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1 COMMISSIONE POLITICHE ECONOMICHE Verbale n. 12 Seduta del 3 maggio 2012 Il giorno giovedì 3 maggio 2012 alle ore si è riunita presso la sede dell Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Politiche economiche, convocata con nota prot. n del 27/04/2012. Partecipano alla seduta i Commissari: Cognome e Nome Qualifica Gruppo Voto GRILLINI Franco Presidente Italia dei Valori Lista Di Pietro 3 presente CAVALLI Stefano Vice Presidente Lega Nord Padania Emilia e Romagna 3 assente COSTI Palma Vice Presidente Partito Democratico 4 presente AIMI Enrico Componente PDL Popolo della Libertà 1 assente ALESSANDRINI Tiziano Componente Partito Democratico 5 presente BARTOLINI Luca Componente PDL Popolo della Libertà 2 presente BAZZONI Gianguido Componente PDL Popolo della Libertà 5 presente CARINI Marco Componente Partito Democratico 3 assente CEVENINI Maurizio Componente Partito Democratico 3 presente FAVIA Giovanni Componente Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it 2 presente GARBI Roberto Componente Partito Democratico 3 presente MALAGUTI Mauro Componente PDL Popolo della Libertà 3 presente MANFREDINI Mauro Componente Lega Nord Padania Emilia e Romagna 1 presente NALDI Guido Componente Sinistra Ecologia e Libertà Idee Verdi 2 assente NOE Silvia Componente UDC Unione di Centro 1 assente PAGANI Giuseppe Componente Partito Democratico 3 presente RIVA Matteo Componente Misto 1 assente SCONCIAFORNI Roberto Componente Federazione della Sinistra 2 assente ZOFFOLI Damiano Componente Partito Democratico 3 presente Sono presenti i consiglieri Gabriella MEO in sostituzione di NALDI, Gabriele FERRARI in sostituzione di CARINI, Fabio FILIPPI in sostituzione di AIMI, Mario MAZZOTTI in sostituzione parziale di PAGANI, Andrea DEFRANCESCHI in sostituzione parziale di FAVIA. E altresì presente l assessore Tiberio RABBONI (Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatoria). Hanno partecipato ai lavori della Commissione: M. C. BENASSI (Serv. territorio rurale ed attivita' faunistico-venatorie); C. CICOGNANI (Servizio Informazione e Comunicazione Istituzionale Assemblea Leg). Presiede la riunione: Franco Grillini Assiste il Segretario: Giovanni Fantozzi Resocontista: Buna Nulli Rinalducci Viale A. Moro, Bologna tel fax SegrCommII@regione.emilia-romagna.it Posta certificata: ALCommissioni@postacert.regione.emilia-romagna.it

2 Il presidente GRILLINI apre la seduta alle ore Sono altresì presenti i consiglieri Alessandrini, Bartolini, Bazzoni, Cevenini, Costi, Favia, Ferrari, Filippi, Garbi, Manfredini, Mazzotti, Zoffoli Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Modifiche alla legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 "Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria"" (delibera di Giunta n. 330 del ). Il consigliere ALESSANDRINI, relatore del progetto di legge, ricorda ai commissari che l argomento è già stato oggetto di un udienza conoscitiva. Sulla base degli interventi e delle richieste ricevute in quella sede, si completa e si arricchisce la legge 8 del 1994 con l introduzione dell attività venatoria con uso dell arco, già prevista dalla legge 157 del 1992 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio e da norme di numerose altre Regioni. Se questa opportunità sarà introdotta, dovrà essere regolamentata da specifiche disposizioni fissate dalla Giunta. Nel nuovo progetto, inoltre, sono esplicitate le regole di compilazione del tesserino, si introduce il parere di conformità della Regione sui calendari venatori provinciali, si consente la caccia agli ungulati su terreni innevati, si estende il divieto di sparo anche in direzione di impianti a pannelli fotovoltaici già previsto per stabbi, stazzi e altri ricoveri. Si prevede una sanzione accessoria per mancata consegna dei tesserini nei termini fissati dalla legge e si inseriscono fra i dati trattati da Regione, Province, Comuni e ATC anche quelli relativi a violazioni che prevedono sia sanzioni amministrative che disciplinari. Entra il consigliere Malaguti Esce il consigliere Filippi Il presidente GRILLINI propone di iniziare con la discussione generale e poi procedere con la presentazione degli emendamenti. Il consigliere FAVIA ritiene che il testo, così formulato, non sia stato oggetto di udienza conoscitiva. La caccia con l arco è un tema che richiede un approfondimento. Il presidente GRILLINI afferma che l udienza conoscitiva sul calendario venatorio ha fornito elementi sufficienti per formarsi un opinione sui temi affrontati da questo progetto di legge. La consigliera COSTI ribadisce che il confronto c è già stato, ognuno ha potuto approfondire l argomento e quindi ritiene sia possibile iniziare la discussione. 2

3 Il consigliere DEFRANCESCHI chiarisce che il progetto di legge non conteneva riferimenti alla caccia con l arco, ma proprio in occasione dell udienza conoscitiva ci sono stati interventi in merito. L argomento era stato trattato il 7 aprile 2011 quando fu presentata una petizione per la pratica venatoria con l arco. Gli uffici della Giunta si erano espressi in senso negativo, così come la consigliera Costi e i consiglieri Carini, Malaguti e lo stesso relatore del nostro progetto di legge, Alessandrini. Fu bocciato con 34 voti a favore, 4 astenuti e nessun contrario. Dopo un anno, tutti hanno cambiato parere e questo dimostra il grande potere delle lobby della caccia. La Regione Liguria ha cercato di approvare una norma che consentiva la caccia sui territori innevati, ma è stata bocciata dalla Corte costituzionale poiché in contrasto con la legge statale. Una legge regionale non può abbassare la tutela della fauna stabilita da una legge nazionale e il consigliere si dichiara convinto che il progetto di legge subirebbe la stessa sorte di quello della Regione Liguria. Esce il consigliere Ferrari Il consigliere MALAGUTI concorda con il collega Defranceschi. La caccia con l arco era stata bocciata in passato e si stupisce a sua volta del potere della lobby dei cacciatori. Si dichiara contrario all utilizzo dell arco, strumento che non uccide immediatamente la preda, provocando grande sofferenza. Il consigliere BARTOLINI ricorda che la legge nazionale 157/92 stabilisce che le armi da usare per l attività venatoria siano il fucile, l arco ed il falco. La nostra Regione non è mai stata a favore della caccia e in questi anni non ha mai consentito l uso dell arco. Per quanto riguarda la caccia con terreni innevati, si tratta di piani di selezione ed è quindi interesse per la Regione favorire chi fa il prelievo selettivo per la riduzione dei danni e per il miglioramento della specie. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, afferma che si tratta di terreni sottratti per sempre o per molti anni all attività venatoria e quindi è del parere che si dovrebbero riassegnare all attività venatoria estensioni equivalenti di territorio. Entra la consigliera Meo Il tesserino per la caccia in deroga deve essere riconsegnato ogni anno obbligatoriamente, altrimenti si è soggetti a sanzione, anche se non la si pratica. Il consigliere, considerato che non si devono in questo caso registrare i capi abbattuti, ritiene sia un adempimento inutile e complicato. La consigliera MEO riprende il tema della caccia di selezione su terreni innevati, rilevando che due sentenze della Corte Costituzionale la vietano e rendono quindi il provvedimento impugnabile. L altro tema fondamentale è l introduzione della caccia con l arco. E vero che la legge statale la prevede, ma finora nella nostra regione non era autorizzata. Se 3

4 essa sarà effettivamente consentita, si dimostrerà che l attività venatoria è esclusivamente ludica e non vi sono motivazioni di selezione delle specie. Il consigliere MALAGUTI sottolinea che la distanza di 150 metri dagli impianti fotovoltaici è richiesta per evitare danni agli impianti stessi. Inoltre, per quanto riguarda la caccia con l arco, non vede la necessità di permettere un attività che comporta sofferenza agli animali. L assessore RABBONI, per quanto concerne la caccia con l arco, afferma che anche la Giunta espresse una valutazione contraria. Si è ritenuto di accogliere l istanza per una delle motivazioni presentate nell udienza conoscitiva. Si è ormai diffuso il fenomeno di ungulati che, scendendo lungo gli alvei dei fiumi, vengono a popolare la pianura. Si tratta di una presenza non compatibile con le attività che vi si svolgono e il prelievo con la carabina comporterebbe problemi, mentre l utilizzo dell arco potrebbe essere più adatto. L ISPRA ha dato parere favorevole sulla scorta di esperienze maturate in altri Paesi. Si ritiene che l arco permetta di abbattere gli animali in modo accettabile e d altra parte l abilitazione si può ottenere solamente seguendo specifici percorsi didattici. Dallo scorso anno la scheda per la caccia in deroga deve essere compilata solo da chi la pratica e va consegnata, insieme al tesserino, a fine stagione. La tutela della fauna è materia di competenza dello Stato; la caccia sulla neve è consentita sulle Alpi e non negli Appennini, ma la legge è datata. Se oggi si facesse un monitoraggio degli ungulati, certamente si accerterebbe che il loro numero è elevato anche negli Appennini. Esce il consigliere Bazzoni Entra il consigliere Pagani L assessore osserva che gli emendamenti che ha firmato tengono conto della sentenza, ad esempio viene cassato il comma sulla caccia al cinghiale in battuta su terreni innevati. Per quanto riguarda gli altri ungulati, quindi caprioli, cervi e daini, secondo la legge nazionale si può solo migliorare lo standard. L assessore ritiene che il prelievo di selezione per mantenere l equilibrio tra maschi e femmine e tra giovani e anziani migliori gli standard della specie e così sostiene anche l ISPRA. Il consigliere FAVIA afferma che in pianura le armi da fuoco si utilizzano, ad esempio per cacciare le lepri. La presenza di ungulati in pianura non è un problema enorme e pertanto appare un pretesto. Per quanto riguarda il fotovoltaico si domanda se 150 metri siano sufficienti per tutelare gli impianti. L assessore RABBONI risponde che le munizioni consentite per la lepre sono diverse e hanno una gittata molto inferiore da quella che si usano per il cinghiale. Il consigliere MANFREDINI afferma che nella caccia al cinghiale si circonda una postazione, i cacciatori si dispongono a distanza di 150 metri l uno dall altro, tutti 4

5 visibili e segnalati. Altri cacciatori girano con i cani per scovare i cinghiali. Ovviamente tali appostamenti non si faranno vicino a un impianto a pannelli solari, si tratta infatti di armi che possono uccidere anche a distanze superiori. La consigliera MEO afferma che il parere dell ISPRA si riferisce all arco usato bene, ma questa attività è di nuova introduzione e non esiste tradizione locale. Per arrivare alla caccia con l arco si fa riferimento agli ungulati che scendono in pianura. Gli ungulati sono sempre arrivati in pianura e hanno sempre attraversato a nuoto il Po. Se il tema è che gli ungulati aumentano, e questo è vero, le pratiche di selezione tendono ad evitare la destrutturazione della specie e a quanto pare non evitano l incremento della popolazione. Se si deve usare l arco per i piani di controllo in pianura, dovremmo limitarlo solo a questo caso, ma probabilmente si tratta di un pretesto. Se si facesse ora un censimento del numero degli ungulati, rispetto a quando è stata emanata la legge, avremmo certamente dei risultati diversi, ma lo stesso accadrebbe se facessimo un monitoraggio dei migratori. La realtà, sostiene, è che dietro a queste attività c è un giro di denaro notevole. Esce il consigliere Garbi Il consigliere DEFRANCESCHI comprende le difficoltà della Giunta, ma non pensa sia necessario prevedere l uso dell arco solo perché qualcuno si è presentato all udienza conoscitiva per chiederne l introduzione. E chiaro, afferma, che si tratta di una scelta politica della Giunta. Il consigliere si chiede quindi che fine abbia fatto l etica che ha portato al voto contro l uso dell arco, un arma che chiunque può comprare e utilizzare. Il consigliere domanda se sia stata fatta una previsione di quanto l uso dell arco incrementerebbe l abbattimento di ungulati in pianura. In Appennino la popolazione continua ad aumentare perché si è abbandonata l agricoltura, anche a causa del fallimento delle politiche europee che dovevano favorire le coltivazioni nelle zone svantaggiate. Il consigliere si augura che la nostra Regione faccia tesoro della sentenza relativa alla legge della Liguria. Il consigliere BARTOLINI afferma che anche per l arco serve la licenza di caccia e che per ottenerla è necessario avere la fedina penale pulita. Ad avviso del consigliere l assessore non ha risposto sul tema degli impianti fotovoltaici e pertanto rinnova la proposta che si esegua un censimento e che si rilasci terreno equivalente per l attività venatoria. Il consigliere chiede poi chiarimenti sul parere di conformità espresso dalla Regione sui calendari delle Province. Conoscendo il conflitto tra l ufficio caccia della Regione e la provincia di Forlì Cesena, teme che il parere comporti un ulteriore giudizio e quindi comprometta la libertà della Provincia. Entra il consigliere Ferrari Esce il consigliere Favia 5

6 Il consigliere MAZZOTTI afferma che il progetto di legge contiene solo poche modifiche alla legge 8 ed è nato in seguito alla sentenza della Corte costituzionale che non ha permesso di approvare il calendario venatorio per legge. Il dibattito su questi temi si è già svolto e l udienza conoscitiva è stata molto partecipata. La considerazione di Bartolini nasce dalla necessità di evitare disarticolazioni e disarmonie fra Regione e Province. Sono state sentite tutte le componenti, gli agricoltori, il mondo venatorio, gli ambientalisti, sono rimaste aperte alcune questioni, quelle che qui si stanno discutendo. Sono state proposte alcune correzioni e non esistono pregiudiziali ad accettare critiche che si riferiscono alla caccia con l arco. Riguardo al tema della caccia sui terreni innevati, il punto di riferimento è la normativa nazionale, ma c è anche la preoccupazione che se non si fa prelievo sarà necessario assoldare qualcuno per effettuare la selezione. Gli ungulati non dovrebbero essere presenti in pianura, l uso dell arco potrebbe essere un modo per mantenere il loro numero sotto controllo. Il consigliere ALESSANDRINI afferma di essere d accordo con la consigliera Meo e che è necessario un approfondimento. Si può ragionare in termini di emendamenti, oppure si può dare un indirizzo alla Giunta per la stesura del regolamento su questo tema. Le cose qui affermate dall assessore e dai consiglieri devono essere tenute in considerazione. Lo spirito con cui affrontiamo il tema, senza sollevare la questione delle lobby, è discutere per avere maggiori conoscenze, con la speranza di migliorare l equilibrio faunistico. Le sentenze tengono conto anche della qualità delle leggi, della loro difendibilità. Inoltre il consigliere non ritiene che esista realmente un conflitto tra ufficio caccia e una provincia in particolare. Escono i consiglieri Malaguti e Pagani Terminata la discussione generale, il presidente GRILLINI propone di passare alla trattazione degli emendamenti. Il primo è l emendamento 7 proposto dal consigliere Alessandrini: All articolo 2, comma 3 della L.R. 8/95, ed in ogni altra successiva ricorrenza, le parole Istituto nazionale per la fauna selvatica (INFS) sono sostituite con Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) Si tratta di un emendamento tecnico. Il presidente mette in votazione l emendamento n. 7. Emendamento n. 7 Rabboni Alessandrini Emendamento approvato con 31 voti a favore (PD IDV M5S - SeL-V Lega Nord); 2 contrari (M5S); nessun astenuto. Il consigliere ALESSANDRINI afferma che, se non si è pronti per il voto, si può sospendere e discutere gli emendamenti nella prossima seduta. 6

7 La consigliera MEO dichiara di essere pronta a valutare proposte alternative sui punti che ha sollevato. Su proposta del Presidente GRILLINI, la Commissione decide all unanimità di sospendere l esame del pdl e di rinviarlo ad altra seduta. La seduta termina alle ore Approvato nella seduta del 7 giugno Il Segretario Giovanni Fantozzi Il Presidente Franco Grillini 7

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