GLUCOSIO IL GLUCOSIO E IL PRINCIPALE CARBOIDRATO RINVENIBILE NEL SANGUE ED IL PRINCIPALE NUTRIMENTO PER LA MAGGIOR PARTE DELLE CELLULE CORPOREE

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1 GLUCOSIO IL GLUCOSIO E IL PRINCIPALE CARBOIDRATO RINVENIBILE NEL SANGUE ED IL PRINCIPALE NUTRIMENTO PER LA MAGGIOR PARTE DELLE CELLULE CORPOREE

2 VALUTAZIONE DIAGNOSTICA I TEST DI LABORATORIO COMPRENDONO TUTTI QUEI TEST UTILIZZATI PER FARE DIAGNOSI E TUTTE LE DETERMINAZIONI PER MONITORARE A BREVE ED A LUNGO TERMINE IL CONTROLLO DELLA GLICEMIA

3 GLUCOSIO EMATICO DEFINIZIONE : IL GLUCOSIO EMATICO A DIGIUNO VIENE ESEGUITO SU PRELIEVO DOPO UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE PER VALUTARE LA QUANTITA CIRCOLANTE DEL GLUCOSIO IL TEST POST-PRANDIALE, ESEGUITO SU UN PRELIEVO DI SANGUE 2 ORE DOPO UN PASTO BEN BILANCIATO, PER VALUTARE IL METABOLISMO DEL GLUCOSIO E DOSAGGIO DEL GLUCOSIO SU PRELIEVI ESEGUITI IN QUALUNQUE MOMENTO DELLA GIORNATA SENZA DIGIUNO

4 PREPARAZIONE DEL PAZIENTE (1) PER IL DOSAGGIO DEL GLUCOSIO A DIGIUNO, ASSICURARSI CHE IL PAZIENTE ABBIA SEGUITO UN DIGIUNO NOTTURNO DI 8 ORE (E PERMESSA L ASSUNZIONE DI H2O). AVVERTIRE IL PAZIENTE DI NON FUMARE PRIMA DEL PRELIEVO PERCHE IL FUMO PUO INFLUENZARE I RISULTATI DEL TEST.

5 PREPARAZIONE DEL PAZIENTE (2) PER IL TEST POST-PRANDIALE, AVVISARE IL PAZIENTE CHE NON DEVE ESSERE ASSUNTO ALCUN ALIMENTO DURANTE LE DUE ORE DI INTERVALLO. PER I PRELIEVI ESEGUITI A CASO DURANTE LA GIORNATA, ANNOTARE L ORA ED IL CONTENUTO DELL ULTIMO PASTO.

6 MONITORAGGIO DEL GLUCOSIO EMATICO L ACCURATA DETERMINAZIONE DEL GLUCOSIO EMATICO CAPILLARE AIUTA I PAZIENTI PER I CONTROLLI ED IL TRATTAMENTO GIORNALIERO DEL DIABETE MELLITO. IL MONITORAGGIO DEL GLUCOSIO EMATICO AIUTA A VALUTARE L EFFICACIA DEI FARMACI, RISPECCHIA L ESCURSIONE DEL GLUCOSIO DOPO I PASTI, MISURA LA RISPOSTA DEL GLUCOSIO ALL ATTIVITA FISICA E AIUTA ALLA VALUTAZIONE DEGLI EPISODI DI IPOGLICEMIA ED IPERGLICEMIA PER ISTAURARE UN APPROPRIATO TRATTAMENTO.

7 TECNICA PER IL MONITORAGGIO DEL GLUCOSIO EMATICO (1) MATERIALE: APPARECCHIO PER IL GLUCOSIO EMATICO STRISCE REATTIVE O CUVETTE GUANTI MONOUSO NON STERILI IN LATTICE LANCETTA PUNGIDITO CLOREXIDINA COTONE

8 TECNICA PER IL MONITORAGGIO DEL GLUCOSIO EMATICO (2) PROCEDURA PREPARARE IL MATERIALE NECESSARIO ANDARE NELLA STANZA DEL PAZIENTE E SPIEGARE LA PROCEDURA (TERMINOLOGIA ADEGUATA AL GRADO CULTURALE!!!!!!) PREPARARE IL DITO CHE DEVE ESSERE PUNTO DOPO CHE IL PAZIENTE HA LAVATO LE MANI CON ACQUA TIEPIDA E SAPONE DISINFETTARE IL DITO DEL PAZIENTE CON LA CLOREXIDINA E LASCIAR ASCIUGARE METTERSI I GUANTI

9 TECNICA PER IL MONITORAGGIO DEL GLUCOSIO EMATICO (3) ACCENDERE L APPARECCHIO EFFETTUARE LA CALIBRATURA DELLO STRUMENTO PUNGERE IL PAZIENTE LATERALMENTE ALLA PUNTA DEL DITO UTILIZZANDO UNA LANCETTA O UN PUNGIDITO PER OTTENERE UNA GOCCIA DI SANGUE. ACCOSTARE LA GOCCIA DI SANGUE ALL AREA DELLA STRISCIA REATTIVA O DELLA CUVETTE ( QUESTA VARIA A SECONDA DEL MODELLO DI RILEVATORE )

10 TECNICA PER IL MONITORAGGIO DEL GLUCOSIO EMATICO (4) COMPLETAMENTO DELLA RILEVAZIONE: A) SISTEMARE SENZA PULITURA: IL SANGUE RIMANE SULLA STRISCIA PER TUTTO ILTEMPO NECESSARIO AFFINCHE L APPARECCHIO FORNISCA IL RISULTATO. B) GLI STRUMENTO CON SISTEMA DI PULIZIA RICHIEDONO CHE IL SANGUE SIA ALLONTANATO DALLA STRISCIA REATTIVA DEL TEST CON UN PASSAGGIO DECISO UTILIZZANDO COTONE (O ACQUA) ALLA FINE DEL TEMPO PROGRAMMATO (SOLITAMENTE 60 SECONDI). LA STRISCIA VIENE QUINDI INSERITA PER LA LETTURA IL DITO CHE E STATO PUNTO VIENE COPERTO O CON UNA GARZA O CON TESSUTO FINO A CHE NON CESSI IL SANGUINAMENTO.

11 ATTENZIONE!!! GLI ERRORI DI LETTURA DEL GLUCOSIO POSSONO ESSERE DOVUTI O AD APPARECCHI NON CORRETTAMENTE CODIFICATI O NON BEN CALIBRATI ALCUNI STRUMENTI RICHIEDONO CHE L AREA DEL TEST SIA COMPLETAMENTE COPERTA PER OTTENERE RISULTATI PRECISI MENTRE ALTRI UTILIZZANO SOLO UNA PICCOLA GOCCIA DI SANGUE CHE VIENE APPOGGIATA AL LATO DELLA STRISCIA REATTIVA LA PRECISIONE DEL CONTATTO DEL SANGUE E CRUCIALE PER AVERE RISULTATI ACCURATI. CONSULTARE BENE LE ISTRUZIONI DELL APPARECCHIO PER LA SEQUENZA NECESSARIA PER IL VOSTRO PRODOTTO SPECIFICO

12 GLICOSURIA DEFINIZIONE: PRESENZA DI GLUCOSIO NELLE URINE MATERIALE DA ESAMINARE: URINE MODALITA DI PRELIEVO: RACCOLTA DI UN SINGOLO CAMPIONE DI URINE IN PROVETTA

13 MATERIALE CONTENITORE NON STERILE PER LE URINE; STRISCE REATTIVE; CONTENITORE DELLE STRISCE REATTIVE CON LA SCALA CROMATICA; GUANTI IN LATTICE MONOUSO.

14 PROCEDIMENTO CONSEGNARE AL PAZIENTE IL CONTENITORE NON STERILE PER LE URINE E SPIEGARGLI LA PROCEDURA E LE MOTIVAZIONI PER CUI VIENE SVOLTA; INDOSSARE I GUANTI IN LATTICE NON STERILI; RITIRARE IL CAMPIONE PRELEVATO; IMMERGERE BREVEMENTE (MASSIMO 1-2 SECONDI) LA STRISCIA REATTIVA NELL URINA; ESTRARRE LA STRISCIA STROFINANDOLA SUL BORDO DEL RECIPIENTE AL FINE DI ALLONTANARE L ECCESSO DI URINA; LEGGERE DOPO 60 SECONDI (IL TEMPO E DA VALUTARE A SECONDA DEL NOSTRO SPECIFICO PRODOTTO) CONFRONTANDO LA ZONA REATTIVA CON LA SCALA CROMATICA.

15 SIGNIFICATO DIAGNOSTICO LA PRESENZA DI GLUCOSIO NELLE URINE E INDICE DI PATOLOGIA!!!!! IN CONDIZIONI NORMALI, INFATTI, IL GLUCOSIO FILTRA CONTINUAMENTE ATTRAVERSO I GLUMERULI IN MISURA PROPORZIONALE ALLA CONCENTRAZIONE PLASMATICA E VIENE RIASSORBITO COMPLETAMENTE DAL TUBULO. QUANDO LA CONCENTRAZIONE PLASMATICA DI GLUCOSIO E ELEVATA (PARI O SUPERIORE A 180%)COMPARE GLICOSURIA.

16 CONSIDERAZIONI(1) AIUTARE IL PAZIENTE IN CASO NON RIESCA AD EFFETTUARE IL PRELIEVO DEL CAMPIONE; LE VARIAZIONI DI COLORE CHE SI MANIFESTANO 2 MINUTI DOPO L IMMERSIONE DELLA STRISCIA REATTIVA NON SONO DA CONSIDERARSI SIGNIFICATIVE; LA STRISCIA REATTIVA PUO ANCHE ESSERE DIRETTAMENTE POSTA BREVEMENTE SOTTO IL FLUSSO DELL URINA, ELIMINANDO SUCCESSIVAMENTE L ECCESSO DI URINA PER SCUOTIMENTO;

17 CONSIDERAZIONI(2) RESIDUI DI SOSTANZE DISINFETTANTI FORTEMENTE OSSIDANTI NEL CONTENITORE DELL URINA POSSONO CAUSARE RISULTATI FALSAMENTE POSITIVI NELLE DETERMINAZIONI DI GLUCOSIO.I CONTENITORI DELLE URINE (SE NON MONOUSO) DEVONO ESSERE ACCURATAMENTE LAVATI E PERFETTAMENTE PULITI. SE LA MISURAZIONE VIENE EFFETTUATA DAL LABORATORIRO ANALISI L URINA CONSERVATA DEVE ESSERE ANALIZZATA NON OLTER LE 4 ORE DOPO LA RACCOLTA; DOPO AVER PRELEVATO LE STRISC NECESSARIE, LA CONFEZIONE DEVE ESSERE CHIUSA IMMEDIATAMENTE PERCHE L UMIDITA ATMOSFERICA POTREBBE COMPROMETTERE LA VALIDITA DELLE STRISCE STESSE. IL TAPPO CONTIENE APPOSITAMENTE UNA SOSTANZA ESSICCANTE.

18 CHETONURIA DEFINIZIONE: PRESENZA DI CORPI CHETONICI NELLE URINE MATERIALE DA ESAMINARE: URINE MODALITA DI PRELIEVO: RACCOLTA DI UN SINGOLO CAMPIONE DI URINE IN PROVETTA

19 CORPI CHETONICI QUANDO SI HA IL DIABETE, BISOGNA MISURARE I CHETONI (ACETONE) NELLE URINE OGNI VOLTA CHE LA GLICEMIA RIMANE PER UN TEMPO PROLUNGATO SOPRA I 200 MG. È BENE RICORDARE CHE QUANDO L INSULINA NON BASTA (O NON LAVORA SUFFICIENTEMENTE BENE) PER FAR UTILIZZARE IL GLUCOSIO DALLE CELLULE, L ORGANISMO UTILIZZA I GRASSI DEPOSITATI COME COMBUSTIBILE. I GRASSI DEL TESSUTO ADIPOSO SONO TRASFORMATI IN ACIDI GRASSI CHE MESSI IN CIRCOLO ARRIVANO AL FEGATO E FORMANO I CHETONI. I CHETONI SONO ELIMINATI CON IL RESPIRO E CON LE URINE.

20 MATERIALE CONTENITORE NON STERILE PER LE URINE; STRISCE REATTIVE; CONTENITORE DELLE STRISCE REATTIVE CON LA SCALA CROMATICA; GUANTI IN LATTICE MONOUSO.

21 PROCEDIMENTO CONSEGNARE AL PAZIENTE IL CONTENITORE NON STERILE PER LE URINE E SPIEGARGLI LA PROCEDURA E LE MOTIVAZIONI PER CUI VIENE SVOLTA; INDOSSARE I GUANTI IN LATTICE NON STERILI; RITIRARE IL CAMPIONE PRELEVATO; IMMERGERE BREVEMENTE (MASSIMO 1-2 SECONDI) LA STRISCIA REATTIVA NELL URINA; ESTRARRE LA STRISCIA STROFINANDOLA SUL BORDO DEL RECIPIENTE AL FINE DI ALLONTANARE L ECCESSO DI URINA; LEGGERE DOPO 15 SECONDI (IL TEMPO E DA VALUTARE A SECONDA DEL NOSTRO SPECIFICO PRODOTTO) CONFRONTANDO LA ZONA REATTIVA CON LA SCALA CROMATICA.