Presentazione. Il Direttore Generale

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5 Presentazione La Direzione Generale dell ULSS 18 anche per l anno 2006 ha voluto la produzione della Relazione Socio-Sanitaria, appuntamento che si rinnova per il quarto anno consecutivo e si può ritenere che il percorso sia stato affinato e il risultato consolidato. L Azienda ULSS 18 ha messo in campo un sistema di rilevazione e presentazione dei dati derivanti dall offerta dei servizi che trova un proficuo riscontro a livello locale ma nel contempo anche un deciso consenso tra i professionisti che partecipano alla produzione del documento. L idea innovativa che ci ha spinto alla elaborazione della Relazione Socio-Sanitaria non sta tanto nella necessità di raccogliere ed evidenziare la produzione aziendale, quanto nella volontà di offrire una chiave di lettura diversa dei dati stessi legandoli al contesto demografico e alle rilevazioni epidemiologiche che lo caratterizzano. La pubblicazione anno 2006, in linea con le precedenti, si articola in sei parti: la prima parte delinea le caratteristiche della popolazione complessiva e delle sue principali componenti; una sezione della prima parte è dedicata all analisi della mortalità per causa in ambito aziendale; la seconda parte mette a fuoco alcune dimensioni dell ambiente di vita e dei determinanti della salute; la terza e la quarta parte analizzano le diverse aree di intervento dell organizzazione socio-sanitaria; la parte quinta prende in considerazione la risposta ospedaliera alla domanda di salute; la parte sesta, per finire, illustra, a grandi linee, ciò che l Azienda Socio- Sanitaria di Rovigo investe nell ambito delle risorse umane, della formazione e dell informazione. E importante sottolineare come la Relazione Socio-Sanitaria anno 2006 offra un ampia panoramica dei dati raccolti in questi anni circa le variazioni e le dinamiche dei fenomeni di salute pubblica con lo scopo, oltre che di estrapolare le priorità emergenti, di stimolare una riflessione per indirizzare l intervento di competenze nella programmazione locale. A questo punto ritengo doveroso rivolgere un sentito ringraziamento a quanti hanno collaborato alla realizzazione del documento per la fornitura di dati e relazioni; non da ultimo si ringrazia la puntuale collaborazione dell Amministrazione Provinciale e di tutte le Istituzioni che a diverso titolo hanno prodotto dati utili allo scopo. Il ringraziamento finale lo rivolgo a tutti i Servizi dell Azienda che si sono adoperati nella produzione di flussi informativi, dati e relazioni che hanno potuto trovare opportuna collocazione all interno della Relazione con l auspicio che l impegno dimostrato sia valso la condivisione dell obiettivo della presente opera. Il Direttore Generale

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11 Parte prima IlI l Terrrri ittorri io e lal Popolazione Sttrrutttturra ed evoluzione L Azienda ULSS 18 Rovigo nasce nel 1995 dalla fusione dell ULSS 30 di Rovigo e dell ULSS 29 di Badia Polesine, in seguito all applicazione della Legge Regionale n.39, che ha ridisegnato per tutto il Veneto la mappatura sanitaria, in attuazione della cosiddetta seconda riforma a livello nazionale, avviata nel 1992 con il D.Leg.vo 502/92. Dal punto di vista orografico (Figura 1), i due territori sono omogenei facendo parte del Medio ed Alto Polesine, i cui Comuni si sovrappongono in parte ai due Distretti Socio-Sanitari in cui è stata funzionalmente suddivisa l Azienda ULSS 18. Il territorio dell Azienda ULSS 18 comprende 41 Comuni tra cui Rovigo, capoluogo di provincia. L Azienda si estende su un territorio di km 2 997,55 e, all ultimo saldo (31/12/2006), la popolazione residente è di abitanti. Il Distretto Medio Polesine accoglie una popolazione di abitanti, pari al 51,3% dei residenti dell intera ULSS (+0,1% rispetto al 2005), su un territorio di km 2 416,52 comprendente 16 comuni, mentre nel Distretto Alto Polesine gli abitanti sono (48,7%) su una superficie di 581,03 distribuita in 25 comuni. 11

12 Figura 1 - I 41 Comuni dell Azienda ULSS 18 Melara Bergantino Castelnovo Bariano Giacciano con B. Ceneselli Castelmassa Trecenta Calto Badia Polesine Salara Ficarolo Bagnolo Po Stienta Gaiba Fiesso Umbertiano Occhiobello Lusia Lendinara Villanova del Ghebbo Costa di R. Canda S.Bellino Villamarzana Castelguglielmo Fratta Pol. Pincara Canaro Boara Pisani Rovigo Arquà Pol.. Bosaro Pontecchio Pol. Frassinelle Guarda Veneta Polesella S.Marino di V.zze Villadose Ceregnano Gavello Villanova Marchesana Crespino L analisi della demografia, ossia lo studio dei fenomeni di stato e di flusso connessi ad una popolazione, fenomeni legati alla riproduttività e mortalità (componenti naturali) e mobilità (componente sociale-immigrazione/emigrazione), rappresenta la base di partenza per la conoscenza dello stato di salute di un paese. Nell analisi demografica è possibile, infatti, ricercare la causa di uno dei fenomeni sanitari più importante: l invecchiamento della popolazione. I processi demografici sono legati a dinamiche che molto difficilmente subiscono inversioni di tendenza rilevanti da un anno all altro essendo a loro volta correlati agli sviluppi della ricerca medica e scientifica e a mutamenti dei comportamenti sociali, fenomeni che necessitano di lunghi periodi di tempo per poterne evidenziare gli esiti. La demografia costituisce, quindi, un supporto conoscitivo e decisionale in diverse aree di politica sociale (sanità, scuola, assistenza) ed economica (consumi, forza lavoro etc.) e per qualsiasi altra area in cui si programmano interventi di popolazione. La struttura di una popolazione, cioè la sua composizione per genere e classi di età, dipende dall evoluzione di alcuni macrofenomeni che avvengono nell arco di tempo di generazioni. Nel Grafico 1 viene evidenziata la popolazione residente nel territorio dell attuale Azienda ULSS 18 riportata nei censimenti dal 1871 al 2001 e nel quadriennio sulla base dei dati acquisiti dagli Uffici Anagrafe dei Comuni. 12

13 Grafico 1 - Popolazione dell'attuale Azienda ULSS 18 Anni (*censimenti ) e * 1881* 1901* 1911* 1921* 1931* 1951*(alluvione) 1961* 1971* 1981* 1991* 2001* Al 31 dicembre 2006 i residenti nell Azienda ULSS 18 di sesso maschile sono risultati essere mentre quelli di sesso femminile Nel corso del quadriennio l andamento in crescita delle 2 popolazioni si può visualizzare nel Grafico Grafico 2 - Andamento della popolazione Maschile e Femminile nell'azienda ULSS 18 - Anni Maschi Femmine Nella Tabella 1 viene riportata la distribuzione della popolazione nell anno 2006, suddivisa per sesso, nei 41 Comuni dell Azienda e l incidenza sulla popolazione totale residente nel territorio aziendale. 13

14 Tabella 1 - Popolazione residente al 31/12/06 nell Azienda ULSS 18 suddivisa per Comune e per sesso Comune M F Totale Incidenza (%) sulla popolazione Totale Arquà Polesine ,7 Boara Pisani ,5 Bosaro ,8 Ceregnano ,3 Costa di Rovigo ,6 Crespino ,2 Frassinelle Polesine ,9 Gavello ,9 Guarda Veneta ,7 Polesella ,4 Pontecchio Polesine ,0 Rovigo ,6 San Martino di Venezze ,3 Villadose ,0 Villamarzana ,7 Villanova Marchesana ,6 Badia Polesine ,2 Bagnolo di Po ,8 Bergantino ,5 Calto ,5 Canaro ,7 Canda ,5 Castelguglielmo ,0 Castelmassa ,6 Castelnovo Bariano ,8 Ceneselli ,1 Ficarolo ,6 Fiesso Umbertiano ,4 Fratta Polesine ,6 Gaiba ,7 Giacciano con Baruchella ,3 Lendinara ,1 Lusia ,1 Melara ,1 Occhiobello ,3 Pincara ,7 Salara ,7 San Bellino ,7 Stienta ,8 Trecenta ,8 Villanova del Ghebbo ,3 Azienda ULSS ,0 14

15 Nella Tabella 2 viene riportata, invece, la popolazione residente suddivisa per classi di età quinquennali e sesso, nei due Distretti e nell Azienda ULSS. Dall analisi della Tabella 2 e raffrontando con i dati degli anni precedenti, si rileva una sostanziale stabilità e omogeneità nei due Distretti, a parte la ormai consolidata prevalenza femminile nella popolazione ultracentenaria. Tabella 2 - Popolazione residente nell Azienda ULSS 18, per Distretto Socio-Sanitario, per classe di età e per sesso Anno 2006 Età Distretto Medio Polesine Distretto Alto Polesine Azienda ULSS 18 M F TOT M F TOT M F TOT > Totale Nella Tabella 3 viene dettagliata, in termini assoluti e relativi, la popolazione anziana residente. Per ulteriori dettagli si rimanda alla Parte Seconda La Salute e l Anziano 15

16 Tabella 3 Popolazione ultra65enne e ultra75enne residente nei Distretti dell Azienda ULSS 18 Anno 2006 Residenti % sulla popolazione % sulla popolazione del Distretto dell ULSS > 65 aa > 75aa > 65 aa > 75 aa > 65 aa > 75 aa Distretto Medio Polesine ,1 11,2 11,3 5,7 Distretto Alto Polesine ,0 12,0 11,2 5,8 ULSS ,5 11,6 Nel Grafico 3, che riporta le popolazioni residenti nei 2 Distretti suddivise per sesso e classi di età, si nota una sovrapposizione della distribuzione per età fino ai 65 anni nei due sessi nel Distretto Medio Polesine e una netta prevalenza nelle classi di età oltre i 65 anni per il sesso femminile in entrambi i Distretti Grafico 3 - Andamento della popolazione nei due Distretti dell'azienda ULSS 18 - Anno aa 5-9 aa aa aa aa aa aa aa aa aa aa aa aa aa M D1 F D1 M D2 F D aa aa aa aa 90 aa e più Uno strumento descrittivo di grande efficacia per comprendere alcuni fondamentali aspetti dell aggregato popolazione distinto per sesso ed età è costituito dalla rappresentazione grafica detta piramide delle età, costruita attraverso istogrammi in cui i rettangoli, a pari età e per ciascun sesso separatamente, anziché essere affiancati vengono contrapposti: in sostanza si pone l età sull asse delle ordinate e, in corrispondenza di ciascuna età, sull asse delle ascisse l ammontare (in termini assoluti o relativi) di individui. 16

17 Il nome di piramide deriva dalla particolare forma che esso assume quando la popolazione è in crescita e, quindi, le classi di età più giovani sono maggiormente rappresentate di quelle anziane. La situazione di ristagno o di declino demografico, che si osserva attualmente nei Paesi economicamente sviluppati compresa l Italia, fanno assumere al descrittore una forma a fuso. Dall analisi della piramide delle età per classi quinquennali dell Azienda ULSS 18 (Grafico 4) si può notare la già descritta forma a fuso dell istogramma e una sostanziale uguaglianza, per le diverse fasce d età, tra le rispettive quote, maschili e femminili. Dalla fascia 0-4 anni fino alla fascia anni, la percentuale dei maschi è più alta di quella delle femmine, successivamente, per la fascia di età anni vi è scarso scostamento tra le percentuali e, infine, dalla fascia anni la percentuale delle femmine supera quella dei maschi. La curva si accosta all asse delle ordinate in corrispondenza dalla classe d età anni, ciò ad evidenziare il declino delle nascite durante il periodo bellico, ossia delle generazioni Le percentuali più alte si riscontrano, sia per i maschi sia per le femmine, in corrispondenza della fascia di età tra i 40 e i 44 anni, ciò a testimoniare l elevato numero di nascite durante il boom economico degli anni dal 1960 al Infine dai 70 anni in su, mentre nei maschi si ha una progressiva diminuzione, la quota femminile si mantiene costante e più elevata di quella maschile con una netta prevalenza delle ultra85enni. L Indice di mascolinità è un indicatore che misura la composizione per sesso della popolazione ed è dato dal rapporto tra le frequenze assolute dei maschi e delle femmine (M/F*100). Nell Azienda ULSS 18 tale indice è pari a 93,6%. La disaggregazione per classi di età (Grafico 5) evidenzia un rapporto favorevole agli uomini fino ai 64 anni ed una inversione a favore delle donne a partire dai 65 anni dovuto alla maggior mortalità maschile che si verifica in queste classi di età. 17

18 Grafico 4 - Piramide delle età dell'azienda ULSS 18 Anno anni e più anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni 5-9 anni 0-4 anni maschi femmine 90 e più Grafico 5 - Indice mascolinità per classi di età nell'azienda ULSS 18 Anno ,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 120,0 18

19 La dinamica della popolazione risultato sia del movimento naturale o interno (dovuto alle nascite e alle morti), sia del movimento sociale o esterno (dovuto ai movimenti migratori), si valuta quantitativamente con il bilancio demografico calcolato sul rapporto tra gli incrementi dovuti ai nuovi nati e agli immigrati e le riduzioni dovute alle morti e alle immigrazioni. Nella Tabella 4 viene riportato, per ogni Comune dei due Distretti Socio-Sanitari, il bilancio demografico calcolato sul Saldo naturale (differenza tra numero di nati e numero morti) e Sociale (differenza tra iscrizioni e cancellazioni anagraficheimmigrati/emigrati) calcolati come tassi generici di incremento naturale, di incremento migratorio e di incremento totale. L analisi dei dati in termini assoluti non permette un corretto confronto fra le popolazioni, pertanto tutti gli indicatori riportati di seguito sono calcolati rapportando i valori assoluti alle dimensioni di ogni popolazione di riferimento (x1.000 abitanti), ottenendo in tal modo dei tassi generici, che possono essere utilizzabili per un corretto raffronto tra Comuni, Distretti e Azienda ULSS. Tabella 4 - Bilancio demografico dell Azienda ULSS 18, per Comune e per Distretto Socio-Sanitario Anno 2006 Comune Nati Morti Saldo naturale ( ) Iscritti Cancellati Saldo sociale ( ) Saldo Totale ( ) Arquà Polesine , ,1-1,7 Boara Pisani , ,1 0,8 Bosaro , ,1-5,8 Ceregnano , ,8-6,1 Costa di Rovigo , ,2-14,8 Crespino , ,1 0,0 Frassinelle Polesine , ,8-3,2 Gavello , ,2-10,6 Guarda Veneta , ,8 1,7 Polesella , ,7 10,1 Pontecchio Polesine , ,8 45,1 Rovigo , ,9 2,2 San Martino di V.zze , ,3 6,8 Villadose , ,3-1,7 Villamarzana , ,4 6,9 Villanova March , ,4-18,9 Badia Polesine , ,1 4,8 Bagnolo di Po , ,4 18,8 Bergantino , ,6 3,1 Calto , ,0-19,6 Canaro , ,4-5,2 Canda 6 9-3, ,1-18,3 Castelguglielmo , ,0-18,6 Castelmassa , ,2 6,6 19

20 Castelnovo Bariano , ,9-12,1 Ceneselli , ,7-8,7 Ficarolo , ,7-12,9 Fiesso Umbertiano , ,9 1,7 Fratta Polesine , ,7 7,3 Gaiba , ,2 17,0 Giacciano con B , ,3 7,8 Lendinara , ,2-3,8 Lusia , ,6-1,4 Melara , ,7 6,7 Occhiobello , ,6 16,3 Pincara , ,3-14,1 Salara , ,8 8,3 San Bellino , ,9 14,2 Stienta , ,5 17,4 Trecenta , ,8-5,9 Villanova del G , ,5-8,2 Medio Polesine , ,8 1,6 Alto Polesine , ,2 2,1 ULSS , ,0 1,8 Nel Grafico 6 viene riportato il bilancio demografico dell Azienda ULSS 18 nel corso degli anni dal 1997 al Grafico 6 - Bilancio demografico dell'azienda ULSS 18 negli anni dal 1997 al Saldo totale Nati Morti Saldo naturale Iscritti/immigrati Cancellati/emigrati Saldo migratorio o sociale 20

21 Gli indicatori demografici sono risultati di rapporti tra varie grandezze relative alla popolazione utilizzati per trarre indicazioni inerenti alle tendenze di sviluppo demografico della popolazione considerata (es. indice di vecchiaia) ed alla sua situazione di dipendenza (es. indice di dipendenza). Ovviamente da soli non permettono un automatica comprensione dei fenomeni demografici, per i quali é richiesta soprattutto una considerazione attenta dei vari indici (ad esempio, natalità e mortalità, fecondità e indice di vecchiaia) in forma integrata; per questo però non esistono algoritmi o meccanismi automatici di calcolo, ma solo capacità di osservare e l interesse a comprendere i fenomeni per arrivare a pianificare e organizzare gli interventi nel migliore dei modi. Alcuni rilevanti indicatori demografici (indice di vecchiaia, indice di dipendenza strutturale e di dipendenza anziani) relativi alla popolazione italiana nel corso degli anni, sono stati calcolati in base ai dati riportati nel sito dell ISTAT GEODEMO, e riportati nel Grafico 7. Si può notare per i tre indicatori un andamento progressivo in aumento negli anni, in particolare per l indice di vecchiaia. E altresì possibile effettuare in confronto con gli indicatori calcolati per l Azienda ULSS 18 evidenziabili nel Grafico 8 (dove è riportato anche l indice di popolazione infantile). % Grafico 7 - Indicatori di struttura: Italia Anni 1980, 1990, 2000 e indice di vecchiaia 57,9 87,6 126,6 131,4 133,8 135,9 137,8 139,9 indice dipendenza strutturale ,4 46,0 48,0 49,1 49,8 50,1 50,6 51,1 indice dipendenza anziani 20,3 21,5 26,8 27,9 28,5 28,9 29,3 29,8 21

22 Grafico 8- Indicatori di struttura: Azienda ULSS 18 Confronto anni % indice di vecchiaia 194,2 197,6 200,1 202,2 203,6 203,6 203,6 203,7 indice di dipendenza strutturale 48,7 48,9 49,0 49,5 49,7 50,0 50,3 50,7 indice di dipendenza anziani 32,1 32,5 32,7 33,1 33,3 33,6 33,7 34,0 indice di popolazione infantile ,1 11,0 11,0 11,0 10,9 11,0 11,0 11,1 Indice di vecchiaia: viene utilizzato per evidenziare il livello di invecchiamento di una popolazione ed è espresso dal rapporto tra N di soggetti di età 65 anni e il N di soggetti di età tra 0 e 14 anni: tanto maggiore è il valore, tanto più vecchia è la popolazione considerata (numero di anziani oltre i 65 anni per ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni): valori dell indice superiori a 100 indicano un maggior peso della popolazione anziana. In Italia è in corso già da molti anni un processo di invecchiamento demografico, come risulta ben evidente nel Grafico 7 sopra riportato. Nell Azienda ULSS 18 nel 1999 l indice di vecchiaia era pari al 194,2%, negli anni successivi c è stato un trend in aumento fino ad avere al 2006 un valore di 203,7%: è evidente dal confronto il divario tra il valore della popolazione italiana (139,9%) e quello della popolazione del territorio aziendale (203,7%). Esiste, inoltre, per la popolazione residente nell ULSS 18 una notevole differenza tra l indice di vecchiaia maschile che risulta essere pari a 157,5% (stesso valore del 2004) e l indice di vecchiaia femminile, pari a 252,5% (era 251,9% nel 2004): il rapporto tra la popolazione anziana e la popolazione con età inferiore ai 14 anni è sbilanciato pesantemente verso la popolazione femminile. Indice di dipendenza strutturale (o Indice di dipendenza o carico sociale): è espresso dal rapporto tra il N dei soggetti in età non lavorativa, cioè economicamente non produttiva, (età 14 e 65 anni) e il N dei soggetti 22

23 potenzialmente in attività (15-64 anni): è un indicatore di notevole importanza economica e di carico sociale. L andamento rilevato nella popolazione dell Azienda ULSS 18 evidenzia livelli di dipendenza abbastanza stabili anche se con un modesto ma costante incremento dal 1999 (49,7%) al 2006 (50,7%). Tale indice, nel quinquennio , è sovrapponibile a quello calcolato per la popolazione italiana, che presenta lo stesso modesto trend temporale (cfr Grafici 7 e 8). Indice di dipendenza degli anziani: si calcola rapportando il N di soggetti non in età lavorativa 65 anni sul N di soggetti potenzialmente produttivi (15-64 anni), stima quindi il carico unitario di anziani che grava sulla popolazione produttiva. Questo indice appare con un modesto tendenza in crescita nel periodo e praticamente stabile nel quadriennio triennio (34,0%). Indice di popolazione infantile: valuta la percentuale di soggetti di età inferiore a 14 anni sul Totale della popolazione. Questo indice per l Azienda ULSS 18 si mantiene stabile dal 1999 al 2006 su valori di circa 11%. Per un ulteriore confronto nei Grafici 9, 10 e 11 vengono riportati 3 indicatori di struttura (Vecchiaia, Dipendenza Strutturale e Dipendenza Anziani) relativi all ULSS 18, Provincia di Rovigo, Veneto e Italia, nel periodo 2003 al 2006: - l indice di vecchiaia nell Azienda ULSS 18, a fronte di un sostanziale mantenimento nei 4 anni considerati, è notevolmente superiore alla media sia del Veneto che dell Italia, mentre a livello della Provincia di Rovigo si nota un progressivo e netto incremento (+5%) dal 2003 al 2006; - l indice di dipendenza strutturale nell Azienda ULSS 18, così come nella Provincia, nel Veneto e in Italia, presenta un trend positivo, con valori sovrapponibili a quelli nazionali; - l indice dipendenza anziani nell ULSS 18, in aumento negli anni, è sovrapponibile a quello della Provincia mentre presenta un notevole divario sia rispetto al Veneto che all Italia. Tali indicatori confermano per l Azienda ULSS 18 la presenza di un elevato numero di anziani dovuta sia alla bassa fecondità, che determina una progressiva diminuzione della numerosità delle nuove generazioni, sia alla permanenza in vita sempre più lunga delle vecchie generazioni. 23

24 250 Grafico 9 - Indice di Vecchiaia: confronto ULSS 18, Provincia di Rovigo, Veneto e Italia - Anni ULSS 18 Provincia di Rovigo* Veneto** Italia** Grafico 10 - Indice di dipendenza strutturale: confronto ULSS 18, Provincia di Rovigo, Veneto e Italia - Anni ULSS 18 Provincia di Rovigo* Veneto** Italia** 40 Grafico 11 - Indice di Dipendenza Anziani: confronto ULSS 18, Provincia di Rovigo, Veneto e Italia - Anni ULSS 18 Provincia di Rovigo* Veneto** Italia** * gli indicatori sono stati forniti dall Ufficio Statistica della Provincia di Rovigo ** gli indicatori sono stati calcolati sui dati di popolazione riportati nel sito GEODEMO dell ISTAT e si riferiscono ai dati al 1 gennaio di ogni anno 24

25 Vengono di seguito riportati altri indicatori per una maggiore comprensione della situazione demografica della popolazione residente nell Azienda ULSS 18, in particolare gli indicatori di anzianità verranno riportati in modo più dettagliato anche nel capitolo La Salute e. L Anziano. Indice di invecchiamento: questo indice stima approssimativamente l invecchiamento di una popolazione e viene calcolato rapportando il N dei soggetti di età 65 anni sul totale della popolazione residente; tale indicatore, così come quello di vecchiaia, assumono un rilievo particolare come indicatori di bisogni, non solo di salute, legati all età anziana. I valori di questo indice si è mantenuto pari a 22,5% nel 2004 e 2005 mentre nel 2006 è aumentato al 22,6%. Indice di dipendenza giovanile: è l indicatore speculare al precedente indicando la percentuale di soggetti non in età lavorativa 14 anni rispetto alla popolazione attiva (15-64 anni); questo indice è risultato per l anno 2006 essere pari al 16,7% (+0,1% rispetto al 2005). Alcuni tra gli indicatori di struttura più significativi sono stati calcolati anche per ogni Comune del territorio aziendale confrontando gli anni 2004 e 2006 (Tabella 5). I Comuni con indice d invecchiamento più basso sono Pontecchio Polesine e Lusia che si distinguono, quindi, per avere una popolazione residente più giovane. Ficarolo e Trecenta risultano essere, al contrario, i comuni più vecchi : oltre 300 anziani ogni 100 bambini. La media dell ULSS 18 è di 203,6%. Tra gli altri indicatori, l indice di dipendenza strutturale risulta ancora particolarmente elevato nel comune di Villanova Marchesana anche se in diminuzione (dal 73,0 al 71,5%), mentre quello di dipendenza degli anziani si mantiene particolarmente elevato, rispetto alla media dell Azienda ULSS 18 (34,2%), ancora nei comuni di Crespino, Villanova Marchesana e Trecenta (attorno al 50%). 25

26 Tabella 5 - Indicatori di struttura per Comune, Distretto e Azienda ULSS 18 Anni 2004 e 2006 Comune Vecchiaia Invecchiamento Dipendenza Dipendenza Dipendenza Strutturale Giovanile Anziani Arquà Pol. 199,7 200,9 23,1 23,0 53,0 52,6 17,7 17,5 35,3 35,1 Boara Pisani 176,9 181,0 20,2 20,2 46,2 45,7 16,7 16,2 29,5 29,4 Bosaro 154,9 146,6 19,3 19,1 46,4 47,2 18,2 19,1 28,2 28,0 Ceregnano 172,7 178,6 20,8 20,9 48,9 48,2 18,0 17,3 31,0 30,9 Costa di Rovigo 219,1 249,3 23,0 24,1 50,4 50,9 15,8 14,6 34,6 36,3 Crespino 297,1 281,3 29,4 29,9 64,8 68,1 16,3 17,9 48,5 50,2 Frassinelle 241,9 252,9 24,8 25,4 54,0 54,8 15,8 15,5 38,2 39,2 Gavello 217,6 223,3 26,5 26,4 63,1 61,9 19,9 19,1 43,2 42,8 Guarda Veneta 216,3 200,0 25,4 25,3 59,0 61,3 18,6 20,4 40,3 40,8 Polesella 167,4 164,4 19,9 20,0 46,6 47,5 17,4 18,0 29,2 29,5 Pontecchio Pol. 184,9 135,0 19,8 18,3 44,0 46,8 15,5 19,9 28,6 26,9 Rovigo 199,2 202,4 21,6 22,0 48,1 48,9 16,1 16,2 32,0 32,7 San Martino di V. 183,4 185,6 21,7 21,9 50,6 50,9 17,8 17,8 32,7 33,0 Villadose 178,4 189,1 19,8 20,1 44,6 44,5 16,0 15,4 28,6 29,1 Villamarzana 211,7 233,3 23,0 23,6 51,3 50,8 16,5 15,3 34,9 35,6 Villanova March. 216,2 239,5 28,8 29,4 73,0 71,5 23,1 21,0 49,9 50,4 Badia Polesine 173,8 172,0 20,3 20,5 47,1 48,0 17,2 17,6 29,9 30,3 Bagnolo di Po 304,8 253,3 27,2 26,6 56,7 59,0 14,0 16,7 42,7 42,3 Bergantino 252,5 260,6 25,2 25,8 54,3 55,7 15,4 15,4 38,9 40,2 Calto 266,2 282,2 25,5 25,5 54,2 52,7 14,8 13,8 39,4 38,9 Canaro 214,8 224,4 22,5 22,8 49,3 49,0 15,6 15,1 33,6 33,9 Canda 244,8 259,6 24,5 25,1 52,8 53,2 15,3 14,8 37,5 38,4 Castelguglielmo 254,6 254,5 23,7 23,3 49,3 47,9 13,9 13,5 35,4 34,4 Castelmassa 288,4 265,2 26,4 26,7 55,0 58,0 14,2 15,9 40,9 42,1 Castelnovo Bar. 270,5 247,1 26,8 26,4 57,9 59,1 15,6 17,0 42,3 42,1 Ceneselli 336,7 288,3 28,7 28,1 59,3 60,8 13,6 15,6 45,7 45,1 Ficarolo 331,0 360,0 27,9 28,0 57,0 55,7 13,2 12,1 43,8 43,6 Fiesso Umbert. 204,3 210,3 22,3 22,5 49,7 49,7 16,3 16,0 33,4 33,7 Fratta Polesine 214,8 218,8 22,1 22,1 47,8 47,4 15,2 14,9 32,6 32,5 Gaiba 270,1 230,0 25,5 24,6 53,7 54,4 14,5 16,5 39,2 37,9 Giacciano con B. 231,3 209,1 24,7 23,9 54,8 54,5 16,5 17,6 38,3 36,9 Lendinara 199,0 199,0 23,1 23,6 53,3 54,8 17,8 18,3 35,5 36,5 Lusia 123,1 138,6 17,3 18,4 45,8 46,5 20,5 19,5 25,3 27,0 Melara 240,9 232,9 25,4 25,2 56,0 56,2 16,4 16,9 39,6 39,3 Occhiobello 153,3 151,5 17,9 18,4 42,0 44,0 16,6 17,5 25,4 26,5 Pincara 216,2 231,0 22,6 23,5 49,5 50,8 15,7 15,3 33,9 35,4 Salara 258,6 278,5 24,6 24,7 51,7 50,4 14,4 13,3 37,3 37,1 San Bellino 228,3 210,1 26,3 25,8 60,8 61,4 18,5 19,8 42,3 41,6 Stienta 225,6 218,8 23,4 23,3 51,1 51,4 15,7 16,1 35,4 35,3 Trecenta 296,2 308,2 29,9 29,8 66,7 65,3 16,8 16,0 49,9 49,3 Villanova del Gh. 155,2 149,8 19,5 19,5 47,0 48,0 18,4 19,2 28,6 28,8 ULSS ,6 203,7 22,4 22,6 50,0 50,7 16,5 16,7 33,6 34,0 26

27 L indice di ricambio della popolazione in età lavorativa è il rapporto tra il N di soggetti prossimi a lasciare il mondo del lavoro (età anni) e il N di soggetti in procinto di entrarvi (età 15-9 anni). Questo indice valuta l entità del potenziale ricambio della popolazione in età lavorativa e risente della struttura economica del paese in cui viene stimato: un valore dell indice molto inferiore a 100 può segnalare un aumento della tendenza alla disoccupazione dei giovani in cerca di prima occupazione. Tale indice per l Azienda ULSS 18 nell anno 2005 era pari a 129,9% mentre negli anni 2003 e 2004 era circa 135% e a questo valore (135,9%) si è riportato nell anno 2006 per un aumento dei 60-64enni: è quindi aumentato il numero delle potenziali uscite dal mondo del lavoro rispetto alle potenziali entrate che potrebbe comportare teoricamente una situazione più favorevole all inserimento lavorativo dei giovani. L indice di carico di figli per donna feconda, che stima il carico di figli in età prescolare per ogni donna in età fertile, si calcola rapportando il N di bambini di età tra 0 e 4 anni con il N di donne in età feconda che, a seconda degli studi di popolazione, può variare o tra o o anni. Per l Azienda ULSS 18, la classe di età presa in considerazione è anni: tale indice nell anno 2003 risultava pari a 22,4%, nel 2004 era di 23,6%, nel 2005 è a 24,2%, nel 2006 è pari a 25,4 presentando quindi un trend positivo, anche se il valore resta inferiore al 30% considerato tipico delle popolazioni mature, a bassa fecondità (Grafico 12). x ab. 26,0 25,5 25,0 24,5 24,0 23,5 23,0 22,5 22,0 21,5 21,0 20,5 Grafico 12 - Indice di carico di figli per donna feconda dell'azienda ULSS 18 - Anni

28 L indice di fecondità o fertilità stima il rapporto tra il N di nati vivi ed il N di donne in età feconda, convenzionalmente compresa tra 15 e 49 anni. Questo indicatore assume valori elevati nelle popolazioni ad alta natalità. Per l anno 2006 nell Azienda ULSS 18 questo indice è risultato pari a 33,8. Confrontando questi dati con quelli degli anni , ripresi dalla Relazione Socio-Sanitaria della Regione Veneto anno 2002, si nota un modesto incremento nel corso degli ultimi anni (Grafico 13). x ab. 35,0 34,0 33,0 32,0 31,0 30,0 29,0 28,0 27,0 26,0 Grafico 13 - Indice di fecondità dell'azienda ULSS 18 Anni * (fonte: Regione Veneto) e Il tasso di natalità dato dal rapporto tra i nati vivi e la popolazione totale, rappresentando quanti sono i nati vivi ogni abitanti. E' un indicatore molto importante in quanto permette di valutare la forza riproduttiva di una popolazione. Il tasso di natalità (Grafico 14) osservato è passato dal 2000 al 2001 dal 7,2 al 6,7 mantenendosi su valori simili fino al 2004 quando tale indice, calcolato sulla base dei dati aziendali, è risultato pari a 7,6, mentre nel 2005 e 2006 si mantiene 7,7. Grafico 14 - Tasso di natalità dell'azienda ULSS 18 Anni x ab. 7,8 7,6 7,4 7,2 7,0 6,8 6,6 6,4 6,

29 Morrttalittà e Annii dii Vitta Perrsi i In tempi recenti è stata evidenziata l utilità di elaborare i dati di mortalità, oltre che a livello nazionale, regionale e provinciale, anche a livello di Aziende ULSS, in quanto consentono di stimare lo stato di salute della popolazione e l adeguatezza degli interventi sanitari, valutare la presenza di eventuali sottogruppi di popolazione a rischio e poter adeguatamente effettuare la programmazione sanitaria e la scelta delle priorità nell allocazione delle risorse. Ulteriore risorsa in queste informazione è la possibile valutazione degli interventi preventivi adottati mediante i confronti dei vari periodi temporali In relazione a questo orientamento il regolamento di Polizia Mortuaria stabilisce infatti che la denuncia della causa di morte deve essere fatta entro 24 ore dall accertamento del decesso, su apposita scheda di morte stabilita dal Ministero della Sanità d intesa con l Istituto Nazionale di Statistica; la scheda di morte deve essere inviata entro 30 giorni dal Comune ove è avvenuto il decesso all ULSS nel cui territorio detto comune è ricompreso. Qualora il deceduto fosse residente nel territorio di una ULSS diversa da quella dove è avvenuto il decesso, quest ultima deve inviare copia della scheda di morte alla ULSS di residenza. In questo capitolo sono state analizzate le schede di morte della popolazione residente nel territorio dell Azienda ULSS di Rovigo nel periodo dal 1987 al I decessi analizzati sono suddivisi per causa mediante la codifica ICD-9. I tassi di mortalità sono stati calcolati utilizzando come denominatore la popolazione censita nell ULSS nell anno 1991 e nell anno 2001 ricavati dai 13 e 14 censimento della popolazione rispettivamente per i periodi e Frequenze e tassi di mortalità, per sesso e patologia Nel periodo si sono verificati nei residenti nell Azienda ULSS 18 (Rovigo) complessivamente decessi. L andamento dei tassi medi di mortalità varia nel periodo in esame con oscillazioni tra il 9,5 e il 12,0 nel sesso femminile e tra il 10,6 ed il 12,7 nel sesso maschile. L andamento evidenzia una progressiva riduzione della mortalità nel sesso maschile con andamento opposto per il sesso femminile; tale trend ha comportato nell ultimo periodo una sovrapposizione dei tassi nei due sessi (Grafico 1). L andamento della mortalità nel territorio dell Azienda è illustrato nel Grafico 2 (curva di Lexis). Si evidenzia come l età media della mortalità presenti un diverso andamento in relazione al sesso, infatti, complessivamente l età media di morte risulta più elevata nel sesso femminile rispetto al sesso maschile (80,4 anni e 73,3 anni rispettivamente). 29

30 Grafico 1 - Andamento dei tassi grezzi di mortalità Azienda ULSS 18 Periodo tasso di mortalità (x1.000 abitanti) 20 Az. ULSS 18 di Rovigo Femmine Maschi anno Grafico 2 - Curva di Lexis nel periodo nell'azienda ULSS 18 Rovigo, per sesso numero di morti Femmine Maschi Totale Az. ULSS età 30

31 Nel Grafico 3 sono riportate le frequenze medie di mortalità per gruppo di patologie relative al sesso maschile nel periodo analizzato. Nel territorio dell Azienda ULSS 18 si rileva che nel sesso maschile la prima causa di morte è costituita dalle malattie del sistema circolatorio, che contribuiscono per il 38,8% al totale delle morti; in questo gruppo le patologie maggiormente rappresentate sono le malattie ischemiche del cuore e le malattie cerebro-vascolari. Seguono come principali cause di morte i tumori maligni (35,2%), le morti accidentali (5,9%) e le malattie croniche dell apparato respiratorio (5,7%). Grafico 3 - Frequenze percentuali di mortalità per grandi gruppi di patologia nel sesso maschile - Azienda ULSS 18 - Periodo Malf. Congenite 0,2% Stati Maldefiniti 1,8% Traumatismi 5,9% Tumori 35,2% Mal. Sist. Nervoso 1,7% Mal. Sist.Circolatorio 38,8% Mal.Sangue 0,3% Mal. Cutanee 0,1% Mal.Sist.Osteo Articolare 0,3% Cond. Perinatali 0,1% Dist. Psichici 1,1% Mal. App.Digerente 4,9% Maenitourinario 1,0% Malp. Respiratorio 5,7%o Mal. Metaboliche Ghiandole endocrine 2,4% Mal.Infettive 0,4% La Tabella 1 mostra la mortalità assoluta e i tassi periodali specifici per causa di morte nel sesso maschile nel territorio dell Azienda ULSS di Rovigo per periodo. In termini assoluti la prima causa di mortalità è rappresentata dalle patologie del sistema circolatorio, che contribuiscono per il 35,1% al totale delle morti (con un tasso specifico di 32,1x ab nel periodo , di 33,1x ab nel periodo , di 30,9x ab nel periodo , di 29,3x ab nel periodo ); in questo gruppo le patologie maggiormente rappresentate sono le malattie ischemiche del cuore che causano il 14,5% delle 31

32 morti (con un rapporto mortalità / del 1,1) e le malattie cerebro-vascolari che provocano il 8,4% delle morti (rapporto di mortalità: 0,8). I tumori maligni rappresentano la seconda causa di mortalità, provocando il 35,1% del totale dei decessi (con un tasso specifico di 28,1x ab nel periodo , di 28,0x ab nel periodo , di 28,2x ab nel periodo , di 29,4x ab nel periodo ); nell ambito di tale gruppo nosologico le neoplasie maggiormente rappresentate sono quelle a carico della trachea, dei bronchi e dei polmoni (ICD-9 162), che provocano il 12,4% delle morti, seguite da quelle a carico del colon e del retto e della prostata (rispettivamente 2,5% e 2,2% delle cause di morte e con un rapporto di mortalità pari a 1,3). La terza causa di morte è rappresentata dalle morti accidentali (5,9%) (con un tasso specifico di 5,0x ab nel periodo , di 5,7x ab nel periodo , di 4,4x ab nel periodo , di 3,8x ab nel periodo ) con una riduzione nell ultimo periodo rispetto al primo (R.M. 0,8). 32

33 Codice ICD-CM Tabella 1 - Mortalità assoluta e tassi periodali specifici per causa di morte nel sesso MASCHILE nel territorio Azienda ULSS 18 di Rovigo, per periodo Descrizione totale n. Periodo tasso x n. tasso x n. tasso x n. tasso x Mal. Infettive ,4 18 0,3 11 0,2 31 0,5 1, Tumori , , , ,4 1, labbro, cavità orale, faringe Rapporto mortalità* ,1 52 0,9 42 0,7 42 0,7 0, esofago ,8 33 0,5 39 0,6 39 0,6 0, stomaco ,1 95 1,6 91 1,5 85 1,4 0, colon , , , ,3 1, retto ,9 53 0,9 39 0,6 58 1,0 1, fegato ,0 60 1,0 70 1,2 97 1,6 1, pancreas ,2 63 1,0 64 1,1 97 1,6 1, laringe ,8 48 0,8 32 0,5 33 0,5 0, polmoni , , , ,2 0, tumori della pelle ,2 14 0,2 12 0,2 12 0,2 0, mammella 6 3 0,0 3 0,0 0 0,0 0 0,0 0, prostata , , , ,7 1, vescica ,3 63 1,0 55 0,9 57 0,9 0, encefalo ,4 34 0,6 33 0,5 29 0,5 1, tessuto linfatico ed emopoietico Mal. Metaboliche e Ghiandole endocrine , , , ,1 1, , , , ,2 1, diabete ,4 77 1,3 93 1, ,7 1, AIDS ,2 38 0,6 9 0,1 6 0,1 0, Mal. Sangue ,2 19 0,3 16 0,3 20 0,3 1, Dist. Psichici ,5 36 0,6 68 1,1 80 1,3 2, Mal. Sist. Nervoso ,1 62 1,0 88 1, ,9 1, Mal. Sist. Circolatorio , , , ,3 0, ipertensione ,3 94 1, , ,3 1, ischemie cuore , , , ,3 1,1 33

34 429 - complic. cardiopatie , , , ,6 0, dist. circolat.encefalo , , , ,3 0, arteriosclerosi , , ,7 28 0,5 0, Mal. App. Respiratorio , , , ,6 1, Mal. App. Digerente , , , ,5 0, cirrosi , , , ,8 0, Mal. Genitourinario ,8 42 0,7 50 0,8 59 1,0 1, Compl. Parto Mal. Cutanee ,0 2 0,0 2 0,0 5 0,1 2, Mal. Sist. Osteo Articolare ,2 26 0,4 10 0,2 10 0,2 0, Malf. Congenite ,2 11 0,2 6 0,1 15 0,2 1, Cond. Perinatali ,2 4 0,1 3 0,0 5 0,1 0, Stati Maldefiniti , ,0 58 1,0 34 0,6 0, Traumatismi , , , ,8 0,8 NDD 5 1 0, Tutte le cause , , , ,0 1,0 * tra periodo e periodo

35 Per il sesso femminile del territorio dell Azienda ULSS di Rovigo (Grafico 4 e Tabella 2), la prima causa di morte è rappresentata dalle malattie del sistema circolatorio che provocano il 49,5% dei decessi (con un tasso specifico di 51,0x ab nel periodo , di 52,5x ab nel periodo , di 52,5x ab nel periodo , di 55,6x ab nel periodo ) con un rapporto mortalità tra il periodo e quello del 1,1. In questo gruppo le patologie maggiormente rappresentate sono le malattie ischemiche del cuore (responsabili del 14,4% dei decessi e con un rapporto mortalità tra l ultimo e il primo periodo analizzati di 1,3) e le patologie cerebrovascolari (9,3% dei decessi e 0,6 di rapporto mortalità). I tumori rappresentano la seconda causa di morte, responsabili del 23,9% dei decessi, con un rapporto di mortalità tra il periodo e del 1,2. In tale gruppo, i tumori della mammella sono quelli maggiormente rappresentati, causando il 4,3% di tutti i decessi. La terza causa di morte è rappresentata dalle malattie dell apparato respiratorio (4,7% di tutti i decessi). Grafico 4 - Frequenze percentuali di mortalità per grandi gruppi di patologia nel sesso femminile - Azienda ULSS 18 - Periodo Stati Maldefiniti 2,8% Malf. Congenite 0,2% Mal. Sist. Nervoso 2,3% Traumatismi 3,1% Tumori 23,9% Cond. Perinatali 0,1% Dist. Psich2,3% Mal. App. Digerente 4,5% Mal. Sist. Circolatorio 49,5% Mal. Sangue 0,4% Mal. Cutanee 0,1% Mal. Genitourinario 1,1% Mal. App. Respiratorio 4,7 Mal. Metabiche e Ghiandole eocrine 4,0% Mal. Infettive 0% Mal.Sist. Osteo Articolare 0,7% 35

36 Tabella 2 - Mortalità assoluta e tassi periodali specifici per causa di morte nel sesso FEMMINILE nel territorio Azienda ULSS 18 di Rovigo, per periodo Codice ICD-CM Descrizione totale n. Periodo tasso x n. tasso x n. tasso x n. tasso x Rapporto mortalità* Mal. Infettive ,4 7 0,2 25 0,6 35 0,8 1, Tumori , , , ,9 1, labbro, cavità orale, faringe ,2 15 0,3 13 0,3 12 0,3 1, esofago ,2 15 0,3 15 0,3 14 0,3 1, stomaco ,6 87 1,9 65 1,5 64 1,4 0, colon , , , ,4 0, retto ,7 36 0,8 36 0,8 34 0,8 1, fegato ,6 37 0,8 42 0,9 37 0,8 1, pancreas ,2 78 1,7 93 2,1 93 2,1 1, laringe ,1 3 0,1 3 0,1 3 0,1 0, polmoni ,6 92 2, , ,7 1, pelle ,3 11 0,2 9 0,2 17 0,4 1, mammella , , , ,3 0, utero ,9 43 1,0 42 0,9 38 0,9 1, ovaio e annessi ,1 48 1,1 62 1,4 55 1,2 1, vescica ,4 20 0,4 16 0,4 11 0,2 0, encefalo ,7 32 0,7 25 0,6 19 0,4 0, tess.linfatico ed emopoietico Mal. Metaboliche e Gh. endocrine , , , ,9 1, , , , ,5 1, diabete , , , ,6 0, AIDS ,1 6 0,1 2 0,0 2 0,0 0, Mal. Sangue ,4 14 0,3 26 0,6 21 0,5 1, Dist. Psichici ,1 52 1, , ,6 4,3 36

37 Mal. Sistema Nervoso Mal. Sistema Circolatorio ,7 92 2, , ,5 2, , , , ,6 1, ipertensione ,8 94 2, , ,2 1, ischemie cuore , , , ,6 1, comp.cardiopatie , , , ,5 0, disturbi circolat.encefalo , , , ,5 0, arteriosclerosi , , ,3 28 0,6 0, Mal. App. Respiratorio , , , ,9 1, Mal. App. Digerente , , , ,7 1, cirrosi , , , ,4 1, Mal. App. Genitourinario ,0 47 1,0 57 1,3 56 1, Compl. Parto Mal. Cutanee ,2 3 0,1 9 0,2 5 0,1 0, Mal. Sist. Osteo Articolare ,6 39 0,9 34 0,8 28 0,6 1, Malf. Congenite ,2 15 0,3 4 0,1 10 0,2 1, Cond. Perinatali ,1 6 0,1 1 0,0 2 0,0 0, Stati Maldefiniti , , ,2 47 1,1 0, Traumatismi , , , ,2 1,0 Tutte le cause , , , ,5 1,1 * tra periodo e periodo

38 Le Figure 1-16 illustrano la distribuzione dei tassi standardizzati di mortalità per tutte le cause (Figure 1 e 2) e per sesso (Figure 3-6), per patologie cardiovascolari (Figure 7 e 8), per patologie neoplastiche (Figure 9 e 10) e per alcune localizzazioni (polmone Figure 11 e 12; mammella Figure 13 e 14; colon retto Figure 15 e 16). La standardizzazione è stata effettuata con metodo diretto e utilizzando come popolazione di riferimento la popolazione censita nel 1991 e nel 2001 (censimenti ISTAT 13 e 14 ) nell intera Azienda ULSS 18 rispettivamente per i periodi e

39 Figura 1 Tassi di mortalità standardizzati* nell Azienda ULSS 18, per Comune Periodo * standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 1991 (x10.000) abitanti) 39

40 Figura 2 - Tassi di mortalità standardizzati* nell Azienda ULSS 18, per Comune Periodo * standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 2001 (x abitanti) 40

41 Figura 3 Tassi di mortalità standardizzati* nel sesso maschile nell Azienda ULSS 18, per Comune Periodo * standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 1991 (x abitanti) 41

42 Figura 4 Tassi di mortalità standardizzati* nel sesso maschile nell Azienda ULSS 18, per Comune Periodo * standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 2001 (x abitanti) 42

43 Figura 5 Tassi di mortalità standardizzati* nel sesso femminile nell Azienda ULSS 18, per Comune- Periodo * standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 1991 (x abitanti) 43

44 Figura 6 Tassi di mortalità standardizzati* nel sesso femminile nell Azienda ULSS 18, per Comune Periodo * standardizzazione con popolazione Azienda del censimento 2001 (x abitanti) 44

45 Figura 7 Tassi di mortalità standardizzati* per patologie cardiovascolari (ICD9-CM ) nell Azienda ULSS 18, per Comune- Periodo *standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 1991 (x abitanti) 45

46 Figura 8 Tassi di mortalità standardizzati* per patologie cardiovascolari (ICD9-CM ) nell Azienda ULSS 18, per Comune- Periodo *standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 2001 (x abitanti) 46

47 Figura 9 Tassi di mortalità standardizzati* per patologie neoplastiche (ICD9-CM ) nell Azienda ULSS 18, per Comune- Periodo *standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 1991 (x abitanti) 47

48 Figura 10 Tassi di mortalità standardizzati* per patologie neoplastiche (ICD9-CM ) nell Azienda ULSS 18, per Comune - Periodo *standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 2001 (x abitanti) 48

49 Figura 11 Tassi di mortalità standardizzati* per neoplasia polmonare (ICD9-CM 162) nell Azienda ULSS 18, per Comune- Periodo *standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 1991 (x abitanti) 49

50 Figura 12 Tassi di mortalità standardizzati* per neoplasia polmonare (ICD9-CM 162) nell Azienda ULSS 18, per Comune- Periodo *standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 2001 (x abitanti) 50

51 Figura 13 Tassi di mortalità standardizzati* per neoplasia del colon-retto (ICD9-CM ) nell Azienda ULSS 18, per Comune- Periodo *standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 1991 (x abitanti) 51

52 Figura 14 Tassi di mortalità standardizzati* per neoplasia del colon-rettocd9-cm ) nell Azienda ULSS 18, per Comune - Periodo *stardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 2001 (x abitanti) 52

53 Figura 15 Tassi di mortalità standardizzati* per neoplasia della mammella (ICD9-CM 174) nell Azienda ULSS 18, per Comune- Periodo *standardizzazione con popolazione Azienda ULSS 18 del censimento 1991 (x abitanti) 53

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