RAPPRESENTAZIONI DEI LUDI NELLA ROMA ANTICA

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1 RAPPRESENTAZIONI DEI LUDI NELLA ROMA ANTICA ricerca a cura di: Claudia Montaldi & Marta Cristofari IV F liceo Classico Ugo Foscolo Anno scolastico 2007/2008

2 Introduzione al lavoro In questo lavoro vengono illustrate le rappresentazioni dei ludi romani, comprendenti i giochi gladiatori, le corse dei carri e le naumachie sia in epoca antica che in epoca moderna. Possiamo notare come i ludi romani siano rimasti per molto tempo nella mentalità di molti artisti delle epoche successive e abbiano condizionato opere pittoriche, sculture, opere letterarie e, come ben sappiamo, venne molto influenzato anche il settore cinematografico.

3 Contenuto Introduzione all epoca antica I gladiatori Immagini dei gladiatori Le corse dei carri Immagini delle corse dei carri Le naumachie Immagini delle naumachie Introduzione all epoca moderna Immagini dei gladiatori nel 1700 e nel 1800 Cinematografia Spartacus Ben Hur Il Gladiatore

4 Introduzione: epoca antica Rappresentazioni dei ludi romani nell epoca antica furono frequenti.ci sono pervenuti in particolare frammenti di affreschi parietali e di mosaici. Queste rappresentazioni erano solitamente collocate all interno delle tombe etrusche o delle grandi abitazioni. A volte sono di difficile interpretazione. I ritrovamenti più significativi sono stati effettuati all interno di qualche tomba e a Pompei. Gli autori di questi dipinti sono solitamente sconosciuti.

5 I gladiatori Il Gladiatore era un particolare lottatore. Il nome deriva da gladio,una piccola spada usata spesso nei combattimenti. La sua origine è da ricollegare al munus (termine con il doppio significato di INCARICO e di DONO), un rito funebre, consistente in un duello all ultimo sangue, effettuato da famiglie potenti in onore dei propri defunti. Dalla fine della Repubblica il ludus gladiatorius divenne un vero e proprio spettacolo.

6 Phersu Ritratto su un affresco murale nella Tomba degli Auguri a Tarquinia, risalente alla seconda metà del VI secolo a.c.. L uomo indossa una corta veste variopinta e un cappello, è mascherato e ha la barba; alla cinta tiene legato un cane che si scaglia contro un altro uomo. La scena è molto dibattuta. Alcuni studiosi vi hanno voluto vedere la combinazione tra un combattimento di gladiatori e la lotta contro le fiere.

7 Duello tra gladiatori Un duello tra gli equites Habilis e Maternus su un mosaico del IV secolo d.c. Nell immagine vediamo come i combattenti sono sorvegliati dall arbitro. Oggi il mosaico si trova nel Museo Arqueològico Nacional a Madrid.

8 Rissa nell anfiteatro di Pompei tra pompeiani e nocerini scoppiata durante uno spettacolo di gladiatori Pittura a encausto (colori stampati con cere liquefatte e fissati sul dipinto col fuoco) del 59 d.c., da Pompei. È interessante la prospettiva a volo d uccello, che fa vedere l interno e l esterno dell arena, mentre i contendenti sono raffigurati schematicamente, ma con grande vivacità e le bancarelle dei venditori contribuiscono a rendere più realistico l episodio di cronaca locale.

9 Le corse dei carri Già molto prima dell introduzione dei giochi gladiatori, fin dall epoca dei re, a Roma erano diffuse altre forme di spettacolo popolare: le corse dei carri. Questi intrattenimenti venivano offerti in occasione dei giochi pubblici organizzati dallo Stato durante giorni festivi ed erano finanziati dall erario. La loro origine è ben diversa da quella dei giochi gladiatori: venivano organizzate per celebrare eventi di festa, solitamente legati ad una divinità. Non persero mai del tutto questa caratteristica. Inizialmente tali feste duravano un solo giorno e la loro organizzazione era affidata ai sacerdoti degli dei a cui era dedicato il culto.

10 Corsa di quadrighe Affresco parietale rappresentante una corsa di quadrighe. Le due festività romane più antiche, completamente dedicate alle corse dei cavalli, erano gli Equirria e i Consualia. I primi erano in calendario il 27 Febbraio e il 14 Marzo in onore del dio Marte; gli altri si tenevano il 21 Agosto e il 15 Dicembre in onore del dio Conso, identificato come Nettuno, dio del mare e dei cavalli.

11 Le Naumachie Dal greco ναυμαχία, vuol dire battaglia navale. È un genere di spettacolo che riproduce una battaglia navale. Erano spettacoli cruenti che si svolgevano in appositi spazi, anche naturali, e in anfiteatri. Erano battaglie navali riprodotte in un apposito bacino che poteva essere riempito d acqua. Furono organizzate anche in laghi naturali. Questi spettacoli erano costosissimi, poiché le navi erano complete in tutte le loro parti, e la partecipazione dei combattenti era numerosa. Le naumachie spesso volevano riprodurre famose battaglie storiche: si dovevano, quindi, seguire tutte le fasi della vera battaglia. Gli archeologi sostengono che le naumachie furono abbandonate poiché necessitavano di preparativi troppo lunghi e costosi.

12 La naumachia più spettacolare Durante l impero di Claudio, nel 52 d.c., si effettuò la naumachia più grande di tutte sul Lago del Fucino: ne parla Tacito negli Annales rematori e soldati si affrontarono, suddivisi tra la flotta detta di Rodi e quella detta di Sicilia. I combattenti erano prigionieri di guerra e condannati a morte. Non potevano fuggire: erano circondati da pattuglie vere di soldati. C era molta gente, anche venuta da Roma. Era presente Agrippina insieme Claudio. Quei disperati lo salutarono con: Ave Caesar, morituri te salutant (Svetonio, Claudio, 21). Tacito racconta che: Pugnatum quamquam inter sontis fortium virorum animo, ac post multum vulnerum occidioni exempti sunt (Si combatté da valorosi, benché fossero criminali, così dopo molto spargimento di sangue, furono sottratti alla morte) (Annales, XII,56).

13 Battaglia navale Un incisione seicentesca che rappresenta, in modo del tutto fantasioso ma suggestivo, una naumachia in un anfiteatro. Si noti l alto numero di navi raffigurate nell arena.

14 Introduzione epoca moderna In epoca moderna molti artisti furono affascinati dalle rappresentazioni dei ludi gladiatori. Artisti molto significativi furono, per esempio, il pittore francese Jean Léon Gèrome o l artista italiano Francesco Netti. I temi maggiormente rappresentati sono proprio i combattimenti che si svolgevano nell arena. Sono anche presenti molte raffigurazioni anonime dell 800.

15 Un impressione del Colosseo Opera raffigurante un impressione del Colosseo con al centro la grande statua di Apollo. L opera è stata realizzata dal pittore cinquecentesco Maarten van Heemskerck Oggi si trova a Lille nel Palais des Beaux Arts.

16 Saluto dei vincitori Illustrazione della seconda metà dell 800 raffigurante il saluto dei vincitori.

17 Reziario Un opera di Jean Leon Gérome ( ) raffigurante un Reziario, una delle categorie di combattenti che combattevano nei ludi gladiatori. Fu introdotta in epoca imperiale e combatteva con una rete e un tridente e indossava una manica di metallo sul braccio sinistro.

18 Pollice verso Dipinto raffigurante un gladiatore che si trova in procinto di uccidere un altro combattente. È una famosa opera di Jean Lèon Gèrome realizzata nel Oggi si trova a Phoenix nel Phoenix Art Museum.

19 Mirmillone Un opera di J. L. Gérome del I mirmilloni, nome la cui etimologia deriva forse dal greco myrmoros ( pesce ), sono vecchi galli di epoca repubblicana, come testimonia Festo, un lessicografo tardo imperiale, attingendo a fonti più antiche.

20 Gladiatori al triclinio Un opera di Francesco Netti: Gladiatori al triclinio. Rappresenta dei gladiatori che combattono davanti al triclinio, anche se non era una situazione comune. Il genere è una pittura del periodo e dello stile romantico. La sua odierna ubicazione è nel museo di Capodimonte a Napoli.

21 Danza pirrica Opera di J. L. Gérome rappresentante una danza pirrica. L antico combattimento, soprannominata danza della pyrricha, venne totalmente travisata e stravolta durante la rappresentazione dei munera, tanto che i danzatori erano nient altro che i condannati a morte costretti a spettacolarizzare la propria orribile fine. Iconograficamente sulla scena sono presenti due gladiatori che combattono, osservati da un pubblico. I colori sono molto accesi e luminosi.

22 I ludi romani nella cinematografia Produttori cinematografici, sin dall inizio della storia del cinema, hanno volto la loro attenzione al mondo dell antichità. Il periodo antico, specialmente quello romano, aveva sempre attirato l attenzione essendo pieno di azione e violenza, che, trasportate sullo schermo, avrebbero reso più spettacolare la rappresentazione. Inoltre questi generi di film sono diretti al grande pubblico essendo facilmente comprensibili: troviamo, infatti, sempre una scissione netta tra bene e male, tra eroi e cattivi.

23 Ben Hur Ben Hur è una delle rappresentazioni cinematografiche più importanti dell epoca moderna. Tratta dal romanzo di Lew Wallace, la storia racconta: Messala, comandante delle legioni, giunge in Giudea, ed entra subito in contrasto con il principe Ben Hur, suo vecchio amico, desideroso di difendere il suo popolo. In seguito ad un incidente, Messala fa imprigionare la madre e la sorella di Ben Hur e manda il principe come schiavo sulle galee. Mentre Ben Hur è in cammino con altri schiavi, si ferma davanti ad un pozzo. Gli schiavisti gli negano l acqua, ma arriva un personaggio pietoso, è Gesù, che si mostra misericordioso. Dopo qualche tempo Ben Hur si trova coinvolto in una battaglia navale, nella quale salva la vita al console Quinto Arrio. Il console, riconoscente, lo porta a Roma, dove il protagonista diventerà campione delle corse con le bighe e riuscirà ad avere successo. Dopo varie vicissitudini, Ben Hur si scontra con il nemico Messala in una corsa di carri. Il principe giudeo vince la corsa e il romano rimane ucciso in un incidente durante la corsa. Negli ultimi istanti di vita Messala rivela al giudeo che la madre e la sorella sono ancora vive. Il film si conclude con un nuovo incontro di Ben hur con Cristo, durante la crocifissone di quest ultimo. Il film venne messo in scena nel 1959 dal regista americano William Wyler. Questo film venne immediatamente considerato un opera colossale della cinematografia, tanto che fu vincitore di 11 Oscar. Ci sono però alcune imprecisioni : durante la celebre scena della corsa delle bighe: i corridori dirigono il carro afferrando con le mani le briglie, mentre nella realtà esse venivano legate alla vita del corridore. Altra imprecisione è il fatto che Ben Hur viene frustato dal corridore rivale. Nell antichità erano concesse alcune scorrettezze ma non fino a questo punto.

24 Spartacus Spartacus è un film realizzato dal regista Stanley Kubrik nel La figura di Spartaco, lo schiavo che si rivoltò contro i romani, affascinò da sempre i grandi uomini politici, tra cui Karl Marx, che descrisse con queste parole il famoso eroe: Il tipo più in gamba di tutta la storia antica. Grande generale, carattere nobile, e autentico rappresentante dell antico proletariato. Anche per i suoi contemporanei la figura di Spartaco sconfinava nel fantastico e nel sovrumano. Grazie a questo fascino esercitato su tutti, il cinema rivolse più volte la sua attenzione alla famosa rivolta degli schiavi. Il film più celebre è proprio quello di Kubrik. Questa versione da un immagine nitida degli scontri tra gli schiavi e le milizie romane. I rivoltosi sono caratterizzati da una grande umanità, mentre i loro avversari hanno un esagerato cinismo e arroganza. Il film è un importante denuncia contro la disuguaglianza tra gli uomini liberi e gli schiavi. Tornando al discorso dei gladiatori, il nostro eroe nel film combatte una sola volta nell arena. Egli è un trace, ma il regista non diede molta importanza alle armi: questo tipo di gladiatore infatti combatteva principalmente con l elmo dall alto cimiero che nel film non è presente. Un altra imperfezione è il fatto che Draba, l uomo contro cui combatte Spartaco, viene rappresentato come un reziario, mentre in verità un Trace combatteva sempre contro un Samnitis. Nonostante queste imperfezioni, però, questo film resta uno dei più grandi capolavori del cinema contemporaneo.

25 Il Gladiatore Negli anni 70 l interesse per l antico mondo romano andò scemando. Tornò più vivo che mai nel 2000, anno in cui uscì nelle sale cinematografiche Il Gladiatore di Ridley Scott. Il regista fu uno dei primi ad utilizzare sapientemente le tecnologie digitali computerizzate. L interpretazione degli attori è convincente e la storia è ben realizzata, ci sono però delle imprecisioni storiche. La prima è che Commodo non assassinò suo padre Marco Aurelio, come si vede nel film. Inoltre l anziano imperatore non aveva mai avuto l idea di affidare il trono ad un generale e non a suo figlio. Altra imperfezione è il fatto che nel film, Commodo viene ucciso nell arena da Maximus pochissimi anni dopo la morte di Marco Aurelio. In realtà solo nel 192 d. C., dopo dieci anni dalla morte del padre, Commodo rimase vittima di un intrigo di palazzo. Ci sono anche imperfezioni dal punto di vista dei giochi gladiatori. Sappiamo con certezza che l imperatore combattè più volte nell arena come secutor, di conseguenza Maximus sarebbe dovuto essere un retiarius. Invece il gladiatore compare nello stadio con un piccolo scudo rotondo e un armatura usata tipicamente da soldati romani e non da gladiatori. Inoltre nel film c è una scena in cui Maximus affronta sia una tigre sia un gladiatore. Questo combattimento è una combinazione delle varie parti del programma che in un giorno al Colosseo venivano presentate in successione, ma mai contemporaneamente.

26 Bibliografia Fik Meijer Un giorno al Colosseo : il mondo dei gladiatori. Editori Laterza. Internet Fabrizio Paolucci Gladiatori : i dannati dello spettacolo. Editore Giunti.