1) Mercato valutario e il cambio. MASTER IN COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO NELLE AREE RURALI APPUNTI DELLE LEZIONI DI ECONOMIA INTERNAZIONALE
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1 1) Mercato valutario e il cambio. MASTER IN COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO NELLE AREE RURALI APPUNTI DELLE LEZIONI DI ECONOMIA INTERNAZIONALE SECONDA PARTE DOTT.SSA ELENA PISANI 1
2 Cos'è il tasso di cambio? Oggigiorno il commercio internazionale non avviene sotto forma di baratto (merce contro merce), ma come scambio di merce contro valuta. Oltre al commercio internazionale vi sono operazioni di carattere puramente finanziario che coinvolgono valute diverse. Il tasso di cambio è il prezzo di un valuta nei termini di un'altra. Vi sono due sistemi per quotare una valuta nei termini di un'altra: - incerto per certo (Price Quotation System): numero di unità di valuta nazionale per una unità di valuta estera considerata. Per cui il tasso di cambio sarà il prezzo della valuta estera in termini di valuta nazionale. Esempio: 2000 lire per 1 US$ 0.8 euro per 1 US$ - certo per incerto (Volume Quotation System): numero delle unità di valuta estera considerata per una unità di valuta nazionale per cui il tasso di cambio sarà il prezzo della valuta nazionale in termini di valuta estera. Esempio: dollari per 1 lira 1.25 dollari per 1 euro Logicamente i due sistemi sono in rapporto di reciprocità. Il Price Quotation System è adottato dall'italia e dalla maggior parte dei Paesi Il Volume Quotation System è adottato dall'inghilterra e da alcuni paesi che furono colonie britanniche od un tempo legate all'area della sterlina. Cos'è il mercato valutario? L'insieme delle operazioni di compravendita delle valute straniere prende il nome di mercato valutario (detto anche mercato valutario, dei cambi, delle divise). 2
3 Valute: sono le banconote Divise: sono i titoli di credito (es. assegni e cambiali) Cosa determina il tasso di cambio? Per ogni valuta vi è una domanda ed una offerta che determinano (se il mercato è perfettamente libero, vale a dire senza il controllo della autorità monetaria) il tasso di cambio. La domanda e l'offerta di valuta estera sono in funzione del tasso di cambio. La domanda è in funzione inversa del cambio: la quantità domandata diminuisce all'aumentare del cambio L'offerta è in funzione diretta del cambio: la quantità offerta aumenta all'aumentare del cambio. Se la quantità domandata di una valuta straniera è superiore alla quantità offerta, allora il cambio tende a salire. Se la quantità offerta di valuta straniera è superiore alla quantità domandata allora il cambio tende a scendere Prezzo della valuta Offerta di valuta competizione tra chi offre pe competizione tra chi acquista Domanda di valuta Quantità di valuta 3
4 Chi offre o domanda valute o divise? Gli operatori sui mercati dei cambi, che sono: NON SPECULATORI od operatori con l'estero. es. importatori ed esportatori di merci e servizi, imprese che effettuano investimenti all'estero, risparmiatori che intendono acquistare o vendere titoli esteri SPECULATORI: In generale la speculazione può essere definita come l'acquisto (vendita) di un'attività (reale o finanziaria) con l'intenzione di procedere ad una successiva vendita (acquisto) ove il motivo principale di tale azione è l'aspettativa di un guadagno derivante da una variazione del prezzo e non il guadagno derivante dall'uso o trasformazione o spostamento tra mercati diversi di tale attività. Gli speculatori sui cambi, traggono guadagno dalle oscillazioni dei tassi di cambio. AUTORITÀ MONETARIE: si definiscono autorità monetarie questi enti a cui è demandata la gestione delle riserve internazionali del paese in esame. Le autorità monetarie possono intervenire sia acquistando o vendendo valuta estera, sia con disposizioni amministrative varie. Le regole e le modalità di intervento sono diverse a seconda del regime di cambi adottato. La speculazione riveste un importanza considerevole nel mercato valutario mondiale. Si è conteggiato che a fine anni '90, della cifra che veniva trattata quotidianamente nel mercato mondiale dei cambi (circa mille miliardi di US$) - il 5 % riguarda il commercio con l'estero - il 15% gli investimenti - l'80% i movimenti speculativi. (Fonte: Poma 2000) speculazione stabilizzatrice o elemento di rischio? Nota: L'Ufficio Italiano Cambi che fino al 1990 esercitava un controllo vincolistico sul mercato valutario italiano, svolge ora funzioni di: - rilevazione statistica, attraverso il sistema bancario, di tutti i movimenti valutari; - e fornisce informazioni alla Banca d'italia in modo da limitare la speculazione sul mercato. 4
5 INTERVENTO DELLE AUTORITA' MONETARIE SUL MERCATO DEI CAMBI Al fine di arginare la speculazione sulle valute, le autorità monetarie di un paese intervengono sul mercato valutario in modo che il tasso di cambio della propria valuta sia quanto più possibile vicino al tasso di equilibrio (tra domanda e offerta di valuta estera). Se il tasso di cambio aumenta allora le autorità monetarie vendono valuta straniera attingendo dalle riserve. effetto il tasso di cambio diminuisce. Cambio euro contro dollaro Es. da 1 euro a 1,3 per 1 US$, euro perde di valore, Per fare riacquistare il valore rispetto al dollaro, si mette a disposizione del mercato una maggiore quantità di dollari (contemporaneamente si raccolgono euro dal mercato), per cui l'euro aumenta il proprio valore rispetto al dollaro. Le autorità hanno difeso il cambio. Se il tasso di cambio diminuisce allora le autorità monetarie acquistano valuta straniera (e questo aumenta le riserve valutarie del paese). effetto il tasso di cambio aumenta. -0- Se nonostante l'intervento delle autorità monetarie il tasso di cambio tende a muoversi ripetutamente verso la stessa direzione, ciò significa che lo squilibrio non è più temporaneo ma stabile, pertanto si richiede una revisione del tasso di cambio. Se il nuovo livello del tasso di cambio è superiore a quello precedente (si chiede più moneta nazionale in cambio della stessa quantità di moneta estera) allora si ha un deprezzamento della moneta nazionale rispetto a quella estera. Se il nuovo livello è inferiore a quello precedente (si chiede meno moneta nazionale in cambio della stessa quantità di moneta estera) allora si ha un apprezzamento del tasso di cambio. 5
6 Attenzione alla terminologia!!!! In regime di cambi fissi Svalutazione: intervento dell'autorità monetaria che modifica il tasso di cambio nel senso che è necessaria una maggiore quantità di valuta nazionale per avere una stessa quantità di valuta estera: Es. t0 cambio 1 euro per 1 $ t1 il cambio è 1.2 euro per 1 $ Rivalutazione: L'opposto Es. t0 cambio 1 euro per 1$ e t1 il cambio è 0.8 euro per 1 $ In regime di cambi flessibili o fluttuanti Deprezzamento: il tasso di cambio aumenta (più valuta nazionale per una stessa unità di valuta estera) Apprezzamento: il tasso di cambio diminuisce (meno valuta nazionale per una stessa unità di valuta estera) Sono variazione spontanee del tasso di cambio per effetto della domanda e dell'offerta di valuta estera. La rappresentazione può essere la seguente: Tassi di cambi fissi Tasso di cambio svalutazione t1 t2 tempo 6
7 Tasso di cambio rivalutazione t1 t2 tempo Tassi di cambio flessibili Tassi di cambio Deprezz. Apprezz. INFLAZIONE E SVALUTAZIONE IN REGIME DI CAMBI FISSI: tempo Se aumentano i prezzi in modo consistente e continuativo all'interno di un paese (spinta inflazionistica) si produrranno i seguenti effetti: I residenti trovano più conveniente acquistare i beni all'estero. Aumentano le importazioni (aumenta la domanda di valuta estera). Essendo le merci più care all'interno, diminuiscono le esportazioni. Il tasso di cambio tenderebbe a salire (è necessaria una maggiore quantità di valuta nazionale per avere una stessa quantità di valuta estera). Le autorità monetarie per difendere la parità venderanno le proprie riserve valutarie, fino a non intaccarle pesantemente. Se la pressione alla svalutazione continua, allora è più conveniente svalutare il tasso di cambio, riconoscendo il minor valore della propria moneta rispetto alle valute straniere. 7
8 IL SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE Il sistema monetario internazionale è costituito dall'insieme degli accordi, degli strumenti e delle istituzioni che regolano il mercato dei cambi allo scopo di assicurarne la stabilità. VARI REGIMI DI CAMBI: - CAMBI RIGIDI O FISSI - CAMBI FLESSIBILI O FLUTTUANTI - REGIMI INTERMEDI (CAMBI A FLESSIBILITA' LIMITATA) CAMBI FISSI Vi sono per tale sistemi diverse ipotesi operative: gold standard puro o tallone aureo (sistema monetario internazionale sino al 1914); gold exchange standard (sistema monetario internazionale tra le due guerre mondiali); gold exchange standard zoppo (sistema monetario internazionale da Bretton Woods sino al 1971); pure exchange standard. Gold standard puro o tallone aureo Ogni moneta nazionale ha un contenuto aureo: in tal senso è irrilevante che l'oro circoli materialmente sotto forma di monete auree oppure che circolino biglietti convertibili in oro. Il tasso di cambio tra le due valute è automaticamente fissato dal rapporto fra il contenuto aureo delle valute stesse. 8
9 Oro Sterlina Marco Dollaro Franco Caratteristiche positive del gold standard: - Stabilità dei cambi che possono oscillare solo entro limiti molto ristretti detti punti dell'oro (che dipendono dalle spese di trasporto e di assicurazione dell'oro). - Esistenza di correttivi automatici che in caso di oscillazione dei cambi riportano il cambio a livello di equilibrio, vale a dire alla parità. Esempio: Marco tedesco con grammi di oro Franco francese con 0,010 grammi di oro. Il cambio sarà 0.030/0.010 = 3 franchi contro 1 marco Se il sistema stabilisce che il cambio è di 3.30 franchi contro 1 marco allora tutti avrebbero convenienza a: convertire i marchi in franchi; farsi dare oro dalla banca centrale francese; riportare l'oro in Germania e convertirlo in marchi, ottenendo il 10% in più dei marchi originariamente detenuti. Questo non potrebbe essere ammesso dalle autorità monetarie francesi che sarebbero costrette a fissare il tasso di cambio nuovamente a 3 franchi contro 1 marco. Caratteristica negativa: estrema rigidità del sistema che è per propria natura strettamente collegato all'oro e quindi alla disponibilità delle autorità monetarie di questo metallo prezioso: una valuta è tanto più forte quanto maggiori sono le riserve auree del paese. 9
10 Nel periodo fra le due guerre si diffonde il Gold Exchange Standard. Caratteristiche: 1) Il diritto di coniazione e di fusione dell'oro spetta esclusivamente alla banca centrale (e non ai privati). Il Diritto di coniazione e fusione si intende la possibilità dei soggetti di portare alla Zecca l'oro-merce e di chiederne la sua coniazione in moneta; come la possibilità di fondere le monete e trasformarle in oro-merce. 2) Molte monete non solo più convertibili in oro, ma possono essere convertite solo in divise estere di Paesi la cui moneta è convertibile in oro. Storicamente nel secolo scorso, durante gli anni '20, la sterlina ed il dollaro erano convertibili in oro (avendo fissato una parità con l'oro). In tal modo, dette valute erano diventati le principali valute di riserva delle banche centrali di tutti i paesi. Oro Sterlina Dollaro Marco Franco Per cui paesi come Germania o Francia era indifferente avere tra le proprie riserve in oro od valute di riserva, visto che queste ultime potevano agilmente essere trasformate in oro. Questo quindi permetteva di economizzare l'oro. Perché ci sia un vero gold exchange standard, la conversione deve essere libera e deve riguardare chiunque ne faccia richiesta. In questo caso si ha equivalenza con il gold standard in merito ai meccanismi automatici di autoregolazione del cambio. 10
11 Nel caso in cui questa libertà di conversione sia limitata alle sole banche centrali allora avremo il Gold Exchange Standard Zoppo in cui i meccanismi automatici di che governano il gold standard non funzionano più. In questo senso quando il cambio si discosta dalla parità con l'oro, la banca centrale deve intervenire nel mercato per difendere il cambio ufficiale della propria moneta, facendo ricorso alle proprie riserve valutarie. Se lo squilibrio permane allora è necessario svalutare la propria moneta. Quando questa libertà di conversione è negata anche alle banche centrali e queste hanno solo la libertà di scambiarsi le valute allora si arriva al Pure Exchange Standard. Tabella riassuntiva dei sistemi monetari a tassi fissi: 1) SISTEMI MONETARI Sistema monetario Sistema monetario Sistema a carta A TASSI FISSI metallico (oro) a cambio aureo (cartamoneta moneta inconvertibile convertibile in oro) Gold Standard Puro X (diritto di coniazione e fusione per tutti) Gold Exchange Standard X Gold Exchange Standard Zoppo X (convertibilità in oro delle valute di riserva solo per le banche centrali) Pure Exchange Standard X Nella tabella come si può osservare vi è un progressivo distacco della moneta dall'oro, questo perché: 1) lo sviluppo delle transazioni economiche e tale che lo stock esistente di oro è insufficiente a servire da base monetaria. 2) Inoltre trarrebbero vantaggio dall'ancoraggio all'oro solo i paesi che possiedono miniere del metallo prezioso a scapito di quelli che non ne hanno. Per cui è impossibile al momento attuale ritornare ad un sistema ancorato all'oro. 11
12 Nel sistema a carta moneta inconvertibile sono le autorità monetarie a stabilire la quantità di moneta in circolazione, sulla base delle esigenze dell'economia. I biglietti hanno quindi un corso legale e forzoso (la loro accettazione come mezzo di pagamento è obbligatoria all'interno dello Stato). 2) SISTEMI MONETARI A TASSI FISSI Meccanismi automatici di regolazione dei cambi* Intervento della banca centrale per la difesa della propria valuta Gold Standard Puro X Gold Exchange Standard X (se c'è piena libertà di conversione in oro delle valute di riserva da parte di chiunque) Gold Exchange Standard Zoppo X (la libertà di conversione in oro delle valute di riserva è limitata alle banche centrali) Pure Exchange Standard X (la libertà di conversione in oro delle valute di riserva è stata eliminata * quando i cambi oscillano e si discostano dalla parità. 12
13 CAMBI FLESSIBILI: Le autorità monetarie del paese non intervengono nella maniera più assoluta sul mercato dei cambi. Il tasso di cambio può fluttuare liberamente in funzione della domanda e dell'offerta di valuta estera, provenienti da tutti gli operatori del mercato valutario (speculatori, non speculatori, autorità monetarie) Tale sistema monetario può essere così rappresentato Domanda di valuta estera Mercato dei cambi Offerta di valuta estera Importatori Esportatori E' da sottolineare comunque che nessun Stato accetta la libera fluttuazione dei cambi, per evitare che il mercato interno sia eccessivamente influenzato dal sistema finanziario internazionale. Le autorità monetarie quindi intervengono sul mercato dei cambi allo scopo di evitare gli effetti negativi della speculazione sul mercato interno. Si parla allora di fluttuazione manovrata o amministrata. Domanda di valuta estera Mercato dei cambi Offerta di valuta estera Importatori Banca Centrale (controllo) Esportatori 13
14 Quali sono le grandezze che determinano il tasso di cambio flessibile (i fondamentali)? 1) Situazione della bilancia dei pagamenti. Deficit persistente della BOP determina un esborso di valuta, che indebolisce la moneta nazionale. 2) Il tasso d'inflazione. Se l'inflazione è alta nel paese rispetto agli altri, la sua moneta si indebolisce e quindi rischia il deprezzamento. 3) Il differenziale nei tassi di interesse. Gli investimenti sono attirati nei paesi che a parità di rischio, sono remunerati da un maggior tasso d'interesse. 4) L'aumento della produttività. Produttività crescente significa riduzione dei costi di produzione e quindi possibilità di produrre di più e quindi di esportare di più. 5) La sicurezza degli investimenti. Gli investimenti sono attirati nei paesi che hanno condizioni macroeconomiche sicure. 6) L'aspettativa di alti profitti. I capitali sono attirati da paesi in crescita. Questo si esplicita in aumento del reddito e dell'occupazione ed inflazione sotto controllo. 7) L'andamento ciclico dell'economia. Prodotto nazionale (PIL) Crisi Trend Espansione Depressione Ripresa Semionda Semionda Ciclo economico Tempo Altro aspetto importante nella determinazione del tasso di cambio sono le aspettative. 14
15 IL REGIME DI BRETTON WOODS - IL FONDO MOTERARIO INTERNAZIONALE Analisi economica storica: Anni '20: politiche di carattere protezionistico da parte di molti paesi. Crisi del '29: sottopone a dura prova il sistema economico e finanziario mondiale. Seconda guerra mondiale. L'idea che sta alla base degli accordi di Bretton Woods del 1944 (nome della località americana ove sono stati siglati) si può sostanziare nei seguenti punti: La pace tra le nazione oltre a fondarsi su categorie di carattere politico, si basa sulla cooperazione economica e finanziaria degli Stati; Nessun paese può realizzare autonomamente una stabilità monetaria durevole. E' necessaria la cooperazione tra gli Stati. Ogni paese in quanto membro della comunità internazionale deve accettare la limitazione della propria sovranità in materia di politica monetaria, aderendo ad accordi internazionali che tutelino la stabilità del sistema economico e finanziario internazionale. Cosa prevede a tale riguardo il sistema di Bretton Woods? Ogni paese che aderisce all'accordo deve: 1) Dichiarare una parità della propria valuta con l'oro. Il dollaro era all'epoca l'unica moneta convertibile in oro (al prezzo di 35 dollari per oncia di oro fino), pertanto dichiarando la parità con l'oro, ogni paese fissava un tasso di cambio fisso con il dollaro. Per cui per le banche centrali (uniche abilitate a chiedere la convertibilità in oro dei loro dollari) detenevano quali riserve valutarie: oro e dollari (che potevano essere convertiti in oro). Il dollaro diventa pertanto la base di riferimento per tutte le transazioni a livello internazionale. 2) I paesi aderenti si impegnavano a mantenere fissa la parità con oscillazioni massime del tasso di cambio del ±1% rispetto alla parità (moneta nazionale contro oro e quindi contro dollari). 3) Nel caso di squilibri fondamentali del tasso di cambio si poteva procedere come segue: a) se la variazione del tasso di cambio era inferiore al 10% allora il paese poteva modificare la parità a propria discrezionalità; 15
16 b) se la variazione del tasso di cambio era superiore al 10% allora il paese doveva chiedere l'autorizzazione preventiva del Fondo Monetario Internazionale. 4) I Paesi fecero scarso uso della possibilità di convertire i dollari delle loro riserve valutarie in oro, per cui il sistema divenne di fatto un Dollar Standard più che un gold exchange standard zoppo. Qual è l'aspetto positivo di questo meccanismo? Lo squilibrio delle bilance dei pagamenti si poteva correggere con un meccanismo di pagamenti multilaterale e non tramite l'uso di politiche restrittive. A questo fine si crearono due organismi: Fondo Monetario Internazionale (entrato in funzione o Washington nel 1946) Banca Internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (Banca Mondiale) Per difendere il tasso di cambio rispetto al dollaro, ogni Paese doveva intervenire sul mercato con l'acquisto o la vendita di valuta estera per impedire che il cambio varcasse i limiti prefissati. Vende dollari (attingendo alle proprie riserve valutare) se il tasso di cambio del dollaro rispetto alla valuta nazionale è aumentato; Acquista dollari se il tasso di cambio del dollaro rispetto alla valuta nazionale è diminuito. Ma se il paese esauriva le proprie riserve valutarie, come si doveva comportare? Il Fondo Monetario Internazionale metteva a disposizione del Paese che si trovava in momentanea difficoltà le proprie riserve. Come? Ogni paese si impegnava a versare al Fondo Monetario Internazionale dei contributi proporzionali alla sua quota di commercio estero rispetto al commercio mondiale. Queste quote dovevano essere versate in parte in oro in parte in moneta nazionale. In questo modo si costituiva un fondo, al quale i paesi aderenti potevano attingere in prestito per far fronte a squilibri temporanei della propria bilancia dei pagamenti. 16
17 Il prestito allo Stato doveva avvenire rispettando determinate condizioni. Il paese inoltre si impegnava a sottoscrivere una lettera d'intenti con cui si impegnava nei confronti del Fondo Monetario a riequilibrare i propri conti con l'estero, indicando le principali misure di politica economica da adottare per risolvere i propri problemi economici sia interni che internazionali. A questa lettera d'intenti facevano poi seguito le visite degli esperti del Fondo che davano consigli su come migliorare i rapporti valutari con l'estero. -O- In quel momento storico (anni '50) gli Stati Uniti erano la maggiore economia a livello mondiale e detenevano la maggior parte delle riserve auree (circa il 70%) a livello mondiale (a Fort Knox). Se si fosse sempre garantita la convertibilità del dollaro in oro, gli USA non avrebbero tratto un vantaggio da questo sistema (il dollaro diventava un semplice strumento, ma il riferimento principale era sempre l'oro). Se invece la Banca Centrale statunitense (la Federal Reserve) avesse stampato dollari senza un corrispondete aumento delle riserve valutarie, allora il sistema sarebbe entrato in crisi. -0- Le facilitazioni di credito previste dal FMI erano i diritti di prelievo. A tal riguardo si distinguevano: - Diritti normali di prelievo (DRAWING RIGHTS). Sono accordi bilaterali tra FMI e banca centrale del paese di riferimento con cui la Banca centrale ottiene dollari cedendo moneta nazionale, e impegnandosi a riacquistarla entro un certo termine ad un tasso di cambio ed ad un interesse stabiliti. - Diritti speciali di prelievo (SPECIAL DRAWING RIGHTS). Tali diritti sono stati istituiti dopo la Conferenza di Rio de Janeiro del FMI del 1968, per far fronte a problemi di liquidità internazionale. Per liquidità internazionale si intende il complesso dei mezzi messi a disposizione dalle autorità monetarie per far fronte a deficit della BOP e per intervenire sul mercato dei cambi. I paesi che hanno avanzi della BOP versano al FMI una parte delle loro riserve valutarie, che possono essere date in prestito ai paesi che sono in momentanea difficoltà. 17
18 IL GRUPPO BANCA MONDIALE Gli accordi di Bretton Woods prevedevano oltre alla costituzione del Fondo Monetario Internazionale anche l'istituzione di un istituto di credito che si affiancasse all'attività del FMI. Lo scopo di questo istituto di credito era quello di concedere prestiti a lungo termine alle economie sottosviluppate. La Banca Mondiale, tali istituzione, è attualmente costituita da: - Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (IBRD) che dà prestiti a Paesi (Governi) a medio reddito e a paesi poveri, ma solvibili. - Associazione Internazionale dello Sviluppo (IDA) che da prestito ai paesi più poveri, senza gravarli degli interessi. I capitali sono raccolti in un fondo all'uopo costituito dai paesi ricchi. - International Finance Corporation (IFC) sostiene la crescita dei PVS con finanziamenti a favore delle imprese private situate nelle aree meno sviluppate dei paesi membri e nei settori maggiormente a rischio. - Agenzia Multilaterale di Garanzia (MIGA) garantisce i rischi non commerciali degli investitori nei PVS e svolge attività di consulenza a favore dei governi per attirare gli investimenti. - Centro internazionale per la soluzione delle controversie sugli investimenti (ICSID). Il compito di questa agenzia è quello di risolvere le dispute che possono insorgere tra investitori stranieri e nazioni che ospitano gli investimenti. WORLD BANK GROUP 1) Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (IBRD) 2) Associazione Internazionale dello Sviluppo (IDA) 3) International Finance Corporation (IFC) 4) Agenzia Multilaterale di Garanzia (MIGA) 5) Centro internazionale per la soluzione delle controversie sugli investimenti (ICSID). 18
19 Banca Mondiale: Costituita nel 1944 Paesi membri: 184 Cumulative Lending: 383 miliardi di US$ Fiscal 2003 Lending: 11.2 miliardi di US$ Obiettivo: ridurre la povertà nel paesi Middle Income e nei paesi poveri che siano considerati solvibili. La Banca mondiale non mira a massimizzare il profitto, ma ha sempre avuto un utile di esercizio sin dal I suoi profitti vengono destinati per finanziare numerose iniziative di sviluppo. Il potere di voto degli aderenti a Banca Mondiale dipende dalle quote sottoscritte, e quindi dipende dalla forza economica della nazione. International Development Association Costituita nel 1960 Membri: 164 Cumulative Lending: US$ 142 milirdi Fiscal 2003 lending: US$ 7.3 miliardi per 141 nuove operazione in 55 nazioni. Ogni anno vengono dati 7 miliardi di US$ a tasso zero alle 81 nazioni più povere del mondo (dove vivono 2.5 miliardi di persone). In queste nazioni il reddito procapite annuo è di 500 dollari, e molte persone sopravvivono con molto meno. IDA aiuta a dare accesso a migliori servizi di base (come istruzione, salute, accesso all'acqua potabile ed ai servizi sanitari di base) e sostiene le riforme e gli investimenti che mirano ad incrementare la produttività e a creare nuovi posti di lavoro. International Finance Corporation Costituita nel 1956 Stati membri: 175 Sviluppo economico attraverso il settore privato. Dà investimenti in quei paesi ed in quei settori non serviti dal settore privato in quanto considerato troppo rischioso. The Multilateral Investment Guarantee Agency Cositutia nel
20 Membri: 163 Garantisce gli investitori stranieri per i rischi di tipo non commerciali: esproprio inconvertibilità della valuta locale difficoltà legati a guerre ICSID The International Centre for Settlement of Investment Disputes Costituita nel 1966 Membri: 139 Arbitrati internazionali su contriversie relative ad investimenti all'estero. IL PROBLEMA DEGLI EURODOLLARI E DEI PETRODOLLARI: FINE DEL SISTEMA DI BRETTON WOODS Fine della seconda guerra mondiale: i. USA con la maggior parte delle riserve auree mondiali. ii. Deficit della BOP dei paesi europei (importazioni molto superiori alle esportazioni la capacità produttiva dell'europa era stata notevolmente ridimensionata dalla guerra). iii. Il piano Marshall consente di riequilibrare la BOP dei Paesi europei. Anni '60: Riprendono le esportazioni europee e giapponesi, nel contempo si riducono le esportazioni statunitensi. Esodo dei dollari dagli USA per: 1) Il costo della guerra in Vietnam. 2) Il mantenimento delle forze armate USA nei paesi europei (funzionale alla guerra fredda). 3) Le imprese multinazionali che investono ingenti quantità di dollari in diversi paesi contribuiscono ad aumentare la quantità di dollari che circolano fuori dal mercato statunitense. Tutto questo comporta un deficit della BOP degli USA. Gli USA sono in debito con il resto del mondo. Tale deficit della BOP fu finanziato: i. Inviando oro ai paesi creditori, tanto che le riserve auree degli USA scesero da 25 miliardi di dollari nel 1949 a 15 miliardi nel
21 ii. Emettendo divise americane a breve scadenza. Questo secondo aspetto è stato critico in quanto si pregiudicava a monte la capacità degli USA di convertire in oro i dollari detenuti dalle banche centrali degli altri paesi. Si sviluppa pertanto il mercato dell'eurodollaro costituito dai dollari posseduti dai privati e dalle banche (escluse le banche centrali) residenti al di fuori degli Stati Uniti e specialmente in Europa. A questi si aggiungono i petrodollari, vale a dire i dollari depositati presso le banche dei paesi produttori di petrolio (OPEC). Sia gli eurodollari che i petrodollari contribuiscono a destabilizzare il cambio, in quanto sono sottratti al controllo della banca centrale americana. Tutto questo comporta la crisi del sistema di Bretton Woods, per l'impossibilità degli USA di soddisfare le potenziali richieste di conversione dei dollari in oro. Nel 1971 circolavano all'estero 53,3 miliardi di dollari, mentre le riserve auree degli USA ammontavano a meno di 10 miliardi CRISI DI FIDUCIA Il 15 agosto 1971 il presidente Nixon è costretto a dichiarare l'inconvertibilità del dollaro in oro e il sistema monetario mondiale si trasforma in un sistema a cambi fluttuanti. 21
22 ALTRE INFORMAZIONI SU BANCA MONDIALE E FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE: Tali istituzioni appartengono al sistema delle Nazioni Unite, ma hanno una totale indipendenza rispetto all'assemblea Generale. Banca Mondiale: E' costituita da cinque istituzioni strettamente collegate l'una all'altra di proprietà degli Stati membri. Il World Bank Group è l'insieme delle cinque istituzioni, mentre il termine World Bank è comunemente utilizzato per riferirsi a due delle cinque: IBRD e IDA. La Banca Mondiale non è una banca come comunemente si intende. E' una delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite e rappresenta 184 Stati aderenti al sistema delle Nazioni Unite. Queste nazioni sono congiuntamente responsabili per il finanziamento dell'istituzione e per l'utilizzazione dei finanziamenti. La Banca Mondiale (IBRD e IDA) danno: prestiti a basso tasso di interesse; crediti ad interesse zero; agevolazioni e sovvenzioni alle nazioni in via di sviluppo, in particolare difficoltà. In questa istituzione lavorano professionisti dello sviluppo di tutto il mondo o nel quartiere centrale di Washington o nelle 109 sedi nel mondo (country office). Le Nazioni definite Low Income Countries generalmente non possono prendere a prestito i capitali nel mercato monetario internazionale, se non a elevati tassi d'interesse. I capitali presi a prestito da World Bank invece hanno tassi d'interesse inferiori a quelli di mercato e possono essere restituiti in anni, con un periodo di grazia di 10 anni. I crediti a interesse zero e le sovvenzioni (grants) vengono elargite dall'ida. A tale riguardo le 40 nazioni tra le più ricche del mondo hanno costituito un fondo che viene reintegrato ogni quattro anni. Il fondo è stato recentemente ricostituito nel 2002, con 9 Miliardi di US$ derivanti dai contributi delle nazioni, ed altri 6,6 miliardi di US$ da fonti interne della Banca. 22
IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI. di concerto con IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
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