NEWSLETTER S.COOP APRILE 2015

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1 NEWSLETTER S.COOP APRILE 2015 COMMERCIO - T.U. COMMERCIO: LEGACOOP PRESENTA CONTRIBUTO ALLA REGIONE LAZIO EXPO COOPERMONDO: PRESENTATI AL MIN.AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE GLI APPUNTAMENTI IN CALENDARIO A MILANO EUROPA VICE PRES. COMM. UE DOMBROVSKIS INCONTRA COOPERATIVE ITALIANE LEGALITÀ ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE DEPOSITA IN CASSAZIONE PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE CONTRO FALSE COOPERATIVE SOCIALE CON COOPERATIVE SOCIALI NELLE CARCERI SI RISPARMIANO 210 MILIONI E SI ABBATTE LA RECIDIVA LEGGI E FISCO - FEDERSOLIDARIETÀ: SEMPLICE E GRATUITO: È ONLINE L APPLICATIVO PER IL VOSTRO BILANCIO SOCIALE COMMERCIO - T.U. COMMERCIO: LEGACOOP PRESENTA CONTRIBUTO ALLA REGIONE LAZIO 9 aprile, 2015 Il contributo di Legacoop alla proposta di legge della Regione Lazio concernente il Testo Unico del Commercio, discussa ieri durante una audizione in Regione presieduta da Mario Ciarla, è stato presentato da Massimo Pelosi, responsabile per il Lazio dell Associazione cooperative Consumatori- Distretto Tirrenico, e Piero Cardile, responsabile dell ufficio Studi Ancd Conad, in rappresentanza delle istanze di innovazione di aziende moderne e leader di mercato e degli interessi di tutto il settore. Non rari i punti di convergenza con Ance Lazio e Federdistribuzione in materia di urbanistica, liberalizzazioni e semplificazioni; sebbene l occasionalità e l informalità del confronto abbiano impedito un apporto ancora più determinante di idee e proposte da parte dell associazione. Come ribadito in passato in una lettera al governatore Nicola Zingaretti, sarebbe importante che le istanze del complesso sistema distributivo laziale venissero rappresentate anche dai grandi marchi

2 Coop e Conad, e non in esclusiva da organizzazioni che costituiscono solo una parte del sistema. Per questo, Legacoop ha chiesto di essere inserita tra i soggetti considerati rappresentativi del settore. Compatibilmente con la normativa europea e la nota Direttiva Bolkestein (12 dic 2006 n. 2006/123/CE), alla quale si è ispirata la più recente produzione legislativa (Legge 22 dic 2011 n 214 e legge 24 mar 2012 n. 27), il legislatore regionale non dovrà impedire in maniera pretestuosa e immotivata il potenziale insediamento di nuovi operatori in determinate aree. Non potranno più essere inseriti limiti allo sviluppo delle attività commerciali che non siano motivo di interesse generale (ambiente, salute, traffico). La Regione potrà definire, già all interno del TU, norme di adeguamento della normativa, in particolare indicando atti d indirizzo per la programmazione urbanistica-commerciale verso i Comuni. Al momento, si è deciso, invece, erroneamente, di non intervenire sulla pianificazione urbanistica. Per troppo tempo le rendite e la speculazione immobiliare hanno dettato le regole dello sviluppo degli insediamenti commerciali, avvenuto spesso in deroga agli indici commerciali. Solo un adeguamento ai principi comunitari e riportati dal legislatore nazionale della libera concorrenza consentirà la tutela degli interessi delle imprese e dei consumatori. EXPO COOPERMONDO: PRESENTATI AL MIN.AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE GLI APPUNTAMENTI IN CALENDARIO A MILANO 13 aprile, 2015 Tre gli eventi che Coopermondo, l associazione di cooperazione internazionale di Confcooperative, ha in programma per l Expo di Milano, organizzate in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Alla sede del Maeci, il viceministro Lapo Pistelli ha presentato ufficialmente le iniziative che il dicastero metterà in campo a Expo nell ambito della cooperazione allo sviluppo. Gli eventi di Coopermondo si terranno all interno del padiglione della società civile Cascina Triulza : il primo, il 15 giugno, dal titolo Nutrire il pianeta post 2015: lavoro dignitoso, giovani e uguaglianze di genere, con testimonianze dei progetti realizzati cui seguiranno riflessioni strategiche sul ruolo che il cooperativismo può assumere nella lotta alla povertà rurale. Il secondo incontro, Peace&Food. Il modello cooperativo per la coesione sociale, si svolgerà il 23 settembre e sarà focalizzato sull importanza delle cooperative in contesti post-conflitto. L ultimo, in calendario per il 21 ottobre, si intitola Partnership pubblico-privato per una buona internazionalizzazione e prevede una discussione sulle possibili collaborazioni tra il settore pubblico e quello privato per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile.

3 Nella settimana tra il 16 e il 21 giugno, nello stand di Confcooperative a Cascina Triulza, saranno mostrate foto, video e interviste sulle esperienze di cooperazione più significative in alcuni Paesi (Balcani, Togo e Ghana, Ecuador, Colombia, Mozambico e Sierra Leone). «L obiettivo è sfamare il mondo con tecniche che siano rispettose e sostenibili» ha dichiarato il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, evidenziando come già nella scelta del titolo, Nutrire il pianeta. Energia per la vita, Expo abbia accolto la missione politica che la cooperazione internazionale fa propria da decenni, ovvero la sicurezza alimentare. Proprio grazie alla loro organizzazione in filiera e alla valorizzazione culturale del mestiere del contadino le cooperative possono rappresentare un importante valore aggiunto, restituendo dignità all agricoltura e alla professione dell agricoltore. Ciascuno dei tre eventi programmati per Expo sarà diviso in due momenti: il primo, con la presentazione di alcuni tra i 425 progetti di cooperazione allo sviluppo realizzati da cooperative italiane ed europee in oltre 78 Paesi del mondo, per un valore che supera i 200 milioni di euro; il secondo, con un confronto politico tra istituzioni pubbliche, organizzazioni internazionali, Ong e rappresentanti del mondo cooperativo. EUROPA VICE PRES. COMM. UE DOMBROVSKIS INCONTRA COOPERATIVE ITALIANE 16 aprile, 2015 Valdis Dombrovskis, il vicepresidente lettone della Commissione europea, con delega per l'euro e il dialogo sociale, in visita a Roma ha incontrato le principali parti sociali italiane. All'incontro, presso la rappresentanza della Commissione europea, erano invitati ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane (presente con Altieri e Mannino), Ania, Confindustria, ReteImprese Italia, Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Nel suo intervento, Dombrovskis ha evidenziato come Juncker abbia voluto, attraverso una delega apposita, valorizzare il dialogo tra le parti economiche e sociali e le Istituzioni europee quale strumento indispensabile per la programmazione della ricerca e dello sviluppo. Il Vice Presidente Dombrovskis ha inoltre evidenziato gli sforzi che le Istituzioni europee stanno profondendo per garantire, nonostante i notevoli punti di criticità comunque presenti in Europa, una crescita armoniosa che coinvolga quanto più omogeneamente possibile tutti i Paesi membri. Si è intrattenuto anche su una serie di fattori che, se non opportunamente rimossi, rischiano di compromettere risultati altrimenti significativi, come quello di un tasso di disoccupazione insostenibile soprattutto in alcuni Paesi tra cui l Italia e quello, ancor più grave, della disoccupazione giovanile e femminile. La delegazione dell Alleanza delle Cooperative Italiane era costituita dal Presidente Rosario Altieri e dal Coordinatore Vincenzo Mannino. Nel corso del suo intervento, Altieri ha espresso l apprezzamento della Cooperazione italiana per la scelta operata dal Commissario

4 Juncker di istituire una delega specifica per il dialogo sociale, affidandone la responsabilità ad uno dei suoi Vice Presidenti. Il dialogo sociale, ha affermato Altieri, è uno degli strumenti più importanti, se non il più importante, in grado di coinvolgere tutti gli attori che partecipano allo sviluppo. L auspicio è, a tal proposito, che l esempio dell Europa suggerisca anche al Governo italiano di dare maggiore impulso al confronto con le Parti economiche e sociali. Entrando nel merito delle questioni, Altieri ha evidenziato come sia necessario rimuovere alcuni punti di criticità che impediscono all intera Europa di tenere un passo di crescita sostenuto ed in linea con molte altre aree del pianeta. Uno di essi è rappresentato dalla disomogeneità dei dati economici dei Paesi aderenti all Unione Europea: si registra, infatti, una difformità delle performance delle varie economie, per alcune delle quali, come per quella italiana, solo nel 2015 è possibile immaginare l uscita dalla recessione. Ciò, sostiene Altieri, è dovuto alla mancanza di una vera integrazione politica ed economica dell Europa, che fa fatica a sostenere una moneta unica in costanza di diverse politiche economiche nei diversi Paesi. È evidente, aggiunge Altieri, che una politica economica europea non possa essere utilmente sostituita con un sistema che prevede direttive e raccomandazioni. Un economia globale non consente di far fronte a decisioni sempre più immediate attraverso sovrastrutture decisionali che ne impediscono la velocità. Per quanto riguarda l Italia, continua Altieri, pur apprezzando gli sforzi dell Esecutivo sul fronte delle riforme strutturali, si registra una scarsa capacità di cogliere alcuni dati macroeconomici favorevoli alla crescita, come la caduta del prezzo delle fonti energetiche tradizionali (petrolio, gas naturale) o il deprezzamento dell euro soprattutto rispetto al dollaro. LEGALITÀ ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE DEPOSITA IN CASSAZIONE PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE CONTRO FALSE COOPERATIVE 16 aprile, 2015 L'Alleanza delle Cooperative Italiane ha depositato in Corte Suprema di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative. L Alleanza, che nei mesi scorsi ha sottoscritto il Manifesto per un economia pulita, chiede al Parlamento di approvare una legge con misure più severe e più incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative, imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche.

5 L Alleanza, cioè la sigla che rappresenta Agci, Confcooperative e Legacoop, ha sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme, che verranno consegnate al Parlamento. In particolare, la proposta di legge prevede: la cancellazione dall Albo delle Cooperative e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni; definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio; tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell Erario; creazione di una cabina di regia al Mise che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese con consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre Amministrazioni. La battaglia dell Alleanza delle Cooperative Italiane contro tutte le illegalità non finisce qua. La raccolta di firme è un tassello di una lotta che mette nel mirino: il massimo ribasso nelle gare d appalto, che significa mancato rispetto del contratto di lavoro, le infiltrazioni mafiose, grazie, all applicazione del Protocollo di legalità già sottoscritto con il Ministero dell Interno, il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali, il sostegno agli osservatori territoriali della cooperazione. SOCIALE CON COOPERATIVE SOCIALI NELLE CARCERI SI RISPARMIANO 210 MILIONI E SI ABBATTE LA RECIDIVA 18 aprile, 2015 L abbattimento della recidiva porterebbe a un risparmio di 210 milioni di euro. Il recupero dei detenuti è di per sé un fatto umano, sociale di inestimabile valore che ha, anche, un risvolto economico per la collettività. È quanto emerso dal dialogo confronto Per rieducare un carcerato ci vuole un villaggio svolto a Roma, al Palazzo della Cooperazione e promosso da Alleanza delle Cooperative Sociali, Cdo Opere Sociali e Forma su come la riforma del sistema penitenziario potrà favorire il recupero umano e sociale delle persone detenute. «Siamo pronti a dare il nostro contributo agli Stati generali sul carcere. Il nostro impegno è rinforzare l'alleanza con le istituzioni per realizzare in ogni carcere d'italia esperienze lavorative finalizzate al recupero del detenuto. I dati sulla recidiva parlano chiaro: tra i detenuti che non svolgono programmi di reinserimento la recidiva sfiora il 90%, mentre tra i detenuti che seguono questo percorso la recidiva si riduce alla soglia del 10%». Lo ha detto Giuseppe Guerini, presidente Alleanza Cooperative Sociali, che ha introdotto e concluso i lavori.

6 Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando ha dichiarato «le cooperative sono l'attore più idoneo a realizzare gli interventi per il lavoro nelle carceri e a creare il ponte con il dopo carcere per l inserimento lavorativo». Riprendendo le parole del ministro Orlando, Monica Poletto, presidente CDO Opere Sociali ha osservato che «per essere sussidiaria nel suo esito, la riforma del sistema penitenziario dovrà esserlo anche nella sua genesi. Nella sua predisposizione occorre dunque coinvolgere tutti i soggetti che stanno facendo esperienze positive di rieducazione all interno delle carceri. Affinché si realizzi un sistema più giusto, che tenga più conto della centralità della persona, bisogna sempre partire da ciò che già c è ed opera e collaborare per capire come possa essere sviluppato». Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, Luigi Bobba Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Gabriele Toccafondi Sottosegretario al Ministero dell Istruzione, dell Università e della ricerca; Edoardo Patriarca Parlamentare e presidente Centro Nazionale per il Volontariato Lucca. Nella mattinata il villaggio carcere si è raccontato attraverso le testimonianze di persone recluse che lavorano in Sicilia, a Padova e presso le cooperative sociali Men at Work di Roma e Il Germoglio di Sant Angelo dei Lombardi (Avellino). Altre esperienze significative sono state quelle di don Claudio Burgio dell associazione Kayròs del carcere minorile Beccaria di Milano, di un ex detenuto della cooperativa Homo Faber di Como e dei volontari dell associazione Incontro e Presenza di Milano. Altre voci interessanti sono venute dal mondo della formazione professionale in carcere e dall esperienza di volontariato Vic, nel carcere direbibbia. LEGGI E FISCO - FEDERSOLIDARIETÀ: SEMPLICE E GRATUITO: È ONLINE L APPLICATIVO PER IL VOSTRO BILANCIO SOCIALE 28 aprile, 2015 E online anche la piattaforma per le cooperative sociali e i consorzi per l elaborazione dei bilanci sociali per il Federsolidarietà - Confcooperative mette a disposizione di tutte le cooperative sociali e i consorzi aderenti gratuitamente l applicativo per redigere il bilancio sociale a cui si accede dall home page del sito L utilizzo della piattaforma online è semplice grazie ad una procedura guidata che accompagna alla redazione del bilancio sociale e riclassifica le informazioni inserite. Inoltre la struttura prevede tre livelli (base, avanzato ed evoluto) per permettere a chi lo utilizza per la prima volta un percorso più sostenibile, mentre i modelli avanzati sono pensati per le cooperative sociali più strutturate, per quelle che hanno già redatto proprio bilancio sociale per uno o più esercizi, o comunque per le cooperative sociali che intendono intraprendere un percorso di rendicontazione caratterizzato da un maggior grado di approfondimento.

7 Il bilancio sociale è uno strumento di particolare valenza strategica per la cooperazione sociale e permette di misurare l impatto sociale generato. E sia un elemento di comunicazione e trasparenza verso la base sociale e tutti i portatori d interesse della comunità, le amministrazioni pubbliche, gli utenti dei servizi, sia uno strumento competitivo perché sostiene, valorizza e rafforza l aspetto imprenditoriale della cooperazione sociale, permettendo di valutare l impatto economico e sociale dei risultati raggiunti. In particolare la nostra Piattaforma permette di redigere il bilancio sociale secondo le linee guida del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (previste dal decreto 26 gennaio 2008). Anche il disegno di legge sulla riforma del terzo settore, approvato dalla Camera dei Deputati e ora all esame del Senato, prevede che la redazione del bilancio sociale e la valutazione qualitativa e quantitativa sul breve, medio e lungo periodo degli effetti sulla comunità di riferimento delle attività svolte (art. 7 del DDL) siano un elemento essenziale per le nuove imprese sociali. Le cooperative sociali che intendono per la prima volta avvalersi di questo strumento dovranno procedere alla registrazione, mentre quelle già registrate dovranno rinnovare le proprie credenziali. L autorizzazione all accesso viene richiesta dalle cooperativa sociale all'unione Territoriale competente, in modo automatico attraverso la compilazione e l invio automatico dello schema sul sito web. A norma del Dlgs 196/2003, Codice in materia di protezione dei dati personali, la Sua è stata inserita nel nostro database perchè espressamente da Lei richiesto o perchè reperita da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque, fermi restando i limiti e le modalità che le leggi, i regolamenti e la normativa comunitaria stabiliscono per la conoscibilità e pubblicità dei dati. Questo messaggio include la possibilità di essere rimosso da ulteriori invii di posta elettronica. Qualora non intendesse ricevere ulteriori comunicazioni la preghiamo di comunicarcelo rispondendo a questa .

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