03/ ,90 2,50 Solare FV 6,60 11/03/ ,60 4,04 Solare FV 4,10 26/04/ ,80 2,54 Solare FV 6,00 15/04/ ,60 3,67 Solare FV 18,00 12/04/ ,00 11,04 Solare FV 3,00 14/04/ ,30 1,83 Solare FV 3,00 04/03/ ,20 1,82 Solare FV 5,50 27/04/ ,40 3,39 Solare FV 7,20 03/03/ ,00 4,42 Solare FV 19,70 27/04/ ,80 12,11 Solare FV 5,80 29/04/ ,20 3,53 Solare FV 4,30 26/04/ ,40 2,65 Solare FV 5,50 26/04/ ,40 3,39 Solare FV 15,20 19/05/ ,60 9,31 Solare FV 199,60 30/05/ ,80 122,46 Solare FV 5,30 21/03/ ,40 3,26 Solare FV 19,30 16/05/ ,40 11,85 Solare FV 9,20 02/03/ ,00 5,64 Solare FV 12,40 10/05/ ,40 7,62 Solare FV 6,00 05/05/ ,00 3,68 Solare FV 5,50 05/05/ ,40 3,39 Solare FV 4,40 12/05/ ,00 2,70 Solare FV 4,40 12/05/ ,00 2,70 Solare FV 12,70 23/03/ ,30 7,78 Solare FV 7,10 23/03/ ,50 4,32 Solare FV 5,90 01/06/ ,60 3,61 Solare FV 11,80 13/06/ ,20 7,21 Solare FV 400,10 30/06/ ,80 245,45 24

26 Solare FV 3,00 22/06/ ,00 1,84 Solare FV 13,30 28/07/ ,80 8,18 Solare FV 993,60 27/07/ ,00 609,48 Solare FV 2,70 28/07/ ,00 1,66 Solare FV 40,40 29/07/ ,40 24,79 Solare FV 3,00 25/08/ ,30 1,83 Solare FV 7,80 30/06/ ,90 4,77 Solare FV 2,90 13/09/ ,80 1,80 Solare FV 868,50 31/08/ ,60 532,73 Solare FV 966,00 27/07/ ,00 592,55 Solare FV 2,90 07/09/ ,20 1,75 Solare FV 2,90 07/09/ ,20 1,75 Solare FV 8,40 30/09/ ,00 5,15 Solare FV 8,40 30/09/ ,00 5,15 Solare FV 4,60 20/09/ ,00 2,82 Solare FV 13,40 18/10/ ,80 8,24 Solare FV 5,90 19/10/ ,25 3,60 Solare FV 16,30 30/09/ ,40 10,01 Solare FV 873,60 28/10/ ,00 535,87 Solare FV 4,60 14/12/ ,20 2,80 Solare FV 3,00 22/12/ ,30 1,83 Solare FV 80,20 28/12/ ,20 49,17 Solare FV 19,70 28/12/ ,60 12,07 Solare FV 6,00 22/12/ ,00 3,68 Solare FV 87,10 29/12/ ,40 53,44 Solare FV 112,60 29/12/ ,20 69,05 Solare FV 198,70 29/12/ ,40 121,90 Solare FV 118,40 28/12/ ,80 72,65 Solare FV 3,00 15/12/ ,30 1,83 Solare FV 4,60 29/12/ ,20 2,80 Solare FV 3,00 22/02/ ,30 1,83 Solare FV 4,50 22/02/ ,80 2,78 Solare FV 2,60 27/12/ ,10 1,61 Solare FV 6,10 30/12/ ,70 3,75 Solare FV 3,00 27/03/ ,30 1,83 Solare FV 5,20 21/03/ ,64 3,21 Solare FV 99,80 16/03/ ,80 61,24 Solare FV 2,80 21/05/ ,20 1,69 Solare FV 3,00 17/05/ ,30 1,83 Solare FV 4,30 02/05/ ,83 2,66 Solare FV 6,00 02/05/ ,38 3,68 Solare FV 4,70 02/05/ ,74 2,86 Solare FV 5,00 11/05/ ,80 3,09 Solare FV 2,50 16/05/ ,10 1,55 Solare FV 51,50 22/05/ ,50 31,56 Solare FV 6,00 19/06/ ,00 3,68 Solare FV 3,00 19/06/ ,00 1,84 Solare FV 3,00 12/06/ ,30 1,83 Solare FV 6,00 22/06/ ,00 3,68 Solare FV 10,60 12/06/ ,20 6,48 25

27 Solare FV 194,60 22/06/ ,60 119,36 Solare FV 5,80 27/06/ ,20 3,53 Solare FV 7,10 21/06/ ,50 4,32 Solare FV 94,10 27/06/ ,60 57,71 Solare FV 15,10 27/06/ ,40 9,27 Solare FV 5,60 08/08/ ,64 3,45 Solare FV 2,70 30/07/ ,65 1,65 Solare FV 4,80 24/08/ ,00 2,94 Solare FV 182,60 23/08/ ,80 112,03 Solare FV 19,50 24/08/ ,00 11,96 Solare FV 7,80 27/06/ ,20 4,76 Solare FV 4,90 24/08/ ,35 3,01 Solare FV 15,90 17/08/ ,70 9,76 Solare FV 5,50 22/08/ ,40 3,39 Solare FV 4,60 29/06/ ,00 2,82 Solare FV 15,10 29/06/ ,40 9,27 Solare FV 15,80 29/06/ ,80 9,72 Solare FV 10,30 29/06/ ,40 6,33 Solare FV 53,70 28/06/ ,00 32,94 Solare FV 4,60 18/06/ ,00 2,82 Solare FV 6,00 15/10/ ,00 3,68 Solare FV 4,60 29/10/ ,20 2,80 Solare FV 2,90 22/08/ ,80 1,80 Solare FV 2,80 22/08/ ,50 1,69 Solare FV 2,00 24/08/ ,00 1,23 Solare FV 3,00 20/08/ ,19 1,84 Solare FV 3,00 20/08/ ,19 1,84 Solare FV 8,10 25/08/ ,40 4,98 Solare FV 4,60 27/06/ ,00 2,82 Solare FV 4,20 28/06/ ,38 2,57 Solare FV 6,00 27/06/ ,60 3,67 Solare FV 6,00 12/11/ ,60 3,67 Solare FV 4,30 15/11/ ,40 2,65 Solare FV 6,00 15/11/ ,00 3,68 TOTALE 7.280, , ,10 26

28 DOCUMENTO 1 L INVENTARIO DELLE EMISSIONI 27

29 METODOLOGIA Con l adesione al Patto dei Sindaci il Comune si è impegnato ad elaborare e attuare un proprio Piano d Azione per l Energia Sostenibile al fine di ridurre le emissioni di CO 2. In particolare, secondo le indicazioni della Commissione Europea, l obiettivo generale del Piano è: definire le azioni che ciascuna autorità locale deve attuare al fine di raggiungere gli obiettivi prefissi dall UE per il 2020, in particolare riducendo le emissioni di CO 2 sul proprio territorio municipale di una percentuale maggiore del 20% e aumentando del 20% l efficienza energetica e la produzione da fonti rinnovabili. Queste azioni saranno definite in aree di attività localmente rilevanti per le competenze delle autorità stesse. Per rispondere a tali obiettivi il Piano d Azione per l Energia Sostenibile elaborato dai Comuni firmatari deve presentare le seguenti caratteristiche generali: includere una stima delle emissioni di CO 2 (I.B.E. Inventario Base delle Emissioni di CO 2 ) a livello comunale. A tal fine deve riferirsi a informazioni accessibili che rendano agevoli i calcoli, le stime e le estrapolazioni; essere incentrato su aspetti che rientrano nelle competenze del Comune, soprattutto per quanto riguarda le successive modalità di attuazione. Non devono essere trascurati aspetti come il trasporto privato o le attività sulle quali il Comune e/o la Provincia (es. impianti termici civili) hanno possibilità d influenza e che hanno un ruolo non marginale nel bilancio delle emissioni. Di seguito vengono descritte le modalità di calcolo delle emissioni di CO 2 in riferimento ai diversi settori analizzati e la conseguente definizione dell I.B.E. In base alle indicazioni delle Commissione Europea, gli inventari delle emissioni di CO 2 devono essere elaborati sulla base dell analisi energetica nei settori PUBBLICO, RESIDENZIALE, TERZIARIO, TRASPORTI PUBBLICI E PRIVATI. A livello comunale la carenza di dati dettagliati non permette di determinare in maniera diretta i consumi di tutti i settori indicati, pertanto verranno di seguito definite le modalità di calcolo per ciascuno dei settori individuati. Per la redazione dell I.B.E. relativo alle emissioni di CO 2 l anno di riferimento scelto nell ambito territoriale dei Comuni della Provincia di Chieti è il 2005, pertanto è ad esso che vanno quantificati i consumi totali di energia elettrica e termica per i settori individuati. I fattori di conversione individuati per il calcolo delle emissioni di CO 2 sono quelli indicati dalla Commissione Europea, esplicitati di seguito nelle tabelle 1, 2, 3 e 4. I fattori scelti per i comuni della Provincia di Chieti sono i fattori di emissione standard. TIPO FATTORE DI EMISSIONE STANDARD tco 2 /MWh STANDARD LCA tco 2 -eq/mwh Benzina Gasolio, Diesel Olio combustibile residuo Antracite Altro carbone bituminoso Carbone sub-bituminoso Lignite Gas naturale Scarichi municipali* Legno (a) (b) Oli vegetali 0 (c) (d) Biodiesel 0 (c) (e) Bio-etanolo 0 (c) (f) Solare Termico 0 - (h) Geotermico 0 - (h) *(frazione non biomassa) Tabella 1. Fattori di emissione di CO 2 standard e fattori di emissione di CO 2 LCA. 28

30 Note della tabella a) valore più basso se il legno è raccolto in maniera sostenibile, più alto se raccolto in modo non sostenibile b) la cifra riflette la produzione ed il trasporto locale/regionale di legno rappresentativo per la Germania, partendo dalla seguente ipotesi: conifere con corteccia; foresta gestita e riforestata; (mix di produzione in entrata in segheria nell impianto); e 44% di contenuto d'acqua. Si raccomanda all'ente locale che usa questo fattore di emissione di controllare che sia rappresentativo per le circostanza locali e sviluppare un fattore proprio di emissione se le circostanze sono diverse c) zero se i biocarburanti soddisfano i criteri di sostenibilità; occorre utilizzare i fattori di emissione dei combustibili fossili se i biocarburanti sono insostenibili d) si tratta di una cifra conservativa per quanto riguarda gli oli vegetali puri. Nota che questa cifra rappresenta il peggior percorso di etanolo da olio vegetale e non rappresenta necessariamente un percorso tipico. Le cifre non includono gli impatti dei cambiamenti di utilizzo del terreno diretti/indiretti. Se si fossero considerati questi ultimi, il valore default potrebbe arrivare a 9 t CO 2 -eq/mwh nel caso della conversione di terreni forestali nei tropici e) si tratta di una cifra conservativa per quanto riguarda il biodiesel da oli vegetali. Nota che questa cifra rappresenta il peggior percorso di biodiesel e non rappresenta necessariamente un percorso tipico. Le cifre non includono gli impatti dei cambiamenti di utilizzo del terreno diretti/indiretti. Se si fossero considerati questi ultimi, il valore default potrebbe arrivare a 9 t CO 2 -eq/mwh nel caso della conversione di terreni forestali nei tropici f) si tratta di una cifra conservativa per quanto riguarda l'etanolo dal grano. Nota che questa cifra rappresenta il peggior percorso di etanolo e non rappresenta necessariamente un percorso tipico. Le cifre non includono gli impatti dei cambiamenti di utilizzo del terreno diretti/indiretti. Se si fossero considerati questi ultimi, il valore default potrebbe arrivare a 9 t CO 2 -eq/mwh nel caso della conversione di terreni forestali nei tropici g) dati non disponibili ma si presuppone che le emissioni siano basse (tuttavia le emissioni dal consumo dell'elettricità delle pompe di calore devono essere valutate in base ai fattori di emissioni per l'elettricità). Gli enti locali che usano queste tecnologie sono incoraggiati a cercare di ottenere tali dati. Paese Fattore di Emissione Standard tco 2/MWh Standard LCA tco 2-eq/MWh Austria 0,209 0,310 Belgio 0,285 0,402 Germania 0,624 0,706 Danimarca 0,461 0,760 Spagna 0,440 0,639 Finlandia 0,216 0,418 Francia 0,056 0,146 UK 0,543 0,658 Grecia 1,149 1,167 Irlanda 0,732 0,870 Italia 0,483 0,708 Olanda 0,435 0,716 Portogallo 0,369 0,750 Svezia 0,023 0,079 Bulgaria 0,819 0,906 Cipro 0,874 1,019 R. Ceca 0,950 0,802 Estonia 0,908 1,593 Ungheria 0,566 0,678 Lituania 0,153 0,174 Lettonia 0,109 0,563 Polonia 1,191 1,185 Romania 0,701 1,084 Slovenia 0,557 0,602 Slovacchia 0,252 0,353 EU-27 0,460 0,578 Tabella 2. Fattori di emissione europei e nazionali per i consumi di elettricità. Combustibile Fattore di conversione (kwh/l) Benzina 9.2 Diesel 10.0 Tabella 3. Fattori di conversione per i carburanti più diffusi Fonte di energia elettrica Fattore di emissione standard (t CO 2 /MWh e ) Fattore LCA Fotovoltaico ,050 (8) Eolico 0 0,007 (9) Idroelettrico 0 0,024 Tabella 4. Fattori di emissione per la produzione di energia rinnovabile (8) Fonte: Vasilis et al, 2008 (9) Basato sui risultati di un impianto, gestito in aree costiere con buoni condizioni di vento 29

31 Settore pubblico (edilizia e trasporti) La domanda energetica degli edifici pubblici, degli impianti di illuminazione e del parco veicoli di ciascun Comune deve essere rilevata in maniera diretta mediante sopralluoghi per il reperimento delle bollette energetiche e delle schede carburanti. Pertanto il calcolo delle emissioni di CO 2 sarà il risultato della seguente equazione: Edifici (elettrico): Emissioni (t CO 2 ) = consumo di energia elettrica (MWh) x fattore di emissione standard (t CO 2 /MWh); Edifici (termico): Emissioni (t CO 2 ) = consumo di energia termica (MWh) x fattore di emissione standard (t CO 2 /MWh); Pubblica illuminazione: Emissioni (t CO 2 ) = consumo di energia elettrica (MWh) x fattore di emissione standard (t CO 2 /MWh); Flotta di veicoli comunale: per ciascuna delle tipologie di veicolo si applica la seguente formula: Emissioni (t CO 2 ) = kilometraggio (Km) x consumo medio (l/km) x fattore di conversione (kwh/l) x fattore di emissione standard (t CO 2 /kwh). Settore residenziale Elettrico I consumi energetici vengono ottenuti a partire dal dato provinciale fornito da TERNA e successivamente suddiviso per il numero di mq totali di residenziale fornito da ISTAT. La formula per il calcolo delle emissioni è dunque la seguente: Consumo di energia elettrica per mq (MWh): Consumo di energia elettrica al livello provinciale (MWh)/ mq totali di residenziale; Emissioni (t CO 2 ) = consumo di energia elettrica per mq (MWh) x numero di mq comunali x fattore di emissione standard (t CO 2 /MWh); Termico Per i consumi termici si fa riferimento ai seguenti dati di ingresso e alla successiva metodologia: Dati di input: 1. patrimonio immobiliare distinto per tipologia di edifici (numero piani e numero abitazioni) ed epoca di costruzione (ISTAT); 2. zona climatica di appartenenza (gradi giorno); 3. tipo di combustibile utilizzato per la climatizzazione invernale; Calcolo: 1. fabbisogno specifico annuo per la climatizzazione invernale per ogni tipologia di edificio in riferimento all epoca di costruzione; 2. fabbisogno complessivo annuo per la climatizzazione invernale riferito all intero territorio comunale; 3. fabbisogno complessivo annuo riferito per la preparazione di acs riferito all intero territorio comunale; 4. Determinazione delle emissioni mediante l utilizzo dei fattori standard. 30

32 Settore terziario Elettrico I consumi di energia elettrica del settore terziario vengono determinati in maniera indiretta partendo dai consumi energetici a livello provinciale e dal numero di addetti nel settore. In riferimento ai consumi energetici la fonte dei dati è TERNA: all interno del bilancio energetico del settore terziario vanno considerate le sole voci: Commercio; Alberghi, ristoranti e bar; Credito e assicurazioni (se presenti). Per l individuazione del numero di addetti nel settore la fonte è ISTAT e le voci da considerare sono: Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa; Alberghi e ristoranti; Intermediazione monetaria e finanziaria Pertanto il consumo energetico per addetto 1 verrà definito dalla formula: Consumo di energia elettrica per addetto (MWh): Consumo di energia elettrica (MWh)/numero di addetti e le emissioni di CO 2 a livello comunale per il settore terziario saranno date da: Emissioni (t CO 2 ) = consumo di energia elettrica per addetto (MWh) x numero di addetti x fattore di emissione standard (t CO 2 /MWh); Per i Comuni con dimensioni superiori a abitanti, nella valutazione dei consumi, dovrà essere considerata anche la voce Altri servizi non vendibili e il conseguente numero di addetti relativi. Termico Per i consumi termici si fa riferimento al valore di consumo specifico individuato nel settore domestico per gli edifici più recenti. Qualora si abbia la disponibilità dei dati dimensionali relativi alle strutture del settore il consumo verrà così quantificato: Consumo di energia termica (MWh): Consumo di energia termica (kwh/m 2 anno) * numero di mq totali Qualora i dati dimensionali non siano direttamente disponibili si assume come dato dimensionale il valore di 30 mq per addetto. In entrambi i casi il valore delle emissioni di CO 2 sarà così calcolato: Emissioni (t CO 2 ) = consumo di energia termica (MWh) x fattore di emissione standard (t CO 2 /MWh); 1 indicatore definito dall ENEA per il settore terziario. 31

33 Settore trasporti pubblici e privati Per ciò che concerne i trasporti pubblici i dati sono forniti dalle aziende di trasporto che operano nel comune interessato mentre riguardo i trasporti privati i dati necessari sono stati presi dall ACI. I consumi energetici e le relative emissioni di CO 2 legate ai trasporti pubblici e privati vanno determinati utilizzando i seguenti dati di ingresso e modalità di calcolo: Dati di input: 1. vendite di carburanti (benzina, gasolio, gpl) su rete ordinaria da MSE 2. numero di veicoli per tipologia e alimentazione (ACI datamart 2005) 3. chilometraggio di strada comunale Calcolo: 1. Individuazione del numero di veicoli per tipologia di alimentazione per comune. 2. Stima del consumo per veicolo e dei consumi di combustibile per comune. 3. Stima delle emissioni comunali complessive (strade urbane ed extraurbane). 4. Disaggregazione delle emissioni da strade urbane in considerazione del rapporto del chilometraggio urbano rispetto al resto e dalla stima dei flussi di traffico. Rifiuti Urbani L idea di considerare i rifiuti parte dal presupposto che l economia del riciclo e del rifiuto ha un ruolo fondamentale nell ambito del risparmio energetico. Inoltre i dati forniti dagli Osservatori provinciali sono a livello comunale e sono aggiornati annualmente. Il fattore di conversione utilizzato per i rifiuti indifferenziati conferiti in discarica (con recupero energetico e tenendo conto dell effetto cattura della CO 2 in discarica) è di 327 kg di CO 2eq./tonnellata RU. Industria I consumi del settore industriale vengono determinati in maniera indiretta partendo dai consumi energetici a livello provinciale e dal numero di addetti nel settore (questi ultimi determinati da fonte ISTAT). In riferimento ai consumi di energia elettrica la fonte dati è TERNA, mentre per i consumi di energia termica la fonte dati è il bollettino MSE. INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI DI CO 2 (IBE 2005) Sulla base della metodologia sopra riportata e delle caratteristiche del Comune l inventario delle emissioni di CO 2 al 2005 è condotto sui seguenti settori, sui quali successivamente saranno indicate le linee di azione del piano: AMBITO EDILIZIA E TERZIARIO TRASPORTI ALTRO TEMATICA 1. Settore municipale 2. Settore terziario 3. Settore residenziale 4. Pubblica illuminazione 1. Flotta comunale 2. Trasporto pubblico 3. Flotta privata 1. Rifiuti 2. Industria 32

34 EDILIZIA E TERZIARIO 1. SETTORE MUNICIPALE Il patrimonio edilizio del comune di VASTO si compone dei seguenti edifici, per i quali esercita una gestione diretta: DATO DIMENSIONALE CONSUMI ENERGETICI CONSUMI ENERGETICI PER COMBUSTIBILI EMISSIONI DI CO 2 - eq EMISSIONI DI CO 2 eq TOTALE CLASSIFICAZIONE VOLUME UTILE ENERGIA ELETTRICA (MWh/anno) CONSUMI TERMICI (MWh/anno) GAS NATURALE tipologia (ton/anno) (ton/anno) PALAZZO COMUNALE P.zza Barbacani PALAZZO COMUNALE P.zza Rossetti PALAZZO DI GIUSTIZIA Via Bachelet PALAZZO D'Avalos SCUOLA ELEMENTARE L. Martella SCUOLA ELEMENTARE L. Peluzzo e SCUOLA MATERNA S. Michele SCUOLA ELEMENTARE G. Spataro SCUOLA MEDIA Paolucci 6.840,00 170,93 159,30 1, ,00 120,13 0,11 1, ,00 150,55 189,06 1, ,50 130,65 168,00 1, ,00 168,35 169,69 1, ,50 44,88 179,20 1, ,00 40,14 214,21 1, ,00 35,69 95,50 1,00 Elettrico 82,56 Termico 32,18 Elettrico 58,02 Termico 0,02 Elettrico 72,71 Termico 38,19 Elettrico 63,10 Termico 33,94 Elettrico 81,31 Termico 34,28 Elettrico 21,68 Termico 36,20 Elettrico 19,39 Termico 43,27 Elettrico 17,24 Termico 19,29 114,74 58,05 110,90 97,04 115,59 57,88 62,66 36,53 SCUOLA MEDIA Rossetti 9.975,00 57,76 186,41 1,00 Elettrico 27,90 Termico 37,65 65,55 BIBLIOTECA Rossetti 855,00 16,15 15,75 1,00 Elettrico 7,80 Termico 3,18 10,98 BIBLIOTECA Mattioli CAMPO SPORTIVO S. Paolo CAMPO SPORTIVO Vasto Marina CAMPO SPORTIVO Aragona CENTRO AGGREGAZIONE GIOVANI MATTATOIO COMUNALE 712,50 17, ,00 34,93 30,57 1,00 570,00 13,49 122,49 1,00 826,50 287,92 79,60 1, ,50 27,57 17,65 1,00 912,00 31,90 15,81 1,00 Elettrico 8,50 Termico - Elettrico 16,87 Termico 6,18 Elettrico 6,52 Termico 24,74 Elettrico 139,07 Termico 16,08 Elettrico 13,32 Termico 3,57 Elettrico 15,41 Termico 3,19 8,50 23,05 31,26 155,15 16,88 18,60 33

35 SCUOLA ELEMENTARE R. Chinni SCUOLA MATERNA S. Lucia SCUOLA MATERNA S. Antonio SCUOLA MATERNA Via Spalato SCUOLA MATERNA S. Paolo SCUOLA MATERNA e SCUOLA ELEMENTARE Incoronata SCUOLA MATERNA S. Lorenzo SCUOLA ELEMENTARE San Lorenzo SCUOLA MATERNA Pagliarelli ASILO NIDO Incoronata ASILO NIDO S.Paolo ASILO NIDO Stella Maris PALAZZETTO DELLO SPORT 3.847,50 13,63 64,09 1, ,50 19,33 103,61 1,00 n.d. 2,14 1,00 n.d. 18,98 1,40 1, ,00 14,85 29,69 1, ,00 36,68 50,95 1,00 399,00 3,99 28,19 1,00 997,50 9,09 29,96 1,00 798,00 6, n.d ,00 6,34 71,69 1, ,00 7,76 85,58 1, ,00 51,37 45,50 1,00 PISCINA 5.130,00 185, ,36 1,00 PALESTRA S. Paolo SCUOLA CIVICA COMUNALE Impianto di monitoraggio 2.850,00 18,40 82,63 1,00 570,00 7,07 9,81 1,00-3, Locale netturbini n.d. 0, Invalidi di guerra n.d Scuola materna n.d Istituto Tecnico Commerciale n.d. 5,02 19,93 1,00 Palestra n.d Elettrico 6,58 Termico 12,95 Elettrico 9,33 Termico 20,93 Elettrico Termico 0,43 Elettrico 9,17 Termico 0,28 Elettrico 7,17 Termico 6,00 Elettrico 17,72 Termico 10,29 Elettrico 1,93 Termico 5,69 Elettrico 4,39 Termico 6,05 Elettrico 3,32 Termico - Elettrico - Termico - Elettrico 3,06 Termico 14,48 Elettrico 3,75 Termico 17,29 Elettrico 24,81 Termico 9,19 Elettrico 89,61 Termico 265,10 Elettrico 8,89 Termico 16,69 Elettrico 3,41 Termico 1,98 Elettrico 1,87 Termico - Elettrico 0,20 Termico - Elettrico - Termico - Elettrico - Termico - Elettrico 2,42 Termico 4,03 Elettrico - Termico - 19,53 30,26 0,43 9,45 13,17 28,01 7,62 10,44 3,32 0,00 17,54 21,03 34,01 354,71 25,58 5,40 1,87 0,20 0,00 0,00 6,45 0,00 34

36 Arena comunale - 2, Pompe di sollevamento - 29, Rede idrica fognaria - 10, Scuola elementare C.da Villa de Nardis snc Uffici doganali Incoronata Ufficio turistico Via Cordella E. snc n.d n.d. 19, n.d. 1, Bagni pubblici n.d. 0, Depuratore - 39, Rotonda - 0, Mercato - 2, Bagni pubblici n.d. 6, Parcheggio - 8, Box info turistiche Vasto Marina Scuola elementare Villaggio SIV n.d. 3, n.d. 0, Cappella n.d. 0, Servizi sociali n.d. 5,80 22,42 1,00 Impianto di depurazione - 164, Sala mostre n.d. 11, Sala mostre n.d. 7, Terminal bus - 26, Locali netturbini n.d. 0, Teatro Rossetti n.d. 23,40 40,12 1,00 Elettrico 1,15 Termico - Elettrico 14,06 Termico - Elettrico 5,06 Termico - Elettrico - Termico - Elettrico 9,34 Termico - Elettrico 0,49 Termico - Elettrico 0,11 Termico - Elettrico 19,17 Termico - Elettrico 0,36 Termico - Elettrico 1,08 Termico - Elettrico 2,95 Termico - Elettrico 4,32 Termico - Elettrico 1,75 Termico - Elettrico 0,42 Termico - Elettrico 0,20 Termico - Elettrico 2,80 Termico 4,53 Elettrico 79,51 Termico - Elettrico 5,54 Termico - Elettrico 3,39 Termico - Elettrico 12,64 Termico - Elettrico - Termico - Elettrico 11,30 Termico 8,10 Mercato - 7, Elettrico 3,54 3,54 1,15 14,06 5,06 0,00 9,34 0,49 0,11 19,17 0,36 1,08 2,95 4,32 1,75 0,42 0,20 7,33 79,51 5,54 3,39 12,64 0,00 19,41 35

37 Uffici giudiziari n.d. 12,38 21,53 1,00 Circolo pensionati n.d. 4, Mercato - 10, Pista pattinaggio - 0, Mercato ittico Punta Penna Bagni pubblici Punta Penna - 2, n.d. 2, Palestra Magistrale n.d. 9,05 66,17 1,00 Asilo n.d. 11,23 88,90 1,00 Farmacia comunale n.d. 24, Bocciodromo n.d. 23, Autorimessa n.d. 43, Scuola materna n.d. 0,00 18,99 1,00 Mercato coperto n.d. 3, Chiesa S. Michele n.d. 8, Palazzo Aragona n.d. 18, Cappella n.d. 0, Genio civile n.d. 1, Cimitero n.d. 11,64 16,71 1,00 Circolo pensionati n.d. 12,85 4,06 1,00 Bagni pubblici n.d. 0, Impianti sportivi n.d. 61, Laghetto Villa comunale - 25, Termico - Elettrico 5,98 Termico 4,35 Elettrico 2,18 Termico - Elettrico 4,84 Termico - Elettrico - Termico - Elettrico 1,06 Termico - Elettrico 1,00 Termico - Elettrico 4,37 Termico 13,37 Elettrico 5,42 Termico 17,96 Elettrico 11,85 Termico - Elettrico 11,51 Termico - Elettrico 21,19 Termico - Elettrico - Termico 3,84 Elettrico 1,68 Termico - Elettrico 4,28 Termico - Elettrico 8,79 Termico - Elettrico 0,08 Termico - Elettrico 0,55 Termico - Elettrico 5,62 Termico 3,37 Elettrico 6,21 Termico 0,82 Elettrico 0,11 Termico - Elettrico 29,59 Termico - Elettrico 12,23 Termico - Fontana - 10, Elettrico 4,96 4,96 10,33 2,18 4,84 0,00 1,06 1,00 17,74 23,38 11,85 11,51 21,19 3,84 1,68 4,28 8,79 0,08 0,55 9,00 7,03 0,11 29,59 12,23

38 Parcheggio SS 16 Nord Vasto Marina - 4, (IAT) - 0, Termico - Elettrico 2,01 Termico - Elettrico 0,28 Termico - TOTALE , , ,70 2,01 0,28 2. SETTORE TERZIARIO Le attività costituenti il settore terziario sono state identificate sulla base della classificazione adottata dall ISTAT in base alla nomenclatura delle attività economiche creata da Eurostat. Le attività economiche presenti nel comune di VASTO sono riconducibili alle categorie definite in tabella e la domanda energetica di ciascuna classe è stata dunque quantificata sulla base del numero di addetti. CLASSIFICAZIONE DATO DIMENSIONALE CONSUMI ENERGETICI Energia elettrica [MWh/a] Consumi termici [MWh/a] CONSUMI ENERGETICI PER COMBUSTIBILI GAS NATURALE EMISSIONI DI CO 2 - eq [ton/anno] EMISSIONI DI CO 2 eq TOTALE [ton/anno] Alberghi, ristoranti % Elettrico 3.341,00 Termico 701, ,64 Commercio all ingrosso e al dettaglio, riparazione di auto moto e di beni personali e per la casa % Elettrico 6.813,02 Termico 2.192, ,62 Intermediazione monetaria e finanziaria % Altri servizi vendibili % Elettrico 664,10 Termico 37,27 Elettrico 4.898,21 Termico 2.044,61 701, ,82 TOTALE ,45 3. SETTORE RESIDENZIALE I consumi di energia elettrica degli edifici ad uso abitativo sono stati valutati a partire dai consumi a livello provinciale e quantificati in funzione dei mq totali delle abitazioni occupate dai residenti. Individuato pertanto un consumo pari a 26,14 kwh/m 2 si ha un consumo di energia elettrica nel comune di Vasto dato da: Consumo di energia elettrica (MWh): 0,02614 MWh/mq anno x mq = MWh anno Emissioni (t CO 2 ) = MWh anno x 0,483 t CO 2 /MWh = ,63 t CO 2 Sulla base del dato ISTAT che identifica una dimensione media degli edifici nel comune di Vasto di 94,31 m 2, il fabbisogno termico è stato invece determinato classificando gli edifici ad uso abitativo 37

39 in base all epoca di costruzione. Per ogni classe sono stati stimati i consumi di energia termica per il riscaldamento, acqua calda sanitaria e cucina. Tra i combustibili utilizzati per la fornitura di energia termica i consumi sono così ripartiti: Gas metano kwh 98,61% Consumo termico residenziale GPL kwh 1,33% Olio combustibile kwh 0,06% Totale kwh 100,00% Periodo di costruzione n di piani Prima del 1919 Dal 1919 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991 Dal 1991 al 2005 TOTALE Più di Totale N. livelli Consumi Prima del 1919 Dal 1919 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991 Dal 1991 al 2005 Consumo totale 1 Consumo specifico [kwh/ m 2 anno] Consumo totale [kwh/ anno] Consumo specifico [kwh/ m2 anno] Consumo totale [kwh/ anno] Consumo specifico [kwh/ m2 anno] Consumo totale [kwh/ anno] Consumo specifico [kwh/ m2 anno] Consumo totale [kwh/ anno] Consumi totali

40 I consumi energetici totali e le relative emissioni di CO 2 vengono dunque riassunti nella seguente tabella: CLASSIFICAZIONE DATO DIMENSIONALE SUPERFICIE (m 2 ) CONSUMI ENERGETICI ENERGIA ELETTRICA (MWh/anno) CONSUMI TERMICI (MWh/anno) CONSUMI ENERGETICI PER COMBUSTIBILI GAS NATURALE GPL OLIO COMBUSTIBILE EMISSIONI DI CO 2 - eq (ton/anno) EMISSIONI DI CO 2 eq TOTALE (ton/anno) Abitazioni ,61% 1,33% 0,06% Elettrico ,63 Termico , ,79 4. PUBBLICA ILLUMINAZIONE Il comune presenta i seguenti impianti di illuminazione pubblica per un totale di circa punti luce distribuiti sulle strade e sugli spazi pubblici comunali: NOME IMPIANTO NUMERO DI LAMPADE CLASSIFICAZIONE POTENZA PER LAMPADA [Watt] TIPOLOGIA CONSUMI ENERGETICI ENERGIA ELETTRICA [MWh/anno] EMISSIONI DI CO 2 [ton/anno] C.so Mazzini (trav. 7 Dolori) n.d. n.d. n.d. 39,78 19,21 C.da Codalfa (S. Lorenzo) n.d. n.d. n.d. 3,60 1,74 C.da Codalfa (S. Lorenzo) n.d. n.d. n.d. 36,09 17,43 C.da Codalfa (S. Lorenzo) n.d. n.d. n.d. 10,42 5,04 C.da Colli n.d. n.d. n.d. 4,10 1,98 C.da Cupa n.d. n.d. n.d. 13,95 6,74 C.da Maddalena (S. Lorenzo) n.d. n.d. n.d. 20,35 9,83 C.da Maddalena (S. Lorenzo) n.d. n.d. n.d. 20,37 9,84 C.da Madonna della Penna n.d. n.d. n.d. 16,93 8,18 C.da Piano di Marco n.d. n.d. n.d. 4,56 2,20 C.da S. Leonardo n.d. n.d. n.d. 28,74 13,88 C.da S. Leonardo n.d. n.d. n.d. 10,80 5,22 C.da S. Lorenzo n.d. n.d. n.d. 9,25 4,47 C.da S. Lorenzo n.d. n.d. n.d. 17,22 8,32 C.da Villa n.d. n.d. n.d. 8,51 4,11 C.da Villa n.d. n.d. n.d. 33,70 16,28 C.da Villa De Nardis n.d. n.d. n.d. 17,49 8,45 C.da Zimarino n.d. n.d. n.d. 6,00 2,90 39

41 Circ. Histoniense n.d. n.d. n.d. 7,50 3,62 C.da Colle S. Giacomo n.d. n.d. n.d. 8,32 4,02 C.so Mazzini n.d. n.d. n.d. 130,78 63,17 C.so Mazzini n.d. n.d. n.d. 77,10 37,24 Loggia Amblingh n.d. n.d. n.d. 135,19 65,30 P.zza Fiume n.d. n.d. n.d. 37,35 18,04 P.zza del Popolo n.d. n.d. n.d. 15,21 7,35 Rione S. Michele n.d. n.d. n.d. 6,92 3,34 Via Adriatica n.d. n.d. n.d. 62,68 30,28 Via Alessandro III n.d. n.d. n.d. 14,08 6,80 Via Bachelet n.d. n.d. n.d. 9,65 4,66 Via Cardone n.d. n.d. n.d. 61,54 29,73 Via Cervara n.d. n.d. n.d. 20,69 9,99 Via Cervara n.d. n.d. n.d. 20,54 9,92 Via Ciccarone n.d. n.d. n.d. 115,85 55,95 Via Ciccarone/C.so Europa n.d. n.d. n.d. 73,96 35,72 Via Cinque Olive n.d. n.d. n.d. 17,65 8,53 Via Conicella n.d. n.d. n.d. 13,05 6,30 Via Conicella n.d. n.d. n.d. 3,41 1,65 Via Cono a Mare n.d. n.d. n.d. 2,22 1,07 Via C. Ricci n.d. n.d. n.d. 29,13 14,07 Via Cordella n.d. n.d. n.d. 21,96 10,61 Via Cordella n.d. n.d. n.d. 101,78 49,16 Via Dalmazia n.d. n.d. n.d. 67,18 32,45 Via Dalmazia n.d. n.d. n.d. 106,62 51,50 Via Dalmazia n.d. n.d. n.d. 96,36 46,54 Via De Gasperi n.d. n.d. n.d. 38,30 18,50 Via De Gasperi n.d. n.d. n.d. 19,37 9,35 Via De Gasperi n.d. n.d. n.d. 39,96 19,30 Via De Gasperi n.d. n.d. n.d. 35,04 16,93 Via De Gasperi (Notaro) n.d. n.d. n.d. 20,90 10,09 Via del Cimitero n.d. n.d. n.d. 2,60 1,25 Via del Porto n.d. n.d. n.d. 9,70 4,69 Via del Porto n.d. n.d. n.d. 16,35 7,90 Via del Tratturo n.d. n.d. n.d. 3,12 1,51 Via delle Gardenie n.d. n.d. n.d. 35,77 17,28 Via Donizetti n.d. n.d. n.d. 54,15 26,16 Via Molino n.d. n.d. n.d. 24,51 11,84 Via Fonte Fico n.d. n.d. n.d. 13,95 6,74 Via Fonte Ioanna n.d. n.d. n.d. 10,11 4,88 Via Incoronata n.d. n.d. n.d. 45,68 22,06 Via Incoronata n.d. n.d. n.d. 54,18 26,17 Via Incoronata n.d. n.d. n.d. 5,72 2,76 Via Incoronata n.d. n.d. n.d. 41,83 20,20 Via Incoronata n.d. n.d. n.d. 39,32 18,99 Via Lota n.d. n.d. n.d. 11,00 5,31 40

42 Via Luci n.d. n.d. n.d. 17,25 8,33 Via M. Sette Dolori n.d. n.d. n.d. 130,06 62,82 Via Maddalena n.d. n.d. n.d. 47,08 22,74 Via Maddalena n.d. n.d. n.d. 25,95 12,53 Via M. dell'asilo n.d. n.d. n.d. 167,70 81,00 Via M. dell'asilo n.d. n.d. n.d. 97,30 46,99 Via Magnacervo n.d. n.d. n.d. 59,48 28,73 Via Marchesani n.d. n.d. n.d. 19,76 9,54 Via Montevecchio n.d. n.d. n.d. 5,84 2,82 Via Osca n.d. n.d. n.d. 14,50 7,01 Via Pagliarelli n.d. n.d. n.d. 3,43 1,66 Via Pagliarelli n.d. n.d. n.d. 15,12 7,30 Via Parco Tratturo n.d. n.d. n.d. 8,95 4,32 Via Passo della Noce n.d. n.d. n.d. 24,14 11,66 Via Passo della Noce n.d. n.d. n.d. 6,23 3,01 Via Penna Luce n.d. n.d. n.d. 2,43 1,17 Via Riccione n.d. n.d. n.d. 11,35 5,48 Via Roma n.d. n.d. n.d. 51,46 24,85 Via D. G. Rossetti n.d. n.d. n.d. 50,53 24,41 Via S. Francesco n.d. n.d. n.d. 116,01 56,03 Via S. Pietro Linari n.d. n.d. n.d. 6,72 3,24 Via S.S. 16 Nord n.d. n.d. n.d. 2,57 1,24 Via S.S. 16 Nord n.d. n.d. n.d. 22,50 10,87 Via S.S. 16 Sud n.d. n.d. n.d. 58,19 28,11 Via S.S. 16 Sud n.d. n.d. n.d. 22,11 10,68 Via Salavuca n.d. n.d. n.d. 6,22 3,00 Via S. Biagio n.d. n.d. n.d. 17,94 8,67 Via S. Lorenzo n.d. n.d. n.d. 3,40 1,64 Via S. Lorenzo n.d. n.d. n.d. 16,57 8,01 Via S. Michele n.d. n.d. n.d. 90,93 43,92 Via S. Michele n.d. n.d. n.d. 27,89 13,47 Via S. Sisto n.d. n.d. n.d. 23,68 11,44 Via Sant'Onofrio n.d. n.d. n.d. 40,88 19,75 Via Sant'Onofrio n.d. n.d. n.d. 2,69 1,30 Via S. Lucia n.d. n.d. n.d. 25,56 12,35 Via Sebenico n.d. n.d. n.d. 0,37 0,18 Via Spalato n.d. n.d. n.d. 44,68 21,58 Via Spataro n.d. n.d. n.d. 28,84 13,93 Via Spataro n.d. n.d. n.d. 86,81 41,93 Via Stirling n.d. n.d. n.d. 26,50 12,80 Via Teramo n.d. n.d. n.d. 0,37 0,18 Via Tremiti n.d. n.d. n.d. 0,37 0,18 Via Vilignina n.d. n.d. n.d. 12,05 5,82 Via V. Veneto n.d. n.d. n.d. 134,10 64,77 Via Paolucci n.d. n.d. n.d. 11,50 5,55 Vico Pacchia n.d. n.d. n.d. 20,93 10,11 41

43 Villaggio SIV n.d. n.d. n.d. 19,29 9,32 TOTALE 3.708, ,13 TRASPORTI 1. FLOTTA COMUNALE Il Comune presenta una flotta di veicoli così composta: DATO DIMENSIONALE CONSUMI ENERGETICI CONSUMI ENERGETICI PER COMBUSTIBILI EMISSIONI DI CO 2 CLASSIFICAZIONE Km PERCORSI [km/anno] ENERGIA ELETTRICA [MWh/anno] CONSUMI COMBUSTIBILI FOSSILI [MWh/anno] GAS NATURALE BENZINA GASOLIO [ton/anno] PIAGGIO VESPA 50-0LEBY - 0,00-0,00 - Miscela - 0,00 PIAGGIO VESPA 50-0LEBZ - 0,00-0,00 - Miscela - 0,00 ATTREZI DA LAVORO n.d. - n.d. - 0,50 0,50 0,00 APE PIAGGIO - CH n.d. - n.d ,00 0,00 BENFRA ESCAV. - CH AA n.d. - 0, ,00 0,00 BOB CAT n.d. - 0, ,00 0,00 EUROCAR BW 043 BH ,00-54, ,00 14,54 FAI 66 ESCAVATORE - CH AA n.d. - 0, ,00 0,00 FALCON 75 - AP 936 EH ,00-21, ,00 5,79 FIAT 35 - CH ,00-15, ,00 4,08 FIAT 35 - CE 176 ZA ,00-7, ,00 2,02 FIAT 60 - AP 341 ED ,00-8, ,00 2,39 FIAT 60 - BZ 219 RP ,00-12, ,00 3,37 FIAT DUCATO - CH n.d. - 0, ,00 0,00 FIAT IVECO - CB 004 DE ,00-18, ,00 5,00 FIAT IVECO - CH n.d. - 0, ,00 0,00 FIAT PUNTO - CS 257 MR ,00-6, ,00 1,81 Ford Transit - CH ,20-9, ,00 2,41 Ford Transit - CH ,00-12, ,00 3,42 Lancia K - BG 073 RS ,00-9, ,00 2,54 FIAT G PUNTO - DK127LC ,00-27, ,00 7,22 FIAT G PUNTO - DK128KLC ,00-24, ,00 6,48 FIAT G PUNTO - DT 817LE ,00-21, ,00 5,73 FIAT G PUNTO - DT818LE ,00-22, ,00 6,00 FIAT SCUDO - BZ842RP ,00-27, ,00 7,22 APE PIAGGIO - CH ,00-3,75-1,00-0,93 APE PIAGGIO - AB ,00-0,88-1,00-0,22 APE PIAGGIO - CH ,00-4,39-1,00-1,09 FIAT CROMA - CH ,71-55,26-1,00-13,76 FIAT PANDA - CH ,00-2,96-1,00-0,74 LADA NIVA - BR 391 CL ,00-5,98-1,00-1,49 MOTOCARRO - CH ,00-6,23-1,00-1,55 42

44 Piaggio - AJ 103 RL ,00-8,62-1,00-2,15 FIAT NUOVA PANDA - DT489LF ,00-17,37-1,00-4,33 HONDA CB500 - BE ,00-1,94-1,00-0,48 HONDA CB500 - BE ,00-1,72-1,00-0,43 TOTALE 408, ,19 2. PUBBLICO Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, risulta presente l azienda privata S.A.T. Società Autoservizi Tessitore di Vasto. Essa effettua n. 12 linee complessive. Le tratte sono brevemente di seguito descritte: - Stazione F.S. Vasto Marina Centro città Zona S. Michele (e ritorno); - Stazione F.S. Vasto Marina Centro città Terminal Bus zona 167 (e ritorno); - Belvedere Romani C.da Incoronata centro città C.da S. Antonio Belvedere Romani; - Centro città Terminal bus zona 167 stazione porto di Vasto zona Punta Penna (e ritorno); - Centro città C.da S. Lorenzo C.da Torre Sinello stazione porto di Vasto (e ritorno); - C.da Pagliarelli - C.da Torre Sinello - zona centro città; - Centro città Via S. Rocco - C.da Torre Sinello - C.da Pagliarelli; - Stazione porto di Vasto - C.da S. Lorenzo - centro città; - Zona 167 Via Ciccarone centro città terminal bus C.so Mazzini zona 167; - Centro città Villaggio SIV C.da Piano Di Marco C.da Polercia (e ritorno); - Centro città Via Ciccarone Via S. Rocco terminal bus Circonvallazione Histoniense centro città; - Piazza Rossetti Via Ciccarone Viale Giulio Cesare Terminal bus Circonvallazione Histoniense - Piazza Rossetti. Il servizio di trasporto pubblico è utilizzato dai cittadini, dai turisti, dagli studenti, ecc. Il relativo impatto sulle emissioni del comune di Vasto sono riportate nella tabella seguente: DATO DIMENSIONALE CONSUMI ENERGETICI EMISSIONI DI CO 2 CLASSIFICAZIONE Km PERCORSI [km/anno] ENERGIA ELETTRICA [MWh/anno] CONSUMI COMBUSTIBILI FOSSILI [MWh/anno] [ton/anno] BREDAMENARIBUS - DW638FA n.d. - n.d. BREDAMENARIBUS - DW639FA n.d. - n.d. BREDAMENARIBUS - DW640FA n.d. - n.d. IVECO Pollicino - CH ,28 12,09 IVECO Pollicino - CH ,19 13,13 IVECO Pollicino - CH ,44 13,47 IVECO Pollicino - AJ571RP ,59 13,51 IVECO Pollicino - AL 342 FA ,68 13,53 MENARINI CH ,93 6,12 43

45 MENARINI CH ,44 6,26 IVECO Europolis - BW221BG ,23 10,74 IRIBUS City Class - CZ707KN ,33 6,23 IRIBUS Urby - CZ709KN ,39 10,52 IVECO CZ128KN ,75 6,34 MENARINI CH ,28 5,68 MENARINI CH ,35 5,97 MENARINI CH ,01 6,14 MENARINI AP837EE ,15 7,78 IVECO Europolis - BC721DV ,38 8,11 IVECO Pollicino - BD802CX ,60 13,78 IVECO Europolis - BW224BG ,84 10,64 IVECO City Class - BW222BG ,46 6,26 IVECO City Class - BW223BG ,94 6,12 IVECO City Class - BW225BG ,42 6,25 IVECO Pollicino - BW553BJ ,86 13,85 IRIBUS City Class - CD825CK ,25 5,94 IRIBUS City Class - CZ706KN ,53 5,48 IRIBUS Europolis - CZ708KN ,56 6,82 IVECO 49 E10 - BG609RS ,48 11,08 IVECO 49 E10 - BG610RS ,71 11,40 IVECO 45 E10 - BF915YZ ,33 11,57 IVECO 45 E10 - BF916YZ ,79 11,69 IVECO 45 E10 - BF917YZ ,29 11,82 IVECO 45 E10 - BF918YZ ,79 11,16 IVECO 45 E10 - BF919YZ ,62 11,91 IVECO 45 E10 - BF920YZ ,40 11,85 IVECO 45 E10 - BF921YZ ,77 11,95 IVECO 45 E10 - BF927YZ ,35 12,11 IVECO 45 E10 - BT691SW ,41 12,12 IVECO 45 E10 - CB607AD ,91 9,59 TOTALE FLOTTA PRIVATA Per l inventario dei consumi energetici e delle emissioni di CO 2 del Settore Trasporto Privato i dati necessari sono stati ricavati mediante il database messo a disposizione dall ACI e le informazioni di vendita dei carburanti (benzina, gasolio, gpl) su rete ordinaria fornite dal bollettino MSE. Seguendo la metodologia descritta precedentemente, i risultati ottenuti sono i seguenti: 44

46 CLASSIFICAZIONE CONSUMI ENERGETICI ENERGIA ELETTRICA [MWh/anno] CONSUMI COMBUSTIBILI FOSSILI [MWh/anno] CONSUMI ENERGETICI PER COMBUSTIBILI GAS NATURALE EMISSIONI DI CO 2 BENZINA GASOLIO [ton/anno] Veicoli ,00% Veicoli ,00% Veicoli ,00% TOTALE ALTRO 1. RIFIUTI Le emissioni di CO 2 per la produzione di rifiuti indifferenziati sono le seguenti: RIFIUTI INDIFFERENZIATI 2005 EMISSIONI DI CO 2 [ton/anno] [ton/anno] ,16 2. INDUSTRIA CLASSIFICAZION E DATO DIMENSIONA LE CONSUMI ENERGETICI Energia elettrica [MWh/a] Consumi termici [MWh/a] CONSUMI ENERGETICI PER COMBUSTIBIL I GAS NATURALE Industria % EMISSIONI DI CO 2 - eq [ton/anno] Elettrico Termico EMISSIONI DI CO 2 eq TOTALE [ton/anno] ,18 45

47 IL BILANCIO DELLA CO 2 AL CONSUMI FINALI DI ENERGIA EMISSIONI DI CO 2 [MWh/anno] [ton/anno] Elettricità Combustibili Fonti fossili rinnovabili TOTALE % EDILIZIA E TERZIARIO , , ,07 42,29 Municipale 2.430, , ,70 0,97 Terziario , , ,45 10,31 Residenziale , , ,79 30,12 Pubblica Illuminazione 3.708, ,13 0,89 TRASPORTI , ,06 12,07 Flotta comunale - 408,83-107,19 0,05 Trasporto pubblico ,72-359,04 0,18 Flotta privata , ,83 11,84 ALTRO , , ,35 45,64 Rifiuti ,16 3,11 Industria , , ,19 42,52 TOTALE , , ,48 100,00 Come si evidenzia nella tabella, responsabili per la gran parte delle emissioni di CO 2 sono il settore altro (45,64%),all interno del quale il settore industriale rappresenta il 42,52% e il settore edilizia e e terziario (42,29%), all interno del quale gli edifici comunali rappresentano soltanto lo 0,97%. 46

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