4. I progetti di m obilità sostenibile finanziati dal M A T T M 4.1. G li indirizzi strategici T abella La scheda con le otto m isure

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1 4. I progettidim obilità sostenibile finanziatidalm A T T M 4.1. G liindirizzistrategici N elcorso del2010 ilm inistero dell A m biente ha elaborato una proposta di Linee di indirizzo per una strategia della m obilità sostenibile in Italia 1 per la costituzione diuna piattaform a tecnologica italiana in funzione deiprogram m inazionalied europeidiricerca,sviluppo e dissem inazione di sistem idigestione e tecnologie innovative per la m obilità sostenibile. N eldocum ento vengono individuate otto m isure diazione alfine diridurre le em issioniinquinanti,associando ibenefici econom icia quelliam bientali,lo stim olo della crescita con ilm iglioram ento della qualità della vita. T alim isure recepiscono in gran parte le politiche finora m esse in atto dalm inistero dell A m biente. T abella La scheda con le otto m isure!! " # $ % & ' ) #!!! ( * + fonte:m inistero dell Am biente N eldicem bre del 2010 è stato istituito ilt avolo tecnico per la m obilità sostenibile,richiesto del M inistero dell A m biente alla C onferenza Stato-C ittà ed A utonom ie Locali,alfine diavviare un confronto tra ilm inistero,ic om unie le istituzionicom petentisulle politiche dim obilità urbana sostenibile,allo scopo difavorire lo scam bio dibuone pratiche,divulgare le priorità politiche dei C om unisulsettore della m obilità urbana,condividere le m odalità per la valutazione dell efficacia degliinterventi. È stato individuato un prim o setdiindicatoriper la valutazione ex postdell efficacia in term iniam bientalidelle singole tipologie diinterventidim obilità sostenibile. In prim a analisiè stato condiviso che la scelta degliindicatorisia funzionale alraggiungim ento diobiettiviam bientali ed in generale dim iglioram ento della qualità della vita nelle città. T ale iniziativa siinserisce tra le attività divalutazione a livello europeo sulle politiche dim obilità urbana. 1 ana m obilita/linee guida.pdf 68

2 T abella La scheda degliobiettivi fonte:m inistero dell Am biente, T abella G liindicatorideibeneficiam bientali fonte:m inistero dell Am biente 69

3 4.2. La m obilità sostenibile nelle aree urbane. L attività del M inistero dell A m biente2 Iltem a della m obilità sostenibile sta divenendo negliultim ianniuno degliargom entidim aggiore dibattito nell am bito delle politiche am bientali locali, nazionali e internazionali che possiam o identificare con l insiem e di azioni volte a ridurre l im patto am bientale derivante dalla m obilità delle persone e delle m erci. A titolo orientativo siricorda che ilsettore deitrasportiproduce oltre il 49% delle em issioni di polveri sottili (PM 10) in Italia,di cui oltre il 65% di queste deriva dal trasporto stradale. Q uindi il sistem a dei trasporti è considerato uno dei m aggiori responsabili dell inquinam ento atm osferico. Ilm iglioram ento delsistem a deitrasporti,in particolare in am bito urbano,rappresenta una delle priorità per ipaesiche vogliono favorire una m igliore qualità della vita deicittadini,in term inidi relazioni sociali e culturali, in am bito locale, nazionale e internazionale e nel creare nuove opportunità econom iche. Le aree urbane sivanno sem pre qualificando com e più am bientidove silavora,cisim uove,sifanno affarie dove la vita è regolata dalla funzionalità deiservizipubblicim a anche dainuovistilidivita deisingolicittadinilegatiad esem pio altem po libero. La m obilità urbana è diventata una delle più grandiopportunità disviluppo e nelcontem po fonte diproblem idella vita contem poranea,ilcui m aggiore fattore strutturale è legato aicam biam entidella m orfologia urbana e alla trasform azioni dell intero sistem a urbano nelsuo com plesso. Il traffico urbano è senza dubbio uno dei principali problem i della nostra epoca e le sue conseguenze siripercuotono su m oltepliciaspettidella vita degliindividui. I costi esterni pagati dalla com unità,generatidaltraffico urbano,possono infattiessere tradottiin term inidi: Iltraffico delle nostre città è un problem a econom ico,perché distrugge risorse non reintegrabili, com e ilcarburante e,soprattutto,com e iltem po. È un problem a am bientale,perché genera effetti negativi in term ini di em issioni inquinanti con ripercussioni sulla salute del pianeta e della popolazione. E un problem a sociale perché incide gravem ente sulla qualità della vita e sulla sicurezza deicittadini. Per contrastare tutto questo,in generale,occorre stim olare una politica basata su obiettivicom uni da raggiungere e i risultati da realizzare sul territorio,in cui tutti i soggetti coinvolti,quali ad esem pio pubbliche am m inistrazioni,regioni,entilocali,sistem a delle im prese,possano contribuire all utilizzo efficiente delle risorse ed alla condivisione degli obiettivi e degli strum enti per 2 e_it/m enu.htm l?lang=& m enu=/m enu/m enu_attivita/m obilita_ aree_urbane.htm l& m enuitem =/m enu/m enu_attivita/m obilita_aree_urbane.htm l 70

4 aum entare l efficacia degliinterventida realizzare. M a anche icittadinidevono essere sensibilizzati e coinvolti attraverso proposte alternative volte a stim olare la consapevolezza di scelte più opportune nelm uoversiin città. È necessario diffondere una vera e propria cultura della m obilità sostenibile per prom uovere e sperim entare nuove m odalità ditrasporto con particolare attenzione aicontestiurbani. In tale am bito ilm inistero dell am biente ha supportato dal1996 ad oggi,la realizzazione dioltre 556 interventi,per una spesa com plessiva dipiù di600 m ilionidieuro,finalizzatialla progressiva riduzione dell utilizzo delm ezzo privato m otorizzato ed a favore dim odalità ditrasporto orientate alla salvaguardia dell am biente ed in particolar m odo alla riduzione dell inquinam ento atm osferico derivante daltraffico veicolare. T utto ciò attraverso specificiprogram m idicofinanziam ento,tra cuiilpiù recente è il, rivolto ai C om uni, quali soggetti istituzionalm ente com petenti nella realizzazione delle politiche di m obilità urbana,tenendo conto delle esigenze delle aree urbane italiane,attraverso un confronto con l. I C om uniche hanno beneficiato deiprogram m idi cofinanziam ento hanno quindi potuto usufruire negli anni di un sostegno aggiuntivo per la realizzazione delle proprie politiche di m obilità sostenibile, con l obiettivo di m assim izzare i beneficiam bientali. C on inum erosiprogram m iavviati,ilm inistero ha perseguito obiettiviqualiilpotenziam ento del trasporto pubblico locale, la m essa in circolazione di veicoli a basso im patto am bientale, la prom ozione disistem idim obilità alternativiqualila,la razionalizzazione deiprocessidi distribuzione delle m erci in am bito urbano, la prom ozione di servizi di trasporto flessibile, la diffusione delservizio di. A ttraverso l elaborazione di una proposta di Linee di indirizzo per una strategia della m obilità sostenibile in Italia ilm inistero dell A m biente ha recentem ente individuato otto m isure diazione, che recepiscono in gran parte le politiche finora m esse in atto dalm inistero stesso,alfine diridurre le em issioniinquinanti,associando ibeneficieconom icia quelliam bientali,lo stim olo della crescita con ilm iglioram ento della qualità della vita. C on l istituzione del T avolo tecnico per la m obilità sostenibile, richiesto del M inistero dell A m biente alla C onferenza Stato-C ittà ed A utonom ie Locali,siè avviato un confronto tra i C om uni e le istituzioni com petenti sulle politiche di m obilità urbana sostenibile,allo scopo di favorire lo scam bio dibuone pratiche,divulgare le priorità politiche deic om uninelsettore della m obilità urbana,condividere icriterie le m odalità per la valutazione dell efficacia degliinterventi. La politica a favore della m obilità sostenibile 3 m essa in atto dalm inistero dell'a m biente e della T utela del T erritorio e del M are per il contenim ento delle em issioni in am biente urbano ha prom osso,negli ultim i anni,progetti e iniziative volti alla realizzazione di interventi strutturali finalizzatialla riduzione perm anente dell'im patto am bientale e deiconsum ienergeticiderivantidal traffico urbano. In una situazione dicontinua crescita deltraffico urbano,della sua irrazionalità e deisuoieffetti am bientalie sociali,le politiche d'intervento delm A T T M sisono inserite in un quadro organico di 3 inam biente.it/hom e_it/m enu.htm l?m p=/m enu/m enu_attivita/& m =M obilita.htm l 71

5 azioni per governare la dom anda di m obilità, finalizzate ad una graduale disincentivazione del trasporto privato, alla prom ozione dell'utilizzo di carburanti a basso im patto am bientale e al m iglioram ento ed alla diversificazione dell'offerta ditrasporto collettivo. C om plessivam ente tale attività riguarda un insiem e di461 interventiper un im pegno econom ico totale di551 m ilionidi euro a favore dientilocalie R egioni P rogram m inazionaliper la m obilità sostenibile a favore dientilocali Program m a T riennale di T utela A m bientale A ree U rbane C on la D elibera C IPE del21 dicem bre 1993 è stato approvato un program m a di interventi di m obilità sostenibile con risorse paria 62,9 m ilionidieuro,a favore delle R egioni,le qualihanno individuato 50 EntiLocali(Province e C om uni) e 5 aziende dit rasporto Pubblico Locale,per il cofinanziam ento delle seguentiazioni: Program m a Stralcio di T utela A m bientale C on ild EC /G A B/946/1999 del28 luglio 1999 è stato approvato un program m a diinterventidi m obilità sostenibile con risorse paria 52,5 m ilionidieuro,a favore di32 EntiLocalie di1 istituto di ricerca per ilcofinanziam ento delle seguentiazioni: Program m a per ilcofinanziam ento di interventi radicali di m obilità sostenibile nelle aree urbane In attuazione delle disposizionidicuiald EC /G A B/0099/2000 del21 settem bre 2000,è stato em anato ild EC /SIA R /95/2000 del22 dicem bre 2000,con ilquale è stato istituito un program m a diinterventidim obilità sostenibile con finanziam entiparia 29,6 m ilionidieuro a favore di21 Enti Localiper ilcofinanziam ento delle seguentiazioni: Incentivi ai Program m i proposti dai M obility M anager aziendali C on D ecreto delm inistro dell A m biente G A B/D EC /0099/2000 del21 settem bre 2000 sono state assegnate risorse per ilfinanziam ento diinterventidiprom ozione della m obilità sostenibile nelle 72

6 aree urbane; nell am bito di tale D ecreto,con D.D. 84/SIA R /00 del 20 dicem bre 2000 è stata prom ossa la realizzazione diinterventidiorganizzazione e gestione della m obilità urbana,finalizzati alla riduzione strutturale dell im patto am bientale da questa derivante. Soggetti beneficiari dei cofinanziam ento sono C om uni, e loro form e associate, e Province. Le azioni cofinanziabili riguardano la realizzazione,l integrazione o ilcom pletam ento di interventi relativiaglispostam enticasa-scuola-lavoro,nonché pianiper la gestione della dom anda dim obilità in aree industriali, artigianali, com m erciali, poli scolastici o sanitari. Sono 13 (9 C om uni, 4 Province) isoggettidestinataridelle risorse paria 15,4 m ilionidieuro D om eniche Ecologiche 2000 Interventi strutturali C on il D.M. del 25 gennaio 2000 è stato approvato un program m a di interventi di m obilità sostenibile con risorse paria 30 m ilionidieuro,a favore di59 EntiLocali(57 C om unie 2 C onsorzi dic om uni) per ilcofinanziam ento delle seguentim isure:! "#$ %& ' ())) *+,( A seguito delle risorse resesidisponibilicon ilprogram m a per ilcofinanziam ento diinterventidi m obilità sostenibile (D EC /SIA R 95/2000 del22 dicem bre 2000 e D EC /IA R /1275/2002 del12 novem bre 2002) la D irezione,d intesa con l A N C I (A ssociazione N azionale deic om uniitaliani) ha istituito con ild EC /D SA /820/2006 del24 luglio 2006,un program m a diinterventidim obilità sostenibile a favore di Enti Locali per la realizzazione di interventi strutturali per la razionalizzazione della m obilità in am biente urbano m ediante ilcofinanziam ento delle seguenti azioni: - -' %. Ilprogram m a ha im pegnato risorse paria 8,3 m ilionidieuro a favore di37 C om uni Fondo per la m obilità sostenibile per iltriennio C on ild EC /G A B/131/2007 del3 agosto 2007,attuativo dell art. 1 com m i1121 e seguentidella legge n. 296 del 27 dicem bre 2006 (Finanziaria 2007) è stato istituito un Program m a di cofinanziam entiper la m obilità sostenibile rivolto aglientilocali,la cuiattuazione è dem andata a 73

7 specificibandied A ccordidiprogram m a con una dotazione attuale dicirca T ale stanziam ento è stato ripartito in quote del75% a favore delle aree m etropolitane,dicuiuna quota parial5% riservata agliinterventirelativialla prom ozione della m obilità ciclistica,il14% a favore deicom uniin aree a rischio diinquinam ento atm osferico individuate dalle R egionie non rientrantinelle aree m etropolitane,il10% per ilrifinanziam ento dia ccordidiprogram m a già in essere o per ilfinanziam ento dinuovia ccordidiprogram m a ed una quota residua dell 1% per attività dim onitoraggio deirisultaticonseguiti Program m a di valorizzazione e di recupero delle ferrovie dism esse I.C.S. Iniziativa deic om uniper ilc ar sharing In osservanza delle disposizionidicuiall'art. 1 com m a 45 della legge n. 308 del15 dicem bre 2008 (legge delega per il riordino il coordinam ento e l'integrazione della legislazione in m ateria am bientale) e della nota G A B/2005/5510/A 06 del17 giugno 2005 in data 15 novem bre 2005 è stato sottoscritto con l Iniziativa deic om uniper ilc ar sharing (I.C.S.) un A ccordo diprogram m a con risorse pari a 10 m ilioni di euro, finalizzato a sviluppare ed im plem entare sul territorio nazionale servizidic ar Sharing,quale servizio com plem entare altrasporto pubblico locale. G lienti Localiche aderiscono ad I.C.S. sono 37 (28 C om uni e 9 Province). Ilservizio dic ar sharing è attivo a Bologna, Biella, Firenze, G enova, M ilano, M odena, Palerm o, Parm a, R om a, Savona, T orino e V enezia,e le province di Biella,Bologna,C uneo,firenze,m ilano,m odena, V enezia e T orino. I.C.B.I. Iniziativa carburantia basso im patto am bientale In osservanza delle disposizionidicuiall'art. 1 com m a 45 della legge n. 308 del15 dicem bre 2008 (legge delega per il riordino il coordinam ento e l'integrazione della legislazione in m ateria am bientale) e della nota G A B/2005/5510/A 06 del17 giugno 2005 in data 19 ottobre 2005 è stato sottoscritto con il C om une di Parm a,quale C om une capofila dell elenco dei C om uni aderenti all Iniziativa IC BI,insiem e con entie associazionidelsettore,un A ccordo diprogram m a,dotato di risorse pari a 20 m ilioni di euro, con il quale il M inistero ha finanziato la prom ozione della diffusione dell utilizzo delgpl e del m etano per autotrazione sulterritorio nazionale,attraverso l erogazione diincentiviaicittadiniper l installazione diim piantidialim entazione a gple a m etano sulle autovetture di vetusta im m atricolazione ed attraverso la realizzazione di im pianti di distribuzione digple m etano per ilrifornim ento delle flotte pubbliche. C on l accordo sono statitrasform ati veicolia G PL/M etano. Iniziativa Progetto M etano In attuazione delle disposizioni di cui ald EC /G A B/0099/2000 del21 settem bre 2000 è stata avviata l Iniziativa Progetto M etano,per la quale è stato siglato un A ccordo diprogram m a il5 dicem bre 2001 con FiatSpa ed U nione Petrolifera con una dotazione di15,5 m ilionidieuro. T ale iniziativa si propone la finalità di sviluppare la diffusione delm etano per autotrazione,sia attraverso l introduzione sulm ercato dinuove autovetture alim entate a m etano,sia attraverso il potenziam ento della rete didistribuzione. Per tale finalità è stata costituita nelm aggio del2002 una C onvenzione dic om unicon capofila ilc om une dit orino,per rapportarsicon ilm inistero in qualità disoggetto referente. I veicoliacquistatialim entatia m etano sono stati8.650 e gliim pianti attualm ente finanziatisono stati18. 74

8 Incentivialla diffusione diveicolia due ruote a basso o nullo im patto am bientale A ccordo di Program m a tra ilm inistero e l A ssociazione N azionale C icli,m otociclie A ccessori(a.n.c.m.a.) C on l A ccordo di Program m a siglato il30 giugno 2009,con una dotazione di ,il M inistero ha inteso contribuire alla riduzione delle em issioniin atm osfera derivantida ciclom otori e m otocicli, attraverso il rinnovam ento del parco circolante. L azione posta in essere, infatti, riguarda l incentivazione alla sostituzione,previa rottam azione,deiciclom otorivetusti,attraverso l erogazione agli utenti finali, persone fisiche e giuridiche residenti in Italia, di contributi, differenziatiin base alla tipologia dim otoveicolo da acquistare. L accordo prevede anche incentivi per l acquisto di biciclette e biciclette a pedalata assistita,m a in questo caso non è prevista la rottam azione diciclom otorivetusti. La cam pagna attivata ha m esso a disposizione circa 8 m ilioni di euro con i quali sono state acquistate circa nuove biciclette. Incentivia favore dipubbliche A m m inistrazionie A ziende dipubblica U tilità per l acquisto e/o leasing diveicolia m inim o im patto am bientale C on ild.m. del24 m aggio 2004 è stata data attuazione all art. 17 della Legge n 166 del1 agosto 2002,prevedendo l erogazione difinanziam entiper la sostituzione delparco veicolare dir egioni, Enti Locali, loro aziende, società per azioni ed a responsabilità lim itata a prevalente capitale pubblico locale esercentiservizidipubblica utilità. Ilcofinanziam ento riguarda la sostituzione di veicoliinquinanticon l acquisto diveicolia basso im patto am bientale,a trazione elettrica,ibrida,a m etano o G PL, secondo quote di finanziam ento variabili in base alla tipologia del veicolo da acquistare e definite dald.m. attuativo. L erogazione deicontributiper un totale di90 m ilionidieuro,avviene sulla base diun istruttoria effettuata dalla C assa D epositi e Prestiti (C C.D D.PP.), alla quale i soggetti potenzialm ente beneficiaridevono rivolgere istanza dicofinanziam ento. A ccordo diprogram m a con la R egione Em ilia R om agna e ilc om une diparm a A seguito dell em anazione della Legge 164/2004 per l istituzione dell A genzia Europea per la Sicurezza A lim entare nella città di Parm a, è stato siglato il 24 settem bre 2004 un A ccordo di Program m a tra ilm inistero,ilc om une diparm a e la R egione Em ilia R om agna,approvato con decreto prot. G A B/D EC /113/2004 del 24 novem bre 2004, per la realizzazione di interventi relativialla m obilità sostenibile,alla prom ozione diattività convegnistiche ed alla razionalizzazione della gestione deirifiutiurbani,per risorse paria 20,0 m ilionidieuro C onvenzioni e protocolli d intesa Protocollo diintesa A.N.C.C.- C.O.O.P. IlProtocollo diintesa tra ilm inistero e A.N.C.C.-C.O.O.P.,sottoscritto il5 settem bre 2007,è finalizzato alla prom ozione diprogettiinnovativiper la riduzione degliim pattiam bientalidovuti alla distribuzione e alla vendita delle m ercipresso ipuntivendita. Servizio dic ar sharing per idipendentidelm inistero N ell am bito delle politiche di sostegno alla m obilità sostenibile in am bito urbano ed al fine di razionalizzare gli spostam enti per m otivi di servizio e durante l orario di lavoro dei propri dipendenti, la D irezione G enerale per la Salvaguardia A m bientale ha sottoscritto in data 29 75

9 settem bre 2008 un accordo con A T A C S.p.A.,gestore delservizio dic ar sharing nelc om une di R om a,alfine diattivare un servizio dedicato aidipendentidelm inistero IlFondo per la m obilità sostenibile delm A T T M T ra iprogram m iin corso,e che hanno avuto particolare successo per ilnum ero dicom uniche hanno aderito e dicittadinicoinvolti,ricordiam o i187 interventicofinanziaticon ilfondo per la m obilità sostenibile 4 che,con 200 m ldieuro a favore delle 14 aree m etropolitane italiane e dei96 com unipiù piccoli,ha lo scopo disostenere interventifinalizzatialm iglioram ento della qualità dell aria nelle aree urbane nonché alpotenziam ento deltrasporto pubblico locale. Le tipologie di azioni cofinanziate sono diverse e tutte riconducibili a contrastare i danni am bientali derivanti dall utilizzo dell auto privata neglispostam entiurbani. Sitratta diazionidi: 4.6. I datistatisticicom parativi5 I graficiche seguono riportano la situazione deifinanziam entierogatidalm inistero dell A m biente, a favore deglientilocali,nelcorso deglianni. In particolare idatisono riferitia due distintiperiodi definiti pre Fondo,inteso com e tutti i program m i di cofinanziam ento a partire dal 1996, e Fondo per la m obilità sostenibile attuato a partire dal2007,articolato per soggetticioè beneficiari in aree m etropolitane e piccoli com uni. N ei grafici seguenti sono riportate le nove principali tipologie d intervento finanziate,ifondiad esse destinate attraverso iprogettipresentatidaicom uni e le relative percentuali. Sono statiinoltre confrontatiidue diversiperiodiattraverso una lettura com parata. Figura R ipartizione storica delcosto degliinterventiper tipologia 4 w w.m inam biente.it/m enu/m enu_attivita/fondo_m obilita.htm l 5 w w.m inam biente.it/export/sites/default/archivio/allegati/settim ana_ m obilita/g rafici_interventi_m obilitx_2011_x2x.pdf 76

10 fonte:m iniam biente.it Figura R ipartizione deicofinanziam entipre-fondo fonte:m iniam biente.it Figura R ipartizione deicofinanziam entidelfondo per la m obilità sostenibile 77

11 fonte:m iniam biente.it Figura C ittà m etropolitane fonte:m iniam biente.it 78

12 Figura P iccolic om uni fonte:m iniam biente.it 79

13 T abella La scheda diintervento e iprogettinelle A ree m etropolitane w w.m inam biente.it/export/sites/default/archivio/allegati/settim ana_m obilita /SC H ED e.pdf 80

14 81

15 fonte:m iniam biente.it 82

16 T abella La scheda diintervento e iprogettineipiccolic om uni 83

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20 fonte:m iniam biente.it 87

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