DiaSorin S.p.A. Via Crescentino snc Saluggia (VC) - Italy
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- Barbara Campana
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1 DiaSorin S.p.A. Via Crescentino snc Saluggia (VC) - Italy Modifiche: 11 Soppressioni: 4 Sezione: Materiali richiesti, ma non forniti (relativi al sistema): LIAISON Light Check ([REF] ) 1. FINALITÀ DEL TEST Il kit determina, in vitro, i livelli di IGF-I (Insulin-like Growth Factor I) nel siero umano. Il test è stato sviluppato per l'esecuzione sulla serie LIAISON Analyzer. 2. SIGNIFICATO CLINICO Il fattore di crescita insulino-simile I (IGF-I, denominato anche somatomedina C o Sm-C) è un peptide a catena singola formato da 70 aminoacidi. È un fattore trofico che circola nel sangue ad elevati livelli di concentrazione e media numerosi, se non gran parte, degli effetti dell ormone della crescita. Sebbene la principale fonte di IGF-I nel sangue sia rappresentata dal fegato, ricco di recettori per il GH, molti altri tessuti sintetizzano l'igf-i e sono sensibili alla sua azione trofica. L IGF-I e l insulina presentano strutture tridimensionali simili. L IGF-I appartiene a una classe di peptidi il cui aumento delle concentrazioni sieriche è stimolato principalmente dall ormone della crescita umano (GH) e inibito dagli stati di malnutrizione. Nell uomo sono stati identificati 2 peptidi: IGF-I e IGF-II. Nel siero, gran parte dell attività di promozione della crescita GH-dipendente è dovuta all IGF-I. Gli effetti anabolici e di promozione della crescita mediati dagli IGF includono la proliferazione cellulare e la sintesi proteica. Quasi tutte le cellule del corpo umano sono influenzate dall'igf-i, specialmente le cellule muscolari, ossee, epatiche, renali, nervose, cutanee e polmonari. Oltre ad avere effetti insulino-simili, l'igf-i può anche regolare la crescita e lo sviluppo cellulare, soprattutto nelle cellule nervose, nonché la sintesi di DNA cellulare. L IGF-I viene prodotto per tutta la vita. I tassi più elevati di produzione di IGF-I si registrano durante il cosiddetto spurt puberale. I livelli più bassi si riscontrano durante l infanzia e la senilità. Sembra che l IGF-I influenzi la struttura neuronale e svolga la sua funzione per tutta la vita. Studi sperimentali hanno dimostrato che possiede la capacità di mantenere la funzionalità delle cellule nervose e di stimolare la crescita dei nervi. Grazie a queste proprietà, l IGF-I umano ricombinante viene utilizzato in sperimentazioni cliniche per il trattamento della sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Di recente, l IGF-I umano ricombinante ha fatto la sua comparsa sul mercato degli integratori dietetici proprio come l ormone della crescita umano ricombinante e numerosi cosiddetti secretagoghi dell ormone della crescita. L IGF-I sotto forma di integratore svolge una presunta attività anabolica e lipolitica con azione sconosciuta. Nel sangue gli IGF sono legati al relativo vettore. Le proteine leganti sono indubbiamente responsabili per le concentrazioni relativamente elevate di IGF-I nel sangue e per la mancanza di rapide fluttuazioni dei livelli. Questa stabilità relativa delle concentrazioni ematiche di IGF-I rende la determinazione dell IGF un indicatore affidabile della produzione di GH, mentre i livelli di GH da soli variano considerevolmente e richiedono spesso test di provocazione per essere interpretati. Impiego come test diagnostico I livelli di IGF-I possono essere misurati nel sangue in quantità variabile fra 10 e 1000 ng/ml. Dato che i livelli non presentano notevoli oscillazioni nel corso della giornata, i medici utilizzano la determinazione dell'igf-i come test di screening per individuare la carenza o viceversa l'eccesso di ormone della crescita. IGF-I come agente terapeutico L IGF-I è stato indicato come possibile agente neuroprotettivo per contrastare gli effetti avversi della sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Si afferma che l IGF-I sotto forma di integratore abbia proprietà anti-età, aumenti la massa muscolare magra, potenzi le prestazioni atletiche e sessuali, protegga le articolazioni, svolga effetti antidiabetici e antiaterosclerotici, promuova il sonno, stimoli il sistema immunitario, svolga un azione neuroprotettiva e molto altro ancora. Non esistono evidenze credibili per corroborare queste affermazioni a favore dell IGF-I assunto per via orale. Livelli elevati di IGF-I sono stati associati a un aumento del rischio di vari tipi di neoplasie maligne, in particolare il carcinoma prostatico. Bassi livelli: I valori di IGF-I sono costantemente bassi nei bambini con deficit di GH (ipopituitarismo) e aumentano con le iniezioni di GH. In linea generale, una concentrazione anomala in un bambino di bassa statura è fortemente indicativa di una diagnosi di deficit di GH, soprattutto se il paziente ha un età compresa fra i 5 e i 6 anni; in questa fase di età i valori bassi anomali possono essere differenziati da quelli normali. I livelli sierici possono essere bassi nei bambini con deficit di GH affetti da craniofaringioma. Sebbene valori normali indichino l assenza di deficit di GH, valori bassi in un bambino con crescita ritardata non sono indicativi di una diagnosi di ipopituitarismo. Livelli aumentati: le concentrazioni sieriche di IGF-I sono correttamente e prevedibilmente elevate nei pazienti con acromegalia e nei bambini con gigantismo dovuti a un eccesso di GH ipofisario. Tuttavia, occorre prestare attenzione nell interpretazione di livelli sierici elevati di IGF-I nei pazienti in età puberale, perché in questa fase i livelli sono di norma aumentati e possono essere pari a 4-5 volte la concentrazione presente negli adulti. Anche la gravidanza è associata alla presenza di elevati livelli sierici. Nelle malattie rare caratterizzate da un'incapacità di produzione dell'igf-i o da una mancata risposta allo stesso, si produce una tipologia caratteristica di insufficienza della crescita, denominata nanismo di Laron, che non risponde positivamente al trattamento con l'ormone della crescita. 1 / 10 IT
2 3. PRINCIPIO DEL DOSAGGIO Il metodo per la determinazione quantitativa dell IGF-I è un immunodosaggio a sandwich in chemioluminescenza (CLIA) a singolo step, eseguito in seguito a preliminare separazione dell IGF-I dalle proteine leganti. Un anticorpo monoclonale è adeso a particelle magnetiche (fase solida); un altro anticorpo monoclonale è legato a un derivato dell isoluminolo (coniugato anticorpo-isoluminolo). Durante l incubazione, l IGF-I presente nei calibratori, campioni o controlli si lega alla fase solida e al coniugato. Dopo l incubazione, il materiale non legato viene rimosso mediante un ciclo di lavaggio. In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza. Il segnale luminoso, e quindi la quantità di isoluminolo coniugato, viene misurato da un fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è indicativo della concentrazione di IGF-I presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli. 4. MATERIALI FORNITI L ordine dei reattivi riflette quello con cui sono assemblati i contenitori nell integrale di reattivi. Contenuto dell'integrale di reattivi per 100 determinazioni 2,3 ml [SORB] Sospensione di particelle magnetiche: contenente particelle magnetiche rivestite con anticorpo monoclonale anti-igf-i (6B) (topo), sieroalbumina bovina (BSA), 0,09% di sodio azide 12,0 ml [CONJ] Coniugato: contenente anticorpo anti-igf-i (2D ) (topo) marcato con un derivato dell'isoluminolo, sieroalbumina bovina (BSA), 0,09% di sodio azide 18,0 ml [BUF N] Tampone di neutralizzazione: contenente IGF-II (umano, ricombinante), sieroalbumina bovina (BSA), 0,09% di sodio azide 28,0 ml [BUF Ac] Soluzione di acidificazione: contenente HCl 0,01 M Tutti i reagenti vengono forniti pronti all uso. Nell integrale sono inclusi 3 x 1,0 ml [CAL 1] Calibratore, basso: contenente IGF-I (umano, ricombinante) in soluzione di sieroalbumina bovina (BSA), 0,1% ProClin x 1,0 ml [CAL 2] Calibratore, alto: contenente IGF-I (umano, ricombinante) in soluzione di sieroalbumina bovina (BSA), 0,1% ProClin x bianca [CAL 1] Per etichettare le provette dei calibratori aliquotati Etichetta codice a barre, piccola 8 x bianca [CAL 2] Etichetta codice a barre, piccola Per etichettare le provette dei calibratori aliquotati I calibratori sono forniti liofilizzati. Materiali richiesti, ma non forniti (relativi al sistema) LIAISON XL Analyzer LIAISON Analyzer LIAISON Wash/System Liquid ([REF] ) LIAISON Wash/System Liquid ([REF] ) LIAISON XL Waste Bags ([REF] X0025) LIAISON Waste Bags ([REF] ) LIAISON XL Cuvettes ([REF] X0016) LIAISON Module ([REF] ) LIAISON XL Starter Kit ([REF] ) LIAISON Starter Kit ([REF] ) o LIAISON XL Starter Kit ([REF] ) LIAISON XL Disposable Tips ([REF] X0015) LIAISON Cleaning Kit ([REF] ) Altri materiali richiesti LIAISON IGF-I Control ([REF] ) LIAISON Light Check 12 ([REF] ) 5. AVVERTENZE E PRECAUZIONI Solo per uso diagnostico in vitro. Non esistendo, tuttavia, alcuna certezza assoluta dell assenza di agenti patogeni, tutto il materiale di origine umana e animale deve essere considerato potenzialmente infettivo e manipolato come tale. 6. REGOLE DI SICUREZZA Non mangiare, bere, fumare o applicare cosmetici durante l esecuzione del dosaggio. Non pipettare con la bocca. Evitare il contatto diretto con tutto il materiale potenzialmente infetto indossando indumenti da laboratorio, occhiali protettivi e guanti monouso. Lavare accuratamente le mani al termine del dosaggio. Evitare di provocare schizzi o aerosol. Eventuali gocce di reattivo biologico devono essere rimosse con una soluzione di sodio ipoclorito allo 0,5% di cloro attivo e i mezzi utilizzati devono essere trattati come rifiuti infetti. Tutti i campioni e i reattivi contenenti materiali biologici utilizzati per il dosaggio devono essere considerati potenzialmente in grado di trasmettere agenti infettivi; i rifiuti devono essere maneggiati con cura e smaltiti conformemente alle linee guida del laboratorio e alle disposizioni di legge vigenti in ogni Paese. Qualsiasi materiale da riutilizzare va appositamente sterilizzato in conformità alle leggi e alle linee guida locali. Verificare l'efficacia del ciclo di sterilizzazione/decontaminazione. Non utilizzare kit o componenti oltre la data di scadenza indicata sull'etichetta. 2 / 10 IT
3 Reattivi contenenti sodio azide (< 0,1%) [Numero CE: ]: DIRETTIVA Numero CE 1272/2008 INDICAZIONI DI PERICOLO / FRASI DI RISCHIO EUH Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta Reattivi contenenti ProClin : DIRETTIVA Numero CE 1272/2008 REATTIVI CLASSIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA PAROLA SEGNALETICA [CAL 1] [CAL 2] Sensibilizzazione cutanea, categoria di pericolo 1 Attenzione! SIMBOLI / PITTOGRAMMI INDICAZIONI DI PERICOLO / FRASI DI RISCHIO CONSIGLI DI PRUDENZA / SICUREZZA CONTIENE: (solo le sostanze prescritte ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento CE 1272/2008). GHS07 Punto esclamativo H317 Può provocare una reazione allergica cutanea. P261 Evitare di respirare la nebbia o gli aerosol. P280 Indossare guanti e indumenti protettivi e proteggere gli occhi. P363 Lavare gli indumenti contaminati prima di indossarli nuovamente massa di reazione di: 5-cloro-2-metil-4-isotiazolin-3-one [CE n ] e 2-metil-2H -isotiazol-3-one [CE n ] (3:1) (ProClin 300). 7. PREPARAZIONE DEI REATTIVI 7.1. Integrale di reattivi Rispettare le seguenti precauzioni, importanti per la manipolazione dei reattivi: Per garantire la corretta esecuzione del dosaggio, ruotare o capovolgere attentamente l'integrale prima di posizionarlo sullo strumento. Accertarsi che ogni eventuale traccia di flocculazione presente nei reattivi dell'integrale sia scomparsa prima di inserire l'integrale sullo strumento. Evitare la formazione di schiuma. Risospensione delle particelle magnetiche Le particelle magnetiche devono essere completamente risospese prima di posizionare l'integrale sullo strumento. Seguire le fasi di seguito indicate per accertarsi che la sospensione sia completa. Prima di rimuovere la pellicola protettiva, ruotare la rotellina sullo scomparto delle particelle magnetiche finché la sospensione non diventa marrone. Un accurata e delicata miscelazione da lato a lato può favorire la sospensione delle particelle magnetiche (evitare la formazione di schiuma). Controllare visivamente il fondo del flaconcino delle particelle magnetiche per accertarsi che tutte le particelle magnetiche sedimentate siano state risospese. Se necessario, ripetere il procedimento finché non è avvenuta la completa risospensione delle particelle magnetiche. Dopo aver rimosso la pellicola protettiva, asciugare accuratamente la superficie di ciascun setto per eliminare l eventuale liquido residuo. Formazione di schiuma nei reagenti Per ottenere prestazioni ottimali dell integrale, evitare che si formi schiuma nei reagenti. A tal fine rispettare le raccomandazioni di seguito riportate. Controllare visivamente i reagenti, in particolare i calibratori, per accertare l assenza di schiuma prima di utilizzare l integrale. In presenza di schiuma dopo la risospensione delle particelle magnetiche, collocare l integrale sullo strumento e attendere che la schiuma sia scomparsa. L integrale è pronto per l uso quando la schiuma è scomparsa e l integrale rimane a bordo in miscelazione. Caricamento dell integrale nell area reagenti LIAISON Analyzer Posizionare l integrale nell area reagenti dell analizzatore con l etichetta dei codici a barre rivolta verso sinistra e lasciare riposare per 30 minuti prima dell uso. In questo intervallo di tempo l analizzatore agita automaticamente le particelle magnetiche e ne assicura una completa risospensione. Fare riferimento al manuale operativo dello strumento per caricare i campioni e iniziare il test. LIAISON XL Analyzer LIAISON XL Analyzer è dotato di un dispositivo magnetico a stato solido integrato, che favorisce la dispersione delle microparticelle prima del caricamento dell'integrale di reattivi nell'area reagenti dell'analizzatore. Per maggiori informazioni si rimanda al manuale d'uso dell analizzatore. Inserire l integrale di reattivi nell apertura dedicata. Lasciare l integrale di reattivi nel dispositivo magnetico a stato solido per almeno 30 secondi (fino a un massimo di qualche minuto). Se necessario, ripetere il procedimento. Posizionare l integrale nell area reagenti dell analizzatore con l etichetta rivolta verso sinistra e lasciare riposare per 15 minuti prima dell uso. In questo intervallo di tempo l analizzatore agita automaticamente le particelle magnetiche e ne assicura una completa risospensione. Fare riferimento al manuale operativo dello strumento per caricare i campioni e iniziare il test. 3 / 10 IT
4 7.2. Calibratori I calibratori del kit LIAISON IGF-I vengono forniti liofilizzati. Ricostituire con 1,0 ml di acqua deionizzata o distillata. Attendere per 10 minuti a circa C. Agitare delicatamente i flaconi per inversione. Evitare la formazione di schiuma. Se necessario, aliquotare i calibratori come indicato al paragrafo 8 e applicare sulle provette le etichette bianche piccole fornite in dotazione. Per l uso dettagliato dei calibratori, fare riferimento al manuale operativo dello strumento. Per la conservazione dei calibratori, fare riferimento al paragrafo Controlli Fare riferimento alle istruzioni per l'uso del set di controlli LIAISON IGF-I per preparare e manipolare i controlli adeguatamente. 8. CONSERVAZIONE E STABILITÀ DEI REATTIVI 8.1. Integrale di reattivi Sigillato: stabile a 2-8 C fino alla data di scadenza. Aperto a bordo dello strumento o a 2-8 C: stabilità di 4 settimane (vedere 12). Dopo questo intervallo di tempo, è possibile continuare a usare l integrale di reattivi purché i controlli rimangano all interno dei limiti attesi. Usare sempre lo stesso LIAISON Analyzer per un integrale di reattivi già aperto. Non congelare. Mantenere l'integrale di reattivi in posizione verticale durante la conservazione per facilitare la successiva adeguata risospensione delle particelle magnetiche. Usare il supporto fornito con la serie LIAISON Analyzer per la conservazione dell'integrale di reattivi in posizione verticale. Tenere al riparo dalla luce diretta Calibratori Liofilizzati: Stabili a 2-8 C fino alla data di scadenza. Ricostituiti: Stabili per 1 giorno sull'analizzatore. Congelati: Le aliquote possono essere conservate a -20 C per 1 mese. Subito dopo la completa ricostituzione, è possibile conservare i calibratori in aliquote congelate. I calibratori devono essere usati completamente nello stesso giorno dello scongelamento. Il volume minimo di un aliquota è 210 µl (60 µl di calibratore µl di volume morto). Ogni aliquota può essere congelata e scongelata solo una volta. Durante la manipolazione dei calibratori, adottare le precauzioni necessarie per evitare la contaminazione microbica. 9. PRELIEVO E PREPARAZIONE DEI CAMPIONI L unico materiale campione validato è il siero umano. Raccogliere i campioni di siero secondo le tecniche approvate. Evitare l emolisi. Prima del dosaggio scongelare con cura, agitare i campioni scongelati ed eliminare le bolle d aria eventualmente presenti. I campioni scongelati devono essere tenuti a una temperatura di 2-8 C e usati entro 6 ore. Se il test non viene eseguito il giorno stesso del prelievo di sangue, si raccomanda di separare il siero dal sedimento e di conservarlo in una provetta separata a -20 C. Non usare campioni fortemente emolizzati o lipemici, né campioni che presentano materiale in sospensione o evidente contaminazione microbica. Non usare campioni coagulati. Evitare cicli ripetuti di congelamento e scongelamento. Eliminare il residuo di ogni aliquota usata per il dosaggio. Il volume minimo di campione necessario per una singola determinazione è di 170 µl (20 µl di campione µl di volume morto). Il soluzione di acidificazione inclusa nell integrale è convalidata esclusivamente per la prediluizione. Non vengono forniti diluenti per campioni con concentrazioni superiori al range di dosaggio. 10. TARATURA L analisi di calibratori specifici per il dosaggio permette di utilizzare i valori RLU (unità relative di luce) rilevati per adattare la curva predefinita assegnata. È possibile effettuare un numero massimo di 11 tarature (in totale). I calibratori devono essere utilizzati solo con il lotto di integrale di reattivi a cui sono abbinati. Non utilizzare nello stesso saggio calibratori abbinati a un lotto diverso di integrale di reattivi. Per il corretto abbinamento del lotto, il numero di lotto del calibratore viene stampato anche sull'etichetta dell'integrale di reattivi. È d obbligo eseguire la taratura tripla in presenza di almeno una delle condizioni seguenti: - Viene usato un nuovo lotto di integrale di reattivi o di reagenti starter. - La taratura precedente è stata eseguita più di 14 giorni prima. - Lo strumento ha subito un intervento di assistenza tecnica. - I valori dei controlli sono al di fuori dei limiti attesi. LIAISON Analyzer: i valori dei calibratori sono memorizzati nei codici a barre riportati sull'etichetta dell integrale. LIAISON XL Analyzer: i valori dei calibratori sono memorizzati nel transponder di identificazione a radio-frequenza (tag RFID). 4 / 10 IT
5 11. PROCEDIMENTO OPERATIVO Per ottenere prestazioni analitiche ideali è necessario attenersi scrupolosamente al manuale operativo dello strumento. LIAISON Analyzer: tutti i parametri del test vengono identificati attraverso i codici a barre riportati sull etichetta dell integrale di reattivi. Nel caso in cui l'etichetta con il codice a barre non possa essere letta dallo strumento, l'integrale non può essere usato. Non gettare l'integrale di reattivi; per istruzioni, contattare l'assistenza tecnica DiaSorin della propria area. LIAISON XL Analyzer: tutti i parametri del test vengono identificati tramite le informazioni codificate nel transponder di identificazione a radiofrequenza (tag RFID) dell integrale di reattivi. Nel caso in cui il tag RFID non possa essere letto dallo strumento, l'integrale non può essere usato. Non gettare l'integrale di reattivi; per istruzioni, contattare l'assistenza tecnica DiaSorin della propria area. Il LIAISON Analyzer esegue le seguenti operazioni: Pre-trattamento automatico (1:20) 1. Dispensa il campione o i controlli nel modulo di reazione 2. Dispensa la soluzione acidificante 3. Dispensa il campione diluito, i controlli diluiti o il calibratore nel modulo di reazione 4. Dispensa le particelle magnetiche rivestite (fase solida), il tampone di neutralizzazione e il coniugato 5. Esegue l'incubazione 6. Esegue il lavaggio con il liquido di lavaggio/sistema 7. Aggiunge il reagente starter e misura la luce emessa Il LIAISON XL Analyzer esegue le seguenti operazioni: Pre-trattamento automatico (1:20) 1. Dispensa il campione o i controlli nella cuvetta di reazione 2. Dispensa la soluzione acidificante 3. Dispensa il tampone di neutralizzazione, le particelle magnetiche rivestite (fase solida) e il coniugato 4. Dispensa il campione diluito, i controlli diluiti o il calibratore nella cuvetta di reazione. 5. Esegue l'incubazione 6. Esegue il lavaggio con il liquido di lavaggio/sistema 7. Aggiunge il reagente starter e misura la luce emessa 12. CONTROLLO DI QUALITÀ I controlli LIAISON devono essere analizzati in singolo per valutare le prestazioni del test. Il controllo di qualità può essere effettuato con i sieri di controllo LIAISON o con idonei controlli presenti in commercio: - almeno una volta per ogni giorno di lavoro, - quando si usa un nuovo integrale di reattivi, - quando si tara il kit, - quando si usa un nuovo lotto di reagenti starter, - quando si determina l adeguatezza delle prestazioni dell integrale di reattivi aperto da più di 4 settimane, - o secondo le disposizioni legislative e la regolamentazione vigente in ciascun paese. I valori dei controlli devono rientrare entro i limiti attesi; ogniqualvolta i valori dei controlli sono al di fuori dei limiti attesi, la taratura deve essere rieseguita e i controlli devono essere rianalizzati. Se dopo la taratura i valori dei controlli sono di nuovo al di fuori degli intervalli predefiniti, il test deve essere ripetuto usando un nuovo flacone di controllo. Se i valori dei controlli sono al di fuori dei limiti attesi, i risultati non devono essere refertati. Le prestazioni di altri controlli devono essere valutate per assicurarne la compatibilità con questo test prima dell'uso. È indispensabile pertanto stabilire gli intervalli dei valori dei materiali usati per il controllo di qualità. 13. INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI Lo strumento calcola automaticamente le concentrazioni di IGF-I dei campioni ignoti espresse in ng/ml. Fare riferimento al manuale operativo dello strumento per informazioni più dettagliate. I calibratori e i controlli possono produrre diversi valori RLU o diversi risultati di dosaggio su LIAISON e LIAISON XL, ma i risultati per il paziente sono equivalenti Range di dosaggio: Lo strumento calcola direttamente concentrazioni di IGF-I fino a 1500 ng/ml. Fattore di conversione: 1 ng/ml x 0,13 = 0,13 nmol/l 1 nmol/l x 7,69 = 7,69 ng/ml Standard di riferimento Il dosaggio fa riferimento al 1 o standard internazionale WHO per il fattore di crescita insulino-simile I, codice NIBSC: 02/254. I risultati sono espressi in ng/ml Intervallo di riferimento Per determinare gli intervalli basali di riferimento in funzione dell'età e del sesso, è stato condotto uno studio con il test LIAISON IGF-I coinvolgente soggetti (2.813 pazienti pediatrici e pazienti adulti) appartenenti a una popolazione presumibilmente sana. I valori corrispondenti al 95% centrale dell'intervallo sono stati determinati seguendo la linea guida C28-A3 del CLSI e applicando il metodo di smussamento delle curve dei percentili di Royston-Wright. I risultati, espressi in ng/ml, sono interamente riportati nelle tabelle e nei grafici del paragrafo È raccomandabile che ogni laboratorio definisca il proprio intervallo di valori attesi per la popolazione considerata. 5 / 10 IT
6 14. LIMITI DEL DOSAGGIO I reattivi del kit devono essere usati solo nella serie LIAISON Analyzer. I componenti singoli dell integrale di reattivi non devono essere separati dall integrale. Il kit non deve essere usato dopo la data di scadenza riportata sull etichetta esterna. Per ottenere risultati affidabili è necessario attenersi strettamente alle istruzioni per l uso e possedere un'adeguata manualità tecnica. La contaminazione batterica dei campioni o l'inattivazione con il calore possono influenzare i risultati del saggio. Tuttavia, un risultato non patologico non esclude la possibilità della presenza di disfunzione della crescita e deve essere valutato insieme ad altre procedure diagnostiche. I risultati del test sono riportati in maniera quantitativa. Tuttavia, la diagnosi di una malattia della crescita non deve essere formulata sulla base del risultato di un singolo dosaggio, ma questo deve essere valutato insieme ad altri riscontri clinici e al giudizio del medico. Ogni decisione terapeutica deve essere presa caso per caso. Sebbene siano presenti agenti in grado di neutralizzare gli anticorpi anti-topo (HAMA, human anti-mouse antibodies), concentrazioni di HAMA estremamente elevate possono talvolta influenzare i risultati del dosaggio. Non scambiare gli integrali di reattivi fra i diversi tipi di analizzatori (LIAISON e LIAISON XL). Se un integrale di reattivi è stato inserito in un particolare tipo di analizzatore, deve essere sempre utilizzato su tale strumento fino all esaurimento. A causa dei problemi di tracciabilità legati a quanto esposto sopra, non è possibile eseguire il follow-up di pazienti fra tipi di analizzatore diversi. I follow-up devono essere eseguiti su un solo tipo di strumento (LIAISON o LIAISON XL). 15. PRESTAZIONI METODOLOGICHE DEL KIT Specificità analitica La specificità analitica è definita come la capacità del test di rilevare esattamente l analita in presenza di fattori potenzialmente interferenti nella matrice del campione Interferenze Studi controllati su fattori potenzialmente interferenti hanno dimostrato che le prestazioni del test non sono influenzate da concentrazioni di bilirubina < 0,2 mg/ml, di emoglobina < 1000 mg/dl o di trigliceridi < 30 mg/ml Reazioni crociate Studi controllati su sostanze potenzialmente interferenti non hanno mostrato interferenze alle concentrazioni relative ad ogni sostanza elencate di seguito nel dosaggio LIAISON IGF-I. Sostanze Trigliceridi Emoglobina Bilirubina non coniugata Bilirubina coniugata HSA Proinsulina Insulina TSH IGF-II LH IGFBP1 IGFBP2 IGFBP3 IGFBP4 IGFBP5 IGFBP6 HGH Concentrazione testata mg/dl mg/dl 30 mg/dl 20 mg/dl 4 g/dl ng/ml µiu/ml 450 miu/l ng/dl 500 miu/ml ng/ml ng/ml ng/ml ng/ml ng/ml ng/ml ng/ml Precisione con LIAISON Analyzer La ripetibilità e la riproducibilità del saggio (ossia la variabilità intra-saggio e inter-saggio) sono state determinate utilizzando dei campioni con diverse concentrazioni di IGF-I. Ripetibilità. Per valutare la ripetibilità sono stati dosati 40 replicati nella stessa sessione analitica. Riproducibilità. Per valutare la riproducibilità sono stati dosati 20 replicati in giorni diversi con 2 diversi lotti di integrale. Variazione intra-saggio Variazione inter-saggio Valore medio Valore medio CV (%) n* CV (%) n* 71,2 4, ,5 8, ,3 4, ,6 4, ,7 2, ,9 3,8 20 * numero di determinazioni 6 / 10 IT
7 15.5. Precisione con LIAISON XL Analyzer La ripetibilità e la riproducibilità del saggio (ossia la variabilità intra-saggio e inter-saggio) sono state determinate utilizzando dei campioni con diverse concentrazioni di IGF-I. Ripetibilità. Per valutare la ripetibilità sono stati dosati 20 replicati nella stessa sessione analitica. Riproducibilità. Per valutare la riproducibilità sono stati dosati 20 replicati in giorni diversi con 2 diversi lotti di integrale. Variazione intra-saggio Variazione inter-saggio Valore medio Valore medio CV (%) n* CV (%) n* 69,9 5, ,7 9, ,9 3, ,9 7, ,5 3, ,9 5,6 20 * numero di determinazioni I risultati si riferiscono ai gruppi di campioni presi in esame; non si tratta di prestazioni garantite, in quanto possono sussistere differenze tra i diversi laboratori e le diverse regioni Esattezza L esattezza del dosaggio è stata controllata mediante i test di diluizione e recupero Test di diluizione Sono state dosate diluizioni scalari di campioni di siero sia in toto, sia dopo diluizione con un diluente dei campioni. Le concentrazioni misurate di IGF-I ottenute in funzione delle concentrazioni attese sono state analizzate tramite regressione lineare. Risultati riportati in ng/ml: Test di diluizione valore ottenuto valore atteso Y = 1,1223x + 5,86 r = 0, Test di recupero Sono stati dosati campioni di siero dopo averli addizionati con quantità crescenti di IGF-I per valutare il recupero del test LIAISON IGF-I. La tabella mostra un esempio tipico di recupero della quantità di IGF-I in un siero a basso titolo in seguito ad additivazione di un siero ad alto titolo. Diluizione Valore ottenuto Valore atteso Recupero (%) Diluizione Valore ottenuto Valore atteso Recupero (%) Siero 1: alto 1,0 434,8 - - Siero 3: alto 1,0 421, ,8 387,5 379, ,8 372,4 374,6 99 0,6 335,5 323, ,6 349,5 328, ,4 278,7 268, ,4 296,5 281, ,2 219,6 212, ,2 230,8 235,1 98 0,1 183,3 184,5 99 0,1 209,9 211,8 99 Siero 2: basso 0,0 156,7 - - Siero 4: basso 0,0 188, Effetto gancio L effetto gancio (high-dose hook effect) è stato determinato aggiungendo IGF-I a pool di siero umano fino a una concentrazione massima di ng/ml. Quando si dosano campioni contenenti concentrazioni estremamente elevate di analita, è possibile ottenere dei livelli apparenti inferiori al reale per effetto gancio. L'analisi dell'effetto gancio è stata valutata analizzando 5 campioni addizionati con alte concentrazioni di IGF-I. Tutti i campioni hanno presentato valori di concentrazione calcolati al di sopra del range di dosaggio, indicando che la classificazione dei campioni resta corretta. 7 / 10 IT
8 Sensibilità analitica e funzionale Sensibilità analitica La sensibilità analitica è definita come la minima dose rilevabile di analita che può essere distinta dal punto zero, ossia 2 deviazioni standard sopra lo zero. Sensibilità funzionale La sensibilità funzionale è definita come la concentrazione minima di analita che può essere determinata con un coefficiente di variazione (CV) inter-saggio < 20% Limite di rilevazione (sensibilità analitica) Limite di quantificazione (sensibilità funzionale) Serie LIAISON Analyzer 3 ng/ml 10 ng/ml Tabelle e grafici degli intervalli di riferimento INDIVIDUI DI SESSO FEMMINILE (F) INDIVIDUI DI SESSO MASCHILE (M) Età N Percentili di IGF-I Età N Percentili di IGF-I (anni) Mediana 2,5 o 97,5 o (anni) Mediana 2,5 o 97,5 o / 10 IT
9 INDIVIDUI DI SESSO FEMMINILE (F) INDIVIDUI DI SESSO MASCHILE (M) Età N Percentili di IGF-I Età N Percentili di IGF-I (anni) Mediana 2,5 o 97,5 o (anni) Mediana 2,5 o 97,5 o / 10 IT
10 16. BIBLIOGRAFIA 1. Georg Brabant, Alexander von zur Mühlen, Christian Wüster, Michael B. Rankec, Jürgen Kratzsch, Wieland Kiess, Jean-Marie Ketelslegers, Lars Wilhelmsen, Lena Hulthén, Bernhard Saller, Anders Mattsson, Jürgen Wilde, Rudolf Schemer, Peter Kanni. Serum Insulin-Like Growth Factor I Reference Values for an Automated Chemiluminescence Immunoassay System: Results from a Multicenter Study. Hormone Res 2003; 60: Tietz Clinical Guide to Laboratory Tests. Fourth Edition Williams Textbook of Endocrinology 9 th Edition Regina E. Chestnut, Valerie Quarmby. Evaluation of total IGF-I assay methods using samples from Type I and Type II diabetic patients. J Immunol Methods 2002; 259: Clemmons DR, on behalf of the conference participants. Consensus statement on the standardization and evaluation of growth hormone and insulin-like growth factor assays. Clin. Chem. 2011; 57: Royston P. and Wright E.M., A Method for Estimating Age-Specific Reference Intervals ('Normal Ranges') Based on Fractional Polynomials and Exponential Transformation. Journal of the Royal Statistical Society - Series A, 1998; 161 (1): / 10 IT
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