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1 PROGETTO: NUOVO INSEDIAMENTO LOGISTICO IN Comune di CASTEL SAN GIOVANNI Provincia di PIACENZA REV EMISSIONE PER DM DATA OGGETTO REVISIONE DIS VER APP PROPRIETA': SOCIETA' Vailog S.r.l. Strada 3 Palazzo B Assago Milanofiori (MI) UTILIZZATORE: GENERAL CONTRACTOR: Engineering 2K S.p.A. Sede Leg.: Strada 3 Palazzo B ASSAGO MILANOFIORI (MI) Sede Op.: VIALE DELL'INDUSTRIA 19/F CASTEL SAN GIOVANNI (PC) TEL. 0523/ Partita IVA e Codice Fiscale LAVORO: PROGETTISTA: NUOVO INSEDIAMENTO LOGISTICO LOTTO P OGGETTO: VERIFICA AERAZIONE LOCALE CARICA CARRELLI Per. Ind. Stefano Piccolomini Via di Tegulaia, 3/C PISA stefano.piccolomini@episrl.com n iscrizione albo dei Periti Industriali - Pisa: 643 n iscrizione albo sicurezza antincendio:pi P00050 DATA: 30/08/ SCALA: - Comm. N Tavola N IE

2 Relazione Tecnica di PROGETTO DIMENSIONAMENTO APERTURE DI VENTILAZIONE LOCALE CARICA MULETTI Sede interessata dal progetto: NUOVO INSEDIAMENTO PARCO LOGISTICO DENOMINATO CORPO P ALL'INTERNO DEL PARCO LOGISTICO NEL COMUNE DI CASTEL SAN GIOVANNI - PROVINCIA DI PIACENZA Data: 29 agosto 2016 Il tecnico Perito Ind. Stefano Piccolomini Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 1 di 12

3 Sommario 1. RIFERIMENTI TERMINI E DEFINIZIONI DATI GENERALI CARATTERISTICHE DEL LOCALE DESCRIZIONE RISCHI CRITERI DI CALCOLO VENTILAZIONE LOCALE BATTERIE SCHEDA DI CALCOLO MISURE DI PREVENZIONE CONCLUSIONI Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 2 di 12

4 1. RIFERIMENTI norme CEI: Norma CEI EN (EN ) classificazione dei luoghi pericolosi e s.m. Norma CEI EN linee guida applicazione norma CEI EN Norma CEI EN (EN ) batterie di trazione Norme UNI: Norma UNI EN : Atmosfere esplosive. Prevenzione dell esplosione e protezione contro l esplosione. Concetti fondamentali e metodologia. Leggi, norme, regolamenti DLgs 81/08 e s.m. titolo XI allegato XLIX allegato L e LI Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 3 di 12

5 2. TERMINI E DEFINIZIONI Sostanza infiammabile: Sostanza sotto forma di gas, vapore, liquido, solido o di una loro miscela, capace di produrre una reazione esotermica con l aria a seguito di accensione. Punto di infiammabilità: Temperatura minima alla quale, in condizioni di prova specificate, un liquido rilascia una quantità sufficiente di gas o vapore combustibile in grado di accendersi momentaneamente all applicazione di una sorgente di accensione efficace. Esplosione: Reazione rapida di ossidazione o decomposizione che produce un aumento della temperatura, della pressione o di entrambe simultaneamente. Campo di esplosione: Campo della concentrazione di una sostanza infiammabile nell aria, all interno del quale può verificarsi un esplosione. Atmosfera esplosiva: Miscela con l aria, in condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri, in cui, a seguito dell accensione, la combustione si propaga all intera miscela incombusta. Atmosfera esplosiva pericolosa: Atmosfera esplosiva che, se esplode, causa un danno. Atmosfera potenzialmente esplosiva: Atmosfera suscettibile di trasformarsi in atmosfera esplosiva a causa delle condizioni locali e operative. Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 4 di 12

6 3. DATI GENERALI Proprietà Nominativo: Società Vailog S.p.A. Via: Strada 3 Palazzo B3 Città: Assago Milanofiori Cap: prov: MI Attività interessata da progetto Nominativo: Parco logistico CSG - Lotto P Comune: Castel San Giovanni Cap: prov: PC Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 5 di 12

7 4. CARATTERISTICHE DEL LOCALE EPI s.r.l. Via Di Tegulaia, 3/c Pisa c.f. e p. IVA: DIMENSIONI LUNGHEZZA (m) = 27,96 LARGHEZZA (m) = 9,6 ALTEZZA (m) = 5,05 VOLUME (m 3 ) = 1355,5 COSTRUZIONE PARETI: SOFFITTO: Laterizi Cemento prefabbricato Resistenza REI: Liscio Con gole Cemento prefabbricato Pannelli REI: Cartongesso Acciaio Resistenza REI: SISTEMA VENTILAZIONE: SOFFITTO - PARETE TIPOLOGIA: NATURALE Area apertura minima (m 2 ) = 0,41 FORZATA Portata (m 3 /h) = PORTA PRINCIPALE DI ACCESSO DIMENSIONI Lunghezza (m) = 4.0 Altezza (m) = 4,50 TIPOLOGIA: Anta scorrevole - Anta con apertura angolare Resistenza REI: PORTA USCITA DI SICUREZZA USCITA VERSO: AMBIENTE ESTERNO ALTRO COMPARTO - REI: Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 6 di 12

8 5. DESCRIZIONE RISCHI I carrelli elevatori utilizzano energia elettrica prodotta da batterie presenti a bordo macchina. Molto diffuse tra le batterie per trazione sono quelle che contengono all interno una soluzione di acqua e acido solforico (H2-SO4) in cui si trovano immersi appositi elettrodi in genere di piombo. I pericoli relativi alle batterie, possono essere ricondotti a: corto circuito degli elettroliti surriscaldamento presenza di acido esplosione per la presenza di gas infiammabili Un mal funzionamento della batteria dovuto ad esempio da un cortocircuito tra gli elettroliti può generare un surriscaldamento eccessivo che può dar luogo ad un principio d incendio o ad un aumento della pressione interna e conseguente pericolo di esplosione. Inoltre non sono trascurabili per l uomo gli effetti tossici e caustici dell acido solforico contenuto nelle batterie. Il rischio di esplosione risulta maggiormente presente nella fase di ricarica delle batterie. Durante questa fase avviene un processo chimico di elettrolisi dell acqua con sviluppo di gas quali l idrogeno e l ossigeno e con sviluppo di calore. Lo sviluppo di gas e calore risulta maggiore nella fase terminale del processo di ricarica della batteria e minore nella fase di scarica. I gas prodotti possono fuoriuscire dalla custodia delle batterie (attraverso i tappi di contenimento o dalle valvole di sicurezza) e diffondersi nell ambiente. L emissione in aria di idrogeno forma una miscela potenzialmente esplosiva in caso d innesco, quando la sua concentrazione in volume d aria è compresa tra il 4% e 75%. L idrogeno fuoriuscito dalla batteria avendo una densità notevolmente inferiore a quella dell aria, tende a stratificarsi nelle parti alte dei locali chiusi. E importante nei locali chiusi dove avviene la fase di ricarica delle batterie prevedere un efficace sistema di ventilazione che consenta di evitare la formazione di una atmosfera esplosiva. Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 7 di 12

9 6. CRITERI DI CALCOLO VENTILAZIONE LOCALE BATTERIE Lo scopo della ventilazione è quello di evitare la formazione di atmosfere esplosive mantenendo la concentrazione in volume d aria dell idrogeno inferiore al 4%. A tal fine per il dimensionamento delle aperture di ventilazione si fa riferimento alla norma CEI- EN che permette di stabilire: la minima portata d aria di ventilazione naturale necessaria nelle operazioni di ricarica la superficie delle aperture di ventilazione che garantisce la portata d aria. Calcolo portata VENTILAZIONE Per una singola batteria la norma indica la seguente formula per il calcolo della portata d aria necessaria per la ventilazione del locale: Q= v*q*s*n*igas*c/100 Dove: Q Portata aria di ventilazione necessaria m 3 /h v Fattore di diluizione necessaria di idrogeno q Idrogeno generato m 3 /Ah s Fattore di sicurezza n Numero elementi della batteria IGAS Corrente che produce gas durante la fase di carica A/100Ah C Capacità nominale della batteria Ah Nel caso di carica di più batterie nello stesso locale, la ventilazione sarà calcolata come somma delle singole portate d aria di ventilazione. La norma stabilisce che preferibilmente la portata di ventilazione calcolata sia assicurata mediante ventilazione naturale altrimenti dalla ventilazione forzata (artificiale). Ventilazione NATURALE Nel caso di ventilazione naturale la l apertura di ventilazione (A) sarà calcolata mediante la seguente formula: A = 28 Q Dove A = sezione delle aperture di ventilazione (cm 2 ) Q = portata d aria di ventilazione (m 3 /h) Ventilazione FORZATA Nel caso di ventilazione forzata la portata del sistema artificiale dovrà essere superiore al valore della portata di ventilazione Q calcolata. 7. SCHEDA DI CALCOLO Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 8 di 12

10 I dati utilizzati per il dimensionamento della ventilazione per il locale interessato sono stati ricavati dalla norma CEI-EN , a cui si fa riferimento anche per le formule di calcolo: DIMENSIONAMENTO VENTILAZIONE LOCALE RICARICA BATTERIE MULETTI norma CEI EN ( ) SIGLE DATI DI CALCOLO Qn Portata minima di ventilazione C Capacità nominale di batteria Q TOT Portata minima totale di ventilazione Vn Tensione nominale batteria QF Portata ventilazione forzata n N elementi di batteria v Fattore diluizione necessaria di idrogeno I GAS Corrente che produce gas durante la fase di carica q Idrogeno prodotto V R Volume ambiente reale s Fattore di sicurezza V MIN Volume ambiente minimo Tipo Tipo di ricarica del caricabatteria A Area apertura ventilazione minima richiesta Nc n carrelli elevatori elettrici A R Area apertura ventilazione realizzata PORTATA MINIMA DI VENTILAZIONE formula Qn= v*q*s*n*i GAS *C/100*N C v q s Nc C Vn n Tipo I GAS Qn carrello m 3 /Ah n Ah V n A/100Ah m 3 /h Tipo , IU 6,00 116,12 Tipo , IU 2,00 31,93 Tipo 3 0,00 Tipo 4 0,00 Tipo 5 0,00 PORTATA TOTALE MINIMA DI VENTILAZIONE Q TOT =Qn1 + Qn2 + Qn3 + Qn4 + Qn5 148,06 VERIFICA VOLUME AMBIENTE condizione da rispettare V R > V MIN L1(m) L2(m) H(m) m 3 V R 1 = L1*L2*H 27,96 9,6 5, ,50 V R 2 = L1*L2*H 0,00 VOLUME AMBIENTE reale V R = V R1 + V R2 1355,50 VOLUME AMBIENTE minimo V MIN = 2,5 *Q 370,14 VERIFICA CONDIZIONE V R > V MIN LA CONDIZIONE E' SODDISFATTA CALCOLO APERTURA MINIMA PER VENTILAZIONE NATURALE SEZIONE MINIMA DI APERTURA DA REALIZZARE IN RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE A = 28*Q TOT cm ,54 m 2 0,41 VERIFICA CONDIZIONE A R > A LA CONDIZIONE E' SODDISFATTA CALCOLO PORTATA PER VENTILAZIONE FORZATA condizione da soddisfare per la progettazione di sistema di ventilazione forzata QF > Q TOT SCELTA PROGETTUALE Il locale interessato sarà dotato di sistema di ventilazione: NATURALE con apertura minima di m 2 0,41 FORZATA con portata minima maggiore di m 3 /h 148,06 note: per le specifiche tecniche vedi allegati progettuali Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 9 di 12

11 8. MISURE DI PREVENZIONE La scelta di caricabatterie e batterie con caratteristiche diverse da quelle di progetto indicate al paragrafo 9) può rendere inefficace il sistema di ventilazione con la possibilità di formazione di atmosfere potenzialmente esplosive. Le attrezzature utilizzate quali i carrelli elevatori dovranno rispondere ai requisiti previsti della direttiva macchine 2006/42 CE. Ai fini della riduzione del rischio esplosione dovranno essere adottate le seguenti misure di tutela per mantenere nel tempo le condizioni di efficienza della ventilazione e per evitare la presenza di possibili sorgenti d innesco: Misure per prevenire sorgenti d innesco: Gli impianti elettrici nel locale ricarica batterie dovranno rispondere alle norme CEI Nel locale deve essere applicato il divieto di fumo Mantenere le fonti d innesco ad una distanza convenzionale superiore a 0,5 m dai punti di emissione delle batterie. Prevedere controlli periodici sullo stato manutentivo dell impianto elettrico nel locale; Prevedere controlli periodici sullo stato manutentivo delle attrezzature di ricarica e dei carrelli elevatori, in particolare dei cavi elettrici di collegamento per la ricarica. Prevedere la verifica periodica del serraggio di connessioni elettriche con particolare attenzione a quelle sui poli delle batterie. Informare adeguatamente il personale addetto alle operazioni di ricarica sulle corrette modalità di esecuzione delle operazioni di ricarica. Misure per prevenire la formazione di atmosfere esplosive: Le aperture di ventilazione devono rimanere libere da ostruzioni che possono diminuirne l efficacia. Si consiglia prevedere una pulizia delle griglie con periodicità annuale. Sottoporre le batterie e i dispositivi di ricarica a regolare manutenzione secondo quanto previsto nel manuale del costruttore. Nel caso di ventilazione forzata dovrà essere previsto un sistema automatico di sicurezza (flussostati, interblocchi elettrici, ecc ) che rilevando la mancanza di ventilazione azioni conseguentemente un interblocco elettrico per inibire l alimentazione ai caricabatterie tramite (vedi schema a blocchi allegato 1). Nel caso di ventilazione naturale dovrà essere previsto un sistema automatico di sicurezza che rilevando la chiusura della porta tagliafuoco del locale (porta dotata di dispositivo di autotenuta in posizione aperta) azioni conseguentemente un interblocco elettrico per inibire l alimentazione ai caricabatterie (vedi schema a blocchi allegato 1). Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 10 di 12

12 9. CONCLUSIONI EPI s.r.l. Via Di Tegulaia, 3/c Pisa c.f. e p. IVA: Come indicato nella scheda di calcolo soprastante per la ventilazione naturale del carica carrelli devono essere realizzate lungo la parete esterna una serie di aperture combinate alto-basso aventi la superficie totale di aerazione uguale o maggiore di 0,41mq in modo da rispettare a pieno quanto prescritto dalla normativa vigente. Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 11 di 12

13 ALLEGATO 1 Diagramma sicurezza sistema di ventilazione SISTEMA DI VENTILAZIONE NATURALE FORZATA POSIZIONE PORTA TAGLIAFUOCO FUNZIONAMENTO VENTILAZIONE CHIUSA APERTA SI NO RICARICA CHIUSURA GUASTO ALLARME NO SISTEMA RIVELAZIONE INCENDI ALLARME SI BLOCCO RICARICA Relazione progetto ventilazione locale caricabatterie rev.01 Pagina 12 di 12

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