ART A GEOWEB ART A MANUALE UTENTE. (versione 1.2) Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in agricoltura

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1 ART A Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in agricoltura GEOWEB ART A MANUALE UTENTE (versione 1.2) Luglio 2004

2 SOMMARIO 1. PREMESSA DESCRIZIONE GENERALE ACCESSO AI DATI AZIENDALI DIMENSIONI DEL VIEWER TOOLTIP SCALA DI VISUALIZZAZIONE LE BARRE Strumenti Opzioni raster Shift ortofoto Temi geografici Gestione particelle Misura Feature Editing avanzato SPECIFICHE SULL EDITING Poligoni con almeno un lato adiacente o prossimo al confine di particella catastale Poligoni di Unità Vitata interni rispetto alla particella catastale Storicizzazione dei Poligoni di Unità Vitata

3 1. PREMESSA In questo documento sono fornite le informazioni tecniche di base per l utilizzo del sistema gis web di ARTEA che consente la consultazione della base dati geografica e l editing remoto dei temi ivi contenuti. Il sottosistema GIS Web, integrato con l anagrafe aziendale, costituisce uno strumento a supporto del controllo tecnico, dei controlli in campo, della validazione delle domande e dispone delle seguenti funzionalità: Generazione di pagine geografiche consultabili e produzione di stampe delle mappe via internet o Misurazione di aree e di distanze o riposizionamento delle ortofoto rispetto ai layer catastali tramite shift Navigazione e consultazione della Base dati geografica composta da: o Cartografia (serie storiche di ortofoto), o Catasto raster, o Catasto vettoriale, o Poligoni derivanti da misurazioni e relativi tematismi: Tipologia di procedimento (poligoni relativi ad un determinato tipo di domanda), Uso del suolo (in fase di implementazione) Funzionalità di selezione automatica dei dati correlati ad una particella, ad un beneficiario o ad un determinato procedimento o Visualizzazione delle particelle appartenenti al foglio catastale in cui giace la particella selezionata, o Visualizzazione delle particelle associate alle unità tecniche economiche (UTE) di ciascuna azienda Editing remoto della base dati o digitalizzazione in remoto di poligoni creazione di un poligono, modifica dei vertici, operazioni di copia incolla, split, snap o modifica degli attributi alfanumerici associati agli elementi grafici vettoriali Ciò rende possibile la risoluzione delle anomalie di tipo grafico su domande presenti nel software web-domande on line di ARTEA; Per operare correttamente, è richiesto un collegamento ad internet con una velocità di scambio dati garantita di almeno 64 Kbps per ogni utente attivo nel sistema. In condizioni di emergenza, è generalmente sufficiente un collegamento via modem con velocità di scambio dati pari ad almeno 56 Kbps., con prestazioni degradate. 3

4 Per quanto riguarda il browser, è necessario disporre di Internet Explorer versione 6 o successive. È poi necessario, al fine di rendere operativa la applet in linguaggio Java che gestisce l interfaccia geografica, che nel sistema sia installata la Java Virtual Machine di Microsoft. Questo software può essere scaricato all indirizzo 1 Facciamo presente che il sistema allo stato attuale presenta alcuni malfunzionamenti con la Java Virtual Machine di Sun. E inoltre richiesto un personal computer con caratteristiche non inferiori a quelle dei modelli entry level attuali (almeno 256 MB di RAM, processore con velocità di clock pari ad almeno 1 GHz). E infine richiesta una conoscenza di base del sistema web anagrafe/domande on-line di ARTEA. 1 L indirizzo sopra indicato corrisponde alla home page illustrata sotto. Per effettuare una corretta installazione della Java Virtual Machine di Microsoft occorre prima installare la versione ( e successivamente la ( exe). Si può verificare la versione della Java VM installata nel sistema digitando al prompt di comandi: "jview /?" opppure andando all'url 4

5 2. DESCRIZIONE GENERALE 2.1. ACCESSO AI DATI AZIENDALI L operatore deve: 1. accedere all anagrafe di ARTEA; 2. accedere alla azienda e alla domanda in oggetto, tenendo conto che per le aziende con più di una UTE è necessaria, prima di accedere alla sezione Domanda, la scelta della UTE; 3. aprire la domanda prescelta, la quale contiene i dati relativi alle unità vitate anomale, premendo il pulsante modifica o lettura, e quindi attivando o meno le funzionalità di editing grafico. 4. individuare la sezione della domanda contenente i riferimenti al Gis-web, contrassegnati dall icona che attiva il sottosistema GIS. Figura 1 - Interfaccia del Gis Web L interfaccia GIS, visibile nella figura sopra, permette la visualizzazione delle informazioni geografiche, per la UTE/Azienda/Dichiarazione selezionata. L interfaccia presenta all avvio l intera mappa di tutto il territorio regionale ed il tema delle ortofoto relative alla provincia selezionata. La prima operazione da compiere è la selezione della particella di interesse, con lo 5

6 strumento Gestione particelle. In seguito alla selezione il sistema effettua lo zoom sulla particella, che sarà visualizzata in dettaglio nell area geografica. L area geografica è popolata con le particelle ed i poligoni di interesse presenti all interno del foglio selezionato. Il menù Particella della barra Gestione particelle, visibile in figura a lato, è precaricato, all apertura del Geoweb, con i dati relativi al foglio al quale appartiene la particella selezionata in domanda. In rosso è contrassegnata la particella selezionata in anagrafe ARTEA. Figura 2 - barra "Gestione Particelle" Premettiamo alcune considerazioni necessarie per poter operare correttamente: gli eventuali nuovi poligoni creati sono automaticamente attribuiti alla particella selezionata nella combo-box Particella della barra Gestione particelle. È necessario selezionare la particella di interesse nella barra Gestione particelle prima di creare nuovi poligoni. il sistema non è in grado di riconoscere geometricamente se un poligono è contenuto in una determinata particella catastale ma assume che questo appartenga alla particella selezionata, perciò il poligono tracciato deve essere contenuto nella particella selezionata nella combo-box Particella della barra Gestione particelle DIMENSIONI DEL VIEWER E possibile impostare le dimensioni in pixel del viewer, cioè della finestra grafica di visualizzazione, come valori 200x200, 300x300, 400x400 e massime. Le dimensioni massime sono relative alla risoluzione e al monitor utilizzato. Si consiglia di impostare il viewer alle dimensioni massime soltanto se necessario per non sovraccaricare il server geografico e la rete TOOLTIP Il tooltip è una finestra a comparsa, associata al punto geografico sul quale è posto il puntatore del mouse. La finestra mostra gli attributi (informazioni relative agli oggetti) dei diversi oggetti puntuali o poligonali presenti nei layer geografici nel punto prescelto. Questo strumento può essere attivato biffando la check-box corrispondente (vedi figura a lato), che si trova in basso a sinistra rispetto al viewer, accanto ai pulsanti di ridimensionamento dell area di visualizzazione. Una volta attivato il tooltip accertarsi che sulla barra Strumenti sia attiva l icona (zoom sulla selezione), altrimenti selezionarla, quindi posizionarsi con il cursore su un qualsiasi tema vettoriale, compresi quelli puntuali, e mantenersi fermi su un punto: dopo alcuni secondi comparirà una finestra contenente gli attributi dei diversi oggetti (informazioni relative agli oggetti) presenti nei layer geografici nel punto prescelto. In caso di più strati vettoriali sovrapposti, in una sola finestra saranno riportati gli attributi dei diversi layer dall alto in basso nello stesso ordine con cui sono rappresentati nella barra Temi Geografici. Troveremo quindi nell ordine e se presenti gli attributi di: punti Figura 3 - attributi degli poligoni oggetti mostrati dal centroidi ToolTip particelle bordi foglio 6

7 2.4. SCALA DI VISUALIZZAZIONE Figura 4 - Strumento ScaleBar (scala di visualizzazione) presente sotto l'area geografica La ScaleBar è uno strumento dinamico che segnala, ad ogni visualizzazione, la scala corrente. La comunicazione col Viewer è bidirezionale in quanto essa non si limita a visualizzare la scala ma può anche impostarla. Esistono due modalità per impostare la scala: - facendo click sulla ScaleBar con il pulsante destro del mouse e selezionando la scala desiderata dal menù contestuale in cui compare una serie di scale predefinite; - spostandosi sul lato destro della ScaleBar, il cursore assume l aspetto di una doppia freccia orizzontale con cui, tramite trascinamento mantenendo premuto il pulsante sinistro del mouse (drag), è possibile regolare la scala. 3. LE BARRE 3.1. Strumenti Questa barra permette l utilizzo degli strumenti di zoom e panning di uso più comune ed è composta dalle seguenti icone: Figura 5 Barra "Strumenti" Icone che determinano le modalità operative del puntatore del mouse dentro l area geografica: Zoom sulla selezione Permette di eseguire sia operazioni di zoom che di panning. Trascinando infatti il mouse tenendo premuto il tasto sinistro, individua un rettangolo sul quale è effettuato lo zoom nel visualizzatore geografico, mentre mediante trascinamento tenendo premuto il tasto destro del mouse è possibile spostarsi sull immagine presente in finestra di visualizzazione (viewer). Con un semplice click alternativamente del tasto sinistro o del tasto destro del mouse è inoltre possibile effettuare rispettivamente l ingrandimento X2 o la riduzione X2. Zoom in/out Permette l ingrandimento X2 (mediante la pressione del tasto sinistro del mouse) o la riduzione X2 (mediante la pressione del tasto destro del mouse) della visualizzazione corrente che comunque viene centrata sul punto di selezione. Panning dinamico Permette tramite trascinamento mantenendo premuto il pulsante sinistro del mouse (drag), il panning dinamico, ovvero lo spostamento dell immagine presente sotto la finestra grafica di visualizzazione. Premendo invece il pulsante destro del mouse compare il pop-up menù illustrato a sinistra che permette di scegliere dalla lista le funzioni di zoom e di panning volute. Le funzioni di Panning agiscono spostando l immagine sotto la finestra di visualizzazione esattamente di una semilunghezza del lato del viewer. Figura 6 - pop- up menù che compare premendo il pulsante destro del mouse all'interno della finestra geografica in modalità "panning dinamico" 7

8 Misurazione lineare Permette di ottenere la distanza reale in metri lineari tra due punti del visualizzatore geografico. Una volta selezionati con il tasto sinistro del mouse i punti intermedi della spezzata da misurare, si seleziona con il tasto destro l ultimo punto ed il sistema visualizza la misura in metri, si esce premendo ancora con il pulsante destro; Durante la selezione dei punti intermedi della spezzata compare sotto l area geografica, al posto delle coordinate geografiche, la lunghezza in metri del segmento attuale nella forma LEN=... Misurazione di un area Permette di ottenere l area reale in metri quadrati di un determinato poligono nel visualizzatore geografico. Una volta selezionati i vertici del poligono di misurazione con il tasto sinistro del mouse, con il tasto destro si termina l operazione ottenendo la visualizzazione della misura in metri quadrati, si esce premendo ancora con il tasto destro; Icone che effettuano una determinata operazione: Zoom in 2X Permette di effettuare un ingrandimento di un fattore 2x della visualizzazione corrente. Zoom out 2X Permette di effettuare una riduzione di un fattore 2x della visualizzazione corrente. Zoom back Permette di tornare alla visualizzazione precedente e quindi di risalire la storia delle visualizzazioni effettuate. Zoom all Permette di ritornare alla visualizzazione iniziale della intera mappa della regione. Stampa Visualizza la pagina di anteprima di stampa dell area geografica rappresentata nel viewer, riprodotta in parte nella figure sottostanti. È possibile definire le seguenti impostazioni: 8 - formato di stampa = A4/A3 - orientamento = verticale/orizzontale - scala di stampa. Figura 7 - testata della pagina di anteprima di stampa con strumenti di predisposizione formato, orientamento e scala Nella legenda grigia in basso visibile in figura 8 sono riportati i dati relativi alla data, al codice comune, al foglio di mappa e alla particella catastale ed alle coordinate Gauss-Boaga dei due vertici in alto a sinistra (min) ed in basso a destra (max) del rettangolo di stampa. Nel riquadro sottostante sono inoltre riportati i dati relativi alla domanda ARTEA e all azienda in oggetto. Una volta impostati i parametri è possibile lanciare la stampa tramite l icona in alto a destra N.B: per la corretta riuscita della stampa è necessario impostare nella pagina di stampa sia il formato che l orientamento. Figura 8 - area dati posta in basso nella finestra di anteprima di stampa

9 3.2. Opzioni raster La barra permette di settare la qualità e gli effetti sulle immagini. Inoltre permette di colorare, con il colore prescelto, la cartografia catastale. Figura 9 Qualità Permette di migliorare la qualità dell immagine a scapito della leggerezza Figura 10 Effetti Permette di settare la Luminosità, il Contrasto e la Gamma. Inoltre è possibile agire manualmente, sui singoli canali, per definire i valori ottimali di Gamma Correction. Figura Shift ortofoto Figura 10 Questa barra permette di effettuare lo Shift delle ortofoto rispetto alle mappe catastali per migliorare l allineamento tra i due layer. Shift Funzione che permette il drag (trascinamento) dell ortofoto sulla mappa catastale. ShiftReset Funzione che resetta il drag dell ortofoto sulla mappa catastale. 9

10 3.4. Temi geografici La barra permette all utente, agendo sulla check-box posta a fianco di ciascun layer, di scegliere quali temi geografici rendere visibili o meno, attivandoli o disattivandoli. Figura 10 Temi vettoriali: - Poligoni = tema vettoriale che include diverse tipologie di poligoni, dei quali ad oggi si utilizzano le seguenti: 1: B1 Agea (popolamento iniziale da B1 ) non modificabile; 2: B1 Agea Domande non completate (popolamento iniziale da B1 ma le domande non erano ancora completate) non modificabile; 3: Schedario Viticolo (popolamento iniziale da schedario viticolo storico precedente al 2000) non modificabile; 4: Unità vitata (105) (nuove unità vitate inserite nelle domande di tipo 105); 104: Unità vitata (nuove unità vitate inserite negli aggiornamenti successivi alla 105 (tipo domande 374 e 375); Tutte queste unità vitate sono individuabili dal colore viola. 700: Area boscata soggetta al taglio, caratterizzata dal colore arancio. Tramite il filtro Poligoni è possibile visualizzare uno solo, diversi, oppure tutti i tipi di poligoni, attivando il tasto Applica i filtri selezionati. Le stringhe descrittive dei tipi poligono selezionati sono riportate nella finestra Poligoni selezionati, situata sotto. Nel caso in cui si desideri effettuare selezioni multiple a piacimento tenere premuto il tasto [Ctrl] ed agire con il tasto sinistro del mouse; per selezionare un gruppo di righe contigue tenere premuto il tasto [Shift] ed agire sul tasto sinistro del mouse selezionando in successione la prima e l'ultima riga dell'intervallo. Tramite il filtro Poligoni storicizzati è possibile visualizzare i poligoni storicizzati, normalmente non visibili sul gis. E necessario inserire il periodo di riferimento in cui è stata effettuata la storicizzazione dei poligoni di interesse e attivare il tasto. L utilizzo di questo filtro renderà visibili solo i poligoni a cui è stata impostata una data di fine validità, sui quali non sarà comunque possibile effettuare alcun tipo di modifica, contemporaneamente non saranno visibili i poligoni ancora validi. - Centroidi = centroidi delle particelle catastali, rappresentati da crocette di color verde (pallini dello stesso colore nel caso di aggiornamenti catastali); - Particelle = poligoni costituenti le particelle catastali, ove presenti in formato vettoriale (province di Arezzo, Firenze, Prato, Siena), dal contorno di colore verde. Dove sono presenti aggiornamenti catastali questo layer visualizza anche ParticelleUPG, cioè i vettoriali delle particelle catastali aggiornate, rappresentate con lo stesso colore verde ma con in aggiunta una retinatura trasparente; - Bordi Foglio = poligoni dei bordi dei fogli di mappa, rappresentati in blu; Temi raster: - Catastale = fogli di mappa catastali, presenti per tutte le province; - Ortofoto = ortofoto, con possibilità di selezionare tra quella relativa al volo più recente e quello del 1996 (disponibile per tutta la Toscana); Sono inoltre sempre presenti i limiti amministrativi, rappresentati da linee color arancione. 10

11 3.5. Gestione particelle Figura 11 La barra permette di selezionare una particella ed effettuare lo zoom sull intero range di particelle presenti in combo-box. La combo-box è popolata con il range di particelle che ricadono nello stesso foglio, appartenenti alla UTE aziendale selezionata dall anagrafe ARTEA. Come già specificato, in rosso viene riportata la particella selezionata sull anagrafe ARTEA, da cui si è effettuato l accesso al gis. Vi possono inoltre essere particelle evidenziate in giallo: è questo il caso degli aggiornamenti catastali, ove presenti. Questi costituiscono il dato vettoriale più aggiornato riferito alla particella, pertanto nel caso in cui nel range la stessa particella risulti presente sia come dato iniziale (non evidenziato) che come aggiornamento (evidenziato in giallo) è necessario selezionare sempre quest ultima. Carica particelle Funzione che permette di visualizzare nel viewer tutte le particelle presenti nel range Misura Feature Questa barra permette di effettuare misurazioni numeriche e di superficie sui temi selezionabili nella combo-box tema: tramite le funzioni seguenti: Figura 12 Aggiungi selezione Funzione che permette di aggiungere selezioni tramite tracciamento di un rettangolo (drag con pulsante sinistro) o di un cerchio di selezione (drag con pulsante destro) o click sull oggetto nel viewer. E possibile aggiungere feature (nuovi elementi) alle selezioni esistenti mediante Shift + Click e sottrarre mediante CTRL + Click (i poligoni selezionati appariranno gialli). Con questa funzione attivata è inoltre possibile, con un click del tasto destro del mouse, aprire una finestra di selezione che agisce tramite query sui campi (Objectid, Part, Foglio, Provincia, IdTipologia, ecc..) dei vari temi che è possibile selezionare nel menù a tendina Tema, in alto a sinistra. Per rendere attivo un determinato tema è necessario selezionarne il corrispondente e corretto tipo nella combo-box Feature (vedi esempio in fig. 16 dove per il tema Misure si è specificato che si tratta di una feature poligonale). Una volta selezionato il tema si agisce sul tasto Query e si effettua la scelta del campo e dei parametri, con il tasto Nuova la query così creata viene descritta nello spazio grigio a lato (nell esempio in fig. 16 si sono richiesti i poligoni relativi alla part. 30), con il tasto Esegui viene eseguita la selezione dei poligoni. Di questi è possibile visualizzare un elenco con i relativi attributi, tramite il tasto Elenca. Il tasto Zoom consente inoltre di inquadrare la selezione nel viewer. Figura 13 11

12 Resetta selezione Funzione che azzera le selezioni attualmente presenti sul viewer. Sommatoria Funzione che esegue il calcolo della superficie complessiva degli oggetti selezionati, attivando il tasto Σ apparirà nel campo sottostante il numero dei poligoni selezionati e l area totale risultante; 3.7. Editing avanzato La barra permette di utilizzare strumenti per l editing diretto sulle feature e sugli attributi. Attraverso la combo-box tema, è possibile scegliere su quale tema eseguire le operazioni di editing con le seguenti funzionalità: Splitta, Unisci, Trasla, Snap e Copia. L editing è possibile per il tema Poligoni e per il tema ParticelleUpg purchè il singolo oggetto non risulti bloccato ovvero non modificabile. Figura 14 Selezione Questa funzione mette il viewer nello stato di editing, ovvero al click su una feature questa viene selezionata e ne vengono evidenziati i vertici (nel caso di feature poligonale) o il centro (in caso di feature puntuale). Quando il viewer si trova in questo stato è possibile effettuare l editing geometrico della feature secondo le seguenti modalità: per Feature puntuale (temi vettoriali di punti): - selezione feature= click sulla feature; - deselezione feature= click destro; - spostamento feature= selezione feature e click su nuovo punto. per Feature poligonale: - selezione feature= click sulla feature; - selezione vertice= click sul vertice; - aggiunta vertice= shift+click nel punto desiderato; - eliminazione vertice= Ctrl+click sul vertice; - deselezione vertice= click destro; - deselezione feature= click destro; - spostamento vertice= selezione vertice e click su nuovo punto. Splitta Funzione che permette di dividere un poligono. E sufficiente selezionare il poligono da tagliare (click sul poligono, il contorno diventa rosso), cliccare sul punto iniziale e finale per tracciare la linea di split (è possibile tracciare più linee semplicemente facendo click su più punti), salvare con il pulsante di commit o annullare con un click destro. Utilizzando questo strumento è anche possibile creare buchi all interno dei poligoni. Unisci Funzione che permette di effettuare il merge (unione) di più poligoni adiacenti, ovvero che abbiano almeno due vertici in comune. Per unire due poligoni è sufficiente cliccare sul primo poligono e poi sul secondo (i poligoni verranno evidenziati) dopodiché sarà possibile salvare con il pulsante di commit o annullare con un click destro. 12

13 Trasla Funzione che permette di spostare il poligono. Con un click si evidenzia il poligono e con una semplice operazione di drag & drop si sposta. Una volta effettuato lo spostamento è possibile salvare con il pulsante di commit o annullare con un click destro. Snap Attivando questa funzione è possibile far coincidere un vertice del poligono che stiamo disegnando con quello più prossimo di un poligono adiacente. Questa funzione risulta molto utile durante le operazioni di editing di un nuovo poligono e può essere attivata o disattivata durante l editing a seconda che si voglia agganciare o meno i vertici che si stanno digitando ai vertici più vicini dei poligoni adiacenti. Nuovo poligono Strumento dinamico per l aggiunta di una nuova feature. In relazione al tema prescelto, lo strumento si adatterà automaticamente per l editing puntuale o poligonale. - Editing puntuale: cliccare sul punto desiderato (verrà inserito un quadratino di colore rosso). Se vogliamo spostarlo è sufficiente cliccare sul nuovo punto. Quando siamo soddisfatti cliccare con il pulsante destro per confermare l inserimento (il quadratino diviene di colore verde). Usare il pulsante commit per salvare o cliccare con il tasto destro per annullare. - Editing poligonale: cliccare con il sinistro per aggiungere vertici al poligono; quando il poligono è terminato cliccare con il destro per chiudere il poligono. All atto della chiusura l ultimo vertice rimarrà selezionato (quadratino verde). In questo stato è possibile spostare il vertice mediante click sul nuovo punto. In generale, le azioni possibili sono quelle già descritte nel caso di selezione di un poligono. Copia feature Lo strumento di copia feature permette di copiare una feature sullo stesso tema o su un tema diverso secondo parametri prestabiliti a scelta dell utente. I parametri prestabiliti sono i seguenti: 1. BloccoNote= BloccoNote 2. Misure= Misure; 3. Particelle= ParticelleUPG*, Misure; 4. Centroidi= CentroidiUPG**; 5. ParticelleUPG= ParticelleUPG***,Misure; 6. CentroidiUPG= CentroidiUPG. Figura 15 * Avviene una richiesta di generazione automatica del centroide, inoltre viene settata la fine validità alla particella copiata. ** Viene settata la fine validità del Centroide. *** Avviene una richiesta di generazione automatica del centroide. Nella copia, la nuova feature eredita gli attributi comuni dalla feature genitore. Elimina feature La funzione di eliminazione feature non ha effetto sui temi Particelle e Centroidi. In realtà, per le altre feature, non si tratta di una eliminazione definitiva da database, ma viene settata la fine validità ed in più il poligono viene contrassegnato come cancellato logicamente.. Salva feature Operazione di commit, vengono salvate le nuove feature e le modifiche alle feature esistenti. Per le nuove feature vengono anche inizializzati gli attributi ai valori predefiniti. 13

14 Annulla feature Annulla qualsiasi operazione di editing. Visualizza attributi Il pulsante apre una finestra degli attributi inizializzati (caso di nuova feature) o presenti (caso di modifica) per la feature corrente e permette di modificarne alcuni. Esci Esce dalla sezione di editing. Figura 16 14

15 4. SPECIFICHE SULL EDITING Vengono qui trattate le istruzioni a cui è necessario attenersi per le operazioni di editing su temi vettoriali poligonali, in particolare Poligoni e ParticelleUPG Poligoni con almeno un lato adiacente o prossimo al confine di particella catastale Per evitare che il nuovo poligono creato si estenda oltre la particella catastale che lo contiene o che si sovrapponga ad un altro presente su una particella adiacente, è possibile seguire alternativamente le seguenti procedure: 1. - selezionare nel menù tema della barra Advanced Edit Bar il tema Particelle o ParticelleUPG se presente; - selezionare la particella con lo strumento di selezione e effettuare la copia dal tema Particelle/ParticelleUPG al tema Poligoni. In questo modo si è creato un nuovo poligono di UV/Area boscata ecc. coincidente con la particella su cui ricade. Al momento della copia il sistema attribuirà automaticamente la tipologia della relativa domanda ARTEA al nuovo poligono creato; tuttavia potrà verificarsi che questo risulti non immediatamente visibile, in questo caso è sufficiente cliccare sul simbolo Applica i filtri selezionati, presente sulla barra dei Temi geografici a destra del tema Poligoni, in questo modo verrà eseguito un refresh della visualizzazione con il nuovo poligono; - selezionare nel menù tema della barra Advanced Edit Bar il tema Poligoni; - procedere all editing sul poligono creato, se ad esempio è necessario ritagliarlo ( tramite split), spostarne alcuni vertici, ecc., attenendosi alle istruzioni del paragrafo 2.7 Editing avanzato selezionare nel menù tema della barra Advanced Edit Bar il tema Poligoni; - attivare la funzione di snapping, che consentirà di procedere facendo coincidere i vertici del nostro poligono con quelli della particella vettoriale o di un altro poligono confinante; - utilizzare lo strumento Nuovo poligono per disegnare, seguendo le specifiche riportate nel paragrafo 2.7 Editing avanzato. Al momento del salvataggio il sistema attribuirà automaticamente la tipologia della relativa domanda ARTEA al nuovo poligono creato Poligoni di Unità Vitata interni rispetto alla particella catastale Si tratta di poligoni i cui lati non confinano con il perimetro della particella catastale nella quale sono contenuti o con quello di altri poligoni vicini. - selezionare nel menù tema della barra Advanced Edit Bar il tema Poligoni; - utilizzare lo strumento Nuovo poligono per disegnare, seguendo le specifiche riportate nel paragrafo 2.7 Editing avanzato. Al momento del salvataggio il sistema attribuirà automaticamente la tipologia della relativa domanda ARTEA al nuovo poligono creato Storicizzazione dei Poligoni di Unità Vitata La storicizzazione consiste nell impostare una data di fine validità ad un dato poligono, il quale non viene cancellato dalla banca dati, ma risulta non più visibile come dato geografico in quanto non più valido. La storicizzazione può essere impostata solo per poligoni bloccati (in cui nel campo Bloccato è riportato S ) e si può attuare tramite la funzione Elimina feature, o 15

16 tramite Copia feature, in quest ultimo caso dopo avere eseguito la copia di un poligono il sistema richiede di impostare o meno la data di fine validità, in modo da ottenere un nuovo poligono di forma identica al precedente che però, a differenza del primo, risulta modificabile dall operatore. 16

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